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Alcuni autori con Callimaco hanno raccontato che questa Berenice allevava dei cavalli e li mandava di
solito ai giochi olimpici. Altri aggiungono che Tolomeo, padre di Berenice, spaventato dalla folla dei nemici,
cercò la sua salvezza nella fuga; sua figlia, allenata in questo esercizio, saltò a cavallo, trattenne il resto
dell'esercito, massacrò un gran numero di nemici e mise in fuga il resto. Ecco perché Callimaco la chiamò
anche "coraggiosa". Secondo il racconto di Eratostene, ella fece rendere a due giovani lesbiche la loro dote
che era stata data a ciascuna di loro dal padre, ma che nessuno versò e nel frattempo depositò un reclamo
alla giustizia. (trad. Angela Maria Zavaglia)
Ma la leggenda più interessante connessa con le sette lesbie è quella (Catasterismi di Eratostene ed altre
fonti) secondo la quale sette ragazze lesbiche, le quali per la conquista di Achille erano venute non solo a
perdere la loro dote [Iliade IX], ma pure la vita, avrebbero avuto a ciò un compenso nella trasformazione in
stelle, che Conone per primo considerò costituenti la costellazione detta "la chioma di Berenice", dedicando
quella costellazione a Berenice Euergetis. Nel carme di Conone le sette lesbie chiedevano a Berenice l'antica
loro dote, perché in compenso appunto di quella erano state collocate in cielo e ora Conone le aveva dal
cielo ricondotte in terra in omaggio alla regina.