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LEZIONE SCIENZE UMANE

MARTEDI 17 GENNAIO

Il metodo di studio (unità 6, pag. 132 e seguenti)

CARTESIO nel suo libro “Discorso sul metodo” definisce il metodo come capacità di
dirigere in modo proficuo l’intelligenza.

Metodo di studio è il modo più idoneo per impiegare le proprie risorse intellettuali

METACOGNIZIONE: capacità di riflettere sui processi cognitivi e di orientarli in modo


adeguato.
In altre parole è una consapevolezza di sé. La scuola dovrebbe aiutare a svilupparla.

PRINCIPALI TEORIE SUL METODO DI STUDIO

JEROME BRUMER visse oltre cento anni, e sviluppò teorie fino quasi alla fine. Fu
nominato a capo di una commissione per riformare il sistema scolastico americano,
e da lì si concentrò sullo studio dell’apprendimento.

Ancora più importante è stato il ruolo di JEAN PIAGET, le cui teorie sono le più
accreditate e precedenti a quelle di Brumer

Attività principale della mente per Piaget e Brumer è la categorizzazione:


raggruppare oggetti e descriverli.

Le modalità di categorizzazione sono molteplici:

- rappresentazione OPERATIVA: con l’azione


-rappresentazione ICONICA: con le immagini
- rappresentazione SIMBOLICA: descrivendo a parole
LO STILE COGNITIVO

Ognuno di noi ha un suo modo particolare di funzionamento della percezione,


derivante dall’esperienza e dalle caratteristiche psicofisiche. È una predisposizione a
utilizzare un certo tipo di strategie per l’apprendimento indipendentemente dalla
natura del compito cognitivo. Ad esempio c’è chi privilegia l’aspetto visivo a quello
uditivo o viceversa. Generalmente però quello che sentiamo lascia un segno minore
rispetto a quello che vediamo. E quello che facciamo è ancora più facile da ricordare

C’è un proverbio che sintetizza: “Se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio
capisco”

TIPI DI STILE COGNITIVO

- Stile dipendente o indipendente dal campo (teorizzati da H. WITKIN)

A) il soggetto dipendente non riesce a prescindere dal contesto della percezione.


B) il soggetto indipendente riesce a immaginare anche cose che non vede o conosce

- Stile globale o analitico

A) globale: chi ha questo stile privilegia gli aspetti d’insieme


B) analitico: chi ha questo stile si sofferma sui particolari

- Stile visuale o verbale

A) visuale: chi preferisce avvalersi di figure e immagini


B) verbale: chi preferisce usare le parole
- Stile impulsivo o riflessivo

A) impulsivo: stile più rapido ma con più facilità di errore


B) riflessivo: stile più lento ma più preciso

(Ci sono momenti in cui uno può essere migliore dell’altro, dipende sempre dal
contesto)

- Stile convergente o divergente (teorizzato da J.P. GUILFORD)

A) convergente: si utilizzano le informazioni per convergere verso una soluzione


unica e prevedibile (ad esempio quando si risolve un problema di matematica)

B) divergente: molto impiegato nell’arte e nella creatività. Partendo dalle


informazioni, diverge in modo autonomo e imprevedibile producendo soluzioni
originali.

Conoscere il proprio stile cognitivo è molto utile per evitare di sprecare energie.

STERNBERG e le tipologie di AUTOGOVERNO

AUTOGOVERNO MENTALE: il modo in cui dirigiamo le nostre attività mentali si può


paragonare ai tipi di governo

Sternberg parla di individui


MONARCHICI: un obiettivo alla volta
GERARCHICI: gerarchia obiettivi
OLIGARCHICI: spinti a fare più cose alla volta
ANARCHICI: passano da un obiettivo all’altro

Possono essere anche RADICALI (favorevoli a situazioni nuove) e CONSERVATORI


(tendono a ripetere meccanismi cognitivi noti in passato)
Per Sternberg la padronanza di diversi stili cognitivi è molto importante. Anche per il
docente: modulare il proprio stile didattico è molto importante a seconda del
contesto diverso (ad esempio classi diverse).

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO

- Apprendimento MASSIVO: quando concentriamo il compito in un tempo limitato.


Di solito ci si dimentica però presto degli argomenti

- Apprendimento DISTRIBUITO: quando riusciamo a distribuire lo studio nel tempo.


Generalmente permette una migliore assimilazione dei contenuti, e
l’apprendimento è più solido.

Ricorda: è bene studiare giorno per giorno, alternando momenti di pausa e


stabilire una quantità massima di ore di studio, programmando anche però tempo
in più: possono esserci degli imprevisti!

ALCUNE TECNICHE per studiare MEGLIO:

-PRENDERE APPUNTI!

- ELABORARE ORGANIZZATORI ANTICIPATI, ovvero BREVI RIASSUNTI INTRODUTTIVI


DI OGNI ARGOMENTO

- RIASSUMERE E SCHEMATIZZARE IN MAPPE CONCETTUALI

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