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Problema 6

Il sistema indicato in figura (macchina di Atwood) è inizialmente a riposo con la massa mA a terra e
la massa mB ad altezza h da terra. Determinare la velocità con cui m2 tocca terra e la tensione della
fune, trascurando l’attrito e l’inerzia della carrucola.

Suggerimento: Questo problema, analogo al n° 7 del capitolo II, può essere risolto utilizzando la
legge di conservazione dell’energia meccanica. Per calcolare la tensione della fune è comunque
necessario scrivere l’equazione di corpo libero per una delle due masse.

mB

mA

Soluzione:

Equazioni di corpo libero: m B g − T = m B a



î T − m A g = m Aa

Risolvendo il sistema, si trova l’accelerazione di A e B (in modulo):

mB − m A
a= g
mB + m A
Quindi la tensione della fune è:

T = m A (a + g ) = m A g
2m B
mB + m A

Poichè il moto delle due masse è uniformemente accelerato con velocità iniziale nulla, la velocità
terminale di B è:

mB − m A
v = 2ah = 2 gh
mB + m A

Si può determinare v anche dalla conservazione dell’energia, osservando che inizialmente le energie
cinetiche sono nulle e l’energia potenziale del sistema, rispetto al suolo, è mBgh, mentre alla fine le
due masse hanno velocità di ugual modulo:

m A + mB 2
m B gh = m A gh + v
2

cioè: 2(m B − m A )gh


v=
m A + mB

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Problema 7

Un pendolo di lunghezza L oscilla in un piano verticale. La corda urta un piolo fissato ad una
distanza d al di sotto del punto di sospensione (vedere figura)

Se il pendolo è lasciato libero da un’altezza h al di sotto del piolo, quale altezza h* raggiunge dopo
aver urtato il piolo?

Se il pendolo è lasciato libero dalla posizione orizzontale (θ =90°) e descrive una circonferenza
completa centrata nel piolo, quale deve essere il valore minimo di d?

y
P d

Soluzione:

a) Per conservazione dell’energia, h* = h.

b) Conservazione dell’energia nel punto P (figura):

mgL = mg 2(L − d ) + mv 2
1
2

In P la forza centripeta deve essere almeno uguale alla gravità:

mv 2
mg =
L−d

quindi:

mgL = mg 2(L − d ) + mg (L − d )
1
2

Sviluppando i calcoli:

3
d= L
5

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Problema 8

Un estremo di una molla priva di massa è posto su di una superficie piatta, con l’altro estremo che
punta verso l’alto(vedi fig. 1a). Una massa m1 è posta delicatamente sopra la molla e permette di
comprimere la molla di x1 , ad una nuova posizione di equilibrio (fig. 1b). Successivamente, la
massa m1 viene rimossa e sostituita con una massa m2. La molla è poi compressa con le mani
cosicchè l’estremo della molla si trova in una posizione x2 rispetto alla posizione originale di riposo
(quella occupata dalla molla senza nessuna massa appoggiata)(vedi fig. 1c). La molla è poi
rilasciata.

Quanto vale la costante k della molla?

Qual è la massima energia cinetica della massa?

[m1 = 1,0 kg; m2 = 2,0 kg; x1 = 17 cm; x2 = 42 cm]

Quesito: risolvere il problema sia scrivendo l’equazione del moto del punto materiale, sia scrivendo
la conservazione dell’energia meccanica.

m1
m2 y
x

Soluzione:

a) Riferita l’energia potenziale gravitazionale all’asse delle ascisse (figura), la costante elastica della
molla vale:

m1 g
k= = 57,6 N/m
x1

b) Per conservazione dell’energia, la massima energia cinetica della massa m2 corrisponde alla
minima energia potenziale. L’energia potenziale ha un andamento parabolico:

1 2 mg
Ep = kx − m 2 gx = 1 x 2 − m2 gx
2 2 x1

Questa parabola ha il vertice in:

 * m 2 g m 2 x1
x = k = m
 1
 2
E m2 g m 22 g m 22 g
= x − x = − x1
î p min 2m1 1 m1 1 2m1

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L’energia totale è data da:

E c max = E mecc − E p min = E piniz − E p min

quindi l’energia cinetica massima è:

1 2 m 22 g m1 g 2 m22 g
E c max = kx 2 − m2 gx 2 + x1 = x 2 − m2 gx 2 + x1 = 0,2 J
2 2m1 2 x1 2m1

Il problema può essere risolto anche utilizzando direttamente l’equazione del moto:

m 2 x + kx = m2 g

La soluzione generale è:

x = A sen (ωt + φ ) +
m2 g
k

m2 g
(si noti che x * = è la soluzione di equilibrio dell’equazione del moto, mentre A sen (ωt + φ ) è
k
l’oscillazione generica: la molla oscilla attorno alla posizione di equilibrio x* anzichè attorno ad x =
0).
Imponendo le condizioni iniziali:


 x (0) = A sen φ +
m2 g
= x2
 k
îv (0) = ωA cosφ = 0

si ottiene:

  m2 g 
 x (t ) =  x 2 − k  cos ωt + k
m2 g
  

v (t ) = −ω  x − m 2 g  sen ωt
î 
2
k 

ove:

k
ω=
m2

La velocità è massima per sen ω t=1 o – 1, cioè quando l’energia cinetica vale:

2 2
1  m g 1  m g
Ec = m2ω 2  x 2 − 2  = k  x 2 − 2  = 0,2 J
2  k  2  k 

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