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LA TEORIA SOCIOLOGICA CONTEMPORANEA – Wallace/Wolf

CAPITOLO 1 – LA COMPRENSIONE DELLA SOCIETA’


IL CARATTERE SISTEMATICO DELLA TEORIA SOCIOLOGICA – capacità di ricondurre innumerevoli eventi,
apparentemente molto diversi tra loro, a principi generali che mettono in luce le somiglianze.
Nella costruzione delle teorie vengono utilizzati dei CONCETTI, cioè una parola o un simbolo che rappresenta un
fenomeno, utili per classificare.

LE DIFFERENZE DI PROSPETTIVE NELLA TEORIA SOCIOLOGICA CONTEMPORANEA A RIGUARDO DI:

1) OGGETTI DELL’INDAGINE –
Prospettive teoriche:
1) Macrosociologia – caratteristiche generali della struttura e dei ruoli sociali (Funzionalismo e teoria del
conflitto)
2) Microsociologia – si occupa delle interazioni a livello individuale (Interazionismo simbolico,
fenomenologia, Etnometodologia)
2) ASSUNTI SOTTESI ALL’APPROCCIO –
La differenza principale sta nel considerare il comportamento umano come fondamentalmente
determinato (prevedibilità), oppure nel sottolineare la sua potenza creativa. Differiscono anche perché
assumono interessi o valori come base delle motivazioni umane.
Funzionalismo e Teoria del conflitto = l’agire umano è determinato ed esplicabile. Le motivazioni e i
comportamenti sono riconducibili ai valori sociali da essi interiorizzati. --------Interazionismo simbolico e
fenomenologia = l’attività dell’individuo è caratterizzata dalla creatività. I valori sono incorporati nel me e
gli interessi non compaiono quasi mai
3) METODOLOGIE DI RICERCA –
Approccio deduttivo = si formulano ipotesi esplicative del problema di ricerca, per poi dedurre le loro
implicazioni empiriche tramite ragionamento logico. Si richiede già nella fase iniziale la precisa definizione
dei concetti fondamentali da utilizzare per formulare l’ipotesi. (Funzionalismo, teoria della scelta
razionale, teoria del conflitto)
Approccio induttivo = implica l’osservazione e l’immersione nei dati per conoscere approfonditamente un
soggetto/situazione per costruire gradualmente spiegazioni di ciò che sta accadendo. I concetti chiave
emergono nella fase finale del processo di ricerca. (Interazionismo simbolico, fenomenologia)
Dati quantitativi = Approccio deduttivo per la verifica delle ipotesi. Approccio induttivo creano distanza
dall’oggetto della ricerca e ignorano i significati importanti così non rilevabili.
4) OBBIETTIVI DELL’INDAGINE –
Descrivere = in modo più o meno dettagliato - spesso introduce termini e punti di vista innovativi, ma
raramente identifica relazioni causali (Interazionismo, fenomenologia, funzionalismo)
Spiegare = reinterpretare i fatti riconducendoli a concetti più generali (Teorie della scelta razionale)
Previsioni = formulate sulla base di spiegazioni molto precise e pienamente sviluppate (Teoria del
conflitto)

CAPITOLO 2 – FUNZIONALISMO
DEFINIZIONE – analisi dei fenomeni culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un sistema
socio-culturale. La società è concepita come un insieme di parti interconnesse e ogni mutamento di una delle
parti è considerato causa di un certo grado di squilibrio. Analizza il sistema secondo la generale interazione tra le
parti, l’esistenza di uno stato di equilibrio e la capacità di riorganizzazione per ristabilirlo.

5) Concetti principali: Requisiti funzionali/bisogni di un sistema e Strutture corrispondenti che li soddisfano.


6) 3 elementi del sistema sociale: interazione tra le parti del sistema, lo stato di equilibrio e la capacità di
riorganizzazione

PREDECESSORI –
Comte – Principio base del funzionalismo = la sociologia statica (ordine) deve avere come oggetto permanente lo
studio positivo, sperimentale e razionale, delle azioni e reazioni reciproche che tutte le diverse parti del sistema
sociale esercitano sulle altre. ---------------------------------------------------
Spencer – concetto di differenziazione = reciproca dipendenza tra parti diverse del sistema sociale che un
aumento delle dimensioni di una società porta inevitabilmente con sé. ----------------------------------
Pareto – gli individui sono le molecole del sistema sociale, tra loro vi è interrelazione e reciproca dipendenza.

Durkheim –

Integrazione = l’evoluzione sociale come passaggio dalla solidarietà meccanica delle società tribali alla solidarietà
organica delle società postindustriali. Le società primitive hanno una forte coscienza collettiva (credenze e
sentimenti comuni tra i cittadini), con la crescita della divisione del lavoro e l’aumento dell’individualismo si passa
all’interdipendenza dei ruoli.

Fatti sociali = oggetto di studio della sociologia – ciò che è caratteristico di un’intera società e che ha un’esistenza
autonoma, indipendente delle sue manifestazioni individuali (leggi, morale, credenze).

Punizione = reazione sociale al crimine con una funzione di castigo del criminale, di deterrente generale contro il
crimine, di preservare i sentimenti collettivi/valori condivisi.

Anomia = mancanza di norme, situazione caratterizzata da obbiettivi indeterminati e aspirazioni illimitate,


disorientamento creato dall’eccessivo ampliamento degli orizzonti del possibile.
2 tipi: Acuta relativa ad un brusco cambiamento - Cronica relativa ad uno stato di costante cambiamento, come la
società industriale moderna.

Suicidio = sostiene che un livello di coesione troppo basso o troppo alto possa risultare dannoso per la società.
Fonda la sua teoria su integrazione e regolazione = la società in cui l’integrazione o la regolazione sono eccessive
oppure carenti hanno un elevato tasso di suicidi. Il suicidio può essere:

7) Altruistico (eccesso di integrazione)


8) Egoistico (carenza di integrazione)
9) Fatalistico (eccesso di regolazione)
10) Anomico (carenza di regolazione)

La religione è un fattore particolarmente efficace di sviluppo dei valori condivisi, quindi una buona fonte di
integrazione.

TEORIA DELL’AZIONE DI PARSONS

Struttura sistemica dell’azione sociale = 4 sistemi:

- Sistema culturale – unità di base: significato/sistema simbolico (credenze religiose). Il concetto centrale:
socializzazione, cioè processo mediante il quale i valori della società sono interiorizzati dai suoi membri,
che costituisce una potente forza di integrazione.
- Sistema sociale – unità di base: interazione tra ruoli. Consiste in una pluralità di attori individuali
interagenti tra loro, spinti da una tendenza all’ottimizzazione della gratificazione.
- Sistema della personalità – unità di base: persona umana. Attenzione puntata verso bisogni, motivazioni,
atteggiamenti individuali.
- Sistema dell’organismo comportamentale – unità di base: individuo come essere biologico (sistema
nervoso centrale e attività motoria)

Processo di socializzazione = si articola sull’interrelazione dei 4 sistemi = l’individuo interiorizza i valori trasmessi
dal sistema culturale, apprendendo da altri attori le aspettative inerenti ai ruoli che egli ricopre. L’identità
individuale proviene dal sistema della personalità e la dotazione biologica dal sistema dell’organismo
comportamentale.
Teoria dell’azione prende le mosse da un attore motivato a raggiungere uno scopo definito come desiderabile dal
sistema culturale. L’azione si colloca in una situazione che comprende mezzi e vincoli. Tutti questi elementi sono
regolati dagli standard normativi del sistema sociale.

Variabili strutturali = strumenti per classificare le aspettative e la struttura delle relazioni – si basa sulla teoria di
Tonnies che sottolinea il contrasto tra comunità primitiva in cui predominano le relazioni espressive e la società
industriale moderna con la prevalenza di relazioni strumentali.
= la variabile strutturale va altre la dicotomia espressivo/strutturale – è una dicotomia all’interno della quale
l’attore deve scegliere uno dei termini contrapposti per poter definire il significato della situazione ed agire
appropriatamente. Ne esistono 5:

1) Ascrizione/acquisizione – comportarsi con gli altri in base alla loro identità oppure in base a ciò che hanno
fatto o possono fare (datori di lavoro)
2) Diffusione/specificità – gamma di richieste all’interno di una relazione – se la gamma è ampia per numero
e tipo si parla di relazione diffusa, se ristretta di relazione specifica
3) Affettività/neutralità affettiva – aspettativa o meno di una gratificazione emotiva (coppia o
impiegato/cliente)
4) Particolarismo/universalismo – relazioni basate su norme generali o relazioni personali
5) Collettività/individuo – soddisfazione di interessi privati oppure l’assolvimento di obblighi e doveri
collettivi

Modello AGIL –

- Sostiene che alcune istituzioni/strutture mantengono o ristabiliscono l’equilibrio attraverso la


soddisfazione di bisogni o l’assolvimento di funzioni ricorrenti.
- Tutti i sistemi di azione devono assolvere 4 funzioni fondamentali
1) Adattamento – ricavare sufficienti risorse dall’ambiente circostante e distribuirle ad ogni sua parte –
svolto dalle istituzioni economiche – problema nella produzione e distribuzione della ricchezza
2) G Raggiungimento dello scopo – mobilitare le proprie risorse per ottenere gli scopi prefissati – svolto
dalle istituzioni politiche – problema nell’uso del legittimo potere
3) Integrazione – coordinare e regolare le relazioni tra le sue varie unità – svolto dalle istituzioni
giuridiche – problema nell’implementazione delle norme
4) L Mantenimento della struttura latente – accertarsi che gli attori siano sufficientemente motivati a
svolgere il proprio ruolo nel sistema – svolti dalle istituzioni familiari, educative e religiose – problema
nell’impiego morale verso i valori condivisi
- = il problema generale è che le 4 funzioni non sono necessariamente distinguibili e le istituzioni non
rientrano sempre in un’unica casella = lo schema non può essere utilizzato per prevedere quale tipo di
istituzioni si svilupperanno ma solo per classificare le istituzioni dopo che si è verificato

L’assolvimento delle 4 funzioni da parte di un sistema è assicurato da socializzazione e controllo sociale:

- Socializzazione – se funziona tutti i membri si atterrano a valori condivisi, facendo scelte appropriate tra le
variabili strutturali e comportandosi secondo le aspettative. Produce ciò che si definisce
complementarietà delle aspettative – entrambi gli attori di un’interazione condividono e accettano gli
stessi valori culturali e le stesse aspettative
- Nel caso di devianza entra in gioco il controllo sociale espresso in sanzioni negative per obbligare gli attori
a conformarsi.
= assicurano un’appropriata interazione tra i ruoli, promuovendo e mantenendo l’equilibrio del sistema
sociale.

MUTAMENTO SOCIALE ED EVOLUZIONE NELLA TEORIA PARSONSIANA-----------------------------------------


Mutamento sociale = variazione, differenza, alterazione relativamente ampia e non temporanea nelle proprietà,
nello stato o nella struttura dell’organizzazione di una determinata società.
Evoluzione sociale = curva di trasformazione rispetto ai mutamenti sociali avvenuti
Legittimazione = esigenza funzionale centrale per definire le ragioni dei diritti posseduti dai membri e delle
proibizioni che incombono su di essi. L’uso del potere richiede legittimazione, implicando che sia giusto che le
cose si facciano in conformità con l’ordine istituzionalizzato.

Individua degli universali evolutivi = strutture organizzative rilevanti per l’evoluzione sociale

- Linguaggio
- Parentela
- Scrittura
- Stratificazione sociale
- Legittimazione culturale
- Organizzazione burocratica

Queste strutture sono prodotte da 4 processi –

- Differenziazione = divisione di una singola unità in due o più unità che differiscono dal punto di vista
strutturale e funzionale (4 tipi: segmentaria, centro/periferia, stratificata, funzionale)
- Crescita adattiva = aumenta la capacità di adattamento delle società, ovvero la possibilità di raggiungere
un’ampia gamma di scopi nonostante le difficoltà ambientali (organizzazione burocratica)
- Inclusione = desegregazione, determinati individui non possono essere esclusi da una serie di lavori, è
necessario riconoscere che anche i gruppi fino ad allora rimasti esclusi hanno la capacità di contribuire al
funzionamento del sistema (3 fasi della cittadinanza: diritti civili, diritti politici, diritti sociali)
- Generalizzazione dei valori = una struttura di valori collocata a un livello più elevato di generalità, in modo
da legittimare la più ampia varietà di scopi e funzioni delle sue sotto-unità

ANALISI FUNZIONALE DI MERTON E LE SUE DISCONTINUITA’ RISPETTO ALLA TEORIA PARSONSIANA


Divergenza di Merton dal funzionalismo parsonsiano:

- Abbandono del tentativo di elaborare una teoria onnicomprensiva = Teorie a medio raggio che vanno
oltre al semplice descrizione dei fenomeni sociali, sono basate su un numero limitato di assunti, da cui si
possano derivare ipotesi specifiche verificabili empiricamente.
- la tendenza fondamentale del funzionalismo consiste nell’interpretare i dati alla luce delle loro
conseguenze sulle strutture più ampie in cui si collocano
- ricalibra alcuni aspetti della teoria funzionalista:
1) disfunzioni = (Parsons sostiene che tutte le istituzioni siano intrinsecamente buone per la società) – 2
idee complementari ma distinte = un dato elemento può avere effetti disfunzionali generali / un dato
elemento non è necessariamente del tutto disfunzionale o funzionale
2) funzioni manifeste e latenti = quelle manifeste sono osservabili o attese, quelle latenti non sono né
riconosciute, né intenzionali.
3) Alternative funzionali = una società per poter durare deve possedere delle caratteristiche (prerequisiti
funzionali) ma non vi è ragione di supporre che particolari istituzioni siano le sole capaci di soddisfare
tali prerequisiti – alternative funzionali

TEORIA MERTONIANA DELLA DEVIANZA---------------------------------------------------------------------------------


Concetti chiave = mete culturali, mezzi istituzionalizzati e anomia---------------------------------------------
Anomia = discrepanza tra mete culturali e mezzi legittimi utilizzabili per raggiungerle. --------------------
= 5 modalità di adattamento
1) Conformità (non deviante) – accettazione di mezzi e mete
2) Innovazione – ricorso a mezzi non istituzionalizzati, illegittimi per raggiungere la meta
3) Ritualismo – seguendo pedissequamente le regole si finisce per misconoscere la meta
4) Rinuncia – rifiuto sia della meta che dei mezzi per raggiungerla
5) Ribellione – rifiuto della meta e dei mezzi socialmente accettati e sostituzione di essi con altre mete e
mezzi
SVILUPPI DELL’ANALISI FUNZIONALE: ALEXANDRE, SMELSER, LUHMANN --------------------------------------
Alexander
*Non si limita alla riformulazione di teorie esistenti, ma si spinge verso nuove elaborazioni, grazie all’emergere di
nuove teorie di derivazione politica (femminismo)
*Considera la cultura come incorporata sia nelle istituzioni sociali sia nella personalità individuale – rifiuta di
condividere la noncuranza di Parsons per la vita degli individui
*Lavoro sull’azione = azione come movimento concreto di una persona reale nel tempo e nello spazio. Ogni
azione ha una componente di libera volontà.
Smelser
*Concetto di ambivalenza = fondamentale per comprendere il comportamento individuale, le istituzioni e la
condizione umana generale. L’ambivalenza consiste nella coesistenza di orientamenti affettivi opposti verso il
medesimo individuo, oggetto, simbolo. Caratterizzata da una condizione estremamente forte, persistente,
irresolubile, mutevole. È connessa alla dipendenza delle persone verso determinati tipi di organizzazioni.

Luhmann
*3 tipi di sistema sociale: di interazione (relazioni faccia a faccia), di organizzazione (appartenenza con vincoli e
condizioni), societari (onnicomprensivo della società)
*Autoreferenzialità = condizione necessaria per un efficiente funzionamento dei sistemi. Il sistema così è capace
di monitorarsi, riflettere e prendere decisioni, ha una autonomia strutturale. *Complessità = il compito principale
del sistema sociale è quello di ridurre la complessità che comporta un numero più alto di scelte e possibilità
rendendo difficile la scelta fra le alternative. *Aspetto negativo della modernità – rischio = danno potenziale
derivante da decisioni cui l’individuo partecipa attivamente (pericolo – danno potenziale cui l’individuo è esposto
passivamente, senza poter prendere decisioni in merito).

CAPITOLO 3 – LA TEORIA DEL CONFLITTO


ELEMENTI DISTINTIVI DELLA TEORIA DEL CONFLITTO --------------------------------------------------------------------------------
Società = arena in cui i gruppi lottano tra loro per il potere, mentre il controllo del conflitto consiste nel fatto che
un gruppo riesce a prevalere sui propri oppositori.

3 presupposti fondamentali della teoria:


1) Gli individui possiedono alcuni interessi di base comuni a tutte le società
2) Il potere è il nucleo delle relazioni sociali, è scarso, distribuito in modo diseguale e perciò fonte di conflitto
3) I valori e le idee sono utili per perseguire i propri fini e non strumenti per definire identià e scopi di una società.

Le due prospettive della teoria – per il modo di intendere le scienze sociali e per il fatto di considerare sradicabile
o meno il conflitto sociale.
1) Teorici Critici – ritengono che gli scienziati sociali abbiano l’obbligo morale di impegnarsi nella critica della
società e sono convinti che possa esistere una società senza conflitti.
2) Teorici Analitici – il conflitto come aspetto inevitabile e permanente della vita sociale e respingono l’idea che le
affermazioni delle scienze sociali siano giudizi di valore.

MARX –
Elementi fondamentali della teoria del conflitto:

- Gli individui hanno interessi definiti poiché sono stati ingannati dal sistema che opera a vantaggio di altri
individui
- Sottolinea il legame tra le idee e gli interessi di chi le elabora e le diffonde, in quanto le idee prevalenti
riflettono gli interessi della classe dominante
- Da importanza prioritaria a tecnologia e modelli di proprietà nel determinare la vita degli individui e
l’andamento del conflitto sociale

WEBER –

*Razionalità moderna come una gabbia d’acciaio che imprigiona un mondo disincantato dominato dalla
burocrazia.
*Attività umane mosse da interessi e crede che accanto ad interessi universali come l’acquisizione della ricchezza
vi sono fini e valori specifici di ciascuna società.
*TIPO IDEALE – astrae da contesti concreti diversi le proprietà tipiche o necessarie di un concetto
*Fenomeno del potere = 3 tipi di autorità:
- Carismatica – si basa sulle qualità personali del leader
- Tradizionale – è personale e il fondamento discende dal passato (patriarcato)
- Legale-razionale – si fonda su regole formali che autorizzano determinati atti
*3 diverse categorie sociali
- Classe – insieme di individui che condividono la stessa posizione economica
- Partito – associazione avente lo scopo di conquistare per i propri capi una posizione di potere che
consenta loro di ottenere vantaggi ideali o materiali per i propri membri
- Ceto – gruppo caratterizzato non dalla posizione economica, bensì dallo stile di vita

TEORICI DELL’ELITE –
Tesi di fondo = in ogni organizzazione solo un numero ristretto di individui può esercitare l’autorità, il che li pone
in contrasto con i propri sottoposti. Il potere ha un interesse egoistico e una natura ineguale che rendono il
conflitto inevitabile e permanente

- PERETO – importanza delle elite di governo che controllano la società


- MOSCA – conflitto tra dominanti e dominati – individua nel potere politico una fonte di dominio su tutte
le altre sfere anche quella economica
- MICHELS – verte sulla legge ferrea dell’oligarchia – i piccoli gruppi di potere si mettono alla guida di altri
gruppi/organizzazioni per perseguire i propri fini personali
- VEBLEN – Crede che la società moderna sia caratterizzata dal conflitto tra opposti gruppi economici:
la classe industriale che produce merci e la classe agiata che gestisce la finanza. Quest’ultima ha carattere
parassitario perché vive sulla produttività del resto della popolazione

SIMMEL – Interessato ad identificare i modelli universali nel comportamento umano. Associazione e conflitto tra
individui e gruppi sociali coesistono e sono correlati, infatti la società è attraversata da molteplici conflitti che si
intersecano – il conflitto è una condizione permanente e la variabilità dell’interdipendenza e dei contatti sociali
sulla natura del conflitto.

SCUOLA DI CHICAGO (PARK)– Elabora un sistema di concetti generali che descrivono quelle che per lui sono le
caratteristiche fondamentali della società: competizione, conflitto, adattamento e assimilazione. La competizione
è universale e costante e determina le carriere degli individui. Il conflitto riguarda lo status e l’allocazione del
potere a livello sociale.

CONFLITTO DI CLASSE E MUTAMENTO SOCIALE: MARX E I MARXISTI

Fattori economici come determinanti della struttura e del mutamento sociale 


3 aspetti dell’organizzazione sociale:

- Forze materiali di produzione = risorse degli individui


- Rapporti di produzione = regolano l’uso delle forze materiali di produzione e comprendono le relazioni e i
diritti di proprietà
- Forme di coscienza sociale = ideali, giuridiche, politiche

Nel processo produttivo gli uomini entrano in rapporti di produzione e l’insieme di questi costituisce la struttura
economica della società. La tecnologia e i rapporti di produzione costituiscono dunque la struttura che determina
il carattere di una particolare società e la sua sovrastruttura di idee, leggi, istituzioni politiche.

La storia delle società si basa sulle lotte di classe =

- Una classe è formata da individui che condividono lo stesso rapporto con la proprietà dei mezzi di
produzione e agiscono in gruppo
- Le classi economiche son i gruppi più importanti di una società
- Le classi sono antagoniste e il risultato dei loro conflitti determina l’evoluzione della società

I sistemi economici si basano sullo sfruttamento di una classa da parte di un’altra (Capitalisti e proletari)  si basa
sul valore, cioè la quantità di lavoro impiegata per produrre quella merce. Il plusvalore è il guadagno del
capitalista.

Conflitto di classe = definisce il carattere di una società, è il fattore che determina il cambiamento sociale,
prodotto alle differenze di interessi tra le classi. Il compito del marxista è quello di incoraggiare gli individui
(proletariato) a riconoscere i propri interessi (incrementare la loro coscienza di classe) promuovendo così il
cambiamento e la rivoluzione.

Alienazione = la divisione del lavoro, la proprietà privata e la brama di denaro tipica del capitalismo aliena,
estranea l’uomo non solo dal suo prodotto e dall’attività di produzione, ma anche da sé stesso e dai suoi simili.

Potere statale = lo stato come strumento del dominio di classe. Rende possibile lo sfruttamento di classe
fornendo stabilità e tutelando la classe dominante – all’altra parte è uno strumento di classe il cui fine è quello di
difenderne gli interessi.

LA TEORIA CRITICA DELLA SOCIETA’: LA SCUOLA DI FRANCOFORTE


2 tesi:
- Le idee degli individui sono un prodotto della società in cui vivono ed è quindi impossibile arrivare a una
conoscenza obbiettiva e a conclusioni libere
- Gli intellettuali non dovrebbero cercare di essere obbiettivi e di separare i fatti dai giudizi di valore e dovrebbero
adottare un atteggiamento critico nei confronti della società che studiano

≠ da Marx

- Pensiero e personalità hanno radici nel sistema economico ma ammettono anche che cultura e ideologia
possono svolgere un ruolo indipendente nella società
- Fromm studia il modo in cui una particolare struttura libidica, formata e trasmessa all’interno della
famiglia, può funzionare da cemento sociale
- Concetto di alienazione per descrivere l’esperienza psicologica del mondo da parte dell’individuo.
- Personalità autoritaria = gli individui più antidemocratici e con maggiori pregiudizi possiedono una
personalità particolare e provengono in genere da famiglie in cui i rapporti tra genitori e figli sono
caratterizzati da dominio, sottomissione e intolleranza verso l’anticonformismo

Cultura = non è un riflesso della struttura economica sottostante ma un ambito semiautonomo. Gli elementi
culturali distraggono gli individui e li rendono passivi.

LE PROSPETTIVE CRITICHE:

MILLS –

- Riteneva che grazie alla conoscenza fosse possibile creare una società buona e che gli uomini di cultura
dovessero assumersi la responsabilità di questo progetto irrealizzato
- l’immaginazione sociologica permette di cogliere la storia e la biografia e le loro reciproche relazioni
all’interno della società, in modo da permettere agli individui di comprendere le proprie esperienze
personali
- Rapporto tra burocrazia e alienazione  le privazioni materiali di un tempo sono state sostituite da un
disagio psicologico – l’alienazione dei lavoratori, plasmati alla cultura di massa. Non crede che il lavoro sia
necessariamente la forma di espressione fondamentale dell’uomo.
- Accentramento del potere nelle mani di un’elite del potere  la crescita delle grandi organizzazioni è
stata accompagnata da una centralizzazione del potere (potere economico, politico e militare). Le 3 sfere
sono interconnesse e tendono ad associarsi per formare l’elite

BOURDIEU –
- Critica l’idea marxista secondo cui la società può essere analizzata semplicemente in termini di classi,
interessi, ideologie = Si focalizza sul ruolo indipendente dei fattori educativi e culturali
- Campo del conflitto = sistema di posizioni sociali strutturato internamente in relazioni di potere. Possono
essere significativamente autonomi e le società complesse tendono a crearne un ampio numero. Il potere
dei campi dipende dalle forme di capitale ad essi connesse. 3 tipi di capitale:
1) Economico – controllo delle risorse economiche
2) Sociale – controllo delle relazioni sociali
3) Culturale – trasmesso dai genitori ai figli e che si traduce in vantaggi educativi
- Habitus = sistema di modelli percettivi, di pensiero e di azione acquisiti stabilmente e generati da
condizioni oggettive, che tendono a persistere anche dopo il mutamento delle condizioni. è la chiave della
riproduzione in quanto generatore di pratiche costanti e ripetute
- Riproduzione sociale = modi in cui una determinata classe è in grado di riprodursi trasmettendo ai propri
discendenti i privilegi di cui gode. (istruzione)

CAPITOLO 4 – EVOLUZIONE SOCIALE E MODERNITA’: PROSPETTIVE MACROSOCIOLOGICHE


LA TEORIA MARXISTA DELL’EVOLUZIONE SOCIALE
Teoria della storia che vede le società procedere, attraverso il conflitto verso l’utopia comunista 
- Ogni sistema economico contiene in sé i germi del cambiamento – processo basato su CONTRADDIZIONI che
persistono finché si passa al sistema successivo.
- Dialettica = visione del mutamento come prodotto del conflitto = a una tesi si contrappone un’antitesi, da cui
scaturisce una nuova tesi

4 principali società di classe, contraddistinte da una classe dominante:


- Asiatico (dispotismo e proprietà terriera)
- Antico
- Feudale
- Borghese
= le contraddizioni insite nel capitalismo avrebbero dato luogo alla società comunista senza proprietà e classi,
senza alienazione ma autorealizzazione

Fine del capitalismo = i capitalisti avrebbero accresciuto sempre più la produzione a spese della forza lavoro
sfruttata. La concorrenza avrebbe costretto i capitalisti a tagliare prezzi e salari, così il profitto sarebbe sceso a 0,
provocando l’impoverimento delle masse, una rivolta e la fine del capitalismo. In realtà è una teoria infondata.

CRISI ED EVOLUZIONE DELLA SOCIETA’: HABERMAS

Formazioni sociali nel corso dell’evoluzione =


- Società primitive – tribali per Marx
- Società tradizionali – società antiche e feudali
- Società capitaliste liberali – capitalismo del 19 sec.
- Società capitaliste organizzate – Occidente contemporaneo
- Società post-capitaliste – sistemi controllati da elite di potere

Evoluzione sociale come risultato di crisi o contraddizioni interne a un sistema dato – si creano problemi di
governabilità che conducono al cambiamento

Capitalismo liberale  Capitalismo organizzato = 2 mutamenti, l’affermarsi di imponenti oligopoli e scomparsa del
capitalismo concorrenziali. Il riemergere dello Stato che interviene in misura crescente nel mercato segnando la
fine del capitalismo liberale.

Problema della legittimazione = riconoscimento della validità di un ordinamento politico. Il ricongiungimento fra
stato ed economia crea un bisogno di legittimazione. L’economia è minacciata dalla possibile caduta del tasso di
profitto per cui si manifesta una probabile insufficienza di lealtà del sistema politico = crisi della legittimazione.
Mondo vitale = il processo di modernizzazione viene a coincidere con la razionalizzazione del mondo vitale. Nelle
società tribali è inclusivo = gli individui si relazioni con chi condivide il proprio mondo vitale. Oggi è razionalizzato
= è possibile interagire senza condividere lo stesso mondo vitale – all’interno dello stato e del mercato non si
obbedisce direttamente a persone o a detentori di cariche ma a principi generali e norme astratte (denaro e
potere).
Il sistema sociale (integrazione sistemica) diventa complesso e differenziato. Il mondo vitale (integrazione sociale)
diventa razionalizzato.

CAPITOLO 6 – FENOMENOLOGIA
ASSUNTO DI BASE – la realtà quotidiana è un sistema socialmente costruito e dato per scontato dai membri di un
gruppo.

RADICI INTELLETTUALI – nella filosofia fenomenologica europea


Capire come colleghiamo le nostre esperienze in modo da costruire una realtà quotidiana condivisa.
- Schutz – epochè = comporta una sospensione del giudizio sulle cose, in modo da considerarle senza preconcetti,
come fossero esperire per la prima volta. Ogni individuo attinge da uno stock di conoscenza condivisa, a tutte
quelle prescrizioni di comportamento che inducono a pensare il mondo in termini di tipi. Con le prescrizioni gli
individui vedono il funzionamento della realtà come un insieme ordinato.
- Giddens - Routine = gli individui sono soliti usare formule e schemi codificati per affrontare situazioni ricorrenti.
Utile per minimizzare le fonti d’ansia ricorrenti.

PROPOSTA ETNOMETODOLOGICA DI GARFINKEL: PROSPETTIVE TEORICHE E METODOLOGICHE DI RICERCA


Etnometodologia =

- Definizione = i metodi che i membri di un gruppo adottano per dare senso al proprio mondo sociale. Si
propone di capire come le persone attribuiscono un senso alle attività quotidiane.
- Vede i fatti sociali come risultato della continua attività concertata degli attori nella vita quotidiana che
quindi devono dare significato ai fatti e costruire la realtà sociale
- Resoconti = capacità di manifestare a sé stessi e agli altri il significato attribuito a una situazione.
Implicano parimenti di linguaggio e significato. Formulati solitamente in forma abbreviata e gli elementi
del discorso che presuppongono una reciproca comprensione sono espressioni indicali che si possono
riferire al precedente andamento della conversazione o ai rapporti di interazione effettiva o potenziale tra
i due interlocutori. Sono indipendenti dalla situazione
- Metodi di ricerca utilizzati = interviste in profondità, osservazione partecipante ed esperimenti di
breaching. Interviste e osservazione mettono in evidenza aspetti problematici della vita quotidiana che
potrebbero restare nascosti. Nel breaching i ricercatori violano la scena e osservano ciò che i soggetti
fanno per restituire significato e ordine alla situazione

LA COSTRUZIONE SOCIALE DELLA REALTA’: BERGER, LUCKMANN

Berger - Processi attraverso cui ogni complesso di conoscenze viene socialmente accettato come realtà – la realtà
quotidiana è un sistema costituito socialmente, in cui le persone attribuiscono un certo ordine ai fenomeni. È una
realtà come mondo intersoggettivo, condiviso con altri = l’interazione faccia a faccia è il vero contesto dell’agire.

Fasi del processo di costruzione della realtà –


-Esteriorizzazione = primo momento del processo dialettico di costruzione sociale della realtà – attraverso la
propria attività si creano mondi sociali – gli individui sono soggetti creativi e capaci di agire sull’ambiente  la
società è un prodotto umano
-Oggettivazione = processo attraverso cui la vita quotidiana viene percepita come realtà ordinata e preordinata.
Che si impone agli esseri umani ed è apparentemente autonoma da essi  la società è una realtà oggettiva
-Interiorizzazione = socializzazione attraverso cui viene assicurata la legittimazione dell’ordine istituzionale.
Distingue due tipi di socializzazione = primaria (infanzia con altri significati con cui identificarsi emotivamente)
secondaria (ogni processo successivo che introduce il soggetto in nuovi settori  l’uomo è un prodotto sociale
= se si interrompe il processo dialettico = Reificazione = condurre una vita alienata e priva di significato,
diventando colui che subisce l’azione (Credenze religiose)

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