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1) Variazione diatopica
2) Variazione diamesica
3) Variazione diafasica
4) Variazione diastratica
5) Variazione strutturale
La variazione diatopica
Nel tedesco standard: pur essendo una varietà maggiormente
unitaria, il tedesco standard presenta delle differenziazioni
geografiche con alcune “peculiarità” austriache, svizzere e tedesche.
Nella Umgangssprache: nella Umgangssprache la variazione
geografica è più marcata. Può essere suddivisa in due grandi aree
Nord e Sud con il fiume Meno come confine:
La variazione diamesica
La variazione diamesica riguarda il mezzo comunicativo. Dunque
dobbiamo in primis differenziare i due mezzi comunicativi più usati e
descriverne le caratteristiche.
Scritto
carattere dialogico carattere monologico
(usata nella conversazione (non vi è interazione diretta
face-to-face) con l'interlocutore)
contesto situazionale ben contesto situazionale da
presente ricostruire
discorso non pianificato discorso pianificato
ricezione dilazionata nel ricezione immediata e veloce
tempo formale
quotidiano, colloquiale
La variazione diafasica
La variazione diafasica riguarda il contesto situazionale. Nello standard il
contesto è quasi sempre formale o ufficiale; mentre nella Umgangssprache,
dialetti, gerghi e pidgin è maggiormente colloquiale e informale.
Anche lo standard può presentare differenti varietà funzionali in relazione
all’ambito comunicativo o all’argomento della comunicazione. In questo
caso parliamo di:
a) Lingue settoriali, che riguardano l’ambito generale della
comunicazione (ad esempio: linguaggio giornalistico)
b) Lingue specialistiche, che sono contraddistinte dall’argomento
trattato. Tali argomenti sono collegati a determinate professioni o
campi di sapere: matematica, scienza, chimica, linguistica… un
esempio di lingua specialistica è la lingua tecnico-scientifica.
Il linguaggio giornalistico
Caratteristiche:
Livello morfosintattico:
Strategie tendenti alla condensazione dell’informazione, che
avvengono con l’uso dello stile nominale e quindi attraverso:
Derivati deverbali, ossia nomi che derivano da radici verbali
e vengono formati con i classici suffissi nominali.
Es: Ablehnung > ablehnen
Annahme > annehmen
Änderung > da ändern
Composizione, ovvero la compressione di sintagmi in un
unico sostantivo:
Es: die Änderung des Gesetzes > die Gesätzesänderung
Funktionsverbgefüge, che sono dei verbi vi è un sostantivo
deverbale accompagnato da un verbo parzialmente
desemantizzato.
Es: Kritik üben > kritisieren
Anzeige erstatten > anzeigen
Nei titoli:
Vengono tralasciati tutti gli elementi sintattici facilmente
ricostruibili
Vengono omesse informazioni facilmente ricostruibili dal
contesto
Livello lessicale
Molti neologismi, tecnicismi e prestiti
Livello semantico
Giochi di parole (soprattutto nei titoli) che si basano sulla
polisemia concreto-astratto di un lessema o di un’espressione
idiomatica.
Livello testuale
Ogni giornale ha una strutturazione propria, anche se ovunque
si nota la tendenza a concentrare le informazioni principali
all’inizio dell’articolo aggiungendo man mano quelle meno
importanti. Di modo che il lettore può interrompere la lettura
quando vuole.
Linguaggio tecnico-scientifico
Caratteristiche:
Livello lessicale
NB: è bene ricordare che il lessico del linguaggio tecnico-scientifico
è molto diverso rispetto al lessico della lingua comune.
a) I termini hanno significato solo denotativo;
b) Il significato dei termini è stabilito per definizione esplicita da
parte dei singoli utenti (e non dalla comunità);
c) Il rapporto tra termine e significato è BIUNIVOCO: a ogni
termine corrisponde un solo significato e ad ogni significato
corrisponde un solo termine (no polisemia/sinonimia). Il lessico
assomiglia più ad una nomenclatura, spesso gerarchizzata più o
meno rigida;
d) I termini tecnico-scientifici possono avere varie origini:
Parole provenienti dalla lingua comune spogliate del
proprio significato originario e della loro polisemia (Wort,
Stamm, Fuge)
Prestiti da altre lingue più o meno adattati:
Non adattati dal latino (Kasus, Gerundium)
Adattati dal latino (Substantiv, Imperativ)
Non adattati (sempre) dal francese (Faux Amis) o
dall’inglese (Clefting). Spesso questi prestiti hanno
anche un corrispondente tedesco. (Faux
Amis>Falsche Freunde; Clefting>Spaltsatz)
Neologismi
Composti caratterizzati da un alto grado di sistematicità
(es: Hauptsatz, Nebensatz, Kausalsatz, Konsessivsatz)
Derivati con affissi a cui si dà un significato costante (ad
es. il suffisso “-em” a cui viene dato il significato di unità
minima, che serve a formare termini come Lexem,
Morphe, Phonem, Graphem).
Abbreviazioni
Lettere iniziali dei singoli elementi (VP > Verbal Phrase;
DaF > Deutsch als Fremdsprache)
Prima parte abbreviata più sostantivo (INFL-Knoten >
Inflaktion-Knoten)
Livello morfologico
Peculiarità nella flessione:
Plurali per sostantivi che in lingua comune appaiono solo
al singolare:
es: Blut > Bluten;
Beton > Betons
Sostantivi che hanno un genere diverso rispetto alla
lingua comune:
es: der Erbteil > das Erbteil;
der Mündel > das Mündel
Mancanza del morfema di raccordo “-s”
Livello sintattico
Alto grado di nominalizzazione (attraverso derivati deverbali,
Rechtsattribute, Linksattribute, Funktionsverbgefüge)
Strategie di anonimizzazione (prima persona sostituita con la
terza; forme impersonali con “man” ed “es”; forte uso del
passivo)
Connettori massimamente espliciti, mai generici
Livello testuale
I testi tecnico-scientifici hanno tutti una precisa macrostruttura
testuale:
1) Abstract (un breve riassunto del lavoro svolto)
2) Introduzione
3) Presentazione della ricerca
4) Conclusione
5) Eventuali allegati
La variazione diastratica
La variazione diastratica riguarda l’appartenenza dei parlanti ad un
determinato gruppo sociale, classe, una determinata categoria
professionale, setta religiosa o fascia d’età. Alcuni studiosi ritengono che
la variazione diastratica riguardi anche il linguaggio dei due sessi:
uomini
maggiore aggressività (insulti, volgatità)
maggiore oggettività (asserzioni)
donne
maggiore emotività (diminutivi e vezzeggiativi)
maggiore assertività (domande, espressioni mitigatrici e verbi
modali)
La variazione strutturale
È una variazione inerente al sistema linguistico stesso (quindi non
connessa a nessun fattore variazionale esterno come quello geografico,
diamesico, diastratico o diafasico).
Tale variazione può essere dovuta a due fattori:
1) Processi di integrazione conseguenti ad un contatto linguistico;
2) Processi di ristrutturazione grammaticale interna
Nel primo caso, ovvero quando avviene un contatto tra due lingue e due
sistemi linguistici differenti tra loro si trovano ad interagire si parla di
varietà di contatto. Il contatto può essere stabile e duraturo nel tempo o
momentaneo e quindi legato a contingenze particolari. Situazioni che
portano alla creazione di varietà di contatto possono essere, ad esempio, i
flussi migratori: nascono in questo modo le cosiddette “isole linguistiche”
(o minoranze linguistiche).
Le minoranze/isole linguistiche sono comunità in cui è in uso una varietà
linguistica o una lingua diversa rispetto a quella parlata nel territorio
circostante.
Esempi di varietà di contatto (dovuti a flussi migratori che hanno portato
alla creazione di isole linguistiche):
- Pennsylvania Deutsch
- Walser
Pennsylvania Deutsch
Nasce in seguito alle migrazioni delle comunità Amish e Mennonite dalla
Svizzera all’America a partire dal XVIII secolo. Amish e Mennoniti sono
minoranze religiose anabattiste che in Svizzera erano vittime di
persecuzioni. È per questo motivo che decisero poi di emigrare in
America, precisamente in Pennsylvania, dove il fondatore dello Stato
(William Penn) dichiarò tolleranza religiosa nei confronti di TUTTE le
religioni.
Le comunità Amish e Mennonite utilizzano tutt’oggi la varietà del
Pennsylvania Deutsch per la comunicazione quotidiana, insieme
all’inglese (usato solo per comunicare con chi non fa parte della comunità)
e il tedesco standard (usato solo nelle comunicazioni formali ad esempio la
messa quando si legge la Bibbia di Lutero o a scuola). È per questo che
tale comunità è sia bilingue (alternanza tra tedesco e inglese) che diglossa
(utilizzo di due diverse varietà di tedesco in base alla situazione
comunicativa).
Il Pennsylvania Deutsch integra elementi dei dialetti tedeschi del
Palatinato e della Svizzera (dunque è una varietà essenzialmente a base
francone-renana), elementi alemanni, svevi e inglesi.
Caratteristiche:
Livello lessicale
Forte influsso dell’inglese
Prestiti non adattati (bischt ready for gehen? X Bist du
fertig?); un numero consistente di parole inglesi
appartiene al dominio del lavoro, della scuola,
dell’educazione, della vita familiare e del tempo libero
(direction, inspector, teacher, dictionary, daddy, girlfriend,
sport…)
Prestiti adattati (nau > da now)
Calchi (es: Sie fragte fer Ideas, dall’inglese “she asked for
something” in luogo della costruzione tedsca “sie fragte
nach etwas”).
Livello fonetico-fonologico
Passaggio da /a/ a /u/ davanti alla nasale (vun > von / kummt >
kommt)
Delabializzazione di [y:] (u con umlaut) in [i:] (Frieyaahr >
Frühjahr)
Livello morfologico
Tendenza ad integrare prestiti dall’inglese al sistema
morfosintattico del tedesco
Es: formazione dei participi
“I hab vorher noch net geteacht” (da “to teach”, utilizzando il
metodo di formazione del participio del tedesco standard
GE+verbo+T)
“Ich habe vorher noch nicht gelehrt” (in ted. Standard)
Progressiva scomparsa di dativo e genitivo a favore di
nominativo e accusativo (“des basd mich ne” in luogo di “das
passt mir nicht”)
Uso della costruzione “sein am + infinito” per esprimere
un’azione in svolgimento
Livello sintattico
Non viene rispettata la parentesi frasale;
Assenza dell’inversione soggetto-oggetto
Livello semantico
Utilizzo di lessemi della lingua di partenza (ted) con un
significato che è stato trasferito dal lessema corrispondente
dell’inglese:
ES: “Ich kanns fange nau” (da “I can catch it now”)
ma, il verbo “to catch” > afferrare, capire
il verbo “fangen” > afferrare MA NON capire
(frase corrispondente in ted standard: “ich kann jetzt
verstehen”)
Walser
La parola tedesca “walser” è una contrazione del tedesco “walliser”
(vallesano) ed indica le popolazioni alemanne emigrate nel Medioevo dal
Vallese (Svizzera) ed insediatesi in varie zone dell’arco alpino (ed
ovviamente la lingua da esse parlata). La minoranza linguistica walser si è
insediata nelle zone di:
- Gressoney (Saint-Jean e La Trinité)
- Issime (Valle d’Aosta)
- Alagna e Rimella (Vercelli)
- Macugnaga e Formazza (Verbania)
- Bosco Gurin (Canton Ticino)
I walser costituiscono un insieme di dialetti appartenenti al sottogruppo
alemanno dell’Oberdeutsch (tedesco superiore). Tali dialetti vivono in un
contesto di forte plurilinguismo e contatto linguistico (ad esempio con
l’italiano, il francese ed altre varietà dialettali come il piemontese o il
valsesiano).
Caratteristiche dei Walser:
Livello fonetico-fonologico
Palatalizzazione di /s/ che diventa fricativa postalveolare sorda
[ʃ]
ES: hüsch > Haus
schi > Sie
dische > diese
Semplificazione dei nessi consonantici “-rn(e)” che diventano
“-re/rä”
ES: gärä > gerne
Livello morfologico
Tratti arcaici: mantenimento delle sillabe atone finali
ES: gwachsni/gwachseno > Erwachsene (adulto)
Livello lessicale
Uso di termini arcaici (ES: Wibe/Weiber, oggi scomparso
nell’uso corrente e sostituito dal termine “Frauen” per indicare
le donne in generale)
Prestiti dall’italiano (ES: bunanima, però, propri, prima,
sekunda…)
Livello sintattico
Non viene rispettata la parentesi frasale
Inversione Attributo del Nome+Nome (in tedesco standard
viene messo prima l’attributo/aggettivo che si riferisce al nome
e poi il nome “gute Gnocchi”, mentre nei walser è il contrario
“gnocca gjötu”)
Assenza del preterito, sostituito dal Perfekt
A----A/B----B*
- Fase 1) esiste una variante A accettata dallo standard.
- Fase 2) sorge una nuova variante B. Per un certo periodo le due
varianti A e B coesistono.
- Fase 3) A scompare poiché il suo uso viene sovrastato da quello di B.
NB: B viene accettata come variante standard (a discapito di A) solo nel
momento in cui la sua diffusione è talmente vasta da non poter più essere
ignorata.
Esempi di processi di ristrutturazione grammaticale interna:
1) TIPO DI CONIUGAZIONE (verbi da forti a deboli)
Verbo forte Variante forte Variante debole
originale
I CASO - Scheinen - Schien - Scheinte
(solo variante A - Trügen - Trog - Trügte
forte accettata)
II CASO - Klimmen - Klomm - Klimmte
(varianti A e B - Saugen - Sog - Saugte
accettate)
III CASO - Backen - Buk - Backte
(variante B debole - Fragen - Frug - Fragte
sovrasta variante - Triefen - Trof - Triefte
A forte originale)