Sei sulla pagina 1di 241

SA

FE
Gestione superiore in amministrazione aziendale

SP
Prof. Giuseppe Russo
CFU 9

RO
SA
Concetti preliminari
Impresa e Ambiente

FE
La gestione strategica
Il Marketing

SP
Il Web Marketing: un focus
Ciclo di Direzione, Gestione delle Risorse Umane, Leadership

RO
Gestione economica, sistema informativo, beni strumentali e gestione finanziaria
La pianificazione per lo sviluppo delle imprese
Il Business Plan: concetti, costruzione e indicazioni
Alcuni Esempi
Reverse Role

2
SA
FEpreliminari
Concetti
SP
RO
SA
Definizione e classificazione delle aziende

FE
Organizzazione economica che,
mediante l’impiego di un

SP
complesso differenziato di
risorse, svolge processi di
acquisizione e di produzione di

RO
beni o servizi, da scambiare con
entità esterne al fine di
conseguire un reddito.
SA
✓ La struttura organizzativa destinata a perdurare nel tempo;

FE
✓ Un insieme di persone che forniscono all’azienda il proprio impegno lavorativo o altre risorse
utili allo svolgimento delle attività aziendali;
✓ Un insieme di beni economici, materiali ed immateriali, che vengono impegnati nei processi di

SP
produzione o di consumo;
✓ Le operazioni di scambio compiute per il raggiungimento del fine aziendale;
✓ Il fine, ovvero la produzione di reddito attraverso il soddisfacimento diretto o indiretto dei bisogni

RO
umani.

Tali elementi sono strettamente collegati e coordinati fra loro ed è per questo che si parla di
sistema azienda.
SA
Una possibile classificazione in base al fine da raggiungere distingue le aziende in:

FE
✓ Aziende di consumo,
✓ Aziende di produzione (settore primario, settore secondario, settore terziario, settore terziario
avanzato),

SP
✓ Aziende composte.

In base alla natura giuridica distinguiamo le aziende in

RO
✓ Aziende private, che hanno un soggetto giuridico private. Esse possono essere:
✓ Individuali,
✓ Collettive (es. società di persone, società di capitali, società cooperative).
✓ Aziende pubbliche, che hanno un soggetto giuridico pubblico.
SA
Le dimensioni aziendali

Le aziende, in base alle loro dimensioni, possono essere distinte in:

FE
- piccole, medie e grandi imprese.

Tale distinzione dipende da:

SP
✓ Numero dei lavoratori dipendenti occupati,
✓ Ammontare del capitale di rischio investito,
✓ Volume dei ricavi o volume di produzione,

RO
✓ Quota di mercato,
✓ Struttura organizzativa,
✓ Grado di autonomia decisionale.
SA
La struttura dell’azienda famiglia e dell’azienda di produzione

Le persone dell’azienda famiglia sono tutti i soggetti che contribuiscono al regolare svolgimento

FE
dell’attività economica familiare.

SP
Il patrimonio è costituito da tutti i beni che sono di proprietà della famiglia.

Le operazioni di gestione sono costituite da quelle azioni con le quali l’azienda famiglia cerca di

RO
soddisfare i bisogni economici dei propri componenti.

Tali operazioni generano un flusso continuo di entrate e uscite ordinarie.


SA
La struttura dell’azienda famiglia e dell’azienda di produzione

FE
Le entrate ordinarie derivano da: Lavoro, Capitale, Terreni.

Le entrate straordinarie sono costituite da: Prestiti, Eredità, Vincite.

Le uscite si classificano in:

SP
✓ Correnti o ordinarie, quando la loro utilità si esaurisce nel momento in cui si utilizza il bene o il

RO
servizio acquistato.
✓ In conto capitale, quando l’utilità dei beni acquistati si protrae nel tempo.

L’organizzazione è l’attività che permette di coordinare le persone, le risorse, le strutture, i rapporti


e le procedure esistenti all’interno dell’azienda.
SA
La struttura dell’azienda di produzione o impresa

Le persone che partecipano all’attività dell’azienda di produzione sono l’imprenditore o i soci e tutti

FE
i lavoratori dipendenti secondo il ruolo ad essi attribuito.

SP
Con riferimento alla gestione del personale, coloro che nell’impresa hanno il potere di decidere
devono affrontare i seguenti problemi:
✓ Reclutamento e assunzione,

RO
✓ Addestramento alle mansioni,
✓ Formazione.
SA
La struttura dell’azienda di produzione o impresa

Il patrimonio è l’insieme dei beni a disposizione dell’impresa per realizzare il processo produttivo.

FE
Esso è composto sia da beni monetari che non monetari ed è gravato dai debiti contratti per
effettuare gli investimenti. La parte finanziata dall’imprenditore o dai soci si denomina patrimonio

SP
netto.

Lo Stato Patrimoniale è il prospetto che accosta (a sinistra) il complesso di beni (investimenti) a

RO
disposizione dell’impresa e (a destra) i mezzi finanziari a cui l’impresa ha fatto ricorso.
SA
Esempio di Stato patrimoniale

FE
SP
RO
SA
La struttura dell’azienda di produzione o impresa

FE
Gli investimenti si classificano in
✓ Beni a fecondità ripetuta se la loro utilità si protrae nel tempo.
✓ Beni a fecondità semplice se la loro utilità si esaurisce in un atto produttivo.

SP
I finanziamenti si classificano in:
✓ Capitale proprio o patrimonio netto. Si tratta dei mezzi finanziari che sono stati conferiti

RO
dall’imprenditore.
✓ Capitale di terzi. Si tratta dei mezzi che provengono da finanziamenti esterni
SA
La struttura dell’azienda di produzione o impresa

L’organizzazione di impresa è quella attività che si pone come obiettivo di coordinare il lavoro

FE
delle persone verso un determinato fine.

SP
Il processo organizzativo deve considerare le seguenti variabili:
✓ Struttura organizzativa. Individua i criteri fondamentali con i quali è stata realizzata la divisione
del lavoro fra tutte le persone che nell’impresa svolgono una attività.

RO
✓ Potere organizzativo. È la capacità di chi ha la responsabilità delle decisioni di instaurare
rapporti sereni e collaborativi all’interno dell’azienda.
L’impresa come sistema

SA
FE
IMPRESA

SP
SISTEMA

Socio/Tecnico Cognitivo
aperto (profilo dinamico)

RO
(profilo strutturale)
Prof. Sergio Sciarelli

Dinamico

Sistema = insieme complesso e interrelato di parti


Interdipendenti rispetto ad un obiettivo da raggiungere

15
SA
I fini e le responsabilità dell’impresa

FE
Il concetto di responsabilità sociale aziendale è fondato
sul contratto sociale che ogni impresa stipula con il
contesto esterno per definire obblighi e diritti connessi

SP
con il proprio funzionamento.

RO
L’azienda, mediante il continuo scambio di risorse,
influenza in misura spesso rilevante le condizioni
di vita della collettività e si rende protagonista e
responsabile del contributo prodotto.
SA
FeEAmbiente
Impresa
SP
RO
SA
Il sistema impresa

L’ambiente è definito come l’insieme delle variabili esterne all’azienda che condizionano

FE
e determinano le sue decisioni.

SP
L’impresa è un sistema finalizzato a trasformare una serie di input in output in modo

economico, rispettando, cioè, i parametri del mercato.

RO
Il sistema impresa è l’insieme degli elementi materiali e immateriali in continua

interrelazione tra loro e con l’ambiente generale e specifico con il fine di farla crescere e

durare nel tempo.


SA
Impresa come sistema chiuso

Sistema organizzato allo scopo di trasformare i vari elementi per produrre un bene o un

FE
servizio. In tale situazione l’impresa si presenta come un’unità, in quanto, al di là della sua
struttura interna risponde ad un unico comando.

SP
RO
Input Trasformazione Output
SA
Impresa come sistema aperto

Il rapporto fra gli elementi interni è flessibile, il sistema è in grado di produrre una pluralità

FE
di risposte nei confronti dei diversi stimoli che provengono dall’esterno e l’oggetto dello
scambio con l’ambiente è rappresentato dagli input e dagli output.

SP
Mercati di
acquisizione

Ambiente Trasformazione

Mercati di
sbocco
RO Territorio
SA
Impresa come sistema aperto

FE
Contesto

SP
Input Output
Fattori produttivi
Processo di

RO
trasformazione
Ambiente Mercato
Persone – Tecnologie -
Tecniche
SA
Relazioni con l’ambiente esterno

Le imprese si sviluppano nel corso del tempo se riescono a stimolare le preferenze dei

FE
consumatori più di quanto possano fare altre aziende similari concorrenti.

SP
Per poter mantenere e accrescere il vantaggio competitivo rispetto alle imprese
concorrenti, occorre sapersi adattare in tempi stretti all’ambiente circostante, essere
flessibili ai cambiamenti che provengono dall’esterno, essere tempestativi nel trasformare

RO
le conoscenze in innovazioni.

Lo strumento che viene in aiuto alle aziende al fine di mantenere o accrescere il proprio
vantaggio competitivo sulle altre aziende è lo Schema di Porter anche detto modello delle
cinque forze.
SA
Relazioni con l’ambiente esterno

Mercati di acquisizione dei fattori produttivi

FE Fornitori

Concorrenti

SP Impresa
Prodotti/servizi
sostitutivi

Clienti

Mercati di sbocco
RO
SA
Relazioni con l’ambiente esterno
Macroambiente

FE
SP
IMPRESA

RO
Microambiente
Prof. Sergio Sciarelli

Macroambiente

Mercati con cui l’impresa attiva lo scambio Sistema delle condizioni e dei vincoli in
delle risorse (in entrata e in uscita) cui questo scambio si verifica
Fonte: Sciarelli S. (2011), La gestione dell’impresa, Cedam, Padova.
SA
Relazioni con l’ambiente – il macro ambiente
È rappresentato dalla
Sistema politico-istituzionale forma di governo e
dall’ordinamento

FE
legislativo

SP
IMPRESA

Tradizioni, costumi,

RO
abitudini, sviluppo
tecnologico, innovazione Sistema delle macro variabili
economiche (produzione
industriale, prezzi, moneta,
Sistema economico etc.)

Microambiente Mercati con cui l’impresa attiva lo scambio delle risorse (in entrata e in uscita)
Sistema delle condizioni e dei vincoli in cui questo scambio si
Macroambiente
verifica
Fonte: Sciarelli S. (2011), La gestione dell’impresa, Cedam, Padova.
SA
La scala delle finalità imprenditoriali
Le finalità dell’imprenditore appaiono, in ordine crescente d’importanza, quelle di assicurare la

FE
sopravvivenza dell’impresa (mediante il perseguimento del fondamentale equilibrio economico tra costi e
ricavi), di affermarsi nell’ambito della classe sociale di appartenenza e di assumere posizioni di
preminenza nella comunità.

SP
E’ il traguardo di più elevato valore;
il vero punto di arrivo dell’attività
Occupano posizioni strumentali, che consentirebbero
imprenditoriale

RO
all’impresa di svilupparsi rispetto alla concorrenza,
preservando il fondamentale equilibrio economico.

Prestigio
Potere
Profitto
SA
FE
La gestione strategica
SP
RO
27
SA
Definizione
La strategia è un comportamento imprenditoriale di lungo tempo finalizzato al

FE
raggiungimento di obiettivi primari della gestione.

SP
Elementi caratterizzanti:

RO
✓ Formulazione a livello alto-dirigenziale.

✓ Proiezione a lunga scadenza.

✓ Priorità dei traguardi da raggiungere.

Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.


SA
Comportamenti imprenditoriali nei confronti dell’ambiente

Nei confronti dell’evoluzione dell’ambiente l’imprenditore può assumere 3 diversi

atteggiamenti:

FE
SP
✓ Atteggiamento di attesa.

✓ Atteggiamento anticipatorio.

RO
✓ Atteggiamento attivo.

Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.


SA
Gerarchia delle scelte strategiche

FE
Strategia
complessiva

SP Strategie

RO
competitive

Strategie
funzionali

Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.


SA
La strategia complessiva
Gli obiettivi della strategia complessiva sono:

FE
✓ Sviluppo – Processo qualitativo di evoluzione dei rapporti tra l’impresa e l’ambiente

che può determinare o meno un ampliamento della struttura organizzativa.

SP
✓ Crescita – Aumento della dimensiona aziendale con mutamento dell’assetto

RO
organizzativo, dello stile direzionale e degli stessi comportamenti imprenditoriali.

Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.


SA
La strategia complessiva - Matrice di Ansoff

Prodotti

FE
Nuovi Esistenti

Nuovi

SP
Sviluppo
Diversificazione
prodotti
Mercati

RO
Esistenti

Sviluppo
Penetrazione
Mercato
SA
Integrazione orizzontale
L’integrazione orizzontale ha lo scopo di rafforzare la posizione dell’impresa soprattutto

FE
nell’ambito in cui opera. La crescita è perseguita nello stesso campo o settore.

Integrazione orizzontale Integrazione orizzontale

SP
Altra impresa dello Altra impresa dello
Impresa
Mercati di riferimento
stesso settore stesso settore
Settore

✓ Obiettivo: Aumento della quota di mercato


✓ Tempi: Relativamente brevi
RO
✓ Modalità di attuazione: Interne o esterne (funzioni e acquisizioni)
✓ Vantaggi: Economie di costo
SA
Integrazione verticale
L’espansione riguarda uno stadio di attività diverso, a adiacente a quello presidiato

FE
dall’impresa, che può espandersi “a monte” dello stadio occupato (integrazione verticale

ascendente) o “a valle” (integrazione discendente).

SP
ne a monte
Integrazio

Mercati di

RO
approvvigionamento

Filiera
Mercati di riferimento
Mercati di riferimento
Integrazio
ne a valle

Mercati di sbocco
SA
Diversificazione
L’azienda si espande in mercati nuovi, compresi in settori o comparti produttivi differenti da

FE
quelli in cui già opera.

La diversificazione si definisce laterale, se sussiste un collegamento, in termini tecnologici

SP
oppure di marketing tra produzioni vecchie e nuove.
La diversificazione si definisce conglomerale, invece, nel caso in cui non sussista alcun tipo

RO
di legame tra attività preesistenti e nuove.

✓ Vantaggi: Stabilizzazione dei redditi e riduzione del rischio globale di gestione


✓ Modalità di attuazione: Interna per la diversificazione laterale ed esterna per la
diversificazione conglomerale Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.
SA
Le strategie competitive
Le strategie competitive si dividono in:

FE
✓ Leadership di costo – l’impresa si pone l'obiettivo di diventare il produttore a
più basso costo nel proprio settore manifatturiero o di servizi

SP
✓ Differenziazione – l’impresa mira ad essere unica nel proprio settore industriale in
rapporto ad alcune variabili ritenute importanti dal cliente
✓ Focalizzazione – l’impresa sceglie area molto ristretta di competizione (segmento o

RO
nicchia di mercato) e tende a servire quel segmento cercando di escludere
possibili concorrenti

Fonte: Sciarelli S. (2011). La gestione dell'impresa. Cedam, Padova.


SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

37
SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

38
SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

39
SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

40
SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

41
SA
FE
SP
RO
Tratto da Sergio Sciarelli - La gestione dell'impresa CEDAM © 2011 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

42
SA
LE STRATEGIE AZIENDALI E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

FE
STRATEGIE
AZIENDALI

STRATEGICA
SP
PIANIFICAZIONE MODELLI DI
STRATEGIA
FORMULE
IMPRENDITORIALI

RO
SA
Il concetto di strategia nell’impresa

Nell’arte militare la STRATEGIA è il modo per conseguire la vittoria attraverso la valutazione di punti di

FE
forza e punti di debolezza.

SP
ATTACCO/DIFESA

Nel linguaggio economico-aziendale è utilizzato per:

RO
◼ Indicare la capacità di prendere decisioni
◼ I problemi di notevole importanza
◼ Le decisioni che esercitano effetti di lungo periodo

Obiettivo: individuare e perseguire un vantaggio competitivo


SA
STRATEGIA

FE
E’ l’insieme dei fini fondamentali perseguiti dall’impresa e delle scelte relative alle
risorse da impiegare e alle azioni da intraprendere a livello produttivo, commerciale,
amministrativo, finanziario e organizzativo per raggiungerli.

Quindi la strategia:

SP
RO
◼ Definisce gli obiettivi e indica la strada per raggiungerli
◼ Individua le azioni e le risorse
◼ Collega l’impresa e l’ambiente esterno
◼ È dinamica e aggiornabile
SA
La pianificazione strategica è il processo con il quale si definiscono gli obiettivi di
lungo periodo e si elaborano operazioni e comportamenti

FE
Analisi ambiente est. Definizione obiettivi Analisi interna
Previsioni: Traguardi: Diagnosi:
-opportunità -missione -punti di forza

SP
-minacce -obiett. di lungo periodo -punti di debolezza

Le linee d’azione
-strategia di gruppo
Formulazione della strategia -strateg. di business

RO
-strateg. funzionale

La formalizzazione
Pianificazione -piano aziendale
-piani di funzione
-piani di prodotto<

Realizzazione Esecuzione e controllo


-strutt. organizzativa
-piani operativi annuali
SA Definizione degli obiettivi

Lungo periodo

FE Breve periodo

SP
(sono mete intermedie)
• di redditività
• sono assegnati a specifiche aree organizzative
• di sviluppo
• devono essere misurati quantitativamente
• di leadership

RO
• devono essere realizzati entro un termine
• di socialità
definitivo
• equilibrata struttura finanziaria
SA
L’analisi dell’ambiente esterno
È necessario analizzare l’ambiente in cui l’impresa agisce per prevedere l’evoluzione di fenomeni che

FE
possono modificare lo scenario e influire sulle gestione.

AMBIENTE ESTERNO

Analisi ambiente generale


SP
RO
Analisi del mercato e delle settore
•Ambiente politico (individuare, minacce e opportunità)
•Ambiente sociale
(individuare, minacce e
opportunità)
FASI
Definizione del settore / Analisi delle domande / Analisi fattori produttivi / Analisi delle concorrenze
SA
Analisi ambiente interno - chi siamo?

FE
La diagnosi viene fatta attraverso le seguenti fasi:

Analisi redditività (ROE, ROI, ROS, ecc)

SP

✓ Analisi strutture dei costi (costi fissi, costi variabili)


✓ Analisi strutture finanziamenti
✓ Analisi del portafoglio prodotti

RO
✓ Analisi strutture organizzative
✓ Analisi punti di forze e debolezza

FATTORI CRITICI DI SUCCESSO (FCS)


SA
LA FORMULAZIONE DELLE STRATEGIE

FE
◼ Quali azioni intraprendere?

◼ Quali strade da percorrere?

SP
LA STRATEGIA SI ARTICOLA SU TRE DIFFERENTI LIVELLI:

RO
◼ A livello aziendale o di gruppo Occorre definire: Priorità degli obbiettivi / Allocazione ottimale delle risorse
interne / Coordinamento delle varie attività
◼ A livello di business unit
Occorre definire: A chi indirizzare quali prodotti/servizi
◼ A livello funzionale
Occorre definire: Come realizzare i prodotti/servizi e come veicolarli al mercato
SA
Realizzazione delle strategie

L’ALTA DIREZIONE APPROVA IL PIANO STRATEGICO CHE VIENE REALIZZATO

FE
ATTRAVERSO LA FORMULAZIONE DEI PIANI OPERATIVI ANNUALI (budget annuali)

SP Analisi degli scostamenti

Valutazione del grado di


raggiungimento degli obiettivi RO
SA
FE
Il Marketing
SP
RO
52
SA
Alcune definizioni
✓ “Un processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo

FE
ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri mediante la creazione,
l’offerta e lo scambio di prodotti e valore con altri” (Kotler, 1980)

SP
✓ “Il processo svolto per creare, distribuire, promuovere e prezzare beni, servizi e idee
al fine di facilitare relazioni di scambio soddisfacenti con i clienti in un ambiente

RO
dinamico” (Pride e Ferrel, 1995)

✓ “Una funzione organizzativa e un insieme di processi volti a creare, comunicare e


trasferire valore ai clienti e gestire i rapporti con essi in modo che ciò vada a
vantaggio dell’organizzazione e dei suoi stakeholder (Kerin et al., 2007)
SA
I concetti chiave del marketing

FE
Bisogni e
desideri
Ambiente e
Scambio
operatori

SP Marketing

RO
Marketing
Mercato
mix
Valore e
soddisfazione
SA
Gli attori e le principali forze di mercato

FE
SP
RO
SA
Il processo di scambio

FE
SCAMBIO

SP
Beni, servizi, idee

Venditore Acquirente

RO
Denaro, informazioni

SCAMBIO
SA
Comportamento del consumatore

FE
MOTIVAZIONI DI
PROCESSO DI ACQUISTO ACQUISTO

SP
Concorrenza tra bisogni Motivazioni razionali

RO
(indiretta) (rapporto prezzo-qualità)

Concorrenza tra beni Motivazioni emotive


(allargata) (sfera dei sentimenti)

Concorrenza tra marche Motivazioni di patrocinio


(diretta) (fiducia)
SA
Criteri di segmentazione

FE
Demografici Età, sesso, ampiezza della famiglia.

Socio-economici Reddito, professione, livello di istruzione.

Ubicazionali

SP Popolazione urbana, suburbana e rurale.

RO
Psicografici Personalità, autonomia decisionale, preferenza per l’innovazione.

Comportamentali Disposizione all’acquisto, grado di fedeltà, benefici desiderati.


SA
Il modello di Abell

Il modello di Abell opera una segmentazione strategica (macro segmentazione) del

FE
mercato di riferimento costruito su un determinato bisogno, fondata su variabili riferite sia
al mercato (clienti e funzioni d’uso) sia alla tecnologia utilizzata.

SP
Si focalizza su una serie di variabili che tengono contemporaneamente conto di:

RO
✓ Gruppi di clienti che presentano bisogni e ricercano benefici specifici.
✓ Bisogni/benefici ricercati nell’acquisto di un certo prodotto.
✓ Condizioni tecnologiche di offerta.
SA
Il modello di Abell
Funzioni d’uso

FE
Bisogni che si
intendono
soddisfare

SP Business Gruppi di clienti

Tecnologie
alternative
Modalità
alternative di
soddisfacimento
del bisogno
RO Target
SA
Strategie di marketing

FE
INDIFFERENZIATO DIFFERENZIATO CONCENTRATO

SP
Considera il mercato Si indirizza verso un Si indirizza verso un

RO
come se fosse gran numero di solo o, al massimo,
omogeneo segmenti di mercato pochi segmenti di
con diversi mercato con un unico
programmi di programma di
marketing marketing
SA
Ciclo di vita del prodotto

FE
Vendite e profitti

Vendite
Rivitalizzazione

SP
RO
Profitti

Tempo

Introduzione Maturità Declino


Sviluppo
SA
Posizionamento

È l’insieme di iniziative volte a definire le caratteristiche del prodotto offerto

FE
dall’impresa e ad impostare il marketing mix più adatto per attribuire una certa
posizione al prodotto nella mente del consumatore.

SP
RO
SA
Mappe di posizionamento

FE
La mappa di posizionamento è uno PREZZO
strumento che consente di riassumere la Alto

posizione dei prodotti e delle marche sul

SP
Marca
“B” Marca
mercato o su un segmento di marketing. “A”
QUALITA’
La visione della mappa permette di

RO
Inferiore Superiore
Marca
analizzare le distanze tra i vari prodotti “D”
Marca
ed elaborare un'adeguata strategia “C”

marketing. Basso
SA
Matrice del portafogli prodotti - BCG

Utili : elevati, stabili, in Utili: bassi, instabili, in

FE
aumento aumento Limiti
Tasso annuale reale di crescita del mercato

Flusso di cassa : equilibrio Flusso di cassa : negativo


tra entrate e uscite
ALTO

Strategia: osservare se
Strategia : Investire nella evolve verso “stella” o Non considera i tassi negativi di
crescita “cane”
sviluppo della domanda

SP
STELLA ENIGMI
(o star) (o question mark)
Utili : alti, stabili Utili : bassi, instabili Non presenta posizioni intermedie tra
Flusso di cassa : alto, Flusso di cassa : equilibrio bassa e alta
BASSO

RO
stabile tra entrate e uscite o
negativo
Strategia : mungere
Strategia: disinvestire
La quota di mercato è solo un
VACCHE DA MUNGERE CANI elemento della forza competitiva
(o cash cow) (o dog)
ALTA BASSA

Quota di mercato relativa

65
SA
Matrice delle posizioni di mercato - General Electric

FE
3
ALTA

1 2
Attrattività del settore

SP
Area dell’investimento
MEDIA

4 5 6
Area del disinvestimento

RO
BASSA

7 8 9

ELEVATA MEDIA DEBOLE

Forza competitiva
SA
Dal bisogno al Marketing Mix

FE
SP
RO
SA
Il marketing mix
Una volta identificati i consumatori del mercato obiettivo, l’azienda deve provvedere al

FE
soddisfacimento dei loro bisogni. A tal fine occorre sviluppare un programma di
marketing che include una serie di attività.

SP
Tali attività vengono riferite a 4 leve fondamentali (le “quattro P”):

✓ Product: un bene, un servizio, un idea Prezzo: il corrispettivo associato allo scambio.

RO
✓ Price: il prezzo pagato per l’acquisto di un bene e/o di un servizio.

✓ Promotion: le attività svolte per fornire ai potenziali clienti informazioni sull’azienda


e sui suoi prodotti.

✓ Place: il luogo in cui è possibile acquistare il prodotto.


SA
Il marketing mix - Product
Il product dell’impresa commerciale è dato dall’assortimento quale insieme delle

FE
categorie merceologiche organizzate al fine di soddisfare i bisogni dei consumatori e
garantire nel contempo la più alta redditività al punto di vendita.

Obiettivo

SP
RO
Scegliere e gestire dinamicamente (nel tempo e per i diversi punti vendita) all’interno
dell’offerta delle aziende industriali, i prodotti più coerenti con il profilo dei consumatori
- clienti e le loro dinamiche di acquisti programmati, acquisti occasionali e acquisti
d’impulso.
SA
Il marketing mix - Product

La gestione dell’assortimento si concretizza nelle attività di selezione, formazione e

FE
proposta dell’assortimento al fine di soddisfare le aspettative del consumatore-cliente.

SP
La gestione dell’assortimento agisce su tre ‘livelli’:
✓ Tipi e marche dei prodotti selezionati in funzione dei bisogni della clientela target

RO
(qualità commerciale)
✓ Numerosità di merceologie (o categorie) trattate (ampiezza)
✓ Numerosità di articoli che compongono ciascuna merceologia (o categoria)
(profondità)
SA
Il marketing mix - Product

La gestione dell’assortimento richiede di condurre:

FE
✓ L’analisi della ‘struttura’ assortimentale - Vengono individuate caratteristiche delle

SP
singole componenti (linee, marche, referenze) e delle relazioni tra di esse, in
particolare quelle di complementarità e di sostituibilità.

RO
✓ L’analisi del ‘sistema’ assortimentale - Viene valutata la coerenza dell’offerta
proposta con gli obiettivi perseguiti, in termini di store image e di effetti percettivi
della domanda.
SA
Il marketing mix - Price
La determinazione dei prezzi si fonda:

FE
✓ sulle esigenze della domanda
✓ sulla struttura dei costi dell’impresa
✓ sulle pressioni esercitate dalla concorrenza

SP
Esistono diversi approcci per determinare il prezzo di vendita:
✓ Passato – Determinazione del prezzo attraverso l’aggiunta di un ricarico prefissato al costo del

RO
prodotto
✓ Presente – Determinazione del prezzo attraverso una procedura definita ‘a cascata’ - Si parte dalle
decisioni di margine da applicare a livello di assortimento complessivo, si procede, a qualificare le
categoria-settore-reparto, e successivamente le famiglie e/o linee, per giungere definitivamente
alla particolare referenza
SA
Il marketing mix - Promotion

La leva della promotion si riferisce alla comunicazione intesa quale complesso delle

FE
operazioni poste in essere dall’impresa, per indurre, preservare o modificare i modelli di

SP
comportamento degli operatori del mercato, allo scopo di ritrarre un vantaggio

competitivo.

RO
Obiettivo della comunicazione è la creazione di un’immagine dell’impresa atta a rendere

proficui i rapporti con tutti i gruppi sociali inseriti nel contesto aziendale
SA
Il marketing mix - Promotion

La definizione della politica di comunicazione per un’azienda commerciale avviene nel

FE
rispetto delle seguenti fasi:

SP
1. Comunicazione influenzata dai prodotti di marca, messaggi focalizzati sul prezzo

✓ Promozioni above the line connesse all’area del gioco o del regalo e orientate alla

RO
fidelizzazione.

✓ Promozioni basate sul couponing indirizzate a determinati segmenti di domanda.

✓ Promozioni attraverso azioni mirate di Customer Relationship Management

indirizzate ai possessori di carte fedeltà.


SA
Il marketing mix - Promotion
2. Comunicazione influenzata da aspetti che riguardano l’esperienza del servizio

FE
vissuta dal consumatore quali:

SP
✓ Componenti fisiche che influenzano la permanenza nel punto vendita.

✓ Rapporto con il personale.

RO
✓ Velocità del servizio.

✓ Facilità di reperimento dei beni.

✓ Offerta di elementi aggiuntivi che rendono il servizio più completo e facilmente

fruibile.
SA
Il marketing mix – Promotion [Vantaggi e svantaggi dei mezzi di comunicazione]

FE
SP
RO
76
SA
Il marketing mix – Promotion [Vantaggi e svantaggi dei mezzi di comunicazione]

FE
SP
RO
77
SA
Il marketing mix - Place
Il place si riferisce tanto al punto vendita quanto al luogo ove è ubicato il punto vendita.

FE
Esempi di Scelta localizzativa per un’impresa commerciale sono: in un Centro Commerciale, in un
Parco commerciale, in una Via commerciale, in un Centro storico

SP
Elementi da considerare sono:

RO
✓ Potenzialità e caratteristiche della domanda del bacino di mercato (numero di famiglie residenti,
numero di persone che lavorano in zona, profilo socio-economico-demografico, ecc.)

✓ Intensità e tipologia competitiva

✓ Presenza di generatori di traffico (es.: scuola, fermata mezzi pubblici, ecc.)

✓ Rispetto delle zone di esclusiva (se il Network la prevede)


SA
Il marketing mix - Place

FE
SP
RO
79
SA
Il marketing mix - Place

FE
SP
RO
80
SA
Il marketing mix – Place [Canali Distributivi]

FE
SP
RO
SA
Il marketing mix – Place [Canali Distributivi]

FE
SP
RO
SA
Il marketing mix - Place
La gestione del place nell’impresa commerciale, invece, si riferisce anche al modo in cui il Punto Vendita e

FE
organizzato in termini di layout.

Il layout definisce l’assetto complessivo del punto di vendita, attraverso la scelta e la disposizione delle

SP
attrezzature espositive e la conseguente organizzazione del flusso di traffico della clientela all’interno del
punto di vendita.

RO
Le imprese commerciali solitamente optano per due tipologie di layout:

✓ Layout a ‘griglia’ - Dispone le attrezzature espositive, costituite dalle cosiddette gondole, in file
parallele con percorsi e corridoi rettilinei

✓ Layout a ‘isola’ o ‘free flow’ - Percorsi non rettilinei e, non essendo obbligati, consentono un
movimento più libero della clientela nel punto di vendita, grazie alla disposizione asimmetrica delle
attrezzature e ad un utilizzo meno intensivo dello spazio
SA
Customer life-time value

FE
SP
RO
84
SA
FE
Il Web Marketing: un focus
SP
RO
85
SA
Un modello dei bisogni dell’uomo

FE
La piramide dei bisogni di Abraham Maslow è uno dei modelli più interessanti e dibattuti
degli ultimi decenni, in cui il grande psicologo crea una gerarchia dei bisogni che spingono
l’uomo nelle sue attività quotidiane. In particolare, sono 5 i livelli di bisogni che l’essere

SP
umano percepirebbe, ordinati in funzione della loro complessità:

◼ Fisiologici: fame, sete, etc.

RO
◼ Di sicurezza: salvezza, protezione, etc.

◼ Di appartenenza: affetto, identificazione, etc.

◼ Di stima: prestigio, successo, etc.

◼ Di auto-realizzazione: realizzazione del sè.


SA
La piramide dei bisogni al tempo 2.0

FE
SP
RO
SA
Il web 2.0 e le reti informali

FE
SP
RO
Web Marketing

SA
FE
Il web marketing è la branca delle attività di marketing dell’azienda che sfrutta il canale

online per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali (promozione/pubblicità,

SP
distribuzione, vendita, assistenza alla clientela, etc.) tramite il Web. Solitamente le attività

di web marketing si concretizzano principalmente con la realizzazione di un progetto e

RO
successivamente nella realizzazione di un sito Internet e la relativa promozione

utilizzando il canale web per attirare i visitatori interessati ai prodotti o ai servizi a

catalogo.
SA
Strategie 2.0
1. La strategia alla base di un progetto di web marketing è portare il proprio sito web

FE
ai primi posti nelle pagine dei risultati di un motore di ricerca

SP
2. Le altre principali strategie sono:

❑ Marketing promozionale online ossia azioni di marketing web per incrementare

RO
la conoscenza di marca, attirare l’utente e segnalare offerte ai navigatori o
pubblicizzare il proprio sito web.

❑ Web marketing virale che consiste nel riprodurre i benefici del passaparola
tramite Internet.
SA
Search Engine Optimization (SEO)

FE
Il Search Engine Optimization (SEO) è il complesso di attività volte
soprattutto alla «visibilità» dei siti:

SP
◼ Ottimizzazione
◼ Posizionamento e marketing sui motori di ricerca (SEM)

RO
◼ Pay per click
◼ Campagna Banner
◼ Programma di affiliazione
SA
La logica ‘virus’

FE
Il viral marketing e la pubblicità virale sono termini usati per indicare le attività di
marketing che sfruttano le reti sociali esistenti per produrre effetti esponenziali della

SP
brand awareness, per mezzo di un processo di diffusione analogo a quello dei virus.

La strategia di questa modalità è di incentivare gli utenti a condividere un messaggio

RO
di marketing con i loro amici in modo volontario mutuando i meccanismi del
passaparola.
SA
La logica ‘virus’

FE
Canali online

◼ email, advergaming, web

SP
◼ blogs, forums, social networks

◼ youtube, facebook, adsense, itunes

RO
Canali offline

◼ radio, TV, mobile

◼ advergaming, posizionamento del prodotto

◼ guerrilla marketing
SA
L’evoluzione dei Social

FE
SP
RO
SA
Il mercato dei Social – I più usati

FE
SP
RO
Adattato da M. A. Stelzner, 2010 Social Media Marketing
SA
Il mercato dei Social – I vantaggi

FE
SP
RO
Adattato da M. A. Stelzner, 2010 Social Media Marketing
SA
Per una strategia di successo …

FE
✓ Quale nicchia di mercato nella coda lunga?

✓ Qual è il media mix ideale?

SP
✓ Siamo in sintonia con le tendenze della società?

RO
✓ Sappiamo ascoltare cosa dicono le persone?

✓ Stiamo aiutando le persone a crescere?

✓ Il progetto è “social”?
SA
FE
Ciclo di Direzione, Gestione delle
SP
Risorse Umane, Leadership

RO
98
SA
Il Processo (o ciclo) di direzione

FE
SP
RO
99
SA
Il Processo (o ciclo) di direzione

FE
SP
RO
100
SA
Il Processo (o ciclo) di direzione

FE
SP
RO
101
SA
Le finalità della funzione organizzativa

FE
SP
RO
102
SA
Le scelte organizzative

FE
SP
RO
103
SA
Obiettivi e vincoli dell’organizzazione

FE
SP
RO
104
SA
Il concetto di organizzazione aziendale
L’organizzazione aziendale può essere definita come la combinazione di uomini e mezzi

FE
disponibili, in funzione del raggiungimento di un fine. Essa deve essere attuale secondo

uno schema preciso di rapporti e di interrelazioni tra i vari elementi che la costituiscono.

SP
Le principali variabili dell’organizzazione sono:

RO
✓ La struttura organizzativa

✓ I meccanismi operativi

✓ Lo stile direzionale
SA
La struttura organizzativa

FE
La struttura organizzativa viene esplicitata attraverso una serie di documenti formali

detti organigrammi, funzionigrammi, mansionari, norme procedurali, ecc.

SP
Il principio della divisione del lavoro consiste in una ripartizione delle attività aziendali

RO
in attività elementari, che vengono aggregate in compiti.
SA
La struttura organizzativa

Il compito è definito come l’insieme di attività

FE
elementari fra loro collegate e inscindibili.

SP
Un’aggregazione di compiti riferiti alla singola

RO
persona, che ricopre una specifica posizione

(ruolo) nell’ambito della struttura organizzativa

dà luogo ad una mansione.


SA
La struttura organizzativa

L’aggregazione di compiti in mansioni rappresenta la misura delle dimensioni della

FE
specializzazione del lavoro che si distingue in:

✓ Specializzazione orizzontale. E’ data dal numero di compiti svolti da un lavoratore. Al

SP
crescere del numero dei compiti diminuisce il grado di specializzazione.

RO
✓ Specializzazione verticale. È correlato al controllo che il titolare ha sulle modalità di

esecuzione dei propri compiti. Al crescere del controllo diminuisce il grado di

specializzazione.
SA
Gli organi dell’azienda
Sotto il profilo gerarchico si distinguono tre tipologie di organi:

FE
✓ Gli organi volitivi sono coloro che gestiscono le finalità aziendali e le strategie per

SP
raggiungerle

✓ Gli organi direttivi che fungono da coordinamento delle attività

RO
✓ Gli organi operativi che eseguono materialmente le operazioni aziendali.
SA
Le relazioni tra gli organi aziendali

FE
Le relazioni tra i vari organi aziendali possono essere disciplinate secondo tre diversi

ordinamenti:

SP
✓ Ordinamento lineare.

✓ Ordinamento funzionale.

RO
✓ Ordinamento gerarchico-funzionale.
SA
I modelli di struttura organizzativa

FE
SP
RO
111
SA
Ordinamento lineare

L’ordinamento lineare prevede che i rapporti tra gli organi siano regolati in base a linee

FE
gerarchiche definite; ogni singolo organo inferiore, riceve ordini direttamente dal suo

diretto superiore, nei confronti del quale è responsabile delle azioni compiute.

I vantaggi sono:
SP Gli svantaggi sono:

RO
✓ Facilità di applicazione; ✓ Lentezza di comunicazione;

✓ Certezza delle disposizioni ricevute; ✓ Scarso spirito di iniziativa.

✓ Rapide soluzioni dei conflitti.


SA
Ordinamento funzionale
L’ordinamento funzionale deriva dal sistema lineare, ma consente scambi di

FE
informazione anche al di fuori della linea gerarchica; ogni singolo organo inferiore, riceve

SP
ordini anche da persone con grado nettamente superiore. Ciò comporta un maggiore

scambio di informazioni all’interno dell’azienda.

RO
I vantaggi sono: Gli svantaggi sono:

✓ Maggiore scambio di informazioni; ✓ Conflitti di competenza;

✓ Comunicazioni più veloci; ✓ Difficoltà di coordinamento;

✓ Maggiore apporto degli esperti. ✓ Costi spesso elevati.


SA
Ordinamento per line e staff

L’ordinamento per line e staff mantiene la struttura gerarchica e viene prevista da parte

FE
di consulenti al di fuori della gerarchia, in relazione a problemi che richiedono una

competenza specifica.

SP
I vantaggi sono: Gli svantaggi sono:

RO
✓ Integrazione tra competenze ✓ Conflitti di competenza;

specialistiche e competenze operative; ✓ Scarsa di incisività degli specialisti per

✓ Maggiori varietà di posti e la mancanza di autorità

responsabilità. nell’applicazione dei loro

suggerimenti.
SA
La rappresentazione della struttura organizzativa
Per la rappresentazione formale della struttura organizzativa vengono utilizzati particolari

FE
strumenti:

✓ Organigrammi: sono rappresentazioni grafiche in grado di fornire una visione immediata e

SP
sintetica degli organi di un’azienda, delle relazioni tra loro intercorrenti e del grado di sviluppo

delle strutture organizzative.

RO
✓ Funzionigrammi: descrivono analiticamente le funzioni svolte dai vari organi aziendali

✓ Mansionari: forniscono una visione dettagliata delle mansioni attribuite ad ogni posizione

organizzativa;

✓ Norme procedurali: indicano la sequenza con cui i vari organi svolgono una certa attività.
SA
Modello funzionale

FE
SP
RO
116
SA
Modello funzionale

FE
SP
RO
117
SA
Modello divisionale

FE
SP
RO
118
SA
Modello divisionale

FE
SP
RO
119
SA
Confronto

FE
SP
RO
120
SA
Organizzazione per processi

FE
SP
RO
121
SA
Organizzazione a rete

FE
SP
RO
SA
Organizzazione per progetto e per matrice

FE
SP
RO
123
SA
Organizzazione per matrice

FE
SP
RO
124
SA
Procedure o routine organizzative

FE
SP
RO
125
SA
La centralità delle Risorse Umane

FE
SP
RO
126
SA
I profili di gestione delle Risorse Umane

FE
SP
RO
127
SA
I profili di gestione delle Risorse Umane

FE
SP
RO
128
SA
Reclutamento e selezione

FE
SP
RO
129
SA
Retribuzione

FE
SP
RO
130
SA
Conduzione del fattore umano

FE
SP
RO
131
SA
Differenti visioni del fattore umano

FE
SP
RO
132
SA
Gli stili direzionali e la teoria di McGregor

FE
SP
RO
133
SA
Motivazione dei lavoratori

FE
SP
RO
134
SA
La scala dei bisogni di Maslow

FE
SP
RO
135
SA
Tecniche di incentivazione del personale

FE
SP
RO
136
SA
FE
Gestione economica, sistema
SP
informativo, beni strumentali e

RO
gestione finanziaria

137
SA
Gli aspetti della gestione

La gestione di ogni impresa può essere analizzata sotto tre diversi aspetti:

FE
✓ Aspetto tecnico, riguarda i fatti interni della gestione, ossia i processi di

trasformazione dei fattori produttivi in beni e servizi destinati alla vendita e i processi

SP
di trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio.

✓ Aspetto economico, riguarda principalmente i costi (sostenuti per l’acquisto dei fattori

RO
produttivi) e i ricavi (conseguiti mediante la vendita dei beni e servizi).

✓ Aspetto finanziario, riguarda le variazioni di denaro, crediti e debiti di ogni specie

generate dalle operazioni di gestione.


SA
I cicli dell’attività aziendale

La gestione delle imprese industriali si realizza attraverso il susseguirsi di operazioni

FE
all’interno di una molteplicità di cicli che possono essere distinti in

SP
✓ Ciclo tecnico, si sviluppa dall’immissione delle materie prime nei processi produttivi

all’ottenimento di prodotti finiti.

RO
✓ Ciclo economico, ha inizio con il sostenimento dei costi per l’acquisizione dei fattori

produttivi e termina con il conseguimento dei ricavi connessi alla vendita dei prodotti

finiti.

✓ Ciclo finanziario, inizia con il sorgere dei debiti di regolamento e finisce con il sorgere dei

crediti di regolamento connessi alle operazioni di vendita dei beni e servizi ottenuti.
SA
I cicli dell’attività aziendale

FE
SPMater Prodo

RO
Entra
Costi Uscite ie tti Ricavi
te
prime finiti
Ciclo economico
Ciclo monetario
Ciclo tecnico
SA
Equilibrio reddituale, patrimoniale e finanziario

L’equilibrio reddituale detto anche equilibrio economico, esprime la capacità dei

FE
ricavi di esercizio di reintegrare i costi di esercizio e di lasciare un margine di utili per

SP
remunerare adeguatamente il capitale proprio investito nell’impresa e gli altri fattori

gratuiti eventualmente impiegati nella produzione.

Equilibrio reddituale = Ricavi > Costi


RO
SA
Equilibrio reddituale, patrimoniale e finanziario

L’equilibrio patrimoniale viene raggiunto da un’impresa quando la struttura del

FE
capitale è caratterizzata da un armonioso coordinamento tra fonti di finanziamento e

SP
impiego delle stesse.

RO
In sintesi c’è equilibrio patrimoniale quando esistono rapporti equilibrati e convenienti

fra:

✓ Capitale proprio e capitale di terzi

✓ Immobilizzazioni e attivo circolante


SA
Equilibrio reddituale, patrimoniale e finanziario

L’equilibrio monetario esprime la capacità dell’azienda di conseguire in modo

FE
puntuale ed economico un ordinato bilanciamento dei flussi monetari in entrata e in

SP
uscita

RO
Equilibrio monetario = entrate monetarie ≥ uscite monetarie
SA
Il calcolo del reddito totale

Il reddito d’impresa è definito come l’incremento o il decremento che il patrimonio netto

FE
iniziale subisce, in un certo intervallo di tempo, per effetto della gestione.

Il reddito globale è il risultato economico riferito a tutta la vita dell’impresa dalla sua

SP
costituzione alla sua liquidazione. Esso può essere determinato secondo tre metodologie di
calcolo:

RO
✓Metodo sintetico ⇒ Reddito globale = Patrimonio netto finale – Patrimonio netto iniziale
✓Metodo analitico1 ⇒ Reddito globale = Ricavi della gestione totale – Costi della gestione
totale
✓Metodo analico2 ⇒ Reddito globale = Entrate della gestione totale – Uscite della gestione
totale
SA
Il calcolo del reddito totale

Il redito d’esercizio è l’incremento o il decremento che il patrimonio netto subisce per effetto

FE
della gestione svolta in un dato periodo amministrativo.

SP
Si possono considerare di competenza del periodo:

✓ I ricavi che si riferiscono a processi produttivi conclusi nel medesimo periodo;

RO
✓ I costi sostenuti a fronte di tali ricavi

Reddito d’esercizio =

Ricavi del periodo – Costi del periodo + Valutazioni iniziali + Valutazioni finali
SA
Le diverse aree della gestione

Ai fini contabili, la gestione globale di un’impresa viene suddivisa nelle seguenti aree:

FE
✓ Gestione caratteristica o tipica, comprende le operazioni che riguardano l’attività

istituzionale dell’impresa: acquisti – produzione – vendite.

SP
✓ Gestione accessoria o complementare, comprende le operazioni relative all’acquisizione,

amministrazione e smobilizzo di investimenti capaci di produrre redditi relativamente

RO
autonomi.

✓ Gestione finanziaria, comprende l’acquisizione di tutte le risorse finanziarie necessarie

per sostenere la gestione caratteristica ed eventuali gestioni accessorie.

✓ Gestione fiscale, riguarda le imposte sul reddito.


SA
Il sistema informativo
Il processo decisionale è fondamentale per l’azienda, in quanto, rappresenta la base di

FE
partenza per una corretta gestione aziendale.

Esso si svolge attraverso una serie di fasi:

SP
✓ La raccolta delle informazioni utili per la risoluzione dei problemi
✓ L’individuazione delle possibili alternative di risoluzione

RO
✓ La valutazione delle alternative e delle risorse necessarie
✓ La scelta delle alternative migliori
✓ La pianificazione e la programmazione
✓ L’esecuzione
✓ Il controllo dei risultati raggiunti
SA
Il sistema informativo
Per decidere e agire con efficacia occorrono:

FE
✓ Dati oggettivi e selezionati
✓ Persone capaci di interpretare e comunicare in tempo utile e con efficacia
✓ Strumenti adeguati

SP
✓ Procedure
✓ Regole

RO
Il sistema informativo può, quindi, essere definito come l’insieme dei dati raccolti
dall’ambiente esterno e interno, tradotti attraverso documenti in informazioni elaborate
con strumenti, procedure e regole per produrre altre informazioni utili a decidere,
comunicare, agire e controllare.
SA
I documenti dell’operatività aziendale

I documenti dai quali si traggono i dati che testimoniano l’operatività di un’azienda

possono provenire:

FE
SP
✓ Dall’esterno, se attestano le operazioni economiche compiute dall’azienda con

l’ambiente;

RO
✓ Dall’interno, se attestano le operazioni interne compiute dai dipendenti. Tali

documenti, tra l’altro, consentono anche un reciproco controllo dell’attività degli stessi.
SA
I documenti dell’operatività aziendale

Dall’esterno provengono i documenti riguardanti:

FE
✓ Mercato delle vendite: ordini provenienti dai clienti, contratti di vendita, documenti di

SP
trasporto, …

✓ Mercato dei fattori produttivi: dati sui fornitori, ordini ai fornitori, contratti, fatture

RO
differite, …

✓ Mercato dei capitali: documenti riguardanti prestiti e finanziamenti

✓ Mercato del lavoro: buste paga


SA
I documenti dell’operatività aziendale

Dall’interno provengono i documenti riguardanti:

FE
✓ Ordini di carico al magazzino e ordini di regolamento

SP
✓ Ordini di consegna al magazzino e ordini di riscossione

✓ Ordini di assunzione, addestramento e formazione

RO
✓ Ordini di ricerca dei mezzi finanziari o di investimento della liquidità disponibile
SA
Le scritture e la loro classificazione

Le scritture sono l’elaborazione dei dati tratti dai documenti.

FE
Esse sono redatte in funzione dell’obiettivo che si vuole perseguire e poiché gli obiettivi

SP
di conoscenza in un’impresa sono tanti, anche le scritture sono numerose.

RO
SA
Le scritture e la loro classificazione

Se l’obiettivo è dare informazioni sull’oggetto e la sua estensione, le scritture si

FE
distinguono in:

SP
✓ Semplici o elementari se riguardano i singoli elementi del patrimonio

✓ Doppie o complesse, quando riguardato dati sull’intera gestione e hanno come scopo

RO
la determinazione del risultato economico e del patrimonio di funzionamento.
SA
Le scritture e la loro classificazione

Se l’obiettivo è l’organizzazione, la gestione e il controllo dell’attività, le scritture si

FE
distinguono in:

SP
✓ Antecedenti, redatte prima che inizi l’attività.

✓ Concomitanti, redatte contemporaneamente allo svolgersi delle operazioni.

RO
✓ Consecutive o susseguenti, redatte dopo che si è svolta l’azione.
SA
Le scritture e la loro classificazione
Se l’obiettivo è il rispetto della normativa vigente, le scritture si distinguono in:

FE
✓ Obbligatorie, perché previste dalla normativa civilistica, dalla legislazione sociale, dalla

legislazione fiscale.

SP
✓ Facoltative, cioè tutte quelle che l’impresa redige per organizzare l’attività, ovvero:

✓ Piani, con i quali si pianifica l’attività di tre o più anni.

RO
✓ Budget, con i quali si programma l’attività dell’esercizio successivo.

✓ Reporting, che consiste in un sistema di rapporti che descrive le situazioni rilevate nel

momento in cui si confrontano i dati preventivati nel budget con quelli effettivi o

consuntivi.
SA
Le scritture e la loro classificazione

Se l’obiettivo è l’ordine delle informazioni, le scritture si distinguono in:

FE
✓ Scritture contabili, se si utilizza il conto.

✓ Scritture extracontabili, se non si utilizza il conto ma altri strumenti quali statistiche,

SP
istogrammi e indici utili per il controllo di gestione.

RO
Il conto è l’insieme ordinato di scritture che misurano le variazioni di

un determinato oggetto (cassa, banca, crediti, debiti, merci acquistate

e così via) e consentono di dedurne la consistenza finale.


SA
L’acquisizione dei beni strumentali

Le immobilizzazioni sono costituite da tutti gli elementi del patrimonio di funzionamento

FE
destinati a permanere per molti anni nell’organizzazione aziendale in quanto prestano la
loro utilità per più’ esercizi.

SP
RO
SA
Classificazione

✓ Costi di impianto e di ampliamento

FE
✓ Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità,
✓ Concessioni, licenze e marchi
Immobilizzazioni Immateriali
✓ Avviamento

SP
✓ Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere
di ingegno

✓ Terreni e fabbricati

RO
✓ Impianti e macchinari
✓ Attrezzature
Immobilizzazioni Materiali
✓ Macchine d’ufficio
✓ Arredamento
✓ Automezzi
✓ Imballaggi durevoli

✓ Partecipazioni
✓ Crediti di finanziamento a medio/lungo termine
Immobilizzazioni Finanziarie
✓ Azioni proprie in portafoglio
SA
Le modalità di acquisizione dei beni strumentali materiali

I beni strumentali materiali possono essere acquistati con le seguenti modalità:

FE
✓ Apporto, che rappresenta un conferimento in natura che l’imprenditore o i soci

possono effettuare in fase di costituzione o in caso di aumento del capitale sociale.

SP
✓ Acquisto, attraverso cui l’impresa si procura i beni necessari allo svolgimento

RO
dell’attività aziendale da terzi.

✓ Costruzione in economia, rappresentano processi produttivi interni attraverso cui

l’impresa, con l’impegno di impianti, macchinari, materiali e risorse umane, produce

direttamente i beni strumentali di cui ha bisogno.


SA
L’utilizzo dei beni strumentali

I beni strumentali sono beni durevoli perché possono conservare la loro efficienza per più

FE
anni. A tal proposito l’azienda deve pianificare interventi di manutenzione e di riparazione.

Vi sono poi altri tipi di interventi che aumentano sia la capacità produttiva che il livello di

SP
efficacia del bene. In questo caso si parla di interventi di ammodernamento, ampliamento

e trasformazione.

RO
Nel corso del tempo i valore bi un bene strumentale può variare ovvero il loro costo torico

potrebbe non essere più rappresentativo del reale valore. In questo caso si parla di

svalutazione o rivalutazione.
SA
La dismissione dei beni strumentali

La dismissione di un bene strumentale consiste nella sua eliminazione dai processi

FE
produttivi in cui è inserito in quanto non più convenientemente utilizzabile.

SP
In questo caso le immobilizzazioni vengono dismesse per essere:

RO
✓ Cedute a terzi ovvero vendute e quindi l’azienda ottiene un valore di realizzo che

deve essere confrontato con il valore contabile del bene ceduto generando una

differenza positiva (plusvalenza) o negativa (minusvalenza).

✓ Radiate.
SA
Il contenuto della funzione finanziaria

La funzione finanziaria comprende il complesso di decisioni e di operazioni volte a

FE
reperire e ad impiegare i fondi aziendali.

SP
Compiti fondamentali della gestione finanziaria

RO
Programmazione Gestione del piano Governo della
finanziaria a lungo, finanziario liquidità
breve e brevissimo
termine
SA
Il contenuto della funzione finanziaria

La gestione finanziaria va inquadrata sotto due profili:

FE
SP
Strategico Operativo

(decisioni di lungo periodo, tese (compiti di attuazione e controllo

RO
ad ottimizzare l’impiego e la delle decisioni prese).
raccolta dei fondi)
SA
Il fabbisogno finanziario

L’impresa ha bisogno di capitali per finanziare i processi di investimento e per far fronte

FE
alla gestione corrente.

SP
Fabbisogno finanziario = Fabbisogno di capitale fisso + Fabbisogno di capitale circolante

RO
Necessario per acquisire Necessario per alimentare il
immobilizzazioni materiali e ciclo acquisti-produzione-
immateriali vendite
SA
Capitale circolante commerciale e capitale circolante netto

FE
Ammontare delle scorte di magazzino

+ Crediti commerciali

SP
- Debiti commerciali

Capitale circolante commerciale

RO
+ attività finanziarie (liquidità)

+/- altre attività e passività correnti

Capitale circolante netto


SA
Modalità di copertura del fabbisogno

FE
Il fabbisogno finanziario globale può essere coperto:

✓ Dalla dotazione di mezzi propri, legati all’impresa con vincolo di capitale.

SP
✓ Dal risultato economico della gestione (autofinanziamento)

✓ Dal finanziamento interno dei soci.

RO
✓ Dal finanziamento esterno attinto presso i risparmiatori, le banche, i clienti, i fornitori
e i dipendenti.
SA
Caratteristiche della struttura finanziaria

La scelta delle possibili vie di copertura del fabbisogno dovrebbe essere orientata dal rispetto

FE
di alcuni principi fondamentali:

✓ Omogeneità tra fonti e impieghi - Fabbisogno e mezzo di copertura devono avere la

SP
stessa proiezione temporale

✓ Flessibilità della struttura - Possibilità di modificare la struttura (liberando o attraendo

RO
risorse) al variare del fabbisogno

✓ Elasticità della struttura - Possibilità di espandere in senso quali-quantitativo la struttura


finanziaria.

✓ Economicità nel bilanciamento di fonti e impieghi - Connessa alla massimizzazione dei


differenziali tra rendimento dell’investimento e costosità del capitale.
SA
Articolazione del rischio finanziario

FE
Fonti di fin. <
Rischio di
Strutturale impieghi
insolvenza

SP
di capitale

Rischio
finanziario

RO
Saldo cassa
Rischio di
Congiunturale e banche
illiquidità
<uscite monetarie
SA
Classificazione del fabbisogno finanziario

La scelta delle fonti di finanziamento è il risultato di 4 diverse esigenze:

FE
✓ Fabbisogno Strutturale - di lungo termine, permanente

SP
✓ Fabbisogno Corrente - di breve termine, permanente

✓ Fabbisogno Straordinario - di lungo termine, non permanente

RO
✓ Fabbisogno Occasionale - di breve termine, episodico
SA
Leva finanziaria

Nell’individuazione delle possibili fonti di copertura del fabbisogno una delle scelte

FE
fondamentali è quella relativa al livello di indebitamento da accettare per l’impresa.

SP
La leva finanziaria esprime la capacità dell’indebitamento di fungere, in determinate
condizioni, da moltiplicatore della redditività aziendale (reddito ottenuto sul capitale

RO
proprio).
SA
Leva finanziaria

Se ROI > i (leva finanziaria positiva) l’aumento del peso dell’indebitamento fa

FE
migliorare la redditività del capitale proprio.

SP
RO
In sintesi:

Leva finanziaria positiva: ROI > i


effetto ROE

Leva finanziaria negativa: ROI < i effetto ROE


SA
Indici di redditività e di economicità

I ratio sono uno strumento per l’interpretazione del bilancio di esercizio e costituiscono

FE
una base per le valutazioni prospettiche della situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica di un’azienda.

Aspetti rilevanti:
SP
RO
✓ Consapevolezza dei limiti informativi legati alla fonte dei dati (bilancio).

✓ Riclassificazione delle poste di bilancio

✓ Analisi temporale e spaziale.


SA
Indici di redditività

Reddito operativo Esprime la redditività della

FE
Roi = gestione caratteristica
Capitale investito

SP
Red. Operativo
X
Ricavi di vend.

RO
Ricavi di vend. Cap. Investito

ROS TURNOVER

E’ il margine operativo su E’ il tasso di rigiro del capitale


ciascuna unità monetaria investito
SA
Indici finanziari

FE
SP
RO
SA
FE
La pianificazione per lo sviluppo
SP
delle imprese

RO
175

SA
È uno strumento operativo che esplicita, in maniera sistemica e
organica,

FE
gli elementi che compongono il progetto

SP
imprenditoriale, al fine di pianificarli, analizzarli, individuarne
criticità e potenzialità e valutarne tutte le possibili ricadute, sia

RO
da un punto di vista qualitativo che quantitativo.

◼ E’ uno strumento di pianificazione ma anche di comprensione,


controllo e comunicazione.

176
SA
Destinatari
◼ Soggetti interni

FE
❑ Imprenditore
❑ Personale

SP
◼ Soggetti esterni
❑ Investitori

RO
❑ Partner
❑ Banche
❑ Sindacati
❑ Enti pubblici

177
Funzioni
SA
FE
◼ Funzioni interne

◼ Strumento di analisi per valutare la fattibilità di una nuova iniziativa

SP
◼ Strumento di pianificazione per valutare nuovi programmi di investimento

◼ Strumento di monitoraggio e controllo delle dinamiche di sviluppo

RO
dell’attività

◼ Strumento di approfondimento e apprendimento interno

178
Funzioni
SA
FE
◼ Funzioni esterne
◼ Richiedere finanziamenti esterni

SP
◼ Concorrere ad agevolazioni pubbliche
◼ Promuovere nuovi rapporti produttivi e commerciali

RO
◼ Conseguire certificazioni ambientali e di qualità

179
Come è strutturato
SA
FE
◼ Non esiste un modello prestabilito: il contenuto può variare a seconda dei
destinatari, della dimensione dell’investimento, degli scopi che si vogliono
realizzare.

SP
◼ Parte descrittiva
❑ Considera e illustra gli aspetti fondamentali che contraddistinguono il progetto
(prodotti/servizi, vantaggi, mercati di sbocco, strategie commerciali,

RO
organizzazione, ecc.)
◼ Parte numerica
❑ Mira ad individuare, attraverso proiezioni economiche finanziarie, i risultati

attesi del programma di investimenti (piano degli investimenti, piano


economico, piano finanziario)

180
SA
Contenuti minimi

FE
◼ Sintesi dell’idea imprenditoriale
◼ Motivazioni di origine

SP
◼ Mercato di riferimento
◼ Strategie produttive e commerciali

RO
◼ Risultati attesi
◼ Piano finanziario

181
SA
FE
Il Business Plan: concetti,
SP
costruzione e indicazioni

RO
182
SA
Una possibile struttura
◼ La mission

FE
Punti di forza e di debolezza

SP

◼ Rischi e opportunità
◼ Obiettivi e risultati

RO
◼ Il progetto che si intende realizzare
◼ Tempi di realizzazione

183
La mission
SA
FE
◼ (o la business idea) rappresenta le finalità per cui l’ impresa
viene costituita con riferimento ai bisogni dei clienti, ai

SP
concorrenti e ai fattori critici di successo individuati

RO
(perché creare l’azienda, quali sono le competenze, a quali
mercati sarà rivolta, come si configurerà il sistema di offerta,
quali sono i programmi di sviluppo futuro, ecc.)

184
SA
Analisi SWOT

FE
Punti di forza Punti di debolezza

SP
Opportunità RO
Minacce

185
SA
Obiettivi e risultati

FE
Gli obiettivi devono essere definibili in termini qualitativi e i

SP
risultati in termini quantitativi

◼ Individuare obiettivi e risultati chiari e facilmente interpretabili

RO
◼ Vanno pianificati in modo sistematico

◼ Vanno comunicati all’interno e all’esterno dell’impresa

186
SA
Aspetti organizzativi e gestionali

FE
1. Suddivisione del progetto in aree funzionali

SP
◼ 2. Scelta della forma giuridica

◼ 3. Scelta della sede dell’impresa

◼ 4. Scelta di esternalizzare parte dell’attività

RO
187
Aree funzionali
SA

FE
Area tecnico-produttiva

SP
◼ Area commerciale-marketing

◼ Area amministrativa-organizzativa

◼ Area finanziaria

RO
188
SA
Forma giuridica
Società di capitali Società di persone

Vantaggi

FE
-Responsabilità
soci
limitata dei -Maggiore
gestionale
flessibilità operativa e

SP
-Immagine più solida -Contabilità semplificata

-Minori costi fissi

RO
Svantaggi -Maggiori costi di gestione -Responsabilità
illimitata dei soci
-Minore flessibilità operativa -Immagine meno solida all’esterno
e gestionale
-Contabilità ordinaria

189
SA
Localizzazione
◼ Vicinanza mercato di sbocco e/o di approvvigionamento

FE
Livello infrastrutturazione

SP
◼ Costi di localizzazione e gestione

◼ Presenza di strutture logistiche, strumenti e servizi adeguati

RO
all’attività

◼ Contesto ambientale favorevole

◼ Incentivi

190
SA
Outsoursing

FE
Vantaggi Svantaggi
-Minore immobilizzazione -Erosione dei margini assoluti

SP
degli investimenti di profitto
-Minori costi per il personale -Controllo della produzione

-Maggiore flessibilità -Barriere all’ingresso

RO
produttiva

191
SA
Tempi di realizzazione

FE
Analisi previsionale dei tempi di realizzazione

SP
❑ Sviluppo del progetto

❑ Realizzazione degli investimenti

RO
❑ Avvio dell’attività produttiva

◼ Livello di scostamento

192
Finalità
SA
FE
◼ Avviare una nuova attività

◼ Rilevare un’azienda

SP
◼ Investire in un’azienda esistente

◼ Analizzare le dinamiche di sviluppo di un’azienda

RO
◼ Accedere al credito bancario

◼ Richiedere agevolazioni pubbliche

◼ Promuovere nuovi rapporti commerciali

◼ Ottenere certificazioni di qualità o ambientali

193
SA
Avviare una nuova attività

FE
◼ Attitudine al ruolo imprenditoriale

◼ Approfondire gli aspetti del fare impresa

SP
◼ Valutare rischi e opportunità legati all’iniziativa

◼ Determinare fabbisogni finanziari e redditività legati all’iniziativa

RO
◼ Fissare tempi di realizzazione e verificare la coerenza e la congruità fra le
singole azioni

◼ Tracciare obiettivi e strategie

◼ Ricerca di finanziatori, soci e collaboratori

194
SA
Avviare una nuova attività

FE
Al tal fine il B.P. è complesso in quanto vanno considerati molti aspetti
❑ Costituzione (autorizzazioni, Inps, Inail, Cciaa);

SP
❑ Aspetti di tipo produttivo (layout di stabilimento, contatto con i possibili
fornitori, ecc.)

RO
❑ Aspetti commerciali (azioni promozionali per fare conoscere la nuova attività)

❑ Investimenti da effettuare e i relativi fabbisogni finanziari

❑ Tempi realizzazione

195
SA
Rilevare un’attività esistente

FE
◼ Scelte di fondo
❑ affittarla

SP
❑ acquistarla

RO
◼ Esaminare attentamente i bilanci

◼ Realizzare indagini di mercato per valutare le effettive potenzialità

◼ Valutare la congruità del prezzo di affitto o di cessione

196
SA
Investire in un’azienda esistente

FE
◼ Valutare la coerenza del progetto con gli obiettivi e la strategia

◼ Verificare la compatibilità tecnica degli investimenti con la

SP
struttura esistente

RO
◼ Valutare gli impatti economici e reddituali

◼ Valutare la fattibilità da un punto di vista finanziario e non


pregiudicare la possibilità di accesso ad agevolazioni
pubbliche

197
Analizzare
un’azienda SA
le dinamiche di sviluppo di


FE
Programmare le linee guida dell’impresa in tutte sue diverse

componenti
SP

funzionale (feedback) RO
Monitorare l’andamento aziendale in modo organico e

198
SA
Accedere al credito

FE
Il B.P. è lo strumento con cui attraverso simulazioni successive

SP
si individuano le forme tecniche di finanziamento più adeguate
alle esigenze aziendali

RO
◼ Il BP consente di presentare l’azienda e il progetto
imprenditoriale in maniera tale da fornire al soggetto
finanziatore tutte le informazioni necessarie

199
SA
Richiedere finanziamenti pubblici

FE
◼ Il B.P. per richiedere agevolazioni pubbliche è determinante perché:

Valuta l’impatto dell’eventuale agevolazione sulla finanza aziendale

SP

◼ Sottopone il proprio progetto imprenditoriale all’ente valutatore

RO
◼ Aiuta ad individuare lo strumento agevolativo più idoneo alle alle esigenze
imprenditoriali

200
SA
Promuovere nuovi rapporti commerciali

◼ Fusioni
FE
SP
◼ Joint-venture
◼ Consorzi

RO
◼ Associazioni temporanee d’impresa
◼ Scambi di partecipazioni
◼ Franchising
◼ Decentramento produttivo

201
SA
Ottenere certificazioni di qualità o ambientali

FE
◼ Miglioramento immagine

SP
◼ Mantenimento di buone relazioni con la comunità

◼ Accesso facilitato a capitali e finanziamenti

RO
◼ Riduzione costi assicurativi

◼ Utilizzo efficiente risorse

◼ Migliori relazioni con le autorità

202
SA
La costruzione del BP
◼ Copertina e indice

FE
◼ Presentazione dei soggetti promotori dell’impresa

◼ Sintesi del progetto

SP
◼ Il prodotto/servizio

◼ Il MKT di sbocco e la concorrenza

RO
◼ Le strategie commerciali

◼ L’organizzazione dei fattori produttivi

◼ Le risorse finanziarie

◼ Proiezioni economico-finanziarie

203
Copertina
SA
FE
◼ Gli elementi da indicare sono:
❑ il titolo dell’iniziativa

SP
❑ il logo

❑ il nome del soggetto proponente

RO
❑ l’indirizzo

❑ la data di predisposizione

❑ il nome dei componenti gli organi sociali

❑ i riferimenti normativi/di autorizzazione

204
L’indice
SA
FE
◼ Presentazione dei proponenti e dell’impresa

◼ Sintesi del progetto

SP
◼ Il prodotto/servizio

◼ Il mercato di riferimento

RO
◼ Le strategie commerciali

◼ L’organizzazione dei fattori produttivi

◼ Le risorse finanziarie

◼ Le proiezioni economico/finanziarie

205
I proponenti
SA
◼ Chi sono
FE
SP
◼ Il loro background

◼ La storia dell’impresa


I punti di forza e di debolezza
RO
Il contributo di ciascuno alla realizzazione del progetto

206
SA
Sintesi del progetto

FE
◼ Prestare particolare cura alla redazione

SP
◼ Usare un linguaggio semplice e diretto

◼ Scegliere un layout di pagina chiaro e leggibile

RO
◼ Ordinare per importanza gli elementi essenziali (a secondo di
chi legge)

207
SA
Sintesi del progetto

FE
Il prodotto/servizio

SP
◼ I clienti e il MKT di sbocco

◼ La struttura organizzativa

RO
◼ Tempi di realizzazione, i presupposti (produttivi, commerciali ed
economici) che ne sono all’origine e risultati attesi

◼ L’analisi delle risorse finanziarie

208
SA
Il prodotto/servizio
◼ Caratteristiche tecniche (aspetto, dimensione, colore, confezione,

FE
riferimento a mode o stili, grado di obsolescenza, test e verifiche realizzate,
ecc.)

SP
◼ Elementi di innovatività e differenziazione rispetto ai prodotti in
commercio

RO
◼ Studi e ricerche che hanno condotto alla definizione del prodotto e
tecnologie impiegate

◼ Brevetti e copyright

◼ Tecniche di produzione (cenni)

209
SA
Il MKT di sbocco e la concorrenza

FE
SP
◼ I clienti

◼ L’analisi del MKT

◼ Il sistema competitivo
RO
210
I clienti/1
SA
FE
◼ Il cliente tipo (imprese pubbliche e private, famiglie, giovani, ecc.)

◼ I fabbisogni da soddisfare (economicità, facilità d’uso, caratteristiche

SP
tecniche, ecc.)

◼ La quantificazione dei clienti potenziali (attraverso dati statistici, studi di

RO
settore, ricerche di mercato, indagini dirette, ecc.)

◼ Fonti: Istat, Unioncamere, Confindustria, Tagliacarne, Banca d’Italia,


Eurostat, Nielsen, Centri specializzati, ecc.

211
I clienti/2
SA
FE
Individuati i clienti potenziali ed effettivi è utile effettuare una segmentazione
della domanda suddividendola in calassi o gruppi omogenei in base a criteri:

SP
❑ Geografico

❑ Strumentale (modalità di utilizzo del prodotto/servizio)

RO
❑ Demografico (sesso, età, ecc.)

❑ Socio-economico e comportamentale (reddito, usi, mode, abitudini, ecc.)

212
I clienti/3
SA
FE
In generale, i mercati più interessanti sono :

◼ Ampi e in crescita

SP
◼ Frammentati

RO
◼ Alto rapporto valore/volume (o valore/peso)

◼ Possibilità di personalizzazione del prodotto/servizio

◼ Scarsa competizione

◼ Possibilità di disintermediazione della supply chain esistente

213
SA
L’analisi di MKT
◼ Elasticità della domanda (sensibilità al variare del prezzo)

FE
◼ Dinamiche della domanda

Ciclo di vita del prodotto (introduzione, sviluppo, maturità, declino,

SP

rivitalizzazione)

Barriere all’ingresso (alte: livello tecnologico del prodotto, notevoli

RO

investimenti tecnici, necessità di manodopera qualificata, difficile accesso


ai canali distributivi, limitazioni normative, brevetti industriali; basse:
bisogni insoddisfatti, normativa favorevole, facile accesso ai MKT degli
input; economie di scala)

Progettazione per lo sviluppo


delle imprese 214
SA
Il sistema competitivo

FE
SP
◼ Profilo dei principali concorrenti (localizzazione, fatturato, numero
occupati, caratteristiche del prodotto/servizio, prezzo, livello qualitativo,

RO
strategie promozionali adottate)

◼ Analisi dell’offerta (numero dei concorrenti diretti e indiretti,


segmentazione, posizionamento dell’impresa, grado di concentrazione,
analisi comparativa dei prodotti/servizi (benchmarking))

215
SA
Le strategie commerciali

FE
SP
Determinati gli obiettivi di vendita (in volume e/o in valore) occorre valutare:

◼ Come posizionarci di fronte alla concorrenza?

RO
◼ Su quali basi competere (prezzo, qualità, servizio)?

◼ Come modificare le nostre strategie dinanzi a mutamenti del contesto


competitivo?

216
SA
Le strategie commerciali

FE
Gli strumenti (o il marketing mix) per delineare la strategia di marketing sono:

◼ Prodotto

SP
◼ Prezzo

◼ Comunicazione

RO
◼ Servizio

◼ Distribuzione

◼ Risorse umane

217
Il prodotto
SA
FE
Occorre definire gli elementi identivicativi e su cui far leva:

◼ Qualità (intrinseca e percepita)

SP
◼ Prestigio

◼ Affidabilità

RO
◼ Sicurezza

◼ Grado di innovatività e livello tecnologico

◼ Impatto estetico

◼ Gamma offerta

218
SA
Il prezzo
Il prezzo è in genere determinato da due fattori:

FE
◼ Il livello base: è stabilito tenendo conto dei costi di produzione, delle
caratteristiche del comparto (ciclo di vita del prodotto, elasticità della

SP
domanda, strategie concorrenti, stagionalità, ecc.), della struttura
distributiva, della eventuale presenza di strumenti di controllo dei prezzi;

RO
Da ciò discendono tre politiche di prezzi:
❑ prezzo orientato ai costi (metodo del mark-up)

❑ prezzo orientato ai MKT

❑ prezzo orientato alla concorrenza

219
Il prezzo/2
SA
FE
Il grado di differenziazione: prevede l’applicazione di prezzi

SP
diversi in base a criteri:
❑ territoriali (maggiore o minore distanza dei MKT dai luoghi di

RO
produzione)

❑ quantitativi (con “sconti“ a volume)

❑ in funzione delle modalità, dei tempi e dei pagamenti di acquisto

220
La comunicazione
SA

FE
Pubblicità istituzionale (riferita all’immagine dell’azienda) e di

SP
prodotto (relativa al prodotto/servizio aziendale)

◼ Propaganda (diffusione di comunicati stampa e informative

RO
sull’azienda o sui caratteristiche dei prodotti, ecc)

◼ Partecipazione a mostre e fiere

221
SA
La distribuzione

FE
Occorre valutare se utilizzare uno o più canali di distribuzione:

SP
◼ Vendita diretta

◼ Ingrosso

RO
◼ Grande distribuzione

◼ Dettaglio

◼ e-commerce

222
Il servizio
SA
FE
Si tratta dell’erogazione di servizi pre e/o post vendita:

SP
◼ Studi di fattibilità

◼ Installazione


Manutenzione

Formazione del personale RO


223
SA
Le risorse umane

FE
L’elevata professionalità acquisita da una struttura aziendale

SP
viene percepita e associata, da parte della clientela, a sinonimo di
qualità e, come tale, costituisce elemento di preferenza (non

RO
necessariamente a parità di prezzo) rispetto a quanto offerto dalla
concorrenza sul MKT.

224
SA
L’organizzazione produttiva

FE
◼ Descrizione del processo produttivo (attuale e/o conseguente la realizzazione degli
investimenti)

SP
◼ I fattori produttivi già disponibili o da acquisire (lavoro, capitale, know-how)

◼ Gli investimenti eventualmente previsti (beni da acquistare con specificazione delle

RO
caratteristiche tecniche e produttive)

◼ Il MKT di approvvigionamento delle materie prime e i rapporti con i fornitori

◼ L’organizzazione del lavoro

◼ L’analisi delle problematiche ambientali legate alla struttura produttiva (sicurezza


sul lavoro, impatti ambientali, ecc.)

225
SA
L’organizzazione produttiva/2

FE
Ai fini di una più efficace definizione dell’organizzazione
produttiva è utile predisporre i seguenti piani:

✓ Piano di MKTG

SP
RO
✓ Piano produttivo

✓ Piano di struttura

✓ Piano degli investimenti

226
Piano di marketing
SA
FE
RICERCA DI MKT

Strategie di MKTG MKT (clienti, concorrenza,

SP
dimensione, tasso di sviluppo)
(MKTG mix)

PIANO di MKTG

Piano delle vendite


• MKT potenziale
• quota di MKT
• obiettivi di vendita
RO
Piano spese di MKTG
• costi di gestione
• investimento in capitale fisso e
circolante

227
SA
Piano tecnico-produttivo

FE
DOMANDA QUANTITA’ PRODOTTA

SP
MIX ALTERNATIVE
Capacità produttiva
PRODUTTIVE

RO
• costo dei materiali
Qualità • costo del personale
• costo delle attrezzature
Livello servizio

Rigidità/flessibilità

228
SA
Piano di struttura

FE
È finalizzato ad individuare e illustrare le aree funzionali della

SP
struttura aziendale, le attività da svolgere coerentemente con

RO
gli obiettivi prefissati, la definizione del livello di prestazioni
desiderate nonché la quantificazione delle risorse umane e
finanziarie necessarie

229
SA
Piano degli investimenti
PIANO DEGLI

FE
INVESTIMENTI

Elementi del capitale fisso Elementi del capitale


circolante

SP
•Immobili
•Automezzi •Crediti v/clienti
•Attrezzature •Scorte di magazzino
•Marchi, brevetti e altre

RO
immobilizzazioni
Preleva informazioni da:

Piano di MKT Piano di produzione Piano di struttura


• attrezzature, macchinari e • attrezzature e arredi
impianti per la produzione • materiali
• acquisti di materiali
• gg medi di giacenza dei materiali
in magazzino

230
SA
Le risorse finanziarie da investire nel progetto

FE
Definizione del Piano di copertura finanziaria

◼ Scopo:

SP
❑ accertare, su base prospettica, le condizioni di equilibrio finanziario o di equilibrio monetario della
gestione futura

RO
◼ Oggetto:
❑ determinazione del fabbisogno di finanziamento e correlazione fonti impieghi

❑ sincronizzazione tra riscossioni e pagamenti

◼ Ricorrenza
❑ straordinaria: in fase istituzionale, in fase terminale

❑ ordinaria: in condizioni di funzionamento

231
SA
Determinazione del fabbisogno finanziario

FE
Procedimento per la determinazione del fabbisogno finanziario:

SP
❑ Fabbisogno finanziario per impieghi a lungo termine (piano degli
investimenti)

RO
❑ Fabbisogni per impieghi a breve (dal piano economico e dal piano
tecnico)

❑ In base alla natura dell’investimento si definiscono le fonti di


finanziamento

232
SA
Principali fonti di finanziamento
Mezzi propri

FE

❑ Aumento di capitale sociale
❑ Versamento soci in c/futuro aumento c.s.
◼ Autofinanziamento

SP
❑ Reddito operativo
❑ Ammortamento dell’esercizio
❑ Accantonamenti al TFR
◼ Passività consolidate

RO
❑ Incremento di debiti e finanziamenti a m-l termine verso le banche
❑ Finanziamenti a m-l termine dei soci
❑ Incremento di debiti v/altri a m-l termine
◼ Altre fonti
❑ Contributi in c/capitale, c/impianti
❑ Valore di realizzo di beni ceduti
❑ Decremento di crediti e altre immobilizzazioni a m-l termine
❑ Proventi finanziari, ecc.

233
SA
Proiezioni economico-finanziarie dell’impresa

FE
I principali criteri e fattori di analisi sono

◼ Analisi di dettaglio (analisi accurata delle voci di costo e dei fabbisogni

SP
complessivi)

◼ Certezza dei costi (spese per immobilizzazioni e spese di gestione (costi

RO
fissi, variabili e semivariabili));

◼ Prudenza nella stima dei ricavi

◼ Verifica del punto di pareggio (Break-even point) (è il punto in cui il valore


del fatturato copre tutti i costi aziendali)

234
SA
Proiezioni economico-finanziarie/2

FE
◼ Le PEF sono uno strumento necessario per valutare l'opportunità di un
investimento in cui devono essere rappresentate le migliori stime delle

SP
operazioni che l'impresa sosterrà in un arco temporale determinato
(generalmente si considerano i primi tre/cinque anni).

RO
◼ Si tratta, quindi, di determinare il valore di tali operazioni in maniera
realistica ed attendibile.

◼ Lo scopo del piano finanziario è indicare le potenzialità dell'iniziativa


imprenditoriale e la strada per una corretta gestione finanziaria.

235
SA
Proiezioni economico-finanziarie/4

FE
Per sviluppare le PEF si deve provvedere a formulare:

SP
A. Previsione dei profitti e delle perdite in un arco di tempo di tre/cinque anni

RO
B. Proiezioni dei flussi di cassa in un arco di tempo di tre/cinque anni

C. Redazione di un bilancio pro-forma nel periodo di start-up, semi-annuale


nel primo anno, e alla fine di ciascun anno per i successivi due

236
SA
Il piano economico

FE
Ricavi di vendita
- Costi variabili

SP
= Margine di contribuzione
- Costi costanti

RO
= Risultato operativo caratteristico
+/- Ricavi/Oneri accessori
= Risultato operativo globale

237
SA
Piano finanziario/1

FE
Cassa Debiti v/fornitori
Crediti Debiti v/banche

SP
Scorte Altri debiti

Totale Attività a breve Totale Attività a breve

RO
Attività immobilizzate Debiti a m/l termine
- Fonti di ammortamenti Capitale sociale
Riserve
Risultato d’esercizio

Totale Attivo Totale Passivo

238
SA
Il Piano finanziario/2

FE
+ Utile/perdita d’esercizio

SP
+ Costi non monetari
- Ricavi non monetari

RO
-/+ variazione netta rimanenze
-/+ variazione netta crediti a breve, ratei e risconti
+/- variazione netta debiti a breve, ratei e risconti passivi
= CASH FLOW DI ESERCIZIO

239
SA
Analisi di fattibilità economico-finanziaria

FE
Conto economico Situazione patrimoniale Rendiconto fin.rio
Redditività contabile Impieghi-Fonti Fattib.tà finanziaria

Analisi BEP

SP VALUTAZIONI DI Analisi BEP

RO
Flessibilità struttura dei costi PERIODO Indagine per aree gestionali

DECISIONI DI INVESTIMENTO

Pay-back period VAN T.I.R.

240
SA
Documentazione da allegare al BP

FE
◼ Opuscoli sul prodotto e specifiche tecniche
◼ Organigramma
◼ Curriculum vitae dei proponenti e/o dei principali manager
◼ Statistiche di mercato

SP
◼ Brevetti
◼ Previsioni finanziarie - conto economico
◼ Previsioni finanziarie - rendiconto finanziario

RO
◼ Previsioni finanziarie - situazione patrimoniale
◼ Assunzioni di base
◼ Ultimi bilanci certificati
◼ Ultimi report gestionali
◼ Conferme di terzi (se disponibili)
◼ Copie di contratti di leasing, mutui, etc.
◼ Documenti legali (contratti, accordi, etc.)

241

Potrebbero piacerti anche