Sei sulla pagina 1di 4

Relazione lezione n° 4

Il corno è uno strumento musicale della famiglia degli ottoni (strumenti a fiato che
producono il suono attraverso la vibrazione delle labbra nel bocchino) che consiste in 3.7
metri di canneggio avvolto a spirale, che termina con un padiglione a campana. Discende dal
corno naturale e viene chiamato in maniera informale Corno Francese.
La maggioranza dei corni ha valvole rotative azionate con le dita, detti cilindri con diverse
tipologie di meccaniche azionate da aste metalliche o lacci attraverso la pressione dei tasti;
alcuni corni, come il corno Viennese utilizzato nelle orchestre austriache, usano valvole a
pistoni.
Un corno senza valvole è chiamato corno naturale e viene suonato cambiando le tonalità
attraverso dei tubi dette ritorte.

Tre valvole rotative controllano il flusso d’aria nel corno singolo, accordato in Fa o più spesso
in Sib. Il corno doppio, più diffuso, ha una quarta valvola, in genere azionata dal pollice, che
indirizza l’aria verso un sistema di canneggio in Fa o verso un secondo sistema di canneggio
in Sib. Esistono anche corni tripli con cinque valvole, in Fa, Sib e Mib o Fa acuto.

Corno singolo

I corni singoli hanno un unico sistema di canneggio collegato alle valvole. Questo rende lo
strumento più semplice da suonare e molto più leggero. In genere sono in Fa o in Sib, anche
se molti corni in Fa hanno coulisse più lunghe per accordarli in Mib, e praticamente tutti i
corni in Sib hanno una valvola per accordarli in La. Il problema dei corni singoli è
fondamentalmente la fedeltà delle note nel registro alto – mentre il corno in Fa ha il “tipico”
suono del corno, sopra il Do la fedeltà delle note è un problema per la maggior parte dei
suonatori perché, per sua natura, nella serie armonica del corno le note alte sono simili.
Questo ha portato allo sviluppo del corno in Sib che, anche se garantisce maggiore fedeltà,
ha un suono meno gradevole per le note centrali e specialmente per le note del registro basso,
nel quale non è in grado di suonare agevolmente tutte le note.
La soluzione è stata lo sviluppo del corno doppio che combina i due corni in un unico corpo,
con un singolo canneggio e un’unica campana. Entrambi i tipi di corno singolo sono usati
ancora oggi dagli studenti perché sono economici e più leggeri dei corni doppi. Inoltre, i
corni singoli in Sib talvolta si usano nelle performance da solista e da camera, e i corni singoli
in Fa sopravvivono orchestralmente nel Corno Viennese. In aggiunta, i corni singoli in Fa
acuto e Sib acuto si usano nelle performance di alcuni concerti barocchi per corno e i corni
singoli in Fa, Sib e Fa acuto sono usati a volte dai musicisti jazz.

Corno doppio

Nonostante l’introduzione delle valvole, i corni singoli in Fa sono difficili da usare per le note
alte, dove le differenze tra le note diminuiscono, rendendo la fedeltà del suono un grande
problema. Una prima soluzione fu semplicemente quella di usare un altro corno per le note
più alte, in genere in Sib. L’uso del corno in Fa, piuttosto che di quello in Sib, è stato oggetto
di dibattito tra i cornisti a partire della fine del 19° secolo, fino a quando il produttore di
corni tedesco Ed. Kruspe fabbricò un prototipo del “corno doppio” nel 1897.
Il corno doppio combina due strumenti in uno: il corno originale in Fa, e un secondo corno
più alto, in Sib. Usando una quarta valvola, di solito azionata dal pollice, il cornista può
passare velocemente dai toni caldi e profondi del corno in Fa a quelli più alti e squillanti del
corno in Sib. I due sistemi di note sono chiamati comunemente “parti” del corno. Usare la
quarta valvola non cambia soltanto la lunghezza di base (e quindi la serie armonica e le note)
dello strumento, ma fa sì che anche le tre valvole principali usino canneggi dalle lunghezze
proporzionate.
Negli USA, i due stili più diffusi di corni doppi si chiamano Kruspe e Knopf, dal nome dei
primi fabbricanti che li svilupparono e li standardizzarono. Il corno Kruspe ha la valvola del
cambio in Sib sopra la prima valvola, vicino al pollice. Il Knopf ha la valvola del cambio dietro
la terza valvola, vicino al mignolo (anche se il meccanismo della valvola è comunque azionato
dal pollice), così che il flusso d’aria è diretto in una direzione completamente diversa rispetto
all’altro modello. I corni Kruspe tendono ad avere un’imboccatura della campana più larga
rispetto ai Knopf. Tipicamente, i modelli Kruspe sono realizzati in argento nickelato o
Argento Tedesco, mentre i corni Knopf tendono ad essere in ottone giallo.
Entrambi i modelli hanno i loro lati positivi e negativi, e nonostante la scelta dello strumento
sia molto personale, la sezione dei corni di un’orchestra in genere avrà un modello o l’altro,
per via delle differenze nel colore del tono, nella risposta e nell’amplificazione del suono dei
due diversi modelli.
Nel Regno Unito e in Europa i corni più popolari sono considerati quelli di Gebr. Alexander,
del Mainz (soprattutto l’Allexander 103), e quelli di Paxman di Londra. In Germania e nei
paesi del Benelux, l’Alex. 103 è molto popolare. Questi corni non rientrano strettamente nei
modelli Kruspe o Knopf, ma hanno caratteristiche di entrambi. Alexander preferisce la
campana tradizionale di dimensioni intermedie, mentre Paxman offre modelli con campane
di svariate dimensioni. Negli Stati Uniti, il Conn 8D, uno strumento di produzione di massa
basato sul modello Kruspe, è stato molto popolare in diverse zone (New York, Los Angeles,
Cleveland, Philadelphia). Dai primi anni ’90, tuttavia, per motivi che vanno dal
cambiamento dei gusti a un insuccesso generale dei nuovi modelli 8D della Conn, le
orchestre si sono allontanate dagli 8D.
I corni Knopf (prodotti da Geyer, Karl Hill, Keith Berg, Steve Lewis, Dan Rauch, e Ricco-
Kuhn) si usano in altre zone (San Francisco, Chicago, Pittsburgh, Boston, Houston).

Corno doppio compensato

Il primo modello di corno doppio non aveva un set separato di canneggio in Fa. Piuttosto, la
chiave principale del corno era in Sib (la preferita dai cornisti Tedeschi) e poteva essere
suonato in Fa dirigendo l‘aria attraverso il canneggio in Sib, un’estensione in Fa e un altro
set di piccole tubature.

Questo “compensava” la maggiore lunghezza del canneggio in Fa, e tale corno venne
chiamato “corno doppio compensato”. Era, ed è ancora, usato dai cornisti Europei per via
della sua leggerezza e facilità d’uso, specialmente nel registro alto.

Corno triplo

Questo design relativamente nuovo è stato creato per garantire al musicista ancora più
sicurezza nel registro alto. Unisce non soltanto i corni in Fa e Sib, ma anche un terzo corno
acuto (o descant). Questo corno descant in genere è accordato un’ottava sopra il corno in Fa,
ma può anche essere accordato in Mib. Funziona attraverso una seconda valvola azionata
dal pollice. Il corno triplo ha incontrato notevole diffidenza quando è comparso per la prima
volta. I cornisti non volevano spendere di più per un corno triplo, e si diffuse la sensazione
che non avrebbe aiutato più di tanto con le note del registro alto. Inoltre, erano corni molto
più pesanti rispetto al tipico corno doppio. I musicisti notarono che le loro braccia
avvertivano la fatica molto prima.

Ancora, la combinazione di tre diversi corni creava problemi per il suono, poiché il canneggio
condiviso da tutti e tre e la campana non sono ripartiti equamente tra tutti e tre (a volte
nemmeno tra due) corni. I produttori hanno apportato delle modifiche per “livellare” il
suono tra tutti e tre, spesso con perdita di qualità. Tuttavia, i progressi nelle tecniche di
fabbricazione dei corni stanno gradualmente eliminando questi svantaggi, e il corno triplo
sta acquistando popolarità. E’ difficile che siano disponibili modelli di corni tripli di qualità
non professionale. Come i corni doppi, i corni tripli possono essere o no compensati. Oggi
fanno parte di molte orchestre professionali. L’Europa sembra avere accettato di più il corno
triplo rispetto agli Stati Uniti. La loro popolarità continua a crescere, ma il loro impatto sul
panorama musicale moderno deve ancora realizzarsi.

Corno Viennese

Il corno Viennese è un corno speciale usato soprattutto a Vienna, in Austria. Invece che usare
valvole rotative o valvole a pistoni, usa la Pumpenvalve (o Valvola Viennese), una valvola a
doppio pistone, in genere posizionata sul lato opposto del corpo rispetto alla mano sinistra
del musicista, azionata da una lunga barra di pressione. A differenza del corno moderno, che
è diventato molto più largo internamente (per avere un suono più forte e che si diffondesse
meglio), e considerevolmente più pesante (per via dell’aggiunta di valvole e canneggio nel
caso del corno doppio), il corno Viennese ha peso e dimensioni molto più simili al corno
naturale (anche se le valvole aggiungono un po’ di peso, sono molto più leggere rispetto alle
valvole rotative).
Invece che usare l’intero range di chiavi, in genere i suonatori di corno Viennese suonano in
Fa la maggior parte della musica a eccezione della musica dei registri più alti, che viene
suonata in La o Sib (7° Sinfonia di Beethoven, Bach, vari brani di Mozart e Haydn, ecc). I
corni Viennesi hanno spesso imboccature a forma di imbuto, simili a quelle del corno
naturale, con bordi molto sottili. Il corno Viennese richiede una tecnica specializzata e può
essere molto difficile da suonare, anche per suonatori provetti di corni moderni.

Corno da marcia

Il corno da marcia è simile in aspetto e forma al mellophone, ma è accordato in Sib (come la


parte in Sib di un corno doppio). E’ disponibile anche in Fa acuto (un’ottava sopra la parte
in Fa di un classico corno doppio). Il corno da marcia normalmente ha l’imboccatura di un
corno (mentre il mellophone ha bisogno di un adattatore per usare l’imboccatura di un
corno). Questi strumenti sono usati soprattutto dalle bande, ma in molti college sono
sostituiti dai mellophone per bilanciare meglio i suoni delle trombe e dei tromboni.
Mellophone da marcia

Il mellophone deriva dal corno in Fa acuto e si usa comunemente nelle bande di ottoni e
nelle Marching Band americane, soprattutto quelle studendesche. Ha la forma di un piccolo
corno, con valvole a pistoni azionate dalla mano destra e una campana diretta in avanti.
Questi corni sono considerati strumenti migliori per la marcia, perché la loro posizione sulla
bocca è più stabile, proiettano meglio il suono e sono più leggeri. In genere, si suonano con
l’imboccatura di una tromba, e l’estensione delle loro note supera la normale estensione del
corno.
Questo cambio di imboccatura rende il suono più forte, meno dolce e più brillante,
rendendolo più adatto alle marce. E’ un suono simile a quello della tromba basso.
Visto che sono accordati in Fa e la loro estensione supera quella del corno, i mellophone
possono essere usati in una banda al posto del corno. A volte, tuttavia, i mellophone non
sono popolari tra i musicisti perché il cambio di imboccatura può essere difficile e richiede
una diversa embouchure. Esistono adattatori per l‘imboccatura che permettono di usare
l’imboccatura di un corno con il canneggio di un mellophone, ma questo non compensa le
tante altre differenze alle quali un cornista deve adattarsi. Il calibro, in genere, è cilindrico,
mentre quello del corno è conico; perciò il “tocco” di un mellophone può risultare poco
familiare a un cornista. Un’altra differenza è che il mellophone si suona con la mano destra
invece che con la sinistra. Anche l’accordatura del mellophone può essere un problema.

In base alle mie esperienze personali e professionali nelle orchestre, si preferiscono i normali
corni doppi da concerto per via del loro timbro che si uniforma meglio con i fiati e con gli
archi, e per via delle loro grandi possibilità di intonazione — dal momento che il musicista
può cambiarla accordando a mano. Spesso le file di corni di una orchestra professionale
utilizzano anche la stessa marca di strumento, proprio per quella uniformità di timbro della
sezione. Per questi motivi, i mellophone si usano marching band e nelle bande di ottoni,
talvolta nelle bande jazz e quasi mai nelle orchestre.

Anche se ai cornisti può essere chiesto di suonare il mellophone, è difficile che questo
strumento si usi al posto del corno, sopratutto per via delle differenze fondamentali che
abbiamo descritto.

Potrebbero piacerti anche