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Negli anni ‘50 pensavano che le proteine fossero le macromolecole responsabili del

passaggio dei geni ereditari da madre a figlia, perché erano tante e ognuna aveva una
struttura diversa.

Nel 1869, un medico svizzero, Miescher, mentre studiava delle ferite di soldati prelevando il
pus (globuli bianchi), scoprì una sostanza ricca di fosforo che lui chiama nucleina (era il
DNA).

Negli anni successivi si scoprì la struttura chimica del DNA e come i nucleotidi erano
sistemati (doppia elica del DNA e unico filamento nel RNA), ma pensavano che non
potevano essere i responsabili dell’ereditarietà dei caratteri dato che avevano una struttura
troppo semplice in confronto alle proteine.
Primi anni 50: scoprirono attraverso una serie di esperimenti che dimostrarono che il DNA è
il responsabile del passaggio dei geni

1928-> Griffith stava studiando lo streptococco preomoniae (cellula procariotica che può
provocare la polmonite) e come sconfiggerlo attraverso un vaccino. Utilizzava il ceppo S
(smooth-> coperto da una capsula che lo protegge dalle difese immunitarie-> patogeno) e il
ceppo R (rough-> senza capsula liscia-> non provoca polmonite)

Quando inoculava una colonia viva di ceppo S in un topo e provocava polmonite-> topo
muore-> era andato in sepsi
Quando inoculava una colonia viva di ceppo R, il topo non si ammalava e nel sangue non
c’era nessuna cellula di streptococco
Se prima di inoculare il ceppo S, scaldava i batteri di ceppo S (uccidendoli), il topo non si
ammalava
Se inoculava ceppo R vivi+ceppo S morti-> topo muore perché il sangue era pieno di batteri
di ceppo S vivi-> sostanza (fattore trasformante) che passa dalle cellule S morte passa alle
cellule R e queste si trasformano in cellule S

Pensarono che il fattore trasformante erano le proteine, invece si scoprì in definitiva che era
il DNA.

Avery nel 1944 fece un esperimento per scoprire quale era il fattore trasformante: prese i
batteri del ceppo S e li uccise con il calore, successivamente filtra il ceppo S (rimangono
solo proteine, macromolecule e DNA liberi). Divide in diversi campioni e gli aggiunge degli
enzimi che distruggono in maniera specifica una macromolecola (Lipasi distrugge i lipidi,
proteasi che distruggono le proteine, DNasi che distrugge il DNA, RNasi che distrugge
l’RNA). Aggiunge i campioni a delle colture di batteri di ceppo R (non virulenti): dove era
stato distrutto l’RNA, le proteine e i lipidi i batteri R si sono trasformati in batteri S (RNA, lipidi
e proteine non sono il fattore trasformante), dove era stato distrutto il DNA sono rimasti solo
batteri R quindi il DNA è il fattore trasformante (dato che era stato distrutto i batteri non si
sono trasformati).

Non si era certi che i batteri contenessero DNA, perciò i colleghi non gli credettero (se non si
sa se c’è, se tu avessi distrutto qualcosa che non c’è? Il DNA era una molecola troppo
semplice per essere la responsabile di una cosa così grande)
Ultimo esperimento per confermare che è il DNA il fattore trasformante
1952-> Harshey e Chase (americani) fecero un esperimento che mise una pietra sopra sul
fatto che il materiale trasformante è il DNA e non le proteine
Si basarono sulla capacità di un virus di infettare dei batteri (batteriofago o fagolambda)
Virus fatti di un capside esterno (fatto di proteine) con all’interno il materiale genetico
Il virus utilizza tutti i ribosomi del batterio per costruire le sue proteine (si insediano tanti
piccoli virus all’interno) e una volta pronti i virus fanno lisare (scoppiare) le cellule

Esperimento: utilizzano due isotopi radioattivi di due atomi diversi (Fosforo e Zolfo perché il
fosforo è presente nel DNA nel gruppo fosfato ma non nelle proteine-> per costruire le DNA
del virus, Zolfo nel,e proteine e non nel DNA)
Hanno preso una coltura di batteri e li hanno infettati con p32 (fosforo radioattivo) in una
beuta e s35 (zolfo radioattivo) in un’altra
Successivamente, mettono in due frullatore i batteri-> movimento veloce fa staccare tutti i
virus che si erano attaccati ai batteri
Le Mettono in un centrifugatore-> stratifica il contenuto in base alla densità (densi in fondo)-
> il batterio sta in basso (pellet), il virus in alto
Vanno a vedere dove si trovano gli atomi radioattivi:
Provetta con il fosforo: il fosforo sta nei batteri-> visto che il fosforo è nei batteri, il DNA è
entrato-> fattore trasformante
Provetta con zolfo: lo zolfo sta nei virus-> non è entrato nei batteri-> tutto ciò che non entra
nel batterio è fatto di proteine

Struttura dna 🧬
1953-> è stato pubblicato il lavoro di Crick e Watson sulla struttura del DNA
Franklin studiò il DNA attraverso la diffrazione a raggi X (lastra alle molecole di DNA)->
teneva la lastra 51 nel suo laboratorio, un collaboratore di W&C la ruba e la porta a loro, così
che i due studiosi risalirono alla struttura del DNA (non dissero mai che era stata la
fotografia ad aiutarli)

Chargaff scoprì che il contenuto delle basi azotate cambiava tra specie diverse, ma tra
cellule dello stesso individuo è lo stesso
Se c’erano, ad esempio, 10 adenine, c’erano 10 timine-> parallelismo tra timina e adenina e
tra guanina e citosina
Purine+pirimidine=risultato uguale

Dna
Formato da tanti nucleotidi
-
basi azotate sporgono tutte verso l’interno
- gruppo fosfato e zucchero del nucleotide successivo sono legate da legami covalenti
- Montanti-> gruppo fosfato+zucchero (backbone)
- Pioli-> basi azotate
- 2 filamenti che si accoppiano-> in un filamento gli zuccheri puntano verso l’alto,
nell’altro puntano verso il basso sennò le basi azotate non si troverebbero nella
posizione giusta per accoppiarsi con l’altro filamento
- Adenina-timina, citosina-guanina (sempre le stesse basi azotate si legano tramite
legami a idrogeno tra idrogeno e azoto)
- Tra i due filamenti sempre la stessa distanza e sono antiparalleli (due direzioni
diverse: primo filamento ha 5’->3’, il secondo 3’->5’) e complementari
- Legame fosfodiesterico: legame tra gruppo fosfato e carbonio in posizione 3’
- Filamenti si avvolgono su se stessi a formare la doppia elica: avvolgimenti con solco
maggiore e solco minore
- Il dna si può aprire quando la cellula si divide e deve copiare il DNA con l’RNA-> i
legami non si spezzano facilmente (es: quando ci scottiamo l’energia del sole è
abbastanza potente da spezzerà struttura del DNA, che poi verificherà errori nella
duplicazione)

- Nella sequenza delle basi azotate c’è l’informazione che differenzia un organismo

La replicazione del DNA: 1957 due scienziati hanno provato con l’isotopo radioattivo
dell’azoto
Vedere capitolo 10 pagina 41
Due fasi della replicazione del DNA (si basa sulla sua complementarità)
- prima fase: il DNA si divide nei due filamenti (si rompono i legami a idrogeno tra le
basi azotate)
- Seconda fase: sintesi dei due nuovi filamenti grazie all’enzima (proteina) DNA
polimerasi (costruisce il polimero del DNA), le basi azotate si legano a un gruppo
trifosfato, che poi libera energia separandosi dagli altri 2 fosfati (legame
fosfodiesterico)
qual è l’innesco della reazione? È un pezzo di RNA (primer) che si lega al DNA e viene
sintetizzato dalla prima si
La DNA polimerasi va verso la direzione 5’3’
Ssb: proteina che evita che i due filamenti si riuniscono tra loro
DNA polimerasi può sbagliare a mettere le basi azotate, da cui derivano le mutazioni
genetiche, la maggior parte delle volte torna indietro e corregge
Chemioterapia interrompe il meccanismo di duplicazione del DNA, in modo che smetta di
produrre cellule tumorali (perdita di capelli e vomito come sintomi, infatti sono le cellule che
si duplicano di più)
Vedere pag 43
VEDERE ASSOLUTAMENTE VIDEO
https://youtu.be/Qfwbdy0BJsY
https://youtu.be/cIsiJcwwP_0 (non sono le proteine a muoversi lungo il DNA però)
I cromosomi, alle estremità, hanno delle sequenze che non producono proteine (TTAGGG): i
telomeri. Ogni volta che la cellula duplica il suo DNA, i telomeri si accorciano (la cellula ne
perde). Una volta che la cellula finisce i telomeri, muore di vecchiaia. Le cellule più
facilmente sostituibili sono i globuli rossi, le cellule della mucosa boccale, etc…
Le cellule tumorali e staminali sono quelle che non perdono mai telomeri (la telomerasi, una
proteina, aggiunge sempre telomeri).

La correzione degli errori: o la dna polimerasi o sostanze esterne


3 meccanismi di correzione:
- la DNA polimerasi corregge i suoi stessi errori
- Riparazione delle anomalie di appaiamento-> proteine che correggono errori
- Riparazione per scissione-> corregge errori da agenti esterni-> taglia piccolo
filamento di DNA e lo sostituisce-> se sono troppi non riescono a correggerli tutti e
diventano ereditari (non trasmissibili se sono nelle cellule somatiche ma sì se sono
nelle cellule sessuali)
Cosa comportano al corpo?
- cellule possono modificarsi e le proteine non si creano più (errore distruttivo,
funziona meno o funziona bene)
- Grazie alle mutazioni la specie si è evoluta

Sono le Proteine che ci fanno essere in un determinato modo ma le informazioni sono nel
DNA. Come passano alle proteine?
Il DNA è formato da nucleotidi (le cui “lettere” sono guanina, timina,…), le proteine sono
formate da amminoacidi (20 “lettere”)-> per produrre la proteina come si capisce quale
amminoAcido va preso leggendo la sequenza del DNA?
1 gene=1 polypeptide (sequenza di amminoacidi)
Gene=sequenza del DNA che mi produce 1 proteina
Come si è capito? Esperimento su un esperimento modello
Sulla muffa wild type, l’hanno irradiata con i raggi X (mutano il DNA) e si sono create tante
mutazioni. Le hanno rimesse nel loro terreno base:
- wild type: cresce nel terreno base, con ornitina, con citrullina e arginina
- Ceppo mutante 1: cresce solo nel terreno con arginina
- ceppo mutante 2: cresce solo nei terreni con arginina e citrullina
- ceppo mutante 3: cresce solo nei terreni con arginina, citrullina e ornitina
Queste mutazioni vanno a modificare sequenze specifiche di DNA, che distruggevano o
cambiavano l’informazione nel DNA, in modo che si sviluppassero proteine che non
servivano più.

le seguenti sostanze partono dalla sostanza base e con determinati enzimi le trasformano
nelle sostanze. se un organismo non riesce più a trasformare un dato composto in un altro,
manca l’enzima richiesto per la trasformazione.

dogma centrale della biologia molecolare di Francis Crick: il gene è un tratto di DNA
contenente le informazioni per la produzione di una catena polipeptidica, ma la proteina non
contiene l’informazione per la produzione di altre proteine, dell’RNA o del DNA.

L’informazione (DNA) sta nel nucleo, le proteine nel citoplasma. L’mRNA (RNA
messaggero), nella trascrizione nel nucleo, copia le informazioni (si sintetizza una molecola
di RNA complementare a quella dell’informazione) e le porta nel citoplasma, dal ribosoma
(che produce le proteine ed è formato da rna ribosomiale)

rna messaggero(copia le informazioni e le porta nel citoplasma), rna di trasporto (processo


di traduzione), rna ribosomiale (forma le proteine)

Trascrizione dal DNA all’RNA


L’RNA polimerasi (enzima) deve capire da dove deve iniziare a copiare.
Divisa in 3 tappe: inizio, allungamento, terminazione
L’RNA riconosce delle sequenze di DNA (promotori), che gli dicono da dove deve
cominciare la trascrizione, quale filamento deve trascrivere e che direzione deve prendere
Promotori: formati da sequenze di riconoscimento, sequenza TATA box (timina-adenina-
timina-adenina; più facile da rompere perché ha solo 2 legami a idrogeno)
Differenza tra promotori tra cellule eucariotiche e procariotiche
Procarioti: RNA polimerasi riconosce la sequenza di riconoscimento subito
Eucarioti: RNA polimerasi non la riconosce subito e ha bisogno che altre proteine (fattori di
trascrizione: inibitori -non fanno iniziare la trascrizione- o attivatori -che fanno iniziare la
trascrizione-) si leghino alla sequenza

Perché due cellule sono diverse se hanno lo stesso DNA? È diversa l’espressione genica, si
attivano certi geni che fanno diventare una cellula tale mentre altri sono bloccati
(differenziazione cellulare)
Embrioni hanno cellule staminali totipotenti

L’RNA polimerasi si lega alla sequenza da trascrivere e inizia


Allungamento: direzione 5’3’

Attraverso la sequenza di terminazione capisce dove deve arrivare, il filamento si stacca e


viene prodotto il trascritto primario (mRNA)

Codice genetico (ridondante/degenerato ma mai ambiguo->una tripletta=1 amminoacido ma


più triplette possono fare la stesso amminoacido;
“Parole” del DNA e RNA sono formate da 3 lettere, ogni 3 basi azotate (tripletta) corrisponde
un amminoacido (20 totali con 4 basi azotate totali-> 64 combinazioni)
Più “parole” formano lo stesso amminoacido

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