Sei sulla pagina 1di 13

UIDA ALLA COMPRENSIONE

lliGNl&J9iJ,i1Qalll sq

alisi aristoteHca della materia (rr. 1-14) Nelle L'analisi aristotelica della forma (rr. 16-36) Per chia­
:f:1e che precedono il passo riportato Aristotele ha rire in che senso la sostanza debba essere identificata
finito la sostanza come «sostrato», ovvero come con la forma, più che con la materia, Aristotele costrui­
·__ ò. di cui sono predicate le altre cose, mentre esso sce un'argomentazione articolata, che parte dal concet­
sso non è mai predicato di altro». Qui il filosofo in­ to di causa. Cercare il "perché" di un oggetto, di una si­
de sgombrare il campo da un possibile equivoco: tuazione, di un accadimento significa chiedersi il motivo
.-,. predicabilità non è il solo tratto essenziale della per cui a quell'oggetto, a quella situazione o a quell'ac­
·:stanza, perché, se così fosse, anche la materia po­ cadimento "appartengano" certe proprietà o determi­
. bbe essere considerata sostanza. Essa, infatti. è nazioni, ovvero, in termini di predicazione. significa
· che rimane se si spoglia un oggetto di tutte le sue chiedersi quale sia la ragione per cui vi si possano attri­
terminazioni (qualitative, quantitative, relazionali buire certi predicati. Ma, in ultima analisi, questo equiva­
tJ: in questo senso non esiste nulla rispetto al qua­ le a cercarne la sostanza, che si rivela quindi come la
. la materia possa fungere da predicato. Tuttavia, "struttura", o la "causa formale", o la ragione essenziale
· r fare della materia una sostanza in senso proprio, per cui le cose sono esattamente quello che sono.
._:impredicabilità bisognerebbe aggiungere la sepa­ Per rafforzare la tesi secondo cui la sostanza è identifi­
. ilità e l'individualità (cioè la determinatezza). Ma cabile con la forma, Aristotele osserva che ciò vale an­
:materia non è separabile perché non può sussiste­ che per quei termini che non sono predicati di altro. Se
'ipriva della forma, e non è determinata in quanto è la sostanza di un certo individuo che è musico è la forma
·-'_sostrato puramente virtuale di una serie di deter- (la causa formale) per cui di quell'individuo (determina­
nazioni. In altri termini, per Aristotele l'accezione to) è predicabile l'essere musico. la sostanza dell'essere
Ua sostanza che la identifica con la materia è un'ac- umano in generale è la forma (la causa formale) che del­
la materia fa proprio quell'entità chiamata "uomo".

·utDA ALLA RIFLESSIONE E ALLA PRODUZIONE DI UN TESTO


Ti sei mai chiesto che cos'è che fa di te precisamente ciò che sei e quali sono invece i
'- dicati accidentali della tua persona? Prova a rispondere a questi interrogativi, impostando il di­
tirso possibilmente in termini aristotelici (max 20 righe).

_ -· La sostanza come sinolo di materia e forma (Metafisica)


La terza accezione secondo cui si può intendere la sostanza è quella che riusciamo a comprendere
meglio, perché è la più vicina alla nostra esperienza. Si tratta della sostanza come individuo concre­
tamente esistente, cioè come «composto)> (synolon) indissolubile di materia (possibiUtà) e forma
(possibilità attuata).

Poiché i filosofi sono generalmente d'accordo sulla sostanza nella sua accezione di sostra-
to e materia - vale a dire sulla sostanza che è in potenza -, ci resta da chiarire quale sia la 2
sostanza delle cose sensibili nella sua attualità.
[...] dovendo definire una soglia, noi diremo che essa è un pezzo di legno o una pietra che 4
giace in una determinata maniera, e, dovendo definire una casa, noi diremo che essa è
mattoni e legna che giacciono in questo altro modo [ ...], e, dovendo definire un pezzo di 6
ghiaccio, noi diremo che è acqua congelata o condensata in un determinato modo, e che
l'accordo musicale è una determinata mistione di acuto e di grave; e allo stesso modo a 8
proposito delle altre cose.

293

Potrebbero piacerti anche