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21-09-17COS’E’ L’ANTROPOLOGIA?1.

Conoscenza dell’essere umano in quanto essere sociale e


cultuale. Da ‘’antropos’’ e ‘’logos’’. Si tratta di un termine ambizioso in quanto si propone come
studio dell’essere umano (comprende vari ambiti). Non si concentra sull’essere umano in senso
generale, ma come essere sociale e culturale. La dimensione sociale e culturale si presenta come
fondamento stesso dell’umanità. Ne deriva l’essenza stessa dell’essere umano.2. Antropologia
culturale. Studio delle diverse culture e società. Si differenzia dall’antropologia biologica (indaga
l’essere umano dal punto di vista fisico). Studio dei diversi gruppi sociali con le loro specifiche
modalità di vita, di rappresentazione. L’antropologia come disciplina è abbastanza recente, nasce
nel IXX secolo, distaccandosi dalla filosofia. Ma come atteggiamento è sempre stato presente
perché tutti gli esseri umani si sono, da sempre, su chi è l’essere umano (com’è fatto, come si
esprime, come si organizza etc.). Per rispondere a questa domanda sono stati scelti due percorsi
diversi: -etnoantropologie: locali, folk. Ad esempio molte religioni hanno componenti
antropologiche. -antropologie scientifiche: esplicite, generali. Nella storia del pensiero occidentale,
la risposta è stata cercata soprattutto dalla filosofia. Due approcci: 1. Giro breve, introspezione
(Kant)Da Socrate a Kant si è pensato al <conosci te stesso> per capire qual è il fondamento,
l’essenza dell’uomo la natura umana. Implica due rischi: in primo luogo, si rischia di andare alla
ricerca di qualcosa di astratto, fantasmatico. In secondo luogo, si rischia di prendere caratteristiche
personali per veri universali (associarli a tutta la natura umana). 2. Giro lungo, esplorazione
(Malinowski)Per capire l’umanità bisogna osservare gli uomini. Si parla di esplorazione.
Malinowski fu uno dei primi esploratori. Ne troviamo esponenti già nell’antichità, parlando di
Erodoto. Cosa ha stimolato il pensiero del giro lungo?- Incontro con l’alteritàStudio di gruppi
sociali diversi da quelli occidentali. I primi stimoli arrivano nel XIV secolo con la scoperta
dell’America e con l’espansione commerciale, militare e coloniale dell’Europa. Ciò permise
l’incontro con popoli totalmente diversi. Si sono imbattuti in grandi società (Maya, Azteki) molto
ben organizzate e complesse. Queste risultavano incomprensibili agli occhi dell’uomo occidentale. -
Elaborazione concetti di cultura e società (da costumi a cultura)- Perché gli uomini sono uguali e
diversi?Quinta essenza dell’antropologia. Per rispondere a questa domanda sono stati elaborati tre
concetti:1. CULTURA2. SOCIETA’3. RAZZA : gli uomini sono diversi perché appartengono a
razze diverse (spiegazione non più accettata poiché porta al razzismo)Gli uomini non sono diversi
per questioni fisiche ma perché hanno usi e costumi diversi in base al gruppo sociale a cui
appartengono. Il termine ‘’costume’’, appunto, rimanda ai diversi modi di vestirsi: l’idea di fondo è
che c’è una natura umana universale ricoperta da diversi usi e costumi. Il concetto di cultura
rimanda al pensiero secondo cui i costumi non sono un qualcosa di superficiale, ma modellano,
costruiscono l’essere umano a livello più profondo
21-09-17
COS’E’ L’ANTROPOLOGIA?
1. Conoscenza dell’essere umano in
quanto essere sociale e cultuale.
Da ‘’antropos’’ e ‘’logos’’. Si tratta
di un termine ambizioso in quanto
si propone come studio
dell’essere umano (comprende vari
ambiti). Non si concentra
sull’essere umano in senso generale,
ma come essere sociale e culturale.
La dimensione sociale e culturale si
presenta come fondamento
stesso dell’umanità. Ne deriva
l’essenza stessa dell’essere umano.
2. Antropologia culturale.
Studio delle diverse culture e
società. Si differenzia
dall’antropologia biologica (indaga
l’essere
umano dal punto di vista fisico).
Studio dei diversi gruppi sociali con
le loro specifiche modalità di
vita, di rappresentazione.
L’antropologia come disciplina è
abbastanza recente, nasce nel IXX
secolo, distaccandosi dalla filosofia.
Ma
come atteggiamento è sempre stato
presente perché tutti gli esseri
umani si sono, da sempre, su chi è
l’essere umano (com’è fatto, come
si esprime, come si organizza etc.).
Per rispondere a questa domanda
sono stati scelti due percorsi diversi:
-etnoantropologie: locali, folk. Ad
esempio molte religioni hanno
componenti antropologiche.
-antropologie scientifiche: esplicite,
generali.
Nella storia del pensiero
occidentale, la risposta è stata
cercata soprattutto dalla filosofia.
Due approcci:
1. Giro breve, introspezione (Kant)
Da Socrate a Kant si è pensato al
<conosci te stesso> per capire qual
è il fondamento, l’essenza
dell’uomo la natura umana.
Implica due rischi: in primo luogo,
si rischia di andare alla ricerca di
qualcosa di astratto,
fantasmatico. In secondo luogo, si
rischia di prendere caratteristiche
personali per veri universali
(associarli a tutta la natura umana).
2. Giro lungo, esplorazione
(Malinowski)
Per capire l’umanità bisogna
osservare gli uomini. Si parla di
esplorazione. Malinowski fu uno
dei
primi esploratori. Ne troviamo
esponenti già nell’antichità,
parlando di Erodoto.
Cosa ha stimolato il pensiero del
giro lungo?
- Incontro con l’alterità
Studio di gruppi sociali diversi da
quelli occidentali. I primi stimoli
arrivano nel XIV secolo con la
scoperta dell’America e con
l’espansione commerciale, militare
e coloniale dell’Europa. Ciò
permise
l’incontro con popoli totalmente
diversi. Si sono imbattuti in grandi
società (Maya, Azteki) molto
ben organizzate e complesse.
Queste risultavano incomprensibili
agli occhi dell’uomo occidentale.
- Elaborazione concetti di cultura e
società (da costumi a cultura)
- Perché gli uomini sono uguali e
diversi?
Quinta essenza dell’antropologia.
Per rispondere a questa domanda
sono stati elaborati tre concetti:
1. CULTURA
2. SOCIETA’
3. RAZZA : gli uomini sono diversi
perché appartengono a razze diverse
(spiegazione non più
accettata poiché porta al razzismo)
Gli uomini non sono diversi per
questioni fisiche ma perché hanno
usi e costumi diversi in base al
gruppo sociale a cui appartengono.
Il termine ‘’costume’’, appunto,
rimanda ai diversi modi di
vestirsi: l’idea di fondo è che c’è
una natura umana universale
ricoperta da diversi usi e costumi.
Il concetto di cultura rimanda al
pensiero secondo cui i costumi non
sono un qualcosa di
superficiale, ma modellano,
costruiscono l’essere umano a
livello più profondo

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