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Si tracci uno schema che metta a confronto le caratteristiche (stilistiche, poetiche, ecc.

) della Scuola
Siciliana e della Scuola Siculo Toscana

Come è stato detto per Jacopo da Lentini, la Scuola Siciliana era rappresentata da una cerchia ristrettissima
di letterati, che si rifanno sostanzialmente al modello provenzale, rielaborandolo ed adattandolo alle
proprie esigenze.

L’attenzione dei poeti della Suola Siciliana si concentra totalmente sull’amore perfetto, cercando di esaltare
lo splendore dell’amata, divinizzandone gli aspetti ed anticipando in qualche modo quanto avverrà con lo
Stilnovo.

Con la scuola siciliana si affermano nella tradizione letteraria italiana tre forme principali: la canzone di
argomento sublime, la canzonetta con temi narrativi e spesso dialogati e il sonetto (probabilmente
inventato dallo stesso Jacopo da Lentini).

Questa cultura ebbe fine assieme al dominio Svevo nell’Italia Meridionale, ma la ricca poetica che si era
sviluppata alla corte di Federico non scomparve del tutto ma si trasferì al nord ed in particolar modo
nell’area Emiliana e Toscana.

I letterati che possiamo inserire nella lista di poeti siculo-toscani si ispirarono al modello siciliano ed a
quello provenzale, apportando però molte novità sia sul piano tematico che su quello formale; infatti
accanto al tema amoroso, iniziarono a comparire i riferimenti di cronaca del tempo, le tematiche morali e
soprattutto quelle politiche, in particolar modo in Toscana dove si andava sempre più inasprendo lo scontro
tra chi appoggiava l’imperatore (i ghibellini) e chi invece il Papa (i guelfi).

Differenze tra i due generi le ritroviamo innanzitutto per quanto riguarda la lingua utilizzata: nella Scuola
Siciliana ritroviamo il siciliano colto con prestiti dal francese, dal provenzale e dal latino mentre nella Scuola
Siculo Toscana viene utilizzato esclusivamente il volgare toscano.

Inoltre mentre nella Scuola Siciliana gli esponenti sono letterati che frequentano la corte di Federico II, nella
Scuola Siculo Toscana il poeta è un cittadino, impegnato in prima persona nella vita politica e sociale del
luogo.

Diverso è anche l’approccio sentimentale verso la donna. Nella Scuola Siciliana la donna è descritta nella
sua bellezza quasi come donna/angelo, e l’amore che l’uomo nutre nei suoi confronti è esclusivamente di
tipo contemplativo. Nella Scuola Siculo Toscana invece la donna è insensibile all’amore del poeta e questo
causa sofferenza in lui che se ne strugge anelando anche un semplice sguardo.

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