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Insegnamento del Nuoto e l

competenze sociali
Diego Polan
psicologo-psicoterapeut
psicologo dello spor
psicologo FI
presidente Nazionale Società Professionale Operatori in Psicologia dello Sport e delle Attività Motori
consigliere Nazionale SIPSIS

1
Diego Polani, Ph.D.
i

Per  sopravvivere  l'uomo  ha  bisogno  di  adattarsi  alle  modi cazion
dell'ambiente.  Uno  dei  mezzi  di  adattamento  è  l'acquisizione  di  var
tipi  di  comportamento
L'apprendimento  coinvolge  le  aree  cognitiva,  motoria,  affettiva  e  so
ciale  dell’individuo,  e  si  esprime  attraverso  conoscenze,  abilità  
competenze  esercitabili  in  qualsiasi  attività:  lavoro,  tempo  libero,  ar
te,  scienza,  studio,  sport

cambiamenti  
modi cazioni
durature de
comportamento
che si veri cano i
seguito 
alle esperienz
realizzate dal soggetto

Diego Polani, Ph.D.


fi
 

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l

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TIPI   DI   APPRENDIMENT

Esistono  varie  forme  di  apprendimento  che  alla  base  riconoscon

meccanismi  neuro siologici  differenti: 

apprendimento  non  associativo, 

apprendimento  associativo 

e  apprendimento  cognitivo.

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fi
 

Apprendimento non associativ
Le  forme  conosciute più  comuni  di  apprendimento  non  associativo  vengon
rappresentate  da queste due situazioni

 Abitudine dove si  assiste  a  una  riduzione  della  rispost


comportamentale  ri essa  in  seguito  alla  presentazione  ripetu
ta  dello  stesso  stimolo
 Sensibilizzazione dove si  assiste  a  un'accentuazione  dell
reazione   siologica  in  risposta  a  una  vasta  gamma  di  stimoli
dopo  che  il  soggetto  è  stato  sottoposto  alla  somministrazion
di  uno  stimolo  particolarmente  intenso  o  nocivo

Ossia
l’organismo  modi c
la  propria  risposta  quand
viene  esposto  più  volt
allo  stesso  tipo  di  stimol
(tecniche behavioriste

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:

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a

Apprendimento associativ

è la tendenza a ricordare un'impression
che abbia,
con quella che si sta cercando
delle relazioni di somiglianza, 
contrasto o contiguit

precui

l'individuo apprend
la relazione che corr
tra stimoli di tipo differente
condizionamento classico
o tra uno stimolo e un comportament
dell'organismo stesso
condizionamento operant

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:

Apprendimento associativo più conosciut


Condizionamento  classico uno stimolo di per sé neutr
(stimolo  condizionato), se somministrato prima di uno stimolo
capace di indurre una reazione innata (stimolo  incondizionato)
diventa capace di suscitare la stessa risposta (rispost
condizionata);  quando in seguito viene presentato da sol
lo stimolo condizionato funge da segnale anticipatore del successivo arrivo d
ello stimolo incondizionato
Pavlov: stimolo incondizionato, riflesso incondizionato
stimolo condizionato, riflesso condizionato
dove:
l'organismo  coglie  la  relazion
tra  due  event
e  prevede  dal  manifestarsi  dell'un
il  prossimo  veri carsi  dell'altr

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fi
.

Apprendimento associativ

Condizionamento operante o anche quando si veri ca l'associazion


tra un comportamento dell'organismo e un determinato event
ambientale;  per esempio all'emissione spontanea di un comportamento segu
con regolarità (dopo un breve intervallo di tempo) uno speci c
evento ambientale, che funge da ricompensa e che rinforz
quindi il comportamento stesso. (Es. Skinner: controllo e modellamento

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o


fi
a

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o

Apprendimento cognitiv

L’apprendimento cognitivo implica un rapporto legato ad


una serie di operazioni mentali che prevedono l’analis
dello stimolo, il confronto tra analisi e informazioni gi
presenti in memoria e l’assegnazione ad una categori
mnemonica

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o

Esistono   anche   altre   forme   di   apprendimento

Apprendimento prova ed errore

si può raggiungere un obiettivo selezionando i comportamenti utili d

quelli errati

PROVARE

SBAGLIARE

RIPROVARE!!!

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,

Esistono   anche   altre   forme   di   apprendimento

Apprendimento per intuizione:

dopo  una  serie  di  tentativ
"improvvisamente
INTUIZIONE
si  ha  l'intuizion
della  soluzione  esatt

In questo caso si compie un lavoro mentale inconsapevole.


I vari schemi, dati, simboli, ricordi, emozion
vengono messi in rapporto tra loro, confrontati
collegati in un ragionamento veloce ed essenziale.

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e

"

Esistono   anche   altre   forme   di   apprendimento

Apprendimento per imitazione:

si  apprendono in questo cas


una  vasta  gamm
di  comportamenti  social
(aiutare,  collaborare,  aggredire
osservando  le  azioni  degli  altri

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a

STADI DELL’APPRENDIMENTO

Motivazione: si mette in azione un comportamento che viene


indirizzato allo scop

Variabilità: il tempo di apprendimento varia a seconda del tipo


di apprendimento utilizzato e dal soggett

Selezione: apprendimento della risposta corretta

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o

Apprendiment
Nel processo di apprendimento giocano un ruolo fondamentale l
DIFFERENZE INDIVIDUALI

l'apprendimento sarà più o meno


rapido a seconda del soggett
anche se tutte

le condizioni sono uguali

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FATTORI RELATIVI ALLE CONDIZIONI DELL’ESPERIENZ

riguardano la distribuzione delle prove di apprendimento nel tempo


apprendimento distribuito: ripetere le prove alternandole con periodi di riposo è
spesso più ef cace dell'apprendimento concentrato senza interruzione.
La durata ottimale dei periodi di lavoro e di riposo dipende dal soggetto e dal compito
assegnato.
In ogni apprendimento sono richieste:
a) una motivazion

b) una ricompensa chiamata : RINFORZ

Rinforzo positivo Rinforzo negativo


ricompensare la risposta corretta evidenziare la risposta errata

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Si ha apprendimento quando nell’eseguire un compito

• il rendimento migliora 


• diminuisce il tempo impiegato 


• diminuisce il numero degli errori

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:

Stadi dell’apprendimento MOTORI


L'apprendimento motorio si manifesta con una certa gradualità, con il passaggio
progressivo da una fase iniziale di comprensione del compito e di coordinazione
grezza a una fase nale di comprensione approfondita e automatizzazione del
movimento.
Si distinguono tre stadi di apprendimento motorio, che esprimono livelli diversi di
evoluzione delle abilità: stadio verbale-cognitivo, stadio motorio e stadio autonomo,
altrimenti de niti di coordinazione grezza, coordinazione ne e disponibilità variabile.

Diego Polani, Ph.D.


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O

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Stadio verbale-cognitivo o verbale-motorio o sviluppo della


coordinazione grezza

Rilevanza dei processi verbali per mediare la comprensione


cognitiva del compito.
La verbalizzazione svolge una doppia funzione:

• favorisce l'organizzazione di un piano d'azione

• aiuta la memorizzazione delle percezioni relative al movimento e
all'ambiente
Le attività verbali, utili nella fase iniziale per facilitare il
conseguimento di una prima approssimazione del gesto, perdono
in seguito di importanza in quanto impegnano fortemente i
processi attentivi
Si passa dal “che cosa fare” al “come farlo”.

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Per  sempli care  le  operazioni  di  trattamento  delle  informazioni,  sono
opportune
  condizioni  inizial relativamente  facili  e  accessibil
  dif colt introdotte  gradualment

DAL  FACILE  AL  DIFFICIL
DAL  SEMPLICE  AL  COMPLESS

mediante  istruzioni chiare,  sintetiche,  limitate  all'essenzial
e  rivolte  agli  aspetti  più  rilevanti  del  compito.

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:

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E

MENTE CONSCIA

Logica Lineare
(causa-effetto)
Pensiero
(esperienza secondaria)

Consapevolezza del presente


Comunicazione verbale
Analisi
Cercare di risolvere i problemi

Processa le informazioni circa 0,5 secondi


dopo l’evento

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MENTE INCONSCIA

Intuizione e associazione Cibernetica


Sensazione (esperienza primaria)

Memoria storica
Comunicazione non verbale
Sintesi
Conosce le soluzione

Processa le informazioni in tempo reale


prima che l’evento diventi consapevole

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Processo dell’apprendimento motori

Condizioni necessarie af nché l'esperienza del


movimento si trasformi in apprendimento
idoneità del soggetto

sono necessari suf cienti livelli di maturazione


neuro- siologica e di sviluppo delle funzioni
percettive e cognitive

Diego Polani, Ph.D.


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:

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:

Apprendimento e cambiamento
• L’apprendimento implica un cambiamento
• L’apprendimento può essere solo inferito
• L’apprendimento è lo sviluppo di competenze
• Apprendimento deve essere programmato e deve sviluppare la
crescita spontanea
• Apprendimento è un processo e un prodotto didattico

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LO SPORT E’ UN SETTORE SOCIALE CHE


GRAZIE ALLA SUA MISSION PUO’ FAVORIRE
ATTRAVERSO I VALORI EDUCATIVI
L’ADATTAMENTO E L’INTEGRAZIONE DELLE
VARIE COMPONENTI E GENERAZIONI NELLE
DINAMICHE SOCIALI IN CONTINUA
TRASFORMAZIONE ED EVOLUZIONE

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Lo Sport come strumento educativo

Lo sport per i bambini e ragazzi rappresenta una straordinaria opportunità d


crescita. Grazie all’attività motoria, il nostro ragazzo ha la possibilità di:

- vivere a contatto con un ambiente diverso da quello familiare


- creare le prime relazioni con i coetanei e con nuovi adulti di riferimento
- avere un buon "mezzo" di socializzazione
- godere di uno stile di vita salutar
- sperimentare il successo ma anche l'insuccesso
- conoscere l'importanza del rispetto dei tempi e delle regole

lo Sport è prima di ogni cosa, divertimento e voglia di star


insieme, senza nutrire gelosie inutili o false ambizioni.

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lo sport deve essere considerato


uno strumento educativo
rispetto delle regole
definizione degli obiettivi
impegno
dimensione del gruppo
chi insegna lo sport: tecnico o educatore?
come insegnare lo sport

Diego Polani, Ph.D.


Per CARL ROGERS
• L’istruttore/educatore è un facilitatore che deve
sapere instaurare un rapporto di fiducia e sicurezza
emotiva, dal quale si attiverà la trasformazione,
l’educazione e la formazione dell’allievo
• L’istruzione deve dare la giusta considerazione al
metodo più che ai contenuti e tenersi al passo con i
cambiamenti incalzanti che caratterizzano la nostra
società.

Diego Polani, Ph.D.


.

L’istruttore/educatore deve

Insegnare ad Imparare

Dare, cioè, ai suoi allievi quegli strumenti metodologici


che gli consentiranno di utilizzare le proprie
conoscenze e di renderle efficaci sul piano operativo.

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lo sport come strumento
educativo

valore educativo dello sport

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istruzione
trasmissione di contenuti

integrato
sistema

educazione
costruzione di comportamenti positivi

formazione
comportamenti positivi
definitivamente interiorizzati

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valori

contesto

comportamenti
Diego Polani, Ph.D.
integrato
sistema

COMPORTAMENTI CHE
SEGNANO IL CONTESTO

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Voi siete il centro della comunicazione
Lo scopo del comunicatore normalmente
è:
Farsi comprendere ed apprezzare dai
fruitori della comunicazione
Guidare i fruitori ad apprendere una
determinata cosa o ad agire determinati
comportamenti

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Diego Polani, Ph.D.


Per ottenere efficacia


comunicativa:
Non è sufficiente presentare ordinatamente dei
contenuti

È necessario generare un clima adatto a favorire


l’ascolto

Bisogna imparare ad ascoltare

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Diego Polani, Ph.D.
Non trasmettere semplicemente un messaggio o dire
delle cose
Impegnarsi per ottenere una reazione o influenzare
un comportamento
La comunicazione vera consiste nel risultato
ottenuto non nel contenuto trasmesso
Se il risultato ottenuto è coerente con l’obiettivo
programmato, allora la comunicazione è stata
efficace

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Per sfruttare coscientemente le possibilità offerte


dalla comunicazione, è sempre necessario definire
con esattezza:

• 1. A chi ci rivolgiamo: chi sono i soggetti con i


quali devo entrare in relazione?

• 2. L'obiettivo: cosa vogliamo che facciano, pensino,


abbiano presente, al termine della comunicazione?

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Attraverso la risposta a queste domande, è


possibile decidere:

• 1. Che cosa comunicare: quali sono i punti


fondamentali che devo comunicare per ottenere
l'effetto voluto e creare la relazione?

• 2. Come comunicarlo: quali sono gli “strumenti di


comunicazione” più adatti a ottenere l'effetto
voluto? Scritto, orale, ecc..

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L’ASCOLTO E LA COMPRENSIONE DEI FRUITORI


Tre punti importanti

❑ GLI OBIETTIVI DELL’ASCOLTO

❑ L’ASCOLTO DIFFICILE

❑ LA CAPACITA’ DI ASCOLTO

“Saper ascoltare è lo strumento che guida


la comunicazione” (C.Rogers)

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In una comunicazione si rappresentano la dimensione del


contenuto e quella della relazione

La dimensione dei contenuti è relativa ai codici verbali,


mentre quella della relazione riguarda i codici non verbali
ed il metalinguaggio

Il senso ed il significato di un messaggio viene


interpretato dall’interlocutore nell’ambito della relazione

(fonte P.Watzlawich – Palo Alto Institute Calif.Univer.)

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GLI OBIETTIVI DELL’ASCOLTO

Il primo obiettivo è costituito dalla conquista della fiducia


di chi ci ascolta. Essa si conquista per gradi attraverso:

1. Ascolto

2. Empatia

3. Relazione d’aiuto

4. Condivisione degli obiettivi

5. Autorevolezza

Il secondo obiettivo è rappresentato dalla comprensione dei


bisogni.

Soltanto attraverso l’ascolto si può comprenderli e quindi


averne maggiore consapevolezza . 24
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L’empatia, l’assertività e la relazione con l’altro

OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE,

affinché un processo di comunicazione non sia solo efficiente ma anche efficace, sono:

Farsi accettare

Essere appresi COMUNICAZIONE EFFICIENTE

Essere capiti

Per ottenere una comunicazione EFFICACE è importante raggiungere altri due obiettivi:
Essere ricordati
Provocare feedback (risposte) possibilmente a noi favorevoli
.

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QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UNO STILE


COMUNICATIVO EMPATICO ?

PASSIVA ASSERTIVA AGGRESSIVA

Difficoltà ad esprimere le Comunica in maniera Soggetto che trova


proprie emozioni e di tranquilla senza attaccare Soddisfazione
conseguenza le proprie le altre persone. dai propri bisogni interni ed
opinioni. Tende ad avere emotivi con la conseguenza di
Persona condizionata ed comportamenti corretti prevaricare gli altri.
influenzata dagli altri senza essere invadente e Cerca nella relazione una sorta
senza infrangere i di potere personale.
diritti altrui mentre
afferma i propri

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LA COMUNICAZIONE
con l’allievo

Sei bravo
Sei capace Non fare così
Sono fiero di Non sei capace
te Non sei bravo
Non vai bene

Diego Polani, Ph.D.



LA RICERCA DI OPZIONI EFFICACI
TROVARE IL GIUSTO EQUILIBRIO

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COMUNICAZIONE NELLA COPPI
ISTRUTTORE - ALLIEVO

Diego Polani, Ph.D.


A

Cosa fa un buon tecnico


Catalizza i punti di forza
Costruisce delle situazioni “di libertà”
Testimonia i valori tecnici
Incoraggia
Fornisce informazioni
Definisce aspettative di performance
Costruisce fiducia
Allena e supporta ove necessario
Si comporta da modello
Non divulga informazioni
confidenziali

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Potere Personale

Proporre

Chiedere

Persuadere

Ordinare

Minacciare

Forzare

Potere Derivante dal Ruolo


Diego Polani, Ph.D.
L’ISTRUTTORE PUÒ UTILIZZARE TUTTE
LE TECNICHE COMUNICATIVE DEL
MONDO, MA NON AVRÀ MAI UN GRANDE
SUCCESSO NELLE RELAZIONI SE NON
METTE
ENTUSIASMO
in ci che fa e nel suo modo di porsi!!!
DIVENTARE UN VINCENTE!!!
L’entusiasmo e la motivazione fanno ottenere
risultati incredibili!!!
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PER AVERE
ENTUSIASMO
ci si deve immedesimare
nell’Entusiasmo!!!
Per avere ENTUSIASMO e
MOTIVAZIONE

si deve agire sui Propri stati d’animo!!!

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Attenzione ai limiti

• L’attenzione di chi ci ascolta è limitata e quello che diciamo passa


attraverso la sua dotazione di significati e schemi concettuali
• La curva di apprendimento cade dopo circa 20 minuti e una delle
prime regole dei giornalisti della BBC è che si può comunicare UNA
SOLA NUOVA IDEA ogni tre minuti.
• Dobbiamo chiarirci con precisione ciò che riteniamo veramente
importante trasmettere e limitare tutto il resto
• Far sì che ciò che è importante per noi lo diventi anche per chi
ascolta (condivisione degli obiettivi).

Diego Polani, Ph.D.


.

Impara tutto quello che puoi


dalla teoria, ma quando sei di
fronte agli altri dimentica il
manuale

K.G.Jung

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