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Dal secondo dopoguerra ad oggi

Il forte impulso allo sviluppo dell'aeronautica avvenuto nel periodo della seconda
guerra mondiale, aveva fatto maturare grosse esperienze di volo con gli aerei che
potevano ormai fornire il necessario supporto per mettere a punto macchine capaci
delle prestazioni caratteristiche dell'elicottero.
Compensazione delle coppie che agiscono su un elicottero grazie al rotore di coda

Proprio con l'aereo ci si era ritrovati di fronte al problema della controrotazione


dovuta alla coppia generata dal motore negli aerei monoelica, ma la presenza delle
ali fisse e la proporzione fra la portanza (dipendente dalla superficie alare) e le
velocità di quei velivoli rendeva agevole la soluzione. L'elicottero invece non
aveva ali fisse, e si dovette attendere che qualcuno mettesse meglio a punto i
concetti di eliche controrotanti o quello dei rotori anticoppia per avere degli
aeromobili stabilizzati.

Ma il problema principale da risolvere era dovuto al fatto che quando un elicottero


inizia a muoversi in avanti, le pale del rotore avanzanti si muovono ad una
velocità assoluta maggiore poiché su di esse alla velocità dell'aeromobile si somma
quella dovuta al movimento di rotazione, mentre su quelle retrocedenti accade il
contrario. Quindi le prime sviluppano una portanza maggiore delle seconde e di
conseguenza l'aeromobile tende a ribaltarsi di lato. Questo problema fu
brillantemente risolto dall'ingegnere spagnolo Juan de la Cierva e utilizzato su un
velivolo di sua invenzione, l'autogiro. De la Cierva applicò ad ogni pala del
rotore una cerniera di flappeggio che consentiva alle pale avanzanti di ruotare
verso l'alto a quelle retrocedenti di ruotare verso il basso in modo da compensare
la differenza di portanza fra pale avanzanti e pale retrocedenti.[22][23]
Il primo prototipo di Focke-Wulf Fw 61 immatricolato D-EBVU

Proprio sfruttando l'esperienza acquisita attraverso la costruzione su licenza


degli autogiri di Juan de la Cierva, il professore Henrich Focke e l'ingegnere Gerd
Achgelis, riuscirono a realizzare nel 1936 in Germania il primo vero elicottero
della storia, il Focke-Achgelis Fw 61 che, nettamente superiore ai suoi
predecessori, portò i primati mondiali di quota, distanza e velocità a ben 3427 m,
230,348 km e 122,5 km/h, esibendosi anche in una spettacolare dimostrazione
all'interno della Deutschlandhalle di Berlino pilotato dalla famosa aviatrice
tedesca Hanna Reitsch.[24]

Il primo modello militare impiegato attivamente fu invece il Flettner Fl 282


Kolibri (rispondente alla formula del cosiddetto sincrottero, con due rotori
controrotanti intersecantisi le cui coppie si annullavano a vicenda, una formula
che dopo la guerra venne ripresa dalla ditta americana Kaman) progettato da Anton
Flettner e usato dalla Kriegsmarine, la marina militare tedesca, durante la seconda
guerra mondiale per il pattugliamento antisommergibile a bordo delle navi di scorta
ai convogli.[24]

Tuttavia l'elicottero si affermò negli Stati Uniti ad opera del progettista


aeronautico di origine ucraina Igor Sikorsky, che il 14 settembre 1939 portò in
volo il suo Vought-Sikorsky VS-300. Questo elicottero, migliorato e sviluppato,
segnò il definitivo successo della formula monorotore con rotore anticoppia in coda
(secondo lo schema suggerito fin dal 1912 da Boris Yuriev), oggi comune alla
maggior parte degli elicotteri ma che all'epoca pionieristica non aveva goduto di
molta fortuna.[24] Invece, la formula birotore a rotori coassiali venne portata al
successo dal progettista sovietico Nikolaj Ilič Kamov, che nel 1952 realizzò il Ka-
15, primo elicottero costruito in serie di una lunga serie di macchine progettate
da Kamov a partire dagli anni della seconda guerra mondiale.[25]

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