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TEST AUTOVALUTAZIONE 1.

1 GEOGRAFIA ED
ECONOMIA

1-La geografia economica:


Studia il territorio e la localizzazione e distribuzione dei fenomeni e delle attività
nello spazio geografico
2-La regione deriva da:
Dal legame organico fra la comunità locale e l'ambiente naturale
3-Regione in senso proprio ed improprio:
Si riferiscono alla dimensione temporale e alla dimensione spaziale
4-Il territorio è:
uno spazio organizzato dal processo di territorialità da parte di un gruppo umano
5-Quando si parla in geografia economica di regione:
Ci si intende riferire ad un concetto più ampio
6- Con territorializzazione:
E' possibile intendere la progettazione di un sistema umano di intenzioni su una
porzione di superficie terrestre
7- La deterritorializzazione:

Indica un processo di frammentazione dello spazio geografico, dei suoi fattori


economici e sociali
8- Regionalizzare significa:

Ripartire un territorio non meglio identificato in porzioni


9- La definizione di regione come la sezione di scomposizione del territorio di cui si
descrivono in modo diretto fenomeni e relazioni:
Fa riferimento alla scienza regionale idiografica
10-La regione area o organismo:
Fa riferimento alla scienza nomotetica
TEST AUTOVALUTAZIONE 1.2 I LIVELLI DELLA CONOSCENZA
1-I livelli della conoscenza descritti sono riconducibili all'impostazione del 1962 di:
Thomas Khun
2- I livelli della conoscenza introdotti nlla geografia sono riconducibili
all'impostazione di:
Chorley-Hagget
3-Il paradigma scientifico è:
L'insieme delle proposizioni logiche che sono condivise da una comunità scientifica
in un dato arco temporale e/o in un determinato o meno luogo
4-Il paradigma:
Dipende da un dogma
5-Una teoria rappresenta:
L'insieme di passaggi logici che permettono di giungere partendo da ipotesi
all'esplicitazione di una tesi e delle sue conseguenze sul territorio
6- Il modello è:
Lo schema interpretativo che descrive un insieme dei fenomeni
7-Lo strumento è:
Il mezzo per dimostrare la teoria e costruire il modello
8- Lo studio regionale può essere scomposto nei livelli:
Elementare, sistemico e sintagmantico
9- Il livello sistemico:
Permette l'elaborazione di teorie tramite modelli che studiano la traiettoria
temporale
10-Con rivoluzione paradigmatica:
Si intendono le nuove concettualizzazioni e metodologie accettate dalla comunità
scientifica
TEST AUTUVALUTAZIONE 1.3 DETERMINISMO E REGIONE NATURALE
1- Secondo l'approccio di Adalberto Vallega il compito della geografia è identificare:

Gli stadi attraverso cui le società si sono evolute e affrontare l'evoluzione del
concetto di regione nei paradigmi generali e scientifici disciplinari
2- Con il termine transindustriale si intende:

Il processo di evoluzione tecnologica e la divisione del lavoro integrati in sistemi


complessi
3- Nel determinismo:

Il comportamento umano e le forme di organizzazione del territorio sono il risultato


di una serie di elementi e condizionamenti fisici e naturali
4- La regione naturale si basa:

Sulla presenza/assenza di elementi e fenomeni naturali


5- Il determinismo fa riferimento al paradigma generale:
Della meccanica razionale
6- Un esempio di regione naturale è la:

Regione umida
7- La formulazione più conosciuta di regione naturale può essere attribuita a:

Ratzel
8- Una regione valutaria:

E' un esempio di regione omogenea e non di regione naturale


9-La regione omogenea:
Può rappresentare l'evoluzione della regione naturale
10-Secondo l'approccio deterministico, l'uomo:
E'incapace di contrastare la natura
TEST AUTOVALUTAZIONE 1.4 POSSIBILISMO
1-Attraverso l'impostazione relativista:
si assiste ad un processo che non si occupi dei cosiddetti principi generali
2-La geografia in una concezione relativista:
diviene la scienza della differenziazione spaziale al fine di integrare tutti i fenomeni
osservabili in una data area
3-Con il possibilismo:
si rifiuta il principio di causalità unidirezionale
4-Il termine possibilismo è stato coniato da:
Febrve
5- Nel possibilismo può essere considerato un fattore geografico:
l'uomo
6-Con genere di vita si intende:
insieme di comportamenti sociali metodici dell'uomo di fronte sia alle possibilità che
alle resistenze differenti relative al territorio
7- Con paesaggio si intende:
l'espressione sul territorio del genere di vita
8- La regione umana:
può anche essere detta antropizzata
9-La regione umana:
e' un territorio plasmato da un determinato genere di vita
10- Nella regione umana:
i diversi paesaggi sono interconnessi
TEST VALUTAZIONE 1.5 MODELLI CLASSICI DELLA LOCALIZZAZIONE
1-Nella teoria classica della localizzazione:
si assiste alla separazione fra luoghi di produzione e luoghi di consumo
2-Nella teoria classica della localizzazione:
la distanza è una variabile strategica
3- Nella teoria classica della localizzazione:
lo spazio è un fatto puramente geografico
4-La teoria classica della localizzazione ha come oggetto:ù
l'organizzazione della struttura spaziale dei mercati e i principi regolatori delle
attività nello spazio
5- Il costo di localizzazione è :
ipotizzato costante
6-Il costo di di trasporto è:
variabile al variare delle distanza
7- Il costo di di trasporto è:
può essere proprozionale rispetto alla distanza
8- Lo spazio nei modelli classici della localizzazione è ipotizzato:
isotropo, isomorfo e continuo
9- I modelli classici della localizzazione possono essere considerati:
atomistici e statici
10-I modelli classici della localizzazione ipotizzano:
attori razionali con identifico schema decisionale
TEST AUTOVALUTAZIONE 2.1 AGRICOLTURA E MODELLO DIVON THUNEN
1-La denominazione settore primario dipende:
dal fatto che le attività agricole si sono manifestate ed organizzate per prime
2- La diffusione delle attività dell'agricoltura è:
capillare
3- Lo spazio agricolo è:
un'estensione dei luoghi e un ambito attraversato da flussi materiali e immateriali
dove è prevalente l'uso agricolo del suolo
4-Umberto Toschi nel 1957:
suddivide i fattori condizionanti l'attività agricola in interni ed esterni
5- Il modello di Von Thünen è anche conosciuto come:
modello di Stato isolato
6- La formula di Dunn del 1954 determina:

la rendita di posizione di una singola coltura


7- Il modello di Von Thünen può essere modificato con l'introduzione di:

una via di comunicazione


8- Il modello di Von Thünen può essere modificato con l'introduzione di:

un elemento di qualità del terreno


9- Una critica al modello di Von Thünen è:

la successione della fasi concentriche


10- Una critica al modello di Von Thünen è:

la pendenza negativa della curva di rendita


TEST DI AUTOVALUTAZIONE 2.2 MODELLO DI WEBER
1- Con geografia industriale si intende:

la branca della geografia che studia le dinamiche e le configurazioni alla base della
localizzazione delle industrie
2- Attraverso il contributo di Alfred Weber si intende capire:

il sistema di regole alla base della localizzazione delle imprese industriali


3- Le ipotesi del modello di Weber:
prevedono uno spazio caratterizzato da forti ipotesi territoriali
4- La tesi di Weber è che:
l'imprenditore localizza l'impianto produttivo laddove il costo totale è minimo
5- In un processo a pesi lordi:
parte della quantità di materie prime si trasforma in prodotto finito
6- Con processo a pesi netti si intende:
tutta la quantità di materie prime si trasforma in prodotto finito
7- Con isocosto si intende:
il luogo dei punti di uno spazio geografico con lo stesso costo di trasporto delle
materie prime e del prodotto finito
8- Con isodapana minima si individua:
il luogo dei punti dove il costo di trasporto totale è lo stesso
9-Il triangolo locazionale è lo strumento che permette di:
giungere alla soluzione del problema localizzativo dell'imprenditore
10- Fra le critiche che possono essere addotte all'impostazione di Alfred Weber vi è:
che lo spazio può non essere isotropo
TEST AUTOVALUTAZIONE 2.3 MODELLO DI WEBER ORIENTAMENTO
SUL LAVORO
1- L'indice del costo di manodopera e il coefficiente del lavoro sono utilizzati per:
Misurare la deviazione territoriale a seguito dell'introduzione nel modello di
Weber della manodopera
2-L'indice del costo di manodopera è dato dal rapporto fra:
Il costo del lavoro e il fatturato complessivo
3-Il coefficiente del lavoro è dato dal rapporto fra:
Il costo del lavoro per unità di prodotto e il peso localizzatore
4- Se aumenta l'indice del costo della manodopera:
Aumenta l'influenza del lavoro sulla localizzazione
5-Se aumenta l'incidenza dei materiali:
La localizzazione è orientata verso il luogo di reperimento della materie prime
minerarie
6- La produttività del lavoro:

Non è sufficiente per spiegare l'inerzia e la capacità della manodopera di


orientare la localizzazione industriale
7- La grande industria:

Può essere considerata come un fattore di squilibrio rispetto ipotesi e tesi del
modello di Weber
8- La distribuzione territoriale della monodopera può essere considerata:

Disomogenea
9- Con l'acronimo DIL, si intende:

Divisione internazionale del lavoro


10- Con Divisione Internazionale del Lavoro, si intende:

ERIl processo di allocazione o riallocazione a scala mondiale di capacità


produttive per la presenza di differenze nei potenziali demografici
TEST AUTOVALUTAZIONE 2.4 AREA DI MERCATO E MODELLO DI PALANDER
1- Fra i fattori determinanti dell'orientamento sul mercato vi è:

L'abbattimento del costo di trasporto


2- L'orientamento sul luogo di mercato può essere considerato

Una alternativa localizzativa


3- Un'impresa propende per una scelta ubicativa sul luogo di mercato:
Se il rapporto fra il costo di trasporto dei prodotti finiti e il costo delle materie prime
è almeno uguale a 1
4- La localizzazione sul mercato può essere preferibile in caso di:

Prodotti deperibili
5- Il luogo di mercato nel modello di Weber può essere considerato:

Puntuale
6- L'impostazione di Palander può essere considerata:

Una teoria di equilibrio spaziale fra domanda e offerta


7- L'area di mercato di un'impresa è:
L'estensione di quel territorio all'interno del quale l'imprenditore vende i suoi
prodotti
8- L'isostante, nel modello di Palander, rappresenta:
Il consumantore indifferente
9-Nel modello di Palander, le ipotesi sui costi che sostiene l'imprenditore sono:
Le stesse del modello di Weber
10- Nel modello di Palander, le ipotesi sul territorio:
Le stesse del modello di Weber
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 2.5 AREA DI MERCATO E
LOCALIZZAZIONE(CHRISTALLER)

1- L'obiettivo del contributo di Christaller è capire:

La regolare distribuzione e lo sviluppo degli insediamenti con funzioni urbane


2- Il rango gerarchico di un centro urbano nel modello di Christaller dipende dalla:

Relazione fra la dimensione demografica di una città con la capacità di offerta sul
territorio
3- Il contributo di Christaller si basa sull'equilibrio economico partendo da alcuni
postulati neoclassici quali:
Concorrenza perfetta, non incidenza dell'impresa sui prezzi, indifferenza dei
consumatori verso i beni prodotti
4- Considerando il prezzo effettivo nel modello:

Il costo di trasporto è sostenuto dal consumatore


5-Nel modello di Christaller:
All'aumentare della distanza dal punto di vendita aumenteranno proporzionalmente
i costi di trasporto che il consumatore dovrà sostenere
6-Nel modello di Christaller:
La portata è la quantità massima di servizio che l'impresa può vendere
7-Nel modello di Christaller:
La soglia è la quantità critica di ricavi in grado di coprire i costi di produzione
8- La formula della legge rango dimensione è:
Pr=P1/r
9-Christaller applica un ragionamento deduttivo di:
Trasformazione in pianura astratta e geometrica in una logica economica
10-Nel modello di Christaller:
L'area di mercato è data dallo spazio della distribuzione di produttori e consumatori
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 2.6 INTERAZIONE SPAZIALE
1- Nei modelli della localizzazione, la variavbile strategica è:

la distanza
2- Con il concetto di distanza funzionale si supera:

l'ipotesi del spazio isotropo


3- Le tre condizioni di interazione di Ullman sono:

complementarietà, trasferibilità, opportunità


4- Il modello stadiale di Cox si basa:

sulla connettività
5- Il modello di Hoyt rappresenta:

una trama territoriale basata sulla relazione fra i centri e non solo sulla gerarchia
6- L'area di influenza di una città ed il suo potenziale mercato rispetto ai centri
localizzati nell'intorno economico dipendono da:
servizi offerti, distanza e massa degli altri centri concorrenti rispetto al sistema di
offerta
7- La tesi del modello coloniale di Taafe, Morril, Gould è:

che la gerarchia dei centri di maggiore dimensione dipende dalla posizione che essi
occupano nel territorio caratterizzato dalla rete di collegamenti dell'evoluzione della
stessa rete
8- Nel modello di interazione spaziale l'ampiezza delle aree di mercato dipende dalla:

competizione territoriale fra massa di servizi offerti dai centri e probabilità di


spostamento
9- Il primo contributo di modello gravitazionale in Italia può essere attribuito a:

Guglielmo Tagliacarne
10- Nel modello di interazione spaziale rispetto all'ampiezza delle aree di mercato
siamo in un contesto di:
incertezza
TEST AUTOVALUTAZIONE 2.7 APPROCCIO COMPORTAMENTISTICO (HAGERSTRAND)
1- Nell'approccio comportamentistico di parte dal presupposto che:

gli imprenditori a volte operano scelte non razionali


2- Nell'approccio comportamentistico la formazione delle decisioni degli
imprenditori dipende dalla:
diffusione dell'informazione
3- Le fonti di informazioni possono essere desunte:

dall'interazione fra individui


4- Il Modello di Hagerstrand è:

il principale riferimento teorico della diffusione dell'informazione


5-Nel modello di Hagerstrand la distanza fisica può essere:
cCentrale nei meccanismi di diffusione dell'informazione
6- Nel caso dello spostamento per rilocalizzazione l'informazione si diffonde per:

trasferimento del soggetto economico da un luogo ad un altro


7- La diffusione gerarchica dell'informazione è una forma di:

espansione
8- Nel caso del contagio l'effetto di vicinato dipende dalla:

distanza fisica
9- Nel caso dell'espansione gerarchica la diffusione del'informazione:

avviene dal centro superiore verso i centri inferiori


10- La teoria di Hagestrand riguarda:

le logiche di espansione dell'informazione nello spazio


TEST DI AUTOVALUTAZIONE 3.1 POLARIZZAZIONE (PERROUX, MYDRAL, HIRSCHMAN)
1- La teoria del polo di sviluppo è da riferirsi a:

Perroux
2- La presenza degli squilibri a livello territoriale nell'ambito della teoria della
polarizzazione è:
un problema prioritario
3- Nella teoria della polarizzazone, lo sviluppo economico è ipotizzato come:

un processo non lineare


4- La teoria dei poli di sviluppo è:

una teoria della localizzazione


5- Lo spazio di Perroux può essere considerato:

astratto e topologico
6- L'industria motrice è:

quella particolare industria capace di influenzare la configurazione spaziale


dell'intera regione
7- Il territorio secondo l'impostazione di Perroux:

diviene un insieme di elementi anche eterogenei che interagiscono costantemente


tra loro e con l'uomo
8- Con effetto di sviluppo nello schema di Myrdal si intende:

l'agire di forze centrifughe e la generazione di processi cumulativi anche in alcune


delle aree marginal
9- Gli stadi del modello di Myrdal sono:

pre-industriale, causazione circolare e post effetti


10-Con Hirschman:
la teoria della polarizzazione agisce su uno sviluppo squilibrato con una catena di
squilibri parziali e di breve periodo che genera una tendenza alla concentrazione
degli imprenditori
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 3.2 REGIONE FUNZIONALE
1-I principi di unità regionale secondo Juillard sono:
coesione e uniformità di paesaggio
2- Con il termine funzionalismo si intende:

la reinterpretazione del concetto di polarizzazione e dell'approccio concettuale di


Perroux
3- Il funzionalismo:

appare come uno schema di ragionamento logico ed ideologico che spiega la


struttura sociale in ragione delle funzioni che in modo congiunto conferiscono ad un
sistema un adeguato ordine sociale per la realizzazione dei fini collettivi non
separabile dalle strategie e dalle politiche
4- Il sistema economico e sociale secondo l'approccio funzionalista è un insieme:

di funzioni legate da flussi di comunicazione


5- I principi della regione funzionale sono:

dominanza, coesione e rango gerarchico


6- La geografia regionale funzionalista:
non è in grado di formulare una teoria generale sulla regione
7-L'ambiente categoria concettuale:
viene trascurato dall'approccio funzionalista, orientato strettamente alla produzione
8-Le proiezioni territoriali:
sono concentrazioni spaziali
9- Se aumentano le tendenze polarizzanti in una regione funzionale:
si intensificano le interdipendenze fra gli elementi
10- La regione funzionale è:
una nuova modalità di strutturazione dello spazio tramite le relazioni
TEST AUTOVALUTAZIONE 3.3 CRESCITA E SVILUPPO
1- I concetti di crescita e sviluppo:
possono essere misurati da variabili quantitative
2- Il PIL:
misura la crescita economica ed anche lo sviluppo
3-Lo sviluppo:
tiene in considerazione le variabili economiche
4-Dimensione economica e dimensione sociale:
sono interconnesse fra loro in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo
5- Gli indicatori complessi:
misurano la condizione economica e sociale della popolazione
6-Lo Human Development Index è composto da:
indici elementari in unità di misura diverse
7-La normalizzazione di un indicatore:
consente il confronto fra indicatori complessi ed elementari
8- Gli indicatori ambientali sono:
uno strumento di informazione dei fenomeni ambientali e delle relazioni fra le cause
antropiche e l'ambiente
9- Il concetto dello sviluppo sostenibile:
e' legato alla relazione fra sistema socio-economico e sistema ecologico
10-Una possibile definizione di sviluppo sostenibile:
e' che sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza
compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri
TEST AUTOVALUTAZIONE 3.4 CENTRO PERIFERIA
1- Il modello di Friedmann rappresenta:

il tentativo di unire la teoria della localizzazione con la teoria dello sviluppo


economico
2- Il modello di Friedmann rappresenta:

un modello stadiale dell'organizzazione spaziale per le fasi dello sviluppo economico


3-Gli stadi del modello di Friedmann sono:
preindustriale, industrializzazione incipiente, maturità industriale, integrazione
spaziale
4- L'evoluzione del polo di crescita periferico:

dipende principalmente da fattori endogeni


5- Un modello centro-periferia rappresenta una:

strutturazione in forma generale di teoria dello sviluppo polarizzato


6-In uno schema centro-periferia lo spazio può essere diviso in:
4 sottosistemi funzionali
7-La semiperiferia:
E' una categoria concettuale del modello centro-periferia
8- Il rapporto centro-periferia è caratterizzato dalla compresenza di:

diversi effetti fra cui il dominio e la modernizzazione


9- La configurazione dello spazio economico in sottosistemi funzionali:

può essere applicata a tutte le scale geografiche


10- Nei contributi recenti il modello centro-periferia può essere definito come:

un modello esplicativo di una relazione gerarchica tra spazi basato su relazioni


asimmetriche
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 3.5 SVILUPPO REGIONALE, NEOREGIONALISMO
1- La teoria generale della polarizzazione parte dall'assunto della:

Coincidenza fra la politica regionale keynesiana con la regione funzionale


2- La concentrazione nei centri urbani di servizi avanzati e del quaternario ha fatto da
contraltare:
All'industrializzazione diffusa
3- Con il termine industrializzazione diffusa si intende:

Un processo caratterizzato da tre fattori di convergenza


4- L'approccio top down:
Prevede l'esportazione delle logiche organizzative dalle regioni ad economia
avanzata verso quelle in ritardo
5-L'approccio bottom up:
Si basa sull'organizzazione economica e produttiva specifica delle diverse regioni
6-Con il termine territorio in un approccio bottom up si intende:
Un'area o una superficie terrestre dove i programmi di azione sono un insieme con il
territorio stesso
7- Nel neoregionalismo tutte le determinanti dello sviluppo regionale sono

Fattori endogeni, reazioni a mutamenti esterni e fattori esogeni


8- Secondo De Matteis lo sviluppo regionale locale è:

Rappresentato dall'attivazione e dal coinvolgimento diretto delle forze radicate sul


territorio
9- Nella Triade concettuale di Vallega sono considerate:

Regione elementare, complessa e integrata


10-Con identità territoriale si può intendere:
La specificità e le vocazioni produttive che definiscono il vantaggio competitivo
TEST AUTOVALUTAZIONE 3.6 REGIONE SISTEMICA
1- Nell'approccio sistemico la struttura è:
L'insieme di elementi e delle relazioni fra gli elementi caratterizzati dalla
retroazione
2- Nell'approccio sistemico il sistema è:
Un insieme di elementi legati fra loro tramite un insieme di relazioni che gli
conferiscono una certa coerenza
3- Nell'approccio sistemico la retroazione rappresenta il principio per cui:
Ogni elemento influenza se stesso, oltre agli altri elementi
4-Secondo Von Bertanlaffy:
Il sistema è un complesso di elementi interagenti che si evolvono verso una
traiettoria temporale e si trasformano nella loro costante relazione con
l'ambiente ed in rapporto agli obiettivi a cui tendono
5- Secondo il paradigma olistico:
Il territorio è considerato «tutto insieme» ossia sono presi in considerazione tutti
gli elementi e tutte le relazioni
6-Il processo nel pensiero sistemico rappresenta:
Una novità non introdotta nell'approccio della regione funzionale
7- Il termine autopoiesi indica la:
Capacità del sistema di progettare e riprodurre se stesso attraverso la
riproduzione delle sue componenti
8- Il termine autonomia indica la:
Capacità organizzativa che si basa sul tessuto produttivo e sociale del territorio,
sulla rete che gli attori economici locali, consciamente o meno realizzano
9- La regione sistema complesso è:
Un sistema locale
10- Un sistema territoriale è:
Una regione complessa
TEST AUTOVALUTAZIONE 3.7 REGIONE COMPLESSA E SISTEMI REGIONALI

1-Secondo Marinelli: Più regioni elementari generano una regione complessa


2-Secondo Toschi: Esistono due tipi di regione, speciali e integrali che possono essere
combinate
3-Differenziare rispetto alla geografica economica significa: Combinare fatti sociali,
ambientali ed economici
4-Le relazioni orizzontali sono: Interazioni spaziali di comunicazione e scambio
5-Le relazioni verticali sono: Relazioni ecologiche
6-Le regioni formali possono essere individuate: Rispetto a attributi e sono omogenee
in quanto differenti dalle circostanti
7-Le regioni funzionali possono essere individuate: Rispetto alle relazioni orizzontali
8-Una regione complessa può essere definita come: Una regione formale collegata ad
una regione funzionale
9-Con territorio spazio socializzato si intende: Una porzione di superficie terrestre che
la collettività umana riserva e gestisce per i propri bisogni
10-Una regione sistemica è: Caratterizzata in senso unitario dalla compresenza di un
insieme di fattori unificanti
TEST AUTOVALUTAZIONE 4.1 TERRITORIO, SPAZIO E AMBIENTE
1-Secondo quanto riportato nelle lezioni, la relazione fra spazio e territorio:
individua categorie differenti per indicare il concetti differenti
2-Secondo quanto riportato nelle lezioni, il concetto di territorio è: complesso e non
può essere scomposto, ridotto e semplificato
3-Secondo quanto riportato nelle lezioni, lo spazio è un contenitore dove ogni corpo:
ha una posizione assoluta ed unica
4-Secondo quanto riportato nelle lezioni, La parola territorio individua nel linguaggio
comune : il campo delle attività umane
5-Secondo quanto riportato nelle lezioni, seguendo la definizione di Dematteis (1996) è
possibile affermare che: lo spazio è un'entità preesistente all'azione dell'uomo che si
descrive come insieme di attributi, caratteristiche (risorse, geologia, rilievo, clima)
6-Secondo quanto riportato nelle lezioni, il territorio delle società umane è: È un
sistema socio-spaziale fondato su comportamenti di comunicazione, cooperazione e
scambio
7-Secondo quanto riportato nelle lezioni, il territorio Il territorio si trasforma: spazio
organizzato dal processo di territorialità di un gruppo umano
8-Secondo quanto riportato nelle lezioni, seguendo la definizione di territorio di
Dematteis (1996) è possibile affermare che: il territorio è un concetto artificiale che
rappresenta la proiezione e l'organizzazione dello spazio
9-Secondo quanto riportato nelle lezioni, il concetto di territorio offre e permette
dunque una lettura ed una comprensione delle relazioni: ambiente-uomo
10-Secondo quanto riportato nelle lezioni, le relazioni territoriali si classificano in due
tipologie: orizzontali e verticali
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.2 TERRITORIALIZZAZIONE
1-Secondo quanto riportato nelle lezioni, seguendo la definizione di Raffestin (1984)
è possibile affermare che: l'insieme delle relazioni che una società, e perciò gli
individui che ne fanno parte, intrattengono con l'esteriorità e l'alterità per soddisfare
i propri bisogni con l'aiuto di mediatori, nella prospettiva di ottenere la maggior
autonomia possibile, tenendo conto delle risorse del sistema
2-Secondo quanto riportato nelle lezioni, la territorialità può essere evidentemente
intesa come: uno stato compiuto che corrisponde ad un insieme codificato di
relazioni
3-Secondo quanto emrso nelle lezioni, il territorio è in alternativa: una costruzione
spaziale e non in alternativa una costruzione socio-politica
4-Secondo quanto riportato nelle lezioni, l'acrononimo TDR sta per:
territorializzazione, deterritorializzazione, riterritorializzazione
5-Secondo quanto riportato nelle lezioni, le fasi della territorializzazione consistono
in: 3 forme di controllo
6-Secondo quanto riportato nelle lezioni e con rfierimemento alla definizione di
Raffestin, la territorializzazione può essere definita come: un processo di
appropriazione dello spazio (progressivo e non additivo) che consiste proprio nella
progettazione di un sistema umano di intenzioni su una proiezione di superficie
terrestre
7- Secondo quanto riportato nelle lezioni, la deterritorializzazione può essere definita
come: l'abbandono del territorio ovvero (altra interpretazione) soppressione dei
limiti e delle frontiere; corrisponde alla crisi (scomparsa dei limiti)
8-Secondo quanto riportato nelle lezioni, la riterritorializzazione può essere definita
come: lo stato che interviene a valere per il territorio perduto; riprendere il territorio
9-Secondo quanto riportato nelle lezioni, il processo TDR consente la comprensione:
della regione complessa
10-Secondo quanto riportato nelle lezioni, per la comprensione della struttura
territoriale è necessaria: la lettura incrociata delle relazioni
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.3 SISTEMI TERRITORIALI
1-Secondo quanto emerso a lezione, la rete territoriale può essere costituita da
diverse elementi, fra cui: nodi
2-Secondo quanto emerso a lezione, con connettività si intende: il rapporto fra il
numero dei segmenti ed il numero dei nodi
3-Secondo quanto emerso a lezione, con accessibilità si intende: la sommatoria dei
segmenti che occorrono per connetter un nodo con l'altro
4-Secondo quanto emerso a lezione, il sistema territoriale: rappresenta una vera e
propria regione sistemica
5-Secondo quanto emerso a lezione, i fattori unificanti di un sistema territoriale sono:
essenzialmente di natura socio-economica
6-Secondo Attilio Celant: la forza aggregante dei sistemi territoriali può variare di
intensità: è alta nei sistemi territoriali evoluti, ben radicati e strutturati, è bassa nelle
regioni in via di formazione, nelle quali le componenti produttive mostrano palesi
esigenze di consolidamento
7- Secondo quanto emerso a lezione, un sistema entra in crisi a causa della: perdita del
legame fra la popolazione ed il territorio
8-Secondo quanto emerso a lezione, un territorio dotato di trama che permette il
superamento della sfida alla complessità ,è un territorio: strutturato
9-Secondo quanto emerso a lezione l'evoluzione di un sistema territoriale è
caratterizzato da un processo di: crescita
10-Secondo quanto emerso a lezione la rivoluzione di un sistema territoriale è
caratterizzato da un processo di: sviluppo
TEST DI AUTOVALUZIONE 4.4 STABILITÀ ED EQUILIBRIO DEI SISTEMI TERRITORIALI
1-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la maggior parte dei sistemi territoriali è:
dinamico
2-Secondo quanto emerso nelle lezioni, i sistemi territoriali sono: dipendenti dal
processo regionale
3-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il sistema territoriale: crea relazioni con
l'ambiente esterno e ne riceve gli impulsi
4-Secondo quanto emerso nelle lezioni, se le oscillazioni di un sistema territoriale
sono "ammortizzate", esso è: stabile ed in equilibrio
5-Secondo quanto emerso nelle lezioni, se le oscillazioni di un sistema territoriale
sono "ampie" esso è: instabile
6-Secondo quanto emerso nelle lezioni, stabilità ed equilibrio sono: differenti
7-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il concetto di equilibrio deve soddisfare fra le
condizioni quella in cui: le variabili di stato non si modificano nel tempo e si possono
verificare variazioni di alcune variabili
8- Secondo quanto emerso nelle lezioni, il concetto di equilibrio deve soddisfare fra
le condizioni quella in cui: le componenti del sistema sono isolate dall'ambiente
esterno
9-Secondo quanto emerso nelle lezioni, in un sistema a riposo: non sono consentiti
scambi con l'esterno
10-Secondo quanto emerso nelle lezioni, stabilità locale e stabilità globale: non sono
sinonimi
TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.5 DIMENSIONI DELLO SVILUPPO
1-Secondo quanto emerso nelle lezioni, le dimensioni economica e sociale sono:
interconnesse
2-Secondo quanto emerso nelle lezioni, possibilità di vivere una vita lunga e salutare,
di acquisire conoscenze ed accedere alle risorse necessarie per uno standard decente
di vita è da attribuirsi a: Nazioni Unite
3-Secondo quanto emerso nelle lezioni, le dimensioni dello sviluppo sono:
economica, sociale ed ambientale
4-Secondo quanto emerso nelle lezioni, gli indicatori complessi per la misurazione
dello sviluppo sono: migliori degli indicatori semplice
5-Secondo quanto emerso nelle lezioni, l'indice Gender-Related Development Index
misura: lo sviluppo umano tenendo conto delle diseguaglianze esistenti tra uomo e
donna
6-Secondo quanto emerso nelle lezioni, l'indice Gender Empowerment Measure
misura: il grado di partecipazione attiva alla vita economica e politica da parte delle
donne
7-Secondo quanto emerso nelle lezioni, l'indice Human Poverty Index misura: se gli
individui all'interno delle loro società dispongano o meno delle opportunità
necessarie per condurre una vita lunga e sana e per godere di un tenore di vita
dignitoso
8-Secondo quanto emerso nelle lezioni, l'iniziativa Better Life Initiative : offre una
comprensione delle determinanti del benessere delle persone e degli stati
9-Secondo quanto emerso nelle lezioni il progetto relativo al Benessere equo e
sostenibile: offre una misurazione della vita di una comunità umana in termini di
condizioni di vita, comportamenti, relazioni sociali, le opportunità e le prospettive
singolarmente ed in aggregato
10-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il BES è composto da: 130 indicatori suddivisi
in 12 domini

TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.6 RELAZIONI DI CRESCITA E SVILUPPO NEI SISTEMI


TERRITORIALI

1-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il processo di evoluzione che determina la


retroazione può essere di tipo: morfostatico
2-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il processo di evoluzione che determina la
retroazione può essere di tipo: morfodinamico
3-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la relazione di crescita in un sistema
territoriale può essere di tipo: deterministico
4-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la relazione di crescita in un sistema
territoriale può essere di tipo: stocastico
5-Secondo quanto emerso nelle lezioni, una delle ipotesi della crescita allometrica è:
l'esistenza di una relazione costante fra le crescite differenziali dei diversi elementi
del sistema territoriale nel suo complesso
6-Secondo quanto emerso nelle lezioni, una delle ipotesi della crescita allometrica è:
che lo stato del sistema ad un certo tempo dipende dallo stato al tempo precedente
7-Secondo quanto emerso nelle lezioni, le variabili di natura territoriale rispetto alla
crescita allometrica: tendono ad obbedire a questa legge in alcuni casi
8-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la classificazione propria dei modelli stadiali è
di tipo: essenzialmente descrittiva
9-Secondo quanto emerso nelle lezioni, una delle questioni aperti dei modelli stadiali
rispetto alle discipline territoriali è se: il sistema territoriale sia capace ed in che
modo di realizzare un proprio e specifico processo di sviluppo orientato relativo alle
proprie caratteristiche
10-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il dibattito sul tema della relazione fra
crescita e sviluppo : È nato negli anni Cinquanta ed è ancora attuale

TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.7 MISURAZIONE DELLO SVILUPPO UMANO


1-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il tentativo di superamento della visione sulla
sviluppo umano antedecente agli anni Ottanta è avvenuto da parte di: UNDP
2-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il tentativo di superamento della visione sulla
sviluppo umano antedecente agli anni Ottanta era ascrivibile alla teoria economica:
classica
3-Secondo quanto emerso nelle lezioni, fra gli obiettivi relativi al nuovo approccio
mutidimensionale vi è la/il: promozione dei diritti umani e della partecipazione
democratica
4-Secondo quanto emreso nelle lezioni, gli obiettivi che si volevano ottenere con il
nuovo approccio multidimensionale sono stati: raggiunti in parte
5-Secondo quanto emerso nelle lezioni, Gender-Related Development Index
considera le: stesse variabili di HDI
6-Secondo quanto emerso nelle lezioni, Gender-Related Development Index risulta
come una media: non ponderata
7-Secondo quanto emerso nelle lezioni, Gender Empowerment Measure si concentra
su: opportunità delle donne
8-Secondo quanto emerso nelle lezioni, in Gender Empowerment Measure la
Percentuale Equivalente Distribuita Equamente calcola: per tutte le variabili
dell'indice
9-Secondo quanto emerso nelle lezioni, costruire indici sintetici attraverso il
livellamento delle differenze specifiche: permette il confronto dei risultati nell'ambito
di un modello utilizzato
10- Secondo quanto emerso nelle lezioni, l'efficacia e l'efficienza degli indici: dipende
dalla capacità di comprensione dello stato di ogni paese

TEST DI AUTOVALUTAZIONE 4.8 SVILUPPO SOSTENIBILE E QUESTIONE AMBIENTALE

1-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il pensiero dello sviluppo sostenibile dipende
anche: dalle mode
2- Secondo quanto emerso nelle lezioni, il tema dello sviluppo sostenibile dagli anni
Novanta: È centrale del dibattito scientifico
3-Secondo quanto emerso nelle lezioni, lo sviluppo con l'inserimento della
componente ambiente è: multidimensionale
4-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la concezione di ambiente verso la fine del
secolo scorso è: cambiato anche in relazione alla visione della crescita
5-Secondo quanto emerso nelle lezioni, nelle discipline territoriale il concetto di
ambiente: ha seguito l'evoluzione del pensiero geografico
6- Secondo quanto emerso nelle lezioni, è un esempio di programma di azione
ambientale: agenda 21
7-Secondo quanto emerso nelle lezioni, è un esempio di programma di azione
ambientale: Millenniun Development Goal
8-Secondo quanto emerso nelle lezioni, la definizione di sviluppo sostenibile come
«Humanity has the ability to make development sustainable to ensure that it meets
the needs of the present without compromising the ability of future generations to
meet their own needs» è contenuta nel Rapporto: Our common future
9-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il principio equità intragenerazionale: deve
essere garantita parità di accesso alle risorse per tutti gli abitanti del Pianeta
10-Secondo quanto emerso nelle lezioni, il principio equità intergenerazionale:
sancisce l'obiettivo di garantire anche alle generazioni successive le medesime
opportunità di sviluppo di quelle passate.
TEST AUTOVALUTAZIONE 4.9 NUOVI FATTORI LOCALIZZATIVI
1- La teoria della Divisione Internazionale del Lavoro basata sul ciclo di vita del
prodotto:
Non è piu sufficiente a descrivere i criteri localizzativi sottesi alle decisioni delle
multinazionali odierne
2- Gli attributi di un "luogo" sono:

Il complesso dei diversi fattori di localizzazione


3- Il denominatore comune fra vecchi e nuovi fattori della localizzazione è:

II territorio
4- La struttura territoriale può determinare:

L'area di mercato
5- L'argomento centrale del nuovo approccio è:

Capire come si modifica il territorio sulla nascita delle nuove funzioni e sulla crescita
e sullo sviluppo di un'economia locale
6- I tradizionali fattori della localizzazione non sono più validi perché:

Si è modificata radicalmente la distribuzione e la presenza delle attività che si


rivolgono al mercato
7-I nuovi fattori della localizzazione si distribuiscono:
Non uniformemente sul territorio
8- Il territorio ha un'organizzazione unitaria se ospita:
Un insieme di funzioni da quella innovative ed avanzate a quelle di livello inferiore
9- L'interazione sinergica tra i soggetti è resa possibile da:
Un'organizzazione reticolare degli stessi
10-Un milieu d'innovazione è:
Un insieme specifico di relazioni di produzione e di management, basate su
un'organizzazione sociale che condivide una cultura del lavoro e obiettivi
strumentali volti alla generazione di nuova conoscenza, nuovi processi e nuovi
prodotti
TEST AUTOVALUTAZIONE 4.10 INNOVAZIONE E TERRITORIO
1- La teoria del ciclo di vita del prodotto, può essere usata come:

Spiegazione della divisione spaziale del lavoro


2- Nella fase dell'introduzione un prodotto tende a localizzarsi nei paesi (o regioni):

Centrali
3- Nella fase della crescita un prodotto tende a localizzarsi principalmente nei paesi
(o regioni):
Semiperiferici
4- Nella fase della maturità un prodotto tende a localizzarsi nei paesi (o regioni):

Semiperiferici e periferici
5- Nella fase del declino un prodotto tende a localizzarsi principalmente nei paesi (o
regioni):
Periferici
6- La logica localizzativa in funzione della tecnologia:

E' più complessa del modello del ciclo di vita del prodotto e della divisione spaziale
del lavoro.
7- L'innovazione nasce:

Dall'interazione di una pluralità di imprese a diverso potenziale innovativo


8-Il potenziale innovativo delle imprese è scarsamente presente in
Imprese non dipendenti dai fornitori di tecnologia
9- I fattori discreti di area possono essere definiti come:
Specifici attributi in grado di favorire la generazione e la diffusione di produzioni
altamente tecnologiche
10- Fra alta tecnologia e innovazione:
Deriva una relazione che rappresenta un passaggio imprescindibile per la
descrizione del concentrazione

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