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Prof.

Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore


Facoltà di “Scienze dell’uomo e della società”
Anno Accademico 2021/2021
Corso di Studi in “Scienze e tecniche psicologiche”, classe di laurea L-24

Insegnamento Sociologia
CFU 6
Settore Scientifico
SPS/07 – Sociologia generale
Disciplinare
Metodologia didattica Lezioni frontali
Nr. ore di aula 36
Nr. ore di studio autonomo 114
Mutuazione No
Annualità Primo Anno
Periodo di svolgimento Primo semestre

infine Docente
Prof. Sergio Severino
E-mail
sergio.severino@unikore.it
Ruoloi
P.O.
SSD docente
SPS/07 – Sociologia generale
9 il n43
Propedeuticità Nessuna
Sede delle lezioni Plesso D – Facoltà di “Scienze dell’uomo e della società”

Moduli
N. Nome del modulo Docente Durata in ore
1 Modulo unico suddiviso in “Unità di Apprendimento” Prof. Sergio Severino 36

Orario delle lezioni


Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore
L’orario delle lezioni sarà pubblicato sulla pagina web del corso di laurea:
https://www.unikore.it/index.php/scienze-tecniche-psicologiche-attivita-didattiche/calendario-lezioni
N. Nome del modulo Docente Durata in ore
1 Modulo unico suddiviso in “Unità di Apprendimento” Prof. Sergio Severino 36

Orario delle lezioni


L’orario delle lezioni sarà pubblicato sulla pagina web del corso di laurea:
https://www.unikore.it/index.php/scienze-tecniche-psicologiche-attivita-didattiche/calendario-lezioni

Obiettivi formativi
Analizzare gli aspetti salienti del processo di formazione della società. Affrontare lo studio delle
principali forme di disuguaglianza. Approfondire il punto di vista specifico con il quale la disciplina
affronta lo studio della società, sia negli aspetti macro-sociali, sia in quelli micro-sociali. Osservare i
cambiamenti sociali e lo sviluppo dei fatti sociali attraverso studio di un caso: la radio dei poveri cristi

Contenuti del Programma


U.A. 1a – Presentazione della scheda di trasparenza (programma d’insegnamento). Introduzione
alla materia. L’immaginazione sociologica (Cap. 1). La Teoria sociale (Cap. 2). Studiare il
mondo sociale (Cap. 3). 6h
a
U.A. 2 – La struttura sociale (Cap. 5). Cultura, Media e Comunicazione (Cap. 6). 6h
U.A. 3a – L’interazione sociale (Cap. 4). Crimine, Devianza e Controllo sociale (Cap. 14). 6h
U.A. 4a – Genere e Sessualità (Cap. 11). Famiglie e Vita famigliare (Cap. 12). 3h
U.A. 5a – Potere e Politica (Cap. 7). Mercati, Organizzazioni e Lavoro (Cap. 8). Stratificazione
sociale, Disuguaglianza e Povertà (Cap. 9). Globalizzazione (Cap.15). 6h
a
U.A. 6 – Razzismo e Migrazioni (Cap. 10), La Religione (Cap. 13). 6h Inline
U.A. 7a – “La radio dei poveri cristi” - Intervista impossibile a Danilo Dolci. 3h

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Risultati di apprendimento (descrittori di Dublino)
Alla fine del corso, gli studenti dovranno aver conseguito le seguenti abilità, conoscenze e
competenze:
1. Conoscenza e capacità di comprensione:
Gli studenti dovranno ottenere conoscenze e capacità di comprensione, elaborare e applicare i
paradigmi della sociologia, svolgere efficacemente ricerche (di primo e di secondo livello) sia
esplorative, sia descrittive.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Gli studenti dovranno essere capaci di applicare le conoscenze, la comprensione e sviluppare abilità
nella gestione delle problematiche (anche su tematiche inedite) connesse al settore di riferimento
ed essere in grado di leggere criticamente le problematiche sociali.
3. Autonomia di giudizio:
Gli studenti dovranno essere in grado di integrare le conoscenze (anche in maniera interdisciplinare)
e gestire l’eventuale complessità disciplinare al fine di formulare giudizi in maniera critica e
consapevole rispetto alle problematiche del settore, sia a livello sociale, sia etico, nonché essere in
grado di valutare in piena autonomia di giudizio le problematiche sociologiche.
4. Abilità comunicative:
Gli studenti dovranno essere in grado di comunicare (chiaramente e senza ambiguità), utilizzando
correttamente il registro specifico della disciplina, nonché di utilizzare le conoscenze acquisite per
interagire efficacemente con interlocutori specialisti (e non), dimostrando di aver acquisito le abilità
comunicative tali da consentirgli di elaborare degli interventi sociologici.
5. Capacità di apprendere:
Gli studenti dovranno sviluppare la capacità di apprendimento (nonché di auto-apprendimento), che
consentirà loro, dopo il superamento dell’esame di questo insegnamento, di continuare a studiare il
filone di studi in maniera autonoma e di essere in grado di sviluppare sia la ricerca bibliografica
specifica, sia gli approfondimenti necessari, in modo tale da procedere in modo autonomo nel proprio
aggiornamento conoscitivo e professionale.
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Testi per lo studio della disciplina
Testi principali:
aggiornamento conoscitivo e professionale.

Testi per lo studio della disciplina


Testi principali:
• Manza J., Arum R., Haney L. (2018) Progetto sociologia. Guida all’immaginazione sociologica,
Seconda edizione, PEARSON Italia, Milano - Torino
• Severino S. (2015) Intervista impossibile a Danilo Dolci, Aracne Editrice, Roma.
Materiale didattico a disposizione degli studenti:
• Il docente fornirà le copie PDF delle presentazioni PowerPoint utilizzate durante le lezioni

Modalità di accertamento delle competenze


Il colloquio orale individuale verterà sull’intero programma dell’insegnamento.
I criteri cha la Commissione utilizzerà per la valutazione saranno:
1) capacità dello studente di centrare il focus della domanda e pertinenza delle argomentazioni

I
utilizzate per la risposta;
2) originalità della risposta e capacità di attivare collegamenti con altri temi pertinenti;
3) esaustività della risposta;
4) competenza linguistica e utilizzo di un lessico specifico.

Date di esame
Le date di esami saranno pubblicati sulla pagina web del corso di laureai:
https://www.unikore.it/index.php/scienze-tecniche-psicologiche-esami/calendario-esami

Modalità e orario di ricevimento


Gli orari di ricevimento saranno pubblicati sulla pagina personale del docente:
https://www.unikore.it/index.php/sc-tec-psi-persone/docenti-del-corso
i
PO (professore ordinario), PA (professore associato), RTD (ricercatore a tempo determinato), RU (Ricercatore
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a tempo indeterminato), DC (Docente a contratto).
Università degli Studi
di Enna - Kore

PROGETTAZIONE
SOCIOLOGIA

GUIDA
ALL’IMMAGINAZIONE
SOCIOLOGICA
di Jeff Manza, Lynne Haney
e Richard Arum

© Pearson Italia
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Università degli Studi
di Enna - Kore

Alcuni grandi temi:

Società
Struttura sociale - stratificazione
Globalizzazione
Reti sociali – Social network
Sociologia
Lente del sociologo

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d
Università degli Studi
di Enna - Kore

Capitolo 1
Immaginazione
sociologica
Indice del capitolo

1 - Cos’è l’immaginazione sociologica e perché


vale la pena acquisirla?
2 – Cosa sono i contesti sociali e perché sono
importanti?
3 – Quali sono le origini della sociologia e in
cosa differisce la sociologia dalle altre scienze
sociali?

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• L’immaginazione sociologica è la capacità di riflettere


sistematicamente su quanto cose da noi percepite come problemi
personali – per esempio, i debiti causati dai prestiti d’onore, le
richieste contraddittorie di genitori divorziati o l’incapacità di
instaurare una relazione sentimentale soddisfacente – siano, in
realtà, questioni sociali ampiamente condivise da altri individui nati
in un periodo e in un ambiente sociale simile al nostro.

• Il sociologo Charles Wright Mills (a) (1916-1962) coniò


l’espressione nel 1959: “L’immaginazione sociologica ci permette di
afferrare biografia e storia e il loro mutuo rapporto nell’ambito della
società”.

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• Le nostre esistenze individuali sono fortemente influenzate dai


luoghi e dai tempi in cui siamo nati, da chi nasciamo e dalla serie di
esperienze fatte durante l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta.

• Ad ogni stadio della vita, sia come individui che come membri di un
mondo sociale, le nostre opportunità e le nostre potenzialità sono
sempre influenzate dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie che
incontriamo.

• L’immaginazione sociologica ci aiuta a comprendere il mondo che


ci circonda, e iniziare a pensare in profondità a come migliorarlo,
mettendo in discussione tendenze di fondo che consideriamo
“normali” o “naturali”.

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Capitolo 1 - The Sociological Imagination (1959) tradotto da
Maffi per Il Saggiatore, 1962.

• Si tratta di un atteggiamento mentale che porti ad una sociologia


capace di collegare le esperienze individuali e le relazioni sociali.
• Le tre componenti della immaginazione sociologica sono:
1. La storia: come una società viene in essere, come cambia e come
fluisce in essa il processo storico
2. La biografia: il carattere della "natura umana" in una determinata
società; quale tipo di persona vive in una particolare società
3. La struttura sociale: come operano gli ordini istituzionali in una
società, se sono dominanti, che rapporti hanno, l’evoluzione, ecc.
• La i. s. dà a chi la possiede l'abilità di vedere, al di là del proprio
ambiente e della sua personalità, le strutture sociali e la relazione
tra storia, biografia, struttura sociale.

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b – disuguaglianze
• Diversità è un elemento biologico strutturale.
• Differenza è una distinzione tra enti appartenenti a una stessa
categoria concettuale, che può comportare la specificazione
dell'aspetto per cui differiscono tra di loro
• Disuguaglianza (sociale) è una sperequazione nei privilegi, nelle risorse
e nei compensi, nelle opportunità, nell’accesso ai diritti, considerata da
un gruppo sociale come ingiusta e pregiudizievole per le potenzialità
degli individui.

“Tutti gli uomini sarebbero dunque necessariamente uguali, se fossero


senza bisogni.
La miseria connessa alla nostra specie subordina un uomo a un altro
uomo; non l'ineguaglianza è la vera disgrazia, ma la dipendenza (…)”
(Voltaire, 1700)

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b – disuguaglianze
• Uguaglianza: situazione per cui tutti gli individui all'interno di
società o gruppi specifici isolati debbano avere lo stesso stato
di rispettabilità sociale.
• Diversità (alterità): essere diverso, non uguale, non simile d’aspetto
(caratteristiche antropomorfe-morfologiche)
• Differenza: costruzione sociale, distinzione tra enti appartenenti alla
stessa categoria. Diversità tra cose dello stesso genere. (Aristotele)Fratelli
• Disuguaglianza: differenza nell’accesso ai privilegi, diritti, doveri,
opportunità, ricompense.

“Trovare una forma di associazione che difenda e protegga, mediante tutta


la forza comune, la persona e i beni di ciascun associato e per mezzo della
quale ognuno, unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a se stesso e
rimanga libero come prima.”
(Jean-Jacques Rousseau, Il contratto sociale, 1762)

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica –
Guardare attraverso lenti sociologiche

L’immaginazione sociologica • Molti pensano che la gente sovrappeso sia


mette in discussione alcune responsabile della propria obesità mangiando
tendenze di fondo che tutti troppo e non facendo esercizio fisico.
noi abbiamo.
• I sociologi che studiano l’obesità hanno messo
a fuoco alcuni fattori sociali che contribuiscono
a far aumentare il peso di molte persone.
• Questi fattori comprendono uno stile di vita
sedentario basato sul lavoro d’ufficio e su
talune specifiche attività del tempo libero
(come guardare la TV o stare seduti al
computer), l’ascesa dell’industria del fast food,
l’uso crescente di alimenti grassi nella nostra
dieta e il diffuso ricorso all’automobile invece
che alle nostre gambe per muoverci.

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• Una buona immaginazione sociologica implica la capacità di porre


domande non scontate, domande “difficili”, anziché accettare
immediatamente risposte preconfezionate (ovvero stereotipi).

• Gli stereotipi sono credenze solitamente false, o perlomeno


esagerate, relative ai membri di un gruppo, ma che sono tuttavia
alla base delle supposizioni sui singoli individui che ne fanno parte.
Sono cioè indebite generalizzazioni a proposito di individui partendo
da ciò che crediamo di sapere sui gruppi a cui appartengono.

• La discriminazione implica ogni comportamento, pratica o politica


che danneggi, escluda o svantaggi le persone sulla base della loro
appartenenza a un qualche gruppo o categoria sociale.

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q
Mi considererei il più fortunato dei mortali se
riuscissi a guarire gli uomini dai loro pregiudizi.

Pregiudizio io chiamo non già il fatto di ignorare


certe cose, ma di ignorare se stessi.

Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu,


meglio noto solamente come Montesquieu (1689 – 1755)

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Gli stereotipi
• “Un’immagine rigida e non modificabile, semplificata per poter servire
da matrice chiara, capace di produrre a sua volta rappresentazioni e
immagini del mondo.”
• “Uno schema rigido fornito dal contesto sociale e culturale.”
• “Conoscenze fisse e impermeabili che organizzano le rappresentazioni
sociali delle realtà sociali” (Lippmann, 1992).
• “Caratteristica ontologica dell’uomo di attribuire le caratteristiche di un
gruppo minore/piccolo a una più grande” (Severino).
• Atteggiamento precostituito e
generalizzato, non acquisito sulla base di
un'esperienza diretta su gruppi sociali.
• Stereotipo – dal greco "stereos" (rigido) e
"typos" (immagine), quindi "immagine
rigida" – nasce in ambito tipografico, per
indicare un metodo di duplicazione delle
composizioni tipografiche e dei cliché.

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I pregiudizi
C
• Il termine pregiudizio (dal latino prae, "prima" e iudicium, "giudizio")
può assumere diversi significati, tutti in qualche modo collegati alla
nozione di "giudizio prematuro", ossia parziale e basato su argomenti
insufficienti o su una loro non completa o indiretta conoscenza.
• Fa parte quindi del senso comune, che è quella forma di pensiero e di
ragionamento che appartiene a una cultura e ne plasma la produzione
culturale in modo inconsapevole.
• Predilezione immotivata per un particolare punto di vista o una
particolare ideologia, che può condurre ad accettare o rifiutare
la validità di una dichiarazione, sulla base delle ideee preconcette,
piuttosto che con alcuna riflessione.
• Atteggiamento, opinione concepita sulla
base di convinzioni personali e generali,
senza conoscenza diretta dei fatti, delle
persone, delle cose, spesso
superstiziosa...
mancal'osservazione
dettato dallo stereotipo
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Discriminazione
• La discriminazione consiste nel trattamento, nella considerazione e/o
nella distinzione non paritaria, attuati nei confronti di un individuo sulla
base di un particolare gruppo sociale, classe sociale o categoria in cui la
persona viene percepita come appartenente, anziché basandosi sui suoi
singoli attributi.
• Ciò include il trattamento sociale di un individuo o di un gruppo, in base
alla loro appartenenza effettiva o percepita, all'interno di una
determinata categoria sociale "in un modo che è peggiore del modo in cui
le persone vengono solitamente trattate".
(Cambridge Dictionaries Online, Cambridge University)
• Comprende la reazione del gruppo dominante che intende limitare i
membri di un gruppo minoritario nelle opportunità e/o privilegi,
disponibili invece alla maggioranza delle altre persone e conducendo in
tal maniera all'esclusione sociale delle persone, basandosi su decisioni e
motivazioni del tutto irrazionali. (Introduction to sociology. 7th ed. New York: W. W. Norton & Company Inc,
2009)
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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• Tutti possediamo un certo livello di immaginazione sociologica.

• Per formulare domande sociologiche e valutare le prove empiriche


a esse collegate, i sociologi hanno sviluppato un insieme
di teorie sociali (schemi molto generali che suggeriscono
determinati assunti e asserti su come funziona il mondo)
e metodi di ricerca (modi di studiare sistematicamente tali
questioni, per trovare nuove evidenze che permettano di
elaborare nuove risposte).

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

Un esempio
• Il sociologo Richard Arum ha condotto un progetto di ricerca
che segue il percorso di più di 2000 giovani provenienti da
24 diversi college e università statunitensi, i quali hanno
concluso gli studi e sono pronti per iniziare a lavorare.
A che cosa sono dovute le differenze nei risultati?
• Come influiscono le esperienze di vita che gli studenti fanno prima
dell’università sulle loro esperienze all’università?
• Come incide l’organizzazione sociale della vita universitaria sulle
esperienze degli studenti?
• L’esperienza dell’università avvantaggia tutti in ugual misura?
• In che modo i percorsi accademici degli studenti sono influenzati dai
mercati del lavoro che li attendono dopo la laurea?
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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

La sociologia si occupa principalmente di capire come gli individui


partecipano alla, e sono influenzati dalla, società in cui vivono.
Ci riferiamo a questa influenza della società sugli individui con il
termine contesto sociale.

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

I fattori che influenzeranno la vita di ogni bambino:


contesti sociali
• la famiglia di origine e il livello di istruzione, la ricchezza e il
reddito dei genitori;
• il quartiere e la comunità locale in cui il bambino crescerà o vivrà
da adulto;
• l’istruzione che egli riceverà (inclusa la qualità delle scuole che
frequenterà);
• i tipi di organizzazione (chiese, club o gruppi) di cui farà parte o a
cui avrà accesso, e le persone che incontrerà in quegli ambienti;
• il tipo di occupazione che troverà;

• il paese (ricco, povero o in rapido sviluppo);


• il periodo storico.

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• La sociologia si può quindi definire come lo studio dei diversi


contesti attraverso cui le vite degli individui prendono forma e il
mondo sociale viene creato - nelle sue due componenti cruciali:

• L’interazione sociale
– si riferisce ai modi in cui le persone agiscono insieme, modificando o
alterando il proprio comportamento in risposta alla presenza altrui;
– è governata da un insieme di norme: le regole fondamentali della
società che ci aiutano a sapere che cosa è o non è appropriato fare in
una data situazione.
• La struttura sociale
– si riferisce ai modi in cui regole e norme della vita quotidiana diventano
modelli durevoli che plasmano e regolano le interazioni sociali.
– ha due componenti cruciali: le gerarchie e le istituzioni.

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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

La nascita della sociologia


• Il termine sociologia è stato coniato dal filosofo francese
Auguste Comte (1798-1859) nel 1839.
• Comte pensava che la sociologia sarebbe diventata la scienza
fondamentale del mondo sociale articolandosi in “statica
sociale”(lo studio delle società per come esse sono in un dato
momento) e in “dinamica sociale” (lo studio dei processi del
cambiamento sociale).
• Émile Durkheim (1858-1917), occupò nel 1887 la prima
cattedra di Scienza sociale in Europa, all’Università di
Bordeaux, e nel 1898 fondò “L’année sociologique”, prima
influente rivista europea di sociologia.
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e – Auguste Comte (1798 - 1857)
Nell'opera Piano dei lavori scientifici necessari per
riorganizzare la società (1822), aveva formulato
la legge dei 3 stadi che riprenderà nel Corso di filosofia
positiva. Considerava la sociologia come l'ultimo
risultato di uno sviluppo di scienze, quali la biologia,
la chimica, la fisica. Credeva che lo studio di tale
disciplina avrebbe portato l'umanità a uno stato di
benessere, dato dalla comprensione e dalla capacità di
controllo del comportamento umano.
1. Stadio Teologico: la ricerca delle cause dei fenomeni viene attribuita ad
esseri soprannaturali.
2. Stadio Metafisico: gli agenti soprannaturali sono rimpiazzati da forze
astratte, il pensiero resta prigioniero dei concetti filosofici astratti.
3. Stadio Positivo: la ragione non divaga più, bensì viene finalizzata alla
prassi.
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f – Emile Durkheim (1858 – 1917)
Nella sua teoria, i fatti sociali costituiscono l'oggetto della
ricerca sociologica: « qualsiasi maniera di fare, fissata o
meno, suscettibile di esercitare sull'individuo una
costrizione esteriore; o anche (un modo di fare) che è
generale nell'estensione di una data società pur
possedendo una esistenza propria, indipendente dalle sue
manifestazioni individuali. » (Le Regole del Metodo
Sociologico, 1895)
Uno degli studi più famosi di riguarda il suicidio (Il suicidio. 1897): pur
sembrando in apparenza un atto soggettivo, imputabile a incurabile infelicità
personale, mostra come ci possano essere dei fattori sociali che esercitano
un'influenza determinante al riguardo (anomia). Scarta le spiegazioni del
suicidio di tipo psicologico; ammette che vi possa essere una
predisposizione psicologica di certi individui al suicidio, ma la forza
che determina il suicidio non è psicologica, bensì sociale.
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Capitolo 1 - Immaginazione sociologica

• Alla fine del XIX secolo furono due gli sviluppi fondamentali
che stimolarono le scienze sociali in generale e la sociologia in
particolare: l’industrializzazione e l’urbanizzazione.
• Innovazioni tecnologiche resero possibile la crescita della
produzione su larga scala di beni di consumo,
trasformando economie basate sul’agricoltura in economie
basate sulla produzione di merci.
• La diffusione del lavoro in fabbrica creò occupazioni che si
concentravano in aree urbane, sempre più popolate e con
grandi problemi.
• I cambiamenti sociali resi possibili dall’industrializzazione
furono immensi.

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industrializzazione - urbanizzazione

• Con il termine industrializzazione si intende quel processo di


trasformazione di una società da uno stadio rurale a uno industriale,
con forte inurbamento e abbandono delle campagne a favore del lavoro
nelle fabbriche.
• L'industrializzazione si manifestò in maniera crescente per la prima
volta negli Stati Uniti e in Europa, soprattutto in Inghilterra nel corso
del XIX secolo in seguito all'avvento della prima rivoluzione industriale.
• Inurbamento: processo consistente nella migrazione di grandi masse
di popolazioni dalle campagne alle città.
• Urbanizzazione: assunzione di uno stile di vita urbano da parte di
masse contadine.
• Profonde trasformazioni delle
strutture economiche e sociali
determinate dal rapido
sviluppo dell'industria.
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produzione di massa

• La produzione di massa (detta anche: "a flusso", "ripetitiva", "in


serie" o "seriale", "continua") è la realizzazione di grandi quantità di
prodotti standardizzati, spesso compiuta con catene di montaggio o
linee a trasferimento. Basata sui principi formulati da Frederick
Taylor, sull'utilizzo di parti intercambiabili prodotte con macchine
utensili rispettando tolleranze di lavorazione, fu grandemente
diffusa da Henry Ford nel XX secolo, specie con la sua
proverbiale Ford Modello T.

• La produzione snella (dall'inglese lean manufacturing o lean


production) è una modalità produttiva che punta a minimizzare gli
sprechi fino ad annullarli.

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PAROLE CHIAVE

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