Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La questione di fiducia può essere posta dal Governo su sua iniziativa e chiede
l’approvazione del parlamento (disegno di legge). In questo caso il governo, se la sua
proposta non dovesse essere accettata riterrà venuta meno la fiducia del parlamento e
rassegnerà la dimissioni, in quanto una proposta fondamentale per la realizzazione
dell’indirizzo politico. Con questo strumento il governo rivendica la sua responsabilità per
l’attuazione dell’indirizzo politico e pone pressione maggioranza ponendo la crisi in modo
tale che resti coerente e compatta con l’indirizzo. Alla questione di fiducia si applicano
regole analoghe quelle previste per la mozione di sfiducia.
La presenza della maggioranza di governo costituisce una necessità istituzionale.
Anni 90 nascita di nuovi partiti e scomparsa di quelli vecchi. Il sistema politico è rimasto
frammentato, dall’elevato numero di gruppi parlamentari, rispetto al passato è venuta mano
la centralità di un partito che costituisce la maggioranza.
In seguito tutte le forze politiche hanno accettato i principi della democrazia pluralista e
sono diventate parti potenziali di una maggioranza di governo. In questo modo viene meno
la contrapposizione ideologica del pluripartitismo esasperato e nessuna forza politica viene
esclusa dal governo.
In questo caso si può consentire il funzionamento bipolare del sistema politico, premessa
del parlamentarismo maggioritario.
Si è formata cosi una competizione politica bipolare e la pratica dell’alternanza. Le lezioni
politiche del 1994-6-2001-2006-2008 hanno visto la contrapposizione di due coalizioni di
partiti tra loro alternative, l’alleanza favorita dal sistema maggioritario.
PD- partito democratico la sua fondazione nel 2008 ha portati ad una tendenza alla
semplificazione e alla bipolarizzazione del sistema politico. Elezione del 2008 hanno
segnato l’eliminazione dal parlamento della sinistra post- comunista e quella dei partiti che
fanno riferimento alle ideologie del 900.
2011 con l’aggravarsi della crisi finanziaria pubblica e con le gravi tensioni sui paesi più
deboli dell’Eurozona, per affrontare la crisi il Governo Berlusconi si è dimesso per formare
un Governo tecnico, guidato da Mario Monti, sostenuto da una maggioranza importante
dove sono confluite le forze politiche contrapposte.
Il bipolarismo entrava in crisi. Nel 2013 elezioni hanno accentuato frammentazione e reso
impossibile il bipolarismo. Il processo di formazione di governo fu lungo e finì con la
formazione di una coalizione in cui confluivano i due partiti delle coalizioni alternative e la
nomina di un governo con presidente del consiglio Enrico Letta.
Crisi del governo Conte II 2021 e la formazione del governo presieduto dall’ex presidente
della BCE Draghi, sostenuto da una coalizione alla quale sono confluiti i partiti che si
trovavano nei differenti ruoli di maggioranza e opposizione.
CRISI DI GOVERNO
La crisi di governo consiste nella presentazione delle dimissioni del governo causate dalla
rottura di una fiducia con il parlamento. Si distinguono due tipi di crisi:
parlamentare, approvazione di una mozione di sfiducia o voto contrario alla
questione di fiducia posta dal Governo.
Extraparlamentare, a seguito delle dimissioni volontarie del governo causate da
una crisi politica all'interno della sua maggioranza. sono assimilabili le crisi causate
dalle dimissioni del solo presidente del consiglio determina la cessazione della carica
dell'intero governo.
Non si è mai vista una crisi di governo parlamentare dovuta all’approvazione di una
mozione di sfiducia solamente 5 casi in dimissioni del governo dovute alla mancata
concessione della fiducia iniziale. In due casi la crisi è stata causata da un voto negativo la
questione di fiducia posta dal governo. Se le coalizioni ed il governo sono stati formati a
seguito di accordi conclusi tra partiti dopo le lezioni in venir meno degli accordi che usava
che il governo si trovava privo del necessario sostegno parlamentare.
Rimpasto ministeriale dimissioni di più ministri senza crisi di governo.
I presidenti della Repubblica hanno tentato la parlamentarizzazione della crisi nate fuori
dal Parlamento. Consiste nell'invito dal presidente della Repubblica al governo
dimissionario a presentarsi in una camera per esporre i motivi della crisi e aprire un dibattito
parlamentare questo dibattito serve a rendere pubbliche le ragioni della crisi in modo tale da
poterle mettere a conoscenza del corpo elettorale.
Le mancate convenzioni che assicurano un certo grado di durata delle coalizioni portano
all'instabilità del governo.
IL GOVERNO
Il governo è un organo costituzionale formato dal presidente del Consiglio dei ministri e
dell'organo collegiale Consiglio dei ministri. il governo esercita:
- l'attività di indirizzo politico
- potestà pubbliche proprie della funzione esecutiva
- importanti poteri normativi
ci sono stati diversi fattori che hanno condizionato mi funzionamento del governo tra questi
giorni troviamo:
- la tipologia della forma di governo
- decentramento politico
- riduzione della presenza pubblica nell'economia
- integrazione europea
b) la struttura articolo 92.1, cita quali sono gli organi governativi necessari:
presidente del consiglio
i ministri
il Consiglio dei ministri
vi sono anche organi governativi non necessari che sono stabiliti dalla legge
c) Funzionamento Articolo 95, rinvia alla legge sull'ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei ministri per una disciplina dell'organizzazione del funzionamento
del governo. in attuazione di essa sono state adottate il regolamento interno del
Consiglio dei ministri e ordini di servizio di organizzazione delle strutture della
Presidenza del consiglio. di recente sono stati mandati i due decreti legislativi di
riordinamento uno del presidente del consiglio e l'altro dell'amministrazione centrale.
d) Rapporti con la pubblica amministrazione Articolo 95 97 98, All'interno del
quale sono fissate le regole costituzionali.
la formazione del governo nelle democrazie pluralistiche secondo modalità di due tipi:
A) le democrazie mediate, sono i partiti dopo le lezioni i detentori del potere di
decidere struttura programma del governo
B) le democrazie immediate investitura popolare diretta del capo del governo.
si differenziano a seconda del ruolo riconosciuto ai partiti politici
La forma di governo parlamentare previste dalla costituzione italiana esclude che il corpo
elettorale possa scegliere il presidente del consiglio.
La costituzione si limita a prevedere che il capo dello Stato nomina il presidente del
consiglio e sua proposta i ministri, tale norma avrebbe consentito che il capo dello Stato
procedesse alla nomina del presidente del consiglio il quale avrebbe esercitato il potere di
proporre il capo dello Stato la lista dei ministri da nominare. Presupponeva un presidente del
consiglio autorevole perché avrebbe dovuto formare la lista dei ministri. Ma la presenza di
coalizioni formate dopo le elezioni ha impedito per lungo tempo che si formasse questa
attuazione dell'articolo 92.
Gli accordi di coalizione tendevano limitare i poteri effettivi del presidente del consiglio.
Perciò si è vista l'affermazione in una figura non contemplata dalla costituzione
L’INCARICO per la formazione del governo, il cui conferimento precede la nomina del
presidente del consiglio e dei ministri.
Nel caso in cui le coalizioni formate insieme elettorali sono precedute da una indicazione
del candidato alla carica del presidente del consiglio il capo dello Stato si limita a nominare
il leader della coalizione che ha vinto le elezioni (Italia funzionamento bipolare). nel caso
contrario la discrezionalità del capo dello Stato aumenta. Inoltre la discrezionalità del
presidente della Repubblica si allarga nelle fasi di crisi del sistema politico Il quale deve
andare individuare la figura che possa coalizzare intorno a sé una maggioranza andando a
formare i governi tecnici che sono costantemente appoggiati dal capo dello Stato.
dopo l'apertura della crisi di governo (dopo le elezioni) il presidente della Repubblica
procede le consultazioni con cui si apre il processo di formazione del governo.
Nell'ambito delle consultazioni incontra i presidenti dei gruppi parlamentari che si fanno
accompagnare dai segretari dei partiti politici. Egli Consulta anche i presidenti delle due
camere e gli ex presidenti della Repubblica per venire a conoscenza delle posizioni dei
partiti in ordine alla formazione del governo e dei negoziati che si tengono e nel frattempo
tra i partiti.
accordi di coalizione Risultato della contrattazione politica svolta dai partiti.
L'incarico conferito oralmente dal presidente della Repubblica e viene accettato con
riserva che viene sciolta solo dopo che l'incaricato ha svolto con successo la sua attività.
Consiste nel:
- Individuazione della lista dei ministri da proporre
- individuazione del programma di governo i cui contenuti devono avere il consenso
dei partiti della coalizione e quindi la fiducia del Parlamento.
le elezioni del 2018 assegnato un evento che ha messo in crisi il bipolarismo nessuno forza
aveva la maggioranza necessaria ai fini della formazione del governo e della fiducia del
Parlamento. il procedimento di formazione del governo si è intrecciato con quello di
formazione della collezione.
Esaurita l'attività dell'incaricato è formata la lista dei ministri il presidente della Repubblica
nomina con proprio decreto il presidente del consiglio e quindi su proposta di quest'ultime
ministri dopo la nomina il presidente del consiglio ed i ministri (art 93) Prestano giuramento
nelle mani del presidente della Repubblica.
Con il giuramento il governo è immesso nell'esercizio delle sue funzioni e termina il
procedimento di formazione.
Principio collegiale: per mantenere l'unità del governo, la costituzione fa leva sulla
competenza collegiale del Consiglio dei ministri a terminare la politica generale
Principio monocratico: competenze del presidente del consiglio a dirigere questa politica e
a mantenere l'unità dell'indirizzo politico amministrativo promuovendo l'attività dei ministri
Il pericolo da evitare è che i ministri operano indipendentemente gli uni dagli altri per
l'interesse del proprio ministero. Tra le motivo vengono posti in essere tali principi.
Coordinamento Diretta mantenere l'unità del governo e assicurando che le iniziative dei
singoli ministri siano volte all'attuazione degli indirizzi generali del governo. Serve che ci
siano gli strumenti giuridici che rendono possibili applicazioni dei due principi. gli
strumenti giuridici sono:
il potere del presidente del consiglio di proporre al capo dello Stato la lista dei
ministri da nominare
il potere di indirizzare direttive politiche e amministrative i ministri In attuazione
della politica generale del governo.
la competenza del Consiglio dei ministri a deliberare sulle questioni che riguardano
la politica generale del governo cioè l'indirizzo generale che intende seguire.
Governi di coalizione il potere di formare la lista dei ministri è condizionato le decisioni dei
partiti perciò i ministri si sono comportati come delegati dei rispettivi partiti all'interno del
governo. In questa circostanza è consistita la radice principale degli eccessi autonomia dei
ministri e la scarsa capacità unificante del presidente del consiglio.
Il potere di inviare direttive politiche ai ministri ha avuto efficacia ridotta perché la loro
attuazioni era rimessa alla volontà dei ministri.
La direzione della politica generale del governo si è risolta in un'attività di mediazione tra i
ministri e i partiti. Le condizioni politiche sono mutate a partire dalla XII legislatura con le
esperienze delle coalizioni elettorali con un comune candidato alla Presidenza del consiglio.
in presenza degli stringenti vincoli in una situazione in cui si è indebolita la capacità di
sintesi politica dei partiti sul governo si sono concentrate le esigenze di una gestione degli
interessi generali del sistema paese. il che ha favorito l'acquisizione di 1 ° di autonomia
rispetto alle dinamiche della coalizione e alle conflittualità, valorizzando la distinzione
costituzionalità la politica nazionale e politiche generale del governo.
a) Concentrazione delle decisioni relative alla politica generale del governo nel
Consiglio dei ministri
b) attribuzione presidente del Consiglio dei ministri dei poteri relativi al funzionamento
del Consiglio dei ministri
c) attribuzione al presidente del consiglio di poteri strumentali rispetto al
coordinamento delle attività dei ministri.
Il numero di misure legislative previste per del PNRR è alto e per ognuno sono individuati:
- la tempistica prevista per l'intervento
- la tipologia di intervento
- la presenza di progetti di legge per i quali già iniziato l'iter parlamentare
Il governo nell'esercizio del suo potere di indirizzo si presenta come soggetto unitario
davanti gli altri organi costituzionali. la rappresentanza dell'intero governo è assunta dal
presidente del consiglio che:
controfirma me leggi
tiene i contratti con il presidente Della Repubblica
Assume decisioni proprie del governo nei procedimenti legislativi
Pone la questione di fiducia
manifesta la volontà del governo
le linee generali dell'indirizzo politico sono espresse nel programma di governo,
predisposto dal presidente del consiglio ed approvato dal Consiglio dei ministri. esso sta alla
base nella mozione di fiducia del Parlamento iniziale.
gli strumenti giuridici messi a disposizione del governo per attuare il suo indirizzo
politico:
La direzione dell'amministrazione statale
i poteri di condizionamento della funzione legislativa del Parlamento, riguardanti la
fase della programmazione dei lavori parlamentari il procedimento legislativo
i poteri normativi di cui è direttamente isolare il governo e che consistono
nell'adozione degli atti aventi forza di legge
i poteri sostitutivi che fanno capo al presidente del Consiglio dei ministri e sono
finalizzati a superare blocchi imputabile al mancato esercizio di competenze degli
organi degli enti.
In passato i ministeri erano numerosi per tale motivo si sono causate delle problematiche
relative alla funzionalità dell'organo.
Un'altra conseguenza è la frammentazione di competenze riguardanti la medesima materia
tra più strutture ministeriali.
decreto legislativo 300/1999 –> Ridotto il numero di ministeri, accanto ai ministeri aprono
le agenzie, strutture amministrative che svolgono attività a carattere tecnico operativo di
interesse nazionale dotati di piena autonomia e sottoposte al potere di indirizzo e di
vigilanza di un ministro.
gli organi ausiliari sono gli organi a cui sono attribuite funzioni da ausilio nei confronti di
altri organi sono compiti di iniziativa controllo e consultivi. Gli organi ausiliari sono:
A) il consiglio nazionale dell'economia del lavoro
B) il Consiglio di Stato
C) La Corte dei conti, esercita:
Il controllo Preventivo di legittimità sugli atti delle amministrazioni statali,
il controllo sulla gestione delle amministrazioni statali regionali e degli enti
locali.
il controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato, Termina nel
giudizio di parificazione del rendiconto consuntivo dello Stato e delle gestioni
annessi con cui la Corte controlla la rispondenza delle previsioni finanziarie
contenute nel bilancio preventivo con i risultati della gestione finanziaria
esposti dal rendiconto consuntivo e riferisce il Parlamento con relazione.
Controllo sulla gestione finanziaria degli enti cui lo stato contribuisce in via
ordinaria. Questo controllo si realizza con la partecipazione di consiglieri alla
Corte, ai consigli amministrazione o ai collegi dei revisori di tali enti,
all’obbligo degli enti di far conoscere tutta la loro gestione finanziaria alla
Corte e di adeguarsi alle direttive che sono emanate.
La funzione giurisdizionale
In materia di giudizi di responsabilità dei pubblici funzionari per il danno
recato alle amministrazioni pubbliche regionali, statali e locali.
di giudizi di conto resi, cioè sui conti presentati da coloro che hanno una
funzione di maneggio di denaro, beni o valori di amministrazione pubbliche.
di giudizi in materia di pensioni (civili e militari)
Sebbene non goda della copertura costituzionale, tra gli organi ausiliari può comprendersi
anche l’avvocatura dello stato assicurare e difendere le amministrazioni statali nei
giudizi in cui sono parte. Tra tali giudizi rientrano quelli davanti la Corte costituzionale.
L’Avvocatura fornisce dei pareri non vincolanti. Essa si articola in un’Avvocatura
generale con sede a Roma, e nelle Avvocature distrettuali. Le cui circoscrizioni
corrispondono a quelle delle Corti di Appello.
IL PARLAMENTO
La struttura del Parlamento
Il bicameralismo caratterizza gli Stati federali e hanno una camera in cui ci sono i
rappresentanti degli Stati membri.
Prima che la legge si perfezioni necessario che le due camere approvino il medesimo testo e
se una via porta qualche modifica dopo l'approvazione dell'altra quest'ultima dovrebbe
mangiarsi una seconda volta.
Elezioni politiche del 2013 si sono formate due maggioranze diverse nelle camere
rendendo difficile la formazione del governo. Nessun problema viene risolto con la
riduzione dei parlamentari come avvenuto nel 2020.
esso è presieduto dal presidente della Camera dei deputati e per il suo funzionamento si
applicano le disposizioni del regolamento della Camera dei deputati
ciascun ramo del Parlamento ha un'organizzazione interna complessa 2000 agiscono diversi
organi:
I due presidenti dell'assemblea rappresentano rispettivamente la Camera dei deputati e il
Senato e hanno il compito di regolare l'attività di tutti i loro organi facendo osservare il
regolamento.
Le differenze fra presidente della Camera dei deputati e presidente del Senato sono:
- il primo presiede il Parlamento in seduta comune
- il secondo supplisce il capo dello Stato nelle ipotesi di impedimento ai sensi
dell'articolo 86 della costituzione
entrambi devono essere sentiti dal presidente della Repubblica prima di sciogliere
anticipatamente le camere (art.88 cost).
I presidenti d'assemblea hanno una posizione di imparzialità: Per la loro elezione i
regolamenti prevedono una maggioranza qualificata, per favorire una convergenza delle
forze politiche.
il regolamento della Camera dei deputati dispone che l'elezione del presidente avvenga con
scrutinio segreto (quorum), che nella prima votazione e dei 2/3 dei componenti, dopo la
terza votazione esso richiede solo la maggioranza assoluta dei voti.
Per il Senato eletto presidente colui che ottenga la maggioranza assoluta dei voti, se per due
scrutini non si raggiunge è sufficiente la maggioranza dei presenti computando tra i voti
anche le schede bianche.
se dopo il terzo scrutinio nessuno ha raggiunto la maggioranza si procede al ballottaggio fra
i due senatori che abbiano riportato il maggior numero di voti, risulterà eletto colui che
otterrà la maggioranza relativa.
I presidenti di entrambi i rami del Parlamento sono stati scelti tra personalità appartenenti
alle forze di maggioranza abbandonando la precedente convinzione che attribuiva una
Presidenza alla maggioranza e l'altra il gruppo d'opposizione.
I GRUPPI PARLAMENTARI
i presidenti ciascun gruppo hanno rilievo esterno: essi vengono sentiti dal presidente
della Repubblica nel corso delle consultazioni per le crisi di governo. i partiti politici sono
delle associazioni private non riconosciute, Non possono essere formalmente consultati da
un'istituzione nel procedimento di formazione di un'altra. e i gruppi parlamentari
rappresentano perciò la proiezione dei partiti sul piano delle istituzioni.
Le giunte, sono organi collegiali previsti dai regolamenti parlamentari per l'esercizio di
funzioni diverse da quelle legislative di controllo:
Per l'esercizio dei compiti di garanzia della corretta osservanza del regolamento e di
elaborazione di proposte di modifica dello stesso
per la verifica dell'assenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità e per la
garanzia delle prerogative parlamentari
le funzioni della Camera dei deputati del Senato possono essere esercitati anche al di là del
termine di scadenza nel caso della prorogatio e della proroga con legge disposta solo nel
caso di guerra. la prima è un istituto in virtù del quale l'organo è scaduto non cessa di
esercitare le sue funzioni fino al suo rinnovo. i poteri delle camere scadute sono prorogati
finché non siano riunite le nuove camere. I neoeletti acquistano lo status di parlamentare al
momento della proclamazione.
Per la validità della seduta, la costituzione richiede la maggioranza dei componenti, cioè il
numero legale (quorum strutturale) della seduta si raggiunge con la partecipazione alla
stessa della metà più uno dei deputati o dei senatori. Il numero legale si presuppone
esistente fino ad accertamento contrario - seduta rinviata o tolta. per la validità delle
deliberazioni richiesta la maggioranza dei presenti (quorum funzionale).
si procede con voto palese, l'eccezione è il voto segreto. Al voto segreto si fa ricorso tutte
le volte nelle quali le deliberazioni riguardano persone e per le leggi che riguardino principi
diritti di libertà i diritti della famiglia i diritti della persona umana. il voto può essere
espresso per:
- alzata di mano
- appello nominale
- procedimento elettronico
- schede
le sedute delle camere sono pubbliche: il principio della pubblicità dei lavori parlamentari
si concretizza attraverso i resoconti delle discussioni che si svolgono all'interno del
Parlamento. tramite Internet.
il programma contiene l'elenco degli argomenti che la camera intende esaminare sulla base
dell’indicazione del governo.
Il calendario specifica il programma indica quali materie saranno trattate nelle sedute
previste.
L'ordine del giorno organizza i lavori di ogni singola seduta.
Il programma il calendario sono approvati con il consenso dei presidenti dei gruppi che
rappresentano i tre quarti della camera dei deputati. se tale maggioranza non viene
raggiunta il programma il calendario sono predisposti dal presidente e diventano esecutivi
dopo la comunicazione all'assemblea.
Per il Senato programma e il calendario sono approvati dalla conferenza dei presidenti dei
gruppi all'unanimità, è l'assemblea che delibera per eventuali modifiche.
Il tempo nel Senato viene stabilito dalla conferenza dei presidenti, per la discussione degli
argomenti iscritti nel calendario. mentre per la Camera dei deputati in regolamento stabilisce
che a tutti i gruppi spetta una quota uguale di tempo a cui se ne aggiunge un'altra stabilita in
proporzione della consistenza del gruppo.
Il governo deve avere uno spazio procedurale per attuare il programma sul quale le camere
hanno accordato la fiducia.
LE PREROGATIVE PARLAMENTARI
prerogative parlamentari fanno riferimento gli istituti che mirano a salvaguardare il libero e
ordinato esercizio delle funzioni parlamentari. sono garanzie dell'indipendenza del
Parlamento, sono irrinunciabili e indisponibili da parte del parlamentare. Dovrebbero servire
a tutelare la libertà di opinione dei parlamentari e a porli al riparo delle azioni della
magistratura penale.
la prima prerogativa copre l'attività parlamentare anche dopo la scadenza del mandato la
seconda no.
La Corte costituzionale Prevede che sta al giudice definire se l'imputato sia meno
insindacabile, chiedendo il procedimento penale o rigettando l'eccezione sollevata
dall'imputato con ordinanza non imputabile che verrà trasmessa alla camera di
appartenenza.
Se vi è una deliberazione da parte della camera il giudice procede ad adeguarsi alla
valutazione compiuta dalla stessa, a meno che egli non ritenga che la camera con la
dichiarazione di insindacabilità abbia illegittimamente esercitato il proprio potere.
Viene lasciata all'autorità giudiziaria la possibilità di sollevare conflitto di attribuzione dove
ritenga che il potere parlamentare sia esercitato illegittimamente.
la funzione legislativa
articolo 70 cost. afferma che la funzione legislativa esercitata collettivamente dalle due
camere. 71 74 modo in cui è esercitata. Nel parlamentarismo commissorio il Parlamento si
afferma come il luogo nel quale decisioni devono essere il prodotto dal compromesso tra
maggioranza e minoranza.
Nel 1993 modificazione degli assetti basati sul principio maggioritario, e quindi cambia
maggioranza. Il governo può porre questione di fiducia quando le camere discutono di
questioni di fondamentale importanza per il perseguimento dei suoi obiettivi programmatici
- se la camera esprime un voto contrario il governo presenta le dimissioni.
I regolamenti prevedono anche il governo possa non dare risposta al primo istituto ma
differirla in un successivo momento, indicando data e motivazione.
Si svolgono in aula o in commissione e si può chiedere di ricevere risposta scritta. nelle due
camere sono state introdotte successivamente le interrogazioni a risposta immediata
interrogazione avente ad oggetto una sola domanda che fa riferimento ad argomento avente
rilevanza d'urgenza. Avviene ogni mercoledì pomeriggio con trasmissione televisiva.
i regolamenti delle camere prevedono le interpellanze urgenti alle quali affiancano quelle
tradizionali. Possono essere presentate dal presidente del gruppo o dal numero di deputati
non inferiore a 30.
I regolamenti parlamentari prevedono atti che mirano indirizzare l'attività del governo:
la mozione, può essere presentata da un presidente di un gruppo o da 10 parlamentari
della camera e da 8 parlamentari del Senato. Lo scopo è quello di determinare una
discussione della camera su questioni che incidono sull'attività del governo.
la risoluzione, può essere proposta in commissione. Lo scopo è quello di manifestare
un orientale sento definire un indirizzo.
L'ordine del giorno, è un atto di indirizzo rivolto al governo accessorio, si inserisce
nella discussione in un altro atto serve dettare direttive su come una legge deve
essere applicata. Non produce effetti al di fuori dei rapporti tra governo e camera.
LE INCHIESTE PARLAMENTARI
Alla prima fase partecipa il Parlamento con le Regioni e gli enti locali. Viene affidata alla
potestà legislativa concorrente la materia dei rapporti internazionali e con l'unione europea
delle regioni con la conseguenza che potranno formare oggetto di leggi regionali vincolate
ad osservare i principi stabiliti dalle leggi dello Stato.
La seconda fase detta fase discendente riguarda l'andamento dell'ordinamento italiano agli
obblighi comunitari, le leggi comunitarie vengono approvate si iniziative del governo.
Entrate: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità
contributiva. il sistema tributario è informato a criteri di progressività (art.53).
L'imposizione fiscale è ispirata al principio di progressività La percentuale di reddito
prelevata dal fisco cresce col crescere del livello di reddito.
nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
L'imposizione tributario oggetto di una riserva di legge relativa.
A partire dagli anni 60 la gestione della spesa cambiò: affermando teorie economiche che
secondo cui un bilancio in disavanzo può servire a rilanciare l'economia ed a creare nuovi
posti di lavoro.
inoltre aumentava pressione degli interessi settoriali che rivendicavano benefici e ha indotto
la classe politica a concedere tali benefici per conquistare il loro consenso finanziandoli con
l'indebitamento.
Inoltre si richiedeva che in sede di approvazione di bilancio si potesse operare un riesame
delle decisioni di spesa e una programmazione della spesa pubblica.
Gli anni 70 hanno visto la crescita della spesa pubblica, del disavanzo di bilancio e del
debito pubblico. Le spese venivano finanziate con l’emissione da parte della Banca d'Italia
di nuovo moneta e con l'acquisto dei titoli di debito pubblico dalla banca centrale.
Il risultato di tali tendenze è stato un alto tasso di inflazione con penalizzazione dei risparmi
e dei redditi fissi.
1978 primo tentativo di mettere in ordine i conti pubblici - si è introdotto l'istituto della
legge finanziaria, la manovra di bilancio avrebbe dovuto servire a programmare la politica
finanziaria dello Stato. per evitare una gestione disordinata della finanza pubblica e la
crescita incontrollata del debito nella sede di decisione del bilancio si sarebbe dovuto fissare
il tetto del ricorso al mercato per finanziare il debito pubblico.
vi è un problema l'articolo 81.3 che definisce il divieto di stabilire nuovi tributi nuove spese.
soluzione introduzione della legge finanziaria, legge elaborata in parallelo alla legge di
bilancio è approvato ogni anno. sostituita dalla legge di stabilità, preceduta da un
documento di programmazione economica finanziaria doveva:
fissare l'entità del disavanzo voluto e il tetto del ricorso al debito
riassestare la legislazione tributaria di spesa preesistenti e fissare l'ammontare dei
fondi da utilizzare per la copertura di leggi di spesa.
doveva essere votata prima della legge di bilancio
tra gli obiettivi di questa riforma cioè quello di contenere il disavanzo e il debito pubblico
con la preventiva predeterminazione del livello. le cose andarono diversamente: in sede di
approvazione della legge finanziaria venivano inserite le più disparate disposizioni di spesa,
attraverso emendamenti parlamentari e l'entità del disavanzo e del ricorso all'indebitamento
vennero stabiliti solo alla fine di questo processo decisionale. La conseguenza è stata la
crescita del disavanzo del debito pubblico.
Creazione dell’UEM ah ristabilito tra le situazione.
nell'ambito di decisioni interne di attuazione degli obblighi europei nei confronti dei
soggetti pubblici dotati di poteri di spesa si è provveduto al patto di stabilità interno
regioni province concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
impegnandosi a ridurre il disavanzo e a ridurre il rapporto tra il proprio debito del PIL.
il patto prevede sanzioni a carico di enti che non raggiungono gli obiettivi fissati.
questi interventi hanno paura di te la riduzione del disavanzo è consentito all'Italia di entrare
nell'eurozona.
ma il debito pubblico è rimasto elevato. le crisi delle finanze pubbliche non dopo esplose nel
2001 colpito anche l'Italia. invito pubblico è troppo elevato cresce la preoccupazione che lo
stato possa non essere in grado di rimborsarlo e quindi il rischio assunto da chi compra i
titoli di debito pubblico. cresce anche il prezzo che lo stato deve pagare per ottenere il
prestito.
CIRCOLO VIRTUOSO il debito elevato fa aumentare i tassi di interesse e di
conseguenza aumentano i costi che lo stato deve sostenere e quindi il debito aumenta.
LA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL 2012 È L'INTRODUZIONE DEL PRINCIPIO
DI EQUILIBRIO DEL BILANCIO
il nuovo articolo 81.2 stabilisce che ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di
considerare gli effetti del ciclo economico e al verificarsi di eventi eccezionali.
esercizio finanziario chiude il 31 dicembre i risultati della gestione sono esposti nel
rendiconto generale dello Stato, che il governo deve presentare entro il 30 giugno
dell'anno successivo previo giudizio di parificazione Della Corte dei conti. esso deve essere
approvato dal Parlamento.
il rendiconto consente di verificare la modalità con cui ciascuna amministrazione ha dato
attuazione alle previsioni del bilancio. esso comprende:
il conto del bilancio, illustre risultati della gestione finanziaria rispetto alle
previsioni dando evidenza la gestione di competenza di cassa.
il conto generale del patrimonio, descritte le variazioni intervenute nel patrimonio
dello Stato e la situazione patrimoniale finale accordando la gestione del bilancio.
Non è tenuto ad inviare entro il 10 luglio linee guida per la realizzazione della finanza
pubblica alla conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. che deve
esprimere il suo parere entro il 15 settembre e il governo definisce il contenuto del patto di
stabilità interno.
il patto di convergenza compito di assicurare la convergenza dei costi e dei fabbisogni
standard nei livelli di governo. confronto con autonomie locali in sede di conferenza
unificata.
il contenuto viene fissato dal documento di economia e finanza. la legge di bilancio potrei
introdurre le norme necessarie a garantire l'attuazione del patto di stabilità e a realizzare il
patto di convergenza.
nei sistemi parlamentari il capo dello Stato è un organo che può assumere ruoli politico
costituzionale differenti oscillano tra organo di garanzia costituzionale e organo
governante. nel primo caso il presidente della Repubblica dovrebbe restare estraneo alle
scelte che riguardano l'indirizzo politico e dovrebbe servire a garantire il corretto
funzionamento del sistema costituzionale. e secondo caso tutte le volte in cui la politica dei
partiti non sa trovare una soluzione dovrebbero assumere il ruolo di decisore politico di
ultima istanza.
Presidente della Repubblica distinto e autonomo dal governo e il capo dello Stato e
rappresenta l'unità nazionale, la costituzione si limita a:
- fissare alcune caratteristiche dell'organo
- attribuirgli alcuni poteri
- porre alcuni sicuri limiti all'esercizio degli stessi poteri, Tra i quali troviamo la
controfirma da parte del governo dei suoi atti e non può nominare il governo.
- Sancire e garantire la sua irresponsabilità politica
Se la collezione si forma dopo le elezioni e di rapporti tra i partiti sono instabili il ruolo del
presidente della Repubblica si espande e in capo a lui misero delle decisioni politiche come
quelle nella scelta le presidente del consiglio o quella se sciogliere o meno le camere.
Sei rapporti tra i partiti sono stabili il capo dello Stato si limita ad esercitare i suoi poteri per
garantire il rispetto dei valori costituzionali.
I poteri del capo dello Stato sono a fisarmonica, In certe fasi politiche si contraggono in
altre.
il mandato presidenziale decorre dalla data del giuramento e dura 7 anni. durante il mandato
disporre di un assegno personale e di una dotazione a dipendenze del presidente disposta
una struttura amministrativa: segretariato generale della Presidenza della Repubblica.
LA CONTROFIRMA MINISTERIALE
La costituzione stabilisce che nessun altro il presidente della Repubblica è valido se non è
controfirmato dai ministri che nessuno nella responsabilità e gli altri che hanno valore
legislativo e altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal presidente del Consiglio
dei ministri. la controfirma la firma apposta da un membro del governo sull'atto
sottoscritto dal PDR, era requisito di validità e la sua approvazione rende il responsabile del
presidente dell'atto trasferendo la responsabilità al capo del governo.
Tra gli atti che sono emanati dal PDR bisogna distinguere tre categorie che differenziano a
seconda del soggetto che decide del contenuto dell'atto:
a) Gli atti che sono adottati dal PDR contenuto deciso dal governo (formalmente
presidenziali e sostanzialmente governativi)
b) Gli atti adottati dal PDR I cui contenuti sono decisi dallo stesso presidente
(formalmente sostanzialmente presidenziali)
c) gli atti adottati dal PDR il cui contenuto decise dall'accordo tra presidente è il
governo (atti complessi Eguali)
LIBRO
la responsabilità giuridica del presidente della Repubblica occorre distinguere gli atti posti
in essere nell'esercizio delle sue funzioni da quelli che adotta come cittadino.
Per i primi la costituzione prevede una responsabilità penale per i reati di alto tradimento e
attentato alla costituzione, al di fuori di queste ipotesi il presidente giuridicamente
irresponsabile.
Per gli altri atti la costituzione ritiene che il capo dello Stato sia penalmente responsabile per
i fatti connessi come reati e de nell'esercizio delle sue funzioni Ed è civilmente responsabile
al pari di qualsiasi altro cittadino l'azione penale sarebbe improcedibile per tutta la durata
del mandato.
nei sistemi in cui le maggioranze e governi si formano dopo le lezioni attraverso l'accordo
tra i partiti i poteri di nomina del presidente del consiglio di scioglimento anticipato assume
una funzione politico costituzionale diversa Perché l'esercizio dei suoi poteri può
influenzare la soluzione della crisi.
La funzione di intermediazione politica si basa su due pilastri
1. la costituzione attribuisce al presidente della Repubblica la nomina del presidente del
consiglio e precisa che il governo entro 10 giorni dalla sua formazione deve
presentarsi alle camere per ottenere la fiducia, evitando che il PDR nomini i suoi
governi contro il Parlamento non ottenendo la fiducia e costringendolo alle
dimissioni.
2. Il sistema politico partitico con collezioni post elettorali Il presidente della
Repubblica utilizza strumenti che servono al potere di nomina: consultazioni
mandato esplorativo
Il fatto che l'Italia abbia operato con il parlamentarismo maggioritario spiega perché lo
scioglimento è stato considerato come atto complesso il capo dello Stato svolgeva la
funzione di intermediazione politica cercando di fare coagulare una coalizione capace di
esprimere il governo se ogni tanto al team si procedeva allo scioglimento.
Le elezioni con sistema elettorale proporzionale consentono di misurare il consenso di cui
ciascun partito gode. Voi ciascun partito può far valere la propria forza politica che deriva
dal consenso delle elezioni perciò lo scioglimento anticipato viene deciso insieme dal capo
dello Stato e dal governo.
Nel 1994 successe che non ci fu nessuna crisi di governo, il governo conservava il segno
parlamentari eppure Il capo dello Stato indice lo scioglimento anticipato, Dicendo alle
camere che il motivo dello scioglimento poi il risultato del referendum dove vedeva
l'esigenza del popolo di avere un nuovo Parlamento.
Per la ricostruzione dello scioglimento come atto complesso l'individuazione che sia
presupposti non li possibilità del Parlamento di esprimere una maggioranza presupponevano
un assetto della forma di governo sistema elettorale proporzionale una riforma post
elettorale
Una volta deciso lo scioglimento delle camere a seguito di una crisi di governo, è il governo
dimissionario che controfirma il decreto di scioglimento e resta in carica per l'ordinaria
amministrazione.
Sono i seguenti:
a) Emanazione degli atti governativi eventi valori di legge, i decreti legislativi,
decreti legge, regolamenti del governo. è il governo che determina il contenuto
dell'atto e poi il presidente emana. si ritiene che il capo può entrare nel procedimento
esercitando un controllo di legittimità e di merito costituzionale sull'atto con la
conseguenza per ciò che il presidente della Repubblica e tenuto ad emanare l'atto
b) L'adozione con la forma del decreto presidenziale degli atti del governo, Della
nomina dei funzionari dello Stato. La legge ha individuato quali atti devono essere
emanati con DPR riducendo il numero, alcune leggi di settore hanno previsto per atti
governativi la forma del decreto del presidente del Consiglio dei ministri
(D.P.C.M.) O dai ministri (d.m.).
c) La promulgazione della legge, è attribuita al capo dello Stato deve provvedervi
entro un mese dall'approvazione parlamentare:
La formula di promulgazione:
o accerta che la legge è stata approvata dal medesimo testo di entrambi i
rami del Parlamento
o manifesta la volontà di promulgare la legge
o ne ordina la pubblicazione nella raccolta ufficiale degli atti normativi
della Repubblica italiana
o obbliga chiunque ad osservarle a farla osservare come legge dello Stato
d) la rettifica dei trattati internazionali, Predisposti al governo e autorizzati dal
Parlamento aggregamento dei rappresentanti diplomatici esteri la dichiarazione dello
Stato di guerra previa deliberazione delle camere. al capo dello Stato sono affidati il
comando delle forze armate in la Presidenza del consiglio supremo di difesa. il capo
dello Stato non può assumere decisioni aventi carattere tecnico militare ne disporre
delle forze armate o assumerne il comando sostanziale. il capo dello Stato ha il potere
di essere informato dal governo sui contenuti della politica estera e della difesa ed
esercita i poteri connessi al consiglio supremo di difesa.
e) la concessione della grazia e la commutazione delle pene, si riferiscono a persone
singole e consistono nel condono totale della pena irrogata. Per lungo tempo siete
indecisi si affilare la garanzia al PDR o al governo, e sia definita la garanzia come
atto complesso. recentemente la Corte costituzionale ha ribaltato la situazione
configurandola grazie come un atto formalmente sostanzialmente presidenziale. il
presidente della Repubblica e il titolare del potere di grazia escludendo che il
ministro possa esercitare un potere di veto. la controfirma per la validità del decreto
di grazia si limita ad attestare la completezza e la regolarità del procedimento.
f) la costituzione affida al capo dello Stato i poteri:
autorizzare la presentazione alle camere dei disegni di legge governativi
indire le elezioni delle nuove camere fissando nella prima riunione
indire il referendum popolare
conferire le onorificenze della Repubblica
emanare il decreto di scioglimento dei consigli regionali e la rimozione del
presidente della giunta abbiano contrari alla costituzione.
il capo dello Stato opera come presidente di un organo collegiale e gli atti posti in essere si
fondono con la volontà del collegio. è attribuita la Presidenza del consiglio supremo di
difesa, di questo organo forno parte il presidente del Consiglio dei ministri che svolge la
funzione di vicepresidente alcuni ministri il capo di Stato maggiore della difesa. le
competenze si stendono in materia di difesa e alla determinazione dei criteri per lo
svolgimento di tale attività.
la titolarità dei poteri militari di difesa del governo risponderà dinanzi al Parlamento
nell'esercizio dei suoi poteri e il PDR, di convocazione formazione dell'ordine del giorno
nomina e revoca del segretario del consiglio.
consiglio superiore della magistratura, l'attività presidenziale si fonde con quella del
collegio e quindi non vi sono atti del presidente della Repubblica ma solamente del
presidente del consiglio della magistratura il capo dello Stato ha un potere di rinvio generico
emana provvedimenti sullo status giuridico dei magistrati ordinari.