Sei sulla pagina 1di 5

DAVID FIGURA DI CRISTO NEI PADRI DELLA CHIESA

MO/1S. PIETRO MELONI

Estratto da
BESSARIONE
Quaderno n. 6 - Roma 1988
DAVID FIGURA DI CRISTO NEI PADRI DELLA CHIESA

MOriS. PIETRO MELONI

Il tema che ho scelto è un tema cristologico, ma con una ca-


ratteristica particolare che potremmo chiamare « cristologia delle
immagini bibliche ». E' certamente cristologia la contemplazione dei
personaggi esemplari che nell'Antico Testamento hanno preparato
la presenza di Cristo nella storia. David è immagine di Cristo. Vor-
rei iniziare col leggere quel che dice il libro del Siracide su David.
Vi sono libri della Bibbia quasi interamente dedicati alla storia di
David, ma il libro che anticamente noi chiamavamo l'Ecclesiastico
in poche pennellate presenta i personaggi nella loro storia salvifica
di precursorsi di Cristo.
David prefigura Cristo. Parlare di David significa parlare di
Cristo:
« Come si preleva il grasso nel sacrificio pacifico, così fu pre-
levato David dagli Israeliti. Egli scherzò con i leoni quasi fossero
capretti, con gli orsi quasi fossero agnelli. Nella giovinezza non ha
forse ucciso il gigante e cancellata l'ignominia dal popolo, scaglian-
do con la fionda la pietra che abbatté la tracotanza di Golia? Poi-
ché aveva invocato il Signore altissimo, Egli concesse alla sua destra
la forza di eliminare un potente guerriero e riaffermare la potenza
del suo popolo. Così lo esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono
nei canti del Signore, gli offrirono un diadema di gloria. In ogni sua
opera glorificò il Santo Altissimo con parole di lode, cantò inni a
lui con tutto il cuore e amò colui che lo aveva creato. Introdusse
musici davanti all'altare e con i loro suoni rese armonioso il canto.
Conferì splendore alle feste, abbellì le solennità fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo di Dio ed echeggiare fin dal mattino il

43
santuario. Il Signore gli perdonò i peccati. Innalzò la sua potenza Salmo (1 Sam. 3, 14 e Ps. 88, 21) e lo ripetono molti Padri. Cle-
per sempre, gli concesse un'alleanza regale e un trono di gloria in mente dí Roma per primo al c. 18, 1-17 e Ippolito nel De David
Israele » (Sir. 47, 2-11). 2,1. David è uomo giusto perché è stato capace di chiedere perdono.
Guardare a David per arricchire la cristologia significa dar va- Gli Gnostici vedono nell'ottavo figlio dí Tesse un simbolo del-
lore alla storia e al simbolo, e scoprire la trascendenza di Dio che è l'« Ogdoade ». Il discorso è interessante per capire come in David
nascosta negli eventi di salvezza. La storia di David, come quella sia avvenuto ín maniera mirabile il ribaltamento della primogenitu-
dei grandi personaggi dell'Antico Testamento che sono figure di Cri- ra. Se nella descrizione vetero-testamentaria appare Giacobbe colui
sto, è storia della costruzione graduale della salvezza e storia esem- che in maniera clamorosa spodestò Esaù dalla primogenitura, il più
plare per la salvezza futura. significativo spodestamento dalla primogenitura è quello che avven-
Nel Nuovo Testamento, e soprattutto nel Vangelo, Gesù è ne tra David e Saul, quando gli Israeliti avevano preteso da Dio un
chiamato « figlio di David » (Mt. 1, 1 e 21, 9). Se prendiamo alla re. Saul, il primo re unto da Samuele, fu un grande re terrestre, l'uo-
lettera questa espressione dovremmo dire che David è il padre di mo più grande di tutto il paese di Israele. Il grande re divenne un
Cristo. Ed è vero. Più di ogni altro personaggio dell'Antico Testa- grande fallimento. David sarà scelto perché ultimo figlio di una
mento, David è padre di Cristo nella prefigurazione, e padre nella umile famiglia di pastori dell'ultimo paese di Giuda, che era Betlem-
carne e nella generazione storica. A ragione gli Israeliti chiamavano me: l'ultimo tra gli ultimi diviene re dí tutto il popolo eletto. L'ot-
Gesù « figlio di David ». Ed è proprio nella riflessione su Gesù tavo diventa il primo. Ecco: i Padri, prima ancora di dare significati
figlio di David che si ritrova la cristologia dei Padri riguardo a Da- mistericí al numero otto dell'ogdoade, in David vedono l'escluso.
vid. David è Cristo. La storia passata è sorgente della storia futura, La famiglia di Tesse era perfetta nei suoi « sette » figli: Samuele
che si costruisce nel presente: il presente è Cristo. David non è solo li scartò e unse l'« ottavo », quello che sembrava non esistere, quel-
prefigurazione, ma è il seme dal quale nascerà il Messia. Cristo, lo che il padre e i fratelli avevano emarginato nei campi lontani.
secondo i Padri, è già presente nell'Antico Testamento. Nel passato Cristo sarà chiamato « radice di Tesse » per mezzo di David.
è presente il futuro. L'ultimo diventa il primo, il povero diventa ricco, il pastore
Il popolo attendeva proprio dalla famiglia di David un libera- diventa re. Questo non riguarda solo l'esperienza della persona, ma
tore il cui regno non avrebbe avuto fine (Lc. 1,33 da 2 Sam. 7, 16). la storia di tutto il popolo; così anche la vittoria di David è la vi-
Mentre gli Esseni attendevano due Messia, un Messia di David e un cenda del debole che vince il forte. In tanti ambienti religiosi del
Messia di Aronne (cioè: un Messia re e un Messia sacerdote), la mondo antico è presente la storia emblematica del debole che può
attesa dei semplici è quella dí un Messia che sarà insieme re e sa- vincere il più forte, ma nella Sacra Scrittura essa ha significato mes-
cerdote, non cessando di essere profeta con gli uomini che lo hanno sianico. Per questo David è figura di Cristo. Il gigante che David
annunziato. David comincia ad apparire figura di Cristo proprio vince, secondo i Padri, è il Male; il « principe del male » sarà vinto
perché accanto alla regalità mantiene la profezia e in qualche senso da Cristo.
partecipa al sacerdozio. Quando Gesù erediterà il trono di David L'Antico Testamento viene compreso nel suo orientamento ver-
suo padre, si presenterà come re spirituale e universale che possiede so il tempo messianico soprattutto dopo la risurrezione dí Cristo.
la profezia e il sacerdozio. L'apostolo Pietro nel discorso riportato dagli Atti dice con chiarez-
Il « germoglio di David » del quale parla l'Apocalisse racco- za: « David... poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato
gliendo la parola di Isaia (Apoc. 5, 5 da Is. 11, 1) nel giorno del solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, pre-
giudizio avrà ín mano « la chiave di David » (Apoc. 3, 7 da Is. 22, vide la risurrezione di Cristo e ne parlò » (At. 2, 30-31). I Padri
22). I Padri cercano di dare una risposta a questa misteriosa espres- della Chiesa, interessati alla figura di David per ogni avvenimento
sione dell'Apocalisse identificando David con Cristo. David ha « il della sua vita, al quale danno significato spirituale profondo, paiono
cuore di Dio »! Lo diceva il primo libro di Samuele riverberato nel incentrare la tipologia davidica (cioè la prefigurazione di Cristo che

44 45
è presente nella storia di David) nella risurrezione. David è figura logico del canto e della musica. Ne faccio solo un breve cenno. Il
di Cristo in molteplici aspetti, ma soprattutto perché è colui che musicologo greco Damone dice che chi vuol costruire la società
maggiormente prefigura la risurrezione di Cristo. In questa prospet- civile deve ispirarsi « al fanciullo che canta e che suona la cetra »
tiva, attraverso gli scritti dei Padri dedicati a David e anche le cita- (Filodemo, de musica I, fr. 13 Kemke). Platone dice che l'« edu-
zioni saltuarie che sono innumerevoli, cerchiamo di capire come Da- cazione musicale » guida « all'amicizia e alla concordia » poiché
vid preannunziò e pregustò la risurrezione.* « il ritmo e l'armonia penetrano profondamente dentro l'anima e
La « visione d'insieme » che presenta David come figura di assai fortemente la toccano, conferendole armoniosa bellezza »; per-
Cristo è legata ai tre aspetti che nella Bibbia costituiscono il rap- ciò il maestro di cetra deve « incantare le anime dei giovani, invi-
porto tra persona e comunità: la profezia, il sacerdozio, la regalità tando ciascuno a seguirlo nella conquista della virtù » (Lo Stato III,
(ancora oggi nella cristologia e nella ecclesiologia viene presentata 401 d; Le leggi VII, 812 c). La convinzione classica è che la musica
con questi termini la partecipazione del popolo sacerdotale al corpo sia dí origine divina e che l'anima umana sia un accordo musicale
di Cristo nella storia). David, scelto per essere re, esercita la pro- « della stessa natura e della stessa origine del divino e dell'immor-
fezia e ha mansioni sacerdotali (anche se vi erano al suo tempo i tale » (Fedone 86 c).
sacerdoti legalmente riconosciuti). David appare ai cristiani « perfetto » nell'arte musicale. Egli
lo è realmente nel suonare l'arpa e la cetra, ma lo è soprattutto
1. David è profeta perché ha cantato il Messia che doveva nell'annunziare con la vita il mistero futuro. Come gli Israeliti,
venire, ha cantato colui che avrebbe portato la salvezza dalla morte, anche i Cristiani contemplano il profeta David che introduce musici
ha cantato la risurrezione. David è assimilato da alcuni, ad esempio dinanzi all'altare e canta salmi al Signore. Dice Tertulliano: « Nelle
da Clemente Alessandrino, a Orfeo. Clemente era un letterato gre- nostre comunità David canta Cristo perché Cristo ha cantato se
co che, convertitosi al cristianesimo, cercò una conciliazione tra la stesso attraverso David » (La carne di Cristo 20, 3). David annun-
cultura biblica e la cultura classica. Chi era Orfeo? Orfeo era il ziava il futuro. Cristo conferma il passato, mostrando di essere
più grande fra i cantori del mondo antico, simbolo dell'armonia mu- stato presente nella voce di David. La « chiave di David », che
sicale perfetta; e Orfeo era colui che aveva sperato di vincere la è la chiave per comprendere i salmi e per comprendere il Messia,
morte con il canto: era disceso agli inferi convinto che la dolcezza « la chiave di David » è « Cristo »; e il Salterio, lo strumento
e la divinità del suo canto avrebbero strappato Euridice alla morte. musicale e insieme la raccolta dei salmi, è il corpo di Cristo (Ila-
La sua speranza fu sconfitta. rio di Poitiers, Commento ai Salmi, prol. 6-7). La profezia più ec-
David annunziò che un giorno la morte sarebbe stata vinta: celsa di David è la profezia della risurrezione di Cristo.
egli fu profeta della risurrezione di Cristo. Il parallelo David-Orfeo
Ambrogio afferma che David è « strumento della voce divina »
diventerà parallelo Orfeo-Cristo. Nel profeta la parola si fa canto.
perché cantò quel dolcissimo canto che è « la remissione dei peccati
La parola è vita, è esperienza di umanità. L'uomo è la cetra dello e la risurrezione dei morti »
(Su Giobbe 2, 9, 39). Il perdono rag-
Spirito Santo, dicono i Padri. Essi raccolgono una tradizione ric-
giunge in David la massima profondità reale e simbolica perché il
chissima nel mondo classico riguardante il valore pedagogico e teo-
suo peccato aveva raggiunto la massima gravità. Dove abbondò la
colpa, ha abbondato l'amore. Ogni gesto di David, dall'unzione alla
* Alcuni Padri hanno scritto delle opere su David. Il primo è Ippolito, vittoria sul gigante, e ogni aspetto dell'armatura di David, è inter-
cre scrisse un trattato De David et Goliath. Nel quarto secolo Ambrogio scrisse pretato simbolicamente. I cinque sassi lanciati con la fionda sono
diverse opere su David, tra le quali una che pone in rapporto David con i cinque libri della Legge: David ha sconfitto il male con il bene,
Giobbe: De interpellatione Iob et David; inoltre due Apologiae dedicate a che è presente nella legge poiché essa svela la parola e la volontà
David. Altre opere dei Padri quasi totalmente dedicate a David sono quelle
di Dio.
che contengono l'esegesi sul Salmo 50, il cosiddetto Miserere, il Salmo davidico
per eccellenza. Lo strumento musicale più adatto a far echeggiare sulla terra

46 47
la musica di Dio è l'uomo. Il corpo umano, e tutta l'umanità, sono L'impegno degli uomini nella costruzione della città terrestre è una
visti come uno strumento musicale nel quale può risuonare l'armo- « regalità » se essi costruiscono la giustizia: la giustizia umana è
nia della concordia e dell'unità. L'annunzio che Dio « risusciterà i un raggio della giustizia di Dio, e può divenire la vera storia
morti » raduna i credenti nel « coro » che è « la Chiesa che celebra che non muore. Tutto quello che gli uomini credenti fanno per
la risurrezione della carne » (Clemente Alessandrino, Il Pedagogo edificare l'armonia nella società diviene storia immortale di giu-
II, 4, 41, 4). L'esemplarità di David acquista valore teologico e li- stizia, e quindi inizio di risurrezione.
turgico. Questo illumina il passaggio dalla figura dí David profeta Il tema della regalità di David e di Cristo sí apre alla visione
alla figura di David sacerdote. sponsale. David è figura di Cristo-Sposo nel suo sposalizio con
Betsabea, simbolo delle nozze con la Chiesa purificata. Sí realizza
2. David è sacerdote perché non solo ha annunziato la risur- in lui il mistero del ribaltamento operato da Dio: l'impurità di-
rezione del perdono con la sua conversione personale, ma ha cele- venta purezza sponsale. Le nozze costituiscono David « padre »
brato la risurrezione. Nel dare la guarigione a Saul proprio attra- del popolo d'Israele, e soprattutto padre di Cristo nella carne.
verso il suono della cetra, egli annunziava la guarigione più pro- David genera Cristo. Non è solo il simbolo della futura nascita
fonda, che è quella spirituale: la guarigione del perdono. David del Messia: David trasmette realmente la carne a Cristo. Ippolito
è visto come simbolo delle virtù, e in particolare delle beatitudini. usa questa espressione in senso teologicamente pregnante. David
I Padri dicono che le beatitudini sono l'immagine di Cristo, poiché è stato generato dal cuore di Dio Padre » (Su David 4, 6 e Com-
Cristo le ha realizzate per primo nella sua umanità; ma già David mento al Cantico 2, 23). Non è nato dall'uomo, ma è nato da Dio.
aveva cominciato a viverle, a partire dalla beatitudine della mi- Ippolito identificava David con Cristo. Dio Padre ha generato
tezza: « Beati i miti perché possederanno la terra ». Il possesso David, e David ha generato attraverso Maria l'umanità di Cristo.
della terra è regalità che si congiunge alla dimensione sacerdotale La figura di David mostra che tutto quello che gli uomini giusti
e profetica nella esemplarità della vita. In ogni espressione dei dell'Antico Testamento hanno costruito di umanità e di giustizia
salmi di David i cristiani cercano prefigurazioni sacramentali e viene custodito, gradualmente arricchito, e infine trasmesso da
sacerdotali: « hai preparato dinanzi a te una mensa » (Ps. 22, 5) David a Maria perché plasmi la carne di Cristo. Nella carne di
è visto come preannunzio dell'Eucaristia, così come l'avvenimento Maria si raduna l'umanità di tutti gli antichi patriarchi che hanno
di David che entra nel santuario per cibarsi del pane dell'arca costruito la giustizia. Maria « tesse » la carne umana attraverso
(1 Sam. 21, 1-7). L'acqua della fonte di Betlemme prefigura il il « filo » dello Spirito Santo e fa nascere la carne di Cristo.
Battesimo. Cristo poi genera la Chiesa, che è il « coro » nel quale risuona
l'armonia dell'umanità.
3. David è re. La sua regalità è l'aspetto più caratterizzante,
perché egli fu scelto tra gli umili del popolo per essere Re. Regalità
significa armonia di una vita dedicata alla comunità. Il re è per il
popolo! David prefigura Cristo Re « che si fa servo » per scon-
figgere la superbia con l'umiltà. La superbia di Saul è sconfitta
dall'umiltà di David. L'umiltà, la kenosí, il servizio, fanno divenire
Cristo « re universale ». La sua regalità è universale perché scon-
figge il peccato e la morte. Torna sempre come centrale l'idea della
risurrezione. La regalità dí Cristo è il suo dominio spirituale sulla
storia perché la morte è vinta nella risurrezione. Scaturisce dal
mistero della risurrezione la missione regale dei cristiani nel mondo.

48 49

Potrebbero piacerti anche