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1 DESCRIVERE LA CURVA DELL’ENERGIA SPECIFICA PER UNA SEZIONE RETTANGOLARE:

Nell’ipotesi di corrente lineare, a tutti i punti di una sezione trasversale corrisponde la stessa quota
piezometrica, in termini di pressione relativa, individuata dalla quota del pelo libero.
Dato Zf la quota del fondo della sezione trasversale più depressa, il carico totale della corrente è:
2 2
p V V
H= z + + =Zf +h+
ρ 2g 2g
Nelle correnti a pelo libero, si assume come piano di riferimento, non un valore unico ma i fondo della
sezione considerata.
Si parla di energia specifica, che rappresenta comunque l’energia meccanica contenuta dalla corrente.
V2
E=h+
2g

Se esprimiamo l’energia specifica in termini di portata, si ha:


V
2
Q2
E=h+ =h+
2g 2 g∗A2

Valuto ora i comportamento di E, in funzione di h, mantenendo la portata Q costante.


E=E(h)
E dipende da h, direttamente per il primo termine a destra dell’uguale e inversamente tramite l’area A, a
denominatore del secondo termine a destra.
Se h tende ad infinito, anche A tende ad infinito e quindi il termine critico tende a 0, ovvero E tende ad h.
Se h tende a 0, A tende a 0 ed il termine cinetico ad infinito.
Pertanto la funzione E è positiva e tende asintoticamente alla retta E=h e all’asse delle ordinate.
La funzione E=E(h) ha un minimo, ovvero deve esserci un determinato valore di h per cui E ha valore
minimo.
Se deriviamo E per h e poniamo la relazione pari a 0, otteniamo:

Se B è la larghezza della sezione alla superficie, possiamo assumere che dA=B*dh e sostituendo si cerca
quel valore minimo di E per cui:
A 3 Q2
=
B g
Questo valore di h, viene chiamata altezza cinetica K.
L’altezza cinetica di k, di una corrente a pelo libero di assegnata portata Q, è quella per cui si verifica un
minimo dell’energia specifica E rispetto al fondo dell’alveo.
Dalla relazione precedente esprimendo la portata in termini di area e velocità, possiamo definire una
velocità critica Vc:


3 2 2
A A ∗Vc g∗A
= → Vc=
B g B
A
definisce una profondità media della corrente hm, che in corrispondenza dello stato critico definisce
B
un’altezza critica km.
Nel caso di una sezione rettangolare, quindi A=B*h, allo stato critico avremo:
A 3 Q2
= con A=B*k
B g


3 3 2 2
B ∗k Q Q
= → K =3
B g g∗B2
Di conseguenza la velocità critica è pari a:
Vc=√ g∗k
Sostituendo nella formula dell’energia specifica:
2
V Emin=k+ g∗k =k + k = 3 ∗k
E=h+ ;
2g 2∗g 2 2
Quindi allo stato critico, per una sezione rettangolare abbiamo un altezza cinetica pari a metà dell
profondità, ed energia specifica pari a 3/2 della profondità.
Estendendo alla generica sezione abbiamo:
km
Emin=k+
2

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