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Presentazione In questo numero presentiamo…


La nostra Associazione è composta da un gruppo di
persone, che da sempre si sono interessate al Sukhoi Superjet 100……….…………. PAG.4
mondo del modellismo e da altre più giovani che si Kit Zveda 1/144
sono validamente inserite negli anni. di Silvano Bianco
Il modellismo è un “gioco” ampiamente formativo,
che permette a chi lo pratica di sviluppare un’evi-
dente manualità e una notevole fantasia.
Costruire qualcosa di unico, con le proprie mani è
quanto di più gratificante ci possa essere. Si pos-
sono realizzare le più svariate tipologie di mezzi o
figure, realmente esistiti, oppure dedicarsi al fantasy
ispirato a cartoni animati, fumetti e serie televisive.
Inoltre, per riprodurre il più fedelmente possibile il
modello scelto, bisogna sicuramente effettuare ricer-
che, consultare documentazione storica dei fatti e
degli oggetti rappresentati, accrescendo così il pro-
prio bagaglio culturale. SM 79 ........................……………...…..PAG.8
Kit Italeri 1/72
di Valter Vaudagna
Perché questa pubblicazione
Questa pubblicazione non vuole certamente essere
in concorrenza con quelle specializzate e professio-
nali del settore, piuttosto intende illustrare le realiz-
zazioni dell’Associazione raggruppandole in docu-
menti facilmente consultabili. Molti dei nostri modelli,
tutto somma-to, nelle varie mostre concorso alle
quali abbiamo partecipato, non hanno affatto sfigu-
rato, per cui perché non farli vedere a un pubblico
più ampio? Avvicinare quindi sempre più persone al
mondo del modellismo, anche le leve più giovani, è
da sempre uno degli obbiettivi dell’Associazione.
GALLERY A.M.P………………….....…PAG.18
Una carrellata di modelli realizzati dai Soci
nel recente passato
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Sukhoi Superjet 100


di Silvano Bianco
ZVEDA 1/144

Il Sukhoi Superjet 100 è un aereo di linea regionale biturbina di


nuova generazione da 75-100 posti

Il Sukhoi Superjet 100 è un aereo di linea regionale Dimensioni e Caratteristiche:


biturbina di nuova generazione da 75-100 posti svilup- Lunghezza: 26,37 mt (SSJ 100-75)
pato dall'azienda aeronautica italo-russa Sukhoi Civil Apertura Alare: 27,80 mt
Aircraft Company (SCAC), in collaborazione con l'ita- Altezza 10,28 mt
liana Alenia Aermacchi (che ne detiene parte del capi- Diametro Fusoliera: 3,19 mt
tale societario), società confluita in Leonardo-Finmec- Peso max al decollo: 38.820 Kg (SSJ 100-75)
canica a partire dal 2016. La joint venture SuperJet In- Motore: 2 Power Jet SaM146
ternational è responsabile delle attività di marketing, Velocità di crociera: 0,78 Mach
vendita, personalizzazione e consegna del velivolo in
Europa, Nord e Sud America, Africa, Giappone e
Oceania, nonché dell'addestramento dei piloti e
dell'assistenza post vendita in tutto il mondo e della
progettazione e sviluppo di alcune versioni speciali
(Business jet e Cargo). Gli interni sono progettati e cu-
rati dalla Pininfarina. A fine 2016 Leonardo (ex Fin-
meccanica) ha formalizzato l’uscita dal programma.
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Il Modello
Il modello è nello standard attuale della Zvezda, con particolari dei carrelli e incisioni delle pannellature adeguate
alla scala. Nei kit Zvezda ci sono i trasparenti per i finestrini, a differenza dei kit Revell che hanno i finestrini
vuoti, per cui si devono riempire con stucco e poi mettere decals, oppure applicare Cristal Clear o simili, con
risultati non del tutto soddisfacenti.
Questo modello l’ho iniziato per provare una procedura di montaggio che permetta di usare i finestrini trasparenti
senza impazzire nella loro mascheratura.
Le decals incluse sono relative ad un velivolo della Compagnia Russa Aeroflot.

Costruzione e colorazione
La livrea Aeroflot attuale prevede che gran parte della fu-
soliera sia argento e la parte inferiore e posteriore, deriva
compresa, in blu brillante. Blu anche i motori. Ho usato il
Titanium Silver X-32 della Tamiya che ha una tonalità più
calda. Per il blu ho usato quello che avevo in casa, cioè
Humbrol 15 Midnight Blue che però è un po’ troppo scuro
per cui ho aggiunto gocce di French Blue 14: se avessi
usato dei colori opachi sarebbe stato meglio, perché più co-
prenti. Mettiamolo in conto esperienza. Le ali sono bianche,
reso con TS-26 con slats in alluminio semi matt Alclad II.
Tips rosse. In pratica ho seguito lo schema di colorazione
delle istruzioni, con un occhio a qualche fotografia dell’ae-
reo vero. Incollate le semi-fusoliere occorre lisciare bene la
giunzione longitudinale
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Dopo avere incollato il parabrezza mascherato in modo di lasciare solo i montanti liberi per la verniciatura, si
maschera la zona finestrini precedentemente già verniciata seguendo le pannellature, poi, dopo un poco di fondo
bianco, applico ad aerografo il Tamiya X-32 Titanium Silver. Un po’ di scalino si vede, per cui si da una carteg-
giatina e si ripassa il Titanium utilizzando una maschera mobile, un pezzo di cartoncino, per non sporcare i
trasparenti.

Incollate le ali verniciate a parte, si vernicia anche il blu. Per stabilire la linea di separazione tra il Titanium e il
blu, ho copiato per trasparenza su carta le decalcomanie rosso-arancio che dovranno essere applicate appunto
sulla separazione dei colori. Ritagliata la sagoma sulla carta, con una matita si sono fatti dei punti di riferimento
per procedere alla mascheratura con nastro adesivo da un millimetro per seguire la curvatura, con successivo
riempimento delle aree da proteggere con nastro.
Le gondole motori vengono assemblate a parte e verniciate, così come piani di coda, carrelli e ruote.
Si può iniziare l’applicazione delle decalcomanie, notevolmente fini e ciò vuol dire che hanno tendenza, fuori dal
supporto, di arrotolarsi. Con l’aiuto di pennellino, stecchino e camomilla, molta camomilla, le decals vanno a
posto e non si vede il supporto.
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Risultato Finale
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S.M. 79
di Valter Vaudagna
ITALERI 1/72

Il SIAI-Marchetti S.M.79 Sparviero era un trimotore ad ala bassa


multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile
veloce fu impiegato dalla Regia Aeronautica durante la seconda
guerra mondiale prima come bombardiere e poi con maggior effi-
cacia come aerosilurante.

Fin da bambino smontavo le mac-


chinine per vedere cosa c'era den-
tro, mi appassionava la meccanica
e quello che mi piaceva di una mac-
china erano il motore, l’abitacolo, le
sospensioni; il mio sogno era fare il
meccanico, ma purtroppo è rimasto
tale, anche se sulle mie auto ci ho
sempre lavorato, per quanto l'at-
trezzatura me lo permetteva.
Diventato modellista, già dai primi
modelli, il tagliare superfici mobili,
per riposizionarle, era la norma e
aggiungere particolari agli arreda-
menti interni era quello che mi dava
maggior divertimento.
Diciamo che modelli montati pura- i tuoi lavori ai vari lettori (e rimpin- bisogna inventarlo logicamente
mente da scatola, in più di 30 anni guare le tasche di chi la realizza) (cioè fare le cose secondo logica e
di modellismo, ne avrò montati Decidere di costruire un modello, non campate lì alla carlona)
forse cinque, i primi tre e poi due di- parzialmente smontato o aperto in Se non è uguale ci deve assomi-
luiti negli anni. alcune sue parti (diciamo uno spac- gliare, insomma, deve rendere l'i-
Ovviamente di tutto il lavoro di det- cato modellistico), comporta avere dea.
taglio degli interni, che poi si perde una buona fonte documentativa, Da sempre appassionato della sto-
a fusoliere e ali assemblate, re- per quanto possibile ovviamente e ria degli aerei italiani, dagli anni 30
stano solamente le foto, ma queste comporta una buona inventiva per alla fine del conflitto bellico, questa
le vedono solamente l’autore e un realizzare particolari difficilmente volta ho deciso di realizzare un mo-
gruppo ristretto di amici con cui comprensibili nella documenta- dello di un Savoia Marchetti SM 79
condividi la passione, a meno che zione. nel suo ambiente di nascita, la fab-
uno non scriva (gratis) per qualche Diciamo che se un particolare non brica, smontato nelle sue parti du-
rivista, che ti permette di far vedere si riesce a capire bene come è fatto, rante la fase di assemblaggio.
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Documentazione
Per realizzare un SM 79 come ho fatto io, bisogna “semplicemente” dettagliare i suoi interni e i motori.
Per fare questo occorre almeno consultare i seguenti volumi:

1. SM 79 il gobbo maledetto (Spaggiari - D'Agostino)


2. 2 volumetti della bancarella aeronautica n° 9 e 11
Serie Ali D’Italia
3. Colori e schemi mimetici della Regia Aeronautica di
Postiglioni-Degl' Innocenti edito GMT, CMPR,
GAVS.
4. Svariati numeri della rivista AIR KIT NEWS e con-
sultare il manuale di uso e manutenzione e le foto
dell'esemplare conservato al museo di vigna di valle
(ex-libanese riverniciato nei colori R.A.). Può essere
utile, per chi non fosse in possesso delle riviste AIR
KIT NEWS, visitare il sito del CMPR di Bari alla se-
zione Cataloghi e Nomenclatori.

Il Modello
Ottenuta la documentazione bisogna procurarsi il kit Airfix o Italeri in 1/72, Trumpeter o Special Hobby e suoi
derivati in 1/48.
Secondo il mio parere il migliore è l’Italeri in scala 1/72, quello dove bisogna apportare meno correzioni.
Punti positivi del kit Italeri: forme che coincidono col disegno di Ali D’Italia (i disegni che più si avvicinano alle
dimensioni e forme del 79), un buon dettaglio già da scatola, delle ottime decals, una scomposizione non de-
menziale delle parti, come taluni modelli cinesi o di ultima generazione, plastica morbida che si taglia con facilità.
Punti negativi: troppe pannellature (sembra che per forza i modelli debbano avere pannellature) giunzioni delle
parti non propriamente allo stato dell’arte, riproduzione delle parti telate rappresentate come quando l'aereo è in
volo perciò troppo risucchiate.
Se si può chiudere un occhio, per piani di coda e deriva, in fusoliera vanno assolutamente eliminate e vanno
riprodotte le cuciture di rinforzo delle centine orizzontali.
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Costruzione
Non sto a descrivere passo passo la realizzazione del modello in quanto le fotografie allegate al presente articolo sono
abbastanza esplicative, ma mi limiterò a descrivere i principali passi.
Fusoliera
Essendo impossibile per motivi di volantino del timone, la guida cavi
incollaggio assemblare il tutto sgancio bombe, il supporto
verniciando prima gli interni e poi mitragliatrice inferiore e laterale, il
chiudendo con altre autocostruzioni il gambiere del puntatore (tenute poi
tutto andrà costruito e poi verniciato smontate), i cestelli bombe da 250kg e
dopo facendo passare il pennello in relativa struttura di aggancio
mezzo ai tralicci per verniciare parti all'interno dell' aereo, il traliccio
piccole con colori diversi del colore aggancio bombe superiore (solo tra il
base degli interni. traliccio superiore la struttura del
Le fonti relative alla colorazione di Dell'esemplare ex-libanese del museo cestello bombe sono circa 160
base degli interni dell’aereo sono Caproni non ho trovato foto degli pezzettini di plastica tagliati a misura e
incerte e possono essere diverse a interni. incollati).Scomposizione nei diversi
seconda del costruttore. Le fonti parlano di verde materiali della fusoliera: traliccio
anticorrosione per i velivoli di fusoliera, struttura piani di coda e
costruzione reggiane e di grigio per deriva in tubi di acciaio, rivestimento
quelli SIAI con solo la cabina di anteriore cabina, parte superiore della
pilotaggio in verde anticorrosione. gobba del mitragliare in lamiera di
Ho optato per quest' ultima: Colore alluminio, parte superiore del dorso
grigio azzurro, Tamiya XF-25 light sea dopo la parte mobile di carico bombe
grey un po' schiarito e per il verde in legno compensato, tutto il resto del
anticorrosione lo sky green sempre rivestimento è in tela verniciata.
Tamiya sempre leggermente schiarito.
Della fusoliera andranno ricostruiti
oltre al traliccio della fusoliera e del
Le norme per la verniciatura e il pavimento cruscotto, i sedili, la radio,
montaggio della SIAI dell’epoca la paratia posteriore che divide la zona
(presenti sul libro di Postiglioni - abitacolo marconista dalla parte
Degl’innocenti) parlano di grigio scuro, posteriore, il cruscotto degli indicatori
per le parti metalliche e grigio chiaro del livello carburante e comandi
per le parti telate. serbatoi benzina, la gondola di
L'esemplare di vigna di valle è puntamento con relativa macchina da
restaurato perciò non attendibile. scrivere (tastiera sgancio bombe), il
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Ala
L’originale costruita in un pezzo unico a cui veniva agganciata superiormente la fusoliera; tre longheroni in legno ricoperti
in compensato, più la parte superiore e anteriore del ventre ricoperti di tela incollata e verniciata. Italeri fornisce l' ala
scomposta in 3 parti: sotto intera e sopra 2 pezzi separati, che hanno come andamento interno il disegno dell'attacco al
raccordo karman.
Il mio progetto prevedeva di realizzare l’ala intera: per prima cosa ho dovuto incollare le 3 parti e realizzare un longherone
da inserire per ottenere un diedro di 1° positivo.
Una volta asciutto l'incollaggio ho inserito gli altri 2 longheroni, tagliata la parte centrale dove si innestano i serbatoi alari,
chiudere la parte superiore e dare la sagoma di come si presenta l'ala smontata. A questo punto si stuccano tutte le
pannellature che riproducono l' andamento dei longheroni con ciano acrilato e aprire i fori dei bocchettoni dei serbatoi e
di manutenzione snodi e comandi flap slats. Da rifare ovviamente i pitot alari e luci di ingombro.

Serbatoi alari
Visto che intendevo metterli smontati il problema era che non avevo idea di che colore potessero avere. Le foto dei
manuali li riproducono alluminio, ma siccome la documentazione dice che i serbatoi erano in alluminio semapizzato e
verniciato il problema si poneva per capire che vernice veniva usata per ricoprili.
Per chiarire la cosa ho coinvolto tutto il giro di conoscenze che ho per l'Italia, fino ad arrivare al professor Gregory Alegy,
che con stupore ha risposto che pure avendone visti tanti a Vigna di Valle non ne ricordava la colorazione e optava per un
color alluminio.
Quando ormai ogni speranza era persa, tramite un modellista romano, via Livio Gonella (ex redazione IPMS), mi sono
giunte 3 fotografie subacquee di un relitto di SM79 che evidenziavano tracce di S.E.M.A.P.E. e della vernice che la ricopriva,
un rosso scuro antiruggine antico, fatto con ossido di piombo e olio di lino).
Cosi li ho realizzati facendo diventare un pò più rosso il Red Brown Tamiya

Motori
Quelli del KIT vanno bene per essere montati a cappottature chiuse.
Alternative aftermarket valide sono i motori della Tauro Model Alfa Romeo 126, Bristol Pegasus CMK resin part, Blenheim
S.B.S.model , Bristol Pegasus Radial Engine & Wheel (tutti reperibili da Hannants) o infine autocostruzione.
Per il motore smontato e appoggiato su carrello ho usato un Radial Engine & Wheel al quale ho aggiunto la parte posteriore
e i tubi di aspirazione.
Per quello montato sulla fusoliera ho optato per un autocostruzione partendo dal motore del cant Z 506 italeri .
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Major Components Completati


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Colorazione
Ho scelto di riprodurre uno dei primi, con mimetica a bande del 1937 ancora senza la croce dei Savoia sulla
deriva, ma col tricolore. Esistono vari profili e fotografie ricolorate che possono portare fuori strada. Il problema
sono il marrone e il verde in fusoliera che possono trarre in inganno.
Gli studi CMPR, GMT, GAVS Postiglioni Degl'innocenti, gli articoli di Moncalvo sul notiziario IPMS e i libri araldica
e insegne della Regia, riportano marrone la parte anteriore della fusoliera, al contrario di molti altri profili e di una
foto (ricolorata) riportata sulla copertina di storia militare che la danno verde mimetico.
Ho optato ovviamente, dopo consiglio con l’ing. Luciano Mina, noto ex modellista ma documentatissimo dal lato
bibliografico (in questo caso internet aiuta poco), per la colorazione in Bruno mimetico della parte anteriore (RED
BROWN Tamiya con l’aggiunta di una punta di rosso), il giallo mimetico 3, come da indicazione Postiglioni -
Degl'Innocenti, è Humbrol 63 meno arancio (cioè mischiato con HU 81), per il verde mimetico ho usato il verde
chiaro Vietnam 34102 (gunze in questo caso).
La parte inferiore fusoliera, fino al ’38, poteva essere alluminio verniciato o grigio mimetico. Ho optato per allu-
minio verniciato (alluminio acrilico Tamiya con l’aggiunta una punta di blu). Tutte le parti staccate della fusoliera
e delle ali sono state rifatte in rame cotto sottile (AMATI adesso AMT) oppure assottigliando quasi a sfondare la
plastica del kit.
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Conclusione
Tutto il progetto ha richiesto più di 3 mesi di lavoro (periodo invernale), lavorando a tempo pieno dalle 8 alle 12
ore al giorno (modellista a tempo pieno) Con questo termino e il resto lo lascio alle fotografie.
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A.M.P. Gallery
Una carrellata di modelli realizzati dai Soci AMP

Say Cheese AH-1S Cobra Chopper US Army


di Massimo Castriota di Fulvio Forestello

Panzer 1 Ausf C M48 A3 Vietnam Marines


di Alex Rolando di Sandro Castellaro

P51-D
di Valter Vaudagna
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F4D Phantom II
di Massimo Iovacchini

Aermacchi MB 326
di Silvano Bianco
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BMW M3 Gruppo A
di Francesco Basso

Buffalo Bill
di Claudio Galetto
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