Sei sulla pagina 1di 8

. .

. . ..,... ... . .....




Fin dall`antichita l`uomo osservo il volo degli uccelli cercando di imitarlo per provare la stessa
sensazione di potersi librare nell`aria. Il mito di Icaro ci racconta di quanto l`ebbrezza del volo sia
travolgente e pericolosa. Secondo il mito a Creta il re Minosse aveva chiesto a Dedalo di costruire il
labirinto per il Minotauro. Avendolo costruito, e quindi conoscendone la struttura, a Dedalo e suo
Iiglio Iu preclusa ogni via di Iuga da Creta da parte di Minosse, poiche temeva che ne Iossero
svelati i segreti. Per scappare, Dedalo costrui delle ali con delle penne e le attacco ai loro corpi con
la cera. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si Iece prendere
dall'ebbrezza del volo e si avvicino troppo al sole; il calore Iuse la cera, Iacendolo cadere nel mare
dove mori. Il padre arrivo sano e salvo in Sicilia dove costrui un tempio dedicato ad Apollo, in
memoria del Iiglio Icaro.
In questo dipinto, Leinghton ha catturato un momento del mito. L`autore Ia parte dei pre-raIIaeliti,
l`unico movimento pittoresco del decadentismo, che tratta delle tematiche sociali dell`eta vittoriana
ma predilige le rappresentazioni di personaggi mitologici. L'artista ha rappresentato la scena nella
quale Dedalo avverte il suo impetuoso Iiglio dei pericoli che ci saranno durante il volo. Icaro e bello
come una statua. In contrasto, Dedalo appare come un vecchio rugoso con la pelle proIondamente
abbronzata dal sole. Le ali greche rappresentano la maestosita dell`evento, la grandezza
dell`impresa che portera uno sconvolgimento nella vita dell`uomo. Il drappo nero che avvolge una
delle ali e Dedalo rappresenta la Iine Iunesta che attendera Icaro per non aver ascoltato la voce del
padre.

Il volo pero era qualcosa di piu complesso, un equilibrio di Iorze, un meccanismo complicato ideato
da Leonardo Da Vinci intorno al 1400 che mostra un primo modello di elicottero 'a vite:

questo Iu il primo congegno alla base del quale sta la 'vite aerea. Questa Iu ideata tra il 1483ed il
1486 e viene catalogata sotto la voce di volo meccanico, in quanto Iu progettata per studiare l`idea
dell`elica e la sua eIIicienza. Lo strumento veniva azionato da 4 uomini posti nella piattaIorma
centrale e che insieme avrebbero Iatto Iorza sulle barre poste davanti a loro per Iar ruotare l`albero.
Ma questo Iunzionamento non avrebbe mai potuto portare ad un vero e proprio veicolo aereo, c`era
bisogno di un motore. L`elicottero e l`aereo, questo ultimo in particolare, Iurono scoperti solo
qualche secolo dopo. Il primo ad ideare il prototipo di elicottero munito di motore Iu Enrico
Forlanini con il suo 'elicottero a vapore del 1887.

Forlanini si interesso successivamente ad un viaggio a Roma al dirigibile, del quale Iu un abile
promotore. Mediante Iinanziamenti italiani ma anche esteri riusci a creare un tipo di dirigibile
all`avanguardia con una diversa elica, che Iu adibito anche al trasporto passeggeri ed impiegato
anche nella prima guerra mondiale. Il dirigibile non e che l`evoluzione di un altro tipo di aerostato:
la mongolIiera.

La mongolIiera, ideata dai Iratelli MontgolIier nel 1793 dai quali prende il nome, e deIinita come
un`enorme bolla d`aria calda che sIrutta un semplice principio della Iisica: il principio di
Archimede. Per Iar si che una mongolIiera possa galleggiare vincendo la Iorza di gravita bisogna
diminuire la densita d`aria all`interno dell`involucro. L`involucro e una delle parti delle quali e
composta una mongolIiera insieme al bruciatore ed alla cesta (o Gondola). L`involucro e costituito
da pannelli di nylon cuciti insieme di un tessuto particolare che impedisce l`allagarsi di un qualsiasi
strappo per garantire la sicurezza del volo. Il bruciatore scalda l`aria all`interno dell`involucro
trasIormando il gas propano in Iiamma. La cesta e costituita da un intreccio di vimini Iino ad oggi
considerato ancora l`unico materiale utilizzabile per costruirla. L`intera struttura e rinIorzata da tubi
in alluminio che a loro volta sono connesse al telaio del bruciatore ed all`involucro con cavi in
acciaio.

Il dirigibile, del quale il primo volo e registrato nell`anno 1852, detto anche aeronave e costituito:
da un involucro contenente un gas piu leggero dell`aria, un motopropulsore e dai dispositivi per il
regolamento della spinta di Archimede. L`involucro ha una Iorma aIIusolata che Iavorisce la
penetrazione nell`aria. Contiene un gas di bassissima densita come l`elio. L`apparato propulsore e
composto da uno o piu motori che azionano eliche aeree. I dirigibili si dividono in tre classi: Ilosci
(nei quali l`involucro assume la Iorma per eIIetto del gas); semirigidi (nei quali una chiglia rigida
contribuisce a darne la Iorma); rigidi (nei quali la Iorma dell`involucro e data totalmente da una
struttura reticolare rigida interna). La velocita massima di un dirigibile e di 80 nodi, circa 150km/h
quindi non molto veloce, ma decisamente piu spazioso. E inIatti l`unico mezzo che puo stare in aria
per lunghi periodi di tempo in silenzio. Poteva essere utilizzato per compiti sia civili che militari,
ma dopo il 1928, anno nel quale avvenne l`incidente del dirigibile ITALIA.

L`aerostato quindi e un aeromobile che per ottenere portanza utilizza un gas come l`elio, l`idrogeno
o l`aria riscaldata. Il suo volo si basa sul principio che recita: 'un corpo immerso in un Iluido riceve
una spinta dal basso verso l`alto uguale al peso del Iluido spostato. Questo signiIica che un
aerostato riempito con un gas piu leggero dell`aria riceve una spinta ascensionale pari al peso di un
volume d`aria uguale al suo volume. Per ottenere una spinta suIIiciente a Iarlo volare l`aerostato
deve essere riempito di un gas piu leggero dell`aria.
Un altro mezzo di trasporto adibito al volo, la prima impresa del quale sara registrata negli annali
dell`aviazione solo il 9 ottobre 1890, dall`inventore Irancese Clement Ader, con un aeroplano a motore,
stabilendo il primo record di volo di 50m.
Un aeroplano e costituito da: la cellula (Iormata da: Iusoliera, impennaggi di coda, ali e gondole
motrici) e i propulsori.
All`interno della cellula la Iusoliera ha diversi compiti come: ospitare un carico come merci o
passeggeri; ospitare gli organi interni del velivolo (la cabina di pilotaggio, impiantistica di bordo ed
alle volte i motori); supportare gli impennaggi. Questi ultimi creano le azioni di momento attorno
agli assi con le stesse Iorze che utilizzano le ali per crearne la sostentazione. In particolare si
dividono in impennaggio orizzontale (stabilizzatore ed equilibratore) e impennaggio verticale
(deriva e timone).
Il compito delle ali e diIIerente in quanto devono sostenere il velivolo. Per poter riuscire nel suo
compito creano la Iorza necessaria sotto Iorma di azione aerodinamica.


Le gondole motrici, invece, sono i siti che occupano i propulsori quando non si trovano all`interno
della Iusoliera. Sono situati generalmente nella parte posteriore di questa, o appese sotto il ventre
delle ali.
Il compito dei propulsori e generare la Iorza per permettere al velivolo di avanzare malgrado la
resistenza dell`aria. Possono essere di due tipi: a getto ed ad elica. Nel primo caso il motore
sIruttando lo spostamento della massa d`aria dalla parte anteriore a quella posteriore dell`aereo
genera la spinta in avanti (trazione). Nel secondo caso invece e l`elica a produrre la trazione
essendo lei alimentata dal motore.


Le Iorze che permettono ad un aereo di alzarsi in volo sono quattro: la Iorza di gravita, la Iorza di
partenza, la spinta e la resistenza. Le Iorze si bilanciano creando l`equilibrio necessario a mantenere
l`aereo in quota. La Iorza di gravita viene bilanciata dalla Iorza di portanza deIinita anche come
'spinta ascensionale come una Iorza che contrasta il peso. La spinta e quella Iorza che permette al
corpo di muoversi, nell`aereo e identiIicata nella spinta propulsiva dei motori. L`ultima Iorza che
inIluenza il volo e chiamata resistenza, rappresentata dall`opposizione dell`aria contro un grave,
questa viene notevolmente ridotta dalla teoria dell`aerodinamica. Tutte le Iorze Iinora elencate
seguono il terzo principio della dinamica 'ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e
contraria.
La portanza e una Iorza generata dal passaggio dell`aria sulle ali. Questo ultimo e regolato dal
principio di Bernoulli il quale stabilisce che per un Iluido ideale su cui non viene applicato un
lavoro, per ogni incremento della velocita si ha simultaneamente una diminuzione della pressione o
un cambiamento nell' energia potenziale gravitazionale del Iluido.
Seguendo la superIicie dell`ala dell`aereo l`aria che passa sopra copre una distanza maggiore quindi
piu velocemente di quella che invece passa sotto. Questa diIIerenza di velocita crea anche una
maggiore pressione sotto l`ala e Tale situazione inIluenza la velocita che piu aumenta tanto piu
diventa maggiore la diIIerenza di pressione e la portata a disposizione.
Un`altra conseguenza si riscontra ad alta quota quando la densita dell`aria diminuisce generando
una pressione minore e quindi si ha meno portanza, questa situazione si va accentuando Iino al
raggiungimento della soglia di densita minima, posta solo ad una particolare altitudine chiamata
'quota di tangenza pratica.
Inclinazione delle ali e un`altro particolare del volo di un aereo che e legata alla Iormazione di un
angolo chiamato 'angolo di attacco (AdA) indicato da una costante. Questa inclinazione genera
una portanza maggiore tanto piu aumenta l`AdA. Questa aIIermazione e veriIicata Iino al
raggiungimento dell`ampiezza massima dell`AdA oltre la quale durante la cabrata (manovra di volo
che si eIIettua impennando il muso dell`aereo) l`aereo Iinisce in una situazione di stallo dove la
Iorza di gravita aumenta Iacendo precipitare l`aereo.

La Iorma dell`ala e dovuta a due motivi:
O La sua parte posteriore si deve restringere verso il basso con un bordo sottile, perche questa
e la zona dove i due Ilussi d'aria, quello proveniente dalla parte superiore dell'ala e quello
dalla parte inIeriore, si ricongiungono, e questo "proIilo aerodinamico" assicura che i Ilussi
si incontrino in modo graduale.
O L`ala deve generare una portanza suIIiciente a sostenere il peso dell`aeroplano. Ma per
generare una portanza l`aria passante sulla parte superiore dell`ala dovra percorrere una
distanza maggiore a velocita maggiore di quella inIeriore creando quella diIIerenza di
velocita e pressione della quale abbiamo gia parlato prima.
LA POSIZIONE DI STALLO



Una moderna rappresentazione da un`immagine del volo nuova, non piu rappresentato coma un
semplice modo di librarsi nel cielo come gli uccelli ma anche come un`arma di distruzione. L`aereo
oIIre un nuovo punto di vista sulla realta moderna. Il tema del volo aIIrontato dal ManiIesto
dell`aeropittura Iuturista (1929) celebra la scoperta delle nuove macchine volanti.


T. Crali, Aerocaccia II, 1936

I moderni aerei inIatti sono Irutto di ricerche Iinanziate dalle Iorze armate dei paesi coinvolti in
guerre, soprattutto tra la prima e la seconda guerra mondiale l`industria dell`aeronautica ebbe
notevoli incentivi.
Questa, che Iu riconosciuta Iorza armata autonoma solo nel 1923,inIatti, incomincio ad inserire dal
1912 aerei da ricognizione, armati di un unico Iucile per praticare il tiro alle 'colombe. Venne poi
inserita la mitragliatrice, e da terra s`inizio ad improvvisare artiglierie rialzate per cercare di
contrastare il Iuoco aereo. Gli aerei cominciarono cosi a raIIigurare il nuovo scenario dell`industria
bellica. I primi aerei militari non erano altro che dei biplani equipaggiati da armamenti da terra,
come Iucili e mitragliatrici, riscontrando pero un problema. Per evitare l`abbattimento del proprio
aereo si rese necessaria la sincronizzazione della mitragliatrice con l`elica. Successivamente gli
aviatori impararono a volare in Iormazione agli ordini di un capo.
L`industria dopo il primo conIlitto mondiale inizio a produrre in serie i cacciabombardieri ormai
resesi necessari per una maggiore incisivita sul territorio di guerra.
Gli aeroplani italiani che aIIrontarono il secondo conIlitto mondiale Iurono inIeriori ai loro
avversari solo sul piano costruttivo, i biplani, inIatti, erano gli unici prodotti delle nostre industrie.
Negli anni 30 l`industria italiana ebbe un momento di splendore, i nostri aerei erano considerati i
piu veloci, Iu italiano il record di velocita per idrovolanti nel 34. La vittoria in Etiopia Iu possibile
grazie all`aeronautica. L`anno della svolta Iu il `35, Iino a quel momento inIatti i motori utilizzati
erano quelli 'in linea solo successivamente s`inizio a costruire quelli radiali, perche meno
vulnerabili alle pallottole nemiche.
L`unico aereo italiano da caccia era aveva un motore in linea da 600 cavalli, armato con 4
mitragliatrici, l`armamento migliore in quel momento. Dopo avremo solo un biplano con il motore
potenziato ma con la meta delle mitragliatrici.
L`industria italiana allora si evolse creando un aereo con carrello retrattile. Tre tipi di caccia non
sempliIicarono la linea logistica italiana. Nella guerra contro la Francia i caccia italiani non ebbero
vita Iacile, anche se dopo riusci ad avere i modelli di quelli Irancesi.
L`evoluzione dell`armamento nei caccia italiani si vedra solo nel 1943, quando grazie alla cessione
di motori tedeschi l`industria italiana riuscira a incentivare la sua produzione.
L`industria dell`aviazione italiana riusci cosi ad evolversi ed a creare dai vecchi biplani dei nuovi
aerei competitivi a livello internazionale.

Il volo non e un semplice manuale di schemi e di esercizi tecnici e di esercizi tecnici, il volo e salire
in cielo con Icaro, discendere con MontgolIier e risalire con i Iratelli Wright. Il libro di Bach non e
sul volo ma sulle capacita di librarsi, un trionIo non della macchina ma dell`immaginazione.
Bach parla proprio di un piccolo biplano reduce da lunghi viaggi nell`omonimo libro nel quale
racconta la storia del lungo viaggio compiuto 'in sella a questo vecchio dominatore del cielo quale
il 'Biplano. Richard aveva scambiato un Fairchild del 1946 completamente riIatto per questo
biplano apprestandosi a percorrere la strada che lo riportera a casa con un nuovo amico. Un amico
con il quale viaggiare attraverso il tempo. Entrando nell`abitacolo un`intensa emozione, tutto in
legno e stoIIa. Due cicchetti e 'contatto. il silenzio si dilegua al suono del rumoroso motore, la
lama argentea si trasIorma in un grande ventaglio. Ha inizio cosi il lungo viaggio, durante il quale
l`autore impara a conoscere il suo aereo e viverci, a Iidarsene.

Ma Bach nel suo romanzo vive dei momenti diIIicili durante il viaggio, primo Ira tutti la manovra di
atterraggio, che ogni pilota dovrebbe saper eseguire ad occhi chiusi ma che si rivela sempre
diIIicoltoso anche per i piu esperti, dato che ad ogni tipo di aeroplano corrisponde una determinata
manovra di atterraggio, nella quale inIluiscono numerosi Iattori, in primo luogo gli agenti
atmosIerici. Nell`atterraggio l`azione del vento e Iondamentale. Quando questo e Irontale mantiene
la velocita dell`aria sulle ali elevata, questa azione e pericolosa perche non permette all`aereo di
rallentare in prossimita della pista. Il vento laterale tende a spostare dall`allineamento con la pista
l`aereo costringendo il pilota a correggerla di continuo. Il vento di coda aumenta lo spazio
necessario all`atterraggio. Il vento Iorte o a raIIica impone al pilota di attuare veloci correzioni sulla
direzione del velivolo per evitare uno sbandamento.

Un punto di vista, Iorse distinto e contrapposto, ma importante per avere un quadro completo
dell`inIluenza del volo sulla vita dell`uomo e quello di un autore molto importante della letteratura
italiana: Gabriele d`Annunzio.
Colui che scrisse 'Il piacere, il suo piu grande romanzo, dopo di che solo un altro dei suoi scritti
venne giudicato 'un grande successoe. l`ultimo capolavoro. a opinione dei critici, del Vate:
'Forse che si forse che no. D`Annunzio, nel suo libro, dipinge il volo o meglio utilizza il volo per
caratterizzare uno dei protagonisti, Paolo Tarsis. A quel tempo erano pochi gli 'aviatori e questo li
rendeva imprendibili, accattivanti, prede esotiche, ed e proprio questo ultimo aspetto quello sul
quale l`autore si soIIerma. Il volo era un qualcosa di estremamente particolare, qualcosa che anche
il Vate stesso amava praticare e cio dava un vago indizio sul proseguo dell`opera. Un`opera
autobiograIica dove d`Annunzio raccoglie appunti, Irasi, vicende, amori e passioni, riunendole in un
enorme racconto 'calderone.

Potrebbero piacerti anche