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Politecnico di Milano — Fisica Sperimentale A — Prova del 13.06.

2019

1. Un corpo si muove su un asse orizzontale senza attrito con velocità iniziale v0 = 1.5 m/s. Il corpo raggiunge
degli scalini di altezza (alzata) h = 25 cm. Quale deve essere il valore minimo della lunghezza (pedata) d
degli scalini per garantire che il punto impatti il primo scalino?

v0

2. In un piano verticale, un punto materiale P di massa m = 0.1 kg si trova inizialmente in quiete, appeso
ad un punto fisso O tramite un’asta di massa trascurabile e lunghezza  = 0.3 m. Il punto materiale viene
urtato da un secondo punto materiale Q di massa M = 0.4kg, che prima dell’urto si muoveva con velocità
orizzontale v0 . L’urto tra i due punti è perfettamente elastico.
(a) Si calcoli la velocità dei punti dopo l’urto.
(b) Si calcoli il valore minimo della velocità iniziale v0 del punto Q affinché il punto P riesca a far fare
almeno un giro completo all’asta che lo vincola.
(c) Che tipo di traiettoria descrive il punto Q dopo l’urto?

v0
Q, M P, m

3. Si ricavi l’espressione che fornisce la velocità minima che un punto posto sulla superficie terrestre deve
possedere, affinché riesca a scappare dall’attrazione terrestre (velocità di fuga). Se ne stimi il valore
supponendo che il raggio della Terra sia pari a 6.371 km.
Soluzione

1. Dopo aver raggiunto lo scalino (e quindi durante la caduta) la componente orizzontale della velocità del
corpo rimane pari a v0 . Sotto l’effetto della forza peso, il corpo scende di una quota pari ad h in un tempo
τ tale che 
1 2 2h
2 gτ = h, ovvero τ =
g
= 0.23 s.

Il corpo impatta il primo gradino se lo spostamento orizzontale nel tempo τ non supera d, vale a dire se

d ≥ dmin = v0 τ = 0.34 m = 34 cm.

2. Durante l’urto si conserva sia la quantità di moto totale che l’energia cinetica. Di conseguenza, le velocità
vP , vQ dopo l’urto sono tali che

mvP + M vQ = 0 + M v0
1 2
2 mvP + 12 M vQ
2
= 0 + 12 M v02

da cui si ottiene
2M M −m
vP = v0 = 85 v0 , vQ = v0 = 35 v0 .
M +m M +m
Dopo l’urto il punto P possiede quindi un’energia cinetica pari a EP = 12 mvP2 . Il punto riuscirà a far
eseguire all’asta un giro completo se l’energia cinetica dopo l’urto è almeno pari all’energia potenziale
posseduta dal punto P nel punto più alto della traiettoria circolare, ovvero se
2

1
2 mvP ≥ mg(2) vale a dire se vP ≥ 2 g.

In termini della velocità iniziale del punto Q la richiesta diventa



v0 ≥ 54 g = 2.1 m/s.

Dopo l’urto il punto Q descrive una traiettoria parabolica con legge oraria
 
OQ(t) = 35 v0 t i + −  − 12 gt2 j.
25
Il punto Q si muove quindi lungo la parabola y = − − 18 gx2 /v02 .
3. L’energia potenziale nel campo gravitazionale terrestre vale Eg (r) = −GmMT /r, dove r è la distanza
del punto dal centro della Terra. Se il punto parte dalla superficie terrestre (a distanza RT dal centro
della terra) per scappare dal campo di attrazione terrestre deve avere una energia cinetica almeno pari a
−Eg (RT ), e quindi si ottiene
 
vf = 2GMT /RT = 2gRT  11200 m/s.

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