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Cipriano Salvatore 1D

Cretesi
Area Greco-egea
Dal VII a.C. si diffuse agricoltura è allevamento e tra il IV e il III millennio le
nuove tecniche di metallurgia. L’Egeo, un mare chiuso e costellato di isole, era
una sorta di pontefra l’Asia minore e il litorale siro-palestinese e l’isola di
Creta poteva controllare queste rotte.

Una fiorente civiltà


marittima
La civiltà cretese è chiamata anche minoica, in riferimento al re Minosse. Sembra
accertato che l’origine dei cretesi fosse orientale, anche se non è possibile
stabilirne da che regione provenissero.I prodotti della terra, cioè cereali,
vite,ulivo e alberi da frutto erano alla base della prosperità di Creta.Quella
cretese fu però anche una civiltà marittima, perchè la sua fortuna dipese dal fatto
che l’isola divenne il centro di una rete di commerci via mare. I cretesi strinsero
relazioni nell’area egea fino all’egitto.Nel periodo d’oro che va dal 2000 al 1500
a.C., l’isola fu una supremazia economica e politica sull’area egea.

Una pacifica civiltà


palaziale
Creta fu sede di una civiltà urbana altamente organizzata. Le più importanti città
dell’isola, si svilupparono intorno a una residenza reale, un palazzo di dimensioni
monumentali, si parla della civiltà palaziale cretese. La funzione primaria dei
palazzi fù quella di rappresentanza, vi si tenevano infatti cerimonie cultuali e
politiche. I grandi magazzini e i numerosi sigilli emersi dagli scavi, questi
gestivano l’organizazione produttiva del territorio. A partire dal XX secolo a.C.,
i palazzifurono costruiti su più piani sfalsati ma non vi erano fortificazioni.

La periodizzazione della
storia cretese
Si parla di Antico minoico per il III millennio a.C, medio minoico dal 2000 al 1570
a.C e di tardo minoico dal 1570 al 1050 a.C.Un altra periodizzazione in uso è: fase
prepalaziale, protopalaziale, neopalaziale e fase postpalaziale.

La scrittura
Creta conobbe ben 3 forme di scrittura: la prima di tipo geroglifico-pittografico,
la seconda viene considerata la lineare A e infine la lineare B.

La religione Cretese
A Creta si veneravano divinità collegate a elementi naturali, fra questi ultimi
rivestiva grande importanza il toro, che ritroviamo nel gioco rituale della
taurocatapsia.
Accanto a questa religione naturalistica, ebbe grande importanza il culto di
divinità femminili come la grande dea madre della fertilità.
I cretesi non costruirono grandi templi, ma i culti e i sacrifici avvenivano nei
palazzi, o all'aria aperta, in spazi recintati e considerati sacri, e non esisteva
una casta sacerdotale.

Una fine improvvisa?


La storia di Creta conobbe un evento catastrofico. Intorno al 1600 a.C. l'isola
vulcanica di Thera, venne sconvolta da una tremenda eruzione, accompagnata in tutta
l'area egea da forti terremoti
che fece sprofondare parte dell'isola nel mare.Creta non venne investita da massi
vulcanici, ma da una spaventosa onda di tsunami ci circa 20-25 metri d'altezza.
Tuttavia Creta e il suo dominio commerciale
nell'Egeo decaddero, e circa un secolo più tardi la ritroviamo subordinata a genti
greche: i micenei.
La civiltà micenea in Grecia
Verso il 1450 a.C. Creta cadde sotto l'influenza di genti provenienti dalla grecia
continentale: gli achei o micenei
Gli achei erano una popolazione indoeuropea giunta in Grecia verso il 1900 a.C.
Qui diedero vita a una serie di piccoli regni, ognuno centrato su una rocca
fortificata, il più potente dei quali era quello di Micene.
Intanto subivano l'influenza dei cretesi, dai quali appresero a navigare,
commerciare ed applicare le tecniche di coltivazione

L’espansione dei micenei


A partire dal 1500 a.C la forza della civiltà micenea si espresse in un movimento
di espansione, che da un lato allargò i traffici commerciali,
dall'altro portò i micenei a controllare Creta, Rodi e le isole dell'Egeo.

Un’economia vitale
La civiltà micenea fu prospera e lo testimoniano i corredi funebri, ricchi di armi
e gioelli, ritrovati nelle tombe a thòlos.
Fra i prodotti dell'agricoltura vi erano orzo, grano, olio, vino, alberi da frutto
e anche il lino. Dall'allevamento degli ovini si ricavano
prodotti caseari e tessuti di lana. Gli elmi, le corazze e le spade micenee erano
di bronzo mentre quelle in ferro non erano conosciute.
Gli scambi commerciali erano rilevanti per l'economia micenea.
La fine dei
micenei
La civiltà micenea decadde tra il 1200 e il 1100 a.C. e la causa è stata
individuata nell'arrivo dei dori in Grecia.In ogni caso,
alla fine del XII secolo a.C. le rocche micenee erano abbandonate o distrutte e
iniziò una nuova fase della storia greca, l'età scura.

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