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IPOTESI su GES Davanti al misterioso Ges dei vangeli, le ipotesi (cio le possibilit di spiegarlo) sembrano infinite.

In realt le soluzioni possibili sono tre: -linterpretazione critica; -linterpretazione mitica; -linterpretazione della fede. La prima afferma che Ges un uomo progressivamente divinizzato dai suoi discepoli. La seconda sostiene che luomo Ges non esistette mai, ma che un mito antichissimo fu applicato a questo personaggio inventato per dare un nome ed un luogo a tale leggenda. La terza, infine, afferma che Ges esistette davvero, cammin per le strade della Palestina, si proclam Figlio di Dio, fu ucciso e risorse. IPOTESI CRITICA Allorigine della fede cristiana secondo tale ipotesi c un uomo eccezionale, ma per nulla divino: forse un predicatore vagante, un esaltato che si disse Messia atteso dagli Ebrei. I suoi discepoli, affascinati da qualche capacit straordinaria di quel maestro sino al punto da non rassegnarsi alla sua scomparsa, lo proclamarono risorto. Ges quindi non che un uomo progressivamente divinizzato. Se i vangeli raccontano, ad esempio, che Ges moltiplic pani e pesci si deve intendere che erano stati portati in precedenza o che erano stati nascosti per tirarli fuori al momento opportuno. Chi sostiene in vario modo questa ipotesi (dal romano Celso, ai francesi Voltaire, Renan, Loisy, Guignebert ) deve risolvere per grossi problemi man mano che il piccone dellarcheologo racconta, senza possibilit dinvenzioni, la storia della Palestina antica e di tutti i suoi particolari. PUNTI DEBOLI dellIPOTESI CRITICA a) Come mai fra tanti aspiranti messia lui solo fa carriera? Questo profeta Ges al massimo aveva suscitato una curiosit, venata di simpatia, fra i proletari della Galilea. Fu uno dei molti pretendenti al titolo messianico che Israele vedeva di tanto in tanto spuntare fra le sue file. Il suo fallimento stato totale. Si dunque ingannato. La logica richiederebbe che il suo nome e la sua opera cadessero nelloblio, al pari di tanti altri che in Israele avevano creduto di essere qualcuno. I discepoli di Ges per divinizzarlo dovevano superare una serie di delusioni: la morte in croce ignominiosa, la delusione per il suo ritorno nella gloria che non si verificava, unidea di Messia che scandalizzava la gente. Eppure lo hanno fatto, perch? Sarebbe stato pi logico che la fede si coagulasse attorno a qualche altro pretendente al titolo, come Bar Kokheba, per esempio. Aveva radunato in s tutte le speranze messianiche dIsraele. Akiba, il pi grande tra i rabbini riconobbe pubblicamente in lui il Messia . Era riuscito a cacciare i Romani da Gerusalemme nel 132 d.C. e questo fatto fu celebrato con lemissione di monete del regno atteso cos a lungo . Quando Roma pass al contrattacco, la lotta divamp terribile, ma la resistenza degli Ebrei, certi di combattere sotto le insegne del Messia, fu tale da stupire il mondo. Quando lincredibile resistenza termin, la fede in Bar Kokheba non sopravvisse a quello scacco glorioso, viste le numerose perdite dellesercito romano. Ges, messia sconfessato, sopravvive invece allo scacco vergognoso della morte in croce, il supplizio degli schiavi. Come mai da questo indistinto e sfuocato predicatore vagante nasce nel giro di una sola generazione il cristianesimo? b) Un ebreo divinizzato da ebrei : impossibile In molte zone dellimpero deificare una creatura particolare poteva essere cosa semplice. Ma per un popolo ci era del tutto impossibile: presso i giudei. Essi adoravano Jahv, lunico Dio, il Dio trascendente, lindicibile, di cui non si tracciava la figura e non si pronunciava nemmeno il nome. Associare a Jahv un uomo, chiunque fosse, era il massimo sacrilegio. Gli abitanti della Giudea onoravano limperatore, ma erano disposti a farsi lapidare piuttosto di confessare che limperatore era un dio. Si sarebbero fatti lapidare, del resto, anche se fossero stati obbligati a dirlo di Mos. c) Caduta e ripresa: un altro mistero

Come mai i discepoli di Ges arrivano a sfidare le autorit ebraiche e romane, superando labbattimento in cui erano caduti dopo la scandalosa morte in croce del loro leader ? Se non si ammette levento della resurrezione diventa difficile spiegarlo.

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IPOTESI MITICA Allorigine del cristianesimo, secondo tale ipotesi, non ci sono avvenimenti reali, non c un uomo, ma una leggenda, un mito. Comunit di ferventi hanno rivestito con questo complesso di leggende le spalle di un certo Ges, che potrebbe essere stato addirittura inventato per dare un nome, un luogo alla vicenda. Gli elementi del mito, elaborati, hanno dato il vangelo. Ges sarebbe quindi un insieme di leggende progressivamente trasformate nella storia di un uomo. E questa lipotesi sostenuta dallinsegnamento marxista. PUNTI DEBOLI DELLIPOTESI MITICA a) La necessit, per creare un mito, di tempi lunghi Per far indossare a Ges i panni del mito dellessere divino che si sacrifica per lumanit,ci sarebbe stato bisogno di una lunga serie di generazioni, invece, prima che fosse passata anche una sola generazione, nel vangelo di Marco, si attribuiscono a Ges i poteri che sono di Dio solo (es. rimettere i peccati e disporre a piacimento del sabato). b) Lincredibile precisione di tanti particolari nella vicenda di Ges Essa, secondo i mitologi, dovrebbe essere stata inventata da gente fervente in angoli remoti dellimpero romano, molti anni dopo la distruzione dIsraele.. Si rivela invece piena di particolari veri che solo testimoni diretti e contemporanei potevano conoscere (es. il complicato gioco di rapporti e di competenze tra il procuratore Ponzio Pilato ed il sinedrio). Larcheologia, grazie alle continue scoperte, non fa che confermare la verit dei particolari. Matteo, ad esempio, ci comunica che Ponzio Pilato aveva con s la moglie. Particolare contestatissimo dai mitologi. Sino a quando si scoperto che, poco prima dei tempi di Ges, Roma aveva autorizzato i suoi rappresentanti a portare con s la famiglia nelle province, mentre precedentemente lo vietava. Sempre Matteo riporta al cap.22: Essi gli presentarono un denaro. Disse loro:Di chi questa immagine nelliscrizione? Gli risposero :Di Cesare. Accusa dei mitologi: lepisodio fantastico. In Israele, dove la pena di morte tutelava il divieto di rappresentare la figura umana, non potevano circolare monete con limmagine dellimperatore. Anche qui, puntuale la conferma della storia: la Palestina occupata poteva battere solo monete di rame. Quelle di metallo nobile, come appunto il denaro di Matteo venivano direttamente dalle zecche di Roma. IPOTESI DI FEDE Secondo tale ipotesi i vangeli sono storia predicata nel senso che ci che ci stato tramandato della vita, morte, risurrezione di Ges fu organizzato dai discepoli secondo le necessit della predicazione. Il loro intento non era quello di redigere una biografia, nel senso moderno del termine, ma di proclamare un messaggio di salvezza, lintento cio di trasformare gli ascoltatori non in storici, ma piuttosto in credenti. PUNTI DEBOLI DELLIPOTESI DI FEDE a) Non mancano neanche qui i problemi, come la discordanza tra i vangeli. Voltaire, razionalista anticristiano, aveva notato che i testi di Matteo e di Luca riportano la genealogia di Ges , ma mentre il primo enumera solo 42 antenati, il secondo arriva a 56 e, per giunta, i nomi delle due liste non sempre coincidono. Come si fa ad attribuire un minimo dattendibilit storica a dei testi che sin dallinizio si presentano cos? Volterire stato indulgente a cogliere in fallo i vangeli solo sulle genealogie. Esistono altri esempi di discordanze: ad es. il caso del cartello che Pilato avrebbe fatto inchiodare sulla croce con il motivo della condanna. Tutti e quattro gli evangelisti ne parlano, ma ogni versione diversa, anche se per piccoli

particolari. Oppure quando sintroduce il discorso delle beatitudini, Matteo riporta: Vedute le folle, Ges sal sulla montagna. Luca invece: Disceso con loro, si ferm in un luogo pianeggiante. Si potrebbe continuare con molti altri esempi di discordanze, di cui i credenti, prima di Volteire, si erano accorti e per le quali spesso avevano avvertito disagio. Qualcuno, come Marcione, nella chiesa primitiva, aveva proposto di sceglierne uno soltanto. La chiesa prefer lo scisma, piuttosto che accettare. Perch verso il II sec.quando la tradizione su Ges stava ancora consolidandosi definitivamente, quelle discordanze non furono appianate? Cera ancora la possibilit di farlo. La chiesa disapprova severamente chi manifesta la tentazione di mettere daccordo i quattro testi pur sapendo di compromettere la stessa azione missionaria. Questa difesa su una linea che sembra assurda plausibile se si ammette tale ipotesi: la comunit primitiva era obbligata ad accettare quei quattro testi e quelli soltanto anche se imbarazzanti o scomodi. Tale obbligo poteva nascere solo dalla convinzione motivata che in quei testi erano conservati i ricordi dei testimoni pi attendibili. Ricordi talvolta contrastanti, persino confusi in molti punti, ma , fra tutti, i pi attendibili, quelli che si avvicinavano ai fatti con maggiore approssimazione. E quelle testimonianze erano evidentemente considerate intoccabili.

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