Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Italiano
Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Cristiana De Santis,
Ricercatrice
Classi 3-4-5 La classificazione morfologica e funzionale delle parti del discorso richiede una già raggiunta
capacità di lettura e comprensione delle parole in un contesto sintattico. Tale attività va con-
dotta – in accordo con le Indicazioni nazionali – a partire dalla frase, facendo riferimento a un
valido modello esplicativo della frase stessa, che è l’ambiente nel quale le parole si muovono,
“come i pesci nell’acqua”.
Microstorie e legami
Una frase, un rigo
appena
Verbi in scena!
L’alfabeto dei
verbi
Verbi e attori
Riflessione sulla lingua
• Comunicare con frasi semplici e complete e costruire microtesti narrativi pronti a
essere messi in scena.
Trova la
didascalia
Classe
Per concludere
40 9 | 2019
Giocare con le frasi
Frasi fantasia
Frasi a “pezzi”
Descrivere con
una frase
Per concludere
9 | 2019 41
Italiano
Microstorie e legami
Classe
Una faccina con occhi chiusi e l’espres-
sione “Zzz” (onomatopea del russare)
In questa classe avviene il primo avvicinamen- corrisponderà a una parola come son-
to ai testi, letti e scritti. Al tempo stesso, il di- no, o a dormire, a seconda della combi-
scorso orale inizia a strutturarsi e il bambino nazione in cui vogliamo che entri.
(o la bambina) acquisisce le prime competenze
?
necessarie sia per prendere la parola e “dire la Un simbolo come il punto interrogati-
sua” in modo pertinente, sia per prestare ascolto vo sarà interpretato come chiede o do-
in modo attento alla parola altrui. La riflessio- manda oppure come fa una domanda
ne linguistica può essere avviata attraverso un (si tratta poi di capire a chi).
controllo sempre più consapevole del parlato in
situazione, con l’obiettivo di comunicare attra- Anche in assenza di un simbolo esplicito che ci
verso frasi semplici e complete, per poi arrivare indirizzi verso la scelta di un verbo, la cornice
a concatenare frasi rispettando i criteri di accor- narrativa, che presuppone una collocazione
do e collegamento. La possibilità di appoggiarsi temporale degli eventi, richiederà che si intro-
al “pensiero narrativo” del bambino creerà una ducano alcune parole in grado di “dire il tempo”
cornice motivante per queste prime attività. (verbi).
42 9 | 2019 ITALIANO | 1 |
Incatenamento di frasi Focus Italiano L2
In una classe eterogenea, è possibile che alcuni bambini che non
Come procediamo? Scegliamo di lavorare in padroneggiano ancora l’italiano rimangano in silenzio di fronte alla
piccoli gruppi. Incarichiamo il capogruppo di richiesta di costruire una storia. L’uso dei simboli, tuttavia, può in-
prendere da una scatola o da un sacchetto un coraggiarli a verbalizzare nella “lingua di casa” ciò che vedono sulle
certo numero di dadi. facce del dado. Sarà un’occasione per riflettere insieme sulla diver-
sità dei nomi che diamo alle cose (e sul fatto, non ovvio, che la forma
delle parole non somiglia agli oggetti indicati). Possiamo riflettere
anche sul diverso modo che hanno le lingue di costruire le frasi:
Per iniziare • in italiano prima si mette l’elemento che si vuole specificare, poi la
Lavoriamo solo sull’oralità. All’interno di ogni specificazione: il cane nero, il cane di Giovanni...;
gruppo, bambini e bambine sono invitati a co- • in inglese, invece, si procede al contrario: the black dog, John’s
struire microstorie a partire dai dadi estratti. dog...
La combinazione dei simboli suggerita dai dadi Creiamo gruppi equilibrati di bambini, in cui sia sempre assicurata
spinge i bambini a riflettere anche sull’ordine la presenza di un parlante “esperto” e collaborativo in modo da va-
in cui disporre gli elementi a seconda del tipo lorizzare le conoscenze linguistiche spontanee di ogni bambino o
di scena che pensano di costruire. bambina, e da potenziare la competenza metalinguistica del gruppo.
Per esempio, se un bambino ha estratto un Su questa attività possiamo tornare negli anni successivi utilizzando
gatto e una pecora, deve decidere quale dei cubi sulle cui facce sono scritte parole, per giocare a costruire frasi
due personaggi sarà il protagonista della sto- lunghissime o, al contrario, ridotte all’osso.
ria. Per combinare le parole deve farle andare
“d’accordo”: scegliere cioè le forme delle paro-
le variabili in modo da rispettare le regole di
accordo (per numero, genere, persona).
Altre riflessioni possono riguardare le solida-
rietà lessicali: se l’alunno ha estratto l’imma-
gine di una fiamma, deve capire se gli altri ele-
menti che ha sono coerenti con la scena di un
incendio: deve esserci qualcosa che può bru-
Per continuare
ciare o qualcuno che possa appiccare il fuoco...
Giochiamo a continuare le storie oralmente per lavorare
Per costruire piccole storie sensate sarà in al-
sull’incatenamento di frasi. Riflettiamo insieme sulle parole
cuni casi necessario tirare di nuovo i dadi o
“ponte” (cioè che creano un collegamento), che sceglieremo a
scambiare uno o più dadi con quelli dell’altro
seconda di come vogliamo continuare la storia: per spiegare un
gruppo.
motivo ci servirà perché, per cambiare argomento o per intro-
durre un fatto inatteso ci serviremo di ma, e così via.
C’era una volta una pecora...
Per finire
All’interno di ogni gruppo individuiamo un bambino o una
bambina “raccoglistorie” che è incaricato di memorizzare le
storie create e/o uno “scrivano” che si occupi di trascriverle.
Per concludere
Un gatto inseguiva un topo... Osserviamo se nella produzione di microstorie
il bambino:
• dispone in ordine gli elementi della storia;
• assegna un ruolo principale ad uno dei perso-
naggi;
• costruisce frasi, rispettando le regole dell’ac-
cordo;
• interviene produttivamente in presenza di un
elemento non coerente con la storia.
9 | 2019 ITALIANO | 1 | 43
Italiano
Verbi in scena!
Classe
44 9 | 2019 ITALIANO | 2 |
Sfogliando l’albo troviamo anche alcuni nomi SONO FLESSIBILE,
d’azione, come yoga o jogging. Questi nomi non FLESSIBILISSIMO...
hanno un verbo corrispondente e, per forma- TU INVECE SEI RIGIDO,
re una frase, devono appoggiarsi a un verbo di SEI SOLO “COSE”!
significato generale: diremo così fare yoga, fare
jogging.
Possiamo anche notare che questo albo riporta NO! FATTI, AZIONI,
i verbi nella forma più generale, che è per con- QUALITÀ, IDEE... TUTTO
venzione l’infinito. Anche nei dizionari succede MI APPARTIENE. E QUANDO
lo stesso: per trovare la definizione di un ver- SONO SOGGETTO MI
bo dobbiamo cercarlo alla forma più genera- DEVI UBBIDIRE!
le: quella in -are, -ere o -ire, priva di marche di
persona. L’infinito, però, non è né la forma più
facile né la forma più frequente del verbo: per Vignetta tratta da:
questo motivo gli esempi d’uso riportati nell’al- Sabatini, F., Monaco,
9 | 2019 ITALIANO | 2 | 45
Italiano • Classe seconda
Scheda 2
SCHEDAFRASI
2: Frasi da sostituire
Trova la didascalia DA SOSTITUIRE
46 9 | 2019 ITALIANO | 2 |
Italiano
Classe
9 | 2019 ITALIANO | 3 | 47
Sovrapponendo i fogli colorati, avremo tanti
Il nostro lapbook pezzi di frase da combinare per formare nuovi
periodi.
Possiamo, inoltre, realizzare un libro analogo in
www.giuntiscuola.it
classe, sotto forma di lapbook, utilizzando car-
> lavitascolastica > toncini di diversi colori sui quali verranno scrit- La legge I bambini
magazine > articoli ti gruppi di parole (gruppi del nome e gruppi del
> Metodo pratico
per studiare i verbi verbo).
a scuola con Don punisce costruiscono
Milani
Istruzioni per realizzare il lapbook:
• utilizzare una serie di cartoncini A4 colorati e
suddividerli come indicato nell’immagine, rita- i colpevoli le frasi
gliando le linee orizzontali e piegando il carton-
cino in verticale in corrispondenza della linea
tratteggiata. • In alternativa, è possibile utilizzare dei giornali
cartacei e ritagliare i titoli in modo da formare
gruppi di parole.
Avremo così a disposizione tanti cartellini con
altrettanti gruppi di parole pronti a funzionare
come ingredienti delle nostre frasi/storie. I car-
tellini potranno essere usati anche per provare a
ricomporre le frasi a partire da gruppi di parole
(Fig. 2).
In questo modo lavorava don Lorenzo Milani
per fare grammatica a Barbiana.
Fig. 2
48 9 | 2019 ITALIANO | 3 |
stesso colore. La riflessione non deve basarsi solo
Ridurre all’osso sul significato delle parole, ma sulla possibilità
di collegare ciascuna parola ad altre di colore di-
e allungare il brodo verso per formare una frase. Con chi si combina
quella parola? Può cambiare forma? Ha una posi-
Questa attività può essere fatta con l’aiuto del zione fissa? Si può usare anche con un’altra fun-
puzzle grammaticale Parolandia, che comprende zione (per esempio: la parola legge può essere sia
tessere di identica forma, ma di colore diverso a nome sia verbo). L’obiettivo è quello di arrivare
seconda della parte del discorso. induttivamente a riconoscere le diverse classi di Sobral, C. (2013).
parole osservando come funzionano all’interno Cimpa: la parola
misteriosa. Roma: La
di un gruppo di parole e di una frase. Nuova Frontiera Junior.
PROFUMATO
Per continuare, possiamo chiedere a ogni grup-
MAESTRO
po di partire da una parola di colore rosa (un
verbo) e sfidarsi nel formare la frase più lunga o,
al contrario, la frase più corta.
Per ragionare sul modo in cui classifichiamo le
CANTA IL
parole senza appoggiarci al significato, è utile
leggere l’albo illustrato Cimpa (Sobral, 2013),
che racconta la sfida di alcuni personaggi alle www.youtube.com >
Cimpa. Una parola
prese con una parola misteriosa, difficile da misteriosa - di Catarina
classificare: nome, verbo, aggettivo o... Sobral
CHE CON
Per concludere
Osserviamo se il bambino durante le attività:
DOLCEMENTE E • fa ipotesi sulla possibilità di classificare in
modo diverso una stessa parola;
• rispetta le relazioni di accordo tra le parole;
• collega correttamente le parole, scegliendo le
preposizioni giuste;
Per cominciare, dividiamo la classe in gruppi e • fa attenzione alla coerenza delle frasi quando
chiediamo a ogni gruppo di estrarre da un sac- deve “allungare il brodo”; De Santis, C. (2011).
Grammatica in gioco.
chetto un certo numero di tessere, raggrupparle • si preoccupa della completezza della frase ri- Roma: Edizioni Dedalo.
per colori e cercare somiglianze tra parole dello dotta all’osso.
La battaglia navale
Un gioco che possiamo fare in classe per imparare ad accoppiare ogni verbo agli elementi necessari e più adatti a formare
una frase è tratto dal libro Grammatica in gioco (De Santis, 2011).
Si tratta di un gioco di battaglia navale: in orizzontale si muovono i verbi, in verticale i nomi. A ogni quadratino della tabella
corrisponde una coppia verbo-nome.
Il quadratino si può annerire solo se il nome e il verbo sono compatibili e possono insieme formare una frase (per esempio:
ulula-il lupo è una combinazione accettabile
perché il nome può funzionare come soggetto
del verbo; lo stesso vale per ulula e il vento,
ma non per altre combinazioni, come quella
di ulula con mio nonno, il pane, la bici ecc.).
Con alcuni verbi si può formare una nave dop-
pia in orizzontale se i nomi vicini possono en-
trambi combinarsi con il verbo (per esempio:
partendo da ulula, il lupo e la luna, possiamo
formare la frase “Il lupo ulula alla luna”).
Con altri verbi si può formare addirittura una
nave tripla sempre in orizzontale (per esempio:
“Maria regala il pane a mio nonno”).
9 | 2019 ITALIANO | 3 | 49
Italiano
Frasi... e strane frasi
Classe
minime: sono frasi monche! A volte, poi, è ne-
cessario includere nel predicato anche un com-
Arrivati in quarta classe la riflessione sulla lin- plemento indiretto, se è unito al verbo da un
gua può cominciare a guardare all’impalcatura legame che non possiamo spezzare:
della frase, all’ossatura che la sostiene. Abban- • Il cane obbedisce al padrone.
donate le frasi fantasia, esaminiamo frasi sem- • Luca abita a Firenze.
plici (costruite cioè intorno a un solo verbo), • Mario ha regalato un disegno alla maestra.
concentrandoci sulla distinzione tra frasi com- In queste frasi non c’è niente da togliere!
plete e incomplete, a partire dal verbo. Interro- Diverso il caso di una frase come I pinguini nuo-
gandoci sul significato del verbo individueremo tano nella vasca o Il cane abbaia per la fame: in
gli elementi necessari per completare la scena questo caso il complemento indiretto non è ne-
della frase: il soggetto e gli eventuali comple- cessario per la completezza della frase, dunque
menti obbligatori. possiamo considerarlo una espansione.
Osserviamo inoltre la differenza tra una frase Può succedere anche che in un predicato nomi-
completa incentrata sul verbo e un messaggio nale ci sia un complemento indiretto che non si
(come il titolo di un giornale) che veicola il si- lascia staccare dal nome o dall’aggettivo da cui
gnificato in modo statico, servendosi solo di dipende:
nomi (ed eventualmente di forme nominali del • Mio fratello è attaccato al denaro.
verbo come l’infinito e il participio passato). • I cuccioli sono bisognosi di coccole.
Per evitare di togliere tutto (anche quello che
non va tolto affatto!), presi dalla smania di ri-
Frasi minime e frasi durre al minimo, sarebbe meglio parlare di nu-
cleo della frase (dove nucleo sta per “nocciolo”,
monche la parte dura della frase). Così eviteremo i mon-
cherini!
I bambini Quando si parla di “frase minima” nella scuola
primaria bisogna assicurarsi che la frase non sia
devono in realtà monca! Riepilogando
imparare Molti libri di testo, infatti, definiscono la frase Il predicato è formato dal verbo e dai
a non minima come insieme di soggetto + predicato. complementi necessari del verbo.
Questo è vero solo se il verbo che funziona Attenzione: Non è sempre facile per
confondere come perno del predicato è un verbo intransi- i bambini distinguere complementi
una frase tivo propriamente detto (cioè che non ha com- necessari e facoltativi.
minima con plementi alle sue dipendenze):
• I pinguini nuotano.
una monca • Il sole splende.
• Il cane abbaia. Cosa manca? Attori
Oppure se abbiamo a che fare con un predica-
to nominale (formato dal verbo essere e da un e regista
nome o aggettivo):
• La maestra è malata. Giovannino è il protagonista della Passeggiata
• Il cestino è vuoto. di un distratto (Rodari, 2011). Potrà aiutarci a
• Anna è mia sorella. introdurre una nuova riflessione. Leggiamo il
Se il verbo è transitivo, dobbiamo includere nel TESTO.
predicato anche il suo complemento oggetto. Proponiamo in classe una serie di frasi, chie-
Ecco alcuni casi: dendo di distinguere quelle che stanno in piedi
• Paola ama il suo gatto. La frase minima (cioè da quelle che hanno perso qualche pezzo per
la scena di cui il verbo è il regista) comprende strada. Ecco qualche esempio:
anche il gatto. • Ieri Paolo una torta.
Rodari, G. (2011). • Il pagliaccio diverte i bambini. Qui anche i bam- • Il papà ha messo per sbaglio nel frigo.
La passeggiata di un
distratto, San Dorligo
bini entrano nella frase minima. • Da piccolo Alì abitava.
della Valle: Edizioni EL. Paola ama e Il pagliaccio diverte non sono frasi • Il mio fratellino tutta la notte.
50 9 | 2019 ITALIANO | 4 |
Possiamo chiedere ai bambini quello che man- SCHEDA 1: Frasi complete e frasi
Italiano • Classe quarta
Scheda 1
ca nelle frasi monche: la parola che ci fa capire monche
quello che succede (il verbo) o un’altra parola FRASI COMPLETE E FRASI MONCHE
che ci permette di identificare uno dei perso- • Prova a distinguere le frasi che funzionano da quelle che non fun-
naggi? Manca il regista o manca qualche attore zionano bene.
Accanto a ogni frase buona metti un segno di spunta verde; metti
sulla scena? Approfondiamo l’esercizio distri- invece un segno di spunta rosso alle frasi che non funzionano per-
ché manca qualcosa.
buendo la SCHEDA 1.
Luca ha vissuto.
Io
della frase.
da piccolo col mio orsacchiotto
9 | 2019 ITALIANO | 4 | 51
Italiano • Classe quarta
Esistono Queste espressioni funzionano come un flash: SCHEDA 2: Alla ricerca del verbo Scheda 2
attirano la nostra attenzione perché sono brevi perduto
particolari ed efficaci. Il verbo che manca si può facilmente
ALLA RICERCA DEL VERBO PERDUTO
frasi senza ricostruire: •Leggi questi titoli tratti da alcuni quotidiani: noterai che manca
qualcosa! in coppia con il tuo compagno di banco prova a ricostru-
verbo che • Il Nobel per la pace è stato assegnato a Malala. ire il verbo e riscrivi la frase sotto.
messaggi
2. In arrivo influenza stagionale.
• Il Milan ha subito un’amara sconfitta. …………………………………………………………………………………
Facciamo esercitare i bambini sul concetto ap-
comprensibili …………………………………………………………………………………
a. La mamma mise.
b. Il gatto dorme.
c. Il bambino piange.
d. Giovanni abitava.
Altri quesiti chiedono di segmentare le frasi in sintagmi e di confrontarne la struttura con frasi simili, a
partire da una riflessione sulle costruzioni del verbo.
In una prova INVALSI si chiedeva di indicare la frase che ha stessa struttura di:
La zia / regalerà / una bicicletta / a Sara
scegliendo tra:
La risposta esatta è la 4 perché si tratta di una frase minima incentrata su un verbo di dare a tre posti
(soggetto, oggetto diretto e oggetto indiretto).
52 9 | 2019 ITALIANO | 4 |
Italiano
Classe
Frasi a “pezzi”
• Nella Fig. 3 vediamo una mano di donna che
Lavoriamo in modo intuitivo sul concetto di “va- ha colto un fiore (una margherita).
lenza” del verbo e sui diversi tipi di verbi, a secon- Dalla mano possiamo facilmente risalire alla
da del numero di elementi che ciascuno di essi persona. Diremo perciò:
lega a sé per formare una frase: La mamma/La maestra ha colto un fiore.
• verbi a 0 posti (o impersonali) come piovere; • Nella Fig. 4 vediamo una bambina che offre in
• verbi a 1 posto come dormire; regalo un mazzolino di fiori (rose) a una donna
• verbi a 2 posti come abbracciare; (la mamma o la maestra). Diremo quindi:
• verbi a 3 posti come regalare. La bambina regala/dona dei alla mamma/maestra. Partiamo
Possiamo inoltre iniziare a riconoscere e iso- • Nella Fig. 5, infine, vediamo un giardiniere che
lare con maggiore sicurezza il nucleo di frase, sta trapiantando una primula, spostandola dal da alcune
formato da verbo, soggetto e altri elementi ri- vaso alla terra. immagini e
chiesti dal verbo. Proviamo a rappresentare la Potremo descrivere la scena dicendo: descriviamole
frase semplice sotto forma di schemi e ragionia- Il giardiniere trapianta la primula dal vaso alla
mo sulle direzioni e sui mezzi con cui la frase si terra.
con una frase
espande dal centro alla periferia: per aggiunta di Dato che l’azione del trapiantare presuppone
elementi (altri nomi, aggettivi, complementi) o che la pianta sia in un vaso (o in un semenzaio)
per trasformazione di elementi semplici (nomi o prima di essere piantata altrove (a terra, in una
complementi) in frasi dipendenti. fioriera, in un’aiuola, in un giardino), possiamo
anche sottintendere il punto di partenza e limi-
tarci a precisare il punto d’arrivo:
Descrivere con una frase Il giardiniere trapianta la primula nell’aiuola.
9 | 2019 ITALIANO | 5 | 53
Lavoriamo in classe facendo ipotesi insieme e
scambiando impressioni. Alla fine, può essere Uno schema di frase
utile fornire le immagini esaminate (in miniatu-
ra) da incollare sui quaderni; oppure possiamo Le frasi che abbiamo formato possono essere
proporre di rappresentare le immagini con il di- trasposte in uno dei grafici radiali (Sabatini,
segno e chiedere di scrivere sotto le frasi prodot- Camodeca De Santis, 2014) che ci permettono
te. Una volta che i bambini comprendono come di “vedere” la struttura della frase e di ragionare
procedere, possiamo affidare loro il compito di sui rapporti di dipendenza che si creano al suo
Sabatini, F., procurare le immagini e di creare dei cartelloni interno. I grafici mostrano infatti il modo in cui
Camodeca, C., De in gruppo. la frase si irradia dal verbo, grazie alla valenza,
Santis, C. (2014).
Conosco la mia lingua.
Possiamo lavorare su altre immagini, che riguar- cioè al potere di legame con cui il verbo attrae a
Torino: Loescher. dano eventi che si producono spontaneamente, sé gli altri elementi della frase.
cioè senza che si capisca chi li provoca (pioggia, Nei grafici il verbo sarà rappresentato al centro,
neve, lampi ecc.) o come e perché accadano (un all’interno di un cerchio rosso. Anche i “bracci”
fiume che straripa, la neve che si scioglie). (le valenze del verbo) e il contorno (ovale) del
Altre foto possono riguardare azioni che com- nucleo di frase saranno disegnati in rosso. Il
portano la presenza di almeno un personaggio soggetto (che collocheremo sempre alla destra
sulla scena (un bambino che sbadiglia, un lupo del verbo), l’oggetto e gli altri eventuali com-
L’attività sulle che ulula), o di due personaggi (un bambino che plementi necessari del verbo saranno disegna-
accarezza il gatto, un gatto che rincorre un topo), ti entro cerchi blu. Quando il complemento è
immagini o anche di tre personaggi (il postino che conse- collegato al verbo da una preposizione, la indi-
si presta gna una raccomandata al portiere, una bambina cheremo con un puntino sopra alla linea rossa
molto bene che sussurra un segreto a un’amica). della valenza. Non sarà difficile riprodurre sul
Possiamo proporre anche immagini di stati, mo- proprio quaderno rappresentazioni come quelle
anche a una vimenti, spostamenti: in questo caso, oltre a uno riportate di seguito.
riflessione o più personaggi, entra in gioco il luogo come
sul lessico elemento fondamentale per la costruzione della
scena: in frasi come Paolo abita a Roma o Il treno
parte per Roma, Roma non è solo un elemento del VERBO
54 9 | 2019 ITALIANO | 5 |
OGG. dir.
OGG. dir.
ha
La bambina regalato ha dal
alla Il giardiniere vaso
trapiantato
mamma
NUCLEO alla
Una volta passati dall’immagine alla frase, pro- trebbero essere necessari per identificare con
viamo a visualizzare la frase sottoforma di sche- sicurezza i personaggi della scena. Un mazzo di
ma radiale, per vederne lo sviluppo a partire dal fiori va preso tutto insieme, un risotto alle von-
verbo. Gli schemi potranno anche essere dise- gole va mangiato (possibilmente) senza lasciare
gnati e animati grazie alla LIM. Alla conclusione le vongole nel piatto!
dell’attività proponiamo la SCHEDA.
Per concludere
Gli elementi del nucleo
della frase Osserviamo se l’alunno, arrivato alla fine del
percorso della scuola primaria, riesce a staccar-
si dal qui e ora per mettere a fuoco gli aspetti
Proviamo ora a “espandere” le frasi formate, inte- essenziali della struttura di un’azione o di un
grando nella descrizione gli elementi di sfondo: evento, trasponendoli in una struttura di frase
completa e ben costruita.
• Piove sul prato verde. Quando chiediamo di espandere le frasi, osser-
• Nell’erba è spuntato un fiore viola di croco alle viamo come vengono distribuiti i complementi
prime luci del mattino. facoltativi nella sequenza della frase e se vengo-
• La mamma ha raccolto nel prato una margherita no separati con virgole.
bianca. Italiano • Classe quinta
Scheda 1
• Oggi la bambina regala a sua mamma un mazzo
SCHEDA: Il nucleo
DELLAdella
FRASE frase
di rose per il suo compleanno. IL NUCLEO
• Il giardiniere trapianta una primula dal vaso di • Osserva attentamente la foto e scrivi una frase per descriverla.
plastica alla terra del giardino con una piccola Poi trasponi la frase nella struttura vuota che trovi a fianco.
pre è facile (né utile) decidere cosa tenere e cosa L’aereo …………………………
buttare via. Di solito le determinazioni di luogo
(nell’erba o nel prato), di tempo (oggi), di causa
(per il suo compleanno), di fine (in vista della con- SOGG VERBO OGG. dir.
I bambini ………………………
no nel prato, l’espressione nel prato è necessaria
per completare il verbo. Anche alcuni aggettivi Cogliere le componenti essenziali di una scena e descriverle attraverso
un nucleo di frasi.
e complementi che accompagnano il nome po-
9 | 2019 ITALIANO | 5 | 55