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SAN MASSIMILIANO KOLBE E LA LIBERA MURATORIA

Il presente studio nella sezione Kolbiana della rivista Immaculata Mediatrix introduce alla conoscenza della tematica tanto ardua quanto scottante della Massoneria secondo il pensiero di san Massimiliano Maria Kolbe. Si sa, infatti, che nel piano apostolico di conquista del mondo intero al Regno di Cristo attraverso lImmacolata, san Massimiliano Maria Kolbe si muoveva con lintelligenza dello stratega e con la ponderatezza del santo. Per questo egli insegnava che nelloperare alla conversione degli eretici e degli infedeli, dei lontani da Dio e dei nemici della Chiesa, necessario prima istruirsi adeguatamente sulla natura degli errori e sui contenuti delle dottrine ereticali. Coloro che si impegnano nellapostolato della conversione, scrive infatti il Santo, procurino di conoscere bene le odierne correnti antireligiose, non risparmiando lo sforzo di esaminarne e valutarne in profondit gli errori, i pregiudizi antireligiosi - oggi cos largamente disseminati - la loro natura, le conseguenze deleterie, i metodi di propaganda, i loro rappresentanti (Massimiliano Kolbe, Scritti, Roma 1997, p. 370). Fra tutti gli errori che circolano, poi, san Massimiliano, richiamandosi, biblicamente, al serpente del Genesi (3,15) e al drago dellApo-calisse (12,2), afferma ripetutamente che lerrore pi terribile e pi nefasto per la fede sicuramente la Massoneria. Scrive egli infatti: La Massoneria senza dubbio il capo del serpente infernale. Non dico i massoni, perch sono persone infelici, ma le loro finalit, la loro organizzazione rivolta contro Dio e contro la felicit delle anime (op. cit., p. 1839). Esemplarmente, san Massimiliano mette anzitutto al sicuro, in directo, quella carit che lo preoccupa primariamente per la salvezza dei massoni, poveri erranti, persone infelici; nello stesso tempo, per, vuole colpire lerrore, o meglio, la somma degli errori che costituiscono la Massoneria, questa setta vasta e potente, vera piovra satanica che estende i suoi seducenti e mortiferi tentacoli su tutto il pianeta-terra, a livello di economia e di politica, di filosofia e di sociologia. per tutto questo, infatti, che la Massoneria veniva chiamata Sinagoga di satana dal Sommo Pontefice, il Beato Pio IX, e i membri della Massoneria venivano chiamati dallo stesso Albert Lantoine (33 della Gran Loggia di Francia) Serviteurs de Satan, a

servizio attivo in quella che dal padre Giovanni Caprile veniva chiamata Citt di Satana, in contrapposizione evidente allagostiniana Citt di Dio. Lo storico francescano Paolo Siano, giovane ma colto e agguerrito studioso in materia, con questo primo articolo sulla nostra rivista vuole appunto introdurci nel mondo della Massoneria per conoscerne la storia e i contenuti di pensiero, cos da facilitare lazione apostolica della salvezza dei massoni, attraverso lImmacolata, secondo il progetto apostolico di san Massimiliano Maria Kolbe, il quale era ben convinto che lImmacolata non distrugge gli eretici, poich li ama, desidera la loro conversione; e appunto per lamore che nutre nei loro confronti, Ella li libera dalle eresie, distrugge in essi le opinioni e convinzioni erronee (op. cit., p. 2032). Quod est in votis! (n.d.d.).

INTRODUZIONE

Con il presente lavoro intendo trattare del tema Massoneria secondo gli scritti e lesperienza di padre Kolbe (1894-1941), frate minore conventuale, grande apostolo mariano e martire della carit nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Allo scopo di comprendere meglio la massonologia kolbiana e il suo contesto storico-culturale, ritengo sia necessario illustrare sinteticamente anche: 1) il fenomeno massonico (origini, sviluppi, caratteristiche), secondo gli studi di rinomati autori massonologi, sia massoni che non massoni, con prevalente interesse per laspetto esoterico e ritualistico della Libera Muratoria; 2) il fenomeno dellantimassonismo; 3) il panorama massonico italiano, dal Settecento agli inizi del Novecento. Quindi presenter alcune tematiche salienti della massonologia (evidentemente antimassonica) di padre Kolbe, confrontandole con alcune fonti di carattere massonico. 1. UOMINI, IDEE E RITI DELLA MASSONERIA

1.1. Massoneria moderna: razionalismo e occultismo


2

opportuno rilevare che la moderna Massoneria, quella che nasce ufficialmente a Londra nel 1717, gi pervasa da uno spirito, una mentalit, in cui coesistono in modo fraterno, il razionalismo antidogmatico e la passione per loccultismo1[1]. Secondo vari studiosi, per comprendere meglio le origini massoniche, occorre risalire a quel fenomeno detto Accettazione (in inglese, Acceptation), iniziato gi in alcune logge scozzesi e inglesi verso la met del secolo XVII. Si tratta, cio, della accettazione in loggia di uomini che avevano poco o nulla a che fare con la professione operativa di muratore o architetto; per tali motivi si parla di muratori, o massoni, accettati, tra cui non mancavano coloro che speravano di trovare in loggia il rifugio per coltivare, in luogo protetto, i propri interessi magico-occultistici verso lAlchimia e lErmetismo, intese come scienze esoteriche miranti al perfezionamento delluomo2[2]. Ma gi tra i massoni scozzesi, verso la fine del secolo XVI, si possono trovare alcuni innesti del pensiero magico-ermetico e neoplatonico. Inoltre, in alcuni rituali inglesi e scozzesi, composti tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, si riscontrano elementi simbolico-ritualistici che alludono, in modo pi o meno palese, al concetto di morte e rinascita iniziatica tipico degli antichi culti misterici della paganit orientale e grecoromana3[3]. Nel 1723 sono pubblicate le prime Costituzioni della moderna Massoneria, redatte dal pastore protestante James Anderson, e dedicate al Gran Maestro della Gran Loggia di Londra, il duca di Montague. Nelle Costituzioni andersoniane troviamo riferimento al razionalismo deistico: i massoni, qualunque sia la loro religione, sono dora in poi obbligati solo alla religione in cui convengono tutti gli uomini, ossia quella naturale, mentre le verit religiose, o dogmatiche, delle varie religioni o confessioni cristiane, professate dai singoli massoni (attuali e futuri), sono considerate opinioni che il singolo pu continuare a ritenere. Pertanto, per i massoni provenienti dal Cristianesimo, i dogmi cristiani perdono la loro valenza di verit oggettiva e assoluta di carattere soprannaturale e rivelato, diventando, nel naturalistico orizzonte culturale massonico, semplici opinioni4[4]. Inoltre, nelle Costituzioni di Anderson compaiono, sia pure in modo tenue, alcuni riferimenti esoterici. Sul frontespizio delle dette Costituzioni sono raffigurati alcuni massoni,
1[1]

Cf C. FRANCOVICH, Storia della massoneria in Italia. Dalle origini alla Rivoluzione francese, La Nuova Italia,

Firenze 1989, p. XI.


2[2] 3[3]

Cf M. INTROVIGNE, Il ritorno della magia, Effedieffe, Milano 1992, pp. 90-92. Cf D. STEVENSON, The Origins of Freemasonry. Scotlands Century (1590-1710), Cambridge University Press,

Cambridge 1998, pp. 28-29, 77-139, 153-161.


4[4]

Cf J. ANDERSON, Le Costituzioni dei Liberi Muratori 1723, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1991, p. 88. Circa lo

spirito naturalistico e razionalistico delle dette Costituzioni andersoniane: [H. GRBER], Linternazionalismo rivoluzionario della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 62 (1911), pp. 7-13.

mentre in alto nel cielo spicca il dio Sole, Febo-Apollo, giovane nudo (solo un fascia sventolante gli salva appena il pudore), dal volto luminoso in atto di guidare la sua quadriga. Il dio solare pu essere interpretato come simbolo massonico della Luce della Ragione (sotto i cui auspici inizia la nuova Massoneria) - e la Luce sar sempre un importante simbolo libero-muratorio - ma anche come la luce della paganitas classica, da contrapporre al cristianesimo dogmatico. Nella mitologia Febo-Apollo sincretisticamente considerato il dio Sole che d la vita e la morte ed anche il dio della divinazione. Nelle Costituzioni del 1723, Anderson scrive una storia mitica del-lumanit, partendo da Adamo nel cui cuore Dio ha impresso larte geometrica o muratoria, che poi si trasmessa ai suoi figli. A Caino e ai suoi discendenti dedicato un bel paragrafo con lettere maiuscole5[5], mentre non si parla del povero Abele e Ges Cristo nominato solo una volta, in modo quasi fugace. Adamo riceve la Geometria da Dio, ma in effetti, nel testo andersoniano, Caino il primo costruttore, dunque muratore, o massone6[6]. Accennando ai sapienti degli Egiziani e dei Caldei (questi ultimi noti col termine di Magi, da cui il termine magia), quali ricevitori e trasmettitori dellarte geometrica, Anderson scrive che non conviene dire di pi tranne che in una Loggia massonica7[7]. Anderson dice che gli ignoranti fraintesero la geometria accusandola di esser evocazione di spiriti, e in questa sua difesa, egli sembra imitare il celebre mago (ed evocatore di spiriti) inglese del Rinascimento, John Dee (1527-1608) - noto per la sua concezione magicocabalistico della geometria e della matematica -, il quale defin ignoranti coloro che lo accusavano di evocare gli spiriti8[8]. E - osserva la studiosa Frances Yates - come Dee, nella sua prefazione alla traduzione inglese di Euclide, elogia larchitetto Vitruvio (vissuto al tempo dellimperatore romano Cesare Augusto), cos anche Anderson tesse le lodi di questultimo, in un brano delle dette Costituzioni9[9]. Nel 1738 appare la seconda edizione delle Costituzioni massoniche londinesi, ad opera dello stesso Anderson. Esse recano in appendice un opuscolo pro-massonico del 1730, dal titolo Defence of Masonry, ove si collega la scienza e i riti della Massoneria al mondo misterico e iniziatico, in particolare ai culti misterici egiziani, al pitagorismo, ai culti essenici, druidici e alla Cabala ebraica...10[10]. curioso osservare che le dette Costituzioni del 1738 furono approvate dalla Gran
5[5] 6[6] 7[7] 8[8] 9[9]

Cf B. FAY, La massoneria e la rivoluzione intellettuale del secolo XVIII, Einaudi, Torino 1939, pp. 122-123. Cf ANDERSON, op. cit., pp. 53-54. Ivi, p. 54. Cf F. YATES, LIlluminismo dei Rosacroce, Einaudi, Torino 1976, pp. 251-253. Ibidem. Cf C.F.W. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton (England) 1991, pp. 35-38. Colin

10[10]

Dyer, nel periodo 1975-76, stato Maestro Venerabile della Quatuor Coronati Lodge N. 2076, di Londra, loggia di ricerca della United Grand Lodge of England.

Loggia di Londra in una taverna dove si svolgevano le maggiori assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768), nota con il nome di The Devil11[11], e in cui si ritrovava anche un club di libertini, The Hell-Fire Club12[12]. Di un simile club fu presidente (intorno al 1720) un noto libertino, il duca di Wharton, Gran Maestro della Gran loggia londinese nel 172213[13].

1.2. Il Terzo Grado e il Royal Arch Ma latmosfera di occultismo permea pi fortemente le logge inglesi intorno al 1724-25, con lingresso del Terzo Grado di Maestro Massone e della relativa leggenda di Hiram Abiff - tuttora praticati in tutte le Grandi Logge e Grandi Orienti del mondo -, di cui appare il primo rituale stampato e ben strutturato nel 173014[14]. Secondo la leggenda rituale, il Maestro Hiram, architetto del Tempio di Salomone, ucciso (proprio nel Tempio) da tre cattivi compagni muratori che volevano strappargli i segreti - ovvero la Parola - del grado di Maestro. Il cadavere di Hiram seppellito dai suoi uccisori. Re Salomone, preoccupato della scomparsa di Hiram, lo fa ricercare da alcuni compagni muratori, i quali ne rinvengono il cadavere - gi in stato di putrefazione - in modo fortuito, grazie ad un ramo di acacia strappatosi facilmente dal terreno, svelando cos il luogo dove gli assassini avevano sepolto Hiram. Il cadavere putrefatto del maestro sollevato da alcuni compagni mediante i Cinque Punti della Maestria, ossia dei gesti rituali mediante i quali dora in poi saranno elevati i nuovi Maestri Massoni. Il nuovo Maestro riceve una Parola (sostituente quella perduta con la morte di Hiram): Machbenach, ossia, Il costruttore morto. Il candidato al Terzo Grado interpreta, in tal modo, il ruolo di Hiram, rivivendone ritualmente la morte e la elevazione dal sepolcro. Secondo la versione prichardiana della leggenda, Hiram poi reinterrato nel Sanctum

11[11]

Cf A. PIATIGORSKY, Freemasonry. The Study of a Phaenomenon, The Harvill Press, London 1999, p. 98. Lautore

docente di Storia del Asia meridionale e di religioni comparate, presso lUniversit di Londra
12[12]

Cf G. OLIVER, Introductory dissertation, in W. HUTCHINSON, The Spirit of Masonry, Spencer, London 1843, p. 12.

George Oliver (1782-1867), celebre massone inglese del sec. XIX, cur la riedizione del libro del fratel William Hutchinson (1732-1814).
13[13]

Cf [H. GRBER], op. cit., p. 19; H.T.F. RHODES, La messa nera, Sugarco, Milano 1972, pp. 142-158; M.

INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, Mondadori, Milano 1994, pp. 49-57.


14[14]

Cf S. PRICHARD, Masonry Dissected, Wilford, London 1730, pp. 25-29. Invece alle pagine 9-24, vi sono i rituali

delliniziazione ai primi due gradi, di Apprendista e Compagno. Il massone inglese Harry Carr (1900-1983), ha sottolineato che molto di ci che contenuto nei rituali pubblicati da Samuel Prichard, dopo circa 250 anni, ancora presente nei moderni rituali massonici: H. CARR, Harry Carrs World of Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton 1985, pp. 105-144.

Sanctorum del Tempio di Gerusalemme; mentre versioni posteriori, affermano che Hiram sepolto in un luogo il pi vicino possibile al Tempio salomonico15[15]. Il Terzo Grado e la relativa leggenda hiramitica presentano indubbiamente elementi gnosticonecromantici: linsistenza sulla ricerca di una Parola (riservata agli iniziati) perduta, il voler cercarla, secondo il dialogo rituale, ad Ovest della Loggia - simbolicamente e mitologicamente lOvest, ove tramonta il sole, il luogo del regno della morte -, la speranza di ottenere la Parola da un cadavere, il reinterpretare ritualmente il dramma del Maestro ucciso, immedesimandosi in lui, morto, putrefatto e sollevato dalla tomba16[16]. Lorigine del mito hiramitico - che lessenza del Terzo Grado - potrebbe ricercarsi, con una certa plausibilit, anche nel bagaglio leggendario tipico del mondo della necromanzia, secondo il giudizio di un celebre massone inglese, Bernard E. Jones17[17]. La Bibbia non dice nulla della morte e del ritrovamento del cadavere di Hiram - il quale, secondo la leggenda massonica, non risorge corporalmente, ma resta morto - , ed il tema di morte [e rinascita o resurrezione] iniziatica, presente indubbiamente nella ritualit di Terzo Grado, tipico sia del-lAlchimia esoterica che degli antichi culti misterici18[18]. Verso la met del Settecento, nelle logge inglesi si diffonde un quarto grado che riscuote gran successo tra lalta nobilt inglese: il Sacro Arco Reale di Gerusalemme, o Holy Royal Arch of Jerusalem, essenzialmente incentrato sulla Cabala ebraica. Questo grado - detto pi comunemente Royal Arch - pretende di offrire, per la mediazione di potenze angeliche, un mistico itinerario verso il contatto col mondo spirituale, nonch la ricerca e il ritrovamento della Parola o Nome di Dio, inteso in senso magico-cabalistico. I massoni che praticano anche il Royal Arch, sono detti Antients, e, verso il 1751, formano la loro Gran Loggia in antitesi a quella dei massoni Moderns, ossia i
15[15]

Cf H. CARR, The Freemason at Work, Lewis Masonic Ian Allan Regalia, Runnymede [England] 1992 (7th and

Revised Edition, Revised by Frederick Smith), pp. 176-177, 344-345.


16[16]

Cf R. LE FORESTIER, La Massoneria templare e occultista. Tomo I. La Stretta Osservanza, Atanor Editrice, Roma Cf B. E. JONES, Guida e compendio per i Liberi Muratori, Atanor Editrice, Roma 1995, pp 302, 313-320. Lautore,

1991, pp. 37-43; D. STEVENSON, op. cit., pp. 144-146, 160-161; A. PIATIGORSKY, op. cit., pp. 84-90, 267-274.
17[17]

vissuto tra la prima e la seconda met del sec. XX, stato membro della Loggia Quatuor Coronati N. 2076 di Londra. Jones osserva che in tutte le iniziazioni (dunque anche in quella massonica) presente il concetto di una morte simbolica e di una resurrezione o rinascita figurata, di una morte alla vita passata e di un sorgere a quella futura (p. 319).
18[18]

Cf R. LE FORESTIER, op. cit., pp. 42-43; D. STEVENSON, op. cit., pp. 159-161. Analizzando la leggenda di Hiram

e la cerimonia in Terzo Grado - secondo i pi celebri manoscritti, rituali e catechismi massonici inglesi e francesi del XVIII secolo (inclusi i rituali del Prichard) - il massone Luigi Sessa sottolinea il fondamentale concetto esoterico che la Libera Muratoria racchiude - sin dalle origini - nel simbolismo e nella ritualit del 3 grado, ossia lidea che la rinascita iniziatica si attua attraverso la Morte e la Putrefazione, per cui - spiega ancora Fr. Sessa - con il 3 grado si cerca il dominio cosciente della Vita e della Morte: cf L. SESSA, Hiram e la leggenda di Hiram, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1997, pp. 45-57, 76-91.

massoni che fanno capo alla Gran Loggia londinese costituitasi nel 1717. Ma assai curioso osservare che anche i Moderns, non soddisfatti della leggenda di morte ritualmente celebrata in Terzo Grado, accolgono il Royal Arch e il numero di logge dei Moderns praticanti questo grado cabalistico risulta addirittura superiore a quello delle logge degli Antients. Nel 1813 la Gran Loggia degli Antients e quella dei Moderns si uniscono per formare lattuale United Grand Lodge of England (U.G.L.E.), la quale, oltre ai tre gradi di Apprendista, Compagno e Maestro, pratica il Royal Arch, presentandolo, non come un quarto grado, bens come il perfezionamento del Terzo Grado di Maestro Massone19[19].

19[19]

Cf R. LE FORESTIER, op. cit., pp. 43-49. Il primo Gran Maestro della U.G.L.E., il duca di Sussex era intensamente

interessato alla Cabala ebraica: cf DYER, op. cit., p. 55. Il massone Dyer sottolinea linflusso cabalistico (ma anche pitagorico) nella Massoneria inglese settecentesca e anche in quella della U.G.L.E, specialmente per quanto riguarda limportanza (per i Massoni) delluso dei numeri, che nella mentalit cabalistica e pitagorica hanno un potere creativo (o, per meglio dire, magico): cf ivi, pp. 39-41, 50-57.

1.3. Gli Alti Gradi ed ulteriori sviluppi esoterico-rituali nella Massoneria Desidero accennare anche alla diffusione nellEuropa settecentesca (in area anglosassone, latina e orientale) dei cosiddetti Alti Gradi cavallereschi (innestati sul Terzo Grado, sopra descritto) di marca templare (ispirati ai Cavalieri Templari) e rosacrociana (ispirati alla cultura alchemicocabalistica attribuita alla mitica confraternita dei Rosacroce), caratterizzati da contenuto magicooccultistico, con indirizzi (non sempre contemporaneamente presenti) teurgico, alchemico e cabalistico. interessante osservare che molto spesso tali sistemi di Alti Gradi (cio gradi superiori al Terzo Grado di Maestro Massone che lultimo dei primi tre gradi costituenti la Massoneria detta simbolica o azzurra) pretendono di essere cristiani, mutuando talvolta anche elementi dalla liturgia cattolica romana. Tuttavia ci che in realt essi professano un cristianesimo esoterico dai contenuti di carattere magico-occultistico e che, pertanto, non conforme al depositum fidei della Chiesa di Roma. Vi saranno poi reazioni da parte di massoni fortemente razionalisti che si opporranno a questi gradi cavallereschi: ecco gli Illuminati di Baviera. Dapprincipio, semplici illuministi, poi dal 1780 legati al mondo massonico, questi accesi razionalisti tuttavia non disdegneranno, come sembra, di conservare nella loro ritualit certi elementi di occultismo (inclusa lalchimia spirituale), appresi da massoni ultra-occultisti quali i Fratelli dAsia20[20]. Alla sconfitta degli Illuminati al Convento (riunione massonica) di Wilhlelmsbad nel 1782, segue, durante la Rivoluzione Francese, la rivincita massonico-razionalistica, specie in Francia21[21]. Ma negli Stati Uniti, a Charleston, nel 1801, nasce il Rito Scozzese Antico e Accettato (di 33 gradi), proveniente dai sistemi di Alti Gradi settecenteschi di matrice templare-rosacrociana, quali, ad es., il Rito di Perfezione, il Capitolo di Clermont e il Consiglio degli Imperatori di Oriente e di Occidente22[22]. Figura prominente di questo R.S.A.A. - che sar ed ancora oggi il Rito (cio, sistema di alti gradi) pi diffuso e prestigioso nel

20[20] 21[21] 22[22]

M. INTROVIGNE, Il cappello del mago, Sugarco, Milano 1990, p. 173. Ivi, p. 39. Cf E. BONVICINI, Massoneria di Rito Scozzese, Atanr Editrice, Roma 1988, pp. 45-46. Il Le Forestier definisce la

Massoneria templare pianta occultista dove si mescolano i seguenti elementi: pomposa vanit cavalleresca, commercio truffaldino di gradi sempre pi alti e di presunte conoscenze esoteriche, ricerca teurgica magico-cabali-stica (anche da parte di cristiani mistici) e di imitazione della liturgia cattolica. Caratteristiche che a volte prevalgono le une sulle altre pur senza per eliminarsi, ma anzi coesistendo: R. LE FORESTIER, La Massoneria templare ed occultista. Tomo I, pp. 91-92.

mondo23[23] - il generale Albert Pike 33, Sovrano Gran Commendatore del R.S.A.A. dal 1859 al 189124[24], la cui opera celeberrima sui Gradi del Rito, Morals and Dogma, ancora testo importante per i Massoni di Rito Scozzese Antico ed Accettato25[25]. Nei primi decenni dellOttocento, allinterno della Massoneria regolare inglese, ossia la United Grand Lodge of England (U.G.L.E.), si costituisce la ritualit Emulation (ancora oggi, la pi importante ritualit massonica dei primi tre gradi, molto praticata dalla Massoneria regolare inglese26[26], e dalle Grandi Logge e Grandi Orienti che seguono la tradizione massonica rituale inglese) la quale conserva la leggenda di Hiram e il tema della morte simbolica o iniziatica rivissuta ritualmente dal massone candidato al Terzo Grado di Maestro Libero Muratore, il quale, come Hiram, ucciso dai tre Cattivi Compagni (ritualmente rappresentati dal Maestro Venerabile e dai due Sorveglianti della Loggia, ossia dai tre maggiori dignitari della Loggia massonica) ed elevato dal sepolcro della morte27[27]. Nel secolo XIX, nascono nuovi sistemi massonici pi interessati al mondo magico, e iniziati da Maestri Massoni, generalmente appartenenti a obbedienze regolari (es. gli inglesi Robert W. Little,

23[23]

G. DI BERNARDO, Filosofia della massoneria. Limmagine massonica delluomo, Venezia 1996, p. 64. Giuliano Di

Bernardo, Gran Maestro del Grande Oriente dItalia (1990-1993), attualmente (dal 1993) Gran Maestro della Gran Loggia Regolare dItalia, la quale lunica obbedienza massonica italiana (amministrante i primi tre gradi di Apprendista, Compagno e Maestro) ad esser in comunione con la Gran Loggia Unita dInghilterra.
24[24] 25[25]

Cf M. INTROVIGNE, La massoneria, editrice elledici, Leumann (To) 1997, p. 33. Cos scrive il prof. Di Bernardo: Albert Pike nel suo importante libro Morals and Dogma, rielabora i diversi Rituali

di tutti i gradi del Rito Scozzese fornendo cos unopera che ancora oggi un punto di riferimento essenziale per lautentica comprensione del Rito Scozzese Antico ed Accettato (in DI BERNARDO, op. cit., p. 66). A ci si aggiunga che nel 1988, il Supremo Consiglio del 33 ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Sud degli U.S.A. con sede a Washington (il Supremo Consiglio Madre del RSAA mondiale), ha pubblicato lopera di Rex Hutchens 32, A Bridge To Light, che commenta (in tono assai lodevole) lopera di Pike, Morals and Dogma: cf R. R. HUTCHENS, A Bridge To Light, Foreword by C. Fred Kleinknecht 33 Sovereign Gran Commander, The Supreme Council, 33, Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, Southern Jurisdiction U.S.A., Washington 1988. Il dott. Introvigne riconosce che lopera di Pike Morals and Dogma contiene in effetti una miscela di religione egiziana, magia e massoneria: M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, p. 183, nota n 109.
26[26] 27[27]

Cf M. INTROVIGNE, La massoneria, p. 40. Ecco alcuni rituali massonici Emulation: cf The Perfect Ceremonies of Craft Masonry according to the most approved

forms as taught in the Unions Emulation Lodge of Improvement for M.M.s., Freemasons Hall, London MDCCCLXXI (1871). Circa lelevazione al Terzo Grado (ceremony of Raising): ivi, pp. 103-134; The Text Book of Freemasonry, Reeves and Turner, London 1881. Sul terzo Grado: ivi, pp. 151-188. La ritualit (direi quasi tradizione) Emulation sostanzialmente rimasta identica nel corso del tempo: cfr Emulation Ritual [As demonstrated at the Emulation Lodge of Improvement, London and with whose approval this ritual has been compiled and published], Ian Allan Lewis Masonic, Hersham [Surrey - England] 1992 (9th and Revised Edition), 1st Edition: 1969. Sul Terzo Grado, ivi, pp. 150-199.

John Yarker, Kenneth Mackenzie, William Westcott e il tedesco Theodor Reuss)28[28]. Tra queste nuove fondazioni massoniche e/o paramassoniche segnaliamo: a) i Riti Egiziani (cio ispirati al paganesimo magico dellAntico Egitto) di Memphis e Misraim29[29], che attecchiranno particolarmente nella massoneria francese razionalista (e ancora oggi, sotto lunica denominazione di Rito di Memphis-Misraim sono in seno al Grande Oriente di Francia come pure al Grande Oriente dItalia), nellItalia risorgimentale, negli Stati Uniti e nellInghilterra; b) la Societas Rosicruciana in Anglia (S.R.I.A.), tuttora esistente, che accoglie Maestri Massoni regolari (cio della United Grand lodge of England o di Grandi Logge e Grandi Orienti in comunione con questa) e che li impegna ad interessarsi in modo speciale - attraverso lo studio e la ritualit - a scienze occulte quali lErmetismo, lAlchimia, la Kabala ebraica30[30]. Segnaliamo inoltre alcuni eventi, degni nota, che si svolgono nella famiglia massonica tra la seconda met dellOttocento e gli inizi del Novecento: a) nel 1877, il Grande Oriente di Francia, aspramente laicista ed anticlericale, sar scomunicato dalla deista Gran Loggia Unita dInghilterra, per aver soppresso dallintestazione dei propri documenti e dai propri lavori iniziatici il nome del Grande Architetto dellUniverso (nome con cui i Massoni indicano la Divinit), per lammissione di atei allinizia-zione e per lintensa propaganda politica anticlericale31[31]; b) in Francia nascer una Massoneria mista, cio che accoglie uomini e donne e pone queste ultime su un piano di assoluta parit iniziatica con gli uomini massoni, facendo cos un salto di qualit rispetto alle settecentesche logge di adozione, in cui le donne avevano una valenza inferiore, o ausiliaria32[32]; c) nel 1908 avviene una scissione in seno alla Famiglia massonica italiana. Accanto - o piuttosto contro - il Grande Oriente dItalia, detto Massoneria di Palazzo Giustiniani, ci sar dora innanzi la Massoneria scissionista del pastore evangelico Saverio Fera 33, detta anche Massoneria di Piazza del Ges33[33]. Sostanzialmente, questa situazione - qui sopra descritta - del fenomeno massonico con i suoi gradi, simboli, leggende, scomuniche intermassoniche e riconoscimenti reciproci, rester invariata anche nel periodo kolbiano, ossia nei primi quarantanni del XX secolo.

28[28] 29[29] 30[30] 31[31] 32[32] 33[33]

Cf IDEM. Il cappello del mago, pp. 159, 185-186. Cf G. VENTURA, I Riti massonici di Misram e Memphis, Atanr Editrice, Roma 1975. Lautore fu massone. Cf M. MORAMARCO, Nuova Enciclopedia Massonica, vol. I, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1997, pp. 347-349. Cf M. INTROVIGNE, La massoneria, p. 38. Cf ivi, p. 39. Cf ivi, p. 37; cf E. BONVICINI, op. cit.,p. 22.

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2. CENNI SULLANTIMASSONIMO

Presentiamo ora, sia pur in modo sintetico, alcuni interessanti fenomeni di antimassonismo. Gi nei primi decenni del XVIII secolo, la moderna Massoneria inglese collegata al paganesimo, alla Cabala ebraica e allo spiritismo34[34]. Nel 1725, lex massone Samuel Prichard scrive di alcuni rapporti allarmanti relativi a stregoneria e spiritismo praticati in loggia35[35]. Nel 1738, papa Clemente XII condanna e scomunica i Massoni, quali sospetti di empiet ed eresia, a causa della loro eccessiva segretezza e dei giuramenti a cui si obbligano sotto gravi pene in caso di violazione dei loro segreti36[36]. Inoltre, a cominciare dai primi trentanni del Settecento, e per tutto quel secolo, i Liberi Muratori sono accusati anche di omosessualit37[37]. Nel secolo XIX, nuove accuse di satanismo, culti sessuali, naturalismo e paganesimo saranno lanciate da ambienti cattolici nei confronti dei Liberi Muratori38[38]. Nel 1884, papa Leone XIII promulga la famosa enciclica antimassonica, Humanum Genus. In essa il Pontefice illustra il principale fondamento filosofico ed etico dellIstituzione massonica: il naturalismo39[39]. Nella seconda met dellOttocento si afferma la tesi della Giudeo-Massoneria, secondo la quale gli Ebrei sarebbero i capi occulti della setta massonica40[40]. Tra i vari autori antimassoni spicca il celebre Leo Taxil (1854-1907) - giornalista anticlericale, ex-massone, nonch imbroglione - , che dal 1885 al 1897, acquista grande successo con i suoi scritti sul satanismo massonico, corredandolo anche con particolari strabilianti: apparizioni diaboliche in Loggia, amori tra demoni e donne massone, ecc. Ma nel 1897 Taxil
34[34] 35[35]

Cf G. GIARRIZZO, Massoneria e illuminismo nellEuropa del Settecento, Marsilio Editore, Venezia 1994, pp. 43-44. Cf E. ALLODOLI, Il Rito Emulation. I fondamenti della regolarit tradizionale in Massoneria, in Massoneria Oggi,

Rivista del Grande Oriente dItalia, Anno IV, n. 5, settembre-ottobre 1997, pp. 25-28.
36[36]

Cf CLEMENTE XII, In eminenti apostolatus specula, Lettera apostolica del 1738, in CESNUR, Massoneria e Cf M. JACOB, Massoneria illuminata. Politica e cultura nelleuropa del Settecento, Einaudi, Torino 1995, p. 9. Cf L. G. DE SEGUR, I Frammassoni. Ci che essi sono - ci che fanno - ci che vogliono, Roma 1872, pp 26-31, 44-

religioni, a cura di M. Introvigne, elledici editrice, Leumann (To) 1994, pp. 191-193.
37[37] 38[38]

53, 61-65, 73-74, 100-102; J. E. DE CAMILLE, Storia della setta anticristiana, vol. I, Firenze 1871, pp. 302-303, 315, nota n. 1; vol. II, p. 436, nota n. 1; L. MEURIN, La Frammassoneria sinagoga di Satana, presso lUfficio della Biblioteca del Clero, Siena 1895, pp. 6-12, 99-103, 135, 234-236, 403.
39[39] 40[40]

Cf LEONE XIII, Humanum genus, Enciclica del 20 aprile 1884, in CESNUR, op. cit., pp. 198-209. Cf M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 163-164, 167-168.

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dichiara pubblicamente di aver inventato tutto ci che ha scritto sul presunto culto satanico praticato nelle logge massoniche41[41]. Segnaliamo inoltre che nel 1896 si svolge a Trento il celebre Congresso Antimassonico Internazionale, promosso dallUnione Antimassonica Universale. Tra i vari relatori del Congresso si distingue lerudito massonologo don Vincenzo Longo che gi nel 1879 ha pubblicato anonimamente uno studio sulla Massoneria, mostrando - sulla base di fonti massoniche di lingua italiana, francese, inglese...- che gi nei primi tre gradi massonici sono presenti dottrine naturalistiche che indirizzano al culto sessuale42[42]. A Trento, Longo ribadisce queste tesi, collegando i riti massonici agli antichi culti misterici, naturalistici e sessuali praticati da induisti, egiziani, greci... Egli afferma, inoltre, che, poste tali premesse naturalistiche, la Massoneria pratica un certo culto alla morte, intesa quale principio universale della vita e della rigenerazione. Longo sottolinea anche che gi al Terzo Grado di Maestro, il massone ha lopportunit di essere introdotto alle scienze occulte e, quindi, al culto demoniaco43[43]. Dopo che Taxil avr sconfessato le sue precedenti asserzioni sul satanismo massonico, lUnione Antimassonica Universale - accusata di aver dato credito al furfante marsigliese - attesta in un opuscolo che essa ha sospettato di Taxil gi durante il Congresso antimassonico tridentino e lo ha escluso sia dalle sezioni che dalle commissioni permanenti, costringendo cos limpostore a smascherarsi44[44]. LUnione Antimassonica Internazionale dichiara dunque di aver affrettato la fine delle imposture taxilliane (tra cui anche le fotografie diaboliche, le firme di demoni, ecc.) e, inoltre, afferma - nel detto opuscolo - che ci che don Vincenzo Longo ha scritto su e contro la Massoneria (soprattutto nel suo libro del 1879, dunque 6 anni prima dellinizio del caso Taxil) lo ha fondato su testi autorevoli scritti da rinomati massoni, per la maggior parte inglesi e francesi45[45]. Nellantimassonismo cattolico dei primi decenni del Novecento si registrano complessivamente accuse di satanismo, culti sessuali, naturalismo, laicismo indirizzate contro i Liberi Muratori 46[46],
41[41] 42[42]

Cf ivi, pp 172-195. Cf V. LONGO, Studio sul massonismo. Il suo Dio, il suo culto, i suoi costumi. Parte Prima, Italia s.l.n.a. [Roma

1879], pp. 3, 39-51, 196-205.


43[43]

Cf V. LONGO, La Franc-Maonnerie devant le Christianisme, in UNION ANTIMAONNIQUE UNIVERSELLE,

Actes du premier Congrs Antimaonnique International, 26-30 septembre 1896, Trente (Italie), Tome second, Descle, Lefebvre & C.ie, Tournai 1899, pp. 10-31, 49-50.
44[44]

Cf UNIONE ANTIMASSONICA UNIVERSALE, Unultima parola sulla mistificazione di Leo Taxil. Risposta alla

Rivista della Massoneria Italiana, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma 1897, p. 7.
45[45]

Cf ivi, pp. 18-31. In questo opuscolo (a p. 19) scritto che lo Studio sul Massonismo (sopracitato) di don Vincenzo

Longo fu pubblicato anonimamente a Roma nel 1879.


46[46]

Cf [A. PAVISSICH], La religione massonica, in La Civilt Cattolica, 60 (1909) III, pp. 513-527. Per conoscere il

nome dellautore di questo articolo: G. DEL CHIARO, La Civilt Cattolica. Indice analitico delle annate 1904-1910,

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anche se, occorre dire, non tutti gli autori cattolici riconoscono la realt dei primi due capi daccusa47[47]. Ricordiamo che nel 1917 promulgato il codice di Diritto Canonico che commina ai Massoni la scomunica latae sententiae riservata alla Santa Sede48[48]. Intorno agli Anni Venti e Trenta si rinvigoriscono le tesi che sostengono lesistenza della Giudeo-Massoneria, ossia del presunto complotto mondiale intessuto da un gruppo di Ebrei che sarebbero i veri e occulti capi della Massoneria. Tra gli acerrimi avversari della Giudeo-Massoneria e difensori dellautenticit dei Protocolli dei Savi di Sion, ricordiamo Mons. Ernest Jouin (1844-1932), e la sua Revue Internationale des Socits Secrtes (R.I.S.S.)49[49]. In ogni caso, interessante osservare che, ai giorni nostri, il massone Moramarco attesta la presenza di ebrei nella Massoneria gi a partire dagli inizi della Gran Loggia di Londra. Il loro numero aumenta soprattutto dal 1793, con la fondazione della loggia londinese Israel. NellOttocento, la presenza ebraica nella Massoneria inglese cresce ulteriormente. Moramarco osserva anche che gli ebrei iniziati tra i Liberi Muratori sono di varia estrazione: osservante, riformata, sionista...50[50].

3. IL VESSILLO NERO: OVVERO LA PROCESSIONE MASSONICA DEL 1917

Per conoscere quando e come sia maturato seriamente in p. Kolbe (1894-1941) linteresse per il fenomeno Massoneria, dobbiamo risalire - almeno stando alle fonti a nostra disposizione - al periodo del suo studentato romano. In una lettera del 1935, durante la sua permanenza a Mugenzai No-Sono, san Massimiliano mette per iscritto alcuni ricordi sulle origini della Milizia dellImmacolata, allavvicinarsi del suo 18 anniversario di fondazione: [...]Allorch a Roma la massoneria usc allo scoperto in modo sempre pi audace, portando i propri stendardi sotto le finestre del Vaticano - e sul vessillo nero dei seguaci di Giordano Bruno aveva fatto dipingere san
Roma 1911, pp. VIII, 221; H. DELASSUS, Il problema dellora presente. Antagonismo fra due civilt, Descle, Roma 1907. Mons. Delassus afferma che la Massoneria pratica la cabala ebraica e il culto satanico: ivi, pp. 475-483; E. CAHILL, Freemasonry and the Anti-Christian Movement, M. H. Gill & Son Ltd, Dublin 1930, pp. 57-61.
47[47] 48[48]

Cf E. LENNHOFF, Il libero muratore, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1995, pp. 293-294. Cf Codex iuris canonici Pii X Maximi iussu digestus, Benedicti Papae XV auctoritate promulgatus, Romae 1917, can.

2335.
49[49] 50[50]

Cf E. LENNHOFF, op. cit., pp. 285, 293-294, 322. Cf M. MORAMARCO, Nuova Enciclopedia Massonica, vol. II, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1997, p. 4.

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Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero, e in foglietti di propaganda inveiva apertamente contro il santo Padre - nacque lidea di istituire unassociazione che si impegnasse nella lotta contro la massoneria e gli altri servi di Lucifero51[51]. In unaltra lettera, sul medesimo argomento, scritta un anno prima, padre Kolbe offre qualche dettaglio in pi sulla suddetta processione massonica: Correva lanno 1917. In Italia la massoneria era molto attiva. Durante le celebrazioni per lanniversario di Giordano Bruno essa si permise perfino di sbandierare uno stendardo su cui era raffigurato san Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero trionfatore. Sotto le finestre del Vaticano furono issati gli stracci massonici; volantini distribuiti un po ovunque affermavano che la polizia italiana era in dovere di fare irruzione in Vaticano, mentre una mano maligna aveva scritto: Il diavolo governer in Vaticano e il Papa gli far da guardia svizzera, ecc.,ecc.52[52]. E fu cos, che la sera del 17 ottobre dello stesso 1917, anno del bicentenario di fondazione della moderna Massoneria53[53], durante una riunione in segreto in una cella del Collegio dei Frati Minori Conventuali, in via San Teodoro a Roma, sette giovani frati (tra cui padre Kolbe), col consenso del Rettore padre Stefano Ignudi, fondarono la Milizia dellIm-macolata. Dinanzi ai primi sette giovani militi, vi era una statua del-lImmacolata fra due candele accese. In quella prima riunione fu deciso il programma della M.I.54[54], il cui scopo - scrive padre Kolbe in una lettera del 1940 - limpegno nellopera di conversione dei peccatori, degli eretici, degli scismatici, degli ebrei, ecc., ma soprattutto dei massoni, e nellopera di santificazione di tutti sotto la protezione e per la mediazione dellImmacolata55[55]. Si pu dire che la sopramenzionata sfilata massonica abbia impressionato notevolmente san Massimiliano, poich egli la narrer, una terza volta, nel giugno del 1939 da Niepokalanow, aggiungendovi qualche commento: Negli anni precedenti la guerra, nella capitale del cristianesimo, a Roma, la mafia massonica, ripetutamente disapprovata dai Pontefici, spadroneggiava in maniera sempre pi sfrontata. Non rinunci neppure a sbandierare per le vie della citt, durante le celebrazioni in onore di Giordano Bruno, un vessillo nero con leffigie di san Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero e tanto meno a sventolare le insegne massoniche di fronte alle finestre del Vaticano. [...] Tale odio mortale verso la Chiesa di Cristo e verso il suo Vicario in terra non era solo una ragazzata di individui traviati, ma unazione sistematica derivante
51[51]

Scritti di Massimiliano Kolbe, ENMI, Roma 1997, n. 1278, p. 2265. Citer lopera con labbreviazione SK, il numero

dello scritto kolbiano e la pagina.


52[52] 53[53] 54[54] 55[55]

SK 1277, p. 2261. Cf ivi, p. 2262. Cf SK 1278, p. 2266. SK 1330, p. 2348.

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dal principio della massoneria: Distruggere qualsiasi religione, soprattutto quella cattolica. Disseminate nei modi pi diversi e in maniera pi o meno evidente in tutto il mondo, le cellule di questa mafia mirano proprio a questo scopo. Si servono, inoltre, di tutta una congerie di associazioni dai nomi e dagli scopi pi svariati, che per, sotto il loro influsso, diffondono lindifferenza religiosa e indeboliscono la moralit56[56].

4. UNO SGUARDO ALLA MASSONERIA ITALIANA

necessario a questo punto inquadrare la sacrilega processione massonica del 1917 - di cui scrive padre Kolbe - nellambiente massonico italiano dellepoca. Anzitutto la Massoneria trapiantata in Italia da cittadini inglesi, gi verso i primi trentanni del Settecento in Firenze, che vanta perci la prima loggia massonica italiana. La Massoneria inglese (con la sua filosofia deisticaumanitaria, ma anche con i suoi gradi e la leggenda iniziatica di Hiram al terzo ed ultimo grado di Maestro) e la Massoneria templare-occultistica (di matrice francese, con alti gradi) si espandono e si contendono il campo in Italia. La prima di tendenza borghese e raggruppa personaggi di vari ceti sociali, la seconda, tutta intessuta di gradi cavallereschi e di mistiche aspirazioni alchemicocabalistiche, presenta invece carattere aristocratico ed litario57[57]. E non manca chi esperimenta lappartenenza ad entrambi, come il noto Giuseppe Balsamo, o conte di Cagliostro, iniziato a Londra alla massoneria dei tre gradi (o simbolica, o inglese) nel 1776, e poi dopo aver vissuto ritualmente la leggenda della morte di Hiram, si fatto promotore di una massoneria egiziana di alti gradi58[58]. Vi pure chi allo stesso tempo membro dei due schieramenti, come i massoni napoletani Mario Pagano, Gaetano Filangieri, Domenico Cirillo, che, nel tardo Settecento, erano, di giorno, massoni illuministi e, di notte, occultisti di riti neo-egiziani59[59].

56[56] 57[57] 58[58] 59[59]

SK, 1328, pp. 2340-2341. Cf C. FRANCOVICH, op. cit., pp. 249-270. Cf ivi, pp. 436-437. Cf M. INTROVIGNE, Che cos la massoneria, in CESNUR, op. cit., p. 55.

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Nel 1805, a Milano, si verifica un atto importante per il mondo massonico italiano: la costituzione, del primo Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e Accettato per lItalia 60[60]. Promotore dellevento il conte Alexandre Grasse De Tilly, 33 che figura anche tra i fondatori del primo Supremo Consiglio del R.S.A.A. nel mondo, a Charleston (U.S.A.) nel 1801. De Tilly fond poi, nel 1804 anche il primo Supremo Consiglio in Europa, quello francese, a Parigi. Nellatto di Costituzione del Supremo Consiglio italiano del R.S.A.A. si motiva la costituzione del medesimo, tra laltro, anche per la seguente ragione: che le Alte Scienze Mistiche, alla cui conoscenza i Massoni spirano ardentemente, non possono essere comunicate, n convenientemente approfondite, perch linsegna-mento non stato ancora organizzato in Italia61[61]. Nello stesso anno, si costituisce a Milano sotto legida del Grande Oriente di Francia, il Grande Oriente dItalia (che amministra i primi tre gradi massonici). Il XIX secolo, vede poi nella penisola italiana, non solo il crescere dellan-ticlericalismo - di cui molti massoni saranno promotori - ma anche il fiorire di Grandi Logge e Grandi Orienti, nonch di Supremi Consigli di Rito Scozzese Antico e Accettato, in varie citt italiane. La riunificazione massonica dei vari gruppi si compie nel nuovo Grande Oriente dItalia del 1867, con sede a Firenze e poi, per i vari Supremi Consigli scozzesisti, lunione nel Supremo Consiglio per lItalia e le Colonie nel 1880. Dopo la parentesi favorevole dellet napoleonica, la Massoneria italiana torna alla clandestinit durante la Restaurazione. Si avranno logge mascherate in circoli culturali, accademie... Massoni saranno attivi nei moti rivoluzionari del 1820-21, 1848-49 e in tutto il Risorgimento62[62]. Lanticlericalismo massonico appare pi virulento in particolare dopo il 1860, con lUnit dItalia e poi con la presa di Roma nel 1870. La S. Sede non accetta la Costituzione del nuovo Stato ritenuto da essa come un usurpatore. Si organizzano convegni antimassonici da un lato e anticlericali dallaltro (es. il celebre Anticoncilio di Napoli del 1869). Molti massoni nellepoca post-risorgimentale occuperanno posti chiave nella politica, nelleconomia e anche nella formazione universitaria. Ma i Massoni italiani, in genere, pur fortemente anticlericali non si professano atei, a differenza dei Fratelli del Grande Oriente di Francia, i quali sopprimono nel 1877 il simbolo del Grande

60[60]

Supremo Consiglio: la riunione dei massoni insigniti del 33 ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico ed Cf L. PRUNETI, Nasceva centoventi anni fa il Supremo Consiglio dItalia. 1805-1995, in Officinae, Anno VII, n. 2,

Accettato (R.S.A.A.).
61[61]

Giugno 1995, p. 20. la rivista del gruppo Gran Loggia dItalia degli Antichi Liberi Accettati Massoni - Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato. Comunione di Piazza del Ges.
62[62]

Cf E. BONVICINI, Massoneria moderna. Storia - Ordinamenti - Esoterismo - Simbologia, Bastogi Editrice Italiana,

Foggia 1994, pp. 84-88.

16

Architetto dellUniverso dalle loro intestazioni ufficiali e dai loro lavori rituali, iniziando anche gli atei nel cammino massonico63[63]. Nei primi quarantanni del Novecento, si hanno per la Massoneria italiana due grandi eventi infausti. Nel 1908 avviene la scissione in seno al Grande Oriente dItalia: Saverio Fera 33, pastore evangelico e Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. per lItalia, si stacca dal Grande Oriente dItalia (detto anche Massoneria di Palazzo Giustiniani) non approvando limpegno - in quel tempo assai forte - delle Logge in politica, e fonda la cosiddetta Massoneria di Piazza del Ges. Si avranno anche due Supremi Consigli di Rito Scozzese in Roma: luno con Palazzo Giustiniani e laltro con Piazza del Ges64[64]. Dopo la breve parentesi piuttosto gioiosa, almeno in casa massonica, per il bicentenario di fondazione della Massoneria (24 giugno 1717- 24 giugno 1917), ci saranno ulteriori momenti bui per i Massoni italiani durante il Fascismo: persecuzioni, devastazioni di logge, condanne al confino (es. per Domizio Torrigiani, Gran Maestro del G.O. dItalia) e anche lesilio allestero per molti Massoni tra cui i dirigenti di Palazzo Giustiniani, che saranno costretti a trovare ospitalit presso i Fratelli di Francia e dInghilterra65[65]. Quelli di Palazzo Giustiniani pi volte rimprovereranno la linea piuttosto filo-fascista tenuta dai Fratellastri di Piazza del Ges. Addirittura Vittorio Roul Palermi, dirigente di questi ultimi negli anni del fascismo e nellimmediato dopoguerra, sar accusato di collaborazionismo, nonch di militanza nellOVRA, la polizia segreta fascista66[66]. 5. IL DIAVOLO E I MASSONI

Ora, proprio in questo contesto di anticlericalismi e di dissidi occorre inserire un gesto arrabbiato come la processione massonica testimoniata da san Massimiliano. Del resto non era la prima volta che dei Massoni, per esprimere la loro ostilit alla S. Sede - e forse anche per manifestare il loro modo di intendere il G..A..D..U.., pur nel contesto di una religiosit laicista ricorrevano alla figura del Diavolo. Un esempio: Giosu Carducci, nel suo Inno a Satana, del 186367[67]. Iniziato alla massoneria bolognese nel 1862, egli ascender poi al 33 del R.S.A.A.68[68].
63[63] 64[64]

Cf ivi, pp. 89-90. Cf ivi, pp 92-93; cf A. A. MOLA, Storia della Massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni, Bompiani, Milano

1999, pp. 330-331.


65[65] 66[66] 67[67] 68[68]

Cf A. A. MOLA, op. cit ., pp. 485-525, 526-595, 596-644. Cf ivi, p. 519; cf D. P. ARRIGO, Fratelli dItalia, Rubbettino, Messina 1994, pp. 26-28. Cf A. A. MOLA, op. cit., pp. 74-77. Cf E. BONVICINI, Lesoterismo massonico, in AA.VV., La Libera Muratora, Sugarco, Milano 1978, pp. 205-206.

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Ricordiamo anche il poema Lucifero di Mario Rapisardi, che canta langelo ribelle celebrandone la vittoria contro il Vaticano, contro il Paradiso intero e contro Dio69[69]. Questo poema fu assai lodato da massoni quali Giuseppe Garibaldi 33, Aurelio Saffi e Giovanni Bovio. Giuseppe Leti 33 - altissimo dignitario del Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico e Accettato e del Grande Oriente dItalia verso gli Anni Venti e Trenta del secolo XX - lo defin poema veramente e potentemente massonico70[70]. Che dire poi del corteo massonico verso Campo dei Fiori a Roma, nel 1889, per linaugurazione del monumento a Giordano Bruno, voluto dallallora Gran Maestro del Grande Oriente dItalia, Ettore Ferrari 33. Il corteo era aperto da due bandiere con leffigie di Satana71[71]. E nel 1895, a Palazzo Borghese in Roma, sede del G.O. dItalia dal 1893, lagente della famiglia Borghese in visita alledificio, vi trov una stanza chiusa a chiave che riusc a farsi aprire solo dopo aver minacciato di chiamar la polizia. Era una sala adibita a loggia ove dominava sulla parete un grande arazzo rosso e nero con la figura di Lucifero. Inoltre la cappella della casa era stata ridotta a una cloaca. Il fatto fece molto scalpore72[72]. Non necessario ritenere che tutti i Massoni italiani credessero davvero nel-lesistenza personale di Lucifero; bastava ad essi assumerlo come simbolo di ribellione razionalista alle superstizioni cattoliche73[73]. Del resto, in un articolo su Rivista Massonica del 1909, si legge che: La massoneria non una religione, appunto perch non ammette dogmi, ma rispetta tutte le fedi ragionevolmente sentite e sinceramente professate. La formula del grande Architetto delluniverso, che le si rimprovera, come un equivoco o un assurdo, la pi larga e onesta affermazione dellimmenso principio dellessere, e pu personificare cos il Dio di Giuseppe Mazzini come il Satana di Giosu Carducci; Dio, s, ma fonte damore, non do-dio; Satana, s, ma genio del bene, non del male74[74].

69[69] 70[70] 71[71]

Cf A. A. MOLA, op. cit., pp. 163-166. Cf ivi, pp. 167, 606, 642. Cf G. SPADOLINI, Le due Rome, Le Monnier, 1973, p. 336, cit. da C.A. AGNOLI, La Rivoluzione Francese

nellopera della Massoneria, Editrice La Civilt, Brescia 1994, p. 125.


72[72]

Cf A. COLLETTI, Ausonio Franchi e i suoi tempi, Marietti, Torino 1925, pp. 302-303, nota n. 1; cf M.

INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, p. 165, nota n. 45.


73[73] 74[74]

Ibidem, p. 165. Rivista Massonica, Roma 1909, p. 44, cit. da H. GRBER, LInternazionalismo rivoluzionario della Massoneria, in

La Civilt Cattolica, 62 (1911) I, p. 697. Ho scoperto che lespressione immenso principio dellessere, impiegata dallarticolista massone per indicare la natura di ci che si predica con la formula massonica di grande Architetto delluniverso, coincide in effetti con la stessa espressione con cui Carducci apre lInno a Satana: (A te, de lessere/ Principio immenso/ Materia e spirito/ Ragione e senso [...]Te invoco o Satana,/ Re del convito) e con la quale, ovviamente indica Satana stesso. Per il testo completo dellInno: cf A. A. MOLA, op. cit., pp. 75-77.

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Segnaliamo inoltre un Inno alla Luce75[75], inneggiante a Lucifero vincente contro il Vaticano, apparso sulla Rivista Massonica (organo del Grande Oriente dItalia) nel 1910. E nel 1926, sulle pagine della stessa rivista, diretta dallinfaticabile Ulisse Bacci 33, appare un articolo riguardante alcuni documenti massonici ottocenteschi; lautore di esso si firma con lemblematico nome Lucifer76[76]. Se poi diamo unocchiata a Lux, il Bollettino del Supremo Consiglio dei 33 in Palazzo Giustiniani, allora possiamo leggervi un articolo del febbraio 1925 su Giosu Carducci, poeta e massone. Lautore - un certo Gunti - cita, tra laltro, alcuni versi della poesia Dopo lAspromonte, dove sono chiari accenni alla sua iniziazione e insegnamenti ed espressioni caratteristici della Massoneria [...]77[77]. Scrive ancora il Gunti: Ma il carme che meglio riflette e riassume il nostro credo, lInno a Satana, contro cui si scagli il clericalismo astioso ed imbecille, quasi parola irriverente e blasfema, mentre , pur tra qualche imperfezione di forma, alta e nobilissima poesia, grido di prometeica liberazione, rivendicazione dei diritti della coscienza e del pensiero, voce di quella religione naturale e razionale che Bovio espresse filosoficamente78[78]. utile osservare che il Diavolo (a prescindere se sia inteso come forza occulta, angelo ribelle o simbolo razionalista anticattolico e antidogmatico) riscuote un certo interesse anche presso Massoni stranieri. Pensiamo ad Albert Pike 33 che, nel suo libro Morals and Dogma, afferma che per gli Iniziati, il Diavolo una forza creata per il bene che pu tuttavia fare anche il male e che esso lo strumento della libert o libera volont79[79]. Oswald Wirth (1860-1943), noto massone ed occultista francese, presenta il Diavolo come la personificazione della grande forza alchemica universale80[80], il grande agente magico81[81]. Egli scrive anche che il Diavolo il nostro compagno ineluttabile nella vita di questo basso mondo e

75[75] 76[76]

Cf (s.a.) Inno alla Luce, in Rivista Massonica, Anno XLI, nn 19-20, Roma, Dicembre 1910, pp. 468-469. LUCIFER, Splendori di un Archivio Massonico, in Rivista Massonica, Anno LVI, n. 3-4, Roma, Maggio 1926, pp.

35-37.
77[77]

GUNTI, Giosu Carducci, in Lux (Lucere et ardere perfectum est). Rassegna di coltura massonica e rituale. Pubblica

gli Atti Ufficiali del Supremo Consiglio dei 33 sedente in Palazzo Giustiniani, Anno III, n. 2, Roma, Febbraio 1925, p. 26. Sulla copertina della rivista vi uno dei motti del 33 grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato: Deus Meumque Jus. Il bollettino Lux si spense, a causa della persecuzione fascista, nel 1925. Era stato inaugurato nel 1923.
78[78] 79[79]

Ivi, p. 27. Il corsivo dellautore. Cf A. PIKE, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, [Supreme Council 33,

A.A.S.R. - U.S.A., SJ, 1871], rist. Kessinger Publishing Company, Kila [Montana, U.S.A.] senza data, p. 102. Alle pagine 62-105, Pike commenta il Terzo Grado massonico.
80[80] 81[81]

Cf O. WIRTH, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1997, p. 362. Lopera fu scritta intorno al 1925. Ivi, p. 209.

19

occorre perci trattarlo con equanimit, non come nemico sistematico e inconciliabile, ma come inferiore i cui servizi sono preziosi82[82]. Nel 1937, le edizioni esoteriche Le Symbolisme pubblicano la Lettre au Souverain Pontife, di Albert Lantoine, massone della Grande Loge de France e 33 grado del R.S.A.A. In questo libro (la cui prefazione scritta da Oswald Wirth), il Lantoine chiede al Papa un armistizio tra Massoneria e Chiesa contro i nemici comuni del nazismo e del comunismo. Tuttavia, in un paragrafo sia pur contraddittorio, egli riconosce che in fondo cattolici e massoni restano adversaires perch Dio non pu perdonare allAngelo Ribelle il quale non abdicher mai83[83]. Inoltre il Lantoine definisce i Liberi Muratori come les serviteurs de Satan e afferma che Dio e il demonio sono due maestri che si completano lun laltro84[84].

82[82] 83[83] 84[84]

Ibidem. Cf A. LANTOINE, Lettre au Souverain Pontife, Le Symbolisme, Paris 1937, p. 92. Cf ivi, pp. 169-170.

20

6. CHI SONO, COSA VOGLIONO E COSA FANNO I MASSONI: IL NATURALISMO

Ma chi sono i massoni per san Massimiliano? Questi vi risponde in una sua conferenza scritta poco prima del trasferimento della redazione del Rycerz Niepokalanej (Cavaliere dellImmacolata, rivista della M.I.) da Cracovia al convento di Grodno, dunque in data anteriore al 19-20 ottobre 1922. In una breve carrellata di citazioni tratte dal magistero pontificio, da Clemente XII (1738) fino a Leone XIII (1884), padre Kolbe presenta la Massoneria come setta malvagia, cresciuta col tempo e tutta protesa ad abbattere la Sede Apostolica, corrompere i costumi e cospirare contro i sovrani per operare rivolgimenti politici85[85]. Secondo il martire di Auschwitz, la natura filosofica della Libera Muratora (comune a tutti i gruppi massonici, senza alcuna distinzione) appare dal suo fondamentale ed immutabile programma, stabilito chiaramente - scrive il santo - sin dal 1723 (anno delle prime Costituzioni generali della Massoneria speculativa o moderna che, sei anni prima, alcuni liberi pensatori avevano fondato a Londra), cio la liquidazione totale del mondo soprannaturale86[86]. La tendenza verso questo scopo - sottolinea padre Kolbe - evidente ad ogni passo. Larte, la letteratura e la stampa periodica, i teatri, i cinema, leducazione della giovent e la legislazione si muovono con passo veloce verso leliminazione del mondo soprannaturale e il soddisfacimento dei piaceri della carne87[87]. Qui, padre Kolbe riprende decisamente quanto gi asseriva Leone XIII, circa quarantanni prima, nellenciclica Humanum genus,del 20 aprile 1884: [...]Ora la setta massonica produce frutti velenosi e quanto mai amari. Infatti, dai certissimi indizi che precedentemente abbiamo ricordato, emerge quello che lultimo e il principale dei suoi intenti, e cio distruggere dalle fondamenta tutto lordine religioso e sociale nato dalle istituzioni cristiane e creare un nuovo ordine a suo arbitrio, che tragga fondamenti e norme dal naturalismo.[...] Orbene, il principio fondamentale di

85[85] 86[86] 87[87]

SK 1254, pp. 2213-2215. Ivi, p. 2215. Idem.

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quanti professano il naturalismo , come il termine stesso indica a sufficienza, che la natura umana e la ragione umana debbano essere in tutte le cose maestre e sovrane88[88]. Papa Gioacchino Pecci analizza poi le conseguenze del naturalismo professato dalla setta massonica, in particolare la corruzione morale diffusa dalla licenziosit e turpitudine propalata da stampa, teatro ed arte, attraverso le quali i massoni abbassano la felicit al livello delle cose mortali e quasi la affondano nella terra89[89]. La Humanum genus costituisce, in sostanza, la filigrana del pensiero antimassonico di san Massimiliano, il quale poi lo arricchir di altri elementi, soprattutto della tesi sulla giudeomassoneria. Naturalismo massonico, piano massonico di diffusione dellindifferentismo religioso e della corruzione morale tramite stampa, arte, letteratura...: tali caratteristiche, attribuite alla setta massonica, accomunano appunto la Humanum genus e la massonologia kolbiana. Sul tema del naturalismo massonico, padre Kolbe vicino anche alla massonologia del gesuita padre Hermann Grber, anche se questi scende pi a fondo, precisando che presso vari ambienti massonici, si ha non solo una tendenza ai piaceri della carne, sic et simpliciter, bens, un vero culto alla facolt generativa90[90]. Forse certe affermazioni potrebbero sembrare esagerate, ma si consideri, solo per fare un esempio, che sulla Rivista Massonica del 1910, un alto dignitario massonico del Grande Oriente dItalia e del Rito Scozzese Antico ed Accettato, Dunstano Cancellieri 33, esalta il (libero) Pensiero e Caino, contro Jehovah e il Dogma ed esalta pure, senza mezzi termini, lorgano sessuale maschile contro la verginit che egli reputa sterile ed oziosa91[91]. Desidero osservare che il naturalismo emerge non solo nelloperato ad extra della Massoneria, e in particolare di quella italiana. Esso traspare anche ad intra, cio nei suoi rituali e nei simboli. Ulisse Bacci 33, nel primo volume del suo Il Libro del Massone italiano, del 1908 (pi volte pubblicizzato dallo stesso autore persino negli Anni Venti, dalle righe della sua Rivista Massonica), spiega vari simboli e riti massonici: le due colonne del portico del tempio massonico, e il pavimento della loggia, formato da piastrelle bianche e nere, sono simboli dellalternarsi e del-lunit degli opposti (luce-tenebre, bene-male, verit-errore, ecc.), luno necessario allaltro, dalla cui unione 88[88]

LEONE XIII, Humanum genus, Lett. Enc. 20 aprile 1884, nn. 9-10 in CESNUR, Massoneria e religioni, a cura di

Massimo Introvigne, editrice elledici, Leumann (To) 1994, pp. 199-200.


89[89] 90[90] 91[91]

Ivi, n. 13, in CESNUR, op. cit., p. 204. Cf [H. GRBER], Linternazionalismo rivoluzionario della Massoneria, in La Civilt Cattolica, 62 (1911) II, p. 284. Cf D. CANCELLIERI, Genesi storica del Real Segreto e sua importanza nei vari riti massonici, in Rivista

Massonica, Anno XLI, n.1-2, Gennaio 1910, Roma, p. 12. Inoltre il Cancellieri 33, a proposito della ribellione massonica contro il dogma (cattolico), scrive: Passarono centinaia di secoli e mai si spense la fiaccola della ribellione nostra: se Lucifero fu cacciato dai cieli, non bastarono a vincerlo n le schiere, n gli inferni, egli risorge pi possente che mai e fronteggia gli Dei nelle debellate fortezze del dogma (ivi, p. 16).

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sottolinea il Bacci - scaturisce la Vita. Questa complementariet/unione degli opposti ben figurata anche dal numero tre e dal Delta massonico con locchio al centro, che troneggia in Loggia92[92]. Il Bacci sottolinea il culto solare-naturalistico presente in Massoneria, attraverso simboli e ritualit93[93]. Egli, inoltre, a proposito della parola sacra detta in Terzo Grado di Maestro Massone (durante la scoperta del cadavere di Hiram, il cui ruolo rituale interpretato dal candidato), che letteralmente vuol dire la carne lasciava le ossa, precisa che essa significa anche figlio della putrefazione ad indicare che dalla morte si genera la vita, putrescat ut resurgat, e che, come abbiamo detto, il Maestro Massone genera e riproduce94[94]. La morte e resurrezione di Cristo, equiparata dal Bacci 33 ai miti di morte e rinascita delle divinit pagane, naturalistiche e solari (Osiride, Adone, Tammuz)95[95]. Il ciclo di morte-rinascita, inteso in senso spiritualnaturalistico, indubbiamente il nucleo delliniziazione al grado di Maestro. I primi tre gradi, di cui il terzo il coronamento, sono - scrive il Bacci - il fondamento di tutto il misticismo e di tutta la dottrina che viene poi svolgendosi gradatamente nelle varie Officine96[96], cio agli alti gradi. Esaminando un rituale italiano di quel periodo, vediamo che, nellin-scenare la cerimonia di morte-resurrezione iniziatica97[97] nel Terzo Grado, la loggia quasi del tutto alloscuro con drappeggi funerei, ricamati di teschi e ossa umane incrociate. In Loggia, al centro, vi pure una bara a significare la morte simbolica che subir il candidato nel momento del-liniziazione in cui egli vi sar disteso dentro98[98]. Al nuovo Maestro insegnato che la leggenda di Hiram, celebrata dai Liberi Muratori, lalle-goria del sole (Hiram stesso) che apparentemente muore in inverno (la bara) per poi risorgere in primavera (latto della sollevazione del candidato dalla bara), fecondando e rinnovando (riaccensioni delle luci in loggia) la natura (la loggia stessa)99[99]. E il nuovo Maestro salutato in loggia come il nuovo Hiram100[100].
92[92]

Cf U. BACCI, Il Libro del Massone italiano, vol. I, Roma, nel Solstizio dEstate dellAnno della Luce 000908 [1908],

Edizione riservata ai Liberi Muratori, pp. 226-228, 243ss.


93[93] 94[94] 95[95] 96[96] 97[97]

Cf ivi, pp. 124-125, 267, 384-385, 438. Ivi, p. 444. Cf ivi, pp. 276-277. Ivi, p. 219. U. Bacci 33 afferma che liniziazione nel suo linguaggio simbolico, significa la morte delluomo vecchio e la

resurrezione delluomo nuovo (ivi, pp. 219-220). Interessante notare che per il massone Bacci liniziazione massonica ha il potere di trasformare intimamente luomo, un potere, dunque di carattere spirituale.
98[98]

Cf FEDERAZIONE MASSONICA UNIVERSALE DEL.. RITO ..SCOZZ.. A.. E A.. - SER.. GR..

L..NAZ..ITALIANA.., Manuale del Fratello Maestro Libero Muratore (Terzo Grado Simbolico), Roma 1921, rist. Edizioni Brenner, Cosenza 1996, pp. 8-9, 18.
99[99]

Cf ivi, pp. 19-26, 36. Cf ivi,pp. 27-28.

100[100]

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7. I MASSONI E IL SERPENTE

interessante notare che, nel pensiero massonologico e antimassonico del santo martire di Auschwitz, affermata lesistenza di un corpo mistico parallelo ed antagonista della Chiesa: si tratta del corpo mistico101[101] del serpente infernale (cio - scrive padre Kolbe - tutte le eresie ed ogni peccaminosa tendenza102[102]) di cui la massoneria la testa. In un articolo sul Rycerz Niepokalanej del maggio 1922, commentando il brano di Gn 3,15 (secondo il testo biblico della Volgata): Ella ti schiaccer il capo (ossia quello del serpente infernale103[103]), e il passo dellUfficio della B. V. Maria, Tutte le eresie tu sola hai distrutto sul mondo intero, padre Massimiliano afferma con vigore: [...] Il capo delle svariatissime membra del drago infernale senza dubbio, nei nostri tempi, la massoneria. Ed Ella [ndr, cio lImmacolata] schiaccer questo capo104[104]. E ancora, in una lettera del 1927 alle alunne della 3 e 4 magistrale di Wirow, il santo lamenta lo spandersi dellimmoralit (e della conseguente irreligiosit) diffusa nelle citt e nei villaggi polacchi del suo tempo, attraverso larte, la stampa, il teatro, il cinema, la moda, ed equipara il capo del serpente infernale, schiacciato dalla Madonna (secondo il testo della Volgata del Gn 3,15), alla massoneria, la quale dirige tutto questo movimento antireligioso e immorale e mette a disposizione grosse somme di denaro per la formazione di nuove sette105[105]. La Massoneria: ovvero la testa del serpente infernale (il corpo delle eresie e dei peccati), la mente di tutta lazione anticattolica dal Settecento alloggi di padre Kolbe: ecco lidea centrale nel pensiero massonologico del santo frate che la ribadisce con forza in uno scritto del 1929, ove parlando dellantico serpente, contro cui la M.I. lotta, spiega chi costui: cio tutte le eresie ed ogni peccaminosa tendenza: ecco il corpo di lui; e la massoneria, la quale dirige tutto questo: ecco

101[101] 102[102] 103[103] 104[104] 105[105]

San Massimiliano non usa letteralmente tale espressione, tuttavia ne esprime chiaramente lidea nei suoi scritti. SK 206, p. 566. SK 1007, p. 1781. Ivi, p. 1782. SK 164, p. 524.

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la testa106[106]. E colei che pu aiutare il mondo a respingere questa pestilenza107[107] lImmacolata, Mediatrice di tutte le grazie108[108], poich, scrive ancora padre Kolbe, unanima compenetrata dallamore verso di Lei opporr certamente una resistenza allopera di depravazione, larma principale in mano alla massoneria. Noi non vinceremo la Chiesa con il ragionamento hanno deciso i massoni in un loro raduno - ma corrompendo i costumi109[109]. interessante sottolineare che il concetto kolbiano di Massoneria=testa del serpente infernale, pu trovare una sua origine, a mio giudizio, non solo da una lettura attualizzata (nel tempo di padre Kolbe) di Gn 3,15, ma anche da unopera assai famosa in quegli anni: I Protocolli dei Savi di Sion. In questo testo (che pretende unorigine sionistico-massonica), il popolo ebraico alla riscossa per il dominio del mondo contro tutti i non ebrei - in particolare i cristiani - raffigurato come il Serpente Simbolico, la cui testa, appunto costituita dai presunti autori del testo - cosa che essi stessi ammettono -, cio dai Savi di Sion, ebrei massoni del 33 grado110[110]. Anche negli scritti kolbiani questa testa, non solo del serpente infernale ma anche di tutto il sionismo, identificata con il manipolo dei suddetti Savi di Sion, presunti capi della Massoneria mondiale. A proposito di tale riferimento al serpente, sembra opportuno rilevare quanto osserva il noto storico della Massoneria italiana, Aldo A. Mola, cio, che comunemente la Massoneria detta il Serpente Verde, poich viene identificata con Satana il tentatore111[111]. Del resto, il Serpente un simbolo che non dispiace affatto ai Liberi Muratori, ma anzi suscita pure una simpatia ammantata di toni spirituali. Lo stesso Ulisse Bacci 33, nel suo libro destinato ai massoni italiani e a pi riprese (fino al 1925 circa) pubblicizzato sulla rivista del Grande Oriente dItalia, nomina, fra i simboli massonici: il serpente, che si piega su s stesso e si morde la coda, lemblema delle rivoluzioni solari, e, in altri termini, delleternit112[112]. Per Arturo Reghini (Maestro Massone, fondatore nel 1905 di una loggia fiorentina intitolata Lucifero), il Serpente della Genesi - e non Dio! - colui che, nellAntico Testamento, promette alluomo limmortalit113[113]. Questa immortalit non per tutti
106[106] 107[107] 108[108] 109[109] 110[110]

SK 206, p. 566. SK 1254, p. 2216. Idem. Ivi, p. 2217. Cf S. NILUS, Linternazionale ebraica. Protocolli dei Savi Anziani di Sion, La Vita Italiana, Roma 1921, pp 29,

114-116.
111[111] 112[112]

Cf A. A. MOLA, op. cit., p. XIII. U. BACCI, op. cit., p. 235. In vari numeri della Rivista Massonica, del periodo 1924-26, che ho potuto consultare,

ho contato almeno 7 le volte in cui compare il simbolo del serpente che si morde la coda, raffigurato qua e l. Inoltre sul frontespizio della rivista, nel periodo 1924-26, compaiono due serpenti minacciosi ai lati del titolo della rivista.
113[113]

Cf A. REGHINI, Le parole sacre e di passo dei primi tre gradi massonici ed il massimo mistero massonico, Atanr

Editrice, Roma 1991 [1 ed. 1922], pp. 61-62. Reghini, nel 1933, fu elevato al 33 grado del R.S.A.A.

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gli uomini ma - afferma Reghini - privilegiata e riservata agli iniziati114[114]. Reghini, inoltre considera liniziazione in 3 grado come una morte e resurrezione mistica115[115], in cui liniziando al grado di Maestro generato dalla stessa corruzione, di cui, pertanto, figlio116[116]. E tale alternarsi di generazione/morte/rigenerazione mistico-spirituale massonicamente simboleggiato proprio dal serpente che si morde la coda117[117]. Per Oswald Wirth (1860-1943), massone della Grande Loge de France, il Serpente della Genesi listinto di elevazione nelluomo ed perci venerato da tutti gli iniziati. Ora, il programma di ogni iniziazione, inclusa quella massonica, - sottolinea il Wirth - appunto la divinizzazione delluomo118[118]. E come voce inglese, di questo misticismo ofitico, possiamo citare John S. M. Ward, Maestro Massone allobbedienza della United Grand Lodge of England - iniziato anche ad alti gradi - il quale in unopera del 1921, presenta il Serpente della Genesi come il simbolo della divina sapienza, che - secondo Ward - stato erroneamente giudicato quale nemico delluomo. Ed il fermaglio della cintura del grembiule di Maestro Massone - osserva il Ward - ha proprio la forma di serpente, il che sta ad indicare - precisa lo stesso autore - che il massone circondato dalla sapienza divina119[119].

114[114] 115[115]

Cf ivi, pp. 58-80. Cf ivi, pp. 19, 54, 58, 80, 103. In tempi pi recenti, Eugenio Bonvicini, Maestro Massone del Grande Oriente dItalia,

nonch 33 grado del R.S.A.A., ha presentato il concetto di morte-resurrezione mistica (o morte iniziatica) come il tema costante nella Massoneria simbolica dei primi tre gradi e anche in quella del R.S.A.A., dunque dal 1 al 33 grado: cf E. BONVICINI, Massoneria di Rito Scozzese, Atanr Editrice, Roma 1988, pp. 100-113, 290-292. Circa la qualifica massonica del Bonvicini: cf IDEM, Massoneria moderna, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 1993, 4 pag. di copertina. Anche in ambiente massonico regolare inglese vi sono noti autori (membri della U.G.L.E.) che vedono la cerimonia di morte simbolica (figurative death) sperimentata in Terzo Grado, come una morte mistica (mystical death): cf A. E. WAITE, Emblematic Freemasonry, [1 ed. 1925], Kessinger Publishing Co., Kila (MT - U.S.A.) s.d., pp. 133, 136; Cf C.F.W. DYER, Symbolism in Craft Freemasonry, Lewis Masonic, Shepperton (England) 1991, pp. 138-140.
116[116]

Cf REGHINI, op. cit., p. 55. Egli afferma che la teoria della liberazione, della salvezza, della palingenesi,

osirificazione, immortalit privilegiata ottenuta mediante la morte e la resurrezione mistica, assolutamente fondamentale in Massoneria (ivi, p. 80).
117[117]

Cf ivi, p. 90. Il massone Reghini equipara la morte e resurrezione di Cristo ai miti pagani di morte-rinascita. Il

contenuto del 3 grado, spiega Reghini, proprio il tema del superamento della morte, per compiere nelliniziato, una trasformazione spirituale (ivi, pp. 95-96, 98).
118[118]

Cf O. WIRTH, La Massoneria resa comprensibile ai suoi adepti. II. Il Compagno, Atanr Editrice, Roma 1991.

Lopera fu pubblicata per la prima volta nel 1911, come commento del 2 grado massonico.
119[119]

Cf J.S.M. WARD, Freemasonry and the Ancient Gods, Kessinger Publishing Company, Kila - Montana - U.S.A.

[s.d.], pp. 62-65. Lopera stata pubblicata per la prima volta nel 1921. Ward assimila la Massoneria agli antichi riti misterici ed iniziatici praticati presso trib preistoriche, ind, egiziani... (ivi, pp. V-IX, 142-145, 346-351). Lautore

26

8. UNA CRICCA DI EBREI

Tra le costanti del pensiero massonologico kolbiano, vi la tesi (assai ripetuta dallo stesso padre Kolbe) secondo la quale i veri capi della Massoneria sono un gruppo di ebrei120[120], crudele cricca ebrea121[121], un piccolo manipolo di ebrei122[122], che dirige il sionismo internazionale123[123]. Per meglio capire la portata di tali affermazioni, necessario - prima di passare in rassegna i brani kolbiani su questo argomento - delineare il quadro socio-culturale di quel periodo. Miccoli, in suo recente articolo, afferma che tra la fine dellOt-tocento e gli inizi del Novecento prende corpo in Europa un antisemitismo politicamente organizzato124[124], in cui furono coinvolti in prima linea anche dei cattolici. Sono anni duri per la Chiesa, il cui potere temporale contestato ed avversato, non solo in Italia, ma anche in Francia (con lascesa di una repubblica laicistica) e in Germania (con il kulturkampf). E gli ebrei sono ritenuti volentieri dalla stampa del tempo, anche cattolica, come lanima e la mente di tale rivoluzione laicistica e anticristiana, avente come fine il dominio ebraico sul mondo125[125]. Miccoli126[126] e anche padre Martina127[127], sottolineano che in quel periodo lostilit antiebraica assume un duplice volto, o se vogliamo, due correnti che tendono sempre pi a distinguersi. Vi un antiebraismo tradizionale, di matrice cristiana, che rimprovera agli Ebrei (a
dichiara di aver raggiunto il 18 grado di Sovrano Principe Rosa-Croce dellAncient & Accepted Rite, ossia la versione del Rito Scozzese Antico ed Accettato praticata in Inghilterra e nel Galles (ivi, p. 208).
120[120] 121[121] 122[122] 123[123] 124[124]

SK 1130, p. 1985. Idem. Idem. SK 1237, p. 2173. G. MICCOLI, Chiesa cattolica, questione ebraica e antisemitismo fra Ottocento e Novecento nella recente

storiografia. Linee di ricerca e problemi aperti, in AA.VV., I grandi problemi della storiografia civile e religiosa, Atti dellXI convegno di Studio dellAssociazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa. Roma 2-5 settembre 1997, a cura di Giacomo Martina e Ugo Dovere, Roma 1999, p. 325.
125[125] 126[126] 127[127]

Cf ivi, p. 327. Cf ivi, pp. 329-336. Cf G. MARTINA, Il problema ebraico nella storia della Chiesa, PUG, Roma 1996, pp. 126-134, 145-154.

27

tutti) di non aver accolto la Rivelazione neotestamentaria e lamenta la grande influenza ebraica (ovviamente esercitata da una piccola ma forte minoranza di ebrei) nel campo sociale ed economico. Vi poi, un antiebraismo, o pi propriamente antisemitismo, di tipo nazionalistico, politico, che diverr sempre pi fortemente biologistico ed etnicistico e che ostile agli Ebrei in quanto Ebrei, qualunque sia la loro condotta, e che, pertanto, si cura poco delle motivazioni religioso-eticosociali sopraesposte. Da questo antisemitismo sar, appunto, caratterizzata lideologia nazista. Certo le distinzioni non sono sempre cos nette, per cui fra cattolici sembra, almeno in certi casi, prender piede un tipo di antiebraismo a met strada fra i due sopra descritti. Ci avviene, ad esempio in Francia sul finire del secolo XIX, ove nella stampa cattolica antiebraica si insinua un certo linguaggio razzistico, che anche personalit cattoliche non mancheranno di notare128[128]. Si consideri inoltre che lantisemitismo secolarista, nazionalista cercava di guadagnarsi lappoggio del mondo cattolico, con il pretesto che essi avevano in comune lo stesso nemico (lebreo) e lo stesso fine (ridurne il cosiddetto predominio)129[129]. Ma non mancano autori che gi a quel tempo tendono a mettere in guardia contro tale antisemitismo. Indubbiamente, almeno a quellepoca, personalit ebraiche spiccavano nelleco-nomia e soprattutto nellalta finanza (es. i famosi banchieri ebrei Rotschild), come pure nellambiente socialista-rivoluzionario bolscevico. Ma nel mondo cattolico, almeno in coloro che erano pervasi da vero spirito cristiano, si comprendeva che questi fatti non autorizzavano ad una soppressione fisica degli Ebrei. A proposito di ci, il p. Rosa, in un articolo su La Civilt Cattolica (1928)130[130], deplora gli estremi opposti, ossia lantisemitismo ed il semitismo. A proposito di un recente decreto del S. Uffizio, in cui si prende posizione contro questi due estremi, il Rosa afferma che la Chiesa vuole difendere tutti gli uomini - inclusi gli ebrei - dallingiustizia, e denuncia lantisemitismo razzista. Daltra parte, pur contestando lautenticit dei Protocolli dei Savi di Sion (sostenuta invece dalla parigina Revue Internazionale des Socits Secrtes), egli afferma per la realt di un predominio giudaico nel capitalismo e nel bolscevismo come pure lesistenza di unalleanza ebraico-massonica. Il gesuita Gundlach, nel suo articolo Antisemitismus, sul Lexikon fr Teologie und Kirche (1933), deplora lantisemitismo razziale, ma accetta come lecito (erlaubt) quello che invece cerca solo di ostacolare lecces-sivo e dannoso influsso di gruppi ebraici in campo socioeconomico131[131].

128[128] 129[129] 130[130] 131[131]

Cf MICCOLI, pp. 330-332. Cf ivi, pp. 332-333 E. ROSA, Il pericolo giudaico e gli Amici dIsraele, in La Civilt Cattolica, 79 (1928) II, pp. 335-344. Cf MICCOLI, op. cit., p. 353; cf MARTINA, op. cit., pp. 153-154.

28

Le tesi di p. Rosa sono sostanzialmente ribadite sulla stessa rivista da padre Barbera nel 1936132[132] e nel 1938133[133]; questi presenta il sionismo come un giudaismo materialistico (dunque, non fedele allo spirito di Mos, Abramo e Giacobbe) dominante il capitalismo e il comunismo. A conferma di ci, padre Barbera esamina due autori dellepoca, esperti nella polemica antiebraica: il conte Lon De Poncins e il gesuita Bonsirven. Entrambi sono daccordo sulla denuncia del duplice sbocco materialistico del sionismo (capitalismo liberale e comunismo) ma divergenti in quanto al giudizio sullintero popolo ebraico: duro il De Poncins, pi mite e benevolo invece il gesuita Bonsirven, che imputa il predominio ebraico non a tutto il popolo dIsraele ma solo a quegli elementi che in esso emergono. In questo intricato contesto antiebraico - di matrice sia tradizionale-cristiana, o nazionalisticopolitica, o pi aspramente razzista - non potevano non riscuotere interesse e credibilit quelle opere (libri, riviste,) che legavano strettamente Alta Massoneria mondiale e giudaismo-sionista, e che hanno visto grande successo proprio a partire dalla seconda met dellOttocento. Il can. Chabauty (1827-1914), Edouard Drumont (1844-1917), Gaston De Mery (1866-1909), Mons. De Meurin (1825-1895), Mons. Jouin (1844-1932) sono esempi significativi di questa letteratura134[134]. Questo dunque lambiente socio-culturale in cui san Massimiliano opera e oggi, a distanza di pi di mezzo secolo da quegli eventi, comprendiamo con maggior imparzialit che ci che scriveva il santo era sentito e sostenuto nel mondo cattolico, e non dovremmo meravigliarci di certe sue affermazioni, cos largamente condivise tra i cattolici di quel tempo. Mi preme sottolineare - come vedremo pure pi avanti nel presente lavoro - che san Massimiliano non fu affatto un antisemita e che, ovviamente, il suo antiebraismo - o forse meglio dire antisionismo - si situa nella scia tradizionale-cristiana, indirizzandosi particolarmente verso quegli ebrei economicamente potenti e materialisti, che, secondo le voci dellepoca, influivano assai fortemente sulla vita politico-economica delle nazioni. Anzi, egli stesso ha ripudiato atteggiamenti di antisemitismo razzista135[135].

132[132]

Cf [M. BARBERA], La questione giudaica, in La Civilt Cattolica, 87 (1936) IV, pp. 37-46. Larticolo fu

pubblicato senza il nome dellautore. Per conoscerne lidentit, cf (s.a) La Civilt Cattolica. Indice analitico delle annate 1931-1940, La Civilt Cattolica, Roma 1942, pp. VII, 107.
133[133]

Cf [IDEM], Intorno alla questione del Sionismo, in La Civilt Cattolica, 89 (1938) II, pp. 76-82. Questo articolo fu

pubblicato senza il nome dellautore. Vedi nota sopra.


134[134] 135[135]

Cf M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 167-172, 202-203, nota n.173. Cf G. SIMBULA, San Massimiliano Kolbe. Profilo umano e spirituale. Approccio cronologico agli scritti, ENMI,

Roma 1998, pp. 107-109.

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Nel 1922, in una breve conferenza, il santo spiega che i membri della massoneria rossa136[136]sono uno scarso numero di persone, in maggioranza ebrei137[137], che della Massoneria costituiscono appunto la sua vera testa138[138]. Nel gennaio 1926, dalle file del Rycerz Niepokalanej, scrive che i massoni non sono altro che una cricca organizzata di ebrei fanatici, i quali mirano sconsideratamente a distruggere la Chiesa Cattolica139[139]. E nellordine dello stesso anno, il santo ribadisce questa tesi citando come fonte uno scritto attribuito a un gruppo di ebrei (allepoca, in ambiente cattolico ne era molto difesa lautenticit) cio, i Protocolli dei Savi di Sion. Questo documento, apparso nei primi anni del 1900, stato probabilmente composto sul finire del secolo precedente e oggi ritenuto comunemente opera della polizia segreta zarista per scopi antisemitici140[140]. Nel suo articolo, padre Kolbe ritiene questi Savi di Sion quali il vero capo della Massoneria ed proprio a loro che si rivolge dalle pagine del suo Rycerz. Egli cita un brano dei Protocolli, in cui si legge: Chi o che cosa in grado di far crollare una forza invisibile? La nostra forza appunto di questo genere. La massoneria esterna serve per nascondere gli scopi di tale forza, il cui piano dazione e perfino il luogo in cui essa si trova, saranno sempre sconosciuti alla gente141[141]. San Massimiliano risponde a tali asserzioni rivolgendosi ai Savi di Sion con queste parole: [...] Io sostengo che noi siamo in grado di farvi crollare e vi faremo crollare. [...] Ebbene noi siamo un esercito, il cui Condottiero vi conosce ad uno ad uno, ha osservato e osserva ogni vostra azione, ascolta ogni vostra parola, anzi... nemmeno uno dei vostri pensieri sfugge alla sua attenzione. [...] Sapete come si chiama questo nostro Condottiero? lImmacolata, il rifugio dei peccatori, ma anche la debellatrice del serpente infernale. [...] Ma ecco, il nostro Condottiero, lImmacolata, chiede per voi misericordia, il prolungamento della vostra vita, affinch abbiate ancora la possibilit di rientrare in voi stessi142[142]. In queste righe agguerrite e nello stesso tempo misericordiose, traspare lansia di padre Kolbe di richiamare a conversione questo manipolo di ebrei, i quali, pur con tutti i loro tesori doro,
136[136] 137[137] 138[138] 139[139] 140[140]

SK 1254, p. 2216. Idem. Idem. SK 1113, pp. 1953-1954. Per lintera questione, si troveranno dettagli interessanti in M. INTROVIGNE, Indagine sul satanismo, pp. 202-203,

nota n. 173. Attualmente lautenticit dei Protocolli dei Savi di Sion difesa da P. MANTERO, La faccia nascosta della storia, Edizioni Segno, Udine 1997, pp. 47-59.
141[141] 142[142]

SK 1133, pp. 1989-1990. Padre Kolbe non d la precisa citazione bibliografica di tal passo dei Protocolli. Ivi, p. 1990. Il corsivo del testo.

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restano - scrive il santo - polvere della terra143[143]. Ma ecco che lImmacolata li ama ed ottiene da Dio che essi abbiano ancora tempo per potersi ravvedere; e anche i militi dellImmacolata devono amare i massoni (e specialmente questi capi) pregando per la loro conversione. A tal proposito infatti, padre Massimiliano si rivolge ora ai membri della M.I. affinch nel mese di ottobre recitino il rosario, possibilmente in comune, e aggiunge: [...] E a vantaggio di chi? A vantaggio di chi ha maggiore bisogno e precisamente a vantaggio di questi nostri poveri infelici fratelli massoni, tanto pi infelici per il fatto che non si accorgono di correre verso la propria perdizione; tuttavia essi sono fratelli, poich Ges non li ha affatto esclusi dalla partecipazione ai meriti della sua passione144[144]. San Massimiliano non si limita ad esortare i militi dellImmacolata e gli altri lettori del Rycerz Niepokalanej a pregare a vantaggio dei massoni, ma addirittura precisa lintenzione che essi (i lettori del Rycerz) devono avere nel compiere questa preghiera mariana: Non credete, cari lettori, che lintenzione migliore sia che quanto prima essi (ndr. cio i massoni) si convertano, anzi addirittura si arruolino nella Milizia dellIm-macolata e, con il desiderio di riparare il male commesso finora, si accingano con maggior fervore, sullesempio di san Paolo dopo la conversione, allopera della salvezza delle anime?145[145].

9. I NOSTRI POVERI INFELICI FRATELLI MASSONI146[146]

Nel settembre 1926, in un articolo sul Rycerz Niepokalanej, il santo commenta il congresso internazionale massonico svoltosi nel mese precedente a Bucarest, con la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni massoniche degli Stati Uniti, della Polonia, dellItalia, della Cecoslovacchia, dellAustria e della Romania147[147]. Egli cita lunghi brani tratti dal Protocollo n.11 e n.15 dei Savi di Sion, da cui traspare lodio sionista per i goim (i non ebrei), attirati nelle logge massoniche come pedine in mano ai Savi, i quali mirano al potere mondiale. Al n.15, il detto
143[143] 144[144] 145[145] 146[146] 147[147]

Idem. Ivi, p. 1991. Idem. Idem. SK 1130, p. 1981. Il corsivo del testo.

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protocollo afferma che tutte le logge saranno sottomesse ad ununica presidenza segreta, che user come arma preziosa gli agenti della polizia segreta internazionale membri della massoneria, per controllare, dirigere e sopprimere gli avversari148[148]. I Savi, inoltre, hanno deciso: meglio affrettare la fine di coloro che ostacolano la nostra causa, piuttosto che affrettare la fine di noi, che siamo i creatori di essa. Giustizieremo i massoni in modo tale che nessuno, eccetto i fratelli, potr avere dei sospetti, neppure le stesse vittime: moriranno tutti nel momento in cui ce ne sar bisogno, apparentemente per effetto di malattie comuni. Sapendo questo, neanche i fratelli oseranno protestare. Applicando questo genere di mezzi, abbiamo sradicato dalla massoneria ogni germe di protesta contro le nostre disposizioni149[149]. A questo punto, san Massimiliano lancia un accorato appello ai massoni goim e ai Savi di Sion: Signori massoni, voi che recentemente, durante il congresso di Bucarest, vi siete rallegrati del fatto che la massoneria si sviluppa, riflettete e dite sinceramente se non meglio servire il Creatore della pace interiore, nellamore gioioso, piuttosto che obbedire agli ordini della crudele cricca ebrea, misteriosa scaltra, mal conosciuta, e che vi odia? E a voi, piccolo manipolo di ebrei, sapienti di Sion, che [...] avete provocato coscientemente gi tante disgrazie e ancora di pi ne state preparando, a voi mi rivolgo con la domanda: quale vantaggio ne ricaverete? [...] Non sarebbe meglio se anche voi, massoni polacchi, raggirati da un gruppo di ebrei, e voi, capi ebrei, che vi siete lasciati sedurre da satana, il nemico dellumanit, non sarebbe meglio se anche voi vi rivolgeste sinceramente a Dio, riconosceste il Salvatore Ges Cristo, vi innamoraste dellImmacolata e, sotto i suoi stendardi, conquistare anime a Lei?... Oppure preferite essere una parte della testa di quel serpente che cinge il mondo e del quale fu detto: Ella ti schiaccer il capo [Gn 3,15]? Finch siete in vita, c ancora tempo, ma tra poco potrebbe essere troppo tardi!!!150[150]. Lansia pastorale di padre Kolbe, per i massoni e i capi ebrei, risalta ancora da una sua lettera del 1939 a padre Vincenzo Borun, Assistente Generale dei Frati Minori Conventuali, in cui scrive tra laltro: [...] Inoltre la massoneria maggiormente diffusa tra le persone pi influenti e dirige in modo sistematico, ma subdolo, quasi tutta lattivit contro la Chiesa. Qua e l troviamo gli stessi ebrei che danzano attorno al vitello doro. La M.I. si preoccupa di convertire tutti coloro che han bisogno di conversione, in primo luogo la massoneria, e quindi di santificare tutte e singole le persone che vivono ora e che vivranno in avvenire in qualsiasi tempo e luogo151[151].

148[148] 149[149] 150[150] 151[151]

Cf ivi, pp. 1981-1983. Ivi, p. 1985. Il corsivo del testo. Ivi, pp. 1985-1986. SK 845, p. 1392.

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Ancora nello stesso anno, san Massimiliano, dalla rivista Kalendar Rycerza Niepokalanej (Calendario-almanacco del Cavaliere dellImma-colata, fondato nel 1924) lamenta il dilagare dellateismo comunista, alle cui origini, scrive il santo, possiamo tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama massoneria e, immancabilmente, quale mano che manovra tutto questo ( ndr. il dilagare dellateismo) verso uno scopo chiaro e determinato152[152], egli pone il sionismo internazionale153[153]. Come prova di ci egli si poggia ancora sui Protocolli dei Savi di Sion, precisando tuttavia che anche fra gli ebrei vi sono persone dabbene154[154]. Occorre ribadire che san Massimiliano non unantisemita, cio uno di coloro che odiano la stirpe ebraica in quanto tale. Anzitutto egli distingue gli Ebrei-popolo dal manipolo di ebrei che, secondo diversi ambienti dellepoca, dirigeva la centrale massonica internazionale. Inoltre, san Massimiliano, in una lettera da Nagasaki del 1935, mette in guardia i confratelli di Niepokalanow a non suscitare o approfondire (attraverso il Rycerz) lodio verso gli ebrei da parte dei lettori polacchi (gi tanto prevenuti verso quelli) e sottolinea che il principalissimo scopo della M.I. la conversione e la santificazione delle anime, vale a dire la conquista di esse allImmacolata, lamore verso qualsiasi anima, compresi gli ebrei, i massoni, gli eretici e cos via155[155]. Ed egli manifest concretamente tale amore dando rifugio, a circa 1500 ebrei in Niepokalanow, i quali erano fuggiti allavanzare delle truppe tedesche sul territorio polacco nel 1939. In tal modo li strappava dalle grinfie dei nazisti, antisemiti per antonomasia, pur sapendo che sarebbe incorso nelle loro ritorsioni156[156]. Lansia apostolica e pastorale di padre Kolbe per i massoni non si limita solo alle parole scritte ma conta anche fatti. Riportiamo, come esempio la testimonianza di padre Giuseppe M. Pal, cofondatore della M.I., riguardante il periodo dello Studentato a Roma con padre Kolbe: [...] Un altro giorno mi propose di accompagnarlo al Palazzo Verde della Massoneria, in Roma, per convertire il gran Maestro della Massoneria italiana e gli altri massoni. Ed avendolo io rassicurato che se il P. Rettore avrebbe dato la dovuta permissione, lavrei accompagnato; subito dalla ricreazione del dopo pranzo and da p. Ignudi e gli pales il suo intento. Tornato a me nel cortile del Collegio ove laspettavo, un po confuso e rassegnato mi comunic che il P. Rettore gli disse

152[152] 153[153] 154[154] 155[155] 156[156]

SK 1237, p. 2173. Idem. Idem. SK 631, p. 1161. Cf PANCHERI, op. cit., pp. 105-106. E anche dopo la morte di padre Kolbe, molti ebrei ebbero ospitalit presso i

frati di Niepokalanow, i quali, se fossero stati scoperti dai nazisti, sarebbero stati puniti con la morte: cf J. GIERTYCH, P. Kolbe e il problema ebreo, in Miles Immaculatae, Fascicoli I-III, Roma, Gennaio-Ottobre 1982, p. 180.

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che per ora non opportuno e che fosse meglio di pregare per i massoni. Sullistante mi fece pregare con esso per la conversione dei massoni157[157]. certo che il santo non si scoraggi per quel freno che ebbe dal suo Padre Rettore. Infatti, varie testimonianze ai processi canonici attestano il suo apostolato presso massoni, al fine di ottenerne la conversione. Padre Samuele Rosenbaiger afferma che il santo riusc ad incontrare il letterato polacco Walter Lieroszewski, ritenuto capo della massoneria polacca del tempo, e gli don una medaglia mariana, la famosa medaglia miracolosa158[158]. Fra gli altri, il nostro santo incontr anche Andrea Strug, cercando di convertirlo159[159]. Strug, pseudonimo del letterato Taddeo Galecki160[160], era, secondo lAnnuario della Massoneria Universale del 1925, Gran Maestro della Gran Loggia massonica polacca, e padre Kolbe lament il fatto che proprio a lui fosse stata conferita una onorificenza nazionale161[161]. E quando in Polonia ci fu, tra il 12-14 maggio 1926, un sanguinoso golpe del maresciallo Pilsudski - divenuto cos arbitro della situazione politica di quel paese - padre Kolbe, nel mese luglio, scrisse sul Rycerz che Andrea Strug, in un discorso ad unassemblea massonica afferm chiaramente che i massoni avrebbero governato il paese e che il nuovo governante, avrebbe dovuto poggiarsi su di loro (i massoni), per ben compiere la sua opera162[162]. Al processo apostolico patavino, padre Alfonso Orlini, Ministro Generale dellOrdine dei Frati Minori Conventuali nel periodo 1924-1930, d la seguente testimonianza circa padre Kolbe e la M.I.: Lidea della Milizia dellImmacolata fu da lui concepita e maturata a Roma, per far fronte allavversione e agli insulti che le sette massoniche lanciavano contro la Chiesa e il Papa. [..] Lideale si matur molto lentamente: dapprima pens ad una Pia Unione di preghiera e sofferenza nel clima della Immacolata (devozione tradizionale nel nostro Ordine). [...] La natura di questa Pia Unione: devozionale, rivolta principalmente alla conversione dei massoni: colla tattica di attirare il nemico piuttosto che osteggiarlo: In nuce c tutto lo sviluppo successivo. Tale scopo si pu vedere anche nella preghiera: O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi, e in modo particolare per i massoni. E i massoni - prosegue padre Orlini - si convertivano sul

157[157]

PATAVINA SEU CRACOVIENSIS, Beatificationis et Canonizationis Servi Dei Maximiliani M. Kolbe Sacerdotis

professi Ordinis Fratrum Minorum Conventualium, Positio Super Virtutibus, vol. II, Postulatio Generalis O.F.M. Conv., Romae 1966, p. 823.
158[158] 159[159] 160[160] 161[161] 162[162]

Cf ivi, p. 6. Cf ivi, pp. 85, 162. Cf SK 169, nota n. 1, p. 532. Cf SK 1098, pp. 1926-1927. Cf SK 1127, pp. 1976-1978.

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serio: ad essi consegnava la medaglia e molti poi si confessavano. In Polonia inizi lapostolato verso i massoni e i pagani [...]163[163]. Ovviamente, tale interesse apostolico del nostro santo verso i nostri poveri infelici fratelli massoni, non era esente da croci e ostacoli che provenivano anche da parte di questi ultimi. In una lettera del 1928, da Niepokalanow, padre Kolbe chiede un ricordo nella Santa Messa al confratello padre Stryczny, perch anche i fastidi sembrano aumentati, dato che la massoneria sembra desiderasse che il Rycerz si fosse stabilito un po pi lontano da Varsavia164[164]. E in una lettera di auguri alla mamma, in data 23-3-1938, il santo la informa che Niepokalanow, grazie allImmacolata, ha sventato gli attacchi della massoneria165[165], aggiungendo che lo scorso sabato c stata una grande vittoria in questa lotta, tuttavia i rinforzi nemici si stanno avvicinando166[166]. Al riguardo la cronaca di Niepokalanow del 19-3-1938 riporta la seguente notizia: Il P. Guardiano, con sentimenti di riconoscenza verso lImmacolata, annuncia ai fratelli, durante la cena, che stato respinto vittoriosamente un ostile attacco contro Niepokalanow e che sono stati smascherati altri tentativi della massoneria167[167]. Infine, dopo circa due mesi, il santo scrive da Niepokalanow a un confratello di Mugenzai-NoSono: Qui da noi grazie allImmacolata, ogni cosa procede sempre meglio. La massoneria, attraverso i suoi vari tentacoli, si avventa contro Niepokalanow con una furia sempre pi accanita, ma anche lImmacolata servendosi della sua Niepokalanow, schiaccia la testa di questo serpente [cf Gn 3,15] in modo sempre pi spettacolare. Avviene proprio come in una battaglia: sempre nuovi attacchi, contrattacchi, paure agitazioni istintive, esultanze per la vittoria, preghiere e ringraziamenti rivolti allImma-colata168[168]. Non conosciamo purtroppo di che genere fossero gli attacchi massonici sventati e ripetuti contro Niepokalanow. Forse abbiamo po di luce da Don Valeriano Meystzowicz, Presidente dellIstituto Storico Polacco, membro della Commissione preparatoria per il Concilio Ecumenico Vaticano II (Disciplina del clero e popolo cristiano), il quale nel 1962 dichiara al processo apostolico patavino, circa lattivit editoriale di padre Kolbe: Le sue pubblicazioni furono prese particolarmente di mira dalla stampa di ispirazione massonica169[169].
163[163] 164[164] 165[165] 166[166] 167[167] 168[168] 169[169]

PATAVINA SEU CRACOVIENSIS, op. cit., p. 214. SK 179a, p. 540. SK 787, p. 1337. Il santo non ne precisa la natura. Idem. Idem p. 1337, nota n. 1. SK 794, p. 1343. PATAVINA SEU CRACOVIENSIS, op. cit., p. 247.

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Infine, il Postulatore Generale dellOrdine dei Frati Minori Conventuali, padre Antonio Ricciardi, autore della prima biografia in lingua italiana su padre Kolbe (anno 1947), cos scrive nella terza edizione della detta opera: Niepokalanow ha avuto nemici esterni di ogni sorta: ha dovuto affrontare opposizioni, gelosie, boicottaggi, assalti mortali, riportandone infine la vittoria, grazie alla protezione dellImmacolata e alla prudenza del suo fondatore e allo spirito di sacrificio dei suoi membri. I nemici esterni, essendo i faziosi, i massoni, gli acattolici e gli anticlericali, per sventare le cui trame e insidie era sorta Niepokalanow, agirono con diabolica e perfida ostinazione, particolarmente quando Niepokalanow scese in campo con il Maly Dziennik ossia il Il Piccolo Giornale. Con il suo programma decisamente cattolico, con lo spirito antimassonico della M.I. era naturale che Il Piccolo Giornale eccitasse le ire degli avversari, che ricorsero ad ogni forma di boicottaggio pur di arrestarne il successo e provocarne il fallimento170[170].

RIFLESSIONI CONCLUSIVE

Al termine di questo breve confronto tra il mondo massonico, lan-timassonismo (particolarmente quello cattolico) e la massonologia kolbiana, possiamo distinguere, tra le fonti massonologiche kolbiane, quelle certe - il magistero ecclesiastico, i Protocolli dei Savi di Sion - e quelle probabili - La Civilt Cattolica, e, se non proprio la R.I.S.S., almeno opere che risentivano del suo pensiero. per vero che negli scritti kolbiani - almeno secondo quelli che sono a nostra disposizione -, non sono esplicitamente trattate tematiche quali il satanismo di loggia, loccultismo massonico, il simbolismo, tematiche presentate in modo pi approfondito da massonologi cattolici come il Longo, il Pavissich e poi anche da autori della R.I.S.S 171[171]. Padre Kolbe, invece, per spiegare la natura della Massoneria, si concentra su due argomenti fondamentali: 1) il naturalismo
170[170] 171[171]

A. RICCIARDI, op. cit, p. 142. Cf C. NICOLLAUD, LOccultisme dans les Socits secrtes, in Revue Internationale des Socits Secrtes, n. 6,

Paris 15 juin 1912, pp. 447-467. Charles Nicollaud, redattore della R.I.S.S., afferma sia lesistenza di una direzione suprema della Massoneria, che lesistenza del culto magico e satanico praticato nella vera Massoneria, quella esoterica. Circa loccultismo massonico, egli fonda le sue asserzioni citando, non Taxil, bens massoni mistici, come il Saint Martin, il Willermoz, il Wirth....; L. HACAULT, Le Disme de Pike et de la Haute Maonnerie anglaise en Amrique, in Revue Internationale des Socits Secrtes, n. 8, Paris 15 aot 1912, pp. 650-668.

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filosofico-etico e 2) il sionismo internazionale, fondandosi, per questultimo, soprattutto sui famosi Protocolli dei Savi di Sion. E se lautenticit di detti Protocolli possa essere, oggigiorno, pi facilmente negata - o per lo meno messa in dubbio -, non cos invece per il primo dei due argomenti suddetti, che costituisce, possiamo dire, lautentico e ben fondato pilastro del discorso massonologico, non solo di padre Kolbe, ma soprattutto del magistero ecclesiastico di quellepoca e di altri studiosi cattolici. Anche se lesplicita accusa antimassonica di satanismo cultuale assente dalla massonologia di padre Kolbe, si pu certo vedere in lui la consapevolezza, che nella Massoneria, da lui combattuta, vi sia un atteggiamento satanico, specialmente nel rifiuto dei dogmi e nellesaltazione del libero pensiero naturalistico - con tutte le relative conseguenze nel campo etico - che tra le sue forme di espressione, ha visto nella storia anche quella sfilata massonica con leffigie di Lucifero che talmente impression il giovane Kolbe al punto che la ricorder ancora dopo circa ventanni. Del resto, lo stesso san Massimiliano, attento conoscitore della Humanum genus e della visione agostiniana delle due citt - presentata dallenciclica leoniana -, considera i massoni servi di Lucifero172[172], e la Massoneria, con i suoi capi, quale testa del corpo del serpente infernale173[173]. Pur non conoscendo, forse, le affermazioni di lode sul simbolismo ofitico da parte di certi scrittori massoni (Bacci, Reghini, Wirth, Ward), tuttavia il nostro santo, anche alla luce del solo magistero ecclesiastico, comprende che la Massoneria - e per lui tutta la Massoneria, non solo quella italiana - si situa in una posizione di essere ed operare che pi vicina - se non identica - al Serpente di Genesi 3,15 piuttosto che al Dio Uno e Trino, Signore dellAntico e Nuovo Testamento.

Padre Paolo Maria Siano, FI

172[172] 173[173]

SK 1278, p. 2265. Cf SK 164, p. 524; SK 1007, p. 1782.

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