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Mozart Concerto flauto e orchestra in G Maggiore K.

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Le caratteristiche del concerto per flauto di Mozart


Il concerto ha origine nel XVII secolo e l'etimologia è italiana "concertare", che significa
"competere, discutere, concordare". Il concerto e l’aria sono forme strettamente imparentate, e
spesso in realtà identiche.
Nel concerto barocco, i grandi gruppi e i piccoli gruppi sono contrapposti. Nel XVIII (diciottesimo)
secolo, i concerti solistici, in cui “solo” e l'orchestra corrispondevano l'uno all'altro, erano popolari,
e questo tipo di alternanza vieni usata per articolare la forma sonata.
Scritto da Wolfgang Amadeus Mozart tra il gennaio e il febbraio del 1778 a Mannheim, Mozart
scrisse questo concerto per flauto, come del resto il concerto K 314 e i quartetti con flauto K 285, K
285a e K 285b per il committente olandese De Jean, un musicofilo e flautista. IlConcerto per flauto
di Mozart è basato sulla musica del periodo barocco ed esprime vari tipi di musica nell'opera sotto
l'influenza di Bach e Haydn. Inserendo l'improvvisazione attraverso la Cadenza ha stabilito uno
stile concertistico che enfatizza la tecnica dello strumento solista e utilizza liberamente le
caratteristiche dello strumento. Nel concerto di Mozart, la "standardizzazione della cadenza" è
un'altra. In altre parole, nei concerti precedenti a Mozart, la cadenza appariva casualmente nel
corso del pezzo, ma Mozart la faceva appaiono alla fine della rappresentazione e poco prima della
coda, e questo e diventato tradizione.
*Cadenza: Una parte sofisticata e splendida interpretata da un solista poco prima della fine di un
brano. A volte è inserito poco prima della fine del primo e dell'ultimo movimento di un concerto e
poco prima della fine di arie e sonate.
Questo brano di studio (Concerto di flauto in G maggiore) è diviso in 3 movimenti:
Il primo movimento è solitamente un pezzo tipo sonata, ed è suonato maestoso, con calma e con
un brillante solo Allegro. La struttura è di presentazione-sviluppo-rappresentazione-cadenza, e
consiste nel primo tema in sol maggiore e nel secondo tema in re maggiore. Siamo di fronte a una
struttura convenzionale di forma sonata tipica dei concerti con orchestra di Mozart. Ciò risponde
al concetto di musica che Mozart praticava e che gli veniva richiesto dal suo pubblico. Il genio di
Mozart non si manifesta nella scomposizione delle forme tipiche del suo tempo, ma nella
sorprendente capacità di prendere vita che hanno i suoi temi, che estendono le loro
caratteristiche "psicologiche" attraverso sezioni proprie (tema A, tema B) e stabilire il contrasto
che rende possibile la mobilità e la drammaticità dell'intera opera. La struttura, poi, è tipica di
quel periodo.
Il secondo movimento è una forma sonata modificata, molto lirica e lenta. È strutturato in modo
ternario, con una breve sezione centrale che non è uno sviluppo. La caratteristica più
sorprendente di questo Adagio, come di quasi tutti i movimenti lenti di Mozart e Haydn, è
l'immunità con cui il Tema A appare nella Riesposizione. La Sezione Centrale, non è andata in
pezzi come avrebbero potuto fare Haydn e poi Beethoven. È breve, e la funzione è quella di
esaltare il Tema Principale. Una particolarità di questo concerto è che il secondo movimento
cambia in parte l'organico: in luogo degli oboi vengono posti due flauti.
Il 3° movimento è uno stile Rondò sonata, caratterizzato da un tempo molto veloce e tecnico, ed
utilizza uno stile molto fine e colorato. Questo pezzo utilizza lo stile di Tempo di minuetto, che era
popolare nell'era di Salisburgo, che si può dire essere il secondo periodo di Mozart.

La forma generale del concerto di Mozart è riassunta nella tabella

Modulo Contenuti
Tutti Viene visualizzato il tema tonale
Solo Si sviluppa e si espande utilizzando gli elementi tematici
della parte di presentazione di Tutti della chiave tonica.
Tutti È sviluppato utilizzando il breve materiale di Tutti nella
presentazione di gruppo di accompagnamento
Solo È composto in modo che la tecnica strumentale del
gruppo di accompagnamento possa essere visualizzata al
massimo.
Tutti Usando la tecnica strumentale, passa attraverso vari
precursori e termina con una chiave dominate
Solo e Tutti Trasforma gli elementi tematici di Tutti della
presentazione tonica.
Solo (Cadenza) Usando gli accordi di tonica e dominante, gli elementi
importanti dell'intero movimento sono parzialmente
combinati, trasformati e sviluppati.
Tutti Ripetizione parziale o totale della presentazione tonica di
Tutti

2. Analisi del Concerto per flauto di Mozart


Il tempo totale di esecuzione del Concerto per flauto n. 1 di Mozart è di circa 25 minuti. La
struttura complessiva è mostrata nella tabella:

Movimento Tonalità Forma Battere Tempo


1 Sol Maggiore Sonata 4/4 Allegro Maestoso
2 Re Maggiore Sonata 4/4 Adagio non
troppo
3 Sol Maggiore Rondò 3/4 Tempo di
minuetto
La struttura di ogni movimento è discussa di seguito.

1.1 movimento

-Il primo movimento è in 4/4 ed è in Sol maggiore, sono 220 battute e ha la durazione di 9 minute.
- Il tempo di Allegro Maestoso

- strumentazione: archi, 2 oboi e 2 corni

Wolfang Amadeus Mozart

Concerto n°1 in Sol maggiore K313 per Flauto

Traverso e orchestra 1° movimento - Allegro


N° Regione tonale – Strumentazione Sintesi analisi formale
armonia
Batt Archi, 2 oboi e 2 Corni
220 Sol maggiore

ESPOSIZIONE (1-30)
A – Intro orchestrale dei due temi (1-30)

Prima zona tematica A (1-15) Sol maggiore


1-11 Sol Maggiore Archi e fiati con solo di I Violini) Proposta (I >)
(1-4) Prima idea tematica

12-15 “ Solo archi (Violini) Transizione (Cadenza V)

Seconda zona tematica B (16-30) Sol maggiore

16 Solo archi (violini) Prima idea tematica B ( VI-


IV-II-V-I)
22-26 “ Archi e fiati Seconda transizione
Cadenza conclusiva

27-30 Sol Maggiore Solo archi Coda con elemento C


ricorrente

Conclusione
B - Esposizione del solista dei due temi (67-149)

Prima zona tematica (67-81) la maggiore


31-43 Sol Maggiore Solo flauto traverso Esposizione tematica del
solista

75-81 “ Piano e archi Risposta.

Passaggio modulante (82-98) modula da la maggiore a mi


maggiore
82-86 Da la a re maggiore Tutti (elemento del passaggio) Proposta

86-93 Da la a mi maggiore Piano e archi Evoluzione

93-98 V grado di mi maggiore Piano e archi Conclusione

Seconda zona tematica (98-137) mi maggiore


98-106 mi maggiore Solo pianoforte Proposta

406- “ Tutti Risposta


114

114- “ Piano e archi (variaz. el. del Evoluzione


120 pass.)
120- “ “ Conclusione al V grado
137

Zona conclusiva dell’esposizione (137-142) mi maggiore

137- Mi maggiore Tutti (elemento del passaggio) Conclusione in sospensione


142

Presentazione
1. Intro orchestrale (1-30 battute)
Il Concerto inizia con un preludio orchestrale maestoso, “maschile”. La prima parte va delle
battute 1-15, e la melodia del primo tema (prima idea tematica), vieni presentata dalle battute 1-
4 e si ripete durante tutto il primo tempo.
La seconda parte comincia nella battuta 16 con l’elemento che è la seconda idea tematica. È una
melodia più dolce e lirica, femminile, e va fino alla battuta 30. Poi, dalle battute 23-26, inizia una
cadenza e conclusione della Intro orchestrale, con una cadenza conclusiva nella battuta 26, per
iniziare dalle battute 27-30 una coda con elemento C ricorrente fino all’inizio della esposizione
tematica del solista.

2. Esposizione tematica del solista (Battute 31-44)


Nella battuta 31, il primo tema è presentato dal flauto solo, e nella battuta 35 ed è riproposto
un'ottava più in basso. Il primo tema si conclude con un trillo, e procede con un connettore per la
connessione naturale del secondo tema.

3. Connettore, 2° tema (44-91 battute)


Nelle batture 44 e 45 c’è l'elemento C di passaggio ad una transizione modulante dalle battute 46-
60. Il flauto con accompagnamento d'orchestra cambiano la tonalità per mi minore. Nelle battute
52-53 vengono imitati il solo di flauto e l'orchestra. Dalle battute 57-60 inizia una cadenza al V di
Re seguita da pedale di dominante. La forma imitata del solo di flauto e l'orchestra viene imitata
di 1 ottava sopra nelle battute 59-60 e di 3 gradi sopra nelle battute 69-70.
La seconda idea tematica vieni collegata attraverso la battuta 60-69, e poi nella battuta 68 c'è una
cadenza che va alla battuta 69, dove si comincia la evoluzione e risposta al tema fino alla battuta
77, con inserimento del elemento B dalle battute 72-75.
Una conclusione va dalle battute 78-91. La parte è stata interpretata dal flauto solista, con la
melodia principale di D è applicata nella battuta 88, dove troviamo una cadenza d’inganno, con
una dominante secondaria che va alla cadenza finale nella battuta seguente, e finisce con un trillo
nella battuta 90 per iniziare la codetta.

4. Codetta (battute 91-99) e coda finale (100-102)


Dalle battute 91-99 è presentata una codetta iniziata con l’elemento tematico principale, in nella
battuta 99 c'è un trillo che va alla coda finale cominciata con l’elemento C, fino allo sviluppo.

5. Sezione di sviluppo (battute 103-148)


La sezione di sviluppo va dalla battuta 103 alla battuta 148, e il primo e il secondo tema nella
sezione di presentazione appaiono come gli elementi principali della sezione di sviluppo insieme
alla melodia del passaggio. Dalla battuta 106 troviamo un cambio di modo a Re minore. Seguendo
nella battuta 111 c’è l’elemento C (in A minore) dell’orchestra che va in progressione a La minore
con la entrata del flauto nella battuta 114, e poi seguendo in Mi minore.
Seguendo, abbiamo una seconda progressione dalle battute 127-134 che va dalle tonalità Mi
minore, La minore, Re maggiore e Sol maggiore, e nella prossima battuta 135 c’è una frase
conclusiva che porta al V di Re. Dopo abbiamo un cromatismo fino alla battuta 141 che finisce con
una cadenza sospesa, e dalla battuta 143 un reale di dominante, con cambio ritmo fino alla
ripresa.

6. Parte di ripresa
Sezione di ripresa orchestrale del primo tema (149-162 battute)
Dalla battuta 149 si ricomincia in sol maggiore e fino alla battuta 152 l'orchestra riproduce il
primo tema. Nella battuta 153 il primo tema viene riprodotto dal flauto solo e l'ultima parte del
primo tema si trasforma in terzine.
Dalle battute 163-164 c’è l’elemento C (?) Che va fino alla transizione che inizia nella battuta 165.
Nelle battute 176-178, il modello sonoro dell'orchestra è stato imitato dal flauto solista nelle
battute 179, ed il secondo tema è riprodotto dal flauto, e questa forma imitata appare nelle
battute 187-188, e il ritmo inizia a salire di 3a maggiore. Troviamo l’elemento B nella battuta 191
seguendo la melodia dell'orchestra, conduce alla conclusione nella battuta 197.

7. Conclusione (198-220 bar)


Nella battuta 198 della melodia dell'orchestra, il solo di flauto appare per imitazione, e il ritmo del
flauto alla battuta 204 viene trasformato alla battuta 206.

Con un accordo di tonica nella battuta 210, l’orchestra segue con il primo tema un po’ variato, fino
allo inizio della Cadenza nella battuta 216. Poi, dalle battute 217-220, abbiamo a Coda finale con
l’elemento C (l'accordo di dominante e l'accordo di tonica), e l'ultimo accordo termina con
l'accordo di tonica.

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