Sei sulla pagina 1di 4

Caravaggio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Jump to navigation Jump to search

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Caravaggio (disambigua).

Ritratto di Caravaggio
di Ottavio Leoni, 1621 ca.
(Carboncino nero e pastelli su carta blu, 23,4 × 16,3 cm)
Firenze, Biblioteca Marucelliana, inventario n. BMF DIS. VOL. H n. 4

Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi (Milano, 29 settembre 1571[1] – Porto Ercole,


18 luglio 1610), è stato un pittore italiano.

Formatosi a Milano e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, Caravaggio
acquisì grande fama internazionale in vita[2] e subito dopo la morte, costituendo la corrente del
caravaggismo ed esercitando una forte influenza sulla pittura barocca del XVII secolo[3], ma venne
poi dimenticato fino alla riscoperta critica nel XX secolo[4], ed è oggi considerato uno dei più
celebri rappresentanti dell'arte occidentale di tutti i tempi, fondatore della corrente naturalistica
moderna, in contrapposizione al Manierismo e al Classicismo, così come precursore della sensibilità
barocca [5][6]. I suoi dipinti dimostrano un'eccezionale sensibilità nella resa della dimensione
umana, fisica ed emotiva, anche tramite la fedeltà al modello dal vivo e l'uso scenografico della
luce, caratteristiche che furono considerate al tempo rivoluzionarie, in totale contrapposizione alla
prassi accademica raffaellesca[2]. La principale componente del suo stile consiste nel realizzare la
prospettiva e la tridimensionalità attraverso l'utilizzo drammatico e teatrale della tecnica del
chiaroscuro.

Animo particolarmente irrequieto, nella sua vita affrontò gravi vicissitudini fino alla data cruciale
del 28 maggio 1606 quando, commesso omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette
fuggire dalla città di Roma per scampare alla pena capitale.

Indice
• 1 Biografia
• 1.1 Giovinezza e formazione (1571-1594)
• 1.1.1 Apprendistato
• 1.2 Il periodo romano (1594-1606)
• 1.2.1 L'amicizia con il cardinal Del Monte
• 1.2.2 Le opere romane dal 1599 in poi
• 1.2.3 I guai con la legge, l'omicidio Tomassoni e la fuga da Roma
• 1.3 Gli ultimi anni (1606-1610)
• 1.3.1 Il primo periodo napoletano
• 1.3.2 Il soggiorno a Malta e in Sicilia
• 1.3.3 Il secondo periodo napoletano
• 1.3.4 Ultimi giorni di vita
• 1.3.5 Il dibattito post-mortem
• 2 Attività artistica
• 2.1 Stile pittorico
• 2.2 I soggetti
• 2.2.1 I soggetti efebici e la presunta omosessualità
• 2.2.2 Gli altri soggetti
• 2.2.3 La natura morta
• 2.2.4 I ritratti
• 2.2.5 Importanti committenze
• 3 Il periodo dell'oblio e la moderna riscoperta
• 4 Il Caravaggismo
• 5 Opere su Caravaggio
• 5.1 Cinema
• 5.2 Televisione
• 5.3 Fumetto
• 6 Onorificenze
• 7 Opere
• 8 Note
• 9 Bibliografia
• 10 Voci correlate
• 11 Altri progetti
• 12 Collegamenti esterni
Biografia
Giovinezza e formazione (1571-1594)

Fanciullo con canestro di frutta, 1592 ca. Olio su tela, 70 × 67 cm. Roma,
Galleria Borghese

Prima del ritrovamento dell'atto di battesimo del pittore, si credeva che fosse nato nel paese
bergamasco di Caravaggio, nel 1573. A seguito poi della scoperta archivistica nel Liber
Baptizatorum della parrocchia di Basilica di Santo Stefano Maggiore, è stato definitivamente
accertato che Caravaggio nacque a Milano, probabilmente il 29 settembre (giorno di San Michele
Arcangelo, dal quale forse deriverebbe il nome Michelangelo[7]) oppure, in minor misura, il 25
settembre[1], visto che l'atto di battesimo è datato 30 settembre 1571. Tale documento recita[8]:

«Adi 30 ditto [in margine superiore del foglio: " + Setembre 1571"] fu Bap[tiza]to Michel Angelo
f[iliol]o de D[omino] firmo merixio et D[omina] lucia de aratoribus / compar D[omino] fran[cesc]o
sessa»

I genitori del pittore, Fermo Merisi e Lucia Aratori, erano comunque nativi di Caravaggio[9]. Il
cognome, a volte trascritto in alcuni documenti come Merigi, Amerighi o Merighi[9], viene più
spesso confermato come Merisi e, più tardivamente, anche nella variante Merisio[10].

I genitori si sposarono il 14 gennaio 1571 e, con la protezione e l'aiuto del marchese di Caravaggio
e conte di Galliate Francesco I Sforza, che fece anche da loro testimone di nozze, si trasferirono a
Milano[11]. Alcuni storici affermano che Fermo Merisi appartenesse al gruppo dei magister, uno
dei maestri-architetti addetti ai cantieri delle chiese milanesi[12]. È dunque ipotizzabile che la
famiglia vivesse presso gli alloggi delle maestranze della "Fabbrica del Duomo di Milano", delle
quali faceva probabilmente parte anche Fermo Merisi. Altre ipotesi invece, avanzate dallo storico
Maurizio Calvesi, sosterrebbero che Fermo Merisi fosse, in realtà, un semplice maestro di casa al
soldo degli stessi marchesi della città di Caravaggio residenti a Milano, e che esercitasse «sia pure
modestamente, il mestiere di architetto»[13]. È confermata anche l'esistenza di una sorella,
Caterina, più altri due fratelli, Giovan Pietro e Giovan Battista, che sarà ordinato prete[11][14].
Apprendistato

Autoritratto di Simone Peterzano

Nel 1577, per sfuggire alla peste, la famiglia Merisi lasciò Milano per tornare al paese, tuttavia il
padre contrasse la malattia e morì dopo poco tempo, seguito dal nonno Bernardino e dallo zio
Pietro[9].

A soli 13 anni, terminata l'epidemia in città, il giovane Michelangelo fu mandato a lavorare a


bottega a Milano presso il laboratorio di Simone Peterzano[15], pittore del manierismo lombardo
che si professava allievo di Tiziano[3], come documentato anche dall'iscrizione in calce al suo
autoritratto. Il contratto di lavoro, datato 6 aprile 1584, venne firmato dalla madre per poco più di
quaranta scudi d'oro[9]. Secondo i biografi Mia Cinotti e Gian Alberto Dell'Acqua[16]

«il contratto di apprendistato col Peterzano, del 6 aprile 1584, sanzionava certamente un rapporto
già in atto, perché Michelangelo risulta abitante nella casa del maestro.»

Le varie date dei documenti sono certe, considerando che in quel periodo era appena stato riformato
il calendario.

L'apprendistato del giovane si protrasse per circa quattro anni, durante i quali apprese la lezione dei
maestri della scuola pittorica lombarda e veneta[17]. Dalle Considerazioni sulla pittura di Giulio
Mancini, uno dei biografi dell'artista, abbiamo notizia del carattere del giovane Caravaggio in
quegli anni[18]:

«Studiò in fanciullezza per quattro o cinque anni in Milano, con diligenza ancorché di quando in
quando facesse qualche stravaganza causata da quel calore e spirito così grande.»

I musici, 1595 ca. Olio su tela, 92,1 × 118,4 cm. New York, Metropolitan
Museum of Art.

Gli anni dal 1588, anno di scadenza con Peterzano, fino al 1592, ultima testimonianza della sua
presenza in Lombardia prima di raggiungere Roma, risultano piuttosto nebulosi. Secondo Mancini,
la madre del pittore morì a Milano il 29 novembre 1591, dunque, risolta la spartizione dell'eredità
(della quale è pervenuta la documentazione), il giovane Merisi lasciò definitivamente la Lombardia

Potrebbero piacerti anche