Anassimene di Mileto
Anassmene (in lingua greca ; Mileto, 586 a.C. circa 528 a.C.) stato un filosofo greco antico.
Vita e pensiero
Secondo Ippolito di Roma, nacque fra il 588 ed il 587 a.C. e, secondo Diogene Laerzio, mor negli anni della 63 Olimpiade, quindi fra il 528 ed il 525 a.C. Su di lui si hanno pochissime notizie. Fu quasi sicuramente discepolo di Anassimandro, dal quale eredit forse la direzione della sua scuola. Oltre che di filosofia si occup di astronomia e meteorologia. Anassimene fa parte di quel gruppo di filosofi naturalisti che, a partire da Talete, basarono i loro studi attorno alla ricerca dell'arch, cio il principio originario di tutte le cose. noto che Anassimene scrisse Anassimene alcune opere in dialetto ionico, ma di esse possediamo solo un frammento di 2 righe. Da questo breve frammento impossibile ricostruire la sua filosofia e quindi si ricorre a testimonianze indirette dei suoi pensieri. Una delle fonti pi importanti costituita dalla Confutazione delle eresie, opera di Ippolito che illustra il pensiero del filosofo.
Quindi l'aria, raffreddandosi, si condensa, diventa vento, poi nuvola e, condensandosi ancora, acqua, terra e infine pietra. Rarefacendosi, invece, l'aria si dirada e diventa fuoco. La condensazione produce quindi il freddo, la rarefazione il caldo; nascono cos i due contrari fondamentali da cui originano tutte le cose. A questa idea, Anassimene era giunto osservando il fatto che la temperatura dell'aria che esce dalla bocca diversa a seconda dell'apertura di quest'ultima: a bocca socchiusa l'aria esce fredda, a bocca larga esce calda. In questo modo aveva dimostrato come la temperatura fosse determinata dal grado di condensazione e di rarefazione. Tutte le trasformazioni del mondo vengono perci spiegate come trasformazioni dellaria, in quanto tutte le cose che formano
Anassimene di Mileto l'universo sono aria in un diverso grado di densit. Dal frammento della sua opera si deduce come Anassimene vedesse nell'aria anche la forza che anima il mondo:
Come l'anima nostra, che aria, ci sostiene, cos il soffio e l'aria circondano il mondo intero. (Anassimene, unico frammento delle sue opere rinvenuto)
(Il cosiddetto soffio vitale, o pneuma) L'universo viene concepito come un gigantesco organismo vivente che respira l'aria in cui immerso, e il respiro stesso la sua vita e la sua anima. Pi tardi Diogene di Apollonia difender la teoria di Anassimene, dando all'aria le caratteristiche del nous di Anassagora. L'aria diviene perci un soffio vitale (pneuma), principio vivificatore da cui originano tutte le cose, compresi gli dei e le cose divine.
Cosmogonia
Anassimene, secondo Aristotele, considerava la terra come un cilindro disposto al centro del cosmo che era sostenuto dall'aria stessa. Secondo Teofrasto, invece, la Terra semplicemente galleggiava sull'aria. Sempre Teofrasto attribuiva ad Anassimene una teoria cosmologica generale secondo la quale il Sole e tutti i corpi celesti (anch'essi di forma piatta) sarebbero nati dalla Terra. "Il sole terra, la quale per la rapidit del movimento si molto infuocata ed diventata incandescente". Anche gli astri originano dalla Terra dall'"umidit che da essa si leva e che, fattasi leggera, diventa fuoco e dal fuoco sollevato in alto si formano le stelle". Le stelle non si muovono circolarmente sotto la terra durante il periodo del giorno in cui non compaiono ma, giunte all'orizzonte, contornano il disco terrestre sino al luogo da dove poi risorgono. In questo modo viene spiegato anche l'alternarsi del giorno e della notte, dovuto al fatto che il sole, nel suo tragitto, viene ad essere celato dalle montagne presenti a settentrione. Come il maestro, Anassimene ammette il divenire ciclico del cosmo: il cosmo si genera dal principio e in esso alla fine si dissolve, secondo un ciclo senza fine.
Le opere
Come accennato ci rimasto solo un frammento delle opere di Anassimene che, come tutte le opere dei presocratici, venivano intitolate Intorno alla natura o Sulla natura. Secondo Diogene Laerzio, l'opera di Anassimene era scritta in linguaggio semplice e chiaro, in una prosa che potremmo definire scientifica; a differenza dell'opera del suo maestro e di altri presocratici come Eraclito che scrivevano attingendo ad un stile poetico, evocativo e spesso oscuro.
Bibliografia
I presocratici (1972), a cura di Antonio Capizzi, La Nuova Italia (ISBN 88-221-0263-0)
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Anassimene di Mileto
Note
[1] [2] [3] [4] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Anaximenes?uselang=it http:/ / viaf. org/ viaf/ 78005810 http:/ / id. loc. gov/ authorities/ names/ n94027413
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