Conoscenza dell’essere umano in quanto essere sociale e
cultuale. Da ‘’antropos’’ e ‘’logos’’. Si tratta di un termine ambizioso in quanto si propone come studio dell’essere umano (comprende vari ambiti). Non si concentra sull’essere umano in senso generale, ma come essere sociale e culturale. La dimensione sociale e culturale si presenta come fondamento stesso dell’umanità. Ne deriva l’essenza stessa dell’essere umano.2. Antropologia culturale. Studio delle diverse culture e società. Si differenzia dall’antropologia biologica (indaga l’essere umano dal punto di vista fisico). Studio dei diversi gruppi sociali con le loro specifiche modalità di vita, di rappresentazione. L’antropologia come disciplina è abbastanza recente, nasce nel IXX secolo, distaccandosi dalla filosofia. Ma come atteggiamento è sempre stato presente perché tutti gli esseri umani si sono, da sempre, su chi è l’essere umano (com’è fatto, come si esprime, come si organizza etc.). Per rispondere a questa domanda sono stati scelti due percorsi diversi: -etnoantropologie: locali, folk. Ad esempio molte religioni hanno componenti antropologiche. -antropologie scientifiche: esplicite, generali. Nella storia del pensiero occidentale, la risposta è stata cercata soprattutto dalla filosofia. Due approcci: 1. Giro breve, introspezione (Kant)Da Socrate a Kant si è pensato al <conosci te stesso> per capire qual è il fondamento, l’essenza dell’uomo la natura umana. Implica due rischi: in primo luogo, si rischia di andare alla ricerca di qualcosa di astratto, fantasmatico. In secondo luogo, si rischia di prendere caratteristiche personali per veri universali (associarli a tutta la natura umana). 2. Giro lungo, esplorazione (Malinowski)Per capire l’umanità bisogna osservare gli uomini. Si parla di esplorazione. Malinowski fu uno dei primi esploratori. Ne troviamo esponenti già nell’antichità, parlando di Erodoto. Cosa ha stimolato il pensiero del giro lungo?- Incontro con l’alteritàStudio di gruppi sociali diversi da quelli occidentali. I primi stimoli arrivano nel XIV secolo con la scoperta dell’America e con l’espansione commerciale, militare e coloniale dell’Europa. Ciò permise l’incontro con popoli totalmente diversi. Si sono imbattuti in grandi società (Maya, Azteki) molto ben organizzate e complesse. Queste risultavano incomprensibili agli occhi dell’uomo occidentale. - Elaborazione concetti di cultura e società (da costumi a cultura)- Perché gli uomini sono uguali e diversi?Quinta essenza dell’antropologia. Per rispondere a questa domanda sono stati elaborati tre concetti:1. CULTURA2. SOCIETA’3. RAZZA : gli uomini sono diversi perché appartengono a razze diverse (spiegazione non più accettata poiché porta al razzismo)Gli uomini non sono diversi per questioni fisiche ma perché hanno usi e costumi diversi in base al gruppo sociale a cui appartengono. Il termine ‘’costume’’, appunto, rimanda ai diversi modi di vestirsi: l’idea di fondo è che c’è una natura umana universale ricoperta da diversi usi e costumi. Il concetto di cultura rimanda al pensiero secondo cui i costumi non sono un qualcosa di superficiale, ma modellano, costruiscono l’essere umano a livello più profondo 21-09-17 COS’E’ L’ANTROPOLOGIA? 1. Conoscenza dell’essere umano in quanto essere sociale e cultuale. Da ‘’antropos’’ e ‘’logos’’. Si tratta di un termine ambizioso in quanto si propone come studio dell’essere umano (comprende vari ambiti). Non si concentra sull’essere umano in senso generale, ma come essere sociale e culturale. La dimensione sociale e culturale si presenta come fondamento stesso dell’umanità. Ne deriva l’essenza stessa dell’essere umano. 2. Antropologia culturale. Studio delle diverse culture e società. Si differenzia dall’antropologia biologica (indaga l’essere umano dal punto di vista fisico). Studio dei diversi gruppi sociali con le loro specifiche modalità di vita, di rappresentazione. L’antropologia come disciplina è abbastanza recente, nasce nel IXX secolo, distaccandosi dalla filosofia. Ma come atteggiamento è sempre stato presente perché tutti gli esseri umani si sono, da sempre, su chi è l’essere umano (com’è fatto, come si esprime, come si organizza etc.). Per rispondere a questa domanda sono stati scelti due percorsi diversi: -etnoantropologie: locali, folk. Ad esempio molte religioni hanno componenti antropologiche. -antropologie scientifiche: esplicite, generali. Nella storia del pensiero occidentale, la risposta è stata cercata soprattutto dalla filosofia. Due approcci: 1. Giro breve, introspezione (Kant) Da Socrate a Kant si è pensato al <conosci te stesso> per capire qual è il fondamento, l’essenza dell’uomo la natura umana. Implica due rischi: in primo luogo, si rischia di andare alla ricerca di qualcosa di astratto, fantasmatico. In secondo luogo, si rischia di prendere caratteristiche personali per veri universali (associarli a tutta la natura umana). 2. Giro lungo, esplorazione (Malinowski) Per capire l’umanità bisogna osservare gli uomini. Si parla di esplorazione. Malinowski fu uno dei primi esploratori. Ne troviamo esponenti già nell’antichità, parlando di Erodoto. Cosa ha stimolato il pensiero del giro lungo? - Incontro con l’alterità Studio di gruppi sociali diversi da quelli occidentali. I primi stimoli arrivano nel XIV secolo con la scoperta dell’America e con l’espansione commerciale, militare e coloniale dell’Europa. Ciò permise l’incontro con popoli totalmente diversi. Si sono imbattuti in grandi società (Maya, Azteki) molto ben organizzate e complesse. Queste risultavano incomprensibili agli occhi dell’uomo occidentale. - Elaborazione concetti di cultura e società (da costumi a cultura) - Perché gli uomini sono uguali e diversi? Quinta essenza dell’antropologia. Per rispondere a questa domanda sono stati elaborati tre concetti: 1. CULTURA 2. SOCIETA’ 3. RAZZA : gli uomini sono diversi perché appartengono a razze diverse (spiegazione non più accettata poiché porta al razzismo) Gli uomini non sono diversi per questioni fisiche ma perché hanno usi e costumi diversi in base al gruppo sociale a cui appartengono. Il termine ‘’costume’’, appunto, rimanda ai diversi modi di vestirsi: l’idea di fondo è che c’è una natura umana universale ricoperta da diversi usi e costumi. Il concetto di cultura rimanda al pensiero secondo cui i costumi non sono un qualcosa di superficiale, ma modellano, costruiscono l’essere umano a livello più profondo