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Come nel caso della cricca, le linee isostatiche si distorcono, addensandosi vicino
all’intaglio dove varia la sezione resistente. Lo stress quindi si intensifica in
corrispondenza dell’intaglio. Lontano dall’intaglio, le linee di flusso delle tensioni
restano invece rettilinee e il valore di tensione coincide con quello nominale.
DEFORMAZIONI TERMICHE
x =0 x 0
y =0 y 0
z =0 z 0
Allora:
𝐸𝛼∆𝑇
𝜎𝑥 = 𝜎𝑦 = − c.v.d.
1−𝑣
𝑣 2𝐸𝛼∆𝑇 1+𝑣
𝜀𝑧 = − (− ) + 𝛼∆𝑇 = 1−𝑣 𝛼∆𝑇
𝐸 1−𝑣
L’elemento di materiale non può deformarsi lungo
nessuna direzione a causa dell’azione del materiale
circostante.
x =0 x 0
y =0 y 0
z =0 z 0
Le equazioni costitutive termo-meccaniche
diventano allora:
𝜎𝑥 𝑣
0= − (𝜎𝑦 +𝜎𝑧 ) + 𝛼∆𝑇
𝐸 𝐸
𝜎𝑦 𝑣
0= − (𝜎𝑥 +𝜎𝑧 ) + 𝛼∆𝑇
𝐸 𝐸
𝜎𝑧 𝑣
0= − (𝜎𝑥 +𝜎𝑦 ) + 𝛼∆𝑇
𝐸 𝐸
Sottraendo la seconda e la terza equazione dalla
prima si ottiene:
1+𝑣 1+𝑣
𝜎𝑥 = 𝜎𝑦 𝜎𝑥 = 𝜎𝑦
𝐸 𝐸
1+𝑣 1+𝑣
𝜎𝑥 = 𝜎𝑧 𝜎𝑥 = 𝜎𝑧
𝐸 𝐸
Ossia: 𝜎𝑥 = 𝜎𝑦 = 𝜎𝑧
Sostituendo tale relazione, per esempio, nella
prima equazione si ottiene:
𝜎𝑥 2𝑣 𝐸𝛼∆𝑇
0= − 𝜎𝑥 + 𝛼∆𝑇 𝜎𝑥 = −
𝐸 𝐸 1−2𝑣
Allora:
𝐸𝛼∆𝑇
𝜎𝑥 = 𝜎𝑦 = 𝜎𝑧 = − c.v.d.
1−2𝑣