equo nel nuovo art. 2343 ter c.c. di Roberto Moro Visconti Il D.Lgs. 142 / 2008 ha modificato, tra l'altro, la disciplina dei conferimenti in natura nelle s.p.a., escludendo l'obbligatorietà della relazione di stima per i conferimenti effettuati al valore equo o al valore negoziato su un mercato regolamentato. Cambiano di conseguenza anche i criteri di controllo successivo. Per molte voci di bilancio (marchi, brevetti, immobili strumentali, partecipazioni in collegate, TFR,…) il valore equo corri- spondente al fair value non è utilizzabile e quindi la norma non pare letteralmente applicabile, anche se una massima notarile non lo ritiene necessario..
di conseguenza anche la disciplina relativa al con-
1. Conferimento di beni in natura o crediti trollo (sempre per le sole S.p.a. conferitarie) dei senza relazione di stima ex art. 2343 ter valori conferiti da parte degli amministratori. c.c. In tal senso, è stato aggiunto l'art. 2343 ter c.c. sul La direttiva 2006/68/CE del parlamento europeo e «conferimento di beni in natura o crediti senza re- del consiglio del 6 settembre 2006 (che modifica lazione di stima». La disposizione (che è applica- la seconda direttiva1), recepita in Italia con il bile in via facoltativa) circoscrive il ruolo da affi- D.Lgs. n. 142 del 4 agosto 2008, ha modificato la dare alle relazioni di stima, affermando, al comma disciplina sui conferimenti in natura2, per le sole 1, che la relazione dell'esperto non è necessaria S.p.a. conferitarie. 3 quando il conferimento è effettuato in beni mobi- In particolare, la predetta direttiva prevede, in ca- li4 oppure in «strumenti del mercato monetario»5 so di assegnazione di azioni a fronte di conferi- se il valore ad essi attribuito per la determinazio- menti in natura, la non obbligatorietà della rela- ne del capitale sociale e dell’eventuale sovrap- zione dell'esperto, qualora esista già un parametro prezzo è pari al prezzo medio ponderato al quale di riferimento chiaro per la valutazione. Cambia sono stati negoziati su uno o più mercati regola- mentati nei sei mesi precedenti il conferimento. 1 Inoltre, ai sensi del comma 2 del predetto art. Direttiva 77/91/CEE del Consiglio relativamente alla costitu- 2343 ter c.c., la relazione di stima non occorre se: zione delle società per azioni nonché alla salvaguardia e alle modificazioni del loro capitale sociale, in: http://eur- a) il valore del conferimento corrisponde al valore lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:264: equo ricavato da un bilancio approvato da non ol- 0032:0036:IT:PDF. tre un anno, purché si tratti di un bilancio sottopo- 2 Per approfondimenti, si veda: Miola M., (2004), I conferi- sto a revisione legale6 e a condizione che la rela- menti in natura, in Trattato delle società per azioni, diretto da Colombo G.E., Portale G.B., Torino, vol. 1***, 3-570; Olivieri G., (1989), I conferimenti in natura nelle società per azioni, 4 Azioni, titoli, obbligazioni, titoli di stato o di organismi sovra- Padova; Perotta R. (2005), Il conferimento d’azienda, Milano; nazionali, ecc. Pisani Massamormile A., (1994), I conferimenti nelle società 5 per azioni, Milano; Portale G.B., (2003), Profili dei conferi- Buoni del Tesoro e degli enti locali, certificati di deposito, menti in natura nel nuovo diritto delle società di capitali, in polizze di credito commerciale, «medium term notes», accet- Corr. giur., 1660; Salafia V., (2007), Conferimenti di beni in tazioni bancarie…. natura e crediti di valore superiore a quello nominale della 6 Alcune società (società quotate, società finanziarie, società quota di capitale sottoscritta, in questa Rivista, 2. assicurative, banche altre società che superano determinati 3 Le modifiche sono entrate in vigore il 30 settembre 2008. parametri …) hanno l'obbligo di sottoporre il proprio bilancio a
Le Società 7/2009 859
zione del revisore non esprima rilievi in ordine al- marchi e i brevetti, gli immobili strumentali, il la valutazione dei beni oggetto del conferimento; software, le partecipazioni di collegamento, le b) il valore del conferimento corrisponde al valore commesse a lungo termine, il TFR, i fondi per ri- equo risultante da una valutazione (redatta in con- schi e oneri, le attività e passività in valuta. La formità ai principi e ai criteri generalmente rico- circostanza che il TFR – vera anomalia italiana – nosciuti per la valutazione dei beni oggetto del non sia valutabile al fair value7 esclude la possibi- conferimento) non antecedente di oltre 6 mesi ri- lità di effettuare un conferimento senza relazione spetto al conferimento stesso, redatta da un esper- di stima in tutti i frequenti casi in cui vengono to indipendente da chi effettua il conferimento, trasferiti con conferimento anche dei dipendenti. dotato di adeguata e comprovata professionalità. Ne discende pertanto che solo i conferimenti sen- Chi conferisce beni o crediti ai sensi delle prece- za personale, per lo più relativi ad aziende o rami denti disposizioni, presenta la documentazione di piccole dimensioni, possono essere effettuati dalla quale risulta il valore attribuito ai conferi- senza la relazione di stima; menti e la sussistenza delle condizioni richieste. - è opportuno selezionare "chirurgicamente" un La documentazione è allegata all’atto costitutivo ramo d'azienda da conferire che contenga solo ovvero all’atto di conferimento. voci valutate al fair value? Sì, se si escludono le Non essendo mutato l'art. 2465 c.c., non vi è al- voci non valutabili al fair value o non rappresen- cun riferimento della nuova normativa alle S.r.l. tate da strumenti negoziati, se e nella misura in conferitarie, indebitamente penalizzate, al punto cui esse possono rimanere in capo alla conferente che potrebbe risultarne conveniente la preventiva senza ingenerare particolari problemi; trasformazione in s.p.a., che non necessita di rela- - a seguito del conferimento, potrebbero sorgere zione di stima, per poter fruire della norma agevo- problematiche in merito alla revisione della stima, lativa. se le voci valutate e conferite al fair value intera- giscono con altre voci o conferite ovvero preesi- 2. Profili di opportunità della mancata stenti nella conferitaria, che non sono valutate (in effettuazione della relazione di stima quanto tipicamente non valutabili) al fair value; Tra i principali aspetti critici relativi alla nuova - vi è poi un'evidente discrasia temporale (il fair possibilità di effettuare conferimenti in natura value può essere riferito a un bilancio approvato senza l'obbligo di redazione della relazione di da non oltre un anno ovvero a una relazione di un stima, ex art. 2343 ter c.c., rilevano anzitutto i se- esperto di non oltre 6 mesi, mentre la procedura guenti, derivanti da un infelice coordinamento "normale" ex art. 2343 c.c. deve fare riferimento a lessicale tra la direttiva, il decreto di recepimento un bilancio o a una situazione patrimoniale di non e l'annessa relazione di accompagnamento: oltre 4 mesi prima rispetto al conferimento8) e - se alcune voci del bilancio della società confe- manca uno specifico riferimento alle società quo- rente sono valutate al valore equo e altre no - e- tate (la relazione trimestrale risulta tipicamente vento più che probabile, soprattutto se si conferi- più aggiornata di quanto richiesto dal legislatore scono intere aziende – occorrerebbe effettuare nell'ambito delle operazioni di conferimento). una normale relazione di stima solo per le voci Il problema qui inquadrato, che discende da un'in- non valutate al valore equo, ma a questo punto terpretazione letterale della nuova norma civilisti- parrebbe più opportuno (altrimenti potrebbero ri- ca, è affrontato, con un'interpretazione molto e- scontrarsi difficoltà nel determinare il netto di stensiva e del tutto innovativa del concetto di va- conferimento) effettuare la relazione di stima su lore equo, nella massima 101 del gennaio 2009 tutto il ramo conferendo ex art. 2343 c.c.; pertan- del Consiglio Notarile di Milano9 ove si rileva che to, l'esenzione sembra convenire solo se è total- il valore equo consiste nel valore correttamente mente applicabile. 7 Vi sono inoltre fattispecie molto comuni di man- Secondo lo IAS 19, il TFR va attualizzato: è pertanto ne- cessario l'utilizzo di un attuario. cata applicabilità del valore equo, ove si voglia ri- 8 Secondo la prassi notarile. Si veda la Massima n. 5/2000 condurre tale concetto al fair value, quali i costi del Consiglio Notarile di Milano, secondo cui «la stima richie- capitalizzati (come le spese di costituzione), i sta dall’articolo 2343 c.c. deve riferirsi a valori aggiornati ri- spetto alle operazioni per le quali è preordinata, e tali non possono ritenersi valori riferiti ad oltre quattro mesi prima revisione da parte di una società di revisione iscritta nell'ap- dell’atto costitutivo o dell’assemblea che delibera l’aumento posito albo. Vi è poi il controllo contabile obbligatorio (ex artt. di capitale». In www.federnotizie.org. 9 2409 bis ss. c.c.) nelle S.p.a., S.a.p.a. e nelle S.r.l. che rica- In: dono nella fattispecie dell'art. 2477 c.c. www.scuoladinotariatodellalombardia.org/massime2.htm.
Le Società 7/2009 860
iscritto in un bilancio approvato, a prescindere: con i “general accepted accounting principles” i. dalla sua redazione secondo i principi americani. La perplessità dell’aziendalista, contabili IAS / IFRS; nell’esaminare i ragionamenti della miglior dot- ii. dal fatto che i beni da conferire siano i- trina giuridica, risiede nel fatto che per valore e- scritti in bilancio al valore equo o con al- quo si intende da sempre la traduzione del fair va- tro criterio, purchè siano iscritti in con- lue, con riferimento se del caso anche analogico formità ai criteri e alle norme applicabili ai principi contabili internazionali che lo defini- nel caso concreto. scono, e che la lettera b) parla di “valore equo e Questa interpretazione notarile non corrisponde al conforme …”; ciò potrebbe postulare che il valore concetto di fair value - cioè valore equo - riscon- della posta conferenda debba essere sia equo sia trabile ad esempio nei principi contabili interna- conforme ai principi, evento che si vedrà essere zionali, come si vedrà più diffusamente nel para- possibile per alcune voci ma non per altre (cfr. grafo 4, né alla circostanza che anche applicando par. 4); in altri termini, è ben possibile che per ta- il codice civile o i principi contabili OIC, molte lune poste sia determinabile un valore che sia e- voci sono valutate al costo, che solo in limitati ca- quo e conforme ai principi, mentre per altre voci si corrisponde al valore equo (si pensi ad esempio il valore conforme ai principi italiani (codice civi- ad un immobile di pregio acquistato da molti anni le e OIC) non è un valore equo e non lo sarebbe e iscritto al costo mai rivalutato, a fronte di un nemmeno applicando il concetto di fair value ben più elevato valore equo di mercato). La dot- previsto dai principi internazionali. Come si può trina10, in senso sostanzialmente conforme all'in- sostenere, ad esempio, che il valore simbolico terpretazione notarile, evidenzia la possibilità di contabilmente attribuito ad un marchio magari ce- usare un valore contabile non necessariamente da lebre è “equo”? Forse solo in via convenzionale. identificarsi col fair value, purchè equo. Se la lettera a) dell’art. 2343 ter, 2° comma, c.c., si riferisce meramente al “valore equo ricavato da 3. Controllo dei valori conferiti senza un bilancio approvato da non oltre un anno, pur- relazione di stima ex art. 2343 ter c.c. ché sottoposto a revisione legale e a condizione Il controllo degli amministratori deve essere ese- che la relazione del revisore non esprima rilievi in guito anche in caso di conferimenti senza relazio- ordine alla valutazione dei beni oggetto del confe- ne di stima ex art. 2343 ter c.c. rimento”, qualche indizio in più si ricava dalla let- Ai sensi del nuovo art. 2343 quater, comma 1, tera b), che in alternativa prevede una stima al c.c., gli amministratori verificano, nel termine di “valore equo risultante dalla valutazione, prece- trenta giorni dall’iscrizione della società ovvero dente di non oltre sei mesi il conferimento e con- dall’atto di conferimento, se si sono verificati fatti forme ai principi e criteri generalmente ricono- eccezionali che hanno inciso sul prezzo dei valori sciuti per la valutazione dei beni oggetto del con- mobiliari o degli strumenti del mercato monetario ferimento”. conferiti in modo tale da modificare sensibilmen- Spolidoro, cit., e in senso sostanzialmente con- te il valore di tali beni alla data del conferimento forme il resto della dottrina citata, rileva che il ovvero se, successivamente al termine concetto di valore equo non debba essere interpre- dell’esercizio cui si riferisce il bilancio o alla data tato restrittivamente e non si riferisce affatto al della valutazione si sono verificate circostanze ta- fair value dei principi contabili internazionali, ma li da modificare sensibilmente il valore equo dei più semplicemente ad un valore corretto cioè con- beni o dei crediti conferiti. forme ai principi e criteri generalmente ricono- Gli amministratori verificano altresì nel medesi- sciuti per la valutazione dei beni oggetto del con- mo termine di trenta giorni i requisiti di profes- ferimento, locuzione che presenta un’analogia sionalità e indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione. 10 Abriani N., (2009), Il nuovo regime dei conferimenti in natu- Ai sensi del comma 2 dell'art. 2343 quater c.c., ra senza relazione di stima, in Rivista del notariato, 02, 295. Si veda anche: Maltoni M., (2009), Brevi considerazioni sulla inoltre, qualora gli amministratori ritengano sus- disciplina dell'art. 2343-ter c.c., in Rivista del notariato, 02, sistenti i fatti e le circostanze di cui al comma 1, 387; Notari M., (2009), Il regime alternativo della valutazione ovvero ritengano non idonei i requisiti di profes- dei conferimenti in natura in società per azioni, in Rivista del- le società, 91, 54; Spolidoro M.S., (2009), Appunti sull'attua- sionalità e indipendenza dell'esperto che ha reso zione della direttiva 2006/68/CE in tema di conferimenti non la valutazione, essi procedono ad una nuova valu- in contanti, acquisto di azioni proprie e assistenza finanziaria, tazione ai sensi dell’art. 2343 c.c. in Notariato, 1.
Le Società 7/2009 861
In ogni caso, ex art. 2343 quater, comma 3, c.c., sono gli effettivi profili di convenienza di una fat- sempre nel termine di trenta giorni dall’iscrizione tispecie che non sembra di agevole applicazione. della società ovvero dall’atto di conferimento11, gli amministratori devono depositare presso il re- 4. Fair value delle attività e passività gistro delle imprese una dichiarazione contenen- Se il caso previsto dal comma 1 del nuovo art. te12: 2343 ter c.c. non sembra ponga particolari pro- a) la descrizione dei beni o dei crediti conferiti, blematiche, le altre due fattispecie, previste nel per i quali non si è fatto luogo alla relazione di comma 2 del medesimo art. 2343 ter c.c., possono stima; invece presentare alcune difficoltà in merito alla b) il valore ad essi attribuito, l’indicazione della quantificazione del valore equo dei beni conferiti, fonte di tale valutazione e, se del caso, il metodo ove esso sia interpretato come traduzione del fair di valutazione; value14: in tal senso si veda la relazione di accom- c) la dichiarazione che tale valore è almeno pari a pagnamento al d.lgs. 142/2008, ove si rileva, nel quello ad essi attribuito ai fini della determinazio- commento all'art. 1, comma 2, lett. a), che "poi- ne del capitale sociale e dell’eventuale sovrap- ché la direttiva fa testuale riferimento al fair va- prezzo; lue, l'operatività della disposizione sarà limitata ai d) la dichiarazione che non sono intervenuti fatti beni per i quali il bilancio della società conferente eccezionali o rilevanti che incidono sulla valuta- abbia adottato il predetto criterio". zione; In realtà, come giustamente rilevato dalla citata e) la dichiarazione di idoneità dei requisiti di pro- dottrina, la direttiva, nell'art. 1, punto 2), 2.b), ri- fessionalità e indipendenza dell'esperto. chiede che la valutazione debba essere effettuata In caso di aumento di capitale mediante conferi- "conformemente ai principi e ai criteri di valuta- menti di beni in natura o crediti senza relazione di zione generalmente riconosciuti nello Stato mem- stima, ai sensi dell’art. 2440, comma 2, c.c., la di- bro per il tipo di attività da cui è costituito il con- chiarazione è limitata all’attestazione che non so- ferimento". no intervenuti, successivamente alla data della Peccato che nel nuovo artt. 2343 ter, 2° comma, precedente dichiarazione, fatti eccezionali o rile- lettera b) parli di "valore equo e conforme ai prin- vanti che incidono sulla valutazione iniziale. cipi e criteri …"; il primo inciso "valore equo e Emerge chiaramente come le nuove disposizioni …" manca nella direttiva ma è stato aggiunto dal (facoltative) dell’art. 2343 ter c.c., soprattutto nel legislatore italiano. caso di conferimenti di valori non mobiliari che Ci si soffermerà qui di seguito ad esaminare il fanno riferimento al fair value contenuto in un bi- concetto di fair value, utile nell'ipotesi in cui si lancio approvato da non più di un anno, solo in voglia far prevalere un'interpretazione letterale casi limitati e in presenza di meccanismi contabili della norma e ricondurre il valore equo alla sua ben collaudati costituiscono un'effettiva semplifi- definizione in base ai principi contabili interna- cazione, mentre per altri aspetti rappresentano una zionali, da adattare ai "principi e criteri di valuta- maggiore criticità, in particolare per quanto con- zione generalmente riconosciuti nello Stato mem- cerne la procedura di controllo dei valori conferiti bro", cioè, in Italia, al codice civile e ai principi da parte degli amministratori della conferitaria, OIC15. che si vedrebbero costretti a far eseguire una rela- Anche a seguito dell’adozione dei principi conta- zione di stima13. bili internazionali (IAS / IFRS), il criterio del co- In alcuni casi, pertanto, sarebbe forse meglio se- sto è rimasto il criterio base per le valutazioni di guire la procedura standard di cui all’art. 2343 bilancio dell’impresa in funzionamento. c.c. Tuttavia, i principi contabili internazionali preve- La prassi consentirà, col tempo, di valutare quali dono, per alcune voci di bilancio, l’adozione di nuovi criteri di valutazione, come il fair value e 11 Ai sensi dell’art. 2440, comma 2, c.c. 12 14 Regole particolari sono altresì dettate per gli acquisti effet- Concetto ormai pacifico, come rileva anche Notari, tuati da parte della società da soci fondatori, ex art. 2343 bis cit., par. 4.1.1. c.c. 15 Utile è anche il riferimento ai principi di revisione, sin- 13 Si pensi soprattutto al caso in cui il conferente sia una so- teticamente descritti nel par. 5, anche alla luce del riferi- cietà che applica i principi contabili internazionali IAS / IFRS, mentre la conferitaria sia una società che redige il bilancio in mento al "bilancio … sottoposto a revisione legale" di cui forma abbreviata e che, pertanto, non può applicare neanche al 2° comma, lettera a) dell'art. 2343 ter c.c. Tali principi facoltativamente i principi IAS / IFRS. significativamente si riferiscono al fair value.
Le Società 7/2009 862
l’impairment test. Come si è anticipato, vi sono numerose e rilevanti Secondo lo IAS 39 (par. 9) e lo IAS 32 (par. 11), voci di bilancio per le quali - secondo i principi il fair value è definito come «il corrispettivo al contabili IAS / IFRS - il fair value non è determi- quale un’attività può essere scambiata, o una pas- nabile. Una sintetica descrizione delle metodolo- sività estinta tra parti consapevoli e disponibili, in gie di valutazione, utile nell'analisi dell'applicabi- un’operazione tra terzi». In sostanza, si tratta del- lità o meno del fair value alle principali voci di la valutazione al valore che si può definire “di bilancio è di seguito riportata: mercato” o “corrente”, definito anche, dalle diret- tive comunitarie “valore equo”. Il fair value pre- IAS / IFRS senta analogie con il valore normale da applicare Iscrizione al costo e am- in sede fiscale, ai sensi dell’art. 9 del T.U.I.R.. Impianti, macchinari, at- mortamento, o iscrizione al Tuttavia, la determinazione del fair value può va- trezzature FAIR VALUE, se attendi- riare sensibilmente a seconda del bene a cui ci si bile (IAS 16) riferisce ovvero può non essere agevolmente ap- Iscrizione al costo al costo e plicabile16. ammortamento o iscrizione Il fair value può essere considerato come il va- al FAIR VALUE (senza Immobili lore assegnabile ad un elemento del capitale di ammortamento) se si tratta funzionamento sulla base di uno scambio po- di immobili detenuti per in- tenziale, caratterizzato da condizioni di neutra- vestimento (IAS 40) lità, trasparenza e normalità. Non capitalizzabili (IAS Il fair value, tuttavia, non coincide né con il va- Spese pluriennali 38) lore di realizzo (importo netto che l’impresa si NO FAIR VALUE attende di realizzare), né con il valore d’uso Un'attività immateriale con (stima interna dell’impresa) né con il metodo vita utile finita deve essere del patrimonio netto. Concessioni, brevetti, iscritta al costo e ammortiz- Sempre secondo gli IAS 38 e 39, il fair value know-how zata a quote costanti (IAS può essere determinato tendenzialmente in pre- 38) senza di un mercato attivo della posta oggetto NO FAIR VALUE di valutazione. Un mercato si definisce attivo Se il software è parte inte- quando è in grado di esprimere «il valore rea- grante di un hardware, co- lizzabile di un’attività come il prezzo previsto me imm. materiali, altri- in un accordo vincolante tra le parti consapevoli Software menti come brevetti (IAS e disponibili in una transazione libera»17. 38) Nei principi contabili internazionali, il fair va- NO FAIR VALUE lue è indicato come criterio di base per le attivi- Un'attività immateriale con tà e passività finanziarie (crediti e debiti finan- vita utile indefinita deve es- ziari, titoli, derivati …). sere iscritta al costo e non Esso può inoltre essere utilizzato come criterio Marchi, avviamento ammortizzata ma assogget- alternativo al costo per le immobilizzazioni ma- tata a impairment test (IAS teriali e immateriali, anche se, soprattutto con 38) riferimento agli intangibles, è difficilmente ap- NO FAIR VALUE plicabile, per la mancanza di un “mercato atti- Partecipazioni di controllo: vo” di riferimento. costo o FAIR VALUE (IAS 27) 16 Partecipazioni di collega- Per maggiori approfondimenti sul concetto di "fair value", in dottrina si veda, tra gli altri: Bauer R., (2007), Fair value, mento: metodo del patri- una guida per le misurazioni, in Amministrazione & Finanza, 22; Roscini Vitali F., Vinzia M., (2005), Fair value per l'appli- Partecipazioni di controllo monio netto (IAS 28) cazione degli Ias, in Il Sole 24 Ore, Milano; Rossi C., (2003), e collegamento NO FAIR VALUE Il concetto di fair value e la valutazione degli strumenti finan- Partecipazioni in joint ven- ziari, Milano. ture: consolidamento pro- 17 Il mercato attivo presenta le seguenti caratteristiche: (i) i porzionale o metodo del pa- prezzi sono accessibili al pubblico; (ii) i beni negoziati all’interno del mercato sono omogenei; (iii) compratori e ven- trimonio netto (IAS 31) ditori agiscono spontaneamente e normalmente possono in- NO FAIR VALUE contrarsi in un qualunque momento.
Le Società 7/2009 863
Partecipazioni di minoran- Costo o FAIR VALUE denziato, a livello paradigmatico, quanto possa za (IAS 39) essere ampia l'estensione delle rettifiche di valore FAIR VALUE (costo per i di titoli e strumenti quotati valutati al fair value e Altri titoli titoli detenuti sino a sca- indicizzati a valori di mercato attraverso il mec- denza) (IAS 39) canismo del "marking to market", al punto che da Costo (Costo medio ponde- più parti è stata invocata una temporanea disap- Rimanenze rato e FIFO) o VALORE plicazione di tali principi con la proposta - non DI REALIZZO (IAS 2) scevra da controindicazioni - di valutare i valori Percentuale di completa- mobiliari in base al meno volatile fundamental mento (commessa comple- value, che riflette stime necessariamente soggetti- Commesse a lungo termine tata solo in casi di incertez- ve, utilizzate al posto di oggettivi prezzi di bor- za) (IAS 11) sa18. NO FAIR VALUE L'International Accounting Standard Board ha Come attività finanziarie approvato nell'ottobre 2008 un emendamento Crediti allo IAS 39, che consente di ridurre l'ambito di (IAS 32) FAIR VALUE o costo applicazione del fair value, riducendo di fatto Attività finanziarie l'applicabilità dell'art. 2343 ter c.c. ammortizzato (IAS 39) Numerose e ben note agli addetti ai lavori sono le Attualizzazione (IAS 19) difficoltà tecniche applicative dello IAS 39 sul TFR NO FAIR VALUE fair value degli strumenti finanziari19, soprattutto Non vanno rilevati in bilan- nel reperimento di tutte le informazioni necessarie cio attività o passività po- e nella distinzione - non sempre agevole e talora tenziali, se di data e am- confusa ad arte - tra strumenti speculativi o di co- Fondi rischi e oneri pertura. montare indeterminati (IAS 37) L'applicazione del fair value ha un effetto proci- NO FAIR VALUE clico, che esaspera i trend economici, soprattutto Come passività finanziarie in situazioni di forte volatilità dei mercati: in tal Debiti caso si alimenta infatti una spirale in cui i mercati (IAS 32) Passività finanziarie non incidono sulle valutazioni correnti di bilancio, le destinate alla negoziazione: quali a loro volta influenzano i corsi di borsa. Nel costo ammortizzato caso di specie, possono emergere problemi di Passività finanziarie NO FAIR VALUE permanenza del valore nel tempo, rendendo rapi- Passività finanziarie posse- damente obsolete situazioni patrimoniali anteriori dute per essere negoziate: fino a quattro mesi rispetto alla stima e ostacolan- FAIR VALUE (IAS 39) do il controllo post conferimento del valore. Difficoltà si potrebbero inoltre incontrare nel caso Un'operazione in valuta e- di operazioni straordinarie concatenate (ad esem- stera deve essere registrata pio, conferimento e fusione o scissione), soprat- al momento della rilevazio- tutto con riferimento alla valutazione di avanzi o ne iniziale in moneta di conto, applicando all'impor- Attività e passività in valu- to in valuta estera il tasso di ta estera 18 cambio tra la moneta di La tematica delle deroghe al fair value è molto complessa conto e la valuta estera in e comporta un'interpretazione anzitutto del discusso SFAS 157 (Fair Value Measurement). Il 15 ottobre 2008 la Com- vigore alla data dell'opera- missione europea ha adottato un emendamento al principio zione (IAS 21) contabile Ias 39 che permette di riclassificare alcuni strumenti NO FAIR VALUE finanziari (crediti e titoli di debito) di banche, società quotate in genere e compagnie assicurative «in modo da poter utiliz- Metodo finanziario (IAS zare il criterio di valutazione del costo in luogo del fair value». Leasing 17) 19 Si veda: Busso D., Di Dio D., Rizzato F., (2004), Bilanci Come si vede, esiste una forte demarcazione tra 2003 delle società quotate. Le informazioni sugli strumenti fi- voci valutabili o meno al fair value, ritenuta pe- nanziari derivati in vista degli IAS 32 e 39, in Impresa c.i., 9, 1356; Fortunato S., (2007), Dal costo storico al fair value: al raltro non vincolante dalla citata massima notarile di là della rivoluzione contabile, in Riv. soc., 5, 941; Gallucci e dalla prima dottrina formatasi in materia. D., Orazi F., (2004), Analisi di taluni aspetti dello IAS 39 in funzione della prossima introduzione, nel nostro ordinamen- La recente crisi dei mercati finanziari ha ben evi- to, del principio del cosiddetto fair value, in Il fisco, 3, 391.
Le Società 7/2009 864
disavanzi da concambio o da annullamento20 che dall’impresa e all’informativa resa al riguardo tipicamente emergono in fusioni o scissioni e pos- (par. 33); sono poi ritrovarsi nell'ambito del perimetro di - il revisore deve verificare i dati utilizzati per svi- conferimento. luppare le misurazioni del fair value e la relativa informativa e valutare se le misurazioni del fair 5. Controllo del fair value secondo i value siano state eseguite in modo appropriato principi di revisione sulla base di tali dati ed delle assunzioni formula- Il principio di revisione 545 del Consiglio Nazio- te dalla direzione (par. 50); nale dei Dottori Commercialisti e Ragionieri21 è - il revisore può effettuare una stima indipendente interamente dedicato alla revisione delle misura- del fair value per ottenere elementi probativi a zioni al fair value e alla relativa informativa. conferma delle misurazioni del fair value eseguite In particolare, secondo detto principio, il control- dall’impresa (par. 52); lo del fair value dovrà tenere conto, tra l’altro, dei - il revisore deve valutare se l’informativa fornita seguenti aspetti: dall’impresa in merito al fair value sia in accordo - nell’ambito delle procedure di revisione volte al- con il quadro normativo di riferimento la comprensione dell’impresa e del contesto in cui sull’informazione finanziaria (par. 56). opera, compreso il suo controllo interno, il reviso- Sempre sulla basa di quanto rilevato nel par. 4., re deve acquisire una comprensione del processo particolare attenzione dovrà inoltre essere volta sviluppato dall’impresa per determinare la misu- anzitutto a verificare, oltre al fair value di alcune razione del fair value e la relativa informativa, e poste: delle pertinenti attività di controllo, sufficiente a - l'impairment test delle immobilizzazioni imma- identificare e valutare il rischio di errori significa- teriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni; tivi a livello di asserzioni e di configurare e svol- - la stima della vita utile delle immobilizzazioni gere procedure di revisione in risposta ai rischi materiali e delle immobilizzazioni immateriali a identificati e valutati (par. 10); vita utile definita iscritte al costo; - il revisore deve valutare se il metodo adottato - la valutazione delle rimanenze e delle commesse dall’impresa per le misurazioni del fair value sia a lungo termine; applicato in modo uniforme nel tempo (par. 27.); - l'attualizzazione del TFR; - il revisore deve stabilire se sia necessario - la valutazione delle poste in valuta estera; l’utilizzo del lavoro di un esperto. Il revisore può - la contabilizzazione delle operazioni di leasing; possedere la necessaria competenza e conoscenza - la contabilizzazione delle operazioni straordina- per pianificare ed eseguire le procedure di revi- rie. sione relative alle misurazioni del fair value o può 6. Aumento di capitale delegato liberato decidere di utilizzare il lavoro di un esperto (par. mediante conferimenti di beni in natura e 29); di crediti senza relazione di stima - il revisore deve stabilire e svolgere procedure di revisione in risposta ai rischi di errori significativi Nel caso sia attribuita agli amministratori la facol- identificati e valutati a livello di asserzioni in re- tà di cui all'art. 2443, comma 2, c.c. (aumento di lazione alle misurazioni del fair value effettuate capitale con delega entro cinque anni dalla delibe- ra) e sia deliberato il conferimento di beni in natu- 20 ra o crediti valutati in conformità dell'art. 2343 ter Le modalità di contabilizzazione e di determinazione del rapporto di cambio possono dare luogo a differenze da fusio- c.c., ai sensi del nuovo art. 2440 bis c.c. (introdot- ne (scissione), e in particolare, a “differenze da concambio” e to con il citato D.Lgs. 142/2008), gli amministra- a “differenze da annullamento”, che possono emergere alter- nativamente o anche simultaneamente. Secondo l'art. 2504 tori, espletata la verifica di cui all'articolo 2343 bis, comma 4, c.c., «nel primo bilancio successivo alla fusio- quater, comma 1, c.c., depositano per l'iscrizione ne le attività e le passività sono iscritte ai valori risultanti dalle nel registro delle imprese, in allegato al verbale scritture contabili alla data di efficacia della fusione medesi- ma; se dalla fusione emerge un disavanzo, esso deve essere della deliberazione di aumento del capitale, una imputato, ove possibile, agli elementi dell'attivo e del passivo dichiarazione con i contenuti di cui all'articolo delle società partecipanti alla fusione e, per la differenza e 2343 quater, comma 3, c.c., dalla quale risulti la nel rispetto delle condizioni previste dal numero 6 dell'articolo 2426, ad avviamento. (…) Se dalla fusione emerge un avan- data della delibera di aumento del capitale. zo, esso è iscritto ad apposita voce del patrimonio netto, ov- Entro trenta giorni dall'iscrizione della predetta vero, quando sia dovuto a previsione di risultati economici dichiarazione, i soci che rappresentano - e che sfavorevoli, in una voce dei fondi per rischi ed oneri». 21 rappresentavano alla data della delibera di aumen- In www.cndc.it.
Le Società 7/2009 865
to del capitale - almeno il ventesimo del capitale La convergenza degli standard si accompagna alla sociale, nell'ammontare precedente l'aumento progressiva eliminazione di rendite monopolisti- medesimo, possono richiedere la presentazione di che che danneggiano i consumatori e rende più una nuova valutazione ai sensi dell'art. 2343 c.c. pregnante e rilevante, sotto il profilo pratico, Il conferimento non può essere eseguito fino al l’applicazione di concetti come il fair value, il va- decorso del predetto termine e, se del caso, alla lore effettivo di mercato, il valore normale22, ap- presentazione della nuova valutazione. parentemente così diversi nella loro genesi ed ap- Qualora non sia richiesta la nuova valutazione, gli plicazione, ma fatalmente destinati a convergere amministratori depositano per l'iscrizione nel re- verso definizioni comuni e comparabili. gistro delle imprese congiuntamente all'attesta- In ambito fiscale, l’armonizzazione procede con zione avvenuto aumento di capitale di cui all'art. grande difficoltà e le difficoltà di ravvicinare la 2444 c.c., la dichiarazione che non sono interve- normativa fiscale degli stati membri rilevano so- nuti, successivamente alla data della predetta di- prattutto nell’ambito delle imposte dirette23, per le chiarazione, fatti o circostanze che hanno modifi- quali manca ancora una piattaforma comune di cato sensibilmente il valore equo dei beni o dei definizione almeno della corporate tax (e, in pro- crediti conferiti. spettiva, anche dell’imposizione delle persone fi- siche), essendo le basi imponibili delle imprese 7. La difficile convergenza tra principi ancorate a norme anche profondamente diverse contabili e disposizioni civilistiche e nei singoli paesi comunitari24. fiscali La disamina degli aspetti fiscali e dei fattori di lo- Come si è visto nei paragrafi precedenti, calismo e segmentazione che tuttora resistono è di l’applicabilità pratica delle nuove disposizioni cruciale importanza anche nell’ambito delle ope- previste dall’art. 2343 ter c.c. pare non sempre razioni di conferimento, che non vengono effet- agevole. Il pur lodevole tentativo di semplifica- tuate in assenza di un contesto normativo chiaro – zione della procedura di conferimento, mirante ad e non penalizzante – sotto l’aspetto tributario. evitare, in caso di conferimenti al valore equo o in Alcuni potenti fattori di armonizzazione a livello linea con il valori di mercato le relazioni di stima, tributario sono già in atto, talora senza che ne sia risente delle sopra menzionate difficoltà pratiche. emersa una piena consapevolezza: si pensi ad e- La convergenza tra principi contabili, disposizioni sempio al principio di derivazione dell’imponibile civilistiche in materia di bilancio e normativa fi- fiscale dal risultato economico civilistico, intro- scale in tema di tassazione delle società è comun- dotto in Italia con la finanziaria per il 200825. que alimentata, pur tra molte difficoltà, dalla forte L’orientamento verso un’unica “piattaforma” di spinta centripeta verso l’armonizzazione degli dati condivisi a livello contabile, civilistico e fi- standard civilistici, contabili e fiscali che la glo- scale è certamente destinato ad agevolare le ope- balizzazione dei mercati richiede ed impone. A razioni di conferimento, anche sotto il profilo del- livello comunitario, ciò avviene tipicamente con la comparabilità a livello internazionale; e le direttive, che tendono a far recepire standard l’obiettivo, pur ambizioso e irto di ostacoli, appa- comuni, in molti casi prioritariamente condivisi re idealmente più che condivisibile. con paesi extra UE – come avviene per i principi Su principio della continuità dei bilanci, secondo IAS / IFRS – tentando di uniformare la normativa degli stati membri dell’Unione Europea. 22 Fiscalmente rilevante ex art. 9 del D.P.R. 917/1986. La globalizzazione dei mercati internazionali è un 23 Avendo l’IVA una matrice comunitaria, in assenza della potente fattore di convergenza e armonizzazione quale il mercato di libero scambio avrebbe difficoltà ancora degli standard, perché la confrontabilità consente maggiori di quelle che già deve affrontare, soprattutto nel agli investitori e consumatori una più ampia e campo “minato” dei servizi. consapevole scelta comparativa, limitando i fatto- 24 Le segmentazioni a livello di base imponibile ostacolano i confronti – e quindi la libera competizione – ancor più delle ri di segmentazione e le barriere all’ingresso che differenze di aliquota, perché le seconde sono rapidamente ostacolano la libera competizione. La convergen- percepibili e sintetizzabili in un dato numerico facilmente za riguarda anzitutto standard industriali, tecnolo- comparabile, mentre le differenze e peculiarità nella determi- nazione della base imponibile sono tali e tante da rendere gici, linguistici, ecc., ma anche contabili: da qui la temerario – e forse, improponibile – ogni confronto. crescente importanza dei principi contabili inter- 25 Tale principio di derivazione riguarda – pur tra tante diffi- nazionali e, in ambito comunitario, delle direttive coltà applicative, solo in piccola parte già emerse – anche le in materia contabile. società che redigono i bilanci in base ai principi e standard contabili internazionali IAS / IFRS.
Le Società 7/2009 866
Notari, cit., può essere impostato il conferimento ritarie s.r.l., cui la nuova norma non è applicabile. in natura, le cui voci non necessariamente devono L'incessante e caotica evoluzione normativa a li- essere espresse al valore equo; l'accoglimento del- vello internazionale e domestico, ironicamente la tesi troverebbe corrispondenza, sotto il profilo ben esemplificata dalla fattispecie qui esaminata, fiscale, nel trattamento dei conferimenti di azien- congiuntamente ai rapidi cambiamenti d'umore su de disciplinato dall'art. 176 del d.p.r. 917/1986. tematiche di grande sostanza come i principi con- tabili internazionali, imperniati sul fair value - al 8. Il dilemma del valore equo centro dell'attenzione fino all'autunno 2008 e poi Come si è evidenziato supra, la querelle interpre- rapidamente passati di moda con la crisi - richie- tativa della nuova normativa ruota essenzialmente dono una particolare prudenza e lungimiranza in intorno al concetto di valore equo. fase applicativa. L'interpretazione del tutto estensiva del concetto L’esegesi porta spesso a valutazioni difformi, ma data dalla prima dottrina e prassi notarile eviden- su una cosa tutti i commentatori non possono non zia l'infelice tenore letterale della norma civilisti- concordare: è difficile interpretare una norma ca e pone problemi pratici che possono portare ad scritta male. una sottovalutazione dei valori di conferimento (priva di alcun nocumento per i terzi creditori ma potenzialmente invisa al socio conferente, che pe- raltro ben può decidere di effettuare la canonica stima ovvero di non procedere al conferimento)26. La valutazione al costo di molte attività e passivi- tà conferibili coincide col loro valore equo soltan- to al momento della loro prima contabilizzazione e, solo occasionalmente, anche successivamente; per il resto, il costo è una convenzione contabile. E se si accoglie la tesi che i valori di conferimen- to possono essere, in molte fattispecie, conven- zionali, può forse affermarsi che i conferimenti possano essere effettuati basandosi su valori di bi- lancio revisionati che permangono entro i limiti del valore equo; se tali valori, come spesso avvie- ne, sono più bassi dell'effettivo valore equo, sarà solo il socio conferente a doversene, se del caso, preoccupare, anche se la suddivisione del netto di conferimento tra aumento di capitale a favore del socio conferente e sovrapprezzo offre a tale socio - e ai diversi soci preesistenti della conferitaria - ampi spazi di negoziazione. Nulla quaestio invece nei frequenti casi di conferimenti infragruppo o, più in generale, laddove la compagine societaria della conferitaria non cambi per effetto del confe- rimento. Ove invece si voglia far valere la necessità di una effettiva e sostanziale valutazione al valore equo, facendolo coincidere con il fair value, l'interpre- tazione della norma civilistica sarebbe ben più re- strittiva, limitandone fortemente l'applicabilità pratica. A prescindere dalle interpretazioni, rimane co- munque una discriminazione a danno delle confe-
26 In senso conforme Maltoni, cit., rileva che "nessun interes- se è leso dalla sottovalutazione".