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L’EVOLUZIONE
LAMARCK E DARWIN
Secondo Lamarck la modifica ottenuta dalle giraffe ad esempio viene EREDITATA (questo è
il punto debole della teoria).
MECCANISMI DI EVOLUZIONE
COEVOLUZIONE: Si ha quando due meccanismi si evolvono contemporaneamente. Un
esempio possono essere FIORI ed INSETTI IMPOLLINATORI.
CONVERGENZA EVOLUTIVA: delle specie vivendo nello stesso ambiente si adattano allo
stesso modo. Degli organismi di origine diversa finiscono per sviluppare stesse
caratteristiche adatte all’ambiente in cui vivono (un esempio possono essere alcuni
animali acquatici.
RADIAZIONE ADATTATIVA: Vediamo l’esempio dei marsupiali in Australia, dove si ha
avuta un’evoluzione indipendente perché si è separata presto dalla Pangea. DA UNA
SINGOLA SPECIE ANCESTRALE SI SONO SVILUPPATI TANTI ORGANISMI DIVERSI
CHE SONO ANDATI AD OCCUPARE LE NICCHIE ECOLOGICHE (è il ruolo svolto
dall’organismo all’interno di un certo ambiente) DEL LORO AMBIENTE.
LE PROVE DELL’EVOLUZIONE
I FOSSILI: ci danno un’idea della complessità delle specie che hanno vissuto nel passato, LI
TROVIAMO SOLITAMENTE NELLE ROCCE SEDIMENTARIE (si formano per
sovrapposizione di strati e poi sedimentano.
Alcuni fossili sono dei punti di passaggio, si chiamano FOSSILI DI TRANSIZIONE come
quello di Archaeopteryx. Questi fossili testimoniano come gli UCCELLI siano i diretti
discendenti dei DINOSAURI.
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO
La postura bipede dell’uomo è sorta 4 milioni di anni fa e gli Australopitechi erano scimmie
che camminavano su due piedi, poi è avvenuta L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA NERVOSO.
LA BIOLOGIA MOLECOLARE
IL MATERIALE GENETICO
Parliamo di MATERIALE GENETICO: il materiale genetico è il DNA ma per arrivarci ci sono
stati una serie di esperimenti. Prima c’erano diverse molecole che potevano essere
considerati tali, il dubbio era tra DNA e PROTEINE.
ESPERIMENTI CHE HANNO PORTATO ALLA SCOPERTA DEL DNA COME MATERIALE
GENETICO
La duplicazione inizia all’interno di una “BOLLA DI DUPLICAZIONE” che nel caso dei:
- procarioti è in un solo punto (una sola bolla da cui otteniamo due cerchi)
- eucarioti si formano più bolle di duplicazione
Un altro enzima:
- LA LIGASI, si
occupa di unire tra loro
i diversi frammenti del
filamento lento.
I legami covalenti che fanno attaccare i nucleotidi si chiamano “FOSFODIESTERI”.
I TELOMERI: nel DNA eucariotico (che non è circolare, ha un inizio e una fine)
siccome il primer non si va mai a posizionare proprio alla fine della doppia elica e
quindi RIMARRA’ UN TRATTO TERMINALE CHE NON VIENE SINTETIZZATO e
che quindi viene rimosso e perduto.
I tratti terminali sono quindi costituiti da unità ripetitive, brevi sequenze che si
ripetono centinaia di migliaia di volte e non codificano nulla (SONO I
TELOMERI) e sono importanti perché rendono non importante la perdita di quella
parte (essendo appunto ripetitivi).
PERO’ man mano che vengono perduti, dopo tante divisioni, potrebbero essere
attaccate nei geni. ANCHE PER QUESTO LE CELLULE NON SONO IMMORTALI,
dopo un po’ si vanno ad intaccare. (vedremo che addirittura il 95% del DNA non
codifica, proprio come questo caso. Ovviamente ha delle funzioni anche se non
codifica).
TRASCRIZIONE E TRADUZIONE
Le informazioni contenute nel DNA devono essere trasformate in delle proteine. Il passaggio
dell'informazione genetica ad una proteina è un processo doppio, in 2 fasi:
- LA TRASCRIZIONE: le informazioni
dal DNA (doppia elica) sono trasferite a
una molecola di RNA MESSAGGERO
(singolo filamento).
- LA TRADUZIONE: dall’RNA le
informazioni vengono trasferite a una
CATENA POLIPEPTIDICA (formata da
amminoacidi)
GENE: Il gene è un tratto di DNA che contiene le informazioni per la produzione di una
catena polipeptidica.
L’RNA
Il passaggio di informazioni dal DNA alle proteine è mediato dall’RNA.
Esistono tre tipi di RNA:
- mRNA o RNA messaggero: L’RNA è a singolo filamento. Al posto della timina del DNA
ha l’uracile, al posto del deossiribosio ha il ribosio.
- tRNA o RNA transfer
- rRNA o RNA ribosomiale
E’ la trasformazione di un
certo gene (DNA) in un
trascritto (RNA
messaggero).
In una cellula ci sono tra i
20000 e i 25000 geni e ognuno
di questi CODIFICA PER UN
POLIPEPTIDE.
COME VIENE TRASCRITTO
UN GENE? C’è un “sito di
inizio”, un luogo che ha una
certa successione di basi.
LA TATA BOX
Un possibile ma molto frequente sito di inizio è la “TATA BOX”, una successione di timina
e adenina che si ripetono. L’RNA polimerasi però non agisce da sola, ci sono tutta una
serie di “fattori di regolazione” che devono andare a legarsi in quella zona.
NON C’E’ SOLO LA TATA BOX COME SITO DI INIZIO MA E’ LA PIU’ NOTA. Dipende
anche dal tipo di gene.
LO SPLICING
SPLICING ALTERNATIVO
Qui abbiamo un DNA cromosomico formato da esoni e introni. Il TRASCRITTO PRIMARIO
contiene sia esoni che introni ma vediamo come lo splicing (a seconda del tipo di proteina
da rimuovere) possa rimuovere oltre che gli introni (che vanno sempre rimossi) anche gli
esoni e quindi DA UN UNICO GENE SI POSSONO OTTENERE PIU’ PROTEINE. (Questo
accade ad esempio nella sintesi degli
anticorpi )
DA UN UNICO TRASCRITTO
PRIMARIO POSSIAMO OTTENERE
DIVERSI RNA MESSAGGERI.
(abbiamo tanti geni che possono
codificare per proteine diverse.)
LINK POWERPOINT:https://classroom.google.com/u/0/c/NTI3NDIyNDI5ODJa/m/NTUxODk2MjI5MTg5/details
IL CODICE GENETICO
Il codice genetico è quindi la corrispondenza tra triplette di NUCLEOTIDI e singoli
AMMINOACIDI.
Le triplette sull’RNA messaggero si chiamano codoni, ad ogni Codone corrisponde lo
stesso amminoacido
RNA TRANSFER
L’RNA messaggero dopo aver subito la trascrizione è pronto per essere tradotto. Per
passare da RNA messaggero a proteine c’è bisogno di alcune molecole che fungono da
TRAMITI.
Il primo è L’RNA TRANSFER e ha la funzione di trasportare gli amminoacidi al ribosoma
dove avviene la sintesi delle proteine.
L’RNA transfer presenta dei tratti a doppio filamento (quello messaggero è solo singolo).
Succede che più codoni codifichino per un solo amminoacidi ma UN CODONE NON PUO’
CODIFICARE PER PIU’ AMMINOACIDI.
Il ribosoma procariotico è solitamente più piccolo di quello eucariotico (anche noi umani
nelle nostre cellule abbiamo dei ribosomi tipici dei batteri nei mitocondri).
L’ALLUNGAMENTO
Sul sito “A” si va a legare un altro
tRNA che trasporta un altro
amminoacido (qui prolina ma
ovviamente dipende dal codone).
A questo punto avviene la
formazione del legame peptidico tra
i due aminoacidi e contemporaneamente il primo (metionina) amminoacido si stacca. A
questo punto c’è uno scorrimento dell’RNA messaggero e il primo tRNA va a finire nel sito
“D” ed esce . Come una catena di montaggio ci sono scorrimenti e si riformano i legami con
gli amminoacidi . Un po’ alla volta si COSTRUISCE LA CATENA POLIPEPTIDICA (quando
entra un tRNA ne esce un altro scarico. Ogni catena solitamente è fatta di centinaia di
amminoacidi.
LA TERMINAZIONE
avviene quando si
raggiunge uno dei TRE
SITI DI STOP (che
abbiamo visto prima),
allora si inserisce un
fattore di rilascio e si
disgrega tutto il
complesso di inizio.
Il polipeptide poi dovrà subire delle modifiche e spesso si aggregherà ad altri polipeptidi per
formare UNA PROTEINA vera e propria.
I POLISOMI
I polisomi sono i "poliribosomi” ma abbreviato. Sono più ribosomi in catena in pratica.
Quando più ribosomi si legano tra di loro la SINTESI DELLE PROTEINE AVVIENE PIU’
RAPIDAMENTE. Infatti quando c’è bisogno di una proteina in grande quantità l’RNA
messaggero passa attraverso molti ribosomi e quindi viene tradotto più volte (come se
fosse su un nastro scorrevole in una fabbrica). Ad esempio questo lo vediamo quando c’è
un’infezione e un anticorpo (che sono proteine) viene prodotto in grandissima quantità.
DOVE VANNO LE PROTEINE DOPO LA SINTESI?
Le proteine dopo essere prodotte possono essere dirette:
- verso altri ORGANULI (come mitocondri, cloroplasti…)
- verso il NUCLEO (attraverso i poli nucleari che permettono il passaggio di
macromolecole)
- al RETICOLO ENDOPLASMATICO ruvido
- attraverso delle vescicole all’APPARATO DEL GOLGI (luogo di definizione delle
proteine).
- uscire e finire nella MEMBRANA PLASMATICA.
- per esocitosi nel CIRCOLO SANGUIGNO
LE MUTAZIONI
Le mutazioni sono fondamentali e avvengono continuamente, nonostante tutti i sistemi di
correzione che ci sono e nonostante tutti i processi siano precisi.
Possono essere dannose (anche tumori) o anche no.
Possono essere:
- GENICHE, se c’è un errore nella sequenza di nucleotidi (una base inserita al posto
dell’altra). Riguardano un singolo gene (come quelle puntiformi)
- CROMOSOMICHE, che coinvolgono ampi tratti di cromosomi o anche cromosomi
interi. Mutazione del cariotipo. (come sindrome di Down)
un’altra distinzione è tra:
- GERMINALI, che avviene a livello di una cellula germinale (spermatozoi e ovuli) e
quindi si può TRAMANDARE ALLA PROLE (come emofilia).
- SOMATICHE, di tutte le altre cellule del corpo.
I tipi più semplici di mutazioni sono quelle “PUNTIFORMI”, ovvero che riguardano un
singolo nucleotide. Ce ne sono vari tipi:
MUTAZIONE SILENTE: quando c’è la duplicazione viene inserita una base al posto di
un’altra e quindi si andrà a formare un codone diverso. Siccome il codone che si è andato a
formare codifica per l’amminoacido di partenza (del codone non mutato). La proteina che
esce è uguale e quindi la mutazione è silente, NON HA EFFETTO. Questo avviene
perché il codice genetico è ridondante e quindi codifica per più di una proteina.
Un altro caso di mutazione silente potrebbe esserci se la mutazione interessa la parte del
DNA non codificante (anche se potrebbe avere comunque altre funzioni). Quindi questa
cosa se ci pensiamo è anche UN VANTAGGIO EVOLUTIVO che diminuisce la probabilità
delle mutazioni gravi.