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CONVAIR CV
IL LINER DELLA RINASCITA
Marco De Montis
Una fenice nata dalle ceneri del te sui vari trasporti e bombardieri del conflitto (impianti avanzati,
conflitto motori evoluti, carrello triciclo e aerodinamica degna dei migliori
propulsori V12 Allison V-1710 raffreddati a liquido con i complessi Un progetto razionale
riduttori necessari ad azionare le eliche controrotanti, e a quel pun- Forte della notevole esperienza acquisita nei duri anni della guer-
to la strada risultò spianata per il razionale progetto della Convair. ra (la Consolidated operò anche servizi di linea lungo le rotte del
Il prototipo del Model 110 decollò da San Diego l’8 luglio 1946, ma Pacifico come Consolidated Airways), il team progettuale della
fu subito seguito dalla sua evoluzione battezzata “240”, con linee Convair diede la priorità a soluzioni moderne, ma semplici e ra-
più aerodinamiche e molte modifiche richieste dal vettore. Il primo zionali. Il CV-240 e i modelli successivi incorporavano innanzitutto
CV-240 volò dal Lindbergh Field di San Diego il 16 marzo 1947, e gli un’ala molto efficiente ad elevato allungamento (oltre 10/1) e con
sforzi del costruttore furono ampiamente ripagati con un ordine profili studiati per velocità di crociera superiori a 500 km/h a quote
da 100 esemplari, piazzato dall’American Airlines il 26 dicembre di 7.000 metri (il DC-3 in crociera non raggiungeva i 300 km/h e per
1946. Si trattava del contratto più lucroso della storia dell’aviazione la mancanza di pressurizzazione raramente superava i 2.000 metri
civile americana, valutato oltre 18 milioni di dollari dell’epoca, con nei voli di linea). Ampi flap Fowler conferivano un’ottima portanza
cui il bimotore si avviò verso il successo che meritava. anche a velocità ridotte (fino a 160 km/h), e i diffusissimi, potenti e
Il possente P&W affidabili radiali Pratt & Whitney R-2800 (ne furono pro- sibilità a 360° ai propulsori, semplificando la manuten-
R2800, 18 cilindri dotti oltre 125.000) costituivano il complemento ideale zione e riducendo al minimo i tempi di fermo macchina.
doppia stella: gli per un aeroplano improntato alla massima efficienza e Tutto, insomma, denotava un’estrema cura nei dettagli,
scarichi confluivano disponibilità operativa. Tra l’altro, il potente 18 cilindri finalizzata a ridurre la resistenza aerodinamica e sempli-
in un doppio “Jet era anche adottato dai quadrimotori DC-6, consen- ficare la manutenzione. In più la struttura si rivelò molto
exaust” tendo alle compagnie aeree di ridurre gli oneri fissi per robusta, tanto da accettare propulsori con potenze qua-
manutenzione e pezzi di ricambio. Una particolarità dei si doppie rispetto agli originali P&W.
propulsori del CV-240 erano i condotti di scarico, accura-
tamente carenati nei coni delle gondole e studiati per in- Un successo mondiale
teragire con gli scambiatori di calore, destinati all’anti-i- Dopo le prime consegne all’American Airlines nel giu-
cing e al riscaldamento in cabina; in più il loro particolare gno 1948, seguirono quelle alle principali concorrenti,
doppio scarico garantiva una spinta addizionale, capace quali Delta, Eastern, United, Braniff, Continental, We-
di far guadagnare anche 20 km/h in crociera. Le gondole stern e Pan American, cui si aggiunsero i grandi vettori
profilate non necessitavano di flabelli, fonte di resistenza europei come Alitalia, Finnair, KLM, Iberia, Lufthansa,
aerodinamica, e presentavano quattro portelloni a valve Sabena, Swissair, nonché decine di altri clienti sparsi in
(“orange peel”, buccia d’arancia) per garantire un’acces- tutto il mondo, dall’America Latina all’Asia. Da citare i 3
Lo stabilimento
Convair a San
Diego, in primo
piano un CV-440 di
Sabena
TIPO Aeroplano civile per trasporto di linea su tratte a breve e medio raggio,
bimotore ad elica ad ala bassa e con cabina pressurizzata
VERSIONI CV-240 CV-340 CV-440 CV-580 CV-640
Lunghezza totale (m) 22,76 24,13 24,84 24,84 24,84
Apertura alare (m) 27,97 32,12 32,12 32,12 32,12
Altezza a terra a vuoto (m) 8,20 8,58 8,58 8,89 8,58
Superficie alare (m2) 75,9 85,5 85,5 85,5 85,5
Capacità passeggeri (classe unica, 4 file) 44 52 52 56 52
Impianto propulsivo 2 radiali a 18 cil. 2 radiali a 18 cil. 2 radiali a 18 cil. 2 turboeliche 2 turboeliche RR
P&W R-2800-CA18 P&W R-2800-CB16 P&W R-2800-CB17 Allison 501-D13H Dart R.Da.10/1
Potenza max. al decollo cond. ISA (cv) 2 x 2.000 2 x 2.400 2 x 2.500 2 x 3.750 2 x 2.560
Massa a vuoto operativa (kg) 12.520 13.375 15.110 13.732 13.733
Massa massima al decollo (kg) 18.956 21.320 22.544 26.371 25.855
Massimo carico pagante (kg) 4.240 6.075 5.820 7.256 5.850
Autonomia max. passeggeri e riserve ICAO(km) 1.288 2.882 3.331 3.220 1.979
Uno dei due CV-440 acquisiti nel 2001 da Rovos Air (Sud Africa): lussuosamente restaurati operarono a lungo con voli “Air
Safari”. Uno fu trasferito in Australia ad agosto 2016, acquisito dalla Historical Aircraft Restoration Society, uno è andato
purtroppo distrutto in un incidente tre mesi fa (report alle pagine seguenti)
La Frontier Airlines iniziò i primi collegamenti nel 1964 esemplari. Altrettanto positivi furono i servizi resi dal
dalla sua base di Denver, traendo un gran profitto dalle redivivo turboelica nel settore cargo, ove DHL, Ever-
eccezionali doti di arrampicatore del CV-580, assicuran- green e altri operatori lo hanno impiegato fino ai primi
do così la piena operatività col massimo carico pagante anni 2000 grazie al carico utile superiore a 7.000 kg e ai
anche nei mesi estivi, periodo invece molto critico per bassi consumi. Ancora oggi un manipolo di indomiti CV-
i suoi CV-340 e CV-440 che dovevano lasciare a terra 580 presta servizio con la Conair nelle rischiose missioni
parecchi passeggeri. Il sodalizio tra la compagnia del Co- antincendio (il contenitore ventrale può contenere ben
lorado ed il robusto CV-580 proseguì per ben 20 anni e 8.000 litri di liquido ritardante), continuando a traman-
si rivelò vincente, tanto da produrre una flotta di ben 33 dare la nobile tradizione dei bimotori californiani.