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NEUROPSICHIATRIA INFANTILE, PROF.

CEDRO, RIPASSO PER L’ESAME


LA DISABILITÀ INTELLETTIVA è un disturbo dell’età evolutiva, non evolutivo. Nel senso che non
evolve e peggiora in maniera significativa.

PLASTICITÀ CELEBRALE - La plasticità cerebrale o sinaptica rappresenta la capacità del sistema


nervoso di modificare l'efficienza di funzionamento delle connessioni sinaptiche in funzione
dell’esperienza, dell’interazione con l’ambiente.
Lo sviluppo dei neuroni dalla nascita ai 24 mesi: 100 miliardi di neuroni. Ogni neurone possiede in
media 1.000 sinapsi che lo collegano ad altri neuroni. Quindi, centomila miliardi di connessioni
sinaptiche. Dopo ogni nuova esperienza si formano nuove connessioni. Il sonno fa dimenticare un
po’ delle esperienze fatte durante il giorno. Più connessioni ci sono, più si è forti.
Lo spike denditrico e l’attivazione del recettore NMDA attiva una serie di processi biochimici che
rafforzano le sinapsi tra i neuroni interessati dallo stimolo
Il processo che determina il potenziamento della memoria è lo SPIKE DENDRITICO, che è coinvolto
nel potenziamento a lungo termine.
Potenziamento a lungo termine: se c’è un gruppo di neuroni connessi tra loro. Imparo a memoria
una poesia. Creo un potenziamento a lungo termine, ovvero si stanno formando nuove sinapsi tra
alcuni neuroni, quindi si rafforza una rete neurale. Quella rete neurale si riattiverà tutta quando la
coscienza rievoca la poesia imparata.

EPILESSIA - Spesso i ragazzi che hanno bisogno di sostegno hanno comorbosità epilettica. Ci sono
tante forme di epilessia. Grande male, piccolo male. Un particolare tipo di epilessia che abbiamo
evidenziato è quella riflessa, ovvero quella fotosensibile. La fotosensibilità è una situazione in cui
può scattare una epilessia riflessa. La fotosensibilità: è legata alle epilessie sintomatiche, epilessia
riflessa.
Quando il bimbo si muove le onde sono ampie. Quando c’è una assenza, detta PICCOLO MALE, le
onde cambiano, si sincronizzano. Il bambino guarda fisso nel vuoto per pochi secondi e in quel
momento è come se non ci fosse. Altre volte può sembrare un colpo di sonno. Durano 5 o 6
secondi queste assenze. Ipotono muscolare: lo possiamo trovare in alcune forme di epilessia

CLUMPSY - Ragazzini goffi. Disturbo esistito da sempre. Il soggetto clumpsy in classe subisce del
bullismo. Ha difficoltà perché ha scarse abilità sportive, è goffo, inciampa, fa gaf motorie. È bene
conoscere il clympsy perchè se è vero che ogni disabilità intellettiva si associa a goffaggine, non è
vero che un bambino goffo è per forza disabile. IL CLUMPSY è SOLO UN DISTURBO DELLA
COORDINAZIONE MOTORIA.

I DISTURBI D’ANSIA NON SONO DITURBI DEL NEUROSVILUPPO. - La disabilità intellettiva è il


cuore del carciofo del sostegno. Chi ha una disabilità intellettiva è una disabilità che dura da
sempre. Se uno ha una meningite e dopo ne esce alterato dal punto di vista cognitivo, non rientra
nella disabilità intellettiva dal punto di vista dell’età evolutiva. La disabilità intellettiva è un
disturbo dell’età evolutiva non evolutivo.
I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO - Nei disturbi del neurosviluppo sono stati inseriti la disabilità
intellettiva, i disturbi della comunicazione, il disturbo dello spettro autistico, il disturbo da deficit
di attenzione/iperattività, il disturbo specifico dell’apprendimento e i disturbi del movimento.
Sono disturbi propri dell’età evolutiva.

SPETTRO AUTISTICO - I soggetti autistici sono diversi tra loro. Per esempio possono essere ad alto
o basso funzionamento. Però hanno tutti una carenza, la teoria della mente è sempre alterata. La
capacità di capire cosa tu pensi se io dica questo, prevedere cosa prova una persona se io dico
qualcosa, questo è carente. Non sanno immedesimarsi negli altri. Teoria della mente:
rappresentazione del funzionamento della mente dell’altro che è carente nell’autismo.

DSA - L’intelligenza, nei soggetti DSA, è normale, non ci sono deficit, ma ci sono alterazioni
neuropsicologiche. C’è qualcosa che non funziona. Non funzionano i processi di automatizzazione.
Il problema neuropsicologico alla base è un problema di mancata automatizzazione.

QUANDO UN SOGGETTO È MARGINALE? - Il cut-off, numero sotto il quale è disabile intellettivo, è


70. Ma se per esempio hai 80, sei marginale, non sei normale. 74 è il limite. Possiamo quindi dire
che la marginalità cognitiva è il prodotto di alcune disfunzioni tra i 70 e 80 di QI. E’ una zona grigia
perché non è disabile ma non è neanche normodotato.

ADHD – Il deficit di attenzione non si ha con la motivazione del bambino che è distratto. È un
processo cognitivo complesso. Ha una base neurobiologica. L’immagine chimica fa tutto: la
chimica va a determinare la ricostruzione di un’immagine normale. L’ADHD manca di DOPAMINA.
Il metilfenidato aumenta i livelli di dopamina. È un farmaco che interviene sull’incremento di
dopamina. Impulsività: nel disturbo nella condotta è sicuramente presente

DSA DISLESSIA: i meccanismi che portano all’automatizzazione della lettura sono rallentati. La
lettura diventa un compito cognitivo anziché associativo.

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