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DNA RNA
Purine Adenina Adenina
Guanina Guanina
Pirimidine Citosina Citosina
Timina Uracile
Purine hanno un ingombro stereochimico maggiore, sono più grosse, fatte da due anelli.
Pirimidine hanno un ingombro stereochimico minore.
I nucleotidi sono legati attraverso legami covalenti forti, si tratta di un legame fosfodiesterico (5’,
3’), sia nel RNA che nel DNA. È un legame forte perché la lunghezza della catena del DNA non si
deve spezzare mai, altrimenti avviene una mutazione. La continuità delle eliche deve essere
mantenuta per poter leggere l’informazione genetica. Quando le radiazioni fanno questo,
avvengono grossi problemi.
Il DNA e l’RNA svolgono funzioni differenti. Il DNA è il depositario delle informazioni, contenute nel
nucleo delle cellule. Una parte d’informazione l’abbiamo anche nei mitocondri, per la codifica di
qualche proteina che serve nella costruzione del mitocondrio stesso.
Abbiamo una serie, invece, di molecole del rna citoplasmatico:
tRNA
mRNA rRNA
RNA
m-> messaggero. t-> trasfer. r-> ribosomatici.
Il flusso dell’informazione è irreversibile e a senso unico. Oggi questa informazione deve essere
corretta. Il dogma è stato rivisitato, poiché sono stati scoperti questi retrovirus (solo per questi
bisogna fare la “freccia” al contrario intorno al DNA, perché il dna replica se stesso).
Nel DNA che replica se stesso, è contenuta l’informazione sottoforma di sequenza di nucleotidi e
una parte viene trascritta in RNA citoplasmatici e viene tradotta in
PROTEINA.
Sebbene il genoma umano contenga abbastanza DNA da codificare quasi 3.000.000 di proteine, in
realtà è stato stimato che in esso siano presenti solo circa 22.000 sequenze codificanti proteine.
Una grossa parte del materiale genetico non è codificante.
Protezione alla parte finale del DNA per il mantenimento del cromosoma intero.
7.10.19
DNA
Topoisomerasi compiono dei tagli, eliminando la torsione che si verrebbe a creare ad opera
dell’elicasi che procede nella direzione opposta. Dopo, un filamento si srotola rispetto all’altro, e
viene ricostruito il legame fosfodiesterico. In modo che il filamento non si rompa in modo
definitivo (nex potrebbe ricucirli). Le topoisomerasi rendono possibile questo rilassamento del
filamento, che rimane intatto. Informazione viene mantenuta .
Dna viene replicato: il filamento da una parte, e l’emielica dall’altra vengono copiati: si formano
due emieliche di neo sintesi ad opera di un enzima chiamato DNA polimerasi (questa in realtà è
costituita da diverse subunità, diverse catene polipeptidiche). È in grado di polimerizzare in
direzione 5’3’ una catena di nucleotidi. Rende possibile la formazione di legami fosfodiesterici.
Questa non è in grado di unire 2 nucleotidi in origine singoli però!
All’interno del nucleo esistono vari enzimi, sia deputati al meccanismo di replicazione che di
trascrizione del DNA, ad esempio DNA polimerasi che rende possibile la creazione di un legame
fosfodiesterico 5’3’ tra due nucleotidi. Non deve essere un nucleotide singolo. Per forza si
appoggia ad un altro enzima, chiamato primasi: è un RNA polimerasi che riesce a prendere i
nucleotidi e riesce a sintetizzare piccolissime catene di RNA. (definite anche primer o innesco).
Riesce a unire due nucleotidi singoli. Legge un pezzettino di filamento e sintetizza il filamento
complementare.
Quando si è formato primer innesco, può intervenire DNA polimerasi -> altamente processiva.
Riconosce tutte le basi: legge i nucleotidi del filamento e sintetizza il filamento di neo sintesi
prendendo i nucleotidi complementari rispetto a quello che legge, ma questa modalità è diversa
nel filamento con la direzione 5’ – 3’.
DNA formato da due emieliche con direzioni opposte.
Non riesce a costruire legame fosfodiesterico partendo da 3’. Poiché la DNA polimerasi
agisce/polimerizza in una sola direzione (5’ – 3’), da 3’ a 5’ è necessario l’intervento della primasi
(sintetizza piccole catene di RNA), agendo pezzo per pezzo, e quindi più lentamente.
Vi è inoltre l’intervento in questo caso della DNA ligasi che lega i due lunghi filamenti (frammenti
di Okazaki) preparati dalla DNA polimerasi. Copiando il filamento 3’ 5’, in direzione opposta lei può
andare avanti linearmente, è la sua chimica di sintesi. Nella parte opposta non può andare. DNA
polimerasi riesce soltanto a legare nucleotide a un filamento di DNA e RNA.
Acido folico (vitamina B9) -> serve per la sintesi dei nucleotidi.
All’interno dei cromosomi, ci sono i GENI che sono sequenze di DNA di una certa lunghezza,
limitati però alla codifica di un polipeptide.
All’interno del DNA abbiamo i geni. DNA – termine generico. Lunghissimi filamenti lineari
contenenti informazione genetica. All’interno di questi, sono contenuti i geni. Si tratta di una
minima sequenza di DNA (limitata a qualche migliaia di nucleotide, limitati alla codifica di un
polipeptide) in grado di codificare per un prodotto proteico. Un cromosoma contiene centinaia di
geni.
Come appare un gene umano, in una forma molto semplice? Topografia del gene, sequenza di
nucleotidi che va da 5’ – 3’, perché è una sequenza di nucleotidi.
E’ una sequenza che va da 5’ a 3’. Ogni gene, parte con una sequenza di nucleotidi che è definita
PROMOTORE (è all’inizio del gene, 5’) definisce quanto e quando un gene debba essere trascritto.
È una sequenza regolatrice dell’espressione del gene. Questi nucleotidi del promotore non
vengono decodificati in proteina (sequenza non codificante ma fondamentale per il gene). Tutti i
nostri geni hanno un promotore.
Alla sequenza di nucleotidi, si associano fattori di trascrizione, che possono essere
positivi (verranno codificati in proteine) o negativi (non verranno trascritti).
Abbiamo un’altra sequenza di nucleotidi, dal promotore fino ad una sequenza di nucleotidi che
prende il nome di esone, poi introne, poi esone. Poi continua la sequenza.
Unità trascritta – sono i nucleotidi del gene che verranno trascritti in RNA messaggero. Non è detto
che verranno decodificati, gli esoni invece sì, verranno decodificati in proteina.
Ogni nostro primo esone di tutti i geni inizia con AUG (nel gene è ATG). Nei nostri geni ci sono
sequenza di esoni e sequenza d’introni (sono sempre nucleotidi!). Gli esoni sono la parte che verrà
trascritta in RNA ma verranno decodificati alla fine, a livello citoplasmatico, in proteina, mentre gli
introni vengono trascritti in RNA (RNA immaturo), verranno eliminati prima che l’RNA esca dal
nucleo e arrivi al citoplasma. Invece le sequenze degli esoni vengono ricucite l’uno all’altro con lo
splicying (taglio – ricucitura degli esoni). Il primo esone viene legato all’inizio del secondo esone.
Introni non hanno un ruolo nella codifica della proteina.
A volte, abbiamo dei processi di splicying alternativo in alcuni casi, gli introni permangono, ed
eccezionalmente, vengono codificati.
In che modo l’informazione (genotipo) contenuta nel dna è in rapporto con la struttura delle
proteine (fenotipo)? Che relazione c’è tra il genotipo e il fenotipo? Come si passa da nucleotide a
proteina? Lo schizzo dell’artista è il DNA.
Dobbiamo passare alla Trascrizione del DNA, dal nucleo al citoplasma. Nel nucleo è contenuta info
genetica e viene trascritta. Non c’è sintesi proteica nel nucleo. L’info deve passare innanzitutto dal
nucleo al citoplasma. Dal DNA viene trascritta nei tre tipi di RNA: mRNA (messaggero, ed è l’unico
che contiene un’informazione per la sequenza proteica), tRNA (transfer), rRNA (ribosomale).
Questi altri due servono all’mRNA nel processo, non è che sono inutili. Tutti e 3 concorrono al a
sintesi proteica.
Prima di tutto, il gene deve essere trascritto. Viene trascritto l’intero cromosoma? No, ma viene
trascritto solo un pezzo di cromosoma che corrisponde a un GENE, mai l’intero cromosoma.