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Articolo I.

GIAPPONISMO
Il giapponismo è l'influenza che l'arte giapponese ha avuto sull'Occidente,
in particolare sugli artisti francesi tra i quali Monet e Manet.
La data importante da citare per questo argomento è il 1853, anno in cui
il Giappone, dopo più di 2 secoli di isolamento, è stato costretto dalle
forze militari statunitensi a revocare il blocco dei porti e a firmare accordi
commerciali con l’Occidente.
L’apertura dei porti e la fine dell’isolamento portano all’arrivo in
Occidente di una civiltà quasi completamente sconosciuta.
Cultura che suscita subito interesse.
Si è dimostrato un successo veloce:
-Dal successo dei prodotti giapponesi presentati all’Esposizione universale
di Londra del 1862.
-Dal La Porte Chinoise (pronuncia la port cinuas), negozio dedicato ad
oggetti orientali.
-Dalla presenza fissa nelle Esposizioni universali ad esempio nel 1867 in
quella parigina viene riprodotta un’intera fattoria giapponese.
-Infine l’aver catturato l’interesse di artisti del calibro di Monet e Manet.
Monet lo dimostra con la Japonaise in cui in raffigura una donna europea
(la modella è la moglie) in un kimono rosso in piedi di fronte a un muro
decorato da ventagli giapponesi.
Questa è una dimostrazione diretta da parte di Monet dell’interesse che
ha verso questo stile.
Parlo di dimostrazione diretta perché in quest’opera vediamo l’elemento
giapponese al primo posto cosa diversa invece per l’Emile Zola di Manet.
In questo caso parlo di indiretta perché l’interesse provato da Manet per
questo tipo di “nuova” arte è manifestato ponendo sullo sfondo dietro il
critico una stampa giapponese.
La base principale di ispirazione per gli artisti erano le xilografie
(La xilografia è una tecnica d'incisione in rilievo in cui si asportano dalla

parte superiore di una tavoletta di legno le parti che non compongono il


disegno)
Ukiyo-e è un genere di stampa artistica giapponese su carta impressa con
matrici di legno che è fiorita tra il 18esimo secolo e il 19esimo secolo.

Articolo II. Le caratteristiche delle xilografie Ukiyo-e sono:


ASSENZA QUASI TOTALE DEL CHIAROSCURO
LINEARISMO ELEGANTE DEL CONTORNO
ARMONIA DEI COLORI stesi per CAMPITURE (stesura di colore più o meno
uniforme su una superficie mediante varie tecniche) PIATTE

SPAZI SCHIACCIATI
MANCA L’IDEA DI VISIONE PROSPETTICA CENTRALE tipica dell’Occidente
Le xilografie giapponesi infatti non si presentano secondo una visione
equilibrata ma si presentano dinamiche grazie alle composizioni costruite
sulle diagonali.
LE FIGURE SONO SPESSO TAGLIATE AI LATI A RAFFIGURARE LA
CONTINUITÀ DEL SOGGETTO OLTRE I LIMITI DEL DIPINTO
L’ORIGINALITÀ DI UN INQUADRATURA DAL BASSO, DALL’ALTO O ANCHE
OBLIQUA
Un tema tipico nelle stampe giapponesi è l’elemento naturale.
Un esempio lampante di ciò è il monte Fuji che nella opera di Hokusaki
della serie intitolata Trentasei vedute del Monte Fuji è sempre presente.
Le 2 opere principali sono l’Acquazzone improvviso sul grande ponte
vicino ad Atake di Utagawa Hiroshige e La grande onda di Kanagawa di
Hokusaki.
Articolo III. La grande onda di Kanagawa di Hokusaki
È la prima e più celebre opera della serie intitolata Trentasei vedute del
Monte Fuji.
Raffigura un'onda tempestosa che minaccia alcune imbarcazioni al largo
di una zona di Kanagawa; come in tutte le altre rappresentazioni di questa
serie sullo sfondo compare il Monte Fuji.  
Sebbene venga vista come l'opera che più rappresenta l'arte giapponese,
in realtà essa combina in egual misura elementi tradizionali della pittura
orientale e caratteristiche tipiche dello stile occidentale (del tipo la lettura
da sinistra verso destra).
Ottenne immediato successo sia in patria che in Europa, contribuendo
alla nascita del giapponismo nella seconda metà del XIX secolo. Dal XX
secolo in poi la sua popolarità crebbe ancora diffondendosi tantissimo
nella cultura di massa, venendo spesso copiata e parodiata.
Questa stampa giapponese è un chiaro esempio del centralismo
dell’elemento naturale nell’arte giapponese.
Infatti la scena è dominata da elementi naturali:
Il Monte Fuji per lo sfondo
Il Monte Fuji, che in Giappone è considerato alla stregua di un simbolo
nazionale e rappresenta uno dei più importanti simboli religiosi del Paese.
Il Fuji è un soggetto ricorrente nell'arte giapponese poiché da sempre
associato alla bellezza, e occupa un ruolo centrale per questa ragione in
molte rappresentazioni artistiche giapponesi.
Mentre in primo piano il mare o per meglio dire l’onda che si estende per
tutta la scena nel momento prima di infrangersi.
Quindi l’acqua e il suo movimento sono i protagonisti dell’opera con la
totale balia del mare.
La presenza delle barche non fa che accrescere la potenza dell’onda e la
rende ancora più protagonista dell’opera.

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