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Riassunto Geoeconomia

Sviluppo e Sottosviluppo
 La Geografia Economica: ramo della statistica descrittiva dei fenomeni economici

 Si afferma successivamente come “conoscitiva” e “scientifica”.

 Toschi 1951: è la scienza che ha per oggetto i fenomeni economici: differenziati e distribuiti
sulla superficie terreste che si coordinano nell’insieme del mondo economico e negli insiemi
parziali spaziali, assumono rilievo sia nella dimensione quantitativa che qualitativa : la
distribuzione dei bisogni, delle risorse e il tramite spaziale riferiti alle varie scale dalla globale
alla locale e viceversa.

 Massi 1979: “la geografia economica è scienza di analisi nello studio dei microspazi, ma
persegue la sintesi nello studio dei macrospazi”.

 - compone dati ed elementi

 - individua le interazioni che vengono dall’ambiente

 - il fine la orienta verso obiettivi di sviluppo/equilibrio

 Il principale oggetto di studio della geografia economica sono le relazioni dei soggetti economici
nello spazio.

 Le relazioni economiche nello spazio non sono influenzate soltanto dai fatti economici ma anche
da altri aspetti extra-economici.

 La geografia economia analizza le relazioni dei soggetti economici in uno spazio delimitato,
detto "territorio", e su una particolare scala di analisi (locale, nazionale, globale). Per fornire
una spiegazione alle relazioni economiche di un territorio deve prendere in considerazione:

 fattori naturali dello spazio: altitudine, clima, risorse naturali, posizioni

 fattori politici dello spazio: confini, storia, religione, politica ecc.

 I fattori naturali e quelli politici consentono di spiegare le relazioni dei soggetti economici in un
territorio. A differenza della teoria economica, la geografia economica è una disciplina di studio
che manifesta un legame più concreto con la realtà osservabile.
 Relazioni geografiche
 Relazione spaziale orizzontale. Sono le relazioni geografiche-spaziali che si instaurano tra i
soggetti economici nello spazio. La relazione spaziale orizzontale consente alla geografia
economica di studiare e analizzare i flussi tra i soggetti economici. Ad esempio gli scambi
economici, i movimenti di capitale, le migrazioni, gli insediamenti produttivi ecc.

 Relazione spaziale verticale. Sono le relazioni geografiche-spaziali che si instaurano tra i


soggetti economici e l'ambiente in cui operano. E viceversa. L'ambiente influenza le decisioni
economiche e, a loro volta, queste ultime modificano l'ambiente. I fattori ambientali possono
essere di due tipi:

 Fattori naturali e Fattori politici-umani

I METODI E MODELLI
 La definizione di geografia economica ha insiti nella propria enunciazione i due principali
Metodi/Ragionamenti di indagine, che non si escludono a vicenda, bensì interagiscono:

 -metodo induttivo: è l’osservazione dei fenomeni, della loro distribuzione e delle loro dinamiche
evolutive per giungere alla formulazione di ipotesi generali;

 -metodo deduttivo: è il metodo che si fonda su ipotesi generali e, verificandoleNella loro reale
manifestazione, perviene all’individuazione dei fenomeni.

 - Il determinismo à predominanza assoluta ai fattori fisico-naturali nella regolazione delle


azioni umane: attività economiche e interrelazioni tra ambiente e uomo sarebbero fortemente
regolate da determinanti di ordine ecologico. (Si sviluppa nel XIX di Carl Ritter e Friedrich Ratzel
parallelamente alla teoria Evoluzionistica di Darwin)

 - Il possibilismo è il paradigma che riconosce all’uomo la possibilità di trasformazione


dell’ambiente; L’ambiente naturale offre una serie di opportunità, che però saranno tradotte in
effettive soltanto dall’azione dell’uomo, il quale è influenzato dalla propria cultura, preparazione
e volontà di approfittarne e valorizzarle (In seguito allo sviluppo industriale … (di Paul Vidal de la
Blache)

 - Il volontarismo la predominanza assoluta dell’azione umana. Nel XX secolo sostituisce il P.


sotto l’accelerazione dei processi localizzativi delle nuove attività economiche e la volontà di
intervenire sui processi di sviluppo
Localizzazione e localismo

 Luogo: porzione della superficie terrestre i cui caratteri geografici si vogliono descrivere. In
genere, è implicita la dimensione “piccola” di porzione di superficie terrestre: il luogo costituisce
infatti l’unità elementare di una regione, individuata come un insieme di luoghi contigui.

Tra i termini derivati da “luogo”:

 -Localizzazione: è il processo con il quale si colloca qualcosa su un punto della superficie


terrestre;

 -Localismo: è il riconoscimento e la valorizzazione di specificità locali.

Spazio e Territorio
 SPAZIO: entità illimitata e indefinita, dotata o no di determinate proprietà geometriche, nella
quale sono situati corpi.

L’uomo nel tempo ha trasformato lo spazio “naturale” in “spazio umanizzato”, avviando una dinamica
dell’organizzazione socio-economica dello spazio.

 TERRITORIO: un complesso di rapporti orizzontali e verticali presenti nei diversi luoghi.

Si identifica come un’area nella quale uno stato è in grado di esercitare la propria sovranità
(riconoscimento interno e internazionale di tale potere)

 In realtà, quando ci si riferisce al territorio si assegna rilievo ai singoli elementi e strutture che lo
compongono, in relazione agli obiettivi della ricerca e alla scala di dettaglio con cui si vuole
condurre l’indagine. Territorializzazione

 Nel determinismo per identificare il territorio si osservavano gli elementi naturali


predominanti in modo da capire l’organizzazione socio-economica.

 Con il possibilismo si afferma il paradigma città-campagna, il quale indica il complesso dei


rapporti tra aree urbane e aree rurali. II paesaggio e il genere di vita sono le espressioni
massime della organizzazione che la comunità esprime su un determinato territorio.

 Successivamente, questo paradigma è stato sostituito con il paradigma città-regione


(volontarismo), che descrive il complesso dei rapporti che si instaurano tra centri urbani; aree
in cui le attività socio-economiche fanno capo a centri urbani, puntando l’attenzione più
sull’organizzazione funzionale che alle caratteristiche dell’ambiente naturale.
La regione e il sistema
 Sistema Territoriale: è una unità territoriale complessa che si evolve nel tempo/spazio

 REGIONE (Vallega 1984): «sistema spaziale in quanto composto da elementi fisici e umani,
interconnessi, mossi da un processo e condotti spontaneamente o volontariamente verso un
traguardo».

 La regione è il risultato di un processo definito regionalizzazione, con il quale si indica il modo


con cui si organizzano effettivamente su un determinato territorio i flussi di beni e di persone, le
reti infrastrutturali in un rapporto di interazione con gli ecosistemi naturali: è il modo con cui si
scandisce, si individua e disegna la regione.

 Regioni :

 1. Regione naturale, che è il risultato di processi di regionalizzazione scanditi dalle condizioni


naturali (fase del pensiero del determinismo ambientale) e integrati, poi, con le implicazioni
storiche e con la ripartizione amministrativa, fino a proporre un mosaico di regioni storico-
naturali.

 2. Regione omogenea o formale: (possibilismo Vidal) Le tipologie dei flussi, delle reti e dei
sistemi insediativi della regione sono omogenee.

 Carattere prevalente: staticità nell’organizzazione delle attività umane.

 CARATTERI FONDAMENTALI:

 - GENERE di vita: insieme delle pratiche economiche e sociali e dei comportamenti


territoriali, che tendono a permanere quasi immutati nel tempo

 - PAESAGGIO: insieme delle fattezze-lineamenti visibili e sensibili che caratterizzano i


luoghi

 3. Regione funzionale (volontarismo). Ha per fondamento una regionalizzazione basata sul


volontarismo.

 Costituisce una costruzione nella quale l’interazione città-città supera completamente quella di
città-campagna, che non scompare ma assume un ruolo complementare.

 QUANDO SI SVILUPPA? Sviluppo attività industriali ed espansione attività terziarie: commercio


assicurazioni e trasporto, velocizzazione dei Flussi di beni e di persone

 Si afferma con la nascita e lo sviluppo delle attività industriali.

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