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La Rettoria dell’Abbazia di Sant’Egidio

in Fontanella di Sotto il Monte


in collaborazione con

presenta

Conoscere Liszt
mostra e concerto a cura di
Ermanno Passoni e Matteo Valerio
dal 2 al 15 Settembre 2012
L’originalità di Liszt
Franz Liszt può di diritto essere iscritto fra i grandi musicisti della storia. Con le sue trascrizioni, Liszt acquisisce una meritoria opera di diffusione
Se per molti egli è stato il più grande interprete pianistico di tutti i tempi, le sue culturale di composizioni che per la loro struttura difficilmente
innovazioni nella composizione, per alcuni aspetti di “rottura” con il passato, sarebbero potute arrivare ad un vasto pubblico.
hanno profondamente segnato non solo l’epoca del romanticismo, ma sono state
A Weimar inventò il master class, un corso di perfezionamento che, dal 1869,
anche le basi per l’ulteriore evoluzione che nel 20° secolo si identificheranno con
vide la presenza di oltre 400 studenti che poterono seguire le lezioni di Liszt.
le scuole del periodo tardo romantico, impressionista e atonale.
Pur non essendo una scuola selettiva, da Weimar uscirono quasi tutti i grandi
Ecco in sintesi una panoramica delle principali innovazioni lisztiane.
interpreti dell’epoca: von Bülow, Rosenthal, Siloti, Friedheim e altri.

Ha inventato il poema sinfonico. È una composizione per orchestra, Il linguaggio. Per la sua natura faustiana, sempre alla ricerca della novità,
solitamente in un solo movimento, che sviluppa musicalmente un’idea e per le sue vaste conoscenze dovute al contatto con vari ambienti culturali,
poetica, ispirata alle più svariate situazioni extra-musicali: un’opera letteraria, Liszt ha arricchito considerevolmente il linguaggio musicale del suo tempo.
figurativa, filosofica, o più semplicemente situazioni ambientali. Sono Per l’originalità dei suoi audaci procedimenti è stato il massimo innovatore
evidenti le immagini che il compositore vuole suggerire, attraverso il cambio del 19° secolo in campo melodico e armonico:
di registro, di timbro e di intensità sonora. In precedenza, quasi tutte le forme • dal punto di vista melodico, impiegando melodie gregoriane che hanno la
musicali erano organizzate e strutturate in diversi movimenti, solitamente particolarità di essere armonizzate con le note del modo adottato
quattro nella forma classica, ognuno con tematiche distinte che, pur e lunghi canti a una sola voce privi di accompagnamento;
complementandosi a vicenda, erano tuttavia separati e indipendenti tra loro. • per quanto riguarda l’armonia, con la reintroduzione delle quinte
L’innovazione di Liszt è stata quella di partire da un nucleo o frase musicale, parallele, con modulazioni ardite e impreviste, accordi a base di quarte e di
viaggiare “senza pause” in varie trasformazioni intorno a questo nucleo di quinte sovrapposte, dissonanze alla fine del pezzo, tentativi politonali e
partenza, per culminare in un finale appropriato al tema trattato. atonali.

La sua musica tende ad evocare profondi impatti emotivi e psicologici. Nella scrittura sinfonica fu il primo a utilizzare in orchestra il triangolo, l’arpa e la
Egli rappresenta il cuore, l’anima e i dispiaceri del genere umano. Le sue grancassa.
composizioni si riconoscono in un fluido ritmo passionale, legato più al
battito cardiaco che al ritmo cadenzato di un metronomo. Liszt è stato il primo
a cercare di utilizzare la musica come terapia per malati di depressione.

Fu il primo a realizzare trascrizioni da opere per orchestra in composizioni


per solo pianoforte. Il sontuoso risultato di suoni che Liszt realizzò furono
sorprendentemente originali. Resta senza rivali la sua vasta gamma di
innovazioni nella tecnica della tastiera e nello sviluppo globale. Frammento da: “Grande Fantaisie de bravoure sur La Clochette”

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La personalità
Liszt aveva certamente una personalità complessa. La sua fu una vita
contrassegnata, a fasi alterne, da sfrenata ambizione e umiltà sincera, piena
coscienza del proprio valore e momenti di dubbio e sconforto, ma soprattutto da
un dualismo spirituale, con forti connotati religiosi e contemporaneamente una
discussa vita profana. Franz Liszt fu cattolico praticante e devoto di S. Francesco,
prese gli ordini minori (1865), divenne canonico di Albano e frequentò Papa Pio IX
e alti prelati di mezza Europa.
Appartenne però anche a logge massoniche, visse more uxorio con due donne
maritate, da una delle quali ebbe tre figli, e collezionò una ricchissima serie di
avventure galanti.
Da questi fatti ci è dato capire perché, malgrado la sua indiscutibile genialità
artistica e i successi ottenuti, abbia raccolto anche molte critiche, compreso
Franz Liszt, Fotografia di Louis Held - Hofphotograph.
da persone già affettivamente molto vicine a lui come la d’Agoult, sua prima
compagna nonché madre dei suoi tre figli, e dalla figlia Cosima. un eroe romantico incompreso che, come dice un suo biografo (Haraszti) “subì i
giudizi più contraddittori delle generazioni successive che stentarono a definire i valori
Delle critiche sul piano personale abbiamo una testimonianza diretta di un assoluti della sua opera. Destino comune dei geni situati alla confluenza dei secoli,
Liszt ancora giovane (aveva 27 anni), in una lettera da lui scritta a un amico poeta la cui opera è al tempo stesso risultato, sintesi, esordio”.
(Heine): “Voi mi accusate di avere un carattere instabile e come prova enumerate le Vale qui la pena riportare una lettera scritta da Liszt ad un amico: “Tutto il mondo
numerose cause che, secondo voi, ho abbracciato con ardore, le “scuderie è contro di me. I cattolici perché trovano profana la mia musica di chiesa, i massoni
filosofiche” dove di volta in volta ho scelto il mio dada. Ma ditemi…sono dunque perché considerano la mia musica clericale. Per i conservatori sono un rivoluzionario,
io soltanto ad essere “seduto male” nel tempo in cui viviamo?... Amico mio, per gli avveniristi un falso giacobino...”
credetemi, bando alle accuse di versatilità, bando alle recriminazioni: il secolo Nonostante tutte le sfaccettature e le contraddizioni sopra descritte, ci sembra utile
è malato e siamo tutti ammalati con lui… (io) non invidio affatto quelli che riportare quanto Liszt scrisse a suo figlio Daniel, quasi un testamento spirituale, da
si trovano ben comodi nel loro egoismo e che, chiudendo gli occhi del cuore e cui si evincono la considerazione dei valori morali e la sincerità degli intenti che
dell’intelligenza, sembra che non vivano altro che per la bocca e per lo stomaco”. animarono la sua attività rinnovatrice e innovatrice.
“Ricordati sempre che soltanto al prezzo di un lavoro costante e di sforzi continui è
Come artista, Liszt è stato soprattutto protagonista “di rottura” con il passato, concesso all’uomo di conquistare la sua libertà, la sua moralità, il suo valore e la sua
introducendo diverse innovazioni musicali che saranno poi riprese da altri grandezza….Anche il lato migliore dei successi ottenuti è quello di spronare in noi il
musicisti del tardo ‘800 e inizi ‘900. bisogno di estendere i limiti del nostro sapere intellettuale, di ampliare l’orizzonte
Sulla sua genialità si sono espresse le più alte personalità nell’ambito musicale della nostra anima….Lavorare su sé stessi e sugli altri, lavorare per appropriarsi
e non, contemporanee e successive di Liszt. Eclettico e innovatore rispetto agli delle conoscenze acquisite, accrescerle, farle fruttare, questo è il nostro destino su
schemi classici della musica, è stato personaggio amato e odiato dalla critica, questa terra”.

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Gli amori
Liszt ebbe diversi rapporti sentimentali, non si sa quanto tali oppure La loro relazione suscita enorme scandalo a Parigi e quando nel 1835 Marie
semplicemente contrassegnati da affettuosa amicizia. Probabilmente più che rimane incinta, sono costretti a intraprendere un lungo viaggio-fuga. Vanno
scegliere, Liszt è stato, di volta in volta, scelto dalle donne. Una testimonianza in prima in Svizzera, dove a Ginevra nasce la figlia Blandine; successivamente si
tal senso ci arriva proprio da colei che gli è stata vicino fino alla morte, Carolyne trasferiscono in Italia dove nascono altri due figli: Cosima (Como, dicembre 1837)
Sayn-Wittgenstein: “Sebbene la sua immaginazione sia molto infiammabile dalla e Daniel (Roma, maggio 1839).
parte delle donne, perché suo padre gli ha detto sul suo letto di morte: “Guardati dalle Fino al 1839 il loro rappor to risulta essere piuttosto solido, poi Liszt
donne, perché ti porteranno a perdizione”, lui non è una natura libertina….Solo è passa da un flirt all’altro. Eppure dalla loro copiosa corrispondenza fra il 1840
debole; quando una donna vuole impadronirsi di lui, non sa resisterle”. e il 1842 traspare un amore intensissimo e radicato. La rottura avviene nei primi
Altri hanno ipotizzato che, se il padre cercò di educarlo a una profonda mesi del 1844 a seguito dell’incontro di Liszt con Lola Montez, avventuriera
fede religiosa, l’attrattiva verso il gentil sesso gli derivasse dal nonno che sfrontata e volgare, passata alla storia perché due anni più tardi avrebbe
visse 89 anni, si sposò tre volte ed ebbe 25 figli di cui 4 più giovani di Franz. “catturato” il re Luigi I° di Baviera.
Nel periodo 1844-1847 sono diverse le relazioni , vere o presunte, attribuite a
Il primo amore Franz lo vive, diciassettenne, con una sua giovanissima Liszt: Caroline de Saint-Cricq (il suo primo amore all’età di 16-17 anni), la contessa
allieva, Caroline de Saint-Cricq; un amore tenero e commovente, interrotto Valentine de Cessiat (nipote di Lamartine), Marie Duplessis (amante e ispiratrice di
bruscamente dal padre di lei. La seconda relazione sentimentale, più prosaica, Alessandro Dumas figlio nel romanzo “La signora delle camelie”).
Liszt si dice l’abbia avuta con la Nel 1847, durante una tournée a Kiev, incontra Carolyne Iwanowska, moglie
contessa Adèle Laprunarède, sposata separata del principe russo Sayn-Wittgenstein. Donna colta, intelligente, non
con il duca di Fleury, che tiene Franz bella ma fascinosa, dedita a letture religiose che contrastavano con la sua natura
“rinchiuso” nel castello di Marlioz un po’ esaltata, diviene la sua seconda compagna di vita. Si dimostra abile ad
per tutto l’inverno del 1831. Di organizzare la vita di Liszt quasi in ogni particolare, indirizzandone tutto il suo
certo, da questo incontro, Liszt esce tempo nella professione di direttore e, soprattutto, di compositore. La vita di Liszt
con una visione assai diversa delle si caratterizza per un graduale allontanamento dalle mondanità, assumendo
relazioni amorose. Sono diversi gli norme di vita in pieno contrasto con il burrascoso passato. Dopo il mancato
“accoppiamenti” che gli vengono matrimonio (1861), Carolyne diventa per Liszt essenzialmente una cara amica.
attribuiti in questo periodo, da Non mancano però “parentesi”, che portano Liszt prima verso una sua allieva,
nobildonne a donnine allegre, fino Agnes Street-Klindworth, giovane e bellissima vedova con due figli, poi con la
all’incontro con il primo grande amore mezzosoprano Emilie Genast, con la baronessa Olga Meyendorff, con Carolina
nel 1833 con Marie de Flavigny, Ungher e con altre allieve che cercavano di ottenere particolari favori da Liszt.
sposata al conte d’Agoult, donna di Una di queste, Olga Janina, si innamora follemente di lui e gli dà un durissimo filo
grande distinzione e cultura, dotata da torcere, fino a minacciarlo con la pistola.
di una buona dose di narcisismo e di
spirito possessivo.

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La religiosità
Un aspetto di difficile analisi della complessa personalità di Liszt è certamente come su quello artistico. Dopo
il suo rapporto con la religione, meglio dire con la modalità di manifestare la sua la delusione per il mancato
devozione religiosa. Qui riteniamo utile rilevare tre particolari momenti che ci matrimonio con Carolyne, e alla
sembra abbiano avuto una diretta influenza su queste manifestazioni. sua successiva rinuncia quando
il matrimonio potrebbe essere
1° - L’educazione paterna celebrato, (Carolyne nel
L’influenza del padre sul giovane Franz fu profondissima, tanto nell’educazione frattempo era rimasta vedova),
e nello studio della musica quanto in quella più strettamente personale. Uomo Liszt ha un’altra profonda
di alto rigore morale, a diciotto anni era entrato come novizio nel convento trasformazione. Da tempo il
francescano di Malacka vicino a Bratislava. Era poi passato in un altro convento, suo cuore pulsa per la musica
ma a vent’anni se ne era andato, continuando però a farvi frequenti visite, religiosa. Vuole proporsi per
anche con il figlio Franz. una riforma della musica
sacra. Lo stesso Papa Pio IX
2° - La crisi adolescenziale lo chiama “il mio Palestrina”.
Intorno ai quindici anni in Liszt si manifestano tendenze e crisi mistiche, Egli inoltre aspira a diventare
testimoniate anche in un suo diario del periodo aprile-luglio 1827, un diario Maestro della Cappella
pieno di riflessioni e citazioni edificanti di diversi santi. Ad accentuare le crisi Sistina, aspirazione purtroppo
intervengono due momenti particolarmente gravi: la morte del padre e un negata forse a causa proprio
anno dopo la brusca e umiliante fine del primo amore con un’allieva coetanea, del suo burrascoso passato.
Caroline Saint-Cricq. Liszt, caduto in un terribile stato di prostrazione, manifesta Se già nell’ultimo periodo di
il proposito di entrare in seminario. Dissuaso dalla madre, prende l’abitudine Weimar Liszt aveva cominciato
di passare ore e ore in chiesa a chiedere perdono per i suoi peccati e, per il a dedicarsi alla musica sacra,
rimanente tempo, rimane rinchiuso in casa a divorare letture di Dante, V. Hugo, componendo alcuni Salmi ma
Chateaubriand, Rousseau. soprattutto la Messa solenne per
l’inaugurazione della Basilica di Gran, è nel periodo di vita romana che compone i
3° - L’unione con Carolyne Sayn-Wittgenstein. maggiori successi in questo campo.
Della forte influenza di questa donna su Liszt abbiamo già detto. Cattolica Ricordiamo in particolare:
“osservante” come Liszt, tenevano nella loro abitazione due inginocchiatoi fianco • Gli Oratori La leggenda di Santa Elisabetta e Christus
a fianco, e ogni giorno pregavano insieme. Come conciliassero la loro devozione • La Missa choralis
religiosa con la situazione di concubinaggio non ci è dato sapere. Sembra essere • la Messa ungherese per l’incoronazione di Francesco Giuseppe
Carolyne, trasferitasi a Roma, a introdurre Liszt in Vaticano. Di certo, da questo • la Leggenda San Cristoforo
momento annotiamo un radicale cambiamento in Liszt, sul piano personale • la Leggenda S. Francesco d’Assisi. La predica agli uccelli

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L’infanzia
(1811-1823)

Franz Liszt nasce a Raiding (in ungherese Dobrjàn) nella notte fra il 21 e il 22 All’età di 8-9 anni, Franz tiene
ottobre del 1811. La madre Anna Lager era di origine austriaca. Il padre Adam, già dei concerti. In uno di questi
ungherese ma di origine tedesca, era amministratore dei principi Esterhàzy. è ascoltato da 6 nobili ungheresi
Poiché Franz Liszt si sentì sempre profondamente ungherese, ma non imparò i quali si impegnano a garantire
mai la lingua, è importante conoscere alcuni elementi storico-geografici. alla famiglia Liszt una “pensione”
Raiding-Dobrjan, sito nella contea di Sopron, dal 1647 al 1920 era sotto di 600 fiorini all’anno per sei anni,
l’amministrazione ungherese - ma l’Ungheria apparteneva ai domini dell’impero consentendo loro di trasferirsi
austriaco - e gli abitanti della contea erano prevalentemente di origine tedesca. a Vienna per il proseguo degli
Quando dopo la prima guerra mondiale l’impero austro-ungarico fu smembrato, studi del piccolo Franz Liszt.
la contea fu assegnata all’Austria in base al principio di nazionalità. La sua educazione musicale
viene affidata a Carl Czerny, già
Fino all’età di sei anni, il piccolo Liszt passò di malanno in malanno tanto che un allievo di Beethoven, e questa
giorno si temette per la sua vita. Soffriva così spesso di febbre e di convulsioni scelta si rivela per tanti
che si pensava fosse epilettico. È probabile che la causa dei suoi problemi aspetti felice: giovane e poco
fosse determinata da frequenti infezioni acute. Colpisce un fatto documentato costoso, in breve tempo Czerny
direttamente dal padre: il bambino, già gracile e cagionevole di salute, fu si afferma fra i più grandi didatti
sottoposto a vaccinazione contro il vaiolo, pratica medica a quel tempo ancora di sempre (le sue composizioni
rara. Leggiamo dal diario del padre: “Dopo la vaccinazione cominciò un periodo sono tuttora oggetto di studio
di malattia durante il quale il bambino accusò alternativamente mali di nervi e del pianoforte); inoltre, dopo
febbri intermittenti che misero più volte in pericolo la sua vita. Una volta, a due o tre 12 lezioni, egli rinuncia al
anni, credemmo che fosse morto e ordinammo la bara. Questo stato allarmante si compenso pattuito con Adam
prolungò fino a sei anni!”. Liszt, con grande sollievo per le limitate finanze della famiglia. Durante gli studi
Un’altra testimonianza ci perviene direttamente da Liszt, contenuta in una lettera con Czerny, Liszt è allievo anche, per la composizione, di Antonio Salieri (cui la
scritta a George Sand: “In quel tempo ebbi una malattia durata due anni, in seguito leggenda attribuisce l’avvelenamento di Mozart), maestro di cappella della corte
alla quale il mio imperioso bisogno di fede e di dedizione, non trovando altra via di Vienna.
d’uscita, fu preso dalle austere pratiche del cattolicesimo”.
Fra il 1° dicembre 1822 e il 13 aprile del 1823 Franz tiene con grande successo
Il padre Adam, appassionato di musica e componente dell’orchestra locale in alcuni concerti a Vienna. Forse ha modo anche di incontrare e conoscere
qualità di violoncellista e a volte del coro come basso, è il primo che, accortosi Beethoven; di sicuro Liszt gli dedica molta attenzione, come interprete e come
della precoce disposizione di Franz per la musica, decide di impartire le prime trascrittore per solo piano di sue composizioni sinfoniche.
lezioni di musica e di pianoforte.

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Parigi
(1823-1835)

Dopo l’ultimo concerto di Vienna, il padre Adam decide di sfruttare originali o trascrizioni per pianoforte di musiche orchestrali di Beethoven,
economicamente l’eco dei successi: a maggio Franz tiene alcuni concerti a Weber, Berlioz. Infine, conosce Mendelssohn, ma soprattutto Chopin (questi
Budapest, e successivamente a Monaco, Stoccarda, Strasburgo, per approdare gli dedicherà gli Studi op. 10), che avrà una profonda influenza sull’arte e sui
infine a dicembre a Parigi, con l’obiettivo di diventare allievo del Conservatorio, sentimenti di Liszt per il legame di amicizia che legherà i due artisti. Si apre inoltre
diretto in quel periodo da Cherubini. L’iscrizione però, con dei pretesti poco un primo periodo di creatività compositiva. Citiamo in particolare alcune delle
chiari, gli è negata. Il padre allora sceglie Reicha e Paër perché insegnino composizioni di questo periodo:
rispettivamente contrappunto e composizione a Franz. Nel frattempo, forte • Sinfonia della rivoluzione (1830) – per orchestra
dei “patronage” raccolti a Vienna e dell’interessamento degli Erard, grandi • Introduzione e Variazioni sulla marcia dell’”Assedio di Corinto” di Rossini (1830 ca.)
innovatori nella costruzione del pianoforte, vengono organizzati concerti a Parigi • Concerto n. 1, primi abbozzi (1830 ca.)
e in diverse città europee. A Londra suona per ben due volte alla presenza del re • Grande Fantaisie de bravoure sur “La Clochette” (1831-32)
Giorgio IV. Nell’agosto del 1827, di ritorno dalla terza tournèe in Inghilterra, va • Duo per violino e pianoforte sulla Mazurca op. 6 n. 2 di Chopin (1832)
per una vacanza a Boulogne. Qui il padre muore, probabilmente per un’infezione • Sinfonia fantastica di Berlioz (1833) – trascrizione per pianoforte
tiroidea. Da quel momento, trascorrono tre anni in cui Franz, in preda a malinconia • Harmonie poétique et religieuses (1833-34)
e sconforto, trascura il pianoforte, non compone, divora libri di ogni genere, • Grand Concertstück per due pianoforti su Romanze senza parole di
ed è preda di crisi di misticismo che lo portano a pensare di abbracciare Mendelssohn (1834-35)
il sacerdozio. Per vivere, impartisce lezioni di pianoforte. • De Profundis per pianoforte e orchestra (1834-35)
In una lettera a George Sand, è lui stesso che ci fornisce lo stato d’animo di quel Come indicato anche in altra parte, Liszt in questo periodo è anche molto
periodo: “…Non trovando alcuna dimostrazione di simpatia.. non avendo ancora “attivo” in relazioni sentimentali. La madre cercò invano di maritarlo con certa
coscienza di me, della meta che dovevo prefiggermi e delle mie forze, mi lasciai mademoiselle Charlotte Laborie. Nel 1833, nel corso di un ricevimento in casa di
sommergere da un amaro disgusto dell’arte che vedevo ridotta a un mestiere più Chopin, Liszt conosce la contessa Marie d’Agoult; fra i due nasce un grande amore
o meno redditizio, a un divertimento destinato a compagnie allegre; avrei voluto che, seppure con alterne vicende, durerà fino al 1844 (a questo legame Balzac si
essere qualsiasi cosa piuttosto che musicista al servizio di gran signori, protetto e ispirerà per scrivere il suo romanzo Béatrix edito nel 1839).
pagato da loro alla stessa maniera di un giullare …”

I moti rivoluzionari del luglio 1830 a Parigi sono la scossa per un pieno risveglio.
Nel quinquennio 1830-1835 Liszt legge avidamente di tutto (Omero, la Bibbia,
Platone, Kant, Montaigne, Voltaire, Hugo), è particolarmente attratto dalle
dottrine sansimoniste, comincia a interessarsi del riscatto della musica religiosa,
scopre la “musica a programma” grazie all’amicizia con Berlioz. Nel contempo,
riprende “con furore” (l’espressione è dello stesso Liszt) lo studio del pianoforte,
tiene per cinque anni, sempre a Parigi, diversi concerti eseguendo musiche

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Italia
(1835-1839)

La relazione con la contessa d’Agoult, che abbandona il marito e rimane incinta Alla fine del 1839 lascia l’Italia, iniziando una rivoluzionaria avventura musicale
di Liszt, suscita scandalo e costringe la coppia ad allontanarsi da Parigi. Inizia che sarebbe durata circa otto anni. Le composizioni di questo periodo sono
un “pellegrinaggio” che durerà fino a tutto il 1839. Partono per la Svizzera, e a caratterizzate prevalentemente da trascrizioni e parafrasi. Ne riportiamo una
Ginevra nasce la loro prima figlia Blandine (18.12.1835), che gli ispira la prima sintesi: Reminiscences de “Lucia de Lammermoor” e de “Puritains”, Fantaisie de
raccolta di Années de pelèrinage. Fra l’aprile del 1836 e l’aprile del 1837 rientra “La Sonnambula”, Ouverture del Gugliemo Tell, Etudes d’exécution transcendante
tre volte a Parigi per alcuni concerti. Dell’ultima tournée parigina, rimane d’après Paganini, Grand galop chromatique, i dodici Lieder da Schubert, Adelaïde
famoso l’aneddoto in cui la contessa Cristina di Belgioioso organizzò nel suo da Beethoven.
palazzo, a scopo benefico, una competizione pianistica fra Liszt e Thalberg. Le composizioni originali più interessanti, sono quelle dell’Album d’un voyageur
che comprendono: le Impressions et poesies, sette composizioni originali, le Fleurs
Segue un periodo ospite di George Sand nel castello di Nohant poi, con la mélodiques des Alpes, nove trascrizioni di canti popolari e le Paraphrases, tre
d’Agoult, si trasferisce in Italia. Qui la coppia vive per due anni; a Como nasce elaborazioni di bravura di musiche popolareggianti.
la secondogenita Cosima (25.12.1837) e a Roma il terzo figlio Daniel (9.05.1839). I motivi ispiratori di Liszt sono quelli di far diventare la musica “non più una
La conoscenza del paesaggio e dell’arte italiana sono certamente importanti semplice combinazione di suoni, ma un linguaggio poetico, più adatto forse della
per la maturazione dell’estetica lisztiana, in particolare per la convinzione che stessa poesia a esprimere tutto ciò che ci spalanca orizzonti inconsueti… tutto
la musica è parte inscindibile della cultura artistica. Ne abbiamo testimonianza ciò che si agita nelle profondità inaccessibili dei desideri imperituri, dei presentimenti,
diretta dalla corrispondenza di Liszt pubblicata su “Revue et Gazette Musicale” di dell’infinito”.
Parigi. Tiene concerti a Milano, Genova, Firenze, Bologna, Pisa e Roma. L’evento è Dirà in proposito Schumann: “Le sue composizioni…sono pezzi di pittura sonora.
particolare perché è la prima volta che in Italia si tiene un concerto sostenuto da Echi, suoni di campanacci, giovani che cantano Jodel, prati color verde dorato,
un solo esecutore. campane di chiesette, corni alpini alla sera.. Le composizioni di questo genere
bisogna sentirle: sono cose che le mani hanno strappato allo strumento, e solo le
Nel corso di questo biennio, in due sole particolari occasioni Liszt esegue mani sullo strumento possono renderci le immagini di esse”.
concerti fuori Italia, entrambi a Vienna. Nella prima occasione (aprile-maggio
1838), Liszt tiene otto concerti da cui raccoglie una grossa somma che consegna
al governo d’Ungheria, colpita da gravi inondazioni.
La seconda volta avviene nel novembre 1839, a sostegno dell’iniziativa di erigere
un monumento a Beethoven. Poiché la sottoscrizione pubblica per questa
iniziativa frutta solo 424 franchi, contro un preventivo di costo fra i cinquanta e
sessantamila franchi, Liszt si fa carico di tutti i costi, compresa l’organizzazione
dell’inaugurazione (12 Agosto 1845).
Alla fine Liszt si trova il conto in banca in rosso. E venticinque anni dopo, alla
celebrazione del centenario di Beethoven, Liszt non viene nemmeno invitato!

[14] [15]
Pensieri di Liszt Giudizi su Liszt
“…Italia! Italia! Il ferro straniero ha disperso lontano i tuoi figli più nobili. Essi errano di * (Clara Wieck, futura moglie di Schumann - 1839) – Non lo si può paragonare a nessun
nazione in nazione portando sulla fronte il segno d’un santo anatema; ma per quanto siano virtuoso: è unico nel suo genere. Provoca il terrore e lo sbalordimento, eppure è un artista molto
implacabili i tuoi oppressori, non sarai abbandonata, perché tu fosti e sarai sempre la patria amabile…
d’elezione di quegli uomini, di quei figli di Dio, di quegli esiliati dal cielo che soffrono e che
cantano, e che il mondo chiama poeti...” (lettera a George Sand, gennaio1837) * (Schumann -1840) – Non ho mai udito suonare in modo tanto ardito, tanto scatenato…Liszt
mi appare ogni giorno più grande, più potente…
“Quando scriverete la storia di due amanti felici, ambientatela sulle rive del lago di Como. Non * (Wagner - 1848) – Liszt, il più musicista di tutti i musicisti da me conosciuti. Non ha nulla in
conosco contrada più palesemente benedetta dal cielo; non ne ho mai vista un’altra in cui gli comune con certi compositori…
incanti d’una vita d’amore potrebbero sembrare più naturali... Ma qui, sotto un cielo azzurro,
in una molle atmosfera, il cuore si dilata, e i sensi si aprono a tutte le gioie dell’essere… * (Chopin - 1833, lettera a Hiller) Vi scrivo, ma non so quello che la mia penna va
Poveri artisti contenti di voi e delle vostre opere! Abbiate il coraggio di paragonarle alla luce del scarabocchiando, perché in questo momento Liszt sta eseguendo i miei Studi e mi trasporta
sole che tramonta e provate ancora a dire che devono essere immortali!” (lettera a Louis de lontano dai miei pensieri. Vorrei tanto potergli rubare il suo modo di suonare i miei Studi…
Ronchaud)
* (Chopin - lettera a Liszt) Io non sono adatto a dare concerti. Il pubblico mi intimidisce….
“L’artista oggi vive al di fuori della comunità sociale, poiché l’elemento poetico, cioè Ma tu, tu ci sei destinato, perché quando non riesci a conquistare il tuo pubblico, lo puoi
l’elemento religioso dell’umanità, è scomparso nei governi attuali. Cosa potrebbero sopraffare…
fare d’un artista o d’un poeta quelli che credono di risolvere il problema della felicità umana
* (Bartok - 1911) Lo studio rinnovato di Liszt …mi spinsero in fondo alle cose e compresi
estendendo qualche privilegio o con l’accrescimento illimitato dell’industria o dell’egoistico
alla fine l’autentico messaggio di questo artista. Per la evoluzione futura della musica il peso
benessere?..” (lettera a George Sand, 7 aprile 1837)
delle sue composizioni mi parve molto più considerevole di quello, per esempio, delle opere di
Wagner e di Strauss.
“I teatri, che d’altra parte rappresentano solo un aspetto dell’arte, sono in mano
di amministratori che non hanno e non possono avere l’arte come scopo....La sala * (Bartok - 1936) …Le sue opere pianistiche rivelano soprattutto l’esperienza chopiniana,
del Conservatorio s’apre solo a un pubblico molto ristretto e la sua orchestra basta appena accanto all’influsso del bel canto italiano di inizio secolo, della musica degli zingari ungheresi
all’esecuzione dei grandi maestri. Non sarebbe pertanto urgente che il governo colmasse e della musica popolaresca e sentimentale di origine italiana e spagnola. Nelle opere sacre
questa lacuna, dedicando un’orchestra e cori in grado di eseguire opere moderne? Il pubblico dell’ultimo periodo si manifesta l’influenza del gregoriano…
si formerebbe il gusto e i giovani artisti di talento sarebbero sicuri di non restare nell’oscurità e
nell’oblio in cui li sospingono gli innumerevoli ostacoli” (lettera a George Sand, idem) * (Edvard Grieg) Ora devi tenere a mente, in primo luogo, che non avevo mai visto né sentito la
sonata, e in secondo luogo che si trattava di una sonata con una parte di violino, ora sopra, ora
(riferendosi al periodo trascorso ospite di George Sand) “Il programma delle nostre giornate sotto, indipendente dalla parte del pianoforte. E che cosa fa Liszt? Suona l’intera parte, radici
era semplice e facile da riempire…: la lettura di qualche filosofo o di qualche poeta profondo; e rami, violino e pianoforte, anzi, di più, poiché egli ha suonato in modo più pieno e ampio…
Montaigne o Dante, Hoffmann o Shakespeare; lunghe passeggiate sulle rive dell’Indro; poi
al ritorno, una melodia che riassumeva le emozioni della passeggiata; i gridolini dei fanciulli * (Debussy - a proposito dell’esecuzione del poema sinfonico Mazeppa di Liszt).
sorpresi da una bella farfalla, o una povera capinera caduta dal nido sull’erba. È tutto qui? Questo poema sinfonico contiene i peggiori difetti, è qualche volta perfino volgare: eppure
Sì tutto, in verità. Ma voi lo sapete, non è dalla superficie, bensì dalle profondità che si la tumultuosa passione che lo anima senza posa finisce col prendervi con tale forza da
misurano le gioie dell’anima.” soggiogarvi…Questa febbre, questa scompostezza, caratteristiche del genio di Liszt, sono
preferibili alla perfezione, sia pure in guanti bianchi.
“La Grande-Chartreuse*, questo nome non racchiude forse nel suo tetro mistero il vago e * (Thalberg - lettera a W. von Lenz) Voi avete detto nel vostro libro che egli è il Paganini del
indefinito di tutto quello che l’ascetismo cristiano ha generato durante più di due secoli?... pianoforte. È vero e gli ha fatto piacere, ma questo è ancora troppo poco. Con Liszt si rende
Quale anacronismo un convento di certosini nel XIX secolo! Come è possibile che il papato manifesto l’assoluto dominio dell’arte musicale nella sua interezza. È destinato ad essere un
non abbia sentito che era giunto il tempo di ravvivare un’istituzione..? Gli uomini di Dio, compositore nelle forme di maggior respiro. Da questo insieme di talenti ha origine il suo
dividendo il lavoro con i proletari, avrebbero acquistato il diritto di predicare loro la virtuosismo. Paganini non è mai arrivato così in alto, è rimasto al virtuosismo.
morale cristiana, e con questa semplice modifica delle regole claustrali, senza toccare in nulla
i dogmi, il papato avrebbe potuto forse ricondurre al Cristianesimo una numerosa classe della * (Busoni - 1920, lettera a Kastner) Con meraviglia ho appreso dal Suo articolo che Ella scarta
società…. Lo spirito d’associazione si estende a tal punto che non sarei sorpreso se si formassero Liszt…Conosco i lati deboli di Liszt, ma non misconosco la sua forza. In fin dei conti proveniamo
tra non molto dei conventi d’altra natura: riunioni d’artisti, di sapienti, di lavoratori che vivono tutti da lui – Wagner non escluso – e gli dobbiamo quel poco di cui siamo capaci. Franck, Strauss,
insieme con una regola convenuta, e mettono in comune le loro ricerche e le loro scoperte…” Debussy, tutti i penultimi russi, sono rami del suo albero…Una Faust Symphonie, una Santa
Elisabetta, un Christus non sono ancora riusciti a nessuno dopo di lui. Les jeux d’eau rimangono
* Convento sulle Alpi francesi, fondato nel 1084 da S. Brunone, da cui ebbe origine l’Ordine dei Certosini. ancora oggi il modello di tutte le fontane musicali da cui le acque sono scorse da allora.

[16] [17]
L’attività concertistica
(1839-1847)

Liszt arriva a Vienna il 15 novembre 1839. Fra il 19 novembre e il 14 dicembre, Liszt d’Agoult, fino alla rottura definitiva del 1844.
tiene 6 concerti, peraltro in condizioni di salute precaria per una febbre che gli A febbraio del 1847 conosce Carolyne Iwanowska, moglie separata del principe
farà compagnia per tutto il periodo di permanenza. Sayn-Wittgenstein, che diventa la seconda compagna della sua vita. Nel giugno
A Vienna ha inizio una turbinosa kermesse europea, definita Lisztomania dal 1847 si esibisce a Costantinopoli, e ci va affrontando un viaggio che lo disturba
poeta Heine, mettendo le basi definitive del concertismo pianistico moderno, parecchio. In settembre tiene il suo ultimo concerto in Ucraina. Da quel momento
che dal 1840 si cominciò a chiamare recital. sarà Carolyne a organizzare la sua attività e la sua vita.
Liszt non solo esegue composizioni di altri artisti (i grandi pianisti fino a quel Come detto, in questo periodo Liszt è soprattutto il grande concertista.
momento suonavano solo loro composizioni), ma esegue anche, per solo Ma le composizioni non mancano. La produzione più copiosa sono le scritture
pianoforte, concerti o parti di melodramma scritti per orchestra. pianistiche basate su temi o su musiche di vari autori, già iniziate a partire dagli
Con le sue trascrizioni ed esecuzioni, Liszt fa del pianoforte e del pianista anni ‘30, che possiamo distinguere in trascrizioni, parafrasi e fantasie.
i protagonisti assoluti del concerto. Inoltre, è il primo pianista che suoni a Le trascrizioni riguardano soprattutto composizioni più comunemente indicate
memoria. In questo periodo Liszt percorre tutta l’Europa con grande successo come musica da camera: in esse sono compresi i Lieder (Schubert, Mendelssohn,
come interprete, suscitando generale ammirazione e sovente fanatismi; viaggia Beethoven), le Fughe di Bach, le Sinfonie di Beethoven e le Mazurche di Chopin.
con una frequenza e una intensità mai raggiunta prima di allora da altri artisti (un Nelle parafrasi ritroviamo il gusto di Liszt per l’opera lirica, soprattutto italiana,
biografo elenca 166 città in cui Liszt suonò fra il novembre del 1839 e il settembre che suscita un forte richiamo nel suo pubblico.
del 1847). Sono però le fantasie da opere drammatiche le produzioni più interessanti e
Ecco in sintesi gli itinerari raggiunti: copiose di questo periodo.
• 1839-1840 – Austria, Ungheria, Boemia, Sassonia, Inghilterra, Irlanda e Belgio La sintesi che ci sembra di trarre da questo intenso periodo di pianista concertista,
• 1841-1842 – Olanda, Danimarca, Prussia e Russia è quella che Liszt rivela ad un largo pubblico (la maggior parte fino a quel
• 1843-1844 – Germania, Polonia e Francia momento “tagliata fuori” dalla conoscenza e ascolto) la musica strumentale e la
• 1844-1845 – Spagna e Portogallo musica melodrammatica. In particolare, spiccano le esecuzioni beethoveniane e
In Ungheria, nel 1839 e 1840, riceve accoglienze da eroe nazionale: qui improvvisa le trascrizioni schubertiane, che rendono noti al vasto pubblico i nomi dei due
la trascrizione della Marcia Rakoczy e concepisce il poema sinfonico Hungharia e grandi compositori viennesi non votati, per loro carattere, ad una popolarità
le Rapsodie ungheresi. facilmente acquisibile.
A Berlino, dove arriva la prima volta del 1841, si presenta con un imponente
repertorio: in ventitre concerti esegue, a memoria, circa ottanta composizioni.
Durante le sue tournée incontra e stringe amicizia con Schumann, Mendelssohn,
Hiller. Conosce Wagner a Parigi, nel 1841.
Una così intensa attività, l’ammirazione generale che ne segue, l’attrazione che
Liszt suscita soprattutto nel gentil sesso che ne stuzzica la vanità e l’attrazione,
lo portano a farsi coinvolgere in molti flirt, distaccandosi gradualmente dalla Frammento da: “Totentanz - parafrasi sul Dies Irae”

[18] [19]
Weimar
(1848-1858)

Deciso ad abbandonare l’attività concertistica in veste di interprete pianistico, nel assertore della musicalità “libera e impulsiva che, sotto la veste magica del
febbraio 1848 Liszt si trasferisce a Weimar dove, pur senza prenderne effettivo colore…raggiunge d’un balzo quella libertà espressiva…” che in seguito sarà
possesso, aveva ottenuto già dal novembre 1842 la carica di direttore d’orchestra. pienamente posseduta dai russi, dagli impressionisti francesi e da Strauss.
Qui lo raggiunge la nuova compagna che nel frattempo, dopo avere presentato Va precisato che se Liszt aderisce, anzi spalanca le porte alle forme cosiddette
domanda di divorzio, fugge dalla Russia con la figlioletta per raggiungere Liszt. “libere” del secolo XIX e XX, svincolando la musica dal rigido ordinamento
La tranquilla cittadina di Weimar, classico, sa però assoggettare i fattori talvolta debordanti dei suoi stilemi a vaste
già soggiorno di Goethe e Schiller, e pregnanti strutture compositive. Le innovazioni del linguaggio armonico e il
durante questo decennio diviene uno gusto della dissonanza, pur rimanendo legate alla tradizione armonica tonale,
dei più attivi centri della vita e della sono sufficienti ad indicare di quanto si siano spinte le sue sperimentazioni.
cultura musicale in Europa. Il suo contributo è riconoscibile soprattutto nella tecnica della strumentazione
L’attività direttoriale di Liszt è sempre estremamente ricca ed incisiva per il modo di trattare i singoli strumenti,
intensa: riporta alla luce opere di che vengono utilizzati al limite delle loro possibilità tecniche e sonore.
Mozar t (Don Giovanni e Flauto Forte di questa maturità artistica, Liszt ritorna su molte sue composizioni giovanili
Magico), di Schubert, opere giovanili e le riscrive.
di Verdi e quelle di Rossini, Bellini e Ricordiamo in sintesi le principali composizioni scritte da Liszt a Weimar:
Donizetti, di Gluck e di Weber. Ma è • Dodici poemi sinfonici, tutti dedicati a Carolyne. Ne ricordiamo alcuni, fra i più
soprattutto a tre contemporanei che conosciuti: I Preludi, Mazeppa, Festklänge (Suoni di festa), Hungaria, Die Ideale.
riserva una particolare attenzione: I motivi ispiratori di quasi tutti i poemi sinfonici sono tratti da fonti letterarie di
a Wa g n e r ( p e r i l q u a l e n u t r e alto livello (Hugo, Goethe, Byron, Lamartine, Shakespeare, Schiller).
un’ammirazione sconfinata) con • Due sinfonie: Sinfonia-Faust (da Goethe), dedicata a Berlioz, e Sinfonia-Dante
la seconda rappresentazione di (da Divina Commedia), dedicata a Wagner.
Tannhäuser (1849) e le prime assolute • La sonata in si minore (dedicata a Schumann). Unanimemente considerata la
di Lohengrin (1850) e il Vascello più alta realizzazione pianistica di Liszt.
fantasma (1853); a Schumann con • Alcune composizioni di musica sacra. Fra queste, merita particolare citazione
la prima esecuzione delle opere la Messa solenne per l’inaugurazione della Basilica di Gran, la cui prima
M a n f r e d e G e n o v e va ( 1 8 5 2 ) e esecuzione è da lui diretta alla presenza dell’Imperatore Francesco Giuseppe.
all’amico Berlioz di cui rappresenta Liszt, che in passato aveva già studiato le composizioni religiose di Palestrina,
con successo il Benvenuto Cellini estese gli studi alle Messe di Bach e Beethoven nell’aspirazione di “penetrare
(1852) dopo il naufragio parigino; nello stesso anno organizza un Festival-Berlioz. alle sorgenti vive che sprizzano fino alla vita eterna” (da lettera di Liszt a Agnes
Ma forse questo periodo è ancora più importante per l’attività di compositore. Street-Klindworth).
Codifica in maniera definitiva il genere del poema sinfonico, divenendo • Totentanz, parafrasi sul Dies Irae, composizione per pianoforte e orchestra.

[20] [21]
Roma-Weimar-Pest
(1859-1886)

La terza parte di vita Liszt la vive divisa periodicamente fra Roma, Weimar e • PEST - Liszt occupa una posizione particolare nello sviluppo della cultura
Budapest. Purtroppo, in concomitanza con le dimissioni di direttore del Teatro di musicale ungherese.
Weimar, inizia per Liszt un periodo di grandi amarezze e di solitudine, culminati In Ungheria aveva già ottenuto esaltanti trionfi, pur con qualche bisticcio con gli
da un lato nell’impossibilità di coronare con il matrimonio il legame con Carolyne ungheresi per la sua particolare attenzione alla musica degli zingari. Nel biennio
(1861), e dall’altro nella morte prima del figlio Daniel (1859), poi della figlia 1867-68 la vita musicale nella capitale ungherese aveva preso uno sviluppo
Blandine (1863) e della madre (1866). impetuoso. Invitato, Liszt arriva il 21 aprile 1869 e nei giorni successivi tiene due
concerti. Torna nel luglio 1871 e così fa tutti gli anni successivi fino alla sua morte.
• ROMA - Liszt giunge a Roma nell’ottobre 1861, atteso da Carolyne che nel
frattempo era riuscita ad ottenere il divorzio. Ma alla vigilia della cerimonia delle Negli ultimi quindici anni organizza la sua vita “triforcuta” (come egli la definisce)
loro nozze, un messaggio del Vaticano ordina la revisione del processo. Liszt si in questo modo: in primavera a Weimar, in estate e parte dell’autunno a Roma e il
ferma comunque a Roma, e dopo qualche mese va a vivere solitario alla Madonna rimanente autunno e inverno a Pest.
del Rosario a Monte Mario, dove riceve più volte la visita del Papa Pio IX, e si In questo lungo ultimo periodo di vita, Liszt continua nella sua attività di
dedica alla composizione di musica sacra. Nel 1864, a seguito della morte del compositore, ma ciò che viene a mancare a Liszt, in tutti e tre i centri sopra
principe Sayn-Wittgenstein, potrebbe sposare Carolyne rimasta vedova, ma Liszt indicati, è una posizione che gli permetta di mettere in cantiere un progetto
rinuncia al matrimonio. Il 25 aprile 1865 riceve gli Ordini minori e prende alloggio di ampio respiro. Malgrado l’originalità e l’ampiezza della su produzione
in Vaticano dove spera di assumere una posizione analoga a quella goduta musicale, Liszt è ormai considerato un padrino ideologico ma non più un leader.
a Weimer, ma il desiderio non si realizza. A partire dagli anni Sessanta, la partita storica si gioca sul nome di Wagner.
Nel 1866 va ad abitare nel convento di S. Francesca Romana, si veste di tonaca Wagner onora Liszt, ma come l’amico a cui si deve una grande riconoscenza,
monacale, assiste quotidianamente alla messa, recita il breviario, e a discute di non come l’eguale.
teologia con i suoi amici ecclesiastici. Nel 1879 diviene canonico onorario di La “protagonista” della produzione lisztiana di questo periodo è soprattutto la
Albano, ma la sua carriera ecclesiastica si ferma lì. musica religiosa, come diciamo in altra parte. Ci sono tuttavia altre composizioni
che meritano di essere ricordate:
• WEIMAR - Nel 1869 il granduca Carl Alexander, che non aveva cessato di • i due Studi da concerto Waldesrauschen (mormorio del bosco) e Gnomenreigen
mantenere buoni rapporti con Liszt, lo richiama a Weimar come maestro di (ronda di gnomi)
pianoforte. Qui Liszt inventa un corso di perfezionamento. Da quel momento, • la trascrizione per pianoforte della Fantasia e fuga in sol minore di Bach
per alcuni mesi dell’anno e per tre ore al giorno, Liszt è a disposizione per ascoltare • la Marcia funebre in morte di Massimiliano I imperatore del Messico
e consigliare i partecipanti. Vi partecipano un numero considerevole di pianisti • Le Années de pelèrinage - 3° anno (dedicati a Daniela e Hans von Bülow)
provenienti da tutte le parti del mondo, compresi quasi tutti quelli che si sarebbero • l’Albero di Natale, dedicato ancora a Daniela von Bülow
successivamente dimostrati dei veri talenti. • i 7 Ritratti storici ungheresi
L’insegnamento di Liszt è determinante nel definire le linee culturali seguiti • il 13° poema Dalla culla alla tomba
dal concertismo pianistico negli ultimi decenni del secolo.

[22] [23]
Gli ultimi anni
Malgrado i suoi grandi meriti e la continua ricerca di nuove strade musicali, da altre malattie, alcune molto dolorose: una forma di osteoartrite alle anche e
nell’ultimo periodo Liszt vede sempre più allontanarsi l’interesse nei suoi alle mani; una progressiva cataratta che negli ultimi mesi lo rende quasi cieco; una
confronti. Liszt è un “solitario vecchio ecclesiastico a cui si guarda come ad un cronica tosse, dovuta agli abusi di tabacco.
mago rimbambito che si balocca con i resti del suo antico sapere e della sua antica
potenza” (Rattalino). Nel 1886 Liszt avrebbe compiuto 75 anni e in diverse parti si preparavano
festeggiamenti in suo onore.
Ed emergono anche sempre più complicati problemi di salute. Superate le Liszt ha manifestazioni patologiche sempre più marcate al cuore e all’apparato
patologie dell’età infantile e adolescenziale, dall’età adulta Liszt ha sempre goduto respiratorio. È molto invecchiato e ingrassato. Ciò nonostante, a gennaio è a
di buona salute tanto da sostenere per lunghi anni l’intensa attività concertistica Roma, poi a Budapest, in marzo ad Anversa e poi a Parigi dove, il giorno 25, viene
in tutta Europa (si tenga conto anche dei disagevoli mezzi di trasporto dell’epoca), eseguita la Messa di Gran. Il 3 aprile è a Londra dove, alla fine del banchetto finale
e la conseguente frenetica vita sociale. in suo onore, si esibisce al pianoforte con pezzi suoi e di Chopin; torna ad Anversa
Liszt inizia a fumare fin da giovane a Parigi e rimane per tutta la vita un incallito per la Settimana Santa, agli inizi di maggio è di nuovo a Parigi, poi Weimar, quindi
fumatore, soprattutto di sigari e pipe. In età più avanzata eccede anche nel a Sonderhausen per il festival, Halle, di nuovo Weimar. Agli inizi di luglio è a
bere, particolarmente dopo la morte dei figli Daniel e Bayreuth per le nozze della nipotina, poi ospite in un castello in Lussemburgo, ove
Blandine. Tabacco e alcol furono certamente fattori si lascia persuadere a suonare (Studi di Chopin) un’ultima volta per il pubblico.
importanti nel progredire delle malattie senili Il 21 ritorna, febbricitante, a Bayreuth dove, la notte del 31 muore. Qui la figlia
in Liszt. È infatti negli ultimi cinque anni di vita Cosima decide di seppellirlo, malgrado egli avesse chiesto di essere sepolto a
che si manifestano in Liszt i gravi problemi Budapest. Sette mesi dopo muore anche Carolyne.
di salute. È colpito gravemente da
insufficienza cardiaca con congestione
venosa periferica e da malattia ostruttiva
delle vie respiratorie. È probabile che la
causa della morte sia stata determinata da
infarto del miocardio. In alcune fotografie
degli ultimi tempi di vita si può trovare
conferma di questa progressiva forma
degenerativa di cuore e polmoni:
il torace aveva assunto una forma
prominente, a botte, e il corpo
era gonfio di idropisia ovvero
liquido ematoso. Sempre negli
ultimi anni di vita, Liszt è colpito

[24] [25]
Il virtuosismo esecutivo
Enfant prodige, Liszt compì la sua formazione musicale nell’ambito della tradizione A 20 anni rimase conquistato dal magico virtuosismo di Paganini e nacque in lui il
classica viennese, ma già nei primi anni giovanili tese ad emanciparsene, desiderio di riprodurre sulla tastiera i prodigi della di lui tecnica violinistica con la
assumendo una ben definita posizione nei riguardi dell’imperante virtuosismo differenza che, mentre il virtuosismo paganiniano veniva considerato accessibile
esecutivo dei vari Hummel, Moscheles, Kalkbrenner, Thalberg. solo a chi, come lui, fosse dotato di “mani diaboliche”, il virtuosismo lisztiano non
In un’epoca in cui un concerto affidato a un solo esecutore era abbastanza esorbitava, nel suo insieme, da un naturale equilibrio fra mezzi meccanici, fisici,
eccezionale, Liszt si esibiva da solo, suonava a memoria, creando la formula del fonici ed espressivi. È Liszt che acquisisce alla tecnica esecutiva l’uso anche del
moderno recital. braccio e della spalla (fino a quel momento limitato al polso e avambraccio). Ed è
Wilhelm von Lenz, che lo conobbe diciassettenne e ne diverrà prima suo allievo e in diverse composizioni di Liszt che troviamo la produzione simultanea di tre parti
poi amico, scriverà che “Liszt rappresenta la nuova era del pianoforte, che travolge e timbricamente differenziate ove alla mano sinistra sono affidati i bassi d’armonia,
annienta la vecchia scuola insieme a tutti i suoi fedeli.” alla destra i passi ornamentali d’agilità spazianti verso l’acuto, mentre la melodia è
cantata nel registro medio dai due pollici opportunamente alternantisi.
Superata la fase giovanile dominata
da un esuberante entusiasmo, Liszt si Il Liszt esecutore che traspare dalle sue musiche doveva essere terrificante per la
spinse oltre i confini tecnici ed armonici quantità di note e di timbri che riusciva ad ottenere dal pianoforte.
fino a quel momento considerati non Henri Blaze de Bury (scrittore contemporaneo), a proposito di una interpretazione
superabili sulla tastiera. Egli volle di Liszt (”Invito alla danza” di Weber) ebbe a scrivere “…una di quelle deliranti
percorrere sperimentazioni dirette alla ispirazioni che in poche pagine rivelano abissi di dolore e di voluttà, di frenesia e di
conquista di nuovi orizzonti melodici disperazione…Chi non ha mai ascoltato Liszt tradurre con la sua anima e il suo genio
e a soluzioni armoniche rivoluzionarie, questo episodio fantastico ignora a qual grado di sovreccitazione possa condurre il
nel tentativo di ricavare dal pianoforte senso della musica”.
nuove possibilità espressive: è l’inizio di Ancora Wilhelm von Lenz scrisse: “Liszt non suona il pianoforte, al pianoforte egli
una ricerca che lo vedrà, come esecutore racconta il suo destino… dà corpo al nucleo più segreto dello strumento e della sua
e insieme compositore, raggiungere storia, e ne rappresenta il punto di arrivo”.
elevati livelli nelle trascrizioni delle sinfonie Ed ecco, infine, una diretta testimonianza di Liszt (in una lettera del 1838) “Voi vi
beethoveniane e, più tardi, nell’opera meravigliate di vedermi impegnato al pianoforte in maniera così esclusiva, così poco
pianistica e nei grandi affreschi orchestrali attratto dal desiderio di affrontare il campo più vasto delle composizioni sinfoniche
della maturità. La padronanza della e drammatiche. …Vedete, per me il pianoforte è come la nave per il marinaio,…
tastiera, grazie anche alla conformazione perché il mio pianoforte, finora, sono io, la mia parola, la mia vita…Nello spazio
delle proprie mani che gli consentivano di sette ottave esso abbraccia l’estensione d’una orchestra; le dieci dita d’un solo
l’estensione fino alla dodicesima nota, gli permetteva di mettere a frutto il suo uomo bastano a rendere le armonie prodotte dal concorso di più di cento strumenti
funambolismo esecutivo. A soli 17 anni, presentò per primo e con successo la concertanti”.
Sonata op. 106 e il Quinto concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven.

[26] [27]
Liszt compositore
Come compositore, Liszt ha avuto una grande influenza su autori come Wagner, L’influenza italiana, seppure di minore importanza, è comunque presente in due
Richard Strauss, Saint-Saens, Franck, Smetana, Musorgskij, Borodin, Rimskij- contesti: in primo luogo la si può trovare nella linea melodica, dal momento che
Korsakov, Skriabin e molti altri. Liszt fu molto influenzato dal belcanto, che ben conosceva per aver trascritto o
Riprendendo da Berlioz il principio della musica a programma (*), Liszt ne parafrasato la maggior parte delle opere in voga nella Penisola. Spesso questo
alleggerisce il lato pittoresco esteriore e aneddotico e ne accentua il contenuto elemento si mescola in modo inestricabile con quelli caratteristici della romanza
poetico e metafisico, creando il poema sinfonico, che per la sua originalità francese, imprimendo alla melodia lisztiana un segno assolutamente distintivo.
affascinerà più di un compositore. L’adeguamento tra l’idea drammatica e il tema In secondo luogo fu a Roma che Liszt scoprì Palestrina e approfondì la liturgia
musicale viene risolto abilmente da un lato con il principio ciclico (ritorno dello cattolica, cosa che lo portò a semplificare l’armonia e ad accentuare l’impiego
stesso tema in diversi movimenti o sezioni di uno stesso brano) e dall’altro con della modalità gregoriana.
la trasformazione tematica (che permette l’adattamento di un dato materiale a
situazioni psicologiche e drammatiche mutevoli). L’influenza tzigano-ungherese, infine, si traduce nell’uso della scala cosiddetta
È difficile riuscire a cogliere l’unicità di stile di Liszt, per la molteplicità degli aspetti tzigana, in una esuberante ornamentazione melismatica, in ritmi poco usuali, in
e l’eterogeneità delle fonti. Volendo comunque individuarne le linee di forza, si generale, in un tono epico e fiammeggiante.
possono isolare quattro componenti fondamentali.
Per quanto riguarda la sua produzione pianistica, di dimensioni monumentali,
L’influenza germanica è molto importante e deriva essenzialmente dallo studio possiamo accennare ai due blocchi che rappresentano due aspetti differenti
di Bach, Mozart, Hummel, Beethoven, Weber e Schubert; a contatto con la loro del suo stile: i “Dodici studi d’esecuzione trascendentale” e i “Sei grandi studi da
musica, Liszt imparò a impiegare armonie ricche ed espressive, in particolare le Paganini”, rappresentano l’aspetto virtuosistico, con cui ha messo a frutto la
concatenazioni cromatiche. Acquisì sensibilità per il valore intrinseco della musica sua maestria per estrapolare dal pianoforte effetti timbrici ancora inesplorati.
(gusto per il serio e la “profondità metafisica”), e prese coscienza dei problemi L’aspetto più poetico, pur con presenza importante del virtuosismo, anche se
di costruzione posti dalle opere di grande respiro (acquisizione di uno “spirito quasi sempre edulcorato, è rappresentato dalle “Années de pelerinàge”, che sono
sinfonico”). uno splendido esempio di musica a programma.

L’influenza francese è preponderante soprattutto nel settore della lingua


e della letteratura; fu a Parigi che Liszt passò dall’infanzia all’adolescenza e infine
all’età adulta, segnato in modo indelebile dalla cultura francese e dalla sua
particolare forma di romanticismo. Questi caratteri ritornano in numerose opere:
colori crudi, sentimenti esaltati, esuberanza, pathos, passioni violente, amore per
la natura, religiosità. Anche il gusto per la descrizione musicale di scene naturali
(foresta, mare, tempesta) è di origine francese.

(*) Composizione musicale che consiste nel descrivere o narrare una storia con mezzi puramente musicali. Frammento da: “La Campanella - trascrizione dai Grandi studi di Paganini”

[28] [29]
Liszt direttore d’orchestra
Come direttore d’orchestra, nel periodo di Weimar, Liszt riuscì a infondere in nel ritmo, nella cura del fraseggio e dei dettagli di alcuni passi determinati; nel
un complesso assai modesto di cantanti e strumentisti una fiamma nuova, declamato e nella dosatura, nell’insieme, delle ombre e delle luci; in poche parole,
che gli consentì di dirigere 25 opere contemporanee, tra cui alcune “prime”. un progresso nello stile della esecuzione stessa. Questo modo di fare stabilisce
Con generosità sconfinata, appoggiò in modo particolare Wagner, conosciuto e stringe fra la massa orchestrale e colui che la dirige rapporti ben diversi di quelli
a Parigi nel 1841 e che nel 1848 gli rese visita a Weimar. Replicò il Tannhäuser che di solito corrono con un imperturbabile battitore di tempo… specialmente
(1849), promosse la “prima” del Lohengrin (1850) e riprese L’olandese volante là, dove si tratta di intendere, di sentire, di penetrare spiritualmente, di un
(1853). Oltre al repertorio corrente (Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi), fece infiammarsi di cuori nel comune godimento del bello, del grandioso, del vero nell’arte
rappresentare il Faust di Spohr (1852), il Benvenuto Cellini di Berlioz (1852), e nella poesia…
Manfred e Genoveva di Schumann (1852), Alfonso e Estrella di Schubert (1854). Con buona pace dei miei gentili critici… continuerò a seguire le mie profonde
Riprese opere di Mozart (Don Giovanni e Flauto Magico), di Gluck e di Weber. convinzioni; che non mi permetteranno mai di abbassarmi al livello di un
battitore di tempo; ad una parte, cioè, che venticinque anni di esperienza,
Per capire lo spirito con cui Liszt interpretava il ruolo di direttore d’orchestra, lo studio assiduo, e il mio sincero entusiasmo per l’arte, non sono mai riusciti a rendere
vale la pena riportare alcuni passi di una sua lettera scritta proprio nel periodo di mio gusto…Credo di aver già detto altre volte che, secondo la mia opinione, il vero
weimariano. compito del direttore d’orchestra consiste nel rendersi apparentemente superfluo - e di
rendere la sua funzione il meno appariscente possibile. “Wir sind Steuermänner und
“In diverse critiche che sono venute a mia conoscenza, trovo un punto sul quale pare keine Ruderknechte (Noi siamo timonieri e non dei rematori schiavi)”. Raccogliamo
che gli scrittori siano abbastanza d’accordo: cioè, sulla insufficienza delle mie facoltà dunque il guanto di sfida che ci viene gettato da un branco di dormiglioni senza sale
di direttore d’orchestra… in zucca e senza inquietudini spirituali; e perseveriamo nella coscienza del nostro
Non starebbe a me controbattere le opinioni che tanto zelantemente si tenta di buon diritto e del nostro avvenire” (Weimar, 5 novembre 1853).
affermare, se queste fossero fondate su qualche elemento concreto o legittimo. Ma
appunto queste affermazioni io debbo respingere decisamente…
Per attenerci ai fatti, sembra che nessuno possa negare che l’intero programma si
Matteo Valerio, nato a Milano nel 1973, si è diplomato con la lode in pianoforte
giovò di un’ottima esecuzione e che sia la fusione che l’effetto prodotti dall’orchestra al Conservatorio “A. Boito” di Parma sotto la guida di Isabella Lo Porto. Successivamente si è
possano essere definiti non soltanto soddisfacenti, ma addirittura eccellenti… diplomato con il massimo dei voti ai corsi triennali dell’Accademia Musicale Pescarese con
Bruno Mezzena e si è perfezionato con Riccardo Risaliti di cui ha frequentato anche i corsi
Le opere per le quali io confesso pubblicamente la mia ammirazione estivi al Mozarteum di Salisburgo. Ha inoltre partecipato a masterclass con Lev Vlasenko,
Lev Naumov e Lazar Berman. Si è esibito come solista e con orchestra in importanti stagioni
e predilezione, appartengono in massima parte a quelle che i più o meno famosi, e concertistiche in Italia e all’estero. Nel 2003-2004 ha registrato per la “Phoenix Classics” -
specialmente i sedicenti «virtuosi» direttori d’orchestra trovano punto o poco degne etichetta che annovera dischi di Lazar Berman e Aldo Ciccolini - tutte le Sonate per pianoforte
di Prokofiev, con la Quinta nelle due versioni e il frammento della Decima. Valerio è il primo
della loro personale simpatia, sì che un’esecuzione di tali musiche, curata dai sullodati, pianista italiano ad avere registrato l’integrale delle Sonate di Prokofiev. Nel settembre 2010
ha inaugurato al Teatro Filarmonico di Verona “Il Settembre dell’Accademia” eseguendo il
appartiene al mondo delle rarità…. Concerto n.1 di Brahms con l’Orchestra Filarmonica di Sofia.
Tali opere, secondo me, esigono da parte dell’orchestra un progresso al quale Ermanno Passoni, ha maturato una lunga esperienza nella comunicazione ed è partner del
solo adesso incominciamo ad avviarci, ma che è ancora ben lontano dall’essere gruppo multimediale COMMEDIA.
Commedia è una rete di imprese complementari e sinergiche tra loro, presenti sul mercato
raggiunto completamente in tutti i suoi sviluppi. Un progresso nell’accento, con servizi integrati ed innovativi nelle aree della Comunicazione, Marketing, Media e Design.

[30] [31]
Sabato 15 Settembre - ore 20.45

Matteo Valerio
interpreta

Franz Liszt
“Vallée d’Obermann”
da Années de pèlerinage. Première Année - Suisse
( durata: 15 min. circa )

“Après une lecture de Dante”


Fantasia quasi Sonata
da Années de pèlerinage. Deuxième Année - Italie
( durata: 17 min. circa )

“Les jeux d’eau à la Villa d’Este”


da Années de pèlerinage. Troisième Année
( durata: 8 min. circa )

INTERVALLO

Sonata in Si minore
( durata: 30 min. circa )

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