Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
AIRBUS A320, LA
RIVOLUZIONE NASCOSTA
15.000 ordini e 9.000 consegne, con una crescita esponenziale: l’A320 si avvia a divenire
il liner di maggior successo di tutti i tempi. La politica Airbus di concentrare le innovazioni
sull’interfaccia uomo/macchina è tuttora fonte di polemiche, ma ha indubbiamente
incontrato il favore del mercato e costretto la concorrenza a seguire il trend inaugurato da
questo aeroplano, tra i più innovativi in ambito civile
Marco De Montis
D opo i timidi esordi dei primi anni ’70 (VFR Aviation
aprile 2019, “A300B”), Airbus adottò una politica
commerciale sempre più aggressiva e dirompente, ri-
DC-9, Caravelle, 727 e 737, ed infatti Fokker, Aerospatia-
le, BAC, CASA, Dassault (coinvolgendo anche McDonnell
Douglas sul suo Mercure 200) avevano intrapreso diver-
volta a conquistare una posizione dominante nel settore se joint venture esplorative alla ricerca della configurazio-
dei liner a getto, a spese dei colossi americani. L’ambizio- ne ideale per un ipotetico liner di nuova generazione.
so obiettivo era perfettamente congruo con le capacità
del giovane costruttore, grazie alle ingenti risorse finan- Nasce l’A320
ziarie investite a piene mani dai governi francese e tede- Dopo molti anni e dispendiosi quanto infruttuosi sfor-
sco ed uno staff di grandi manager capitanati dal geniale zi progettuali e finanziari, si giunse alla costituzione del
Bernard Lathiere. Era però necessario sviluppare una lun- consorzio JET, la prima scintilla da cui scaturì l’A320. Il JET
gimirante politica commerciale ed industriale per non va- (Joint European Transport), nato nel 1977 sulla falsariga
nificare gli sforzi ed i capitali investiti: inizialmente (1978) il di Airbus, ma focalizzato per i narrow body (all’epoca si
consorzio europeo varò l’A310, una sorta di A300 ammo- pensava che il consorzio europeo avrebbe dovuto con-
dernato ed ottimizzato per il lungo raggio, venduto in sole centrarsi solo sui wide-body), si costituì con diversi part-
255 unità, ma che ebbe il merito di far rientrare il gover- ner: Aerospatiale, la neocostituita BAe, VFW Fokker e la
no britannico nell’alleanza, apportando preziosi capitali. tedesca MBB. Già in questo stadio iniziale per il rideno-
Il deludente risultato commerciale si spiega con la fero- minato SA (Single Aisle - corridoio singolo) la lungimirante
ce concorrenza del Boeing 767 ed infatti Airbus, ben con- equipe progettuale fissò dei parametri rivelatisi poi vin-
scia fin dall’inizio del problema, si rivolse pochi anni dopo centi: una famiglia di tre versioni da 120 a 190 posti, due
anche al promettente settore dei liner da 150 posti, to- motori ad alto rapporto di diluizione CFM56, comandi di
talmente dominato da Boeing e McDonnell Douglas. Per volo digitali, fusoliera ampia (larghezza in cabina di 3,7 m
opporsi ai due leggendari costruttori era però necessa- contro i 3,5 dei Boeing 727 e 737 e i 3 m del DC-9, grazie a
rio un progetto dalla valenza fortemente innovativa, per cui si potevano imbarcare in stiva i capaci container LD3
giunta disponibile in breve tempo per cogliere il momen- preclusi ai liners americani), largo uso di compositi e ala
to favorevole del mercato. Fortunatamente per Airbus, il ad elevato allungamento con profilo supercritico ottimiz-
tempo aveva giocato a suo favore: dai primi anni ’70 molti zata per la crociera a Mach 0,80, su distanze superiori an-
costruttori erano alla ricerca della formula più adatta per che a 5.000 km, un bonus importante per i collegamenti
sostituire l’anziana flotta di liners costituita da migliaia di coast to coast del mercato americano. Assunta la deno-
Un A320-200 di
Alitalia, la
compagnia di
bandiera italiana ha
sostituito con gli
Airbus l’intera flotta
di DC9/MD80
Un A319 di Indian con le caratteristiche piccole winglets di La linea di assemblaggio dell’A320 a Tolosa, da poco
estremità esiste anche uno stabilimento negli USA, in Alabama Un A320 con la bellissima livrea di Gulf Air
Joystick laterale, minazione definitiva A320, nel 1981 il programma passò la supercritica era da ricondurre agli studi intrapresi per il molti piloti e soprattutto moltissime compagnie aeree United, da sempre il cliente privilegiato per Boeing che in
sei EFIS e nessun sotto l’egida di Airbus per le fasi di industrializzazione e BAC Three-Eleven in collaborazione col centro di ricerca mostrarono grande entusiasmo. D’un tratto era possibi- seguito allo choc reagì lanciando il 737NG. Il roll-out del
orologio, nel commercializzazione, apparentemente imminenti, poi RAE di Farnborough: relativamente spessa (15,3% alla ra- le qualificare gli equipaggi per un’intera famiglia di aero- primo A320, decorato con un’accattivante livrea arcoba-
cockpit d’ora in poi improvvisamente ritardate per i continui ripensamenti dice e 10,8% all’estremità) e col modesto angolo di frec- plani (Airbus si premurò subito di annunciare che il nuo- leno sulla deriva, avvenne a Tolosa il 14 febbraio 1987 con
cambia tutto (nella del partner britannico e per i litigi sulle quote da assegna- cia di 25°, conciliava un’elevata portanza alle basse velo- vo cockpit sarebbe stato adottato da tutta la gamma dei una madrina d’eccezione, la duchessa di York Lady Diana
foto un A319) re ai vari membri. Il lancio ufficiale fu perciò rinviato al 4 cità (CL di 3,2 con semplici flap a fessura) con un’ottima suoi liners, inclusi i futuri wide body A330 ed A340) ed ot- Spencer, a sottolineare l’impegno in grande stile del go-
marzo 1984, ma si rivelò provvidenziale, poiché consentì efficienza in crociera, esaltata dai comandi fly-by-wire timizzare ogni parametro di volo in funzione della mas- verno di Sua Maestà nel consorzio europeo, cui seguì al-
l’ottimizzazione della struttura e dei rivoluzionari coman- attivi, atti a smorzare le raffiche ed ottimizzarne la con- sima efficienza e col più ampio margine di sicurezza. La cuni anni dopo il primo cospicuo ordine da parte di British La più importante
di fly-by-wire digitali con 4 canali, nonché l’adozione degli figurazione in ogni regime di volo, un primato fra i liners forte carica innovativa dell’A320 era il risultato del note- Airways che a più riprese avrebbe ordinato oltre 100 bi- modifica dell’ala è
efficientissimi turbofan V2500, resi nel frattempo dispo- (il primo aeroplano da trasporto dotato di tecnologia fly- vole patrimonio accumulato in decenni dai membri del reattori. Il primo volo fu effettuato il 22 febbraio 1987 ed i stata l’adozione
nibili dal consorzio IAE. Al nuovo temibile concorrente, by-wire fu però il cargo Antonov An-124, già nel 1982). Il consorzio, ed in particolare dalla tecnologia implemen- vari collaudi furono superati brillantemente, nonostante delle vistose
CFM rispose con la versione -5A del suo CFM56, sviluppa- progetto dell’ala fu talmente azzeccato da rimanere in- tata sul Concorde. Proprio il magnifico supersonico fu il l’innovativa tecnologia fly-by-wire. Air France inaugurò i “Sharklets”
ta ad hoc per il nuovo liner europeo e con consumi para- variato per oltre 30 anni, a parte l’aggiunta recente di co- primo banco prova per i comandi elettronici del bireatto- servizi di linea il 18 aprile 1988 e tutto sembrava presa-
gonabili, uniti ad un’affidabilità a tutta prova. spicue “sharklets” alle estremità. Parimenti avanzata la re, incorporandone negli esemplari di serie una versione gire un radioso futuro, ma inaspettatamente il 26 giugno
struttura, progettata per almeno 60.000 cicli e con im- embrionale con due canali analogici ed una sperimentale 1988 un grave incidente rischiò di compromettere l’avve-
Ala supercritica e full glass pennaggi completamente in fibra di carbonio realizzati con tanto di joystick laterale nel 1978 durante una prima nire della nuova promessa Airbus.
cockpit da CASA (impennaggi orizzontali) e Deutsche Airbus (de- campagna di prove. L’ottimizzazione dell’efficienza all’in- Corto e poco
BAe dal suo canto sviluppò un’ala formidabile, che co- riva e timone). Ma l’innovazione più evidente ed eclatan- terno di ogni punto dell’inviluppo di volo consentiva no- Un esordio trionfale e la prima aggraziato, l’A318 ha
niugava in maniera brillante un’eccellente robustezza e te fu il rivoluzionario glass cockpit, disegnato da Porsche tevoli risparmi sulle grandi flotte dei vettori principali, che doccia fredda una deriva di
resistenza a fatica con un’aerodinamica da primato, frut- e dominato da 6 grandi schermi EFIS in grado di sostitui- si dimostrarono infatti i migliori clienti del nuovo bireat- Quel giorno sul piccolo aeroporto di Habsheim (Stra- maggiori
to del patrimonio tecnologico di Supermarine, Vickers re interamente i vecchi “orologi”, per giunta con joystick tore, Air France e Lufthansa in primis. In seguito, anche sburgo, codice ICAO: LFGB) era programmato un airshow dimensioni per
e BAC, il cui DNA confluì nel comparto di Weybridge del laterali in luogo dei classici volantini. L’impatto sul tradi- le grandi compagnie americane adottarono imponen- ed il pezzo forte era proprio il sorvolo a bassa quota e ve- garantire la corretta
nuovo gruppo aerospaziale di stato. L’evoluzione dell’a- zionalista mondo dell’aviazione civile fu dirompente, ma ti flotte di A320, tra cui Northwest, Delta e soprattutto locità del nuovo bireattore appena entrato in servizio. L’e- stabilità direzionale
La prima fusoliera
del “piccolo” A318
nello stabilimento di
Amburgo
Un A319 ACJ
dell’Armée de l’Aire
destinato al
trasporto
personalità
sibizione dell’A320-111 Air France prevedeva un volo in all’influsso di molteplici fattori irrazionali e imprevedibili. stituire i 737-200 e DC-9 serie 30, 40 e 50; a chiudere l’am- ed incapace di rinnovarsi. L’A320 fu un aeroplano davve- Un bellissimo A321-
La versione linea con la pista a 100 ft (30 m) e col carrello estratto, Il dibattito ha fondamenti filosofici che non è il caso di ap- pia gamma seguì (primo volo il 15 gennaio 2002) infine ro trasversale, ideale per le grandi compagnie di bandiera 100 con la livrea
allungata A321, nella ma a causa di molteplici errori procedurali dell’equipag- profondire in questa sede: è però innegabile come le sta- il tozzo e sgraziato A318 da 120 posti, prodotto in appe- come per i vettori charter e le nascenti stelle del settore celebrativa storica
foto un esemplare gio, e una scarsa dimestichezza con i sofisticati sistemi del tistiche di sicurezza degli A320, in volo da oltre 30 anni in na 80 esemplari, ma che presentava la particolarità del low cost. Fra queste, da citare la britannica easyJet con di Alitalia
della russa Aeroflot liner, il velivolo sorvolò la pista ad appena 10 m di quota, migliaia di esemplari in tutti i continenti, diano ragione ad nuovo motore P&W PW6000, rivelatosi un clamoroso e ben 330 bireattori in linea, di cui gran parte A319 nell’alle-
impattando poi contro gli alberi oltre la testata e causan- Airbus e la comunità dei piloti abbia de facto accettato di costosissimo fiasco per la casa di East Hartford: svilup- stimento ad alta densità da 156 posti, una flotta seconda
do la morte di tre passeggeri. L’incidente ebbe una forte adeguarsi a questa logica, diffusa peraltro in ogni ambi- pato con un ambizioso programma secondo cui avreb- in Europa solo a Ryanair, nonché la spagnola Vueling. En-
eco, perché poneva il quesito, tuttora di grande attualità, to industriale ed assimilabile ad una vera e propria rivo- be dovuto diventare il degno erede del celebre JT8D, il trambe hanno deciso di rinnovare le rispettive flotte con
di quanto gli equipaggi fossero consci e preparati per la luzione culturale. Successivamente l’inchiesta su questo nuovo turbofan fu afflitto da seri problemi di instabilità la nuova famiglia A320neo, confermando un rapporto
nuova generazione di liners come l’A320, in cui la logica specifico incidente comprovò le responsabilità dell’equi- di flusso nel compressore di alta pressione, che lo porta- di fiducia col costruttore europeo, così come le statuni-
di protezione dai limiti dell’inviluppo imposta dal compu- paggio, pur stimolando il consorzio europeo a migliora- rono a essere prodotto in appena 34 unità, un vero falli- tensi jetBlue e Spirit Airlines. Da citare inoltre una sorta di
ter di volo (FMS – Flight Management System), sovente re le interfacce uomo/macchina evidenziando i cambia- mento da cui scaturì la riscossa del GTF, la famiglia di in- “flusso migratorio” dei più affezionati clienti Douglas ver-
implica un esautoramento dell’uomo dal loop di control- menti nelle configurazioni e nella strumentazione indotti novativi turbofan con riduttore alla base dello sviluppo so Airbus, tra cui Alitalia, Finnair, Swissair e SAS che hanno
Il cockpit dell’A321: lo dell’aeroplano, con la rischiosa conseguenza di agire dall’FMS, al fine di evitare che il pilota rimanga all’oscuro dell’A320neo. Per contro l’A318 nel 2006 ebbe il merito scelto l’A320 come erede naturale della nobile dinastia
la nuova filosofia di troppo tardi in caso di regimi di volo critici. L’annosa que- su quanto sta facendo il suo aeroplano. di essere il primo Airbus qualificato ad atterrare col ripi- DC-9/MD-80, rendendolo il perno presente e futuro del-
gestione del volo ha stione e una serie di incidenti nel primo periodo di servi- do angolo di planata di 5°30’ tipico degli aeroporti criti- le loro flotte. Un ultimo ed obbligatorio inciso è quello sul
imposto un zio, hanno imposto ad Airbus parecchie modifiche alla lo- L’affermazione planetaria ci come il London City (LCY), un atout prezioso che aprì mercato asiatico in generale e cinese in particolare: qui
differente gica dei sistemi e ai programmi d’addestramento; di fatto Fin dal suo roll-out in grande stile, il nuovo liner si affer- la strada anche per i fratelli maggiori verso l’operativi- l’A320 si è affermato prepotentemente, tanto da stimo-
approccio ai piloti e il dilemma sull’eccesiva automazione non si risolverà mai mò come protagonista di primo piano sulla scena aero- tà da scali estremi, come quelli situati alle alte quote in lare Airbus ad inaugurare nel 2008 una nuova linea d’as-
costretto l’intera perché alla base vi è il concetto chiave del costruttore eu- nautica mondiale. Rapidamente i vettori mondiali ap- America Latina o nell’area himalaiana, oppure in contesti semblaggio a Tianjin che fornisce gli aeroplani destinati Anche Lufthansa
concorrenza ad ropeo: la macchina deve auto proteggersi dai limiti e dagli prezzarono i numerosi vantaggi introdotti dalla “nouvelle urbani. Con l’A320 il consorzio europeo riuscì a battere al mercato interno, sempre più in crescita e sempre più ha adottato su
adeguarsi errori degli esseri umani, spesso fallaci in quanto soggetti vague” Airbus e perciò il consorzio poté sviluppare un’in- ogni record di vendita, impensierendo seriamente Boe- strategico per il consorzio. Nel 2016 per rafforzare la pre- questo A321 una
tera famiglia, come programmato fin dai primi studi di ing ed eliminando definitivamente dal mercato la stori- senza nel mercato nordamericano fu inaugurata un’altra suggestiva livrea
fattibilità. La prima versione derivata fu l’A321, allungata ca McDonnell Douglas, finanziariamente compromessa linea d’assemblaggio a Mobile, in Alabama: combinando storica
di ben 7 metri per consentire il trasporto di 190 passeg-
geri in due classi o 220 in alta densità. Lanciato nel novem-
bre 1989 grazie agli ordini di Alitalia (la nostra compagnia
fu la prima ad immetterlo in servizio nel 1994) e Lufthan-
sa, divenne subito molto popolare per l’imbattibile costo
operativo per passeggero, che unito alla buona autono-
mia lo rese ambitissimo anche da molti vettori charter.
L’A321 fu anche il primo velivolo Airbus assemblato nel
nuovo sito produttivo di Amburgo, uno stabilimento mo-
dello che avrebbe assunto sempre più importanza per i
narrow-body europei con le sue 4 linee d’assemblaggio,
a scapito di Tolosa. Poco dopo (effettuò il primo volo il 25
agosto 1995) seguì l’A319, con fusoliera accorciata di 3,74 Gli ultimi controlli al motore CFM LEAP sull’A321neo (new
metri, anch’esso prodotto ad Amburgo e destinato a so- engine option) in occasione del primo volo