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LA MUSICA IN FILOSOFIA

La musica è stata da sempre parte integrante della vita dell’uomo; inizialmente diffusa per
tradizione orale, poi scritta, grazie all’invenzione del fonografo meccanico da parte di T.A
Edison (1878) capace di registrare migliaia di canti e musiche strumentali e di ottenere così
fedeli fonogrammi.
Da qui nasce l’etnomusicologia, o musicologia comparata, il cui ne è il confronto delle
musiche dei popoli extraeuropei fra loro e con quelle dei popoli occidentali.

La musica accompagna come una ‘’colonna sonora’’ tutta la storia dell’uomo,


coinvolgendo sentimenti, intelligenza e sensibilità.
Non esiste, infatti, cultura nel mondo che non si esprima attraverso essa, ma non a tutte le
culture appartiene la domanda sul senso della musica che, in quanto portatrice di
contenuti teorici e di signi cati altamente simbolici, si può ritenere una sorta di loso a in
suoni, in grado di elaborare pensieri sul mondo e di interpretare e trasformare la vita
individuale e collettiva. Per la sua misteriosa capacità di fascinazione ed incantamento,
nonché per la sua funzione paideutica (educativa), la musica costituisce un forte stimolo
alla speculazione loso ca occidentale sin dai primi pensatori greci via via lungo il
medioevo, l’età moderna e sino ai giorni nostri.
Ecco perché più in là si parlerà di ‘ loso a della musica’, branca della loso a che ha
come oggetto di studio la musica e si pone delle domande in merito al senso di essa e alla
sua origine.
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