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Lezione 5
Immobilizzazioni materiali
Questa componente dell’azienda, viene classificata a livello contabile, nel bilancio, secondo
l’Art. 2424 C.C.. Nello Stato Patrimoniale, esse sono così classificate:
- B.II. 1 Terreni e fabbricati;
- B.II. 2 Impianti e macchinario; *
- B.II. 3 Attrezzature industr.li e commerciali;
- B.II. 4 Altri beni;
- B.II. 5 Immobilizzazioni in corso e acconti.
Secondo l’art. 2426 C.C. (Comma 1), invece, nel Conto Economico le voci che si riferiscono alle
immobilizzazioni materiali sono:
- Costo di acquisto o di produzione;
- Oneri accessori riferiti al suo costo di acquisto o di produzione;
- Oneri finanziari relativi al suo acquisto;
- Ammortamento che definisce la residua possibilità di utilizzazione del bene
- Altre svalutazioni delle immobilizzazioni in quanto esiste l’obbligo di svalutare in caso di
perdite durevoli di valore e l’obbligo di ripristinare il valore storico se vengono meno i
motivi della svalutazione
L’informazione nella nota integrativa riferita alle immobilizzazioni materiali, può essere
riferita ai movimenti, specificando per ciascuna voce il valore iniziale e finale dell'esercizio,
cioè:
- Il costo;
- Le rivalutazioni effettuate;
- Gli ammortamenti e le svalutazioni;
- Le acquisizioni, alienazioni e riclassifiche;
- Eventuali modifiche ai piani di ammortamento adeguatamente motivate nella nota
integrativa Gli oneri finanziari imputati alle singole voci.
Dal punto di vista della revisione gli obiettivi che il revisore si pone circa le immobilizzazioni
materiali sono:
- Accertare l’esistenza, l’effettiva proprietà e la libera disponibilità del cespite. Questo può
essere effettuato dapprima, verificando la documentazione ufficiale, cioè fatture, bolle di
ordinazione, autorizzazioni, fogli commessa, contratti, ecc. Successivamente è opportuno
verificare le registrazioni per la classificazione, gli storni, le plus-minusvalenze ecc.. poi si
possono fare delle verifiche fisiche, degli esami sullo stato d'uso e sul grado conservatorio
all’interno dei registri immobiliari.
- Verificare la corretta valutazione contabile. Qui bisogna esaminare le fatture ricevute dai
fornitori per controllare il costo di acquisto e gli oneri accessori di diretta imputazione. In
più si possono verificare i fogli commessa per i cespiti costruiti internamente (costruzioni
in economia), la correttezza nella capitalizzazione degli interessi e le perizie indipendenti.
- Verificare la corretta determinazione dei relativi fondi di ammortamento. Per effettuare tali
verifiche si procede ad analizzare vari elementi dell’ammortamento. Dapprima l’intero
metodo di ammortamento, poi le aliquote utilizzate, le procedure di calcolo eseguite,
l’ammontare di tali fondi e la congruità del saldo finale. Nel caso di difformità , è opportuno
evidenziare le differenze.
- Verificare la competenza tramite l’accertamento del corretto trattamento nel periodo di
competenza attraverso la verifica sui documenti di entrata dei cespiti (data di acquisto), la
verifica sui documenti di uscita per i cespiti alienati o dismessi (data di uscita del cespite
dall’azienda), verifica sui documenti di entrata e di uscita non coperti da fattura (ad
esempio beni acquistati sul mercato dell’usato), verifica dell'entrata in funzione dei cespiti
o della possibilità di utilizzazione per i beni costruiti in economia in quanto, un cespite
soggetto a tali processi, è di competenza dell’esercizio in cui è effettivamente utilizzabile
dell’azienda che lo ha prodotto.
- Accertare la corretta esposizione e iscrizione nel bilancio. Qui è opportuno verificare la
corrispondenza della voce con il relativo contenuto, evidenziare gli eventuali vincoli alla
registrazione, accertare la correttezza e la validità delle informazioni sulle rivalutazioni e
svalutazioni ed evidenziare i cespiti di proprietà terzi presso l'azienda;
- Verificare l’uniformità dei criteri di valutazione e di ammortamento. È opportuno verificare
che i beni siano valutati e ammortizzati rispettando gli stessi criteri e non cambiandoli nel
corso degli esercizi. In caso contrario, è necessario evidenziare tali cambiamenti di metodo
e gli effetti derivanti dall’adozione di tale cambiamento.
A tal proposito le attività del revisore saranno:
- Analisi incrementi e decrementi;
- Analisi dei movimenti;
- Ricalcolo degli ammortamenti.
Immobilizzazioni immateriali
Tali elementi, dal punto di vista contabile, sono disciplinate dall’art. 2424 C.C.. Nello Stato
Patrimoniale, esse sono così classificate:
- B.I. Costi di impianto e di ampliamento;
- B.I. Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità ;
- B.I. Diritti brev. ind.le e utilizz. opere ingegno;
- B.I. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
- B.I. Avviamento;
- B.I. Immobilizzazioni in corso e acconti;
- B.I. Altre.
I costi relativi alle immobilizzazioni immateriali sono anche classificati in base a diverse
condizioni per iscrivibilità, valutazione, ammortamento. In effetti, essi si distinguono in:
Avviamento
Può essere iscritto solo nei limiti del costo effettivamente sostenuto. L’iscrizione nello stato
patrimoniale è sottoposta a condizioni restrittive. In particolare è prevista un’autorizzazione
da parte del collegio sindacale e il suo ammortamento non può superare i 5 anni.
Altre immobilizzazioni immateriali
E’ una voce residua che dovrebbe essere utilizzata solo dopo attenta analisi delle altre voci.
Questa voce contiene essenzialmente le migliorie su beni in locazione, il diritto di usufrutto su
azioni e i costi per trasferimento/riposizionamento di cespiti. Potrebbero essere considerati
dei beni tangibili ma sono classificate come immateriali in quanto la proprietà appartiene a
terzi soggetti.
Il revisore, per accertare la corretta esposizione in bilancio di tali beni effettuerà le seguenti
attività :
- Accertare che siano iscritti in bilancio correttamente;
- Accertare la corretta determinazione dell’ammortamento;
- Accertare la corretta esposizione in bilancio;
- Accertare l’uniformità nell’utilizzo dei criteri di valutazione nel tempo.
Nel revisionare gli oneri pluriennali si devono effettuare le seguenti verifiche specifiche:
- Valutare l’esistenza di un’adeguata correlazione tra la capitalizzazione costi e la possibilità
di ottenere ricavi nel breve periodo;
- Verificare il sistema di capitalizzazione di costi interni.