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Lezione 4 (13 Ottobre)

Microglia → è una componente di tipo cellulare che sta dentro il SNC e che però non ha un’origine
neuroectodermica. La microglia deriva dalla linea ematopoietica e quindi ha un’origine mesodermica.
Ha una funzione immunitaria importante ed è attivata quando si hanno dei problemi neuroinfiammatori nel
SNC.

IL MIDOLLO SPINALE

Visione posteriore
Guardiamo il midollo in visione dorsale dopo aver rimosso l’arco
vertebrale (porzione dorsale delle vertebre) e vediamo che è rivestito
dalle meningi che lo proteggono. La dura madre, meninge più esterna,
nell’immagine è stata sollevata ed è colorata in marroncino mentre
quella colorata in azzurro è l’aracnoide.
Il midollo spinale è la porzione interna in cui riconosciamo un solco
mediano posteriore. Accanto a questo solco mediano ci sono altri solchi,
quello intermedio posteriore e quello laterale posteriore (questo ci fa
capire che all’interno del midollo spinale c’è un’organizzazione ben
precisa del tessuto).
Inoltre, il midollo spinale è in connessione anatomica con delle strutture
filiformi chiamate radici (in giallo nell’immagine), a loro volta in connessione con un ganglio posteriore
(ganglio = ammasso di corpi cellulari di neuroni, posto al di fuori del SNC. All’interno del SNC questo
ammasso di corpi cellulari neuronali si chiama nucleo).
Il midollo spinale non è presente in tutta la lunghezza della colonna vertebrale ma si ferma all’altezza circa
di L1, ciò che continua è la cauda equina, un ammasso di fibre nervose e quindi di assoni mielinizzati.
Superiormente il midollo è in continuità anatomica con l’encefalo.
Visione anteriore
In visione anteriore vediamo la fessura mediana anteriore e noto che
anche anteriormente ci sono delle radici e che quindi il midollo è anche
anteriormente in continuità anatomica con le radicole.

Il calibro del midollo spinale non è costante


ma si osservano due rigonfiamenti in cui il
calibro è maggiore: il rigonfiamento
cervicale, tra C2 e T2, e il rigonfiamento
lombare tra T10 e L2. Questi rigonfiamenti
indicano un aumento di sostanza bianca e
corrispondo alle porzioni di midollo
associate alla presenza di nervi spinali che
innervano arti superiori e inferiori.
Nella zona toracica si può notare anche un
terzo corno chiamato corno laterale del
midollo sia a destra che a sinistra. Questo
corno è associato ad un grande sviluppo
della regione che percepisce e invia stimoli
ai visceri.

Midollo spinale e vertebre


Lo speco vertebrale è definito anteriormente dal
corpo della vertebra e posteriormente dall’arco
neurale della vertebra.
Il midollo spinale è circondato dalle meningi: la dura
madre (in rosso nell’immagine), l’aracnoide (in
azzurro) e la pia madre (la più interna, in rosino).
La differenza tra le meningi cerebrali e quelle spinali è
che in queste ultime c’è la presenza di uno spazio
epidurale all’esterno della dura madre.
La pia madre e il midollo sono mantenuti in posizione
dai legamenti denticolati.
Tra l’aracnoide e la pia madre c’è lo spazio
subaracnoideo che è pieno di liquor.
Nervi spinali

Il midollo spinale presenta due radici anteriori e due radici posteriori (una a dx e una a sx), in modo
metamerico. La radice ventrale e la radice dorsale si uniscono a formare un unico fascio di assoni che è il
nervo spinale. I nervi spinali si individuano quindi ai lati della colonna vertebrale e sono costituiti da un
insieme di fasci di assoni mielinizzati che portano stimoli sensitivi tramite le radici dorsali e che portano gli
stimoli motori che escono dal midollo tramite le radici ventrali.
Lungo il midollo spinale si ripetono delle porzioni chiamate neuromeri che sono porzioni del midollo spinale
individuate dalle radicole che si uniscono per formare i vari nervi spinali (Ogni neuromero corrisponde a
una coppia di nervi spinali con i loro gangli e comprende un neurone sensitivo, un neurone effettore, un
interneurone e un neurone associativo). Ogni nervo spinale è associato a un dermatomero, una porzione di
tegumento in connessione con i nervi spinali di quel monomero. Il dermatomero è una porzione di pelle
che riceve fibre motorie dal SNC tramite il nervo spinale ma da cui partono anche stimoli sensitivi per
essere portati al SNC tramite quel nervo spinale.

Un’altra cosa da notare è


che molto vicino alla radice
posteriore è presente un
ganglio che è quindi un
ganglio sensitivo.
Sulla radice posteriore si
vede una freccia rossa che
indica un segnale che arriva
in quanto si tratta di un segnale sensitivo. Sulla radice anteriore si vede una freccia verde uscente che
indica il segnale motorio che lascia il SNC per andare in periferia.

Anatomia di sezione
Alle corna posteriori del midollo spinale, arrivano due tipi diversi di
fibre sensitive (la blu e la nera nell’immagine) ed entrambe hanno il
corpo cellulare fuori dal midollo ma molto vicino ad esso (ganglio
posteriore). Il neurone in blu si ferma nella zona somato-sensitiva,
mentre quello nero va più in profondità fino alla zona viscero-
sensitiva. Entrambi questi neuroni sinaptano con degli interneuroni
(neurone di associazione presente dentro il SNC). Questo
interneurone porterà l’informazione, tramite fasci ascendenti,
nell’encefalo.
Il motoneurone stesso può presentare i collaterali ricorrenti,
ramificazioni che vanno a stimolare degli interneuroni specifici e
inibitori che quindi poi possono andare sia a inibire il motoneurone
stesso, sia andare ad agire su un motoneurone posto in un altro
neuromero. Questo introduce un livello elevato di complessità.

I neuroni verdi sono i viscero-motori il cui assone fuoriesce


dal midollo spinale e va a sinaptare con un secondo
neurone motore rappresentato con la linea tratteggiata.
I viscero-motori quindi arriveranno al loro target
utilizzando una doppia sinapsi. ci sono però due tipi di
questi motoneuroni viscerali: quelli che fanno la sinapsi con
il secondo neurone molto vicino al SNC e quelli che la fanno
in un ganglio più lontano.
In rosso invece sono indicati i neuroni motori somatici e
questi non fanno nessuna tappa, l’assone di questi neuroni
andrà ad innervare direttamente sul muscolo scheletrico.

Arco riflesso semplice


Che funziona ha veramente il midollo? Ha una funzione di
passaggio in cui viene raccolto uno stimolo per poi essere
trasmesso all’encefalo ma ci sono anche circuiti semplici chiamati
archi riflessi semplici, circuiti nervosi che si stabiliscono senza
l’intervento dell’encefalo.
Il riflesso patellare è un esempio di arco riflesso semplice a due
neuroni → La pressione esercitata dal martelletto sulla cute a
livello del ginocchio e quindi lo stiramento del muscolo, è
percepito da un neurone sensitivo che ha il suo corpo cellulare nel
ganglio sensitivo dorsale (numero 1 nel disegno). L’assone di
questo neurone entra nelle corna dorsali del midollo e va a
sinaptare direttamente con un neurone motore somatico posto
nelle corna anteriori (numero 2). Questo neurone motore farà
contrarre il muscolo estensore e questo è il motivo per cui
portiamo la gamba in avanti.
Ci sono due complicazioni, la prima è che il neurone sensitivo non si accontenta di dare lo stimolo al motore
che va a far estendere la gamba ma, ha anche un collaterale che sale e porta l’informazione all’encefalo (ci
dà così consapevolezza di quello stimolo).
C’è un secondo livello di complicazione e cioè che questo neurone sensitivo può anche andare a stimolare
un interneurone (numero 4) presente a un altro livello del midollo spinale. Questo interneurone è inibitorio
(sul numero 5) e farà rilassare il muscolo antagonista.
Fasci ascendenti e discendenti del midollo spinale

Com’è organizzata la sostanza bianca del midollo spinale? Nella sostanza bianca riconosciamo fasci di assoni
mielinizzati. Questi fasci anatomicamente si chiamano fascicoli o fasi, vie o tratti.
Nella sostanza bianca troviamo quindi fasci ascendenti (in rosso) che portano l’informazione all’encefalo,
sono quindi vie sensitive. Posteriormente ci sono il fascicolo gracile che percepisce la maggior parte degli
stimoli proveniente dagli arti inferiori, e il fascicolo cuneato che percepisce stimoli dalla parte superiore.
Ci sono poi dei fasci laterali come il fascio spinocerebellare posteriore e il fascio spinocerebellare
anteriore che portano fibre dal midollo spinale al cervelletto.
Più anteriormente c’è il sistema anterolaterale contenente i fasci spinotalamico e spino reticolare. Quello
spinotalamico porta gli stimoli dal midollo spinale al talamo e quello spino reticolare porta gli stimoli alla
formazione reticolare.
In verde invece sono rappresentati i fasci discendenti che partono da regioni diverse dell’encefalo e
scendono fino al midollo spinale. Questi sono fasci di neuroni motori che quando arrivano giù sinaptano
con un secondo neurone motore che sta nelle corna ventrali.
Sia i fasci ascendenti che quelli discendenti sono presenti sia a destra che a sinistra, per convenzione nel
disegno sono stati rappresentati solo da un lato.

Anatomia dei nervi spinali

Tutto il nervo è circondato da una membrana connettivale fibrosa molto resistente che si chiama epinevrio.
Il nervo spinale è fatto di tanti fascicoli e ogni fascicolo (assieme di assoni) è circondato da una membrana
connettivale chiamata perinevrio che è meno “duro” dell’epinevrio in quanto formato da connettivo più
lasso. Dentro il fascicolo ci sono fibre nervose mieliniche ma anche fibre nervose amieliniche.
La radicola posteriore del midollo spinale porta fibre sensitive che hanno il corpo cellulare nel ganglio
spinale. La radicola posteriore (sensitiva) si unisce alla radicola anteriore (motoria) per formare il nervo
spinale, un fascio misto di fibre motorie e sensitive. Il nervo spinale una volta che si forma si ramifica subito
in tre rami: ramo posteriore (contiene sia fibre sensitive che motorie) che sarà in connessione con tutta la
porzione somatica posteriore del nostro organismo, ramo anteriore che porta in connessione anatomica le
parti anteriori del nostro corpo. Da questo ramo anteriore si staccano dei rami comunicanti che
contengono solo fibre motorie che vanno ai visceri.
Il terzo ramo del midollo spinale è il ramo meningeo che è un ramo che si stacca e ha la funzione di portare
stimoli motori e sensitivi alle meningi e riceverli da esse.
I nervi spinali sono 31 di cui 8 cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali e 1 coccigeo.
I nervi cervicali sono 8 nonostante le vertebre siano 7, quindi da C1 a C7 fuoriescono superiormente alla
vertebra mentre il C8 passa inferiormente alla vertebra C7. Da qui in poi tutti i nervi spinali fuoriescono
inferiormente alla vertebra corrispondente.
I rami anteriori si fondono formando dei plessi, cioè fusioni di nervi, importanti per regolare e gestire
porzioni molto specializzate. Avremo il plesso cervicale a livello del collo, il plesso brachiale a livello della
spalla, il plesso lombare, il plesso sacrale e un plesso coccigeo. Dal plesso cervicale si stacca il nervo frenico
che è molto importante per la respirazione.

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