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INDICE
Nota sull'autore p. 5
Nota dell’autore p. 5
Introduzione p. 6
2
APPENDICE 4: alcuni consigli per studiare p. 120
matematica
APPENDICE 5: l’arte di prendere appunti p. 122
3
Copyrights 2015 - Proprietà letteraria riservata.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di questo ebook.
4
NOTA SULL’AUTORE
NOTA DELL’AUTORE
5
INTRODUZIONE
6
Qualsiasi corso o manuale che affronta il tema delle tecniche di memoria
inizierà con una trattazione più o meno ampia sull'anatomia del cervello
e sul suo funzionamento (ippocampo, sinapsi, bla bla bla); sono tutte
informazioni interessantissime ma non è questa la sede in cui se
ne parlerà. A noi interessa andare subito al sodo, iniziare a vedere
immediatamente, nella pratica, le applicazioni delle mnemotecniche
(altro nome per indicare le tecniche di memoria), dalle più semplici alle
più complesse.
7
Inizia con il porti queste domande: "Voglio imparare questo,
quest'altro e quest'altro ancora: perché? Perché è importante per
me raggiungere questo risultato?"
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PERCHE’ IL CERVELLO DIMENTICA LE INFORMAZIONI?
2. Decadimento dell'informazione.
1 Libero riadattamento da "Maria Teresa Serafini, Come si studia, Strumenti Bompiani, 1989, Milano
9
l'informazione, nel giro di pochi giorni dimenticherò del tutto i nomi
memorizzati.
3. Interferenza.
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COME FUNZIONA LA NOSTRA TESTA?
Capire quanto sia vero tutto questo è molto semplice: a tutti capita di
sentire il titolo di un film e non ricordare di averlo visto; poi, dopo aver
osservato la locandina, ci torna in mente tutta la trama!
Anche chi dice "io ricordo soprattutto quello che ascolto" in realtà,
inconsapevolmente, sbaglia: chi ricorda quello che sente ha una
fortissima immaginazione che gli permette di tradurre in immagini -
le più varie e bizzarre - tutto ciò che ascolta.
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Più nello specifico, ecco come immagazziniamo le informazioni
nella nostra testa:
12
IL PRINCIPIO DELLA VISUALIZZAZIONE
Seguono 19 parole: leggile con attenzione una sola volta, non di più
(puoi anche barare, ma non servirebbe a nulla perché imbroglieresti te
stesso :) )
1. TAVOLO
2. MELA
3. RE
4. TAPPO
5. MAMMA
6. NAVE
7. SCARPA
8. DOCCIA
9. CERINO
10. LETTO
11. MUCCA
12. LAMA
13. AUTOMOBILE
14. PENNA
15. QUADRO
16. COMPUTER
17. LUMACA
18. BICICLETTA
19. LIBRO
13
ESERCIZIO 1 - A
Fatto questo, confronta il tuo elenco con quello che ti è stato dato:
verifica quante parole hai ricordato complessivamente e quante ne hai
ricordate nell'esatto ordine in cui erano scritte.
Via!
14
Immagina di osservare un grosso TAVOLO (magari anche quello di casa
tua, ma enorme) e, a guardarlo bene, ti accorgi che non poggia su
normali gambe, ma è sostenuto da un'enorme MELA (verde, è più
buona). Ad un certo punto la mela inizia a rigonfiarsi, come se dentro ci
fosse qualcuno che scalcia... effettivamente si squarcia e da lì esce un
RE, con corona e mantello. Il re inizia ad agitarsi, si tocca la pancia
perché gli fa male, la sua gola si gonfia, la sua bocca si ingrandisce e
sputa un enorme TAPPO che va a finire dritto in fronte a tua MAMMA.
Tua mamma fugge con il tappo su una NAVE a vapore, nave bellissima
e antica, tuttavia urta contro un ostacolo e va in frantumi: l'ostacolo è
una SCARPA enorme, gigantesca e malridotta. All'interno, dove si
inserisce il piede, c'è una DOCCIA; provi ad aprirla ma l'erogatore
sembra ostruito, non esce nulla... lo smonti e dentro trovi un CERINO
grande come un tronco d'albero. Provi a sfregarlo e alla prima scintilla
tutto esplode e tu voli in aria... la tua caduta viene attenuata da un
LETTO comodo e ampio su cui atterri. Il letto piano piano inizia a
gonfiarsi, vedi delle corna emergere da sotto le coperte e poi una
MUCCA squarcia il letto a metà. Ad osservarla bene questa mucca non
ha una normale coda, ma ha una LAMA affilatissima e dentata, la agita
fino a lanciarla su un’ AUTOMOBILE (la tua o, meglio, di tuo padre) che
viene tagliata a metà. Ti accorgi che sotto la macchina, al posto della
marmitta c'è una PENNA bellissima, stilografica, che si anima, inizia a
camminare e da sola dipinge un QUADRO. Il quadro lo guardi bene, ma
è il monitor di un COMPUTER, proprio il tuo COMPUTER, che diventa
sempre più grande e in sovrimpressione compare un conto alla
rovescia .. 3...2 ..1 ... esplode il monitor e dietro appare una LUMACA
gigante, con le sue antenne e ti sorride. Ti saluta con una mano, grigia
come lei, e monta in BICICLETTA. Non si accorge, poverina, che
mentre è intenta a salutarti non guarda la strada e urta contro un
ostacolo enorme fino a spiaccicarvisi del tutto: è un LIBRO, grande
almeno come una casa, il tuo libro preferito.
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Bene, abbiamo utilizzato tutte le parole. Ora ripassa la storiella a
mente, focalizzando la tua attenzione sulle parole chiave.
ESERCIZIO 1 - B
Mettiti all’opera!
Complimenti!!!
16
LA BASE DELLE TECNICHE DI MEMORIA: PAV - EMAICE
Per approfondire.
Il termine EMAICE viene utilizzato nel libro di Pierangelo Garzia e
Gianni Golfera dal titolo “Il grande libro della memoria”, Sperling
& Kupfer, 2010. Il termine PAV compare invece nei libri “Tecniche di
memoria e lettura veloce”, GIUNTI DEMETRA, 2009, Firenze e “Il
segreto di una memoria prodigiosa. Tecniche di memorizzazione
rapida”, GRIBAUDO, 2006, Milano di Matteo Salvo.
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Per PARADOSSO intendiamo immagini il più possibile improbabili,
strane, bizzarre, inusuali. Tutto ciò che è strano ci impressiona,
smuove qualcosa nel nostro ambito emozionale. Pensiamo ad esempio
ad immagini particolarmente comiche o splatter: ci restano vivide nella
mente perché vanno a "stuzzicare" le nostre emozioni. Le emozioni, lo
ripetiamo continuamente, stanno alla base dell'apprendimento e della
motivazione: più ci appassiona ciò che studiamo, più il successo
nello studio è alla nostra portata.
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MOVIMENTO: conferire dinamismo all'immagine, movimento, evitare la
staticità (l'elefante in questione balla la Macarena).
DOMANDA: cosa fare nel caso di parole astratte? E' facile immaginare
ad esempio la parola TAVOLO, ma come posso immaginare la parola
AMORE?
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Nel caso della parole AMORE possiamo fare così:
AMORE = AMO + RE
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Immaginiamo ora che questo enorme silos inizi a poco a poco a
crollare, fino a distruggersi completamente e al centro delle macerie
troviamo una lenza enorme, gigante, del tipo di quella in figura.
ESERCIZI
Casa
Ombrello
Sedia
Rana
Tigre
Fabbro
Nonna
Condominio
Computer
Scarpa
21
2. Immaginare le 10 parole che seguono provando ad applicare tutte
le caratteristiche della visualizzazione in modo simultaneo (sia PAV
che EMAICE, fa lo stesso). Non più una per volta, come nell'esercizio
precedente, ma in modo simultaneo.
Cane
Elefante
Televisore
Libro
Cappotto
Mamma
Gatto
Quercia
Ulivo
Maglione
Ilarità
Giovinezza
Allegria
Sentimento
Stupidità
Curiosità
Efficacemente
Miracolo
Sogno
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MEMORIZZARE NUMERI INFINITI: LA CONVERSIONE FONETICA
Vediamolo subito:
1 - t, d 6 - c, g
2 - n, gn 7 - c, ch, g, gh, q, k
3-m 8 - f, v
4-r 9 - p, b
5 - l, gl 0 - s, z, sc
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Prendiamo ad esempio il numero 1: basta farlo ruotare su se stesso e
assumerà la forma di una T in stampatello e, per assonanza, richiama
la D (direbbe un linguista che sono entrambe consonanti "dentali",
prodotte cioè attraverso la pressione della lingua sui denti).
Numero 1 = t, d
Numero 2 = n, gn
Numero 3 = m
Numero 4 = R
Numero 5 = L, gl
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duro - e per somiglianza fonetica, cioè di suono, la "G" di Giotto, Gelato
(non di gatto, gufo etc...).
Numero 6 = C, G
Numero 7 = K, C, G, Q
Numero 8 = F, V
Numero 9 = P, B
Numero 0 = S, Z, SC
25
E' evidente che in questa conversione fonetica mancano
completamente le vocali.
ESERCIZIO
9 - ... 7 - ... 6 - ... 1 - ... 3 - ... 4 - ... 5 - ... 0 - ... 2 - ... 8 - ... 3 - ... 5 - ... 7 -
... 9 - ... 6 - ... 2 - ... 8 - ...
3 - ... 1 - ... 6 - ... 9 - ... 2 - ... 5 - ... 7 - ... 8 - ... 4 - ... 0 - ... 8 - ... 3 - ... 9
- ... 2 - ... 0 - ... 4 - ... 1 - ...
26
COME AVVIENE LA CONVERSIONE FONETICA
Quindi:
1 = t, d
e, di nuovo
1 = t, d
Dobbiamo ora pensare una parola che sia composta da due sole
consonanti; esse possono essere due "t", due "d" oppure t e d
alternate.
27
In questo caso, il numero 111 avrebbe 3 consonanti, per esempio
potrebbe essere convertita in "DeTTaTo" (1 = D, 1 = TT, 1 = T).
Esempio:
Ancora:
5 = g / gl = aGLIo
28
Conversione dalla lingua inglese
Child corrisponde a 651, infatti in questo caso "ch" si legge come "c"
dolce
ESERCIZI
29
tuo obiettivo, quindi l’unico responsabile sei tu, e devi essere sicuro di
ciò che fai.
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333 ________________ _________________ _________________
—————————————————————————————————————
—————————————————————————————————————
7 - 149 - 85 - 25 - 01426
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31
LO SCHEDARIO MENTALE 0-25: IL TUO CERVELLO DIVENTA UNA
BANCA DATI
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concetto non sia stato memorizzato con il giusto procedimento;
con l'esercizio, tuttavia, la memorizzazione risulterà perfetta e
impeccabile.
33
Alla domanda: "Che parola c'è al numero 36?", tu risponderai
esattamente dopo aver pensato per meno di 2 secondi.
Di seguito trovi il video sullo schedario mentale dal mio canale youtube
(clicca sul link):
SCHEDARIO MENTALE 0 - 25
Puoi scaricare il video al link in basso:
34
SCHEDARIO MENTALE 26-50 E MODALITA’ DI APPLICAZIONE
35
le indicazioni che abbiamo trattato nel capitolo in cui abbiamo parlato
delle parole PAV.
36
Niente di più facile: alla posizione 1 dello schedario mentale
corrisponde l'immagine "tè" (ricordi come era fatta? Mi auguro di sì); a
questo punto si tratta, partendo dall'immagine della parola tè (non
dimenticarlo mai, si parte sempre prima dall'immagine dello schedario),
di collegarla con l'immagine del telecomando (il tuo telecomando,
immaginato vividamente nel dettaglio!).
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ESERCIZIO
1. Cocomero
2. Sedia
3. Telefono
4. Libro
5. Elefante
6. Cubo
7. Tortellini
8. Sangue
9. Statua
10. Bignè
11. Pesca (frutto)
12. Elfo
13. Pantaloni
14. Antonella
15. Salice
16. Latte
17. Elicottero
18. Dinamite
20. Dizionario
21. Calma
22. Rossetto
23. Divano
24. Donna
25. Atleta
26. Lampadario
27. Minestra
28. Liquore
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29. Nonna
30. Libertà
39
APPENDICE 1
40
Intanto dobbiamo individuare LE DATE, riportando il solo numero, in cui
cadono le PRIME DOMENICHE di ogni mese.
41
Ora dividiamole in 4 gruppi da 3 date, un gruppo sopra l'altro:
1-5-4
1-6-3
1-5-2
7-4-2
1 - 5 - 4 = Tagliare
1 - 6 - 3 = Docce ma
1 - 5 - 2 = Di legno
7 - 4 - 2 = Carino
In questo caso non importa che abbia un senso o che sia formata da
parole facilmente immaginabili: basta memorizzarla, anche nel modo
tradizionale, e tenerla a mente. Questa frase ti permetterà di
memorizzare tutto il calendario dell'anno!!!
42
Tengo a mente la frase:
tagliare
docce ma
di legno
carino
Facile no?
43
SCHEDARI MENTALI 51 - 75 / 75 - 100
Per memorizzarle concentrati più che puoi. Ogni immagine dei video
resterà impressa per 11 secondi. Se avessi bisogno di più tempo per
fissare in memoria le schede stoppa l'immagine e falla ripartire quando
sai di averla memorizzata.
44
LO SCHEDARIO MENTALE COMPLETO 0 - 100
45
Ricorda: con le tecniche di memoria si tratta di "riprogrammare" il proprio
modo di pensare e memorizzare.
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MEMORIZZARE I NUMERI TRAMITE CONVERSIONE FONETICA
SINGOLA
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7 = una gru
8 = circuito
9 = mongolfiera
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Proviamo a memorizzare questo numero:
Dobbiamo ora creare una scena in cui tutti gli oggetti richiamati dalla
forma dei numeri (vedi scheda sopra) interagiscano tra loro secondo la
regola del PAV.
49
A questo punto ripassate la storiella a mente e...
16354980237
50
MEMORIZZARE LE DATE STORICHE
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La tecnica è molto semplice, ma per applicarla è necessario aver
seguito con attenzione i capitoli precedenti. Gli argomenti e le
tecniche che abbiamo illustrato fin qui sono propedeutiche perché si
possa andare avanti; sono come le fondamenta di un edificio, senza le
quali non è possibile costruire nessun piano superiore. Perciò, se non
hai letto attentamente i capitoli precedenti, oppure non li ricordi perché
eri troppo distratto, ti consigliamo di tornare sui tuoi passi, recuperare i
prerequisiti, e poi tornare a questa lezione.
oppure
52
A questo punto scegliamo un'immagine (o più immagini) che
scaturisca dalle consonanti corrispondenti ai numeri della data. Per
più immagini intendo la somma di due numeri appartenenti alla stessa
data, ad esempio, in questo caso, 47 + 6, oppure 4 + 76.
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Altri esempi:
69 = Jeep
Presto detto: immaginiamo che la navicella che portò gli astronauti sulla
luna in realtà fosse una Jeep, e immaginiamo anche che la Jeep era
proprio lì quando quell'uomo, con la bandiera americana, fece i primi
passi sulla luna!
Ad esempio:
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Come fare con la conversione fonetica singola?
Vediamo un esempio:
C'è un grosso faro, dalla cui lampadina, nella parte superiore, dopo una
violenta esplosione, esce una barca a vela. Viene schizzata in aria e,
mentre precipita, finisce su una mongolfiera. Il pallone della
mongolfiera si buca e inizia a precipitare. Quando sta per sfracellarsi a
terra viene agganciata da un enorme gancio, che la tira su. Tuttavia
un'enorme coperta di lana, grandissima e pesante, avvolge il gancio e
finisce comunque a terra. La coperta, a questo punto, che è enorme e
copre un bel pezzo di terra, si trasforma lentamente in una forma
diversa, cambia anche il colore... fino a quando non assume la forma
dell'America, del continente così come si vede nelle cartine geografiche.
55
ESERCIZIO
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MEMORIZZARE GLI ARTICOLI DI LEGGE
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Nello studio del diritto ci sono dei termini che ricorrono frequentemente.
Chi ha a che fare con lo studio delle leggi e della giurisprudenza
incontrerà quei termini centinaia e centinaia di volte.
APPELLO Un cappello
PARLAMENTO Un mento pronunciato con, su di esso, una
bocca che parla.
REGOLAMENTO Un mento pronunciato su cui è conficcato
un regolo
RECLUSIONE Una cella, con tanto di sbarre e lettino
interno
D.P.R. Il personaggio DAMPIR di un fumetto che
conosco molto bene (ricorda che la
conversione in immagini è personale)
SENTENZA Una mia amica di nome ENZA … con gli
apparecchi acustici.
PERSONA FISICA Il mio insegnante di EDUCAZIONE FISICA
al liceo
PERSONA GIURIDICA Un giudice che indossa una bellissima toga
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Con le tecniche di memoria possiamo agire in modi diversi per fissare
nella mente gli articoli. Può essere sufficiente ricordare il numero
dell’articolo e l’ambito generale a cui si riferisce, oppure ricordare il
numero dell’articolo e il suo contenuto, più o meno fedelmente (a
volte anche a memoria).
ASSOCIAZIONI:
Sulla mia scrivania c’è un libro, molto grande, dalla cui copertina
spuntano delle PILE Duracel, che sono conficcate all’interno della
pagine (CODICE CIVILE). L’estremità di queste pile si toglie, salta come
un tappo, e dall’interno di esse iniziano ad uscire, uno dopo l’altro, dei
soldati: un’intera “TRUPPA” (numero 149). I soldati sono muniti di
59
fiamma ossidrica. Si posizionano tutti in fila, con le fiamme ossidriche in
mano, come se stessero per fucilare qualcuno. “Sparano” le loro fiamme
verso una statua di cera di due sposi (simile a quelle che si posizionano
sulle torte nuziali) che inizia a sciogliersi: SCIOGLIMENTO DEL
MATRIMONIO.
Attenzione!
Il procedimento di memorizzazione così descritto sembra lento e
macchinoso, ma non è affatto così! Un conto è scriverlo e leggerlo, altro
conto è pensarlo. In quest’ultimo caso il processo è molto rapido e,
quando si è presa l’abitudine a pensare in questo modo, dura qualche
attimo, non di più.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che
chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni
un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni delle scuole
statali.
60
E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di
scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio
professionale.
61
ATTENZIONE!
E’ bene proiettare su una parete un massimo di 10 immagini. Una volta
riempita la parete, proseguendo in senso orario (cominciando dalla parete di
sinistra) si passa alla successiva. Se si riempiono tutte le pareti di una stanza si
passa poi ad un’altra stanza e poi ad un’altra ancora. Insomma, gli spazi in cui
incasellare le immagini sono infiniti. Vedremo in seguito altre opportunità nella
tecnica dei LOCI CICERONIANI e nella TECNICA DELLE STANZE.
La tecnica che consiste nel proiettare le immagini sulle pareti non è altro
che una variante della tecnica dei LOCI CICERONIANI, che vedremo in
un capitolo successivo.
62
un tabellone calcistico con scritto 1 - 1, perfetta parità.
Improvvisamente, al posto del risultato, sullo schermo cambia
l’immagine e si vede un vecchio trattore SAME (esame), che cammina,
esce fuori dal tabellone e sale una montagna … di enciclopedie (alta
cultura). Inizia la discesa da questa montagna di enciclopedie, ma non
è più un trattore SAME: si è trasformato in un’automobile guidata da
Naomi (autonomia).
ATTENZIONE!
Questa tecnica verrà integrata con altre tecniche che trovate nei
capitoli successivi. Messe insieme sono un potente
“armamentario” di risorse per memorizzare testi più lunghi e
manuali (vedremo la tecnica dei loci ciceroniani e quella delle
stanze, già citate, insieme alle mappe mentali e alle tecniche per
memorizzarle).
63
ESERCIZI
(Puoi appuntare su un foglio le immagini che derivano dalla conversione fonetica dei
numeri, dalle parole chiave o dal tuo schedario fisso di immagini).
64
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi
noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
65
MEMORIZZARE LE MATERIE SCIENTIFICHE & FORMULE
Rispetto alle materie scientifiche, ciò che serve memorizzare sono, oltre
ai testi, le formule (siano esse chimiche, fisiche, matematiche…).
66
Per quanto riguarda la creazione di simboli associati alle lettere
dell’alfabeto, può aiutarti anche l’alfabeto fonetico radiotelegrafico,
chiamato anche alfabeto fonetico NATO, creato negli anni cinquanta
per essere comprensibile a livello internazionale da tutti i piloti e gli
operatori dell’aviazione civile.
67
In ogni caso, se per te è più comodo, puoi inventare tu stesso delle
immagini per l’alfabeto, poiché nelle formule esso è molto usato
(compreso l’alfabeto greco).
68
secondo il mio personale schedario di immagini); dalla sua coda, invece,
spunta la testa di Elvis Presley (la lettera a, che immagino come la
testa di Elvis, con il suo celebre ciuffo). Il serpente mangia voracemente
una libellula (la f in corsivo mi ha fatto pensare ad una libellula e io ho
inserito questa immagine nel mio repertorio personale di immagini).
Dalla testa della libellula, mentre il serpente le ha morso la parte
inferiore del corpo, viene fuori un piccolo Noè (il numero 2, come da
schedario mentale). Noè, schizzando fuori dal corpo della libellula, va ad
urtare contro due donne incinte (le parentesi tonde, ( ) ), messe di
spalle. Tra loro c’è, conficcato nel terreno, una croce di sant’Andrea
(vale a dire la X), che si vedono solitamente in prossimità dei binari dei
treni. La seconda delle donne incinte incespica e sta per cadere in
avanti. Per fortuna urta contro un uomo che, anziché cadere, poggia a
terra la sua mano destra (dx) enorme, gigantesca, più grande di tutto il
so corpo.
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Un altro esempio, legato alla formula della VARIABILE ALEATORIA
NORMALE:
Una farfalla enorme (la lettera f) urta contro due donne incinte (le due
parentesi tonde ( ) ) ce sono tra loro di spalle. Tra le due donne c’è la
croce di sant’Andrea (la X). La seconda delle due donne incespica e
va a finire su due binari (il simbolo = ). Su questi binari, invece del
treno, sopraggiunge una FIAT 1 (corrispondente al numero 1). Ad un
certo punto il suolo sprofonda, finendo un una grotta sotterranea (il
simbolo —————, fratto).
A questo punto, come abbiamo già visto per l’altro esempio, dobbiamo
collegare questa “storiella” con il nome della formula, cioè VARIABILE
ALEATORIA NORMALE: una BILE verdastra (VARIABILE), molliccia e
scura, subisce una trasformazione: le spuntano le ALI (ALEATORIA).
Spicca il volo ma, ahimè, non sa volare, quindi precipita subito su una
gigantesca ORMA (NORMALE) di animale.
70
Come memorizzare le formule chimiche?
AMMONIO
71
Un’ultima formula:
72
APPENDICE 2
73
Per cominciare prendi le colonne singolarmente e memorizza i
numeri contenuti nei quadrati.
74
MEMORIZZARE LE LINGUE STRANIERE
75
Qual è la tecnica per imparare i vocaboli di una lingua straniera?
1. Horse = Cavallo
2. Ceiling = soffitto
3. Quiff = ciuffo
4. Anorak = giacca a vento
5. Fork = forchetta
6. To guzzle = Abbuffarsi
7. Sink = lavandino
8. Smirch = disonore
9. Country = paese
10. Talk = parlare
76
Come?
HORSE = ORSO
2. Immagine nella lingua straniera (per assonanza, non per grafìa): del
Gasolio (la parola somiglia al suono del verbo GUZZLE);
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3. Associazione: il signore che hai immaginato si ABBUFFA con una
tale voracità che butta giù anche del GASolio, tracannandolo in pochi
secondi da un erogatore appeso al muro.
TO GUZZLE = ABBUFFARSI
SINK = LAVANDINO
TENENDOR = FORCHETTA
TENENDOR = FORCHETTA
78
Con il tedesco?
BLUME = FIORE
———————————-
Popul - US Popul - I
Popul - I Popul - ORUM
Popul - O Popul - IS
Popul - UM Popul - OS
Popul - E Popul - I
Popul - O Popul - IS
79
A cambiare sarà invece la radice del sostantivo, che nello schema è
scritta in colore nero.
Quindi:
80
ESERCIZIO
Di seguito trovi uno schema che puoi utilizzare le prime volte in cui ti
cimenterai nella memorizzazione delle parole straniere con la tecnica
appresa. Successivamente sarai perfettamente in grado di farne a
meno.
————————————————————————————————————————————
————————————————————————————————————————————
————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————
81
LA TECNICA DEI LOCI CICERONIANI
82
In cosa consiste dunque la tecnica dei loci?
Ecco le fasi:
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ATTENZIONE! Questa tecnica può essere sostituita anche dallo
schedario mentale, associando le immagini dei concetti/parole con
quelle standard dello schedario, tuttavia la tecnica dei LOCI spesso è
più immediata, perché permette di identificare subito i punti del
percorso con le immagini e avere un “filo logico” che corrisponde alla
direzione di percorrenza del tragitto. In più, con questa tecnica, non è
necessario collegare tra loro le parole da memorizzare (cosa che può
essere ostica): è sufficiente fare singole associazioni tra la parola da
memorizzare e l’oggetto individuato lungo il percorso.
84
Adesso vediamo qualche esempio di applicazione, in cui scoprirai
tutta la potenza di questa tecnica che, di per sé, può sembrare
anche banale.
- La scoperta dell’America;
- La Riforma Protestante;
- Il Concilio di Trento;
85
Resta l’ultimo passo: associare le immagine estrapolate dagli
argomenti di cui parlare con quelle individuate nel percorso che collega
la casa con la scuola (vedi la figura).
86
Cabina telefonica + Cartello stradale = immagina di aprire una cabina
telefonica, una cabina rossa londinese, e di trovare all’intero, al posto
del telefono, un cartello stradale con il limite di 30 km/h raffigurato. IL
CONCILIO DI TRENTO.
—————————
87
LA TECNICA DELLE STANZE
88
perfettamente le stanze della propria casa e potrà applicare questa
tecnica dove più preferisce.
89
Domanda: se i concetti da memorizzare sono più degli oggetti della
stanza come si procede?
ESERCIZIO
BUON DIVERTIMENTO!
90
METODO DI STUDIO E MAPPA MENTALE
Attenzione!
91
libro…); è cosa diversa rispetto alla mappa concettuale, che si
costruisce con altri criteri e con altri scopi.
92
Si vedono chiaramente le caratteristiche di questo tipo di
rappresentazione: la mappa non ha elementi grafici, usa delle
congiunzioni o frasi che legano logicamente l’idea centrale con i
concetti legati. Le ramificazioni possono essere collegate tra loro con
linee e ulteriori connettivi logici. Non c’è spesso una chiara gerarchia tra
i concetti.
di memorizzazione. A differenza
delle mappe concettuali, esse - Tony Buzzan e Barry Buzan,
Mappe mentali, come utilizzare
partono da un solo argomento,
il più potente strumento di
da cui si diramano, accesso alle straordinarie
gerarchicamente, tutte le capacità del cervello per
connessioni. Non ha lo scopo di pensare, creare, studiare,
organizzare, Roberti, 2008
93
(e quindi i concetti a cui si riferiscono) saranno di un rango gerarchico
inferiore rispetto alle precedenti.
Niente paura! Sarà tutto chiarissimo non appena vedremo degli esempi
concreti sulla costruzione e l’utilizzo delle mappe mentali.
94
ne sono altre di pari importanza gerarchica. I rami che partono
dall’idea centrale corrispondono a parole chiave/concetti di pari
rilevanza: nell’esempio in questione le parole-concetto MARE,
MONTAGNA, MONASTERO, AGRITURISMO, CITTA’ D’ARTE hanno la
stessa importanza. Gerarchicamente inferiori ad esse, ma tra loro alla
pari, sono i “rami” su cui c’è scritto “pro” e “contro”. Lo stesso vale per
tutte le parole che si ramificano da “pro” e “contro”.
Approfondimento.
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Il primo errore da evitare è iniziare subito a costruire la mappa
mentale. “La fretta è cattiva consigliera”, anche in questo caso.
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In questa pagina vediamo innanzitutto il titolo del capitolo (in
corrispondenza, in alto, della freccia rosa): La musica dei preistorici e
le prime civiltà.
Non sappiamo quanto sarà lungo questo capitolo; supponiamo che sia
di 15 pagine. Sappiamo che queste pagine saranno suddivise in
paragrafri, indicati con le frecce blu nell’immagine in alto.
Immaginiamo, quindi, che le 15 pagine ipotizzate per il capitolo abbiano
in media, ciascuna, due paragrafi, quindi avremmo in totale circa 30
paragrafi.
In questo caso abbiamo già degli indizi per strutturare una mappa.
L’idea centrale sarà il titolo del capitolo “La musica dei preistorici e le
prime civiltà”. I titoli dei paragrafi, invece, saranno i primi due rami,
gerarchicamente uguali, che partiranno dall’idea centrale.
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E’ bene disseminare sulla mappa mentale delle immagini che
rappresentino le parole chiave utilizzate. Questo permetterà sia di
personalizzare la mappa (le mappe mentali sono molto più “personali”
delle mappe concettuali), sia di renderne più facile la memorizzazione.
Le immagini si possono disegnare facilmente, anche in modo stilizzato
(nessuno ci chiede un’opera d’arte). Oppure si possono usare dei
software appositi per la realizzazione di mappe mentali, dove è facile
inserire immagini digitali.
Le parole chiave nel cerchio verde (reperti, disegni, rilievi) sono quelle
individuate all’interno del capoverso. Vedremo a breve di cosa si tratta e
come si fa.
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Attenzione! Il disegno che si intende realizzare in corrispondenza di
una parola chiave o di un concetto, nel caso in cui si tratti di una
parola astratta e/o complessa, deve riferirsi soprattutto al “suono”
della parola, e non al suo significato. Esempio: immaginiamo di
costruire una mappa mentale studiando un argomento di chimica e di
aver riportato su un “ramo” della mappa la parola ISOTOPO. Quale
parola viene in mente, che somigli nel suono a ISOTOPO? A me
personalmente la parola TOPO, quindi disegnerò sul rampo … un
simpatico topolino.
Attenzione!
Rispetto ad un capitolo, prima di mettersi all’opera con la
costruzione della mappa mentale, occorre leggere tutto il testo,
senza soffermarsi sulle parole chiavi, sulla sua strutturazione, sui
contenuti di ogni capoverso. Si tratta della LETTURA
SCREMANTE, che ha il solo obiettivo di afferrare per sommi capi
i contenuti del capitolo. Solo in seguito si metterà in pratica tutto
il processo che serve alla costruzione della mappa.
Prendiamo adesso una pagina tratta dalla sezione “La filosofia del
Medioevo” del sito www3.unisi.it e vediamo come costruire una mappa
mentale.
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Possiamo definire il testo come un paragrafo di un capitolo più grande
del libro. Si tratta in realtà dell’introduzione ad un manuale di filosofia
medievale, ma poco importa per il lavoro che dobbiamo svolgere. A noi
interessa esemplificare un metodo che sia valido per qualsiasi tipo
di studio si voglia intraprendere. Dal capire l’esemplificazione ad
applicare personalmente la tecnica, il passaggio è breve.
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Domanda: dobbiamo inserire i titoli dei capitoli dell’intero libro nello
stesso foglio?
Risposta: certo che no! Altrimenti verrebbe fuori una mappa grande
quanto un tavolo! Si possono inserire i capitoli che ci entrano, poi si
cambierà foglio.
Andiamo adesso più a fondo nel nostro testo. Si vede chiaramente che è
suddiviso in tre capoversi, segnati al lato con una freccia rossa. Ciò
che occorre fare, a questo punto, è leggere con attenzione il
contenuto del capoverso e assegnare ad esso un titolo che, meglio
di altri, sia in grado di riassumerne il contenuto.
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Cosa fare a questo punto con le titolazioni individuate?
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Nel cerchio verde sono state riportate le parole chiave presenti nel
capoverso. In questo caso siamo stati molto “puntigliosi”, ma a volte è
sufficiente individuarne di meno. Accade infatti che se si è compreso il
testo, i collegamenti con le altre parole e i concetti vengano da sé,
partendo da un numero di parole chiave anche molto esiguo.
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ESERCIZI
Ricorda: il titolo non deve essere una porzione di una delle frasi del
testo. Deve avere parole il più possibile originali che riassumano il
contenuto del capoverso. Deve essere una specie di slogan, di testata
giornalistica.
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COME MEORIZZARE UNA MAPPA MENTALE
A questo punto abbiamo tutti gli strumenti per memorizzare una mappa
mentale. Non ci resta che metterci all’opera, in questo ultimo ed
importantissimo gradino sulle tecniche di memoria.
In ultimo abbiamo anche visto quanto sia importante per una mappa
mentale la presenza di immagini in corrispondenza dei concetti chiave.
Saprete già quali sono i principi che stanno alla base di questa
memorizzazione, anche di questa: la visualizzazione e l’associazione
di immagini con le tecniche PAV o EMAICE.
ATTENZIONE!
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Vediamo subito come, prendendo spunto dalla mappa mentale
seguente, che ha a tema la civiltà araba.
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Si vede subito che la mappa mentale proposta è costituita da 8 rami
principali, che partono direttamente dall’argomento centrale (la civiltà
araba). Ciascuno di questi rami principali si ramifica ulteriormente in
altri rami di ordine gerarchico inferiore: su di essi ci concentreremo tra
poco.
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I rami principali della mappa mentale sono 8, mentre i posti individuati
su questo percorso, se escludiamo il punto di partenza (la casa) e quello
di arrivo (la scuola) sono 4.
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Alla base del tronco dell’albero c’è un’apertura (come quelle in cui si
rifugiano gli scoiattoli). Mi abbasso per vedere cosa c’è dentro e ci trovo
Enza, una mia amica (scienze). Enza sale il tronco dall’intero, che
scopro essere totalmente cavo. Dove il tronco finisce, e dove iniziano i
rami, viene fuori una stella luminosa (astronomia), che esplode e, tra il
fumo, lascia il posto ad una calcolatrice (matematica). Sulla calcolatrice
c’è il numero ZERO che occupa quasi tutto il quadrante con, all’interno,
un turbante indiano (ZERO dall’India); sul display, invece, al posto dei
numeri c’è raffigurato un metro (sistema metrico decimale). La
calcolatrice inizia a tremare, ad agitarsi ed esplode anch’essa. Il fumo
che ne deriva si condensa, si raggruma e forma una serie di provette,
che si poggiano un po’ più su del ramo (alchimia). Le provette si
riempiono di liquidi di vari colori, che iniziano a bollire, si vuotano sul
ramo da cui esce un farmaco che viene ingerito da roboCOP
(farmacopea, che è proprio l’arte antica di preparare i farmaci).
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Questa cade per terra, su una superficie nera, come una lavagna: la
macchia perché in realtà è gesso (gelso).
Ripassa la storiella e avrai in mente gli argomenti del terzo ramo della
mappa.
Gli argomenti del quarto ramo, a questo punto, vanno associati al quarto
elemento presente lungo il nostro tragitto: la cabina telefonica in stile
“british”.
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Prendiamo la stanza vista nel capitolo dedicato alla TECNICA DELLA
STANZA:
Sul tavolo c’è una copia del quotidiano “L’Unità”; il quotidiano si anima e
inizia a zampettare sul tavolo. Dopo un ultimo salto prende la forma di
un crocifisso (religione, la prima parola chiave della mappa).
Un’improvvisa ondata di calore fa sì che questo crocifisso inizi a
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squagliarsi (era fatto di cera) e assume la forma di una bilancia in
perfetto equilibrio (la legge). Su uno dei due bracci, sul piatto
corrispondente, a ben vedere c’è una lingua umana, sanguinante
(lingua, la terza parola chiave). La lingua ha uno squarcio e all’interno
sembra ci sia qualcosa che luccica: verrebbe da pensare ad un dente
d’oro … e invece è una moneta!
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APPENDICE 3
Accade, però, che al termine dello studio del manuale abbiano letto,
sottolineato, magari abbiano anche ripetuto una volta ad alta voce ma...
il giorno prima dell'esame non ricordano nulla, e non hanno più
tempo per ripassare! Esito? Negativo, naturalmente!
Cosa vuol dire questa parolaccia? Vuol dire che è opportuno ritornare
più volte sull'argomento di studio, per consolidarlo, padroneggiarlo,
per collegarlo con altri argomenti e, prima dell'esame, per avere un
quadro d'insieme sull'argomento.
L'errore più diffuso dello studente che non ottiene risultati sta soprattutto
in questo: dare poca importanza - o non riuscire ad averla - ad una
115
visione d'insieme dell'argomento che ha studiato; lo studente in questo
caso ricorda porzioni, frammenti dell'argomento globale, ma non
l'argomento nella sua totalità.
- Difficoltà nel memorizzare. Si tiene a mente con più facilità nella misura
in cui i contenuti hanno un senso e una distribuzione razionale nei
significati. Se ho pezzi sparsi qua e là senza legami, la memorizzazione
sarà più difficile perché il contenuto avrà poco o nessun senso.
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Gestalt vuol dire forma, quindi “psicologia della forma”.
Figura 19
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Sempre restando all'esempio della figura qui a lato, l'essere umano non
ricorda tre cerchi privati ciascuno di uno "spicchio", più tre segni
riconducibili ad una V ruotate in tre posizioni diverse; ciò che ricordiamo,
semplificando e generalizzando, sono i triangoli di cui facevamo
menzione in precedenza.
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sottolineatura è avvenuta "a colori", magari con gli evidenziatori o con i
pastelli).
119
APPENDICE 4
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L'apprendimento è anche, ma per fortuna non solo, una questione di
ripetizione, di addestramento di alcuni passaggi o contenuti a cui
bisogna abituarsi.
5. Per ogni ora di lezione occorre passare almeno due ore sui libri.
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APPENDICE 5
Molti studenti ritengono che prendere appunti sia una perdita di tempo,
perché “le stesse cose sono scritte sul libro” (che spesso non viene
aperto). Di conseguenza si evita di prendere appunti oppure lo si fa in
modo svogliato, superficiale.
Organizzazione
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disciplinari e interdisciplinari. In più, se l’insegnante parla velocemente è
importante riuscire a seguirlo: a volte quindi, insieme alla capacità di
semplificare e schematizzare, è necessario disporre anche di strumenti
e tecniche che ci permettano di prendere appunti più rapidamente
possibile.
> Aumento
< Diminuzione
c/ con
≠ Diverso
s/ Senza
¤ Individuale
n.b. Nota bene
= Uguale
es. Esempio
def. Definizione
ns Nostro
v.s. Vedi sopra
xché Perché (attenti a non usarlo durante esami o compiti in classe!)
imp. Importante
OMISSIONE DI VOCALI
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VEDIAMO ALCUNI ESEMPI
Prnc = principale
Intl. = inutile
Intss = Intressante
Rvd = Rivedere
v.apt. = Vedi appunti
Cd = chiedere (al prof.)
subc = subconscio
sftw = software
gram = grammatica
us = contro ( storia: in caso di conflitto tra eserciti)
din = dinastia
afr = affresco
trst = transetto
dep = deponente
altz = allitterazione
D.P.R. = Decreto Presidente della Repubblica
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Durante la spiegazione dell’insegnante, oppure mentre leggiamo un libro
o un manuale di studio, possiamo interagire con i contenuti che
studiamo ispezionando le nostre emozioni, le nostre convinzioni,
l’universo dei valori in cui crediamo.
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Punto interrogativo (dubbio, perplessità)
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APPENDICE 6
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Saper prendere appunti è un'abilità importantissima per chiunque studi o
abbia la necessità di raccogliere e catalogare informazioni. Questo
metodo ci dà una mano.
PRENDERE APPUNTI
Il metodo Cornell / 6R
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APPENDICE 7
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Lo studente con approccio globale:
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E' evidente, lo ripetiamo, che il rischio di queste schematizzazioni è
quello di un'eccessiva semplificazione. Leggendo i due approcci, infatti,
ci si può riconoscere a volte nell'uno a volte nell'altro...
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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