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L’endometriosi:
de nizione, fattori di
rischio ed eziopatogenesi
Dott.ssa Dora Caterina Pultrone
Laureata in Medicina e Chirurgia con specializzazione
in Ginecologia e Ostetricia. Diploma Master di II Livello
in Medicina Estetica
De nizione
L’endometriosi è una patologia ginecologica benigna, ad eziopatogenesi incerta, che
interessa il 10-12% delle donne in età fertile
La maggiore incidenza della malattia si registra tra i 25 e i 35 anni ma può comparire anche
in epoca adolescenziale (il 38% delle pazienti ha il primo episodio di dolore pelvico a circa 15
anni)
Si tratta di una malattia in ammatoria cronica e ricorrente, estrogenodipendente,
caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale (la mucosa che normalmente riveste
l’interno della cavità uterina) in siti ectopici, cioè al di fuori dell'utero
La maggior parte dei focolai ectopici si localizza a livello pelvico (interessando ovaie,
peritoneo, legamenti uterosacrali, cavo del Douglas e setto retto-vaginale) anche se, seppur
raramente, si possono ritrovare anche in zone extrapelviche
Infatti ad ogni ciclo, le aree di endometriosi assumono atteggiamenti funzionali del tutto simili a quelli che si veri cano
nell'endometrio uterino, andando incontro a proliferazione, trasformazione secretiva, necrosi e sfaldamento mestruale.
Mensilmente quindi il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a un sanguinamento che comporta un
coinvolgimento ogistico dei tessuti circostanti, con conseguente formazione di tessuto cicatriziale.
Infatti ad ogni ciclo, le aree di endometriosi assumono atteggiamenti funzionali del tutto simili a quelli che si veri cano
nell'endometrio uterino, andando incontro a proliferazione, trasformazione secretiva, necrosi e sfaldamento mestruale.
Approfondimento
Mensilmente quindi il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a un sanguinamento che comporta un
coinvolgimento ogistico dei tessuti circostanti, con
Il sanguinamento conseguente
in queste formazione
zone ectopiche di tessuto
determina un cicatriziale.
processo
in ammatorio a carico degli organi interessati a cui consegue una
reazione brotica. Quando le aree di brosi diventano molto vaste, come
accade negli stadi più avanzati, si osserva un sovvertimento dell’anatomia
dell’apparato riproduttivo che comporta una compromissione della
fertilità della donna. Studi epidemiologici hanno osservato problemi di
infertilità nel 30-50% delle pazienti desiderose di gravidanza e affette da
endometriosi.
La sintomatologia dell’endometriosi è molto varia e complessa. L’eterogeneità delle sue manifestazioni è legata alla diversa
localizzazione ed estensione degli impianti
L’intensità del dolore non è in rapporto con l’ampiezza e la dimensione delle lesioni: infatti ci sono donne con endometriosi molto
sviluppata che riferiscono una modesta sintomatologia, mentre è possibile che piccole aree possono causare dolori molto intensi
La sintomatologia dell’endometriosi è molto varia e complessa. L’eterogeneità delle sue manifestazioni è legata alla diversa
localizzazione ed estensione degli impianti
Molto frequentemente i vari tipi di lesione sono coesistenti in quanto derivano tutte dallo stesso meccanismo eziopatogenetico.
Si parla di DIE (endometriosi profonda in ltrante) quando l’endometrio ectopico in ltra il tessuto per più di 5 mm oltre la
super cie del peritoneo. Si riscontra nel 20% delle pazienti e l’organo più frequentemente coinvolto è l’apparato gastro-enterico,
in particolare il retto.
i sintomi spesso sono aspeci ci, per cui la malattia viene sospettata più dif cilmente e tardivamente
alcune pazienti sono asintomatiche
la diagnosi de nitiva di endometriosi viene posta in seguito all’esame istologico su prelievo bioptico. Quindi per la sua
identi cazione è necessario sottoporre la paziente ad una indagine invasiva
Si stima una latenza media di 6-7 anni dall’insorgenza dei sintomi alla diagnosi.
i sintomi spesso sono aspeci ci, per cui la malattia viene sospettata più dif cilmente e tardivamente
Approfondimento
alcune pazienti sono asintomatiche
la diagnosi de nitiva di endometriosi
La malattiaviene postadif
è molto in seguito all’esame istologico
cile da diagnosticare. su prelievo
Nonostante bioptico.
si tratti di una Quindi per la sua
identi cazione è necessario delle
sottoporre la paziente
patologie ad una indagine
ginecologiche più diffuseinvasiva
è dif cile de nirne l'esatta
prevalenza
Si stima una latenza media di 6-7 a causa sia della
anni dall’insorgenza presenza
dei sintomi di diagnosi.
alla forme asintomatiche, sia
dell'esistenza di endometriosi "microscopiche" o sottoperitoneali che
sfuggono alla diagnosi. L’incidenza (ovvero i nuovi casi di endometriosi
che si osservano in una popolazione nel corso di un anno) è pari, a
seconda degli studi, a circa lo 0,2-0,5%. In Italia, nel 2004, una rilevazione
del Census Bureau ha evidenziato che la malattia potrebbe interessare
2.902.873 di donne su una popolazione di 58.057.477.
Menarca precoce
Menopausa tardiva
Nulliparità
Brevi cicli mestruali
Flusso mestruale abbondante
Multiparità
Uso di contraccettivi orali
Menopausa
Approfondimento
FATTORI ASSOCIATI AD AUMENTO DEL RISCHIO
L’endometriosi è una malattia che riguarda le donne in età fertile. Si
Menarca precoce
presenta molto raramente prima del menarca e tende a regredire con la
Menopausa tardiva menopausa. Gli studi volti a ricercare un’associazione tra anamnesi
Nulliparità mestruale e diagnosi di endometriosi rivelano un maggior rischio nelle
donne esposte ad un maggior numero di cicli mestruali (nulliparità, brevi
Brevi cicli mestruali cicli mestruali, menarca precoce e menopausa tardiva), che si riduce con
la diminuzione dei livelli di estrogeni (multiparità, contraccettivi orali e
Flusso mestruale abbondante
menopausa). Questi studi epidemiologici quindi confermano l’estrogeno-
dipendenza di questa patologia. Per quanto riguarda l’anamnesi ostetrica
i dati epidemiologici suggeriscono che la parità sia inversamente
associata al rischio di endometriosi e questo potrebbe esser dovuto a due
motivi:
FATTORI ASSOCIATI A RIDUZIONE DEL RISCHIO
il maggiore numero di gravidanze si accompagna a minore numero di
Multiparità mestruazioni
Uso di contraccettivi orali l’alto livello di progesterone associato alla gravidanza sembra
Menopausa ostacolare lo sviluppo della malattia
ENDOMETRIOSI
Teoria della metaplasia Teoria della
dell’epitelio di origine metastatizzazione linfatica
celomatica o mulleriana ed ematica
Teoria
Teorie immunitarie
genetica-epigenetica
Approfondimento
Teoria del re usso tubarico Teoria del re usso tubarico
Le teorie proposte si dividono tra quelle che suggeriscono uno sviluppo
di sangue mestruale di sangue mestruale
della patologia in situ, attraverso fenomeni di metaplasia celomatica, e
(teoria dell’impianto) (teoria dell’impianto)
quelle che ne fanno risalire l'origine alla disseminazione dell'endometrio
in sedi ectopiche, con meccanismi quali la mestruazione retrograda, la
disseminazione linfatica e/o vascolare e l'invasione endometriale diretta.
Nonostante le numerose teorie ENDOMETRIOSI
proposte, le cause e i meccanismi
patogenetici sono tuttora in discussione. Si ritiene che l’insorgenza della
Teoria della metaplasia Teoria della
malattia possa essere la conseguenza di una serie complessa di eventi
dell’epitelio di origine metastatizzazione linfatica
che includono una predisposizione genetica, anomalie del sistema
celomatica o mulleriana ed ematica
immunitario, fattori anatomici e in uenze ambientali. Le varie teorie
agirebbero quindi tutte insieme come concause.
Teoria
Teorie immunitarie
genetica-epigenetica
spazio subaracnoideo
fegato
reni, ureteri e vescica
ENDOMETRIOSI