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PARAMHANSA YOGANANDA

COME AMARE ed ESSERE AMATI


Traduzione di Clara Nubile
©Copyright edizione in lingua inglese Hansa Trust 2007 ©Copyright
edizione in lingua italiana Ananda Edizioni 2008 Tutti i diritti riservati
INDICE
Nota dell’Editore 9 Introduzione 11 1. L’amicizia 19 2. La follia
dell’egoismo 39 3. Come essere un amico 57 4. Il matrimonio
spirituale e la famiglia 79 • Come creare un matrimonio spirituale 81
• Il sesso: l’uso corretto della forza creatrice 114 • Genitori e figli 127
5. La separazione e la perdita 141 6. L’Amico di tutti gli amici 155
Elenco delle illustrazioni 174 Indice analitico 175

NOTA DELL’EDITORE
Le citazioni incluse in questo libro provengono da diverse fonti: dalle
numerose lezioni che Paramhansa Yogananda scrisse negli anni
Venti e negli anni Trenta, dalle riviste Inner Culture e East West
pubblicate prima del 1943, dall’edizione del 1949 di Sussurri
dall’eternità e dagli appunti presi da Swami Kriyananda durante gli
anni trascorsi con Yogananda come suo discepolo.
L’obiettivo di quest’opera è di trasmettere con la massima
immediatezza lo spirito del Maestro. Si è pertanto intervenuti il meno
possibile sul testo originale, eliminando solo alcune frasi troppo
ridondanti e modificando il lessico o la punteggiatura laddove è
parso indispensabile rendere più comprensibile il significato.
La maggior parte degli insegnamenti racchiusi in questo libro non
sono disponibili altrove.

INTRODUZIONE
Amare ed essere amati: chi non è toccato personalmente da questo
argomento? Riguarda tutti noi, eppure... oh, mistero dell’Amore, sei
davvero un enigma senza fine!
L’amore ci porta le gioie più grandi, ma anche le sofferenze più
profonde. L’amore è un’esigenza assoluta per ogni essere vivente.
L’amore, forse, è la più saggia filosofia di vita. L’amore, come dicono
alcuni, è vita, e senza amore la vita non varrebbe neppure la pena di
essere vissuta. Non stiamo forse tutti cercando l’amore? Perché?
Perché il vero amore ci porta l’appagamento supremo e ci colma là
dove abbiamo sentito così a lungo un senso di vuoto, solitudine o
separazione. L’amore è una scuola difficile e deve essere imparato
con tante dure lezioni. L’amore è anche una vetta che deve essere
scalata, a volte con sudore e fatica, altre volte con gioiose risate.
L’amore è molto, molto più grande - così insegnava Yogananda - di
quello che molti possono immaginare: l’amore permea l’intero
universo, come l’olio permea l’intera oliva. L’amore è un potere
cosmico. L’amore è divino, ma, quando non è compreso, può anche
divenire bestiale. L’amore è un mistero, ed è forse l’unica soluzione
agli infiniti problemi della vita. Neppure uno sceicco può comprarlo e
tutte le ricchezze della Terra non sono altro che stracci in confronto
al tesoro del vero amore, perché senza di esso la vita sarebbe
vuota, come la morte. Il sesso promette l’amore, ma la sua luce è
come quella di una debole candela, in confronto al potente sole del
vero amore. L’amore va molto al di là della nostra comprensione
razionale. Il vero Amore è Dio, dicono i santi, e Dio è Amore.
Nel corso dei secoli, si è mai scritto di qualcosa più che dell’amore?
E quanti canti e poesie hanno celebrato l’amore! Neppure il più arido
degli intellettuali potrebbe sfuggire all’amore, anche se ci provasse.
L’amore, come un arcobaleno, si esprime con molti colori, sfumature
e dimensioni. Ma chi può davvero coglierne la vera bellezza? Solo
alcuni saggi sanno farlo.
È sufficiente, tutto questo, per dimostrare che tutti noi abbiamo
bisogno di un vero insegnante, se desideriamo trovare il vero
Amore? È sufficiente per dimostrare che abbiamo bisogno di veri
insegnamenti, che ci guidino nella grande scuola dell’amore? È
sufficiente per dimostrare che dobbiamo aprire i nostri occhi, per
trovare coloro che sono diventati maestri nell’amore? Sì, abbiamo
davvero bisogno di tali persone. Yogananda era una di loro.
Caro lettore, vorremmo condividere con te alcune storie, raccontate
da un discepolo diretto di Yogananda, Swami Kriyananda.
Desideriamo farlo per due motivi: per dimostrare che Yogananda ha
il diritto (e il dovere!) di scrivere sull’amore; e per farti comprendere
che anche tu possiedi le stesse potenzialità. I maestri, infatti, non
vengono mai per essere applauditi, ma per indicarci il nostro
potenziale più alto.
Ecco cosa racconta Swami Kriyananda riguardo al momento
speciale in cui vide Yogananda per la prima volta: “Se qualcuno mi
avesse detto che era possibile trovare così tanta radiosità, gioia
dinamica, semplice umiltà e amore in un singolo essere umano, gli
avrei risposto - forse con un sospiro di rimpianto - che tale
perfezione nell’uomo non è possibile ... Non avevo mai incontrato
nessuno il cui volto irradiasse così tanta bontà, umiltà e amore”.
Tra le prime parole che Yogananda rivolse a Kriyananda vi furono
queste: “Ti do il mio amore incondizionato”. Per Kriyananda fu l’inizio
della scoperta di un amore che non aveva mai conosciuto prima.
Non stupisce, quindi, che i discepoli di Paramhansa Yogananda lo
abbiano definito un”’incarnazione amore .
L’amore di Yogananda era radicato in Dio e nella profonda saggezza
impersonale. “Vidi il mio cuore dischiudersi come un fiore sotto i
raggi dell’amore del Maestro” scrive Kriyananda. “Quando meditavo
su di lui, sentivo spesso un’onda di pace o di amore discendere su di
me e infondere tutto il mio essere ... Yogananda possedeva lo
straordinario dono dell’amicizia universale. Ognuno di noi, in qualche
modo, si sentiva amato da lui in modo unico”.
“Ama i tuoi nemici” ha insegnato Cristo. Yogananda era l’esempio di
un amore così vasto. Per molti anni un uomo lo diffamò, a causa di
un’intensa gelosia nei suoi confronti. Un giorno, meno di una
settimana prima del trapasso del Maestro, i due si incontrarono a un
ricevimento. “Ricordati,” gli disse Yogananda guardandolo negli
occhi con profondo perdono “ti amerò sempre!”.
L’amore può operare le guarigioni più grandi e i più grandi miracoli.
Yogananda racconta un episodio, avvenuto nel 1926 durante una
sua conferenza a New York, nella famosa Carnegie Hall: “Avevamo
cantato il canto “O Dio splendido” per oltre un’ora. Tremila persone si
erano unite a me intonando gioiosamente questo canto. Molte erano
in estasi. Subito dopo, un uomo irruppe nella stanza dei colloqui.
Con un gesto drammatico, lanciò una pistola sul tavolo ed esclamò:
“Dovrei ucciderti per quello che mi hai fatto stasera! Non posso più
tornare alla mia vita di prima!”. Tale è il potere dell’amore di Dio!”.
Possa il miracolo dell’amore manifestarsi anche nella tua vita. Possa
questo libro toccarti, istruirti e trasformarti. Possa tu scoprire in esso
i segreti dell’Amore, forse nascosti in luoghi in cui ancora non avevi
cercato. E possa il più grande tesoro possibile, quello del vero
Amore, espandersi nel tuo cuore e trasformare la tua vita in un canto
di gioia.

Con amore, I tuoi amici diAnanda Edizioni


CAPITOLO PRIMO L’AMICIZIA L’ARTE DI ATTRARRE GLI AMICI
L’amicizia è l’amore di Dio che brilla attraverso gli occhi dei tuoi cari,
è l’invito a bere il nettare della Sua unità che dissolve ogni forma di
egoismo. L’amicizia è lo squillo di tromba di Dio, che invita l’anima a
eliminare le divisioni che la separano dalle altre anime e da Lui. La
vera amicizia lega due anime in maniera così completa che esse
riflettono l’unità dello Spirito.
La vera amicizia è aperta e rivolta a tutti. L’attaccamento egoistico a
un singolo individuo, con l’esclusione di tutti gli altri, impedisce lo
sviluppo dell’amicizia divina. Estendi i confini del regno splendente
del tuo amore, includendo gradualmente in essi la tua famiglia, i tuoi
vicini, la tua comunità, il tuo Paese, tutti i Paesi: in breve, tutte le
creature senzienti. Sii un amico cosmico, pervaso dalla gentilezza e
dall’affetto per tutto il creato di Dio, spargendo amore ovunque.
Per avere degli amici, devi comportarti in modo amichevole. Se apri
la porta al potere magnetico dell’amicizia, un’anima o più anime dalle
vibrazioni simili alle tue saranno attratte da te. Più sarai amichevole
verso tutto il creato, maggiore sarà il numero dei veri amici che
troverai.
Se fra due anime esiste una vera amicizia ed esse cercano insieme
l’amore spirituale e l’amore di Dio, se il loro unico desiderio è essere
al servizio l’uno dell’altro, allora la loro amicizia produrrà la fiamma
dello Spirito. Se raggiungi la perfezione dell’amicizia divina e ricerchi
la perfezione spirituale assieme ai tuoi amici, troverai l’unico Grande
Amico.
LE LEGGI INFALLIBILI DELL’AMICIZIA Non essere né troppo intimo
né troppo distaccato nei confronti di un amico. Non porgli dei limiti,
affermando: “Conosco ogni piccola cosa di te”. Il rispetto e l’amore
fra amici crescono con il tempo. “La confidenza genera il disprezzo”
fra coloro che non si aiutano l’un l’altro e che sono egoisti,
materialisti e incapaci di ispirazione o di sviluppare il sé. Più grande
è il servizio reciproco, più profonda è l’amicizia. Perché Gesù ha così
tanti seguaci? Perché egli, come gli altri grandi maestri, è
ineguagliabile nel servizio prestato all’umanità.
Per attrarre degli amici devi avere le qualità di un vero amico.
L’amicizia cieca può trasformarsi all’improvviso in odio cieco.
Attraverso l’impegno reciproco si costruiscono la saggezza e la
comprensione spirituale, che legano due anime con le leggi
dell’eterno amore divino.
L’amore e l’amicizia fra gli esseri umani sono fondati sul servizio a
livello fisico, mentale o lavorativo. Si fondano perciò su basi effimere
e condizionate. L’amore divino si fonda sul servizio a livello spirituale
e intuitivo, ed è perciò eterno e incondizionato.
Se esiste l’amicizia perfetta fra due cuori o fra un gruppo di cuori di
un’organizzazione spirituale, quell’amicizia rende perfetto ogni
singolo individuo. Nel cuore purificato dall’amicizia puoi contemplare
la porta aperta dell’unità, attraverso la quale dovresti invitare le altre
anime a entrare: le anime di coloro che ti amano e quelle di coloro
che non ti amano. Quando l’amicizia divina regnerà suprema nel
tempio del tuo cuore, la tua anima si fonderà con l’immensa Anima
Cosmica, liberandosi così dai legami che la separavano dall’intero
creato di Dio.
Non considerare nessuno come un estraneo. Impara a sentire gli
altri come tuoi simili. L’amore per la famiglia è semplicemente uno
dei primi esercizi del corso sull’Amicizia del Maestro Divino, mirato a
preparare il tuo cuore all’amore universale. Senti il sangue di Dio che
scorre nelle vene di tutte le razze. Come è possibile odiare un altro
essere umano, appartenente a un’altra razza, quando si è
consapevoli che Dio vive e respira nell’intero creato? Siamo
americani o indù o di qualsiasi altra nazionalità soltanto per pochi
anni, ma siamo per sempre i figli di Dio. L’anima non può essere
imprigionata nei confini costruiti dall’uomo: la sua nazionalità è lo
Spirito, il suo Paese è l’Onnipresenza.
Ciò non significa che devi conoscere e amare personalmente ogni
singolo essere umano e ogni singola creatura vivente. Devi soltanto
essere pronto, in ogni momento, a diffondere la luce altruistica
dell’amicizia a tutte le creature viventi che ti capita di incontrare.
Questo richiede costante preparazione e impegno mentale: in altre
parole, altruismo. Il sole splende allo stesso modo sul diamante e sul
carbone, ma il primo ha sviluppato le qualità che gli permettono di
riflettere la luce del sole e brillare, mentre il secondo ne assorbe
soltanto la luce. Segui l’esempio del diamante quando interagisci
con gli altri; brilla e rifletti la luce dell’amore di Dio.

PERCHÉ AMARE I TUOI NEMICI?


Il segreto della forza di Cristo è racchiuso nel suo amore per tutti,
persino per i suoi nemici. È molto meglio conquistare con l’amore il
cuore di una persona che ti odia, piuttosto che sconfiggerla con un
qualsiasi altro mezzo. All’uomo comune un insegnamento del genere
può sembrare assurdo, perché egli vuole ricambiare lo schiaffo che
ha ricevuto con altri dieci schiaffi e, per essere sicuro, restituire il
doppio dei calci ricevuti. Perché dovresti amare il tuo nemico? Devi
amarlo per portare i raggi risananti del tuo amore nel suo cuore
straziato dall’odio e bruciare così le barriere dell’infelicità che
separano la tua anima dalla sua.
Evita di compiere azioni che danneggiano te stesso o gli altri. Se sei
indulgente con te stesso o se assecondi i vizi di un tuo amico, in
realtà sei un nemico travestito da amico. Se sei sincero con te
stesso e se sei un vero amico per gli altri, conquisterai l’amicizia di
Dio.
IL CUORE DELL’AMICIZIA Dimorerò nei cuori come l’amico
sconosciuto, suscitando continuamente in essi sentimenti ardenti e
spronandoli in silenzio, attraverso i loro nobili pensieri, a rinunciare al
torpore della terrenità.
Sentirò chi si considera mio nemico come un mio fratello divino,
nascosto dietro il velo dell’incomprensione. Strapperò quel velo con
il pugnale dell’amore cosicché, davanti alla mia umile e clemente
comprensione, egli accetti l’offerta delle mie buone intenzioni.
La porta della mia amicizia sarà sempre aperta sia per i fratelli che
mi odiano sia per i fratelli che mi amano.
Amerò il mio prossimo come me stesso. Troverò la salvezza
servendo i miei simili.
LA VIA SOCIALE ALL’ONNIPRESENZA* Per raggiungere
l’onnipresenza attraverso la via sociale è necessario espandere il
seme dell’amore divino custodito nella propria anima. Troppo amore
per il proprio ego imprigiona l’anima nei limiti del corpo. L’anima è il
riflesso onnipresente dello Spirito che pervade il tutto. L’ego è la
coscienza dell’anima limitata dal corpo. L’anima sotto forma di ego
dimentica la propria onnipresenza e si sente limitata dal corpo.
Quando l’ego, attraverso la compassione, comincia a sentire se
stesso negli altri corpi, inizia a recuperare l’onnipresenza
dimenticata. A differenza dell’uomo terreno, che ha una visione
molto limitata, l’anima divina non agisce soltanto per se stessa come
se fosse un corpo unico, ma anche attraverso il corpo degli altri.
Devi imparare a cercare il nutrimento, la prosperità, la guarigione o
la saggezza per te stesso non soltanto in un unico corpo, ma in tutti
gli altri corpi.
Per sviluppare la Coscienza Cosmica* tramite la via sociale, devi
amare la tua famiglia, i tuoi vicini, il tuo Paese e il mondo intero
come te stesso. Tu sei il re, e il regno del tuo amore non include
soltanto tutti gli esseri umani, ma anche gli animali, i fiori, le stelle e
tutte le creature viventi. Ama tutti gli uomini come i tuoi fratelli, ama
tutte le donne come le tue sorelle, ama tutte le persone anziane
come i tuoi genitori e ama tutti gli esseri umani - dalla pelle nera,
mulatta, gialla, bianca, rossa e olivastra - come i tuoi amici e i tuoi
fratelli. Questa è la via sociale per raggiungere la Coscienza
Cosmica.
Yogananda insegnava tre sentieri specifici che conducono
all’esperienza dell’onnipresenza: la “via della disciplina”
(autocontrollo), la “via della meditazione” (interiorizzazione) e
la “via sociale” (amore). Qui viene spiegata la “via sociale”.
(N.d.T.)
La coscienza di Dio al di là della creazione. (N.d.T.)
 
LA SAGGEZZA NELL’AMICIZIA Alcune anime fin dal primo sguardo
ci son care. Altre, per quanto le incontriamo, non toccano il nostro
cuore. Donna Saggezza, però, continua a sussurrare: “Divino è
amare tutti con lo stesso amore”.

CHE COS’È LA VERA AMICIZIA?


L’amicizia è l’attrazione spirituale e universale che unisce le anime
nel legame dell’amore divino. Se apri la porta al potere magnetico
dell’amicizia, un’anima o più anime dalle vibrazioni simili alle tue
saranno attratte a te. L’amicizia è la manifestazione dell’amore di Dio
nei tuoi confronti espresso attraverso i tuoi amici, che rappresentano
il tesoro più prezioso che un essere umano possa avere.
Tu attrai le anime simili alla tua: è la legge della vibrazione.
L’amicizia è eterna. Se, attraverso l’amicizia che hai costruito, Dio si
è risvegliato in te, allora hai creato l’amicizia più grande di tutte.
Il segreto della vera amicizia è cercare insieme l’evoluzione
dell’anima. L’amicizia non deve mai avere come fine l’ottenimento di
un risultato o di uno stato materiale. L’amicizia è la consapevolezza,
sempre più profonda, dell’uguaglianza e della fusione delle anime,
con l’esclusione di qualsiasi scopo materiale.
Soltanto attraverso l’impegno reciproco si costruiscono la saggezza
e la comprensione intuitiva che legano due anime con le leggi
dell’eterno amore divino, un amore incondizionato e fondato sul
servizio a livello spirituale.
L’amicizia è la forma d’amore più pura. L’amore dei genitori per i figli
è di natura compulsiva, come l’amore dei figli per i genitori e l’amore
degli amanti, ma nella vera amicizia non esiste compulsione.
L’amore è servizio. Se desideri l’amore dei tuoi amici o del mondo
intero, devi essere loro d’aiuto.
SII AMICO DEI TUOI NEMICI Devi essere amico persino del tuo
nemico perché, se diventi ostile nei suoi confronti, accrescerai la sua
ira e lo trasformerai in un avversario ancora più grande. Chiunque
prova a fare del male agli altri, prima di tutto fa del male a se stesso.
Non puoi odiare gli altri senza prima avvelenare te stesso. Odiare va
contro il tuo stesso interesse.
Ricorda: Dio è nel tuo nemico tanto quanto nel tuo amico. Quando
riconosci Dio in coloro che ti amano e in coloro che ti odiano, quando
riconosci il Suo amore onnipervadente, allora realizzerai la Sua
onnipresenza.
L’odio si diffonde attraverso l’etere. Se qualcuno trasmette odio e tu
sei sintonizzato su quella frequenza, lo assorbirai; ma se sei
sintonizzato sull’amore, per quanto gli altri possano trasmettere
vibrazioni di odio, tu non le percepirai. Devi coltivare l’amore
presente nel tuo cuore, perché l’amore è la calamita che attira le
anime verso di te ed è il pugnale che distrugge l’odio.
Nell’amicizia pura troverai Dio. Se vuoi essere un vero amico, devi
riconoscere l’anima. Quando consideri te stesso come un’anima,
allora puoi diventare un amico perfetto. Se non riesci a essere amico
di nessuno, tu non rispetti la legge divina dell’espansione del sé,
l’unico strumento per far crescere la tua anima nello Spirito. Se sei
sincero con te stesso e se sei un vero amico per gli altri, conquisterai
l’amicizia di Dio.
LO SCOPO DIVINO DELL’AMICIZIA L’amicizia è l’attrazione
spirituale e universale che unisce due anime nel legame dell’amore
divino. Lo Spirito era Uno. Attraverso la legge della dualità, è
diventato duplice: positivo e negativo. Poi, con la legge dell’infinito
applicata alla legge della relatività, è diventato multiplo. Adesso
l’Uno nella sua molteplicità cerca di unire i molteplici aspetti e
trasformarli in unità. Lo sforzo dello Spirito di unificare le tante anime
nell’Uno si manifesta attraverso le nostre emozioni, l’intelligenza e
l’intuizione, e trova espressione nell’amicizia.
L’AMICIZIA Che cos’è l’amicizia?
È l’intreccio delle corde purpuree di due cuori?
È la fusione di due menti in un’unica, grande mente?
È lo zampillio congiunto dell’amore, sgorgato per fortificare l’impeto
dell’amore nelle anime aride?
È la rosa sbocciata fra due ramoscelli simili d’uno stesso
compassionevole ramo?
È un pensiero solo in due corpi diversi?
O forse l’amicizia è come due forti stalloni di colore e temperamento
diversi, che trainano insieme, con un’unica visione, il carro della vita
verso la stessa meta?
L’amicizia è fondata sull’uguaglianza o sulla disuguaglianza? È
costruita sulle fondamenta delle differenze?
L’amicizia è l’accordo irriflessivo, la mano nella mano, il cammino
cieco di due anime che gioiscono scioccamente della follia comune,
per poi precipitare nella fossa della disillusione?
L’amicizia è nobile, fruttuosa, santa: quando due anime camminano
insieme nella diversità eppure con armonia, nell’accordo e nel
disaccordo, migliorando se stesse con entusiasmo e varietà, con il
desiderio comune di trovar conforto nella vera felicità.
Se l’amante mai cerca conforto per sé sacrificando l’amato, è proprio
in quel giardino di altruismo che sboccia la fragrante, perfetta
amicizia.
Perché l’amicizia è un ibrido, frutto di due anime, è la fragranza di
due fiori diversi, mischiata e diffusa dalla brezza avvolgente
dell’amore.
L’amicizia nasce dal cuore di affinità inspiegabili, segrete.
L’amicizia è la fontana dei sentimenti sinceri.
L’amicizia cresce nell’affinità e nella differenza.
L’amicizia si assopisce o muore nella familiarità e marcisce nei
desideri concupiscenti, egoistici e limitati.
L’amicizia cresce alta e robusta nel terreno dell’unità di corpo, mente
e anima.
Le pretese, gli inganni, il senso sordido del possesso, la mancanza
di cortesia, il gretto egoismo, il sospetto sono tutti cancri che
divorano il cuore dell’amicizia.
Oh, amicizia! Pianta fiorita, sbocciata in paradiso!
Sei nutrita nel suolo dell’amore incondizionato, nella ricerca comune
dell’evoluzione spirituale di due anime che si spianano l’un l’altra la
via.
E sei bagnata dalle cure più trepide e dalla rugiada della dolcezza,
interiore ed esteriore, dalla devozione, profonda e altruistica, del
cuore.
Oh, amicizia! Laddove i tuoi fiori, sbocciati nell’anima, si adagiano,
là, su quel santuario sacro e fragrante, l’Amico di tutti gli amici anela
a venire e restare!
L’ISTINTO DELL’AMICIZIA Lo sforzo divino di unire l’umanità
dilaniata dal conflitto si manifesta nel tuo cuore con l’istinto
dell’amicizia.
Fa’ tutto il possibile per ritrovare i tuoi amici delle incarnazioni
passate, amici che riconoscerai dalle caratteristiche familiari: fisiche,
mentali e spirituali. Elevandoti al di sopra delle considerazioni di
interesse materiale e persino spirituale, perfeziona le tue amicizie,
iniziate in una vita precedente, trasformandole in amicizia divina.
Quando l’amicizia divina regnerà suprema nel tempio del tuo cuore,
la tua anima si fonderà con l’immensa Anima Cosmica, liberandosi
dai confini limitanti che la separavano da tutto il creato, animato e
inanimato, di Dio.
Capitolo secondo LA FOLLIA
DELL’EGOISMO
IL GIUDIZIO Ogni volta che sparli di un’altra persona per il gusto del
pettegolezzo o per la forza dell’abitudine, ricordati che sarai
giudicato, allo stesso modo, dal Padre Celeste. Quello che semini,
raccogli. Se racconti ai quattro venti le debolezze degli altri, la Legge
Divina, come per mistero, renderà pubbliche le tue intime colpe.
Il pettegolezzo non guarisce mai chi ne è vittima: scatena soltanto
rabbia, disperazione e vergogna, e rafforza la determinazione a
continuare a sbagliare. C’è un proverbio che dice: “L’uomo che ha
perso un orecchio attraversa il villaggio rasentando i muri, per
mostrare agli abitanti l’orecchio sano e nascondere quello che ha
perduto. Ma chi ha perso tutte e due le orecchie passa per la piazza
del paese, perché non può più nascondersi”.
Se si parla in maniera inopportuna degli errori morali di qualcun
altro, quella persona non proverà più vergogna e disperazione, come
l’uomo che ha perso tutte e due le orecchie, e così non farà nessuno
sforzo per migliorare. Ecco perché non devi mai giudicare gli altri,
per non danneggiarli con il tuo giudizio.
“Non giudicare gli altri. Giudica te stesso”. Se ti piace parlare a gran
voce delle colpe degli altri, allora soddisfa la tua brama parlando
apertamente dei tuoi peccati segreti, e guarda se è piacevole anche
solo per un minuto. Se non puoi sopportare che i tuoi difetti siano
sotto gli occhi di tutti nemmeno per un minuto, allora non devi gioire
nel parlare male degli altri.
Quando parli male di un’altra persona, tu ingigantisci le sue colpe.
La gente è pronta a crocifiggere la vittima dei tuoi pettegolezzi senza
conoscere le circostanze che l’hanno resa moralmente debole.
Naturalmente, in casi molto rari, la paura delle critiche può spingere
le persone a comportarsi in maniera corretta, ma spettegolare dei
difetti di qualcun altro serve soltanto a fargli perdere il desiderio di
comportarsi bene. Inoltre, se parli male di qualcuno, le sue piccole
debolezze verranno ingigantite, mentre chi commette debolezze ben
più grandi passerà inosservato.
Se nella casa della tua mente c’è sporcizia, rimboccati le maniche e
comincia a pulire, invece di perdere tempo sparlando della sporcizia
mentale degli altri. Di solito, coloro che si autoeleggono a giudici si
dimenticano di esaminare le proprie debolezze interiori e pensano di
essere nel giusto perché percepiscono le colpe degli altri. Non
nasconderti dietro questa ingannevole cortina di fumo mentale.
Finché non ti liberi dalle tue colpe, non hai nessun diritto di dire agli
altri come liberarsi da quelle stesse colpe che ti tormentano.
Soltanto una persona gentile, saggia e perfettamente equilibrata è
nella posizione di giudicare gli altri. Secondo la legge di causa ed
effetto, se giudichi gli altri con gentilezza, riceverai lo stesso
trattamento dal principio della Verità che governa segretamente tutte
le nostre vite. Se giudichi gli altri con cattiveria, riceverai critiche
negative dagli altri e ti sentirai infelice.
Non è saggio rivelare le debolezze degli altri, provocando imbarazzo
e risentimento. Giudicare con crudeltà le azioni sbagliate degli altri ti
fa dimenticare che il peccatore è soltanto un figlio di Dio in preda
all’errore. Dovresti odiare il peccato ma non il peccatore, poiché egli
è un tuo fratello divino, la cui comprensione è oscurata
dall’ignoranza. Il giudizio deve avere soltanto il fine di curare, e non
essere un’impietosa espressione di rabbia. Dovresti trattare la
persona in preda all’errore come tratteresti te stesso se fossi colpito
dall’errore. La legge divina ti giudica con lo stesso spirito con cui tu
giudichi gli altri.
LA SCORTESIA Le parole scortesi sono le spietate assassine delle
amicizie di una vita e dell’armonia familiare. Bandisci per sempre le
parole scortesi dalle tue labbra, e la tua vita domestica sarà al sicuro
dai problemi. Le parole dolci e sincere sono nettare per le anime
assetate.
Vestiti in maniera attraente, indossando gli abiti eleganti delle parole
cortesi e sincere. Per prima cosa, sii gentile con i tuoi parenti
prossimi. Se riesci a esserlo, sarai naturalmente gentile con tutti gli
altri. La vera felicità domestica è fondata sull’altare della
comprensione e delle parole gentili.
Per essere gentili, non è necessario essere d’accordo su ogni cosa.
Anche se non sei d’accordo, rimani sempre calmo e cortese. È
debolezza umana arrabbiarsi e rimproverare, ma è segno di forza
divina tenere le redini della collera e delle parole. Comportati bene, a
prescindere da cosa sia a provocarti. Con calmo silenzio o con
parole sinceramente gentili, dimostra che la tua gentilezza è più
potente della cattiveria dell’altra persona. Davanti alla calda luce del
tuo perdono, tutto l’odio accumulato dai tuoi nemici si scioglierà.
L’IPERSENSIBILITÀ L’emotività è dovuta alla mancanza di controllo
sul sistema nervoso. A volte un pensiero attraversa la mente e i
nervi si ribellano contro quel pensiero. Anche se c’è una ragione per
essere sconvolti, non bisogna farsi prendere dalle emozioni o
dall’agitazione. Se senti che c’è una ragione per essere turbato e
riesci lo stesso a controllarti, allora sei padrone di te stesso.
Non bisogna essere suscettibili o autocommiserarsi, perché così si
accresce la propria ipersensibilità. Forse provi risentimento verso
qualcosa e nessuno sa cos’è. Guarda dentro te stesso e rimuovi la
causa di quella sensazione.
Molte persone pensano di doversi commiserare e che
l’autocommiserazione porti un soffio di sollievo, ma in realtà è una
droga come l’oppio. Ogni volta che l’oppiomane assume la droga,
diventa sempre più dipendente. Sii duro come l’acciaio contro
l’autocommiserazione.
Devi essere in grado di controllare il tuo umore all’istante. Se il fuoco
dell’emotività corrode il tuo cuore e gli permetti di dimorare dentro di
te, brucerà le fibre della tua pace. Devi essere in grado di controllarti,
riconoscendo che l’ipersensibilità non è altro che un agente di
Satana che cerca di distruggere la tua pace. Ogni volta che
l’emotività visita il tuo cuore, essa crea un’interferenza nella radio
della tua anima e ti scollega dalla canzone divina della pace, quella
canzone che risuonerebbe dentro di te se tu non fossi ipersensibile.
Ogni volta che sopraggiunge l’emotività, cerca di vincere le tue
emozioni e non dare la colpa agli altri. Assumiti le tue responsabilità:
è l’unico modo per liberarsi dell’ipersensibilità.
LA CRITICA DISTRUTTIVA Ci sono due tipi di critica: costruttiva e
distruttiva. Se le critiche sono indirizzate a persone che si risentono
per il giudizio ricevuto, allora è un caso di critica distruttiva. La critica
costruttiva consiste nel dare consigli illuminanti agli amici che
vogliono il tuo aiuto e l’hanno richiesto. La critica costruttiva è data
con amore.
Non è facile criticare gli altri con esattezza e gentilezza, se prima
non sai di poter criticare te stesso alla perfezione. Se riesci a
individuare con chiarezza i difetti degli altri e a considerarli con
compassione, come se fossero i tuoi, allora la tua è una critica
costruttiva.
La critica silenziosa è molto più dannosa della critica espressa a
parole. È molto sciocco criticare gli altri dentro di sé, in silenzio.
Ripulisci la tua mente da tutte le critiche ostili nei confronti degli altri.
Se gli altri hanno chiesto il tuo giudizio, esprimi le tue critiche con
uno sguardo benevolo o un accenno amorevole, con il minor numero
di parole possibili. Non ripetere i tuoi consigli più di due volte. Lascia
che la tua critica amorevole germogli come un seme nel terreno
delle anime che la ricevono. Se vogliono coltivare quei semi, è un
loro privilegio. Non puoi costringere gli altri a fare quello che vuoi.
Con la critica giusta al momento giusto, puoi essere di grande aiuto
agli altri.
Quando i veli dell’ignoranza cadranno dagli occhi della tua anima,
sarai in grado di valutare con esattezza i pregi e i difetti degli altri.
Non imparerai soltanto a essere tollerante, ma anche a venerare
soltanto il bene e a provare totale indifferenza per ciò che è
psicologicamente malsano.
Perdoniamo noi stessi in ogni circostanza. Perché allora non
dovremmo perdonare anche gli altri in ogni circostanza? Quando
commettiamo un errore, non vogliamo mai rendere pubbliche le
nostre colpe, ma quando sbagliano gli altri, ci piace sparlare subito
dei loro errori. Quando l’amore divino possiede il tuo cuore, allora
diventi un giudice divino. Un giudice divino è un guaritore che ha il
coraggio di prendersi la spiacevole responsabilità di correggere i
suoi stessi figli con un unico scopo in mente: migliorarli.
L’INVIDIA Se sei una donna bruttina e sei invidiosa delle donne belle
per natura, allora usa tutti i trucchi di bellezza, nei limiti del possibile,
per diventare più attraente. Ancora meglio: se è brutto il tuo corpo,
allora abbellisci la tua anima con gli ornamenti preziosi della
sincerità, della personalità magnetica, dei sorrisi inebrianti e
contagiosi, della straordinaria cultura e dell’efficienza completa, per
soddisfare le richieste e il temperamento della persona più esigente.
Ricordati cosa ti rende bella sul serio. I bei corpi dalle anime senza
valore sono soltanto scheletri che si nascondono dietro il liscio
sepolcro della carne. Vivere e agire come se non si avesse l’anima
equivale a essere morti.
Se sei invidioso o invidiosa dell’aspetto fisico di un’altra persona,
continua a praticare la disciplina interiore, finché non adornerai la tua
anima con le qualità seducenti di un’anima superiore. Abbellisci il tuo
viso con il sorriso accattivante che dissolve la tristezza. Indossa il
sorriso che nasce dalla coscienza pulita, dal comportamento retto,
dalla bontà, dalla grazia interiore ed esteriore.
Se sei invidioso della salute di un’altra persona perché è più florida
della tua, allora fai tutto il possibile per seguire le regole per una
buona salute con accuratezza, pazienza e perseveranza, finché non
godrai anche tu di un’ottima salute.
L’invidia può essere costruttiva, oltre che distruttiva. Quando l’invidia
è costruttiva e porta beneficio, allora è positiva. Se sei invidioso del
tuo rivale sul lavoro e indirizzi tutti i tuoi sforzi per migliorare la tua
attività e ottenere un successo maggiore, l’invidia può essere
vantaggiosa. Tuttavia, se non si prendono le dovute precauzioni,
l’invidia costruttiva può trasformarsi in invidia distruttiva. L’invidia
distruttiva è un sentimento malvagio, che mette a repentaglio anche
gli interessi della persona invidiosa, oltre a quelli dell’oggetto della
sua invidia.
ADULAZIONE CONTRO VERITÀ È sempre meglio dire la verità, ma
è ancora meglio dire verità piacevoli ed evitare quelle spiacevoli. Se
ti rivolgi a uno zoppo, chiamandolo: “Ehi, Signor Zoppo!”, dici la
verità, ma è una verità dannosa e spiacevole, che dovrebbe essere
evitata. Non è bene esprimere le critiche se non sono state richieste,
ma fa sempre bene ascoltare le critiche gentili, ed è ammirevole
riuscire a sopportare le critiche aspre ma sincere con un sorriso e
con apprezzamento e gratitudine.
L’adulazione è positiva se incoraggia una persona a comportarsi nel
modo giusto, ma è perniciosa se nasconde una ferita spirituale,
permettendole di suppurare e avvelenare l’anima con l’ignoranza. A
tutti piace essere adulati, come a molti piace mangiare, senza
saperlo, il miele avvelenato. Nel nostro intimo tendiamo anche a
scusare i nostri difetti dannosi e nascondiamo le grosse pustole
psicologiche che possono scoppiare e avvelenare la nostra vita
spirituale.
Le adulazioni degli altri e i sussurri rassicuranti dei nostri stessi
pensieri accarezzano dolcemente il senso dell’udito. La saggezza
umana si fa spesso imprigionare dalle parole adulatorie velenose.
Molte persone perdono volentieri soldi, tempo, salute e persino il
carattere per le parole dolci e ingannevoli dei parassiti che si
spacciano per amici.
Un santo aveva un amico che lo criticava di continuo, con grande
dispiacere dei suoi discepoli. Un giorno uno dei suoi discepoli andò
da lui, esultando: “Maestro, il vostro nemico, quello che vi criticava
sempre, è morto”. Il maestro cominciò a piangere e disse: “Il mio
miglior giudice spirituale è morto. Il mio cuore è infranto”.
Molte persone preferiscono le adulazioni alle critiche intelligenti e si
lancerebbero senza esitazione contro le rocce per smentire i giudizi
severi dei sinceri maestri spirituali. Ogni volta che qualcuno ti critica,
gentilmente o aspramente, domanda a te stesso: “Mi sono lasciato
lusingare dalle parole dolci e ho permesso alla mia saggezza di farsi
imprigionare dalle mani dell’adulazione?”.

RICORDA...
Non puoi amare Dio e, allo stesso tempo, essere scortese nei
confronti del tuo prossimo. Non puoi amarLo ed essere pieno di
collera. Il tuo comportamento verso gli altri riflette, e al tempo stesso
condiziona, la tua coscienza interiore.
Non immaginare mai di poter conquistare l’amore di Dio se non
riesci a conquistare l’amore dei tuoi simili. Così come Lo ami,
dovresti amarLo in ogni persona e in ogni cosa.
Oh, Fontana dell’Amore, facci sentire che i nostri cuori e l’amore per
i nostri cari sono inondati dal Tuo Onnipresente Amore.
Oh, Grande Fonte dei fiumi dei nostri desideri, insegnaci a non
prosciugarci o a perderci nel deserto dei piaceri effimeri dei sensi.
Donaci la Tua benedizione, affinché i ruscelletti della nostra
compassione, del nostro affetto e del nostro amore mai si perdano
nell’aridità del desolato egoismo.

COME ESSERE UN AMICO


IL SERVIZIO È IL SEGRETO DELL’AMICIZIA Coltiva il sentimento
sincero dell’amicizia, perché soltanto così attirerai i veri amici. La
vera amicizia si fonda sull’aiuto reciproco: offri ai tuoi amici l’allegria
nei momenti di sconforto, la compassione nei momenti di dolore, il
consiglio nel momento del dubbio e l’aiuto materiale nei momenti di
estremo bisogno. L’amicizia è la condivisione sincera delle gioie e
delle avversità. Nell’amicizia si rinuncia con gioia, per la felicità di un
amico, ai piaceri egoistici o al proprio interesse, senza pensare alla
perdita o al sacrificio e senza calcolare il prezzo.
Non essere mai sarcastico con un amico. Non adularlo, a meno che
tu non lo faccia per incoraggiarlo.
Non dargli ragione se è nel torto. Se c’è vera amicizia, non si può
assistere con indifferenza alla felicità falsa e disastrosa di un amico.
Ciò non significa che devi discutere con lui. Prova a dargli
mentalmente un suggerimento o, se è richiesto il tuo consiglio,
donalo con amore e gentilezza. Gli sciocchi litigano; gli amici
discutono delle loro differenze.
Ci sono persone che non si fidano di nessuno e dubitano di poter
avere veri amici. Alcuni, in realtà, si vantano addirittura di cavarsela
senza amici. Se non riesci a essere amico di nessuno, tu non rispetti
la legge divina dell’espansione del sé, l’unico strumento per far
crescere la tua anima nello Spirito. Chi non riesce a ispirare fiducia
nei cuori degli altri, chi non è capace di estendere il regno del suo
amore e della sua amicizia ai territori delle altre anime, non può
sperare di espandere la sua coscienza al di sopra della Coscienza
Cosmica.* Se non riesci a conquistare i cuori degli uomini, non
riuscirai a conquistare il Cuore Cosmico.
La coscienza di Dio al di là della creazione. (N.d.T.)
 
L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE L’ambiente esterno e le
compagnie che frequenti sono di fondamentale importanza.
L’ambiente esterno, insieme all’ambiente interiore, controlla la tua
vita attraverso le abitudini, plasmando i tuoi gusti e le tue
inclinazioni. I problemi con il tuo ambiente derivano dalle tue azioni
passate, consce e inconsce. Devi incolpare soltanto te stesso, ma
senza sviluppare un complesso d’inferiorità. Le tribolazioni non
giungono per distruggerti, ma per farti apprezzare maggiormente
Dio. Non è Dio a mandarti quei tormenti; sono opera tua. Tutto ciò
che devi fare è resuscitare la tua coscienza dalla condizione di
ignoranza.
Ricordati che è l’ambiente interiore mentale di un individuo a essere
giudicato da Dio. Uno può essere un peccatore nel profondo del
cuore mentre vive in compagnia dei santi, oppure può essere un
santo in compagnia dei peccatori. Ciò che fa di una persona un
santo o un peccatore è, in larga misura, la compagnia che frequenta.
Se un peccatore è disposto a ravvedersi e vive in compagnia dei
santi, è destinato a cambiare, mentre un uomo spirituale ma
negligente, se frequenta cattive compagnie, peggiorerà. L’ambiente
mentale interiore è conseguenza della nostra reazione all’ambiente
esterno, sin dalla prima infanzia. Questo ambiente mentale interiore,
fatto di pensieri e abitudini mentali, guida le nostre azioni in maniera
quasi automatica.
IL SEGRETO DI UN AMBIENTE FELICE Se vuoi essere amato,
comincia ad amare coloro che hanno bisogno del tuo amore. Se vuoi
che gli altri provino compassione per te, comincia a mostrare
compassione per le persone che ti circondano. Se vuoi essere
rispettato, impara a essere rispettoso con tutti, sia giovani sia vecchi.
Qualsiasi cosa vuoi che gli altri siano per te, siilo tu per primo. Allora
scoprirai che gli altri si comporteranno nello stesso modo con te.
È facile desiderare che gli altri si comportino con te in modo
impeccabile, ed è facile vedere i loro difetti, ma è molto difficile
comportarsi correttamente e considerare i propri difetti. Se ti
ricorderai di comportarti correttamente, gli altri proveranno a seguire
il tuo esempio. Se riuscirai a individuare i tuoi difetti senza sviluppare
un complesso di inferiorità e se ti impegnerai continuamente a
correggerti, allora userai il tuo tempo in maniera molto più proficua
che se l’avessi passato a desiderare che gli altri fossero migliori. Il
tuo buon esempio sarà molto più efficace per cambiare gli altri di
quanto possano esserlo i tuoi desideri, la tua collera o le tue parole.
Più migliori te stesso, più eleverai gli altri attorno a te. Più diventerai
felice, più felici saranno coloro che ti circondano.
L’EGOISMO: POSITIVO E NEGATIVO Se vuoi essere felice, il tuo
fine supremo deve essere far felici gli altri. Non essere mai
orgoglioso del tuo altruismo. Pensa sempre che agisci per la tua
felicità, e che troverai la gioia più grande se farai felici gli altri. Non
puoi insegnare i principi dell’altruismo al prossimo, se prima non
pratichi la generosità “egoistica” nella tua vita.
Qualsiasi cosa fai agli altri, gli altri la faranno a te. Se sei un esempio
di egoismo, gli altri si comporteranno da egoisti con te.
L’autoconservazione è un istinto, ma Dio ti ha donato la memoria,
l’intelligenza e l’immaginazione per capire i problemi altrui. Troverai
la felicità se aiuterai chiunque incrocerà il tuo cammino.
Evita l’egoismo negativo, che è la causa di tutti i problemi, personali
e collettivi. Per prima cosa sono stati inventati gli archi e le frecce,
per difendere l’egoismo di un individuo dall’egoismo di un altro
individuo. Poi sono state inventate le pistole, le mitragliatrici e i gas
tossici, per difendere l’egoismo di un gruppo di persone dall’egoismo
di un altro gruppo. Ci sarà ancora tanta sofferenza, prima che
l’umanità comprenda che l’egoismo di un Paese è distruttivo proprio
come l’egoismo di un individuo.
La tua sicurezza più grande è rappresentata dalla buona volontà
degli altri. Se sei seduto sul trono dei cuori degli altri, allora sei il re
più grande del mondo. Se in un paese vivono cento persone, e
ognuna di queste cerca di prendere qualcosa dall’altra, ognuna di
loro avrà novantanove nemici. Se invece ognuna di queste persone
cerca di aiutare l’altra, allora tutti avranno novantanove amici. Gesù
ha sacrificato il suo corpo per l’umanità, eppure gode della vita
eterna. Sacrificando se stesso, Gesù si è preso cura del suo
benessere spirituale.
IL MONDO È LA TUA FAMIGLIA Ricordati che fai parte della
famiglia del mondo e che non puoi esistere senza di essa. Devi
pensare agli altri, quando pensi ai tuoi bisogni. È sbagliato pensare
soltanto a se stessi, escludendo tutti gli altri. Una nazione è costituita
da piccole comunità, a loro volta formate da individui. Anche se hai
un nemico, devi ricordarti che lui è il tuo prossimo. Ognuno è il
nostro prossimo, perché Dio è nostro Padre e siamo tutti figli Suoi.
Se pensi soltanto al benessere delle tue mani e dei tuoi piedi e non ti
curi della tua testa, il tuo cervello non funzionerà come si deve. Devi
occuparti dei bisogni di tutto il corpo. Allo stesso modo i cervelli - i
capi delle nazioni - devono lavorare in armonia con le mani e i piedi -
gli operai delle nazioni. Se sono divisi, ci saranno caos e sofferenza.
In realtà non possediamo niente. A un certo punto della nostra vita
dobbiamo separarci da tutto: per un incidente, per un furto, per
l’usura o per la morte. Ci è consentito l’uso delle cose soltanto per
un breve periodo. Quando ti viene dato qualcosa, devi sapere che è
tuo soltanto per un tempo limitato. Non devi provare alcun
attaccamento. Con il passare del tempo, i tuoi cari ti saranno portati
via. Ti sono stati donati soltanto per imparare a sacrificarti per gli altri
e a condividere le cose con loro.
Il vero Sé è la manifestazione dello Spirito dentro di te. Qualsiasi
cosa fai per il Sé può essere definita “egoismo”. L’egoismo positivo è
rappresentato dalle azioni che permettono di realizzare la pura
immagine del Sé interiore. L’egoismo negativo è ogni azione
compiuta per il proprio ego, contro il vero interesse del Sé.
“Ama il Signore Dio tuo con tutto te stesso” e “Ama il prossimo tuo
come te stesso”. Se osservi questi due comandamenti, non avrai
bisogno di seguirne altri.
CAPITOLO TERZO Come essere un amico COME TRASFORMARE
I NEMICI IN AMICI Esercitati ad amare chi non ti ama. Prova
compassione per chi non prova compassione per te. Sii generoso
con chi è generoso soltanto con se stesso. Se riversi odio sul tuo
nemico, nessuno di voi due riuscirà a percepire la bellezza intrinseca
della vostra anima.
Non hai bisogno di adulare il tuo nemico. Amalo in silenzio. Aiutalo in
silenzio ogni volta che ne ha bisogno, perché l’amore è sincero
soltanto quando è aiuto e si esprime attraverso le azioni. In questo
modo squarcerai i veli dell’odio e della meschinità, che nascondono
Dio dalla tua vista.
Se l’umiltà e le scuse da parte tua faranno emergere le buone
qualità di un nemico, allora non esitare a scusarti. Chi è in grado di
farlo ha chiaramente raggiunto un certo sviluppo spirituale, perché ci
vuole carattere per riuscire a scusarsi in maniera sincera e cortese.
E la consapevolezza della propria inferiorità che porta un uomo a
nascondersi dietro l’ostentazione dell’orgoglio. Tuttavia, non
incoraggiare chi commette un errore comportandoti in maniera
inopportunamente umile o contrita. Prendi in considerazione il suo
vero carattere. Sii pratico nel tuo idealismo.
RITROVARE GLI AMICI DELLE INCARNAZIONI PASSATE Ci sono
persone che frequenti tutti i giorni, ma per le quali non nutri
particolare simpatia. Impara ad amarle e ad adattarti a loro. Ci sono
persone che ti trasmettono la sensazione immediata di conoscerle
da sempre. Ciò indica che sono i tuoi amici delle incarnazioni
precedenti. Non trascurarli. Rafforza l’amicizia che esiste fra voi. Non
smettere mai di cercarli, perché la tua mente irrequieta può
sbagliarsi e non riconoscerli. Di solito ti sono molto vicini, attirati
dall’amicizia nata nel lontano passato. Gli amici sono la tua
collezione di gioielli splendenti dell’anima: continua ad aggiungere
altre gemme. In queste scintillanti galassie dell’anima, contemplerai
l’unico Grande Amico che ti sorride limpido e radioso. È Dio che
viene a trovarti, travestito da amico nobile e sincero, per servirti,
ispirarti e guidarti.
Un brutto carattere e un comportamento egoistico allontanano gli
amici delle incarnazioni passate, mentre un atteggiamento
amichevole li attira verso di te. Perciò, sii sempre pronto ad andare
incontro a questi amici. Non preoccuparti se uno o due di loro si
rivelano falsi e ti ingannano.
Ogni individuo ha il suo modello di bellezza esteriore e interiore. Ciò
che a uno pare brutto, a un altro può sembrare bello. In un’immensa
folla alcuni visi ti colpiranno all’istante per la loro bellezza, altri non ti
attrarranno in maniera particolare. L’attrazione immediata della tua
mente per le caratteristiche piacevoli, esteriori e interiori, di uno
sconosciuto è il primo indizio che hai trovato un amico del passato.
Tutti i tuoi cari che hai amato in passato si sentiranno attratti verso di
te per un senso prenatale dell’amicizia.
Non farti ingannare dalla bellezza fisica; chiediti se è il viso o il modo
di camminare di una persona - in breve, il suo aspetto - ad attrarli. A
volte il mangiar troppo e la mancanza di esercizio fisico possono
deformare la fisionomia di un amico, e cosi potresti non riconoscerlo.
A volte una bella donna può innamorarsi di un uomo brutto, o un
uomo di bell’aspetto può innamorarsi di una donna fisicamente poco
attraente, a causa dell’amicizia amorevole di un’incarnazione
passata.
Per essere sicuro che i tuoi occhi non ti abbiano ingannato riguardo
all’aspetto fisico del tuo presunto amico del passato, assicurati che
siate mentalmente e spiritualmente congeniali. Scava in profondità
nella mente di un’altra persona ed evita di farti condizionare dalle
piccole peculiarità, in modo da capire se i vostri gusti e le vostre
inclinazioni sono sostanzialmente simili. Cerca gli amici delle
incarnazioni passate, per continuare la vostra amicizia in questa vita
e perfezionarla nell’Amicizia Divina. Per raggiungere tale perfezione
non sempre è sufficiente una vita.
Quando vedrai, riunite tutte insieme sotto la volta della suprema
amicizia universale, le anime del passato, del presente e del futuro,
le stelle luccicanti, gli uccelli, le pietre mute e le sabbie scintillanti del
mare, allora la sete di amicizia del tuo cuore sarà per sempre
placata. Allora il creato di Dio risuonerà del canto liberatorio
dell’amicizia celeste, che dissolve ogni differenza. Allora l’Amico
Divino ti accoglierà a casa con gran gioia dopo le tue peregrinazioni
evolutive lungo i sentieri delle incarnazioni. Allora tu e Lui vi unirete
nella beatitudine dell’amicizia eterna.
Padre Celeste, fa’ che i nostri cari accorrano a noi e che, trovandoli,
possiamo trovare l’amicizia con tutti, e così trovare Te.
ESPANDI IL TUO AMORE A TUTTI I nostri congiunti sono coloro
che consideriamo nostri cari. Amare i parenti prossimi è un ottimo
esercizio per espandere la coscienza ed esercitarci ad amare tutti i
nostri simili come se fossero la nostra famiglia in Dio, poiché i nostri
familiari e gli sconosciuti sono ugualmente figli di Dio. Se limiti il tuo
amore alla famiglia, sperimenterai la Coscienza Cristica* soltanto in
modo limitato. Quando ami i tuoi vicini come se fossero la tua
famiglia allargata, tu esprimi un livello superiore di Coscienza
Cristica. Quando provi per tutta la gente l’amore che provi per i tuoi
cari, allora esprimi il massimo grado della Coscienza Cristica.
Ogni volta che incontri un cuore solitario o un fratello in lacrime
lungo la strada e il tuo cuore prova un moto di compassione per
quell’anima, hai espanso la tua coscienza verso la vera, infinita,
Coscienza di Cristo.
Il mio Maestro, Sri Yukteswar,* una volta mi chiese: “Ami la gente?”
e io risposi: “No, amo soltanto Dio”.
“Non è abbastanza” replicò il Maestro.
In seguito mi domandò ancora: “Ami la gente?”.
Allora sorrisi con beatitudine e risposi: “Non c’è bisogno di
chiedermelo”. Il mio Maestro potè vedere che in quel momento il mio
amore era troppo immenso per poterne parlare. Così si limitò a
sorridere.
La Coscienza Cristica: la coscienza onnipresente di Dio
all’interno della creazione. (N.d. T.)
Sri Yukteswar (1855-1936): “unito a Ishwara (Dio)”. Guru di
Yogananda, discepolo di Lahiri Mahasaya. Il suo nome di
famiglia era Priya Nath Karar e prima di diventare swami era
sposato e aveva una figlia. Yogananda lo chiamò
Gyanavatar (incarnazione di saggezza). (N.d. T.)
 
L’AMORE ALTRUISTA Quando sei un’unica cosa con l’Infinito, non
sei più consapevole di te stesso come ego: sai soltanto che l’onda
della vita non può fluttuare e danzare senza l’oceano alle sue spalle.
Se provi un forte attaccamento per le cose di questa vita, ti
dimenticherai di Dio. Ecco perché siamo destinati a perdere le cose:
non per essere puniti, ma per vedere se amiamo le piccole cose più
dell’Infinito.
Per il tuo sviluppo spirituale, in primo luogo devi seguire lo spirito
universale di Cristo. Ciò non significa che devi farti crocifiggere per
essere come Cristo! Tuttavia ogni desiderio inutile, in un certo senso,
dovrebbe essere crocifisso. Alcuni cercano i doni di Dio, ma coloro
che sono saggi cercano Dio, il Donatore di tutti i doni. Puoi provare a
compiacere gli altri, ma dopo un po’ si dimenticheranno di te.
Possono erigere una statua in tuo onore, ma solo in pochi la
guarderanno e si ricorderanno delle tue buone azioni.
Devi sviluppare la tua socievolezza, ma ciò non significa che devi
conoscere ogni persona al mondo in modo personale e individuale.
Devi invitare il mondo intero nel tuo cuore. La coscienza di Cristo
include tutto nel suo amore. Quella coscienza è nata nel corpo di
Gesù, e nel corpo degli altri grandi maestri. Finché non avrai
raggiunto quella coscienza, non giudicare mai nessuno.
Con quella coscienza, il tuo giudizio sarà sempre gentile e, in realtà,
sarà una semplice valutazione.
IL RICHIAMO DELL’AMICIZIA Dio vive e respira in ogni essere
vivente. Siamo americani o di qualsiasi altra nazionalità soltanto per
pochi anni, ma siamo per sempre i figli di Dio. L’anima non può
essere imprigionata nei confini costruiti dall’uomo: la sua nazionalità
è lo Spirito, il suo Paese è l’Onnipresenza.
Per prima cosa, ama la tua famiglia come te stesso. L’impulso più
forte è di amare soltanto te stesso, ma non appena riesci ad amare
qualcun altro come te stesso, o persino di più, ti sei evoluto
spiritualmente. Se invece ami te stesso più di chiunque altro, allora
sei prigioniero del tuo ego.
Se vuoi progredire spiritualmente, devi superare tre fasi: devi amare
la tua famiglia più di te stesso, il tuo Paese come ami la tua famiglia
e, infine, il mondo come ami il tuo Paese.
Se sei sincero con te stesso e sei un vero amico per gli altri,
conquisterai l’amicizia di Dio. Se non riesci a essere amico di
nessuno, non rispetti la legge divina dell’espansione del sé, l’unico
strumento per far crescere la tua anima nello Spirito. Chi non riesce
a ispirare fiducia nei cuori degli altri, chi non è capace di estendere il
regno del suo amore e della sua amicizia ai territori delle altre anime,
non può sperare di espandere la sua coscienza al di sopra della
Coscienza Cosmica. La vera amicizia lega due anime in maniera
così profonda che esse riflettono l’unità dello Spirito. Quando
l’amicizia divina regna suprema nel tempio del tuo cuore, la tua
anima si fonderà con l’immensa Anima Cosmica, liberandosi dai
confini limitanti che la separavano da tutto il creato, animato e
inanimato, di Dio.
MEDITAZIONE PER ESPANDERE L’AMORE Ripeti a te stesso: “Il
mio regno d’amore deve espandersi. Ho amato il mio corpo più di
qualsiasi altra cosa. Ecco perché mi sono identificato con il mio
corpo e sono limitato da esso. Con l’amore che provo per il mio
corpo, amerò coloro che mi amano. Con il vasto amore di coloro che
mi amano, amerò i miei cari. Con l’amore che provo per me stesso e
per i miei cari, amerò coloro che non conosco. Userò tutto il mio
amore per amare coloro che non mi amano e coloro che mi amano.
Inonderò tutte le anime con il mio amore incondizionato. Nel mare
del mio amore nuoteranno i membri della mia famiglia, i miei
compatrioti, tutte le nazioni e tutte le creature. Tutto il creato, tutta la
miriade di minuscoli esseri viventi, danzeranno sulle onde del mio
amore!”.

CAPITOLO QUARTO COME CREARE UN


MATRIMONIO SPIRITUALE
COME SCEGLIERE IL COMPAGNO PER LA VITA Quando scegli il
compagno per la vita, devi comprendere gli impulsi che ti
influenzano. Sei soggetto alle seguenti influenze: • Attrazione fisica •
Affinità di ideali • Attrazione estetica • Simpatia emotiva • Affinità
mentale • Brama materiale • Affinità vocazionale • Posizione sociale
• Inclinazioni morali • Richiamo dell’anima Molte giovani coppie si
sposano perché hanno in comune alcuni tratti mentali. L’unità
mentale è una delle indicazioni che si è scelta la persona giusta per
il matrimonio, ma non è sufficiente. Se non c’è l’unità interiore, l’unità
mentale può svanire.
Un giovane uomo afferma: “Lei mi piace perché ama guardare le
partite di calcio, come me. La amo perché le piace fumare, bere e
mangiare fuori, come a me. La amo perché ama i film e legge i libri
gialli, proprio come me”. Un altro dice: “La amo perché ama la
musica e la poesia e il lavoro, come me”.
Alcune coppie si sposano perché fanno lo stesso tipo di lavoro. Un
giovanotto dice: “Sono un attore del cinema. La amo perché fa
l’attrice, come me”.
Ai nostri giorni è molto importante trovare un compagno che si
interessi allo sviluppo del nostro lavoro. I medici e gli avvocati non
dovrebbero sposare persone gelose, che potrebbero ingelosirsi dei
loro pazienti e dei loro clienti.
Gli uomini di genio non dovrebbero sposare donne estremamente
intelligenti, perché è probabile che si scatenino delle discussioni.
Uomini del genere potrebbero essere gelosi della superiorità
mentale delle proprie compagne.
Alcuni uomini preferiscono giovani mogli di bell’aspetto, ubbidienti,
ignoranti e adoranti. Altre giovani coppie si sposano perché sono
attratte dalla bellezza fisica, ma la maggior parte di coloro che si
sposano soltanto per la bellezza si separano molto presto. La
bellezza fisica, se non è sostenuta dalla bellezza mentale, è la prima
qualità a sfumare. Quando è passata l’infatuazione della bellezza, il
viso più bello del mondo può cominciare a sembrare brutto.
Spesso le persone ottengono ciò che non vogliono. Spesso non
ottengono ciò che vogliono. Naturalmente la bellezza ha il suo posto
nel piano della vita, ma più importante della bellezza fisica è la
bellezza mentale. Le anime vestite di purezza, acconciate con parole
dolci, abbigliate di saggezza e avvezze all’amore incondizionato e
infinito, esercitano una presa magnetica duratura sui loro compagni.
MAI SPOSARSI PER DENARO o PER LA POSIZIONE SOCIALE
Alcuni uomini preferiscono sposarsi con ricche vedove e alcune
donne con ricchi scapoli, ma il matrimonio di interesse non dura mai
e di solito finisce con l’accusa: “Mi hai sposato per i soldi!”. Coloro
che desiderano i soldi dovrebbero dedicarsi agli affari e guadagnarli.
Non dovrebbero mai provare ad arricchirsi in fretta con il matrimonio.
C’è in serbo un’umiliazione di lunga durata per l’uomo che sposa
una donna per denaro. E una donna ha ammesso: “Ho sposato un
uomo ricco, ma si è rivelato il peggiore dei mariti: mi picchia tutte le
volte che spendo i soldi, persino per il minimo indispensabile”.
Molte coppie si sposano per migliorare la propria posizione sociale.
Non provare a migliorare la tua condizione sociale attraverso il
matrimonio. Se guadagni fama e denaro sviluppando le tue
potenzialità, guadagnerai automaticamente importanza sociale. Non
cercare di diventare famoso crogiolandoti nell’alone della fama altrui.
NON SPOSARSI SOTTO LA PRESSIONE DELLE EMOZIONI
Alcune giovani coppie si sposano perché amano fare le cose in uno
stato di esaltazione. Indulgono in matrimoni e divorzi fulminei.
Alcune persone vogliono sposarsi per il brivido di assaporare il frutto
proibito. Una ricca ragazza americana scappò con l’autista di
famiglia. Quando le passò il brivido per aver trasgredito alla volontà
del padre, scappò via dal marito, subito dopo la luna di miele!
Una volta due coppie mi proposero di unirle in matrimonio mentre ci
lanciavamo tutti e cinque con il paracadute da un’altezza di 4.500
metri! Rifiutai l’offerta. Volevano sposarsi soltanto per il brivido della
celebrità. Avrebbero divorziato non appena fossero passate
l’eccitazione e la celebrità del momento. Io domandai:”Ma perché
spendere tutti quei soldi?”. E la risposta fu: “Oh, spenderemmo
qualsiasi cifra per il brivido dell’avventura e per la pubblicità in prima
pagina”.
Come dissi loro, la seconda ragione per cui mi rifiutai di celebrare
quel bizzarro matrimonio, lanciandomi dal paracadute, fu la
seguente: “Se il paracadute non si aprisse, celebrerei il matrimonio
in paradiso con gli scheletri dalle ossa tutte rotte”. I ragazzi e le
ragazze del liceo di solito si sposano sotto l’influenza di una simile
eccitazione.
L’AMORE PER I PIACERI DEI SENSI Spesso il devoto, nel tentativo
di scavare a fondo nella felicità dell’anima, si fa possedere
all’improvviso dall’amore subconscio e consueto per i piaceri dei
sensi. In quel momento tutte le speranze dorate della felicità eterna,
immaginate dalla saggezza interiore, gli appaiono vuote e futili.
Allora il devoto pensa: “Se in questo momento devo abbandonare la
felicità terrena e tangibile, allora non ha più senso cercare niente,
non ha importanza quanto sia allettante la promessa della felicità
futura”.
Il devoto, in estrema sintonia con i desideri dei sensi, comincia a
pensare: “Preferisco rinunciare alle armi dell’autocontrollo e al potere
di resistere al male, preferisco lasciare che la mia felicità spirituale
sia massacrata dalle armi della tentazione, piuttosto che farmi
coinvolgere nella devastante battaglia fra le forze del mio giudizio e i
piaceri dei sensi”.
Nessun devoto dovrebbe fare un falso ragionamento del genere.
Non provare mai a ingannare la tua anima per paura di rinunciare ai
piaceri dei sensi, familiari ma inferiori, per l’estasi dell’anima, una
beatitudine superiore ancora da raggiungere. Ogni devoto, invece di
farsi scoraggiare, dovrebbe essere felice di affidare all’oblio gli
inferiori piaceri dei sensi, in cambio dei piaceri infiniti dell’anima.
Perciò rispondi semplicemente: “No!”. Non provare a sfuggire alla
tentazione con l’uso della ragione. Di sicuro hai già ragionato a lungo
per convincere la tua mente cosciente che la gioia dello spirito è
superiore ai piaceri dei sensi. Adesso ti devi occupare della tua
mente subcosciente. Per farlo, devi adoperare molta forza di
persuasione. La ragione, a questo punto, sarà la tua rovina.
COME COSTRUIRE UN MATRIMONIO DURATURO Prima di
sposarti, pensaci seriamente. Non sposarti finché non sei convinto
che il tuo matrimonio sarà duraturo. I giovani non dovrebbero
toccarsi o baciarsi finché non sono prima sicuri di essere uniti a
livello dell’anima. Molte giovani coppie si innamorano e si sposano,
accecate dall’attrazione fisica. Poi, quando la nebbia della passione
svanisce, vedono la vera natura del proprio compagno e rischiano di
rimanere disgustati. Allora sfrecciano come volani verso il tribunale,
per divorziare.
Quando marito e moglie perdono il rispetto reciproco a causa del
deterioramento dei loro valori morali, smettono di amarsi. Se le
giovani coppie continuano a sviluppare i valori morali dopo il
matrimonio, resteranno unite grazie al rispetto accresciuto
nell’impegno morale.
Molte coppie si sposano perché hanno nobili ideali e perché
desiderano predicare, insegnare e ispirare gli altri. A volte, se è la
moglie a essere rispettata di più dai seguaci, il marito diventa geloso,
o viceversa.
Se marito e moglie sviluppano insieme l’amore per i veri ideali, il loro
sentimento crescerà di continuo, finché l’amore nei loro cuori non
arderà come un’unica fiamma divina. Se il marito profana il proprio
idealismo davanti agli occhi idealistici della moglie, allora perderà il
suo amore. Quando l’idealismo è la fonte dell’amore, se
quell’idealismo si inaridisce, la fontana dell’amore rimarrà a secco.
Le coppie sposate che accrescono sempre più il loro idealismo in
famiglia, nella società e nel mondo, scopriranno che il loro amore
crescerà e cambierà sempre più fino a diventare l’amore idealistico
di Dio.
CERCARE L’UNIONE COMPLETA Prima di sposarsi, i giovani
dovrebbero consultarsi con sinceri consiglieri spirituali e farsi guidare
da lunghe e collaudate esperienze di corteggiamento. Prima di
sposarsi dovrebbero, soprattutto, scoprire se sono uniti a livello
spirituale.
Il vero matrimonio delle anime consiste in un’incondizionata affinità
reciproca, eterna e innata, che si può provare a prima vista oppure
può essere il risultato di un’amicizia e di un fidanzamento prolungato
e divino. Nell’unione delle anime, l’amore incondizionato fra le
coppie sposate diventa sempre più profondo.
Esiste una sintonia soprannaturale tra le anime affini. Come la
corrente positiva si unisce a quella negativa per accendere una
lampadina incandescente, così l’anima perfetta positiva si unisce
all’anima perfetta negativa (ricettiva), per fondersi nella luce
dell’amore in continua espansione. L’amore delle anime deve
sostituire l’amore dei corpi. L’armonia delle anime deve essere la
molla del matrimonio.
Il vero matrimonio è indicato soltanto per le persone che cercano
l’amore divino nell’espressione umana. È un risultato molto difficile
da raggiungere, perché quasi tutti i matrimoni sono preceduti
soltanto da un pizzico di amore e da un eccesso di passione. In casi
del genere, il sesso prende il posto dell’amore. Allora il vero amore,
che è incondizionato, scivola via rapidamente dal cuore. D’altro
canto, se aumenta l’amore e diminuisce la coscienza fisica, allora
l’amore umano si evolve nell’amore divino. Così tutte e due le anime
capiscono di non essersi amate come corpi, ma di aver amato
soltanto Dio attraverso l’illusione esteriore dell’amore umano.
L’amore umano nel matrimonio non è destinato a durare, a meno
che il suo scopo non sia esprimere l’amore divino. Senza l’amore
divino, le coppie sposate non riescono a stare piacevolmente
insieme o a rispettarsi, e il matrimonio finisce sull’orlo del fallimento.
Il fascino del sesso, l’intesa intellettuale, la bellezza, il denaro, la
cultura o il magnetismo personale non bastano a tenere insieme due
anime. Ogni uomo e ogni donna cercano l’amore perfetto nel proprio
compagno, ma è impossibile realizzarlo finché non si esprime
l’amore divino nelle azioni, nelle intenzioni e in ogni ambizione della
vita.
LA FORZA DEL MAGNETISMO Il magnetismo è una forza di
attrazione, elevazione ed espansione. La forza magnetica è una
qualità dello Spirito. Si sente dire: “Oh, ho conosciuto un amico cosi
magnetico che mi ha ispirato e ha allargato la mia coscienza”.
Questa è la forza magnetica che desideriamo tutti. Questa forza
espande la coscienza, a differenza dell’ipnosi o del magnetismo
animale che si limitano a stordirla.
Ogni madre dovrebbe insegnare alla propria figlia ad attrarre gli altri
soltanto con il magnetismo spirituale, e a vestirsi con le qualità
realmente magnetiche della saggezza, comprensione, attenzione,
presenza di spirito, della vera cultura e della completa efficienza. Il
magnetismo spirituale attirerà le anime spirituali.
QUANDO IL MATRIMONIO NON È NECESSARIO Più elevata del
matrimonio, o del vano tentativo di unire due anime incompatibili, è
l’unione fra un’anima e Dio. Quanto più ci lasciamo attrarre dalla
materia, tanto più le nostre anime esprimono disarmonia e infelicità.
Quando invece l’anima affamata di amore, gioia e completa
soddisfazione si rivolge al Dio perfetto, amorevole e beato, allora si
verifica un vero matrimonio spirituale. Dio è lo Sposo, e tutte le
anime sono le Sue spose.
Il matrimonio non è necessario per coloro che sono congiunti alla
beatitudine inebriante di Dio. Ecco perche Gesù, San Francesco,
Swami Shankara* e Babaji* non si sono mai sposati. Avevano
trovato l’amore perfetto, la gioia perfetta e il compagno perfetto in
Dio, completo e perfetto, cosicché non avevano alcun bisogno di
sposarsi.
Il matrimonio è un modo ingannevole di trovare Dio. Al chiaro di
luna, sotto l’influenza della passione e dell’emozione, le coppie
sposate si promettono amore eterno. Quando muoiono, la luna ride
dei loro teschi sparpagliati nelle tombe di tutto il mondo. Ride,
pensando alle loro promesse non mantenute, pronunciate sotto
l’ebbrezza delle emozioni.
Dio è l’unico che mantiene la Sua promessa di amore eterno.
L’unione con l’Amato Cosmico dovrebbe, quindi, essere il fine
supremo di ogni anima. L’unione conDio porterà amore perfetto e
soddisfazione eterna e perfetta, libera dalle delusioni che
accompagnano tutte le soddisfazioni minori.
Adi Shankaracharya (“il primo Shankaracharya”), grande
riformatore e insegnante spirituale che fondò i dieci ordini
degli swami (Yogananda apparteneva all’ordine chiamato
giri, montagna). Oggi sono chiamate Shankaracharya le
massime autorità spirituali dell’India (ce ne sono quattro, ai
diversi punti cardinali del Paese). (N.d.T.)
Babaji: “Onorevole Padre”, un nome comune per tanti sadhu,
swami e maestri. Sul sentiero del Kriya Yoga si riferisce
all’immortale Mahavatar (grande avatar) Babaji, guru
supremo di tutti i kriyaban (praticanti del Kriya Yoga). (ND.T.)
 
COME EVITARE GLI ERRORI Il modo spirituale di scegliere il
compagno giusto è affermare profondamente dopo la meditazione:
“Padre Celeste, benedicimi affinché io possa scegliere il mio
compagno per la vita secondo la Tua legge dell’unione perfetta delle
anime”.
Se ripeti questa affermazione per sei mesi con fede profonda,
sposerai il compagno giusto, oppure il Padre Divino farà
sopraggiungere circostanze improvvise e infauste che ti impediranno
di sposare la persona sbagliata.
LE REGOLE IDEALI DELLA VITA CONIUGALE Le coppie che
hanno intenzione di sposarsi dovrebbero verificare onestamente se i
loro caratteri sono compatibili e se il loro amore può durare e durerà
in ogni circostanza, durante il naturale contatto sociale. Dovrebbero
scoprire se il loro amore è fondato sulla collaborazione sincera per
un ideale comune. Cerca un compagno che sia in sintonia con i tuoi
valori morali, con le tue abitudini presenti e passate, con i tuoi
obiettivi lavorativi, i tuoi gusti, le inclinazioni e le aspirazioni spirituali.
Prima del matrimonio, fai conoscere il tuo lavoro e le tue attività
sociali al tuo futuro marito o alla tua futura moglie, per capire se
condivide le tue abitudini e i tuoi ideali. Allo stesso modo, scopri se
puoi condividere le ambizioni, il temperamento e gli ideali del tuo
compagno.
Il più grande segreto di un matrimonio felice e duraturo è l’arte
dell’autocontrollo. Impara ad amare tua moglie o tuo marito
soprattutto a livello spirituale, e considerala o consideralo come un
amico intimo, senza concentrarti costantemente sul piano fisico. Se
riesci a farlo, vincerai la battaglia più grande e la tua sposa, o il tuo
sposo, ti porterà rispetto, fedeltà e amore. Di tanto in tanto
congiungiti fisicamente a lui o a lei e vivi quel momento come un
privilegio, come se incontrassi il tuo compagno dopo lunghi anni di
separazione. Congiungiti con tutto il tuo cuore, con premura e
gentilezza. Quando quella profonda attenzione comincia a diminuire,
allora è il momento di smettere.
IL PIANO DI COMPORTAMENTO PER IL MARITO Il marito ideale
dovrebbe seguire le seguenti regole per avere al suo fianco una
moglie fedele e devota: • Non restare sempre nella stessa stanza
con tua moglie.
Non invadere l’indipendenza di tua moglie.
Non disturbarla quando è impegnata nel lavoro o con le
amiche.
Dormite, se possibile, in camere separate.
Non insultare tua moglie e non essere mai sarcastico con lei.
Non litigare mai con tua moglie, soprattutto davanti agli altri.
Esci spesso con lei, e anche in compagnia dei vostri figli;
parla con lei di letteratura, musica e verità spirituali superiori.
La tua vita e le tue esperienze con tua moglie devono
progredire ogni giorno sul piano materiale, mentale e
spirituale.
La vita con tua moglie deve fondarsi sulla felicità sempre
maggiore.
Mantieni il tuo corpo come quello di un atleta: mangia
spesso cibo crudo e risparmia il più possibile a tua moglie il
lavoro in cucina.
Vivi una vita familiare semplice e una vita spirituale profonda.
Non mentire mai a tua moglie.
Non insultare mai i suoi genitori.
Studia con lei libri dai profondi insegnamenti morali.
Non rivolgerti mai a tua moglie con parole aspre, ma usa
sempre parole dolci.
Comportati sempre da cavaliere con tua moglie: rivolgiti a lei
con dolcezza, dignità e attenzione, e ringraziala per ogni
cortesia.
Ricordati del suo compleanno e del vostro anniversario di
matrimonio. Falle spesso regali di cui ha bisogno, ma non
necessariamente ciò che attrae il suo gusto del lusso.
Non essere geloso di tua moglie, non renderle la vita
impossibile con i tuoi tormenti. Se non riesci a mantenere
viva l’attenzione di tua moglie con l’amore, nient’altro riuscirà
a mantenerla.
Non comportarti come se tua moglie fosse un oggetto di tua
proprietà. Falle sentire che sei contento di ricevere qualsiasi
cosa lei ti doni dalla sua anima.
Concedile la libertà di scegliere le sue amiche. Impara a
rispettare e, se possibile, apprezzare le sue amicizie.
Vivi una vita parca e semplice, e ispira tua moglie a seguire il
tuo esempio. Risparmia di più. Non spendere troppo per gli
articoli di lusso.
Medita con tua moglie ogni mattino e ogni sera, soprattutto
la sera.
Leggete la Bibbia o altri libri spirituali insieme.
Offrite la vostra devozione a Dio cantando insieme canti
spirituali.
Allestisci un piccolo altare di famiglia dove tu, tua moglie e i
tuoi figli possiate riunirvi e offrire la vostra profonda
devozione a Dio, in modo che le vostre anime possano
essere unite per sempre nella Coscienza Cosmica
eternamente gioiosa.
 
IL PIANO DI COMPORTAMENTO PER LA MOGLIE Oltre a
collaborare con il marito, seguendo le regole descritte in
precedenza, la moglie ideale dovrebbe seguire questa linea di
condotta: Cerca di far sentire tuo marito a suo agio.
Prova a insegnargli l’autocontrollo con l’amore e vivi con lui su un
livello morale superiore, acquisito con gli studi spirituali.
Più mediterai con tuo marito, più lui ti amerà.
Conquistalo con il tuo esempio. Non usare la forza o le parole dure.
Cerca di conquistarlo con il tuo comportamento esemplare.
Mantieniti bella e vestiti con eleganza, proprio come quando l’hai
incontrato la prima volta.
Non parlare mai male di lui con le tue amiche. Non schernirlo o
colpevolizzarlo, soprattutto davanti ai vostri figli, e nemmeno in
privato.
Per insegnargli qualcosa, usa soltanto il silenzio e l’amore. Non
rivolgerti mai a lui con sarcasmo.
Tienilo impegnato quando è a casa, leggendo, scrivendo, cantando o
meditando con lui.
Renditi sempre più utile e interessante ai suoi occhi.
Preparagli le giuste pietanze: più cibo crudo, meno dolci e pasticcini.
Il cibo è molto importante per la felicità coniugale.
Se tuo marito si allontana dal sentiero morale, non sgridarlo
e non rimproverarlo con parole amare. Se ti capita di
scoprire le sue debolezze, non avere più a che fare con lui
sul piano fisico finché non corregge il suo comportamento.
Mostragli grande amore e dolce premura. Curalo con il tuo
amore.
Recita questa affermazione tutti i giorni, dopo la meditazione:
“Padre, mantieni me e mio marito uniti perfettamente nel
corpo, nella mente e nello spirito. Fa’ che troviamo una
felicità sempre più grande attraverso la Tua legge perfetta”.
Così, giorno dopo giorno, il marito e la moglie ideale troveranno
maggiore unità e amore sul piano mentale e spirituale, e minore
unità sul piano fisico. Infine, troveranno l’emancipazione in Dio. In
Lui le loro anime saranno unite nel legame della gioia infinita, per
non separarsi mai più. Trovando mentalmente Dio nelle loro anime,
gli sposi saranno una cosa sola con Lui.

LE DIFFICOLTÀ NEL MATRIMONIO


Il matrimonio è la legge della Natura per la procreazione, non
soltanto a livello fisico, ma anche a livello mentale, intellettuale e
spirituale. Dimenticando il fine supremo del matrimonio, una coppia
sposata non troverà mai la felicità. Troppa confidenza, la mancanza
di cortesia, l’eccessiva sessualità, il sospetto, gli insulti, i litigi davanti
ai figli o agli ospiti, l’irritabilità e lo sfogo dei problemi e della collera
sul proprio compagno, sono tutti atteggiamenti da abbandonare.
Ricorda, il vero matrimonio è un laboratorio in cui i veleni
dell’egoismo, del malumore e del cattivo comportamento devono
essere versati nella provetta della pazienza, per essere neutralizzati
dal potere dell’amore e dell’incessante comportamento corretto.
Un uomo desidera una donna finché non è sicuro di averla
conquistata, così dicono. Una moglie domandò al marito indifferente:
“Caro, perché prima del matrimonio mi hai regalato dolci e fiori e mi
hai riempito di attenzioni, e adesso non mi regali più niente?”.
Il marito, con un sigaro in bocca, guardò la moglie con freddezza e
rispose: “Come, non lo sai? Chi è così sciocco da dar da mangiare al
pesce dopo averlo pescato?!”.
Questa storia è un esempio di atteggiamento errato: il marito
indifferente gela il caldo affetto della moglie, e la moglie distratta
rende il marito insensibile. Bisogna conservare per tutta la vita la
gentilezza di ricordarsi i compleanni e altre date importanti, e di
rivivere vecchi ricordi affettuosi. Un piccolo fiore colorato di affetto o
una parola profumata di gentilezza possono fare molto per curare le
vecchie ferite. Indossa gli abiti migliori della gentilezza e del giusto
comportamento prima di tutto con il tuo compagno e i tuoi figli.
Pratica la gentilezza in famiglia, e conquisterai tutti gli altri con l’aura
magnetica della tua gentilezza.
LA GELOSIA NELLA VITA MATRIMONIALE La gelosia nella vita
matrimoniale è estremamente dannosa. Se non sei sposato, non
unirti in matrimonio con qualcuno che manifesta un potenziale di
gelosia folle nei tuoi confronti. Soprattutto, non sposare una persona
gelosa se sei un medico, un ministro di culto, un avvocato o se lavori
in una qualsiasi sfera pubblica. Un coniuge geloso si preoccupa più
delle sue ansie immaginarie che della tua carriera o della tua pace
mentale. La gelosia è amore di sé. La gelosia divora lentamente le
radici del vero amore.
Anche se sei geloso del tuo compagno, non mostrarlo mai. Non c’è
niente di sbagliato se un marito o una moglie sono ragionevolmente
gelosi, proteggendo il coniuge per impedirgli o impedirle di cadere
nella trappola di determinate persone. Ma se la gelosia ti fa perdere
le staffe e ti trasforma in una sorta di demone feroce, allora aborrisci
questa tendenza dentro di te come se fosse influenzata dagli stimoli
psicologici di Satana.
Se sei geloso perché il tuo compagno cerca occasionalmente di
esplorare l’affetto degli altri, dagli un segnale o un avvertimento. Se
non ti ascolta, non dire niente. Non essere geloso, arrabbiato o
esigente. Tutti hanno il diritto al libero arbitrio, anche il diritto di
sbagliare. Ma se ritieni che il tuo compagno sia un degno
attaccapanni su cui appendere la tua vita, allora indossa gli abiti
migliori del comportamento. Medita di più e sii ancora più gentile, più
allegro, più comprensivo, più indulgente e magnetico nei suoi
confronti. Non usare la forza fisica per attirare l’attenzione distratta
del tuo compagno, ma la forza superiore dello spirito che ti permette
di offrirgli ancora più amore.
Anche se respinge il tuo amore, non essere scortese. “Uccidilo” con
la gentilezza! Lascia che ti abbandoni (se proprio deve) con
gentilezza, così rimpiangerà per sempre di averti lasciato, piuttosto
che costringerlo a scappare a gambe levate dalla tua presenza
irritante e gelosa, come se fuggisse dalla peste. Le coppie che un
tempo pensavano di amarsi non dovrebbero mai farsi beffa dei propri
sentimenti, odiandosi sotto l’istigazione della gelosia. Se nel vostro
matrimonio l’esperimento dell’amore si dimostra infruttuoso, allora
lasciatevi con spirito gentile e cortese, come si addice ai veri figli di
Dio.
Se la gelosia è incurabile, nonostante l’offerta di maggiore
gentilezza, fiducia, cortesia e amore, allora dovete separarvi con
amicizia e comprensione reciproca, dicendovi l’un l’altro: “Abbiamo
fatto del nostro meglio, ma il nostro esperimento matrimoniale non
ha funzionato, allora separiamoci”.
La gelosia non è mai una cura per la gelosia. L’amore è la migliore
panacea per questo deplorevole e maligno aspetto psicologico. Se
odi la gelosia negli altri e osservi con ripugnanza i suoi effetti
devastanti, allora astieniti in ogni modo dal portare tu stesso i segni
di questo virus psicologico che uccide la pace della coppia.
COME CURARE LA MALATTIA DELLA GELOSIA Se marito e
moglie, invece di esercitarsi l’un l’altro al tiro al bersaglio con i
proiettili delle parole adirate e scortesi, cercassero di intrattenersi
con l’incanto delle parole gentili - vero e proprio balsamo per l’anima
- porterebbero una ventata di felicità nella vita di coppia. Il
comportamento scortese è esasperato dalle discussioni e dai
disaccordi.
Se il matrimonio non si fonda su una base spirituale, non è destinato
a durare. Se marito e moglie vogliono vivere in amicizia e armonia,
devono offrirsi l’un l’altro aiuto spirituale. Se gli sposi novelli
dimenticano che il vero amore si basa sull’amicizia e sull’aiuto
reciproco e privo di egoismo, si separano in fretta.
Se due anime affini si sposano, il loro amore si spiritualizza ed è
registrato per l’eternità come l’unico amore di Dio.
L’amore vincerà dove_ la gelosia sicuramente fallirà. Se l’amore non
riesce a salvare il tuo matrimonio in rovina, non rivolgerti al demone
della gelosia, che potrebbe essere la rovina di entrambi. Se tua
moglie si allontana dalla retta via e tu le dici addio con amore,
sussurrandole: “Ritorna quando avrai ritrovato la strada”, allora forse
soltanto un’anima sarà perduta. Ma se uccidi o condanni in altro
modo la tua compagna infedele in preda all’errore, allora saranno
perdute due anime. Tua moglie commetterà un suicidio spirituale e
tu probabilmente finirai “sul posto rovente sulla sedia bollente”. Ti
rendi conto di quanto sia sciocca la gelosia? Uccide proprio l’oggetto
del suo presunto amore. La gelosia è amore di sé. Se ami sul serio
una donna, non puoi distruggere il suo amore per te spingendola
verso la tomba con una pallottola e lasciandola andare nell’Aldilà,
odiandoti in eterno.
Se l’amore non riesce a trattenere il tuo compagno, la gelosia non ci
riuscirà mai. I mariti e le mogli che pensano di essere riusciti a
impedire ai loro coniugi di combinare dei guai, sono riusciti soltanto a
imprigionare i loro corpi, mentre le loro anime sguazzano nelle paludi
del male per l’eternità. La gelosia genera l’inganno. L’amore nutre la
fiducia.
Lascia che il tuo sposo o la tua sposa si risollevino lentamente dai
loro errori con l’aiuto della tua consapevolezza, piuttosto che
continuare a fare del male camuffandosi dietro la maschera del
doppio gioco.
IL FINE SUPREMO DEL MATRIMONIO Il matrimonio spirituale è
l’unione con Dio, con l’anima e con lo spirito. Il matrimonio non è una
legge dell’uomo. E una legge di Dio. L’uomo ha abusato del fine
supremo del matrimonio. Il matrimonio significa unità sul piano fisico,
mentale e spirituale. Se attrai una persona con il magnetismo
spirituale, allora incontrerai il compagno della tua anima.
Finché non spiritualizzi l’amore umano, esso sarà un cancro nella
tua anima. Se non hai inclinazioni spirituali e se il tuo compagno è
simile a te, non sarete mai felici insieme. Il matrimonio spirituale è lo
sposalizio della tua anima con l’amore eterno di Dio. Senza Dio, il
matrimonio non può funzionare. Lo scopo del matrimonio è
conoscere Dio ed essere insieme in Dio. Purtroppo, ci siamo
dimenticati di questa verità.
Quando hai costruito con un’altra persona un profondo legame di
amicizia che niente può distruggere, un’amicizia libera dalla
costrizione, in continua espansione, allora hai trovato un compagno
sincero.
Nella donna prevale soprattutto il sentimento, nell’uomo soprattutto
la ragione. Nella vita matrimoniale uomini e donne fanno emergere
reciprocamente la ragione e il sentimento nascosti nel loro intimo,
diventando così ancora più completi. La ragione e il sentimento
nell’uomo e nella donna devono essere in equilibrio, come la
delicatezza di un fiore e la forza dell’acciaio, entrambe qualità divine.
L’amore di Dio è più grande degli amori di tutti gli amanti del mondo
messi insieme. Se hai imparato le forme superiori di meditazione, sei
pronto per un vero matrimonio spirituale: l’unione con Dio, l’amore
più sublime di tutti. Ricorda, nessun matrimonio può raggiungere il
suo fine supremo se marito e moglie non cercano insieme Dio. Nel
matrimonio l’amore cresce anche con il servizio reciproco. Se marito
e moglie si prestano aiuto a vicenda con l’eterna ispirazione di Dio, il
loro è un vero matrimonio spirituale.
Coloro che si elevano al di sopra del piano fisico e rafforzano di
continuo l’amore dell’anima, trovano la propria unità in Dio. Se
l’amore di due persone brucia come un’unica fiamma, allora è dotato
di eterne qualità inebrianti. Il matrimonio, se è vissuto con
autocontrollo e intensa preparazione spirituale, si emancipa.
L’uomo e la donna dovrebbero sapere che il seme dell’Infinito è
custodito nella loro anima. Se non riesci a trovare un vero compagno
dell’anima, non ti sposare. Se hai trovato Dio, non hai bisogno di un
matrimonio umano. È meglio non sposarsi, piuttosto che fare un
matrimonio sbagliato. Tramuta l’amore matrimoniale in amore divino
e riporta la tua coscienza dal livello del sesso al livello del paradiso.
Puoi unire il sentimento e la ragione, donando te stesso all’umanità.
Se scegli una famiglia più grande, hai il diritto di non avere una
famiglia più piccola e limitata. Per tutti coloro che non sono sposati e
desiderano rimanere da soli, il più grande dovere nella vita è servire
l’umanità.
Se non hai figli, adotta dei bambini o insegna ai figli di qualcun altro,
conducendo una vita ideale e instillando in loro le qualità dell’anima.
Ciò che infondi nelle anime dei bambini è imperituro. Qualsiasi
azione compi per perpetuare la tua vita, come ad esempio un’azione
creativa, è come se fosse in un certo senso tuo figlio. Realizza così il
tuo vero scopo nella vita.

COME SPIRITUALIZZARE E TRASMUTARE


LA FORZA CREATRICE
(Il seguente paragrafo è stato scritto con l’unico scopo di sviluppare
il carattere morale e l’autocontrollo, per ristabilire l’armonia nei
matrimoni infelici e per evitare i matrimoni sbagliati e i divorzi.)
L’impulso alla creazione è un dato di fatto. È uno degli istinti più forti
e una delle forze più impellenti instillate dalla Natura nel corpo
umano per perpetuare la riproduzione delle specie. La Natura si
vendica in silenzio di coloro che fanno un cattivo uso o prendono con
leggerezza il sacro metodo della creazione. “La coscienza della
foglia di fico”, ossia la vergogna riguardante la sessualità, ha gettato
un velo di empietà sul principio della creazione e ha causato molta
sofferenza materiale e morale nel mondo. Il principio della Creazione
ha un duplice scopo: uno è sacro, l’altro è destinato a mantenere
l’umanità nell’illusione.
Questo istinto, diretto verso i nervi dell’apparato riproduttivo, è
accompagnato non soltanto dal desiderio di creare, ma anche di
provare piacere fisico. Un cattivo uso di questa forza creatrice tiene
l’umanità incatenata alla materia, facendola strisciare nella melma
vischiosa dei sensi.
D’altro canto, se si ritira questo istinto della creazione dalla parte
inferiore della spina dorsale, elevandolo lungo la colonna vertebrale
fino al punto sulla fronte, tra le sopracciglia, esso comincia a
concepire i “figli” della realizzazione spirituale. Le coppie sposate,
dopo aver concepito uno o due figli, dovrebbero imparare a unirsi in
comunione spirituale e a procreare in maniera spirituale.
I genitori che desiderano concepire un figlio spirituale devono
preparare le proprie menti con mesi di anticipo. Durante l’unione
sessuale, deve predominare il pensiero di invocare un’anima nobile
nel tempio dello spermatozoo unito all’ovulo. Durante l’unione
sessuale, bisogna fissare il pensiero al centro delle sopracciglia, in
modo da guidare il sacro compito della creazione; non bisogna
permettergli di fluire verso il basso e di identificarsi con la passione.
Nel matrimonio, una vita vissuta interamente sul piano fisico è
adulterio. Una vita del genere è punita con la noia, l’antipatia
reciproca e la separazione finale. L’adulterio si verifica quando il
mezzo della riproduzione fisica diventa fine a se stesso. L’istinto alla
creazione è lo strumento riproduttivo della Natura e non dovrebbe
essere trasformato nel gioco dei sensi. Il marito e la moglie
dovrebbero considerare la loro unione come l’unione della Natura e
dello Spirito, delle scintille della conoscenza e del sentimento. La
loro unione è nata per essere soprattutto un’unione spirituale e
soltanto incidentalmente un’unione fisica.
Le coppie più anziane dovrebbero unirsi soltanto a livello spirituale,
inebriandosi con il puro amore reciproco, soddisfacendo il desiderio
fisico con l’amore mentale. Il rapporto fra l’amore e l’indulgenza
fisica è inversamente proporzionale: maggiore è l’amore, minore è il
desiderio fisico, e viceversa. Il marito e la moglie dovrebbero provare
l’amore, e non l’istinto fisico, ogni volta che si vedono, altrimenti
marceranno verso la trappola della noia e dell’antipatia e, in alcuni
casi, dell’odio e della separazione.
Il marito dovrebbe considerare la moglie come un tempio
immacolato, adatto a creare e crescere le nuove anime. Quel tempio
deve essere sgombro da ogni pensiero impuro. La qualità dello stato
mentale dei genitori durante l’unione sessuale è la forza magnetica
che attira un’anima compatibile nel tempio del corpo della madre. I
pensieri concentrati sul livello fisico invitano anime sensuali.
Secondo le Scritture indù, durante l’unione dello spermatozoo con
l’ovulo si genera una corrente vitale, che funge da porta per
l’ingresso dell’anima. Le anime buone non entrano dalla porta della
corrente vitale, se essa vibra di bassa passione. Preferiscono
aspettare, piuttosto che rinascere in fretta in un posto indesiderato.
Tutti i mariti e le mogli dovrebbero ricordarsi di collaborare sul piano
spirituale e mentale, come pure su quello fisico, per invitare
un’anima sacra nel tempio della cellula che possono creare. Le
coppie sposate dovrebbero invocare le anime buone a venire a
vivere con loro.
Gingillarsi con la passione fisica equivale a perdere in maniera
avventata le gioie incalcolabili della vita. L’eccitazione evanescente
dell’unione fisica non è niente, se paragonata alla beatitudine che
deriva dal ritirare l’impulso creativo nel cervello, per procreare qualità
spirituali e intellettuali come l’amore, la considerazione, la pazienza
divina, la compassione, la determinazione, l’entusiasmo, la calma e
la realizzazione.
Nella vita matrimoniale il rispetto e la tolleranza reciproca conducono
alla felicità. Le coppie sposate dovrebbero astenersi dal contraddirsi
davanti agli altri e dal discutere per stupidaggini. Marito e moglie non
dovrebbero mai discutere dei loro problemi coniugali con gli altri.
Non si può strappare l’amore a un’altra persona: l’amore può essere
soltanto ricevuto come un dono spontaneo. L’amore cresce con la
tolleranza, il perdono e la fiducia, mentre diminuisce con la gelosia.
L’Amore vive nella “vicinanza distante”. Si assopisce nell’eccessiva
familiarità.
Marito e moglie devono essere fedeli l’un l’altro e cercare di rendersi
felici in ogni modo. La moglie spirituale non dovrebbe lasciare il
marito materialista, e il marito spirituale non dovrebbe lasciare la
moglie materialista: dovrebbero invece provare, nei limiti del
possibile, a influenzarsi e aiutarsi a vicenda.
COME REGOLARE L’IMPULSO ALLA CREAZIONE L’impulso alla
creazione è innato nella nostra Natura e di conseguenza non è colpa
dell’uomo. La società condanna coloro che non riescono a
controllare l’energia potente della Natura per la riproduzione della
specie, ma non insegna loro il metodo per regolare questo istinto,
piuttosto che farsi governare da esso. Neppure uno studio medico o
intellettuale lungo tutta la vita può insegnare allo studente a
controllare questo istinto. Ecco una lista di consigli pratici per
l’autocontrollo: 1. Mangia poca carne o non mangiarla affatto;
consuma più verdure crude, frutta, noci di vario tipo e alimenti
sostitutivi della carne.
2. Cerca di capire che la forza creatrice può essere utilizzata in
quattro modi: • Può essere dispersa attraverso il sesso, che è
fonte di debolezza e di malattie, come pure di astenia fisica e
mentale.
Può essere utilizzata per la procreazione fisica.
Può essere anche impiegata per la procreazione di “figli”
spirituali del genio e della saggezza, se viene convertita
nella potenza del pensiero attraverso la sublimazione e la
trasmutazione.
Si può anche convogliare l’energia creatrice nello sport o
nel vigoroso esercizio fisico.
3. Si può ritirare l’energia dagli organi genitali per portarla verso la
regione del midollo allungato*attraverso l’uso consapevole del
respiro. Concentrati mentalmente sull’apparato riproduttivo e
inspira in modo lento e profondo, pensando che il respiro abbia
origine in quel punto del corpo. Mentre inspiri, immagina di
indirizzare nuovamente in alto l’energia vitale che fluisce verso il
basso. Immagina che il respiro fluisca verso l’interno dall’apparato
riproduttivo, poi verso l’alto attraverso la spina dorsale fino al
punto fra le sopracciglia. Trattieni il respiro e concentra la mente
nel punto fra le sopracciglia, contando mentalmente da uno a
venticinque (o anche di più) e visualizzandoti nell’atto di assorbire
tutta la passione, mentre versi la corrente vitale nel serbatoio
dell’energia localizzato nel midollo e fra le sopracciglia. Poi espira
e rilassati, liberandoti da ogni traccia di passione.
 
Midollo allungato: la parte terminale dell’encefalo, di forma
troncoconica, che continua nel midollo spinale, cioè nella
parte del sistema nervoso centrale che riempie il canale
formato dalle vertebre. Yogananda ha spiegato che il
midollo allungato è la principale porta d’ingresso
dell’energia nel corpo. (N.d. T.)
Ripeti questo esercizio per tre volte, con gli occhi chiusi. Durante il
rilassamento, pensa che l’istinto fisico è stato completamente
espulso dal corpo. In questi momenti, non cercare la solitudine.
Questi sono gli insegnamenti delle grandi Scritture indiane.
CONSIGLI PER PERSONE SPOSATE E NON SPOSATE 1.
Realizza il potere intrinseco della mente sul corpo. I pensieri fisici
indesiderati devono essere innanzitutto rimossi dalla mente,
spostando il pensiero su altre cose interessanti.
2. L’impulso creativo indesiderato deve essere regolato prima a
livello psicologico e poi a livello fisiologico. Bisogna controllare
questo impulso sia dall’interno sia dall’esterno.
3. Evita qualsiasi situazione che stimoli l’impulso sessuale attraverso
i sensi della vista, del tatto, ecc.
4. Evita di dilungarti e di parlare di storie inopportune. Rimani
indifferente se qualcuno ti racconta una storia oscena. Non nutrire
in modo subconscio il tuo impulso alla creazione con pensieri
degradanti.
5. Cerca di capire l’aspetto fisiologico degli organi riproduttivi
studiando dei testi di medicina.
6. I ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne, non dovrebbero
interagire fra loro con consapevolezza fisica, ma con il pensiero
della purezza e dell’amicizia sacra.
7. Marito e moglie dovrebbero ballare soltanto fra loro.
8. La moderazione, unita all’autodisciplina e alla completa
padronanza dell’impulso alla creazione, risveglia i poteri della
percezione spirituale. Essa è realmente la virtù più grande. Il
matrimonio è mirato al ricongiungimento spirituale delle anime, e
non alla licenziosità fisica.
9. Le persone non sposate che non infrangono mai la legge della
castità creano dentro di sé un potente magnetismo, che può
attirare un vero compagno dell’anima, se desiderano sposarsi.
Altre persone possono attrarre i compagni sbagliati con l’uso
sconsiderato dell’istinto alla creazione. Se si perde il magnetismo
spirituale con il matrimonio sbagliato o con un celibato dedito alla
sconsideratezza, lo si può recuperare con la pratica degli Esercizi
di ricarica* e con la meditazione.
10. Le persone non sposate possono unire spiritualmente la forza
creatrice della Natura alla forza dell’anima presente dentro di loro,
imparando il giusto metodo di meditazione e applicandolo alla vita
fisica. Possono anche evitare l’esperienza del matrimonio
esteriore, se riescono a sposare l’impulso femminile del loro corpo
con la forza maschile della loro anima.
Nella ricerca del compagno per la vita, chi non è sposato non
dovrebbe farsi guidare interamente dalle proprie inclinazioni, ma
dovrebbe consultare i genitori e, soprattutto, le persone di grande
saggezza e intuizione.
Yogananda ha creato una serie di trentanove Esercizi di
ricarica, che aumentano notevolmente il flusso della forza
vitale (prana) nel corpo. Questi esercizi possono essere
imparati nel centro Ananda nei pressi di Assisi. Per maggiori
informazioni, si vedano le pagine alla fine di questo libro.
(N.d. T.)
 
COME ATTRARRE UN FIGLIO SPIRITUALE Una coppia mi confidò
il desiderio di avere un figlio spirituale. Pregai per loro, poi mostrai
loro una fotografia. Dissi che quell’anima sarebbe stata adatta a loro
e che era anche pronta, lo sentivo, a rinascere sulla Terra.
“Meditate su questa anima” dissi. “Concentratevi specialmente sui
suoi occhi. Invitatela a venire ad abitare nella vostra casa. Inoltre,
astenetevi dal contatto sessuale per sei mesi; l’astinenza aumenterà
il vostro magnetismo.
“Quando, alla fine di quel periodo, vi incontrerete fisicamente,
pensate a quella persona e pensate anche a Dio. Se seguirete tutti
questi miei consigli, quell’anima verrà a nascere da voi”.
Fecero come avevo detto loro e, qualche tempo dopo, fu proprio
quell’anima a essere attratta nella loro casa.
IL CONCEPIMENTO L’anima entra nel corpo al momento del
concepimento. Quando spermatozoo e ovulo si uniscono, c’è un
lampo di luce nel mondo astrale. Le anime che sono pronte a
rinascere, se la loro vibrazione corrisponde a quella del lampo di
luce, si affrettano per entrare. A volte due o più anime entrano allo
stesso momento e la donna ha due gemelli, o tre, o perfino... beh!
È importante, quindi, che l’unione fisica avvenga con una coscienza
elevata. Quel lampo generato nel mondo astrale riflette lo stato di
coscienza della coppia, specialmente lo stato d’animo al momento
dell’unione fisica.
L’AMORE DEI GENITORI E DEI FIGLI Dio è amore perfetto.
L’umanità, modellata su di Lui, è un riflesso del Suo amore. Gli
esseri umani sono stati generati e poi allontanati da Dio, ma persino
i figli materialisti sono sempre legati a Lui con le lunghe e invisibili
corde del Suo amore, corde che lentamente Dio tira per ricondurli a
casa, dentro di Lui. Quando un uomo è egoista e malvagio, cerca di
allontanarsi da Dio. Quando ama con sincerità e purezza, segue
automaticamente, con l’aiuto della volontà subcosciente, quel filo
invisibile di amore che lo riporta a Lui. Sebbene Dio abbia mandato i
Suoi figli mortali lontano da Sé, Egli continua a tenere aperti i
cancelli dell’amore, così che possano infine tornare nella Sua casa
della perfezione.
Dio aveva previsto che i Suoi figli, benedetti con il dono divino del
libero arbitrio, avrebbero fatto cattivo uso della libertà. Quindi
insistette per diventare un padre saggio, per proteggere quei figli che
erano deboli e commettevano errori. Non soddisfatto della razionalità
paterna, divenne anche la madre, il cui amore incondizionato per i
figli peccatori poteva aiutarli a ritornare a casa, seguendo la via
dell’amore donato con purezza. Per i genitori Dio diventò anche i
loro figli amorevoli, per purificare il loro amore coniugale ed
espanderlo oltre i confini dell’egoismo, che li spinge a ripiegarsi su
se stessi. L’amore divino si espande, quando fluisce verso l’esterno
da due cuori uniti, nel terzo cuore del figlio.
Ciò non significa, naturalmente, che tutti devono sposarsi per
perfezionare l’amore umano in amore divino. L’amore umano può
essere trasformato in amore divino in modo superiore attraverso il
“matrimonio” dell’anima con lo Spirito nel tempio della meditazione.
L’anima ama meditare, perché nella meditazione sperimenta la sua
gioia più grande: il contatto con lo Spirito amorevole. Tutti coloro che
meditano con devozione riescono infine a manifestare l’amore puro
e divino.

IL RAPPORTO FRA I GENITORI E I FIGLI


Il rapporto fra genitori e figli è una legge metafisica e inesorabile di
Dio, e Dio è amore. Egli ci ha portato in questi corpi attraverso
l’amore di due persone. Soltanto con l’amore, quindi, possiamo
ritrovare la strada per ritornare a Dio. L’amore fra genitori e figli è il
laboratorio in cui l’amore umano può essere trasformato in amore
perfetto. Dio si manifesta attraverso l’amore coniugale, e quell’amore
poi si purifica attraverso l’amore per i figli, che è sacrificio ed
espansione.
Se i genitori e i figli si ricorderanno che la loro relazione non è
casuale, ma è dovuta a un piano divino, allora, attraverso la bontà
reciproca, espanderanno l’amore nei loro cuori durante questa
esperienza educativa terrena. Il rispetto reciproco è l’altare su cui si
manifesta l’amore di Dio.
I genitori e i figli dovrebbero fare attenzione a non dimostrare
un’eccessiva familiarità. Dovrebbero anche fondare il loro rapporto
non sulla forza o sull’autorità, ma sull’amore. Se riempiono il loro
cuore di scortesia, non impareranno mai ad amare Dio, che è amore.
L’amore vero e altruistico si sviluppa sull’altare dell’amore fra genitori
e figli. L’eco dell’amore di Dio è zittito quando le parole aspre, la
scortesia, l’egoismo o la sfiducia vibrano nel tempio del corpo.
LE RESPONSABILITÀ DI GENITORI E FIGLI I genitori dovrebbero
considerare ogni figlio come un tempio da onorare, dove il loro
amore coniugale può essere purificato ed espanso per riflettersi, col
tempo, nell’amore filiale. I genitori dovrebbero sentire che servono
Dio in quei piccoli templi. Anche i figli dovrebbero considerare i
genitori come i rappresentanti visibili di Dio sulla Terra.
I genitori non dovrebbero mai rimproverare i propri figli davanti agli
altri. Se sono severi o scortesi nei confronti dei figli, a causa della
mancanza di autocontrollo o per le brutte abitudini sviluppate, di
sicuro impediranno a Dio di espandere il Suo amore dai cuori dei
genitori ai cuori dei figli. I genitori dovrebbero fare attenzione a non
educare i propri figli con severità eccessiva, per non suscitare in loro
ribellione e risentimento. Dovrebbero dare consigli energici e pieni di
amore ai figli che commettono degli errori. Dovrebbero dare ai figli
soltanto beni di necessità, non di lusso. Non rendere schiavi delle
cose materiali o dell’avidità egoistica i tuoi figli. I genitori benestanti
dovrebbero stare attenti a non viziare i figli con troppo denaro o
troppi oggetti.
E importante non provare mai troppo attaccamento verso qualcosa o
qualcuno. Una madre dovrebbe esercitarsi a ripetere: “Mio figlio,
quando crescerà e andrà via da casa, o se persino morirà, mi verrà
portato via per essere glorificato da Dio. Io sono felice per lui”.
Quando la madre riesce ad abbandonare il suo attaccamento umano
e naturale, capirà cos’è il vero amore. L’attaccamento non può
nutrire quell’amore. Al contrario, l’attaccamento distrugge l’amore ed
è in realtà la causa di molta infelicità. Un essere umano può
sprofondare nella sofferenza sia per la perdita di una catapecchia sia
per la perdita di un palazzo.
I figli dovrebbero considerare i propri genitori come canali attraverso
i quali l’amore di Dio si risveglia per la prima volta dentro di loro. I
figli che disobbediscono o disonorano i genitori si ribellano contro il
flusso dell’amore divino. Se tu, da bambino, sei stato rimproverato in
maniera incurante davanti agli altri dai tuoi genitori, fai attenzione a
non essere irrispettoso o colmo di risentimento nei loro confronti. Se
i genitori o i figli si tormentano a vicenda, perseguitano il Dio
onnipotente, immanente ed eternamente cortese.
L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE PER IL BAMBINO L’ambiente
esterno della prima infanzia è molto importante per stimolare o
reprimere l’ambiente interiore e istintivo di un bambino. Un bimbo
nasce con un ambiente mentale prenatale che può essere stimolato
e rinforzato, se l’ambiente esterno è simile a quello interiore.
Tuttavia, se l’ambiente esterno è differente da quello interiore, allora
l’ambiente interiore verrà probabilmente represso. Un bambino
istintivamente cattivo può essere tenuto a freno e trasformato in un
bambino buono, se viene cresciuto in buona compagnia. Può
verificarsi anche la situazione opposta: in un bambino istintivamente
buono, la bontà può essere soppressa. D’altro canto, se è cresciuto
con le buone compagnie, la sua bontà aumenterà. L’ambiente
esterno, insieme all’ambiente interiore, controlla la tua vita attraverso
le vecchie e le nuove abitudini, plasmando i tuoi gusti e le tue
inclinazioni.
I bambini possono avere tendenze molto positive o molto negative.
Possono anche avere delle tendenze in parte positive o in parte
negative. Soltanto pochissimi bambini nascono con il bene e il male
in perfetto equilibrio dentro di loro. Nei bambini, generalmente, c’è
sempre una quantità minore di qualità negative rispetto a quelle
positive, o viceversa. E una Legge della Natura che, se hai minori
qualità negative di quelle positive, il male dentro di te verrà
trasformato dal potere più forte del bene. Se, d’altro canto, hai
maggiori qualità negative di quelle positive, la tua bontà verrà
lentamente assorbita dalla maggiore quantità e forza delle tue
tendenze negative.
Attraverso le reazioni all’ambiente, a partire dalla prima infanzia, tu
crei il tuo ambiente interiore mentale in questa vita. Questo ambiente
interiore - i tuoi pensieri e le tue abitudini mentali - guida le tue azioni
in modo quasi automatico. Se un bambino cresce in un ambiente
dove l’alcol è aborrito, imparerà a detestarlo. Se in seguito andrà a
vivere con gente che beve smodatamente, è molto probabile che
non si farà influenzare.
Qualsiasi qualità tu abbia adesso, impegnati a rimanere sempre
sveglio e consapevole - nel pensiero, nella volontà, nella percezione
e nell’intuizione - degli effetti di ogni tua singola azione. Sii come un
bravo fotografo, sempre pronto a scattare le foto mentali della
condotta esemplare e a ignorare gli esempi di cattivo
comportamento. La tua felicità più grande sarà l’incessante volontà
di imparare dall’esperienza, e di comportarti di conseguenza.
LA MIA ESPERIENZA CON LA FORZA DI VOLONTÀ DA BAMBINO
Quando un neonato piange, di solito esprime un bisogno fisico.
Quella prima espressione della volontà, derivante da una condizione
fisica, è definita “volontà psicologica.”
Quando il bambino cresce ed è guidato dalla volontà della madre,
esprime una volontà “meccanica” o “irriflessiva”, perché la sua
volontà è influenzata dalla madre.
Vi racconterò un episodio della mia infanzia. Ricordo che vivevo
ancora in quello stato della volontà meccanica e facevo sempre tutto
quello che mi diceva mia madre. Tutti mi consideravano un angelo.
Un giorno mi portarono in un negozio di alimentari, dove vidi alcune
caramelle di colore arancione. Provai una forte attrazione per quelle
caramelle e chiesi alla mia balia di comprarne un po’. La mia balia si
rifiutò di comprarle e mi riportò a casa. Non dissi niente.
Cenai. Poi dissi a mia madre che volevo un po’ di caramelle. Mia
madre rispose: “No, vai a letto”. Più tardi le dissi ancora: “Mamma,
voglio quelle caramelle di colore arancione”. “Vai a letto” replicò mia
madre. A quel punto cominciai a strillare sempre più forte: “Voglio le
caramelle di colore arancione!”. Continuai a strillare, determinato ad
avere le mie caramelle nonostante mia madre mi pregasse di
ignorarle. Alla fine mia madre fu costretta a uscire e svegliare il
proprietario del negozio di alimentari per comprarmi le caramelle.
Io ero felice. Perché? Perché, all’improvviso, avevo esercitato la mia
forza di volontà. Scoprii che era il sentimento più gratificante di tutti.
Il giorno dopo, naturalmente, mi chiamarono “bambino cattivo”,
soltanto perché avevo fatto di testa mia.
Genitori, non spezzate la volontà di vostro figlio, negandogli sempre
le sue richieste inopportune soltanto perché è un bambino. Quando
desideravo qualcosa che sapevo non mi avrebbe fatto alcun male, i
membri della mia famiglia dovevano acconsentire alle mie richieste.
Ho sempre dato ascolto alla ragione e, se mai mi sono sbagliato,
sono sempre stato disposto a farmi correggere. Tuttavia, quando
avevo ragione, anche se tutta la mia famiglia era contro di me,
restavo fermo sulle mie decisioni.
Ricorda, quando i tuoi bambini sono determinati a volere qualcosa
che non è sbagliato, e forse addirittura legittimo, non chiamarli
cattivi. Non ridurre la loro libertà. Ascolta i loro piccoli desideri e offri
loro consigli fondati sull’amore e sulla comprensione. Ragiona con i
tuoi figli. Se insistono, non dire niente. Lascia che abbiano le loro
piccole batoste, se necessario. In questo modo, arriveranno a
capire. E impareranno in fretta che cos’è giusto.
I genitori spesso impongono la loro volontà ai figli. Ecco perché da
bambino non mi piaceva pregare. Il mio problema era che non
riuscivo proprio a capire lo scopo delle preghiere. Tuttavia, quando
compresi che non era una questione di propiziarsi un Dio riluttante,
ma di offrirGli l’amore dal profondo dell’anima, riuscii a pregare con
sincerità, e a casa tutti mi ascoltarono. Concedi la libertà al tuo
bambino e cerca di fargli capire con amore che ciò che pensi tu è
giusto. Ricorda, è importante che la forza di volontà dei tuoi bambini
si sviluppi.
Cerca di non chiedere mai niente a tuo figlio che tu non possa
spiegare con una buona ragione.
ONORA IL PADRE E LA MADRE Tutti dovrebbero onorare il padre e
la madre, ma nessuno dovrebbe provare un attaccamento così forte
per i genitori da essere pronto a ubbidire e abbandonare Dio, se gli
venisse chiesto di lasciare il sentiero della rinuncia o della
meditazione centrata su Dio. Dio dovrebbe venire al primo posto
nella vita di ognuno di noi, prima di qualsiasi altra persona o
desiderio. L’impegno con Dio nella meditazione deve essere
considerato al di sopra di tutto. Nessuno, infatti, può prendere
qualsiasi altro impegno nella vita senza avere l’energia presa in
prestito da Dio, come pure la forza muscolare e mentale che
proviene da Lui.
Capitolo quinto

LA SEPARAZIONE E LA PERDITA
IL VELO DELL’ATTRAZIONE SUPERFICIALE Ricordo una coppia
che venne da me a Phoenix e mi chiese di sposarli
“immediatamente.” Io replicai: “Devo conoscere le persone che
unisco in matrimonio. Voglio meditare sulla vostra richiesta. Per
cortesia, ritornate domani”. Dinanzi al mio indugio, l’uomo si infuriò.
Quando ritornarono, il giorno dopo, l’uomo mi incalzò: “Allora, va
bene?”.
“No” risposi.
Era ancora più furioso. “Usciamo da qui, cara! Possiamo farci
sposare da qualcun altro”.
Erano giunti quasi alla porta quando li chiamai: “Ricordate le mie
parole: non sarete mai felici insieme. Lo scoprirete quando sarà
troppo tardi. Ma per favore, vi raccomando, almeno non uccidetevi
l’un l’altro!”.
Si sposarono da un’altra parte. Subito dopo vennero a trovarmi a
Mount Washington* soltanto per dimostrarmi quanto fossero felici. Io
non dissi niente, ma pensai: “Non immaginate che calderone
bollente si nasconde sotto quel coperchio!”.
Sei mesi più tardi ritornarono. Questa volta si inginocchiarono con
umiltà davanti a me e mi confessarono: “Non ci eravamo accorti di
quanto fossero diversi i nostri caratteri. Se non ci aveste avvertito,
sicuramente ci saremmo ammazzati a vicenda”. Sotto l’influenza
inebriante delle emozioni, non si erano accorti della violenza
esplosiva insita nella loro natura e, di conseguenza, nella loro
relazione.
Mount Washington: nome usato per definire la sede
principale della SRF, la Self-Realization Fellowship,
l’organizzazione spirituale fondata da Yogananda. La sede è
localizzata sulla sommità di Mount Washington, vicino a Los
Angeles, in California. (N.d. T.)
 
La gente deve imparare a guardare dietro il velo dell’attrazione
superficiale. Senza l’armonia dell’anima, non può esserci vero
amore.
ATTACCAMENTO E AMORE L’attaccamento è una sorta di
sentimento cieco che tortura l’anima. Non realizza niente.
L’attaccamento non è amore. Il vero amore è felice soltanto nella
felicità dell’amato. Dici di amare il tuo meraviglioso amico, ti piace la
sua compagnia, ami servirlo. Poi lui ti abbandona. Se ti dimentichi di
lui dopo che è andato via, allora sei senza cuore. Se giorno e notte
sei infelice e pensi alla tua perdita, allora sei sciocco.
Quell’attaccamento non farà nessun bene né a te né al tuo amico.
Piuttosto, dovresti dire che un giorno capirai perché se ne è andato.
Auguragli la felicità e prega che, poiché è andato via, l’abbia fatto
per migliorare. Qualunque sia la volontà di Dio e qualsiasi cosa sia
meglio per lui: ecco cosa dovresti desiderare.
I MATRIMONI DIFFICILI E IL DIVORZIO Se sei già sposato, ma con
la persona sbagliata, se possibile cerca di trarre il meglio dalla tua
situazione. Se per amore dei tuoi figli, se ne hai, o per qualsiasi altra
buona ragione, decidi di rimanere con il tuo consorte, cerca di
superare le tue imperfezioni mentali e lascia trionfare la
comprensione. Se riuscirai a farlo, avrai imparato una lezione
importante nell’arte del giusto comportamento e del magnetismo che
consente di andare d’accordo con tutti.
Un marito che riesce a conquistare una moglie bisbetica con la
diplomazia, senza farsi bistrattare, può conquistare chiunque. Una
moglie che riesce a conquistare un marito infedele con l’amore
incessante e silenzioso e con il perdono, con la continua
dimostrazione di gentilezza e risolutezza, può restare per sempre nel
castello inespugnabile della felicità interiore.
Se ami tuo marito, cerca di perdonare tutte le sue colpe, persino la
sua infedeltà, e concedigli tempo sufficiente per riprendersi dalla
debolezza interiore con il balsamo del tuo amore incessante. La
maggior parte delle mogli aggiunge la salsa piccante delle parole
roventi e della scortesia al marito infedele, persino quando è
interiormente pentito. Il risultato è un’aperta ribellione. Non far
culminare la vostra incomprensione in velenosi scoppi d’ira.
Suggeriscigli, con il potere della mente e con il tuo amore sempre
più forte, che desideri la sua guarigione. Quando un uomo commette
un errore e sa di averlo commesso, odia sentirsi dire di aver
sbagliato. Poiché odia essere giudicato, si ribella.
Se vuoi andare d’amore e d’accordo con il tuo compagno, per prima
cosa evita di usare parole aspre. Se vuoi che il tuo compagno
smetta di usare parole aspre, per prima cosa smetti di usarle tu. Le
parole aspre portano altre raffiche di parole aspre. Quelle raffiche
non smettono più. Perché spingere le cose all’estremo con il tuo
compagno, fino a farti odiare in silenzio? Considera i risultati:
matterelli volanti, occhi neri e infine il divorzio. Correggi in silenzio i
tuoi difetti ed elimina qualsiasi causa che abbia generato le parole
aspre, i litigi e l’odio fra te e il tuo compagno.
Se vuoi che il Padre Celeste ti mostri la via verso l’armonia
coniugale, decidi di essere buono nei pensieri, nelle parole e nelle
azioni verso il tuo compagno, anche se alla fine decidete di separarvi
di comune accordo. Soprattutto, decidi di non essere sgradevole,
odioso o duro con le parole, semplicemente perché il tuo compagno
si comporta così. Se non ti piacciono i suoi modi deplorevoli, non
permettere allo stesso squallore mentale di insudiciare le tue labbra,
le tue azioni o i tuoi pensieri. Se tu e il tuo compagno alla fine
decidete di separarvi, fatelo con gentilezza. In questo modo, forse, il
tuo compagno riconoscerà nell’intimo le sue colpe e se ne pentirà.
Se, d’altro canto, dovete continuare a vivere insieme, non far
aumentare la sua irritazione, accrescendo i dissapori. Sigillati le
labbra. Evita la scortesia nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.
Conquista il tuo compagno offrendogli la tua incessante gentilezza e
la cortesia di ogni singolo gesto.
Se dovete separarvi, potresti scrivergli una lettera d’amore come
questa: “Carissimo amore mio, un tempo ci amavamo. Ricordiamoci
ancora di quell’amore. Poiché ci siamo sposati in buona fede e con
buone intenzioni, e poiché il nostro matrimonio non è stato un
successo, separiamoci con gentilezza in memoria del nostro vecchio
amore. Ti lascio per conservare in eterno i bei ricordi che ho di te,
perché custodirò il nostro passato amore come un ricordo sacro
nella cupola della mia memoria”.
Dopo la meditazione profonda, resta a lungo con la gioia del Padre.
Poi concentrati sul punto fra le sopracciglia e ripeti mentalmente,
prima di andare a dormire o al momento del risveglio: “Padre, noi ci
siamo congiunti. Insegnaci a vivere insieme nell’amore o, se questa
è la Tua volontà, insegnaci a separarci con amore e con reciproca
comprensione”.
PERCHÉ I NOSTRI CARI MUOIONO Dio non era soddisfatto di aver
creato soltanto i frutti e i fiori e le bellezze naturali per il piacere
dell’uomo. Assunse anche la forma dei genitori per proteggere
l’uomo-bambino. Non ancora contento di aver protetto i suoi figli con
l’istinto irresistibile dell’amore dei genitori, assunse anche la forma
degli amici, in modo da estendere il Suo amore illimitato all’uomo.
Così, l’amore di Dio gioca a nascondino nel cuore degli uomini.
Il bambino cresce amando i genitori. Cresce fino a diventare adulto.
Poi i genitori muoiono, ed egli prova una fitta di dolore per
quell’amore perduto. Cerca conforto nell’amore e trova un potente
amore coniugale che irrompe come un’onda nel suo cuore,
eclissando tutte le altre forme di amore.
Con il passare del tempo, l’uomo perde l’ardore iniziale del suo
amore coniugale. Si chiede: “Dov’è finito il mio amore travolgente?”.
Le coppie anziane hanno sviluppato un’affettuosa intesa reciproca,
ma non si amano più con il sentimento appassionato della
giovinezza. L’amore si nasconde dietro il paravento
dell’attaccamento materiale e, quasi sempre, rimane nascosto là
dietro per sempre, senza mai uscire per mostrare la sua vera forma
che scioglie il cuore.
Quando muoiono i tuoi genitori e perdi il loro amore, quando diventi
vecchio e non provi più l’ardore dell’amore coniugale, ricordati
queste parole: l’amore stesso non è perduto.
Il vero amore si nasconde ancora nel cuore di ogni essere vivente,
persino nei fiori e nelle stelle silenziose. Dio nasconde là dentro il
Suo amore, affinché tu possa ritrovarlo e ammirarlo, decorato con gli
abiti regali dell’eterno splendore.
Perché la Natura ci fa amare così profondamente alcune persone
per poi strapparcele via, per lo meno dai nostri occhi?
L’Amore Divino gioca a nascondino con noi nella vita, poi si
nasconde dietro il velo della morte, in modo che possiamo cercarlo
ancora e ritrovarlo negli ombrosi e solitari recessi dell’Onnipresenza.
L’amore ci conduce nei meandri infiniti della vita e della morte, per
accompagnarci nella terra dove l’Amore Perfetto brilla in tutto il suo
splendore. Persino nella morte, infatti, l’amore continua a vivere.
La luna ride degli amanti che si sono giurati amore eterno, perché i
loro teschi sono adesso sparpagliati sulla Terra, e nessuno può più
parlare di quell’amore umano.
Tuttavia, il vero Amore dice: “Lasciate che la luna e il destino ridano
della mutevolezza e dell’impermanenza degli esseri umani, tanto
non potranno mai ridere di Me. Sono Io che ho spezzato queste
prigioni di carne e ossa, in cui l’uomo ha voluto imprigionarMi per
sempre. Tuttavia, bada bene: nonostante abbia spezzato i loro amori
umani, ho attirato le loro anime lungo il sentiero degli spasimi sinceri,
per condurle nel Mio nascondiglio, nel cuore di tutto lo spazio. È qui
che, infine, i veri amanti riposeranno in eterno nella mia beatitudine
infinita e sempre nuova. È il Mio amore eterno che hanno cercato
nelle altre forme inferiori d’amore”.
L’Amore Divino dice a tutti: “Se Mi ami, non Mi amerai in un unico
essere, ma in tutti gli esseri viventi. Ricorda, anche se hai provato a
intrappolarMi in un’unica persona, alla fine Io distruggerò il corpo che
la contiene. Lo faccio affinché tu possa imparare a trovarMi in tutti gli
esseri viventi”.

CAPITOLO SESTO L’AMICO DI TUTTI GLI


AMICI
Oh Padre, quando ero cieco non trovavo una sola porta che
conducesse a Te, ma adesso che Tu mi hai aperto gli occhi, trovo
porte ovunque: attraverso i cuori dei fiori, attraverso la voce
dell’amicizia, attraverso i dolci ricordi di tutte le belle esperienze.
Ogni folata della mia preghiera apre una porta inesplorata nel vasto
tempio della Tua presenza.
Con l’amore di tutti gli amori umani, sono venuto ad amare Te, Dio di
tutti gli amori. Tu sei il padre che mi protegge. Tu sei il bambino che
farfuglia amore ai suoi genitori. Tu sei la madre che colma di bontà
infinita. Tu fluisci nell’amore arrendevole dell’amante verso l’amato.
Tu sei l’amore degli amici. Purificami con la riverenza di un servo per
il suo padrone. Insegnami ad amarTi con tutto l’amore puro, perché
Tu sei la fontana dell’amore celeste e terreno. Bagnami con gli
spruzzi di tutti gli amori.
BUDDHA E LA CORTIGIANA A Buddha e ai suoi discepoli capitò un
curioso incidente che, per un po’ di tempo, lasciò i seguaci perplessi
riguardo al carattere del loro Maestro. Il Buddha e i suoi discepoli
avevano fatto voto di castità e di rinuncia all’amore carnale. Eppure
un giorno, mentre il grande Buddha e i suoi discepoli riposavano
all’ombra di un albero, si avvicinò una cortigiana, attratta dal corpo e
dal viso luminoso del Maestro. Non appena la cortigiana vide il viso
celestiale del Buddha se ne innamorò e corse a braccia aperte verso
di Lui per abbracciarlo e baciarlo, esclamando a gran voce: “Oh, mio
bellissimo Signore Splendente, io ti amo!”.
I casti discepoli rimasero sorpresi quando udirono la risposta di
Buddha alla cortigiana: “Mia amata, anch’io ti amo. Però adesso non
toccarmi. Non ancora”.
La cortigiana replicò: “Tu mi chiami amata, e per me sei il mio amato.
Perché, allora, non vuoi che io ti tocchi?”.
Il grande Buddha rispose: “Mia amata, te lo ripeto ancora: ti toccherò
più tardi, non adesso. Allora ti proverò il mio vero amore”. I discepoli
rimasero sconvolti, pensando che il Maestro si fosse innamorato
della cortigiana.
Qualche anno più tardi, mentre Buddha meditava con i suoi
discepoli, all’improvviso esclamò: “Devo andare! La mia amata, la
cortigiana, mi chiama: ha bisogno di me, adesso. Devo mantenere la
mia promessa”. I discepoli corsero dietro al Maestro, sperando in
qualche modo di salvarlo, sebbene sembrasse follemente
innamorato della cortigiana.
Il grande Buddha, seguito con ansia dai discepoli preoccupati, andò
sotto lo stesso albero dove l’aveva incontrata. Là sotto giaceva la
donna, con il bel corpo ricoperto dalle piaghe maleodoranti e
putrescenti del vaiolo. I discepoli provarono orrore e si tennero
lontani da lei. Il Buddha, però, prese il suo corpo in putrefazione e lo
abbracciò come fosse un bambino, poggiando la sua testa sul
proprio grembo e sussurrandole: “Mia amata, sono venuto a
dimostrarti il mio amore per te e per mantenere la promessa di
toccarti. Ho aspettato a lungo per dimostrarti il mio sincero amore,
perché io ti amo quando tutti gli altri hanno smesso di amarti. Io ti
tocco quando tutti i tuoi amici del buontempo hanno paura di
toccarti”. Cosi parlando, Buddha guarì la cortigiana e la invitò, ormai
purificata da qualsiasi desiderio carnale, a unirsi al suo gruppo
sempre più folto di discepoli.
L’amore personale è egoista e considera soltanto i propri interessi,
spesso a costo di tutto il resto. L’amore divino è altruista: cerca la
felicità dell’oggetto del proprio amore, e non è limitato o parziale. Dio
ama allo stesso modo sia i buoni sia i cattivi, perché sono i Suoi figli.
Tutti coloro che aspirano a conoscerLo devono provarGli che il loro
amore, proprio come il Suo amore, è per tutti. Quando un’anima
dimostra al Padre Celeste che ama allo stesso modo i suoi fratelli
buoni e cattivi, allora il Padre dirà: “Mio nobile figlio, accetto il tuo
amore, perché tu ami tutti con il Mio amore, proprio come faccio Io”.
Amare coloro che ti amano è naturale, ma quello è un amore ispirato
dall’ego. Amare coloro che non ti amano, o che addirittura ti odiano,
è l’espressione dell’amore soprannaturale: riconoscere Dio in tutti.
CHE COS’È IL VERO AMORE?
Rifletti sempre su questa profonda verità: tu non appartieni a
nessuno e nessuno ti appartiene. Sei su questa Terra soltanto per un
po’ di tempo. La vera ragione per cui sei qui è completamente
diversa da qualsiasi cosa tu abbia potuto immaginare.
I tuoi familiari ti rivendicano come se appartenessi a loro. Se dovessi
morire, però, e rinascere nella porta accanto, ti amerebbero? Ti
riconoscerebbero?
I tuoi amici ti rivendicano come se appartenessi a loro, ma se in
qualche modo smettessi di compiacerli, forse per qualche inutile
incomprensione, quanti di loro ti resterebbero vicini? Non tutti,
certamente.
Le persone affermano di amare gli altri, ma in realtà amano se
stesse, perché l’amore che provano per gli altri è finalizzato soltanto
a farsi compiacere.
Il vero amore trova la felicità, anche a costo di un grande sacrificio
personale, nella felicità dell’amato. Quante persone amano in questo
modo? Pochissime! E di queste, quante sono ricambiate con lo
stesso amore? Ancora meno!
Soltanto il nostro amore per Dio è sempre pienamente ricambiato;
anzi, è molto più che ricambiato. Perché Dio ci capisce quando gli
altri non ci capiscono. Dio ci ama quando gli altri si rivoltano contro
di noi. Dio si ricorda di noi quando tutti ci dimenticano. Noi siamo di
Dio, e di Dio soltanto, per tutta l’eternità.

L’AMORE PURO
Il Sole e la Luna e la Terra e tutte le cose sono tenute insieme dal
forte legame dell’amore di Dio. Se vogliamo conoscerLo, non
dobbiamo isolare o limitare il nostro amore, ma congiungerlo
all’amore divino. Per tutta la danza della vita e della morte, sii
consapevole che Dio è amore. L’unico scopo della vita dovrebbe
essere trovare quell’amore. Non esiste tonico più grande. Può
abbellire l’uomo nel corpo e nella mente. L’amore non può essere
descritto o definito: può soltanto essere sperimentato, come un
sentimento profondo.
Tutto l’amore, nella sua innata purezza, è l’amore di Dio. Se il puro
amore splende nella tua anima, sarai rivestito dalla bellezza di Dio,
universale e magnetica, e dall’amore infinito. Tutti i Paesi dovrebbero
riunirsi nel tempio dell’amore e della comprensione universale.
L’amore soltanto durerà. Le leggi di Dio sono le leggi della
fratellanza e dell’amore.
L’amore dell’uomo nasce nelle relazioni umane e nel riconoscimento
dell’utilità reciproca, ma il puro amore, evolvendosi spiritualmente,
trascende tutte le relazioni esteriori e si libera da ogni condizione di
vantaggio reciproco. Nonostante l’amore nasca in quel senso di
utilità, si cessa di essere consapevoli di tale condizione esterna.
L’amore di una madre per il suo bambino può essere preso come
esempio, perché è un amore incondizionato. Una madre può amare
persino un figlio cattivo.
ESPANDI IL TUO AMORE Il nostro amore non deve essere limitato
a coloro che ci sono vicini. Lo scopo divino delle relazioni intime è di
espandere l’amore. La Natura spezza i legami della vita di famiglia,
soltanto per insegnarci che l’amore che doniamo alla nostra famiglia
deve essere esteso anche ai nostri vicini, ai nostri amici, al nostro
Paese e a tutte le nazioni del mondo. Chi non ama la sua famiglia
non può amare il suo vicino o il suo Paese. Chi non ama in primo
luogo il suo Paese non può amare tutti gli altri Paesi.
L’amore è uno stato della mente e del cuore, che essenzialmente
trascende tutte le relazioni. Dobbiamo adorare Dio in primo luogo
attraverso ogni nostra relazione. Dio può essere amato come Padre,
Madre, Maestro, Amico o come l’Amato Divino di tutti i cuori.
L’amore non deve mai rimanere circoscritto in uno spazio angusto.
Attraverso i cancelli dell’amicizia, dell’affetto coniugale, dell’amore
dei genitori, dell’amore dei propri simili e di tutte le creature viventi,
possiamo entrare nel regno dell’Amore Divino. L’amore puro non
arriva con le parole, ma se viene coltivato gradualmente nel terreno
del sentimento, sempre più grande e sempre più espanso, della
compassione e dell’amicizia per tutto il creato.
Chi non ha mai amato nessuno in particolare non potrà mai amare
tutta l’umanità. Chi non ha mai amato i suoi simili, e nemmeno gli
uccelli e gli animali, non potrà mai amare Dio. Soltanto nella terra del
cuore dove cresce l’amore umano, può crescere l’amore divino.
COME ESPANDERE IL REGNO DEL TUO CUORE Per sentire Dio,
devi espandere il territorio del sentimento sincero. Tu senti, al
momento, soltanto con il tuo cuore. Prova ogni giorno a sentire
sempre più anche con i cuori degli altri. Senti le loro disgrazie, le loro
lotte, le loro gioie, le loro soddisfazioni. Sentire i cuori degli altri
significa non lasciarti assorbire soltanto dal sentimento per te stesso,
ma anche lavorare e impegnarti per gli altri come fai per te, amarli e
proteggerli con lo stesso interesse e lo stesso entusiasmo che provi
per te stesso.
Comincia diventando sensibile ai bisogni di un’altra persona. Giorno
dopo giorno, allarga il cerchio della tua sensibilità, includendo altre
persone. Fa’ che i sentimenti per queste persone siano attivi, non
semplicemente passivi e sentimentali. Prova ad amare attivamente
gli altri, soprattutto coloro che ti amano.
Continua ad agire con questo spirito, finché non sarai in grado di
amare così anche coloro che non si curano affatto di te. Alla fine,
lascia che i sentimenti dell’amore, della buona volontà e dell’aiuto
spontaneo si spingano oltre, per avvolgere coloro che non ti
conoscono e persino coloro che ti odiano. Questo è un modo pratico
ed efficace con cui l’anima può espandere le sue vittorie da un cuore
all’altro, continuando ad allargare i suoi confini fino a riconquistare il
suo regno legittimo della Coscienza Divina, nei cuori di tutte le
creature.
COME SENTIRE L’UNICO CUORE DI DIO Il tuo amore incessante e
la tua sollecitudine altruista di aiutare gli altri senza distinzione di
sesso, casta o credo amplieranno i sentimenti del tuo cuore fino a
ospitare tutta l’umanità. Quando avrai incluso l’amore di tutti gli
esseri umani e di tutti gli esseri viventi nei sentimenti del tuo cuore,
esso si fonderà e diventerà un’unica cosa con il Cuore di Dio. Se
sentirai tutti i cuori come un unico cuore, sentirai il Cuore Cosmico
che batte dietro tutti i cuori. Quando supererai i limiti dell’amore
individuale ed egoistico e proverai lo stesso amore per tutti, sentirai
l’Unico Grande Amore che arde immortale ed eterno come una
fiamma bianca e pura sull’altare universale di tutti i cuori. Parla in
silenzio alla tua anima: “Berrò solo il Tuo Amore da tutti i calici, oh
Dio! Dai calici d’oro, d’argento e di cristallo del mondo e dai calici
splendenti e invisibili dei cuori umani, io berrò soltanto il Tuo
Amore!”.
Se riconoscerai l’amore di Dio che arde segretamente in tutte le
lampade del cuore, diventerai consapevole dell’amore di Dio che
fluisce in ogni essere umano e in ogni cosa.
Ogni volta che incontri un essere umano ricettivo, mostragli il tuo
interesse per il suo benessere fisico, mentale e spirituale. Non
dimenticarti mai di fare tutto ciò che puoi per te stesso nella forma
degli altri. Per conoscere lo Spirito, devi diventare lo Spirito,
trovando la manifestazione di te stesso nel corpo e nella mente di
tutti gli altri. Trasforma la piccola onda dell’ego in un’unica cosa con
l’oceano dello Spirito. Falla diventare vasta, cosi vasta da contenere
e ammirare tutte le onde degli esseri umani che fluttuano nel mare.
Rompi i confini dei piccoli egoismi e includi nell’altruismo senza
confini tutti gli esseri viventi.
IL CANTO DELLA COSCIENZA COSMICA Così sia, mio Signor, mai
lontano io da Te; onda del mar, ritorna nel Mar!
Io son l’onda, rendimi Mar!
Abbatti i muri dell’egoismo. Rendi il tuo amore così vasto e profondo
da contenere tutti gli esseri viventi.
AMA DIO ATTRAVERSO TUTTI I CUORI Bevi il nettare dell’amore
divino in tutti i cuori. Considera ogni cuore come il calice da cui puoi
sorseggiare la fresca ambrosia dell’amore di Dio. Non bere questo
Amore da un solo cuore, ma liberamente da tutti i cuori: è l’amore di
Dio.
Senti Dio come l’amore divino, manifestato potenzialmente in tutti i
cuori. Senti Dio nell’amore imparziale che provi per tutta l’umanità e
nell’amore tenero che provi per tutte le creature del creato.
Allora sarai in grado di recitare l’unica preghiera che recito per me
stesso: “Padre Celeste, possa il Tuo amore risplendere per sempre
sul santuario della mia devozione. Possa la mia devozione per Te
ardere per sempre sull’altare della mia memoria. Possa io riuscire ad
accendere l’amore per Te sugli altari di tutti i cuori”.
ESPANDERE L’AMORE Ammirerò Dio Stesso che mi dona il suo
amore divino attraverso l’amore di tutti coloro che mi amano.
Purificherò e soddisferò il mio desiderio di amore nell’amore sacro e
divino di Dio.
Tutti gli amici terreni, che adesso sembrano così reali, un giorno
diventeranno irreali, man mano che moriranno. Allora il tuo unico
amico, vero e permanente, si dimostrerà Colui il cui amore adesso ti
sembra intangibile. Invoca Dio a gran voce negli abissi della notte,
con fermezza, profondità e determinazione. Non smettere di
invocarLo, finché non verrà da te.
Oh Divina Madre, insegnami a usare il dono del Tuo amore nel mio
cuore per amare i membri della mia famiglia più di me stesso.
Benedicimi, così che possa amare i miei vicini più della mia famiglia.
Espandimi, in modo che possa amare il mio Paese più dei miei
vicini, e che possa amare il mondo e tutti i miei fratelli più del mio
Paese, dei miei vicini, della mia famiglia e di me stesso.
Infine, insegnami ad amare Te più di qualsiasi altra cosa, perché è
con il Tuo amore che amo tutto e tutti. Senza di Te non posso amare
niente e nessuno.
Padre Divino, attraverso i portali dell’amore della famiglia e
attraverso l’amore dei miei amici, insegnami a entrare nel palazzo
dell’amore ancora più esteso per la società. Insegnami, allora, a
entrare dalle porte dell’amore per la società nel palazzo ancora più
grande dell’amore internazionale. Insegnami a oltrepassare i portali
dell’amore internazionale fino al territorio infinito dell’amore divino, in
cui posso percepire che tutti gli oggetti, animati e inanimati,
respirano e vivono grazie al Tuo amore.
Insegnami a non trattenermi in alcuno dei templi - affascinanti ma di
minore importanza - della famiglia, dell’amore per la società e
dell’amore internazionale. Insegnami a oltrepassare questi dèi
minori, confinati come il loro dominio nei territori angusti dell’amore
umano ed egoista, affinché, attraverso l’ultima porta dell’amore
altruista, io possa entrare nel territorio infinito dell’amore divino, dove
scoprirò che tutte le creature viventi, semi-viventi e dormienti mi
appartengono.
ELENCO DELLE ILLUSTRAZIONI Pagina 19: Yogananda con
Luther Burbank, famoso botanico, che Yogananda definì “un santo
tra le rose”. Il loro affetto reciproco era grande. “Il segreto per
migliorare la riproduzione delle piante” egli disse “è l’amore”.
Pagina 39: Yogananda sulla spiaggia di Encinitas, di fronte
all’eremitaggio donatogli con amore dal suo carissimo amico e
discepolo più avanzato, Rajarsi Janakananda.
Pagina 57: Yogananda con il proprio guru, Swami Sri Yukteswar, in
India nel 1935. Il rapporto guru-discepolo è stato definito da
Yogananda come la più alta forma di amicizia divina.
Pagina 79: Yogananda celebra il matrimonio del nipote Rama-
krishna con Meera Gosh, in India, nel 1936. “Il matrimonio è come
un fiore” disse Yogananda “quando gli sposi si trattano a vicenda con
la massima considerazione”.
Pagina 141: Yogananda verso la fine degli anni Quaranta. La sua
personalità era una straordinaria combinazione di forza interiore e
amore, dolcezza, innocente semplicità e compassione.
Pagina 155: Yogananda con Amelita Galli-Curci, famosa soprano
italiana e sua discepola.

INDICE ANALITICO
Adulazione amore dell’, 52-53 verità contro, 52-53 Adulterio, 116
Affetto, 22, 104, 165 Altruismo, 25, 35, 64, 169 Ambiente bambini e,
133-135 mentale interiore, 61, 62, 134 ruolo dell’, 61-62 segreto per
un ambiente felice, 62-63 Americani, 25, 75 Amici amico cosmico,
22 amico divino, 71 essere amici dei propri nemici, 32-33 delle
passate incarnazioni, 68-71 trasformare i nemici in, 67-71 trovare gli,
21-27 Vedi anche Grande Amico Amicizia amore come amicizia di
Dio, 21,30 cuore dell’, 27 di Dio, 26, 33, 76 divina, 22, 24, 37,71,76
come ibrido di due anime, 35 istinto dell’, 37 leggi dell’, 23-25 pura,
33 richiamo dell’, 75-76 saggezza neh”, 30 servizio come segreto
dell’, 59-60 vera, 30-33 Amore dell’adulazione, 52-53 altruista, 73-
75, 173 dell’anima, 90, 112 fra anime, 90-92 attaccamento e, 145
coniugale, 108-110, 129 di Dio, 21,22, 25, 111, 129, 163, 168, 170
divino, 23, 24, 28,91,92, 153, 160, 165, 171 espandere l’amore a
tutti, 72-73, 164-165,171-173 della famiglia, 24, 29, 72, 75 dei figli,
31, 127-135 peri figli, 21, 129 fontana dell’, 54, 89 dei genitori, 31,
127-135, 150, 165 incondizionato, 14, 31, 36, 77, 83, 90, 128, 164
della madre per i figli, 164 meditazione per espandere 1’, 77 morte e,
150-153 per i nemici, 26-27 personale, 160 dei piaceri dei sensi, 86-
88 puro, 163-165 di sé, 105, 109 soprannaturale, 161 trovare la
felicità attraverso T, 162 umano, 23, 91, 110, 128, 129, 152, 165, 173
vero, 161-162, 130 Anima (Anime), 23-25 affini, 90, 108 amicizia
come un ibrido delle, 35 amore dell’, 90, 112 amore fra le, 22
cosmica, 24, 37, 76 divina, 28 felicità dell’, 86 fiori dell’, 36 unione
tra, 30 vestite di purezza, 83 Armonia, 35, 44, 66, 91, 93, 108, 114,
115, 148 Attaccamento e amore, 145 Attrazione superficiale, velo
della, 143-145 Autocommiserazione, 46 Autoconservazione, 64
Autocontrollo, 87, 96, 97 metodi peri’, 120-122 Autodisciplina, 123
Babaji, 94 Bambini forza di volontà dei, 135-138 importanza
dell’ambiente per i, 133-135 tendenze dei, 134 Bellezza, 50 fisica,
70, 83 infatuazione della, 83 modello di, 69 Buddha e la cortigiana,
158-161 Carattere, brutto, 69 Carro della vita, 34 Celebrità, brivido
della, 85-86 Celibato, 123-124 Colpe, 41-43, 49, 147-148 rendere
pubbliche le, 41-44 Compagno per la vita come evitare errori nella
scelta del, 95 come scegliere il, 81-88 Compulsione, 31
Concepimento, 126 Confidenza, 23 Coppie anziane, 116, 151
Cortesia, 36 Coscienza divina, 167 interiore, 54 dell’uguaglianza, 31
Vedi anche Coscienza Cosmica; Coscienza eristica Coscienza
Cosmica, 29, 60, 76, 100 canto della, 169 raggiungimento della, 29
Coscienza eristica, 72-73 Critica costruttiva, 47-49 distruttiva, 47-49
divina, 49 gentile, 52 giusta, 49 silenziosa, 48 Cuore amare Dio
attraverso ogni, 170 dell’amicizia, 27, 36
176
cosmico, 60, 168 estendere il regno del, 166-167 sentire l’unico
cuore di Dio, 167-169 Debolezza interiore, 43, 147 Desiderio, 87,
114-119, 160, 171 Devoti, 86-88 Dio amicizia di, 21, 26, 33, 76
amore di, 21,25, 30, 157 attraverso tutti i cuori, 170 figli di, 25,
72,75,107 nei nemici, 32 sentire l’Unico cuore di, 167-169 come
sposo, 93-95 Divorzio, 88, 146-149 East West, 9 Ego, 28,73, 75,
161, 169 Egoismo, 66-67 esempio di, 64 negativo, 63-65 positivo,
63-65 Emotività, 46 Famiglia amore per la, 24, 29, 75 mondo come,
65-67 Fedeltà, 97, 119 Felicità, 45, 64, 102, 108, 118, 135 attraverso
l’amore, 162 dell’anima, 86 conforto nella vera, 35 Figli amore dei,
31, 127-135 amore della madre per i, 164 amore per i, 31, 129 di
Dio, 25, 72, 75, 107 insegnare ai, 113 rapporto con i genitori, 129-
130 responsabilità dei, 130-132 Figlio spirituale come attirare un,
125 come concepire un, 120 Forza creatrice come regolare la, 119-
122 come trasformare la, 114-124 Gelosia, 82 come amore del sé,
105, 109 curare la malattia della, 108-110 nel matrimonio, 105-110
Genitori amore dei, 31, 127-135 morte dei, 151 relazione con i figli,
129-130 responsabilità dei, 130-132 Gentilezza, 43, 45, 48, 60, 97,
104, 106,107 Vedi anche Scortesia Gesù, 23, 74, 94 forza di, 26
sacrificio di, 65 Gioia del Padre, 149 Giudice spirituale, storia del, 53
Giudizio, 41-44, 47, 48, 75, 87 Grande Amico, 22, 69 Grande Fonte,
54 Idealismo, 68, 89 Indù, 25 Infinito, 33, 73, 74, 112 Invidia, 50-51
costruttiva, 51 distruttiva, 51 Ipersensibilità, 46-47 Legge
dell’amicizia, 23-25 di causa ed effetto, 43 divina, 33, 41,44, 60, 76
ideale del matrimonio, 96-102 della vibrazione, 31
177
Lettera d’amore, 149 Libero arbitrio, 106, 127 Madre, 92, 117, 131,
157, 164, 171 Maestro divino, 24 Magnetismo forza del, 92-93
spirituale, 92-93, 110, 123-124 Marito piano di comportamento per il,
97-100 Vedi anche Compagno per la vita Matrimonio creare un
matrimonio duraturo, 88-95 per denaro/posizione sociale, 84-85
difficoltà nel, 103-110, 146-149 gelosia nel, 105-107 legge ideale del,
96-102 non necessario, 93-95 scegliere il compagno per la vita, 81-
87 scopo elevato del, 110-113 sotto l’influsso delle emozioni, 85-86
spirituale, 93, 110-113 Meditazione, 28, 95, 102, 124 per espandere
l’amore, 77 forme superiori di, 111 tempio della, 128 Moderazione,
123 Moglie giovane e adorante, 83 piano di comportamento per la,
100-102 Vedi anche Compagno per la vita Morale, 89, 101, 102, 114
Morte amore e, 150-153 dei propri cari, 150-153 dei genitori, 151
Nazionalità, Spirito come, 25, 75 Nemici, 15,26, 65 amore per i, 26-
27 Dio nei, 32 essere amici dei, 32-33 odio dei, 45 trasformarli in
amici, 67-71 come il tuo prossimo, 66 Odio, 26, 32, 45, 67, 68, 117,
148 cieco, 23 dei nemici, 45 Onnipresenza, 25 come Paese, 75
solitari recessi dell’, 152 via sociale dell’, 28-29 Onora il padre e la
madre, 139 Orecchio perduto, storia dell’, 41-42 Parenti, 45, 72
Parole aspre, 99, 130, 147 cortesi, 45 dolci, 45, 53, 83, 99 Perdono
degli altri, 49 calda luce del, 45 Persone non sposate, consigli per le,
122-124 Piacere dei sensi, 86-88 Purezza dell’amicizia, 33
dell’amore, 163-165 anime vestite di, 83 Rabbia, 41, 44 Ragione, 87,
88, 111, 113, 137 Regno del cuore, estendere il, 166-170 Relazioni
figli/genitori, 129-130 scopo delle, 164 Saggezza, 14, 29, 83, 93, 124
nell’amicizia, 30 come costruire la, 31 Salute, 51, 53 Salvezza, 27
San Francesco, 94 Sarcasmo, 59, 101 Satana ipersensibilità e, 47
stimoli di, 106 Scortesia, 44-45, 130, 148 Scuse, 68 Sé, vero, 66
Sensi, piaceri dei, 86-88 Sentimenti sinceri, 35 Servizio, come
segreto dell’amicizia, 59-60 Sesso. Vedi Forza creatrice Shankara,
94 Socievolezza, 74 Spirito, 28, 60 conoscere lo, 168 fiamma dello,
22 manifestazione dello, 66 come nazionalità, 25, 75 come Uno, 33
unità dello, 21, 76 Sporcizia mentale, 43 Subconscio, 86, 88
Sviluppo spirituale, 68, 74 Tentazione, 87 Umiltà, 68 Unico cuore di
Dio come, 167-168 Spirito come, 33 Unità cercare la completa, 90-
92 mentale, 81, 82 dello Spirito, 76 Utilità, 164 Verità adulazione
contro, 52-53 che governa segretamente tutte le nostre vite, 43-44
Yogananda, Paramhansa, 9, 11-16
IL SIMBOLO DELLA GIOIA rappresenta il volo dell’anima, che si
libra nei cieli della gioia per poi ritornare e portare quella gioia nella
vita quotidiana.
PARAMHANSA YOGANANDA (1893-1952) è stato il primo grande
maestro indiano a trasferirsi in Occidente. Autore della famosa
Autobiografia di uno Yogi, pubblicata per la prima volta nel 1946, è
considerato una delle principali figure spirituali dei nostri tempi.
Yogananda ha svolto un ruolo chiave nel rendere lo yoga e la
meditazione ampiamente accettati e praticati in Occidente. Il suo
amore, la sua profondità e l’universalità dei suoi insegnamenti hanno
ispirato milioni di persone.
Yogananda ha dato risalto ai principi eterni alla base di ogni
religione. Il suo scopo era quello di aiutare i ricercatori sinceri della
Verità, indipendentemente dal loro credo, a ottenere l’esperienza
interiore e diretta di Dio. Egli ha insegnato che l’essenza intima di
ogni religione è la stessa: la via all’unione con l’Infinito, conosciuta
come “realizzazione del Sé”.
Per aiutarci a raggiungere questo traguardo, Yogananda ha
trasmesso l’antica scienza del Kriya Yoga, insegnando pratiche
spirituali facilmente accessibili ai ricercatori occidentali. Persone di
ogni età, religione e provenienza possono utilizzare queste tecniche,
basate su principi scientifici e permeate di devozione e saggezza.
Fin dai primi passi, esse consentono di creare un equilibrio
armonioso tra l’aspetto fisico, mentale, emozionale e spirituale della
propria natura, e di infondere questo equilibrio in tutte le attività della
vita.
ANANDA, fondata nel 1968 da Swami Kriyananda, discepolo diretto
di Paramhansa Yogananda, è un insieme di comunità spirituali con
centinaia di centri e gruppi di meditazione negli Stati Uniti, in Europa
e in India. Nelle colline adiacenti ad Assisi sorge una delle comunità
Ananda.
Vi risiedono circa cento persone che sperimentano, vivendo in
armonia, gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda.
In questo luogo di pace giungono ogni anno migliaia di ricercatori
spirituali provenienti da ogni parte del mondo, in cerca di riposo e
rigenerazione interiore. Nello splendido Tempio di Luce, dedicato a
tutte le religioni, vengono offerti tutto l’anno corsi della durata di
cinque giorni o di un fine settimana, con pratiche di yoga,
meditazione e lezioni, in un’atmosfera di profonda tranquillità.
Gli insegnamenti presentati esprimono il messaggio universale alla
base delle discipline spirituali di Oriente e Occidente: l’antico
insegnamento della realizzazione del Sé. Ogni programma
comprende l’istruzione nelle tecniche di base del Kriya Yoga, con
sessioni di meditazione ogni mattina e sera, sia per principianti sia
per praticanti più esperti.
Se desideri maggiori informazioni su Ananda puoi visitare il nostro
sito www.ananda.it oppure telefonare allo 0742.813.620.

Della stessa collana “Eterna saggezza” di


Paramhansa Yogananda
COME ESSERE SEMPRE FELICI Paramhansa Yogananda Con
questi scritti inediti, Paramhansa Yogananda ci offre una mappa da
seguire passo dopo passo per trovare il tesoro della vera felicità nel
luogo in cui
più raramente lo cerchiamo: nel nostro stesso Sé. In questo libro
sono svelati i segreti, semplici ma profondi, per portare la felicità in
ogni momento della tua vita: nei rapporti con gli altri, nel lavoro e in
ogni aspetto delle tue giornate. Imparerai a cercare la felicità là dove
realmente si trova. 200 pagine con fotografie in bianco e nero.
COME ESSERE UNA PERSONA DI SUCCESSO Paramhansa
Yogananda In questo libro, Paramhansa Yogananda ci guida
saggiamente verso il vero successo materiale e spirituale, offrendoci
gli strumenti pratici per potenziare il pensiero positivo, la volontà
dinamica, l’introspezione e l’autocontrollo. 200 pagine, con fotografie
in bianco e nero.
“La prosperità non consiste soltanto nel fare denaro; richiede anche
lo sviluppo dell’efficienza materiale, attraverso cui l’uomo può
costantemente acquisire salute, ricchezza, saggezza e pace”. -P.
Yogananda Altre letture basate sugli insegnamenti di Paramhansa
Yogananda AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI

Edizione originale del 1946 Paramhansa


Yogananda
Uno dei classici spirituali più amati, finalmente in italiano
nell’edizione fedele alla versione originale del 1946. Lo spirito e le
vibrazioni del grande Maestro indiano Paramhansa Yogananda sono
qui catturati in tutta la loro inalterata forza e immediatezza. Un libro
straordinario che dona ispirazione, speranza e illuminazione ai
ricercatori della verità di ogni sentiero. Questa nuova traduzione
include brani affascinanti finora inediti in italiano. 528 pagine.
CONVERSAZIONI CON YOGANANDA 461 dialoghi inediti del
grande maestro Swami Kriyananda
Swami Kriyananda aveva solo ventidue anni quando giunse dal
grande maestro Paramhansa Yogananda, che personalmente lo
esortò a prendere nota delle sue conversazioni e delle parole da lui
pronunciate nelle più diverse circostanze e occasioni. Per più di
cinquant’anni Kriyananda ha custodito con cura questi preziosi
“appunti”. Ora, dopo avere lungamente meditato su queste verità, si
è sentito spiritualmente pronto a condividere con tutti questo gioiello
di conoscenza, saggezza, devozione, umorismo. Siediti, allora, ai
piedi del Maestro, dove il tempo e lo spazio si dissolvono. Ascolta le
sue parole... e lasciati trasformare dal suo amore. 458 pagine con
fotografie.
LE RIVELAZIONI DI CRISTO Proclamate da Paramhansa
Yogananda Swami Kriyananda Attingendo alla saggezza e agli
insegnamenti del grande maestro Paramhansa Yogananda, il suo
discepolo Swami Kriyananda ci offre in questo libro una visione del
Cristianesimo moderna, potente e libera dal dogmatismo.
Quest’opera riporta alla luce il Cristianesimo originario, dimostrando
attraverso una profonda e yogica lettura dei Vangeli l’unità di tutte le
religioni, donando nuova autorevolezza alle parole di Cristo e
mostrandone la completa compatibilità con le scoperte della scienza.
400 pagine.
“Monumentale!... Colmerà la mente di chiunque lo legga con rispetto
e meraviglia”. -Prof. Ervin Laszlo, candidato al Nobel per la pace
LA RELIGIONE NELLA NUOVA ERA e altri saggi per il ricercatore
spirituale Swami Kriyananda In questa raccolta di saggi, Swami
Kriyananda presenta un approccio radicalmente nuovo alla “Nuova
Era”, l’epoca di costante e sempre più rapida trasformazione in cui
viviamo. Con profonda chiarezza, Kriyananda ci offre una guida
dettagliata e concreta per orientarci in questi nuovi orizzonti. 392
pagine.
“Una spiegazione davvero necessaria di come ognuno di noi
possieda la capacità, l’intelligenza e la possibilità di illuminarsi...”. -
Rev. Paula T. Webb, fondatrice del National InterPaith Council,
autrice spirituale
L’ESSENZA DELLA BHAGAVAD GITA Commentata da Paramhansa
Yogananda Swami Kriyananda Swami Kriyananda ebbe la
benedizione di lavorare personalmente con Yogananda mentre il
grande Guru scriveva la sua ispirata interpretazione e, dopo aver
trascorso un’intera vita in sintonia con la sua coscienza, ha
magistralmente completato questo opus magnum. Destinato a
diventare un classico spirituale, questo commento rende gli antichi
insegnamenti così comprensibili che ha davvero il potenziale di
portare milioni di anime a Dio, come predisse lo stesso Yogananda.
552 pagine.
“Non credo che ci sia stata negli ultimi cinquantanni una
pubblicazione spirituale più importante di quest’opera così toccante
e monumentale. Che dono! Che tesoro!”. -Neale Donald Walsch,
autore della serie Conversazioni con Dio

PERCHÉ NON ADESSO?


366semi di trasformazione Swami Kriyananda Un pensiero per ogni
giorno dell’anno; un invito personale all’azione; una sfida a
esprimere in ogni momento il nostro potenziale più alto. In questo
libro colmo del calore della saggezza e di pensieri positivi che ci
aprono alle esperienze della vita, Swami Kriyananda ci offre 366
semplici e pratici “semi”, da piantare nel nostro giardino interiore per
veder germogliare i fiori dell’amore, dell’amicizia, della vera felicità.
208 pagine a colori.
AFFERMAZIONI PER L’AUTOGUARIGIONE Swami Kriyananda Un
richiamo alla nostra essenza più vera, un prezioso strumento di
trasformazione personale. Affermazioni per l’autoguarigione contiene
52 affermazioni e preghiere per cambiare le abitudini negative
cristallizzate nel subconscio, per acquisire nuove qualità ed
esprimere al meglio le nostre potenzialità spirituali. 128 pagine a
colori.
“Chiunque pratichi queste semplici affermazioni con concentrazione,
energia e costanza scopre il potere della parola di trasformare
positivamente corpo, mente e spirito”. - Sue Loper-Powers,
insegnante e terapeuta ayurvedica
CD AFFERMAZIONI Swami Kriyananda Quattro opportunità per
leggere, ascoltare e praticare le affermazioni tratte dal best-seller
Affermazioni per l’autoguarigione. Quattro temi diversi con un
ispirante sottofondo di musiche di Swami Kriyananda, per
accompagnare ogni momento della tua giornata e risvegliare le tue
qualità più elevate. Ogni CD 40 minuti circa.
PER ELEVARE L’ANIMA -PER VIVERE CON PIÙ ENERGIA
-PER APRIRE IL CUORE -PER VIVERE CON SUCCESSO
Ogni CD e accompagnato da un libretto con le relative
affermazioni.
 
I SEGRETI Swami Kriyananda Ogni libretto dei Segreti è una
raccolta di trentun perle di saggezza, una per ogni giorno del mese.
Amati per la loro semplicità, questi libretti riescono a esprimere in
poche parole le grandi verità della vita. Con la loro grafica raffinata e
le splendide fotografie a colori dell’autore, rappresentano il dono
ideale per chi desideri condividere con gli altri i segreti di
un’esistenza felice. Ciascun libro: 72 pagine tutte a colori.
I segreti del benessere I segreti dell’amore I segreti della felicità
I segreti dell’amicizia I segreti del matrimonio I segreti della pace
interiore
I segreti della meditazione I segreti del successo
IO AMO MEDITARE Guida pratica alla pace interiore Swami
Kriyananda È un fatto: in tutto il mondo sempre più persone
praticano la meditazione... e la amano! La meditazione non è affatto
difficile da imparare. In questo prezioso libro sarai guidato passo per
passo da uno dei massimi esperti contemporanei, Swami
Kriyananda, che ha imparato a meditare con il grande maestro
indiano Paramhansa Yogananda e pratica e insegna la meditazione
da oltre cinquant’anni. Con visualizzazioni. 144 pagine.
CD IO AMO MEDITARE 10 meditazioni guidate Un CD che
accompagna Io amo meditare, con una rilassante registrazione delle
visualizzazioni guidate contenute nel libro e con un ispirante
sottofondo di musiche di Kriyananda. 66 minuti.
INTELLIGENZA INTUITIVA Come riconoscere e seguire la guida
interiore Swami Kriyananda Questo libro spiega con estrema
chiarezza che cos’è l’intelligenza intuitiva, come sintonizzarsi con
essa e quali sono le pratiche per accedere alla guida
supercosciente. 120 pp.
“Quest’opera è utile all’intera umanità”. -Fabio Marchesi, scienziato
ALTRI LIBRI DI SWAMI KRIYANANDA BASATI SUGLI
INSEGNAMENTI DI PARAMHANSA YOGANANDA Supercoscienza
La promessa dell’immortalità Dio è per tutti L’arte di guidare gli altri
Attrarre la prosperità Città di Luce Il matrimonio come espansione
del Sé La terra del sole d’oro Il gioiello nel loto Il Cantante e
l’usignolo Un luogo chiamato Ananda ANANDA YOGA Ananda Yoga
per una consapevolezza più elevata Collana Yoga Therapy
BIOGRAFIE La fede è la mia armatura Swami Kriyananda come noi
lo conosciamo
Titolo originale: Spiritual Relationships Prima edizione italiana:
settembre 2008 Seconda edizione italiana: aprile 2010 Ristampa:
dicembre 2010 Revisione editoriale di Sahaja Mascia Ellero Grafica
di Tejindra Scott Tully Si ringraziano tutti coloro che hanno
partecipato spiritualmente e finanziariamente alla realizzazione di
quest’opera.

ISBN: 97 88888401 461


Ananda Edizioni Associazione Frazione Morano Madonnuccia, 7
06023 Gualdo Tadino (PG)
tel. 075-9148375 / fax 075-9148374 info@anandaedizioni.it
www.anandaedizioni.it Finito di stampare nel dicembre 2010 presso
Grafiche Diemme - Bastia Umbra (PG)

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