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Politecnico di Milano — Fisica Sperimentale A — Prova del 14.02.

2019

1. Si considerino due punti P , Q, rispettivamente di masse m, 2m, appoggiati su un piano orizzontale liscio
e collegati da una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla. I punti, inizialmente tenuti fermi
a distanza x0 , vengono a un certo istante lasciati liberi di muoversi.
• Determinare le grandezze che si conservano dall’istante iniziale all’istante in cui i punti vengono a
contatto.
• Calcolare la velocità dei due punti subito prima di scontrarsi.
• Sapendo che nell’urto viene persa metà dell’energia cinetica, si calcolino le velocità dei due punti
dopo l’urto.
(∗) Calcolare a quale distanza xf i punti si (ri)fermano dopo l’urto.

P, m k, x Q, 2m

2. Un corpo, rappresentabile come un punto materiale P di massa m, scorre lungo un piano scabro, inclinato
di un angolo α rispetto all’orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico fra piano e corpo vale μd .
All’istante iniziale il punto si trova sulla sommità del piano inclinato e possiede velocità v0 .

• Descrivere il moto del punto.


• Calcolare il minimo valore del coefficente di attrito dinamico necessario per far fermare il corpo, e
calcolare in tal caso la distanza percorsa prima dell’arresto.

P, m
μd

3. Si consideri una molla nonlineare, la cui energia potenziale sia data da Vα (x) = 12 kx2 + 14 αx4 , dove x
è la lunghezza della molla, k > 0 è la costante elastica della molla, e α è un parametro che misura la
nonlinearità della molla.
• Si identifichino le dimensioni del parametro α.
• Si determini per quali valori di α la molla esercita una forza attrattiva a tutte le distanze.
Soluzione

1. Durante il moto si conservano la quantità di moto totale e l’energia meccanica del sistema. Di conseguenza,
le velocità vP , vQ dei punti subito prima dell’urto soddisfano
m vP + 2m vQ = 0, 0 + 12 kx20 = 12 m vP2 + 12 2m vQ
2
+ 0,
da cui si ottiene (definito un versore i parallelo al vettore P Q)

2kx20
v P = −2vQ = i.
3m
Se durante l’urto viene persa la metà dell’energia cinetica, le velocità dopo l’urto soddisfano
 
m vP + 2m vQ
= 0, 1
2 mv 2
P + 1
2 2mv 2
Q = 1 1
2 2 mv 2
P + 1
2 2mv 2
Q

da cui si ottiene √ √
v P = 2 vQ , v Q = − 2 vQ .
2

Essendo nulla la quantità di moto totale, i due punti si dovranno fermare contemporaneamente, e lo
faranno alla distanza xf tale che

2 kxf = 14 kx20 xf = 2 x0 .
1 2 2
=⇒

2. La reazione vincolare del piano inclinato bilancia la componente ortogonale del peso del punto, e quindi
vale
N = mg cos α.
Dalla relazione di Coulomb, la forza di attrito sarà pari a
|T | = μd mg cos α.
Detta s l’ascissa del punto lungo il piano inclinato (orientata verso il basso), la componente tangente
dell’equazione del moto del punto fornisce
ms̈ = mg sin α − μd mg cos α.
Il moto del punto è uniformemente accelerato. Tenendo conto dei dati iniziali s(0) = 0, ṡ(0) = v0 ,
si ottiene
   
s(t) = v0 t + 12 g sin α − μd g cos α t2 , con v(t) = v0 + g sin α − μd g cos α t.
La forza di attrito frenerà il moto del punto se μd > tan α. In tal caso, il punto si arresterà dopo un
tempo
v0 v02
tarr = , con sarr = .
g(μd cos α − sin α) 2g(μd cos α − sin α)
La distanza sarr si può calcolare anche direttamente valutando l’energia dissipata dalla forza di attrito. Se
il punto di ferma dopo un percorso sarr avrà perso tutta la sua energia cinetica iniziale, oltre all’energia
potenziale mgsarr sin α, per cui deve valere
μd mg cos α sarr = 12 mv02 + mgsarr sin α.

3. Sapendo che l’energia potenziale ha dimensioni di energia, le dimensioni del parametro α sono
M L2  4 M
[α] = L = 2 2.
T2 L T
La molla nonlineare è attrattiva a tutte le distanze se e solo se α ≥ 0.

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