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Una moderna rappresentazione da un`immagine del volo nuova, non piu rappresentato coma un
semplice modo di librarsi nel cielo come gli uccelli ma anche come un`arma di distruzione. L`aereo
oIIre un nuovo punto di vista sulla realta moderna. Il tema del volo aIIrontato dal ManiIesto
dell`aeropittura Iuturista (1929) celebra la scoperta delle nuove macchine volanti.
T. Crali, Aerocaccia II, 1936
I moderni aerei inIatti sono Irutto di ricerche Iinanziate dalle Iorze armate dei paesi coinvolti in
guerre, soprattutto tra la prima e la seconda guerra mondiale l`industria dell`aeronautica ebbe
notevoli incentivi.
Questa, che Iu riconosciuta Iorza armata autonoma solo nel 1923,inIatti, incomincio ad inserire dal
1912 aerei da ricognizione, armati di un unico Iucile per praticare il tiro alle 'colombe. Venne poi
inserita la mitragliatrice, e da terra s`inizio ad improvvisare artiglierie rialzate per cercare di
contrastare il Iuoco aereo. Gli aerei cominciarono cosi a raIIigurare il nuovo scenario dell`industria
bellica. I primi aerei militari non erano altro che dei biplani equipaggiati da armamenti da terra,
come Iucili e mitragliatrici, riscontrando pero un problema. Per evitare l`abbattimento del proprio
aereo si rese necessaria la sincronizzazione della mitragliatrice con l`elica. Successivamente gli
aviatori impararono a volare in Iormazione agli ordini di un capo.
L`industria dopo il primo conIlitto mondiale inizio a produrre in serie i cacciabombardieri ormai
resesi necessari per una maggiore incisivita sul territorio di guerra.
Gli aeroplani italiani che aIIrontarono il secondo conIlitto mondiale Iurono inIeriori ai loro
avversari solo sul piano costruttivo, i biplani, inIatti, erano gli unici prodotti delle nostre industrie.
Negli anni 30 l`industria italiana ebbe un momento di splendore, i nostri aerei erano considerati i
piu veloci, Iu italiano il record di velocita per idrovolanti nel 34. La vittoria in Etiopia Iu possibile
grazie all`aeronautica. L`anno della svolta Iu il `35, Iino a quel momento inIatti i motori utilizzati
erano quelli 'in linea solo successivamente s`inizio a costruire quelli radiali, perche meno
vulnerabili alle pallottole nemiche.
L`unico aereo italiano da caccia era aveva un motore in linea da 600 cavalli, armato con 4
mitragliatrici, l`armamento migliore in quel momento. Dopo avremo solo un biplano con il motore
potenziato ma con la meta delle mitragliatrici.
L`industria italiana allora si evolse creando un aereo con carrello retrattile. Tre tipi di caccia non
sempliIicarono la linea logistica italiana. Nella guerra contro la Francia i caccia italiani non ebbero
vita Iacile, anche se dopo riusci ad avere i modelli di quelli Irancesi.
L`evoluzione dell`armamento nei caccia italiani si vedra solo nel 1943, quando grazie alla cessione
di motori tedeschi l`industria italiana riuscira a incentivare la sua produzione.
L`industria dell`aviazione italiana riusci cosi ad evolversi ed a creare dai vecchi biplani dei nuovi
aerei competitivi a livello internazionale.
Il volo non e un semplice manuale di schemi e di esercizi tecnici e di esercizi tecnici, il volo e salire
in cielo con Icaro, discendere con MontgolIier e risalire con i Iratelli Wright. Il libro di Bach non e
sul volo ma sulle capacita di librarsi, un trionIo non della macchina ma dell`immaginazione.
Bach parla proprio di un piccolo biplano reduce da lunghi viaggi nell`omonimo libro nel quale
racconta la storia del lungo viaggio compiuto 'in sella a questo vecchio dominatore del cielo quale
il 'Biplano. Richard aveva scambiato un Fairchild del 1946 completamente riIatto per questo
biplano apprestandosi a percorrere la strada che lo riportera a casa con un nuovo amico. Un amico
con il quale viaggiare attraverso il tempo. Entrando nell`abitacolo un`intensa emozione, tutto in
legno e stoIIa. Due cicchetti e 'contatto. il silenzio si dilegua al suono del rumoroso motore, la
lama argentea si trasIorma in un grande ventaglio. Ha inizio cosi il lungo viaggio, durante il quale
l`autore impara a conoscere il suo aereo e viverci, a Iidarsene.
Ma Bach nel suo romanzo vive dei momenti diIIicili durante il viaggio, primo Ira tutti la manovra di
atterraggio, che ogni pilota dovrebbe saper eseguire ad occhi chiusi ma che si rivela sempre
diIIicoltoso anche per i piu esperti, dato che ad ogni tipo di aeroplano corrisponde una determinata
manovra di atterraggio, nella quale inIluiscono numerosi Iattori, in primo luogo gli agenti
atmosIerici. Nell`atterraggio l`azione del vento e Iondamentale. Quando questo e Irontale mantiene
la velocita dell`aria sulle ali elevata, questa azione e pericolosa perche non permette all`aereo di
rallentare in prossimita della pista. Il vento laterale tende a spostare dall`allineamento con la pista
l`aereo costringendo il pilota a correggerla di continuo. Il vento di coda aumenta lo spazio
necessario all`atterraggio. Il vento Iorte o a raIIica impone al pilota di attuare veloci correzioni sulla
direzione del velivolo per evitare uno sbandamento.
Un punto di vista, Iorse distinto e contrapposto, ma importante per avere un quadro completo
dell`inIluenza del volo sulla vita dell`uomo e quello di un autore molto importante della letteratura
italiana: Gabriele d`Annunzio.
Colui che scrisse 'Il piacere, il suo piu grande romanzo, dopo di che solo un altro dei suoi scritti
venne giudicato 'un grande successoe. l`ultimo capolavoro. a opinione dei critici, del Vate:
'Forse che si forse che no. D`Annunzio, nel suo libro, dipinge il volo o meglio utilizza il volo per
caratterizzare uno dei protagonisti, Paolo Tarsis. A quel tempo erano pochi gli 'aviatori e questo li
rendeva imprendibili, accattivanti, prede esotiche, ed e proprio questo ultimo aspetto quello sul
quale l`autore si soIIerma. Il volo era un qualcosa di estremamente particolare, qualcosa che anche
il Vate stesso amava praticare e cio dava un vago indizio sul proseguo dell`opera. Un`opera
autobiograIica dove d`Annunzio raccoglie appunti, Irasi, vicende, amori e passioni, riunendole in un
enorme racconto 'calderone.