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STORIA:

Petrarca
Non c’era un’unità politica, papa e imperatore in scontro per ottenere potere temporale.
Nel 1300 Papa Bonifacio VIII aveva indetto l’anno santo e nello stesso anno Dante aveva compiuto il suo
viaggio, dopo questo anno la chiesa divenne molto corrotta, al punto tale che il successore di Bonifacio VIII
(RenenteV) che è ormai sottomesso alla potenza francese, sposta la Curia pontificia per la prima volta nella
storia e la trasferisce ad Avignone nel 1309, inizia così il periodo di cattività avignonese (=latino, prigionia).
La Curia rimane lì per quasi 70anni, in cui la maggior parte dei papi sono francesi (in quel periodo la Francia
era una potenza politica ed economica talmente forte da avere domanio sul papato)-> Roma perde la sua
centralità come sede del papato; anche quando curia torna a Roma nel 1377, nel 1378 c’è secondo scisma
d’occidente-> il secolo del 300 è di grande crisi a causa del trasferimento della sede pontificia da Roma, che
non era mai avvenuto e che dopo non avverrà mai o più-> chiesa svuotata del suo potere e del suo
significato di guida.
Altro problema da metà secolo in avanti sono le carestie date da cattivi raccolti (che si susseguivano per
tanto tempo) a causa di: eccesso di brutto tempo o siccità, con la carestia c’è una diminuzione di cibo e un
drastico calo demografico, dato dalle carestie ma anche dalla peste (causa cattivo condizione igieniche
sanitarie e presenza di topi, che portò più avanti la peste nera, 1348). A seguito di questa situazione del
papato scoppiavano molto spesso ribellioni, sia per la diminuzione della popolazione e del cibo-> calo
commerci o mancanza-> autosufficienza dei comuni-> situazione troppo grande e il popolo si ribella. Tra
questi tentativi alcuni in Italia sono significativi: presenza di alcuni ducati liberi governati da famiglie nobili
in Italia-settentrionale, la ribellione di alcuni comuni portò alla presa di potere di singoli signori-> nascita
“signorie” (es. Firenze divenne signoria dei medici, Milano vide trasformazione delle famiglie degli Sforza e
dei Visconti). La signoria è fondamentale perché cambia il rapporto tra il poeta e la forza politica che lo
governa.
VITA:
Petrarca nacque nel 1304 (Dante in esilio da 2 anni) ad Arezzo, per caso, perché il padre era un notaio
fiorentino (guelfo bianco)-> venne esiliato-> Petrarca non nacque a Firenze, ma è considerato comunque
cittadino fiorentino.
Il padre fa studiare Petrarca e il fratello Gherardo (grande rapporto di amicizia), dopo aver vissuto ad
Arezzo il padre decide di trasferirsi in Francia, vicino ad Avignone, Petrarca visse una parte della sua vita in
Provenza dove era stata spostata la Curia Pontificia, come molti altri fiorentini il padre di Petrarca si spostò
in Francia per ricevere protezione, la curia cercava infatti dei collaboratori, il padre notaio riuscì a prendere
quel posto. I figli studiarono legge prima in Francia e poi a Bologna, ma Petrarca non voleva studiare
giurisprudenza, infatti preferisce la letteratura e perciò inizia a studiare da solo per dedicarsi alla poesia. Nel
1326 morì il padre di Petrarca e lui fu costretto a tornare ad Avignone, il ritorno in Francia segna in modo
indelebile Petrarca: l’anno successivo il venerdì santo Petrarca incontra la donna della una vita, Laura (non
raggiungerà mai la superiorità di Beatrice), l’incontro con Laura segna la memoria di Petrarca perché
diventerà colei che ispira tutte le liriche dell’autore, Petrarca non l’ha mai presentata come figura reale ma
come personaggio trasfigurato, era il simbolo del loro amore platonico. Petrarca a differenza di Dante è
sempre attratto dal viaggiare e per assicurarsi uno stipendio lui decise di prendere gli ordini minori (ordini
sacri), ma non è un sacerdote, è un chierico, ma gli ordini minori gli garantivano comunque un salario, fino
a che non troverà un lavoro fisso. Dal 1300 al 1337 viaggia molto in Europa (Francia e Germania
soprattutto), i motivi:
• La ricerca dei libri (soprattutto classici), lungo i suoi viaggi va a cercarli nei conventi, dove sapeva che
poteva trovare dei libri non presenti in altre parti di Europa, grazie a Petrarca alcune opere furono ritrovate
e tradotte, lui ha il desiderio di cercare i classici.
• La sua inquietudine: lui è un personaggio molto tormantato che difficilmente sta molto nello stesso posto,
i viaggi gli servono per trovare la sua tranquillità, il viaggio caratterizza la vita di Petrarca; rientra a Roma nel
1337 per veder la capitale del mondo latino, ma anche la capitale della cristianità (secondo Petrarca la Curia
dovesse tornare a Roma, perchè era vittima di corruzione in quel momento). Tornato da Roma si trasferì in
periferia, a Valchiusa, che gli permette di vivere in

maniera tranquilla e serena-> trova l’equilibrio interiore che ha sempre cercato nei suoi viaggi, ciò è

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