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kit e autocostruiti

Brügger
MB-2E Colibri
Matthias Sieber
Alberto Pericoli

Volo Sportivo ha incontrato Stephan Friedli, il


presidente del “Fluggruppe Albatros” che gestisce
un bellissimo esemplare di “Colibri”, un aeroplanino
divertente da pilotare con costi di esercizio ridottissimi

I
n Svizzera, parlando di “ex- la sua creatura più famosa, il Federale per l’Aviazione Civile raggiunto da questo piccolo prima volta nel 1970. Comune a verticale ricoperti in compensa- arriva il “Colibri” MB-3, nel trasporto o la custodia in locali
perimental aircraft”, la par- “Colibri” MB-1, è il primo ho- Svizzera) certifica come idoneo aeroplano porta allo sviluppo entrambe le progettazioni è l’u- to, a differenza delle ali, degli quale troviamo anche l’utilizzo con poco spazio a disposizione.
te del leone spetta all’esper- me built che il “Bundesamt für al volo nel piccolo paese alpino. di una versione migliorata, il tilizzo del legno con la fusoliera elevatori e del timone, che so- del metallo e la possibilità di un A oggi sono circa 350 i piani di
to costruttore Max Brügger, e Zivilluftfahrt” (BAZL - Ufficio Siamo nel 1965, e il successo “Colibri” MB-2, che vola per la e gli stabilizzatori orizzontali e no rivestiti in tessuto. Nel 1977 facile smontaggio delle ali per il costruzione venduti in tutto il

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mondo, e in particolare in Dani- di volo risulta molto difficile. realizzato dallo svizzero Werner mente un aeromodello dalle di- rolux”, fibra di vetro e tessuto stra di un seminterrato per per-
marca, Finlandia, Francia, Gran Chiunque sia interessato può Zulauf, un esperto costruttore di mensioni un po’ più grandi. Nel sintetico “Aviolene”. Le fasi più mettere il passaggio all’esterno,
Bretagna, Italia, Norvegia, Spa- richiedere tutti i possibili detta- modelli aeronautici, nonché ve- 1976 Werner acquista da Max i impegnative sono quelle relative quando le ali e il carrello sono
gna, Svezia, ma anche Australia gli necessari alla costruzione e i ro e proprio “handyman” ovvero piani di costruzione e si procu- allo stampaggio della cofanatura già stati fissati. La scelta del pro-
e Stati Uniti d’America. Sfortu- piani contattando direttamente una persona che, tecnicamente, ra il legname selezionato per il del motore e della verniciatura pulsore cade su un Volkswagen
natamente le normative in vigo- Max Brügger all’indirizzo e- è in grado di fare molto bene un successivo assemblaggio, che integrale e, a complicare le cose, 1.600 cc avionizzato che eroga
re in Austria e Germania non ne mail maxbruegger@bluewin.ch. po’ di tutto. Fin dall’inizio egli è lo impegna per otto anni tra il vi è la difficoltà data dai trasfe- 47 cv a 3.200 giri e, sostanzial-
hanno permesso la diffusione in convinto che in questa impresa 1978 ed il 1986, per un totale di rimenti forzati da un workshop mente, rimane identico a quello
questi paesi e, relativamente al La storia di HB-YAV non incontrerà nessun ostacolo circa 2.500 ore di lavoro. I ma- all’altro, operazione che nel cor- installato sulle automobili del
centinaio di esemplari costru- Il “Colibri” MB-2 HB-YAV, insormontabile e, ad avvalorare teriali utilizzati, oltre all’abete so degli anni si ripete parecchie celebre marchio. A questo sono
iti e completati, definire oggi il presentato in questo articolo, re- il suo ottimismo, vi è la consape- rosso in listelli e al compensato volte. In un’occasione, addirittu- abbinati una batteria, un magne-
numero di quelli in condizioni ca il numero di serie 41 ed è stato volezza che questo è semplice- avio di betulla, sono colla “Ae- ra, è necessario allargare la fine- te e un dispositivo di avviamen-

Biciclo
scorbutico
e piccolo, il
Colibri è il
più diffuso
autocostrui-
to svizzero

In volo le
prestazioni
sono entu-
siasmanti,
special-
mente sul
rollio grazie
ai generosi
alettoni

Abitacolo
minuscolo e
spartano, i
freni
differenziali
sono
azionati dai
due piccoli
pedali sul
pavimento

Scheda tecnica

MB-2E HB-YAV
Apertura alare  m 6,00
Lunghezza  m 4,83
Peso a vuoto  kg 238
Peso massimo al decollo  kg 340
Motore  JPX 2000 in presa diretta
Potenza massima  60 cv a 3000 rpm
Velocità di crociera  160 km/h
Velocità massima  200 km/h
Velocità di stallo  80 km/h
Consumo di carburante  11 l/h
Capacità del serbatoio lt 28
Autonomia  400 km
Quota massima operativa 3000 m
Fattore di carico +3,8/-1,5 g

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Corto, con una corda alare tedesca con quella francese, rap- La frequenza volare porta i quattro amici in rimessa. Spesso esagerando,
smisurata e privo di flap, in presentata dal quattro cilindri “Colibri” Francia e Gran Bretagna, per ma neanche più di tanto, i pilo-
atterraggio il Colibri è una JPX di pari cilindrata, e il tutto Arrivando a tempi più recenti non parlare della partecipazione ti dicono che il bank in condi-
“brutta bestia”
si traduce in un esborso di dena- e ripensando all’attività svol- alle manifestazioni aeree come zioni di aria calma è ottenibile
ro di ulteriori CHF 12.000. Gli ta, Werner ricorda con estremo “Patrouille des Colibris” con la dal pilota semplicemente con i
to, ed ecco spiegata la denomi- anni e i voli trascorrono senza piacere il periodo in cui vola in presentazione di uno spettacolo movimenti della testa! Di certo
nazione “Colibri” MB-2E dove alcun intoppo fino al 14 giugno molteplici occasioni all’inse- che ha il culmine nella trancia- in turbolenza si sente il carico
la “E” sta a significare “Electric 1992, quando il destino decide gna del divertimento, con una tura di diversi palloncini liberati alare ridotto; le ali a basso al-
System”. di colpire HB-YAV: esattamente media annuale di circa 100 ore. in volo prima del passaggio della lungamento portano poi ad un
un minuto dopo il decollo dalla Nel corso di questi “anni d’oro”, formazione. Comune a tutti gli atterraggio “vivace” e un’ulte-
Il “francese” pianta pista di Môtiers, l’albero motore tre se non quattro “Colibri” so- “home builders” è il costante riore sfida è data proprio dalla
in decollo del JPX si rompe; Werner è mol- no spesso contemporaneamente desiderio di scoprire nuove sfi- lunghezza della corda alare che
Il 21 giugno 1986, presso l’ae- to abile nel rientrare sulla pista in volo con Max Brügger sul de tecnologiche e, per questa è responsabile della netta dimi-
roporto di Schupfart, l’onore del con un atterraggio di emergenza, suo HB-SPI, Gerhard Kunz ai ragione, Werner si concentra nuzione della velocità in fase di
maiden flight per lo HB-YAV ma la manovra si conclude col comandi dello HB-YAL, Josef progressivamente sul restauro flare oltre un determinato ango-
spetta proprio a Max Brügger rovesciamento del velivolo tanto Rumo sullo HB-XVC e, infine, di un “Super Cub” e di diversi lo di attacco. La tecnica miglio-
che rimane entusiasta e, vista la che, solo per un caso fortuito, il Werner Zulauf con il “nostro” altri aeroplani offrendo gratuita- re consiste nel tenere un po’ di
perfetta riuscita della missione, pilota riesce a uscire miracolo- HB-YAV. Le regole sono molto mente, fin dal 1 novembre 2004, potenza sino a pochi centimetri
Werner sale a bordo ed è autore samente indenne dall’abitacolo. semplici e consistono nel de- la gestione dello HB-YAV al dal terreno, così da mantenere
n Piccolo, scattante e scorbutico alle del secondo volo, provando la La casa transalpina è chiama- collare dai rispettivi aero club, “Fluggruppe Albatros”, basato una sufficiente autorità di con-
stessa emozione. Siamo nel 1988, ta in causa sulla base delle sole generalmente nella giornata di a Birrfeld. Attualmente Werner trollo e non rischiare di risultare
basse velocità, il Colibrì è un aereo l’aereo è perfetto ed è costato in
tutto 20.000 franchi svizzeri,
340 ore di volo effettuate fino a
quel momento e, al consistente
sabato e, una volta in aria, sin-
tonizzarsi sulla “Colibri Fre-
sta lavorando su un “Long Ez”
ma rimane iscritto all’associa-
“lenti”. Un’altra particolarità de-
gna di nota è il senso contrario

particolare e impegnativo, e proprio senza ovviamente contare le ore


di lavoro; unico problema la scar-
risarcimento ricevuto, Werner
unisce ulteriori CHF 6.000 per
quency” per concordare l’incon-
tro a una determinata quota così
zione, cui garantisce un notevole
contributo grazie all’esperienza
di rotazione del motore JPX e, a
secondo dell’esperienza matu-

per questo affascina molti piloti m sa potenza del motore che porta
Werner a sostituire la tecnologia
l’acquisto di un JPX 2.000 da 60
cv, motore tuttora presente.
da iniziare ogni volta una nuova
“avventura”. Questa voglia di
maturata nel tempo. Nel 2008,
questo Colibri ha raggiunto il
rata dal pilota, potrebbe essere
necessario un po’ di tempo per
traguardo delle 1.000 ore di volo adeguarsi agli effetti insoliti
e oggi permette ai più giovani di prodotti da un’elica che gira nel-
scoprire il piacere di un volo e di la direzione “sbagliata” e che va
un pilotaggio molto stimolante, contrastata con “l’altro piede”.
di sicuro “diverso” da quello di In conclusione, il “Colibri” re-
qualsiasi altra tipologia di aereo. gala grandi soddisfazioni per la
sua semplicità e per il basso co-
Come vola sto di consumi e manutenzione,
Il “Colibri” è una macchina ma, al tempo stesso, richiede la
agile e sportiva, che reagisce massima attenzione a bassa ve-
prontamente ai comandi. La sua locità e durante l’avvicinamento
unica pecca, se così può essere al terreno; caratteristiche parti-
definita, è la relativa facilità con colari e a volte impegnative, che
cui può entrare in stallo, con proprio per questo fanno parte
poco preavviso e un comporta- del fascino di questa particola-
mento un po’ scorbutico nella rissima macchina. VS

Il Colibri HB-YAV fa parte della Stephan Friedli accanto al


flotta di “oldtimer taildraggers” Colibri che dal 2004 è gestito
del “Fluggruppe Albatros” dal club Albatros

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