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SOCIOLOGIA:

Che cos’è la sociologia?


La sociologia è lo studio sistematico del rapporto tra individui e società.

- Studio sistematico:
è uno studio organizzato, strutturato. Significa capire fino in fondo cosa c’è dietro a un fenomeno. Quindi si tratta di una
disciplina che si avvale di un METODO (per questo motivo viene considerata una materia scientifica).

- Del rapporto:
non c’è lo studio di un solo individuo, si studia il rapporto tra qualcosa e qualcos’altro, significa che studia le relazioni
come per esempio famiglia, amici, amore, colleghi,... -> ogni relazione ha “delle regole diverse di gioco”, diversi
comportamenti in base al tipo di relazione, esistono delle regole intessute nella relazione ma soprattutto nelle
aspettative precise reciproche del comportamento rispetto a come aderisco alle regole di questo gioco. (nel momento
in cui si verifica una situazione diversa rispetto alle aspettative/regole del gioco , si ha una sorpresa perché queste sono
state in qualche modo violate)
Il comportamento umano è complesso - non si riuscirà mai a comprenderne tutti i fatti.

RELAZIONI TRA ATTORI SOCIALI: un attore sociale è qualcuno che fa parte del sistema, che entra a far parte del
sistema, colui che agisce all’interno un contesto (attore = atto=azione).
Attore sociale: una parte della società che può andare da un singolo individuo a più individui insieme che
agiscono collettivamente.
Può essere, come detto sopra quindi collettivo (es. imprese, unità politica, un Comune) o individuale. es.
Relazione tra il Comune di Pavia e un altro Comune.

INDIVIDUO E’ DIVERSO RISPETTO ALL’ATTORE SOCIALE.

- Fra individui:
relazioni con il singolo (es. professore dell’università con il singolo alunno). Relazioni biunivoche.
Riguarda le persone con i loro problemi e le loro strategie di vita.
Individuo: un soggetto riconoscibile per la sua unicità rispetto agli altri. E’ un soggetto che è caratterizzato dall’essere
diverso rispetto a tutti gli altri soggetti presenti sulla Terra. -> NON ESISTONO DUE INDIVIDUI UGUALI.
Individui sono intensamente uno diverso dagli altri. Ci sarà sempre una peculiarità che distingue un individuo da un altro.

- E società:
E’ composta da individui, che si coalizzano/respingono, costruendo degli attori sociali collettivi oppure rimanendo
perfettamente isolati, che hanno una loro intenzionalità, proprio punto di vista, esperienze pregresse,.. - per questo la
società è una fonte veramente molto complessa.
La società non è una sola lo è in parte (è scorretto pensarla come unica), perché in realtà la società può essere divisa a
sua volta da molte microsocietà/sotto - società (es, famiglia che ha delle determinate regole di comportamento, un
determinato equilibrio) con diverse regole di funzionamento su diverso livello/stratificazioni.
Può essere una divisione orizzontale oppure diacronica:
- orizzontale: per esempio le singole famiglie, uno Stato, un Comune,..
- diacronica: la società di oggi e la società di vent’anni fa, una classe odierna e una classe di due anni fa,..
La società è in continua evoluzione, la sociologia quindi utilizza la storia per analizzare questa evoluzione.

Società è un insieme di parti (=SOGGETTI) che interagiscono all’interno dello stato sociale almeno secondo 3 grandi
dimensioni: 1. OPPORTUNITA’ , 2 VINCOLI, 3 VOLONTA’ INDIVIDUALE/DI GRUPPO SOGGETTIVA.

Opportunità: mezzo efficace per compiere l’azione voluta.


Vincolo: qualcosa che blocca l’azione che si vuole fare. (es. vincolo giuridico, etico, fisico,...)

Qualsiasi attore ha la capacità di scegliere di fare delle cose/ di attuare delle strategie tenendo sempre conto il fatto che si
costruiscono molte opportunità ma allo stesso tempo ci sono dei vincoli.

La natura dei vincoli può essere immediata o differita (aspettative, sono un vincolo pesantissimo, tante volte la scelta di
compiere o no l’azione sono determinate dal vincolo di deludere le aspettative altrui) .
Le società, o meglio le parti di essa, possono però esercitare un potere nel plasmare i comportamenti con differenti leve.
COME? Costruendo delle immagini di quei vincoli/opportunità e di come sarebbe giusto provare a raccontarli. —> non è
detto che una parte di società (stratificazione, sotto - insieme) abbia però le stesse identiche “regole di gioco” della
società di cui fa parte.

All’interno di una micro - società ci sono delle regole di gioco, se non partecipi a quella regola, per la micro - società
stessa diventi un DEVIANTE e quindi non c’è più consenso. La società (sia macro-società che micro-società) può
esercitare una pressione sociale, spingendoti a compiere azioni che sono contrarie ad un’altro livello di società a cui
appartieni -> in quel momento stai vivendo in quella società specifica.

PUBBLICITA’ CONTEMPORANEA: 3 LIVELLI DI PRESSIONE, PULSIONI NATURALI:


1. Piacere/pulsione sessuale
2. Sopravvivenza (Masol): costruzione di un ambiente non pericoloso
3. Consenso sociale : essere riconosciuto come qualcosa di bello (es. pubblicità delle dentiere: rendono bella una
cosa che non lo è)

NEI FILM: Leonardo di Caprio che fuma -> bello,


quando si è capito che il fumo faceva male la società ha posto un vincolo: NON FARE COMPARIRE PERSONAGGI
MENTRE FUMANO NEI FILM, questo per indurre la gente a smettere o a non iniziare a farlo -> pressione sociale,
VINCOLO

Influenza sociale/pressione sociale: AVVIENE TRA TUTTI GLI ATTORI SOCIALI, TUTTI GLI ATTORI SOCIALI SI
INFLUENZANO A VICENDA.

Ogni individuo ha una reazione diversa in funzione alle proprie esperienze, cultura, storia,...
e in relazione di ciò ogni attore vuole raggiungere un proprio obiettivo con dei tira (cerca di ottenere, conflitto) e molla
(cerca di adattarsi, consenso). - è un continuo negoziare tra equilibri tra i diversi attori sociali.

La sociologia quindi è anche un modo per guardare alla società, discutere la società, conoscere la società. Essa è prima
di tutto un punto di osservazione specifico, secondo cui si impara a visualizzare la società in modo più “smontato”. Ciò
vuol dire che si discute la società, ruolo critico (si smontano degli aspetti che potrebbero risultare disfunzionali alla
società stessa mettendoli in luce, non sostituendosi a chi deve prendere decisioni ma mettendoli in mostra).
Sociologia: scienza empirica (da Galileo Galilei: tutte le cose che proviamo a costruire per spiegare un comportamento
sociale le dobbiamo fondare sull’osservazione dei comportamenti che le persone hanno nella realtà sociale). Questo però
è difficile, perciò la sociologia utilizza delle tecniche che la aiutano a studiare effettivamente il mondo sociale per come
esso può essere raggiunto (es. studio del comportamento sul web tramite la statistica,..).
Il metodo della sociologia confina con quello di altre discipline delle scienze sociali (gruppo di discipline basato sulla ricerca empirica che raccolgono e
valutano i dati al fine di studiare la società umana) : psicologia, demografia, antropologia, geografia umana,... ognuna guarda il comportamento umano
su diverse prospettive.
Sociologia ha diverse aree di specializzazione siccome i sociologi hanno molti interessi differenti: sociologia della salute, della religione, della famiglia,...
Per conoscere la società si utilizza l’esperienza che viene dalla realtà per ricostruire una conoscenza quanto più
affidabile possibile.
REALTA’ SOCIALE: ambiente indagabile tramite i metodi di ricerca (strumenti e teorie) di cui dispone la sociologia, MA
noi non saremo mai capaci, con i metodi di ricerca, di tenere sotto controllo tutti i fattori di enorme complessità che
rappresentano la società in sè. -> la realtà sarà sempre qualcosa che non riusciamo a comprendere del tutto,
semplicemente si costruiscono dei modelli che consentiranno di capire come funziona almeno in parte (un pezzo). NOI
NON COMPRENDIAMO LA REALTA’ SOCIALE IN SE’.
es. sondaggi standardizzati per una determinata microsocietà.

PROSPETTIVA SOCIOLOGICA/IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA


Al di là della sola costruzione di dati empirici, il sociologo ha il compito di unire tutti questi dati empirici raccolti, dandogli
un’interpretazione, un senso convincente (=deve essere compatibile con i dati empirici e deve essere uno sforzo di lettura
intelligente).
Questo si basa sul fatto che tutti i sociologi vogliono costruire una teoria sociale (=lettura sistematica di un determinato
fenomeno sociale, modo per leggere in maniera coerente i dati empirici raccolti per arrivare a una buona ricostruzione del
fenomeno, la quale però non è mai indiscutibile). Le teorie di solito spiegano un insieme di ragioni sociali tra loro simili.
es. funzionamento del mercato del lavoro, diseguaglianze,...
Obiettivo: riuscire a spiegare, costruire e comprendere quali sono le cause che portano a determinati fenomeni sociali e
qual è il senso che gli attori sociali danno a quel determinato fenomeno (come lo percepiscono e come si mettono
all’interno di quel determinato fenomeno).
Sulla base di queste teorie il sociologo fornisce le spiegazioni del comportamento umano nella sua dimensione interattiva.
LETTURA CRITICA E ANALITICA DEI DATI CON VISIONI ALTERNATIVE (potrebbe essere così oppure così)
Costruzione teorica della sociologia: costruire delle spiegazioni e ricostruzione sui meccanismi di funzionamento della
società soprattutto rispetto a cause e senso che questi eventi hanno nella società.
MILLS E IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA
I dati empirici raccolti si uniscono grazie all’immaginazione sociologica (prospettiva sociologica): Wright Mills, sociologo
americano, nel 1959 coniò questo termine definendolo come ciò che ci permette di afferrare il senso di tutti i dati raccolti.
La sociologia negli anni ‘50 era l’idea di fare dei sondaggi generalizzati su cui poi ricostruire la realtà. Mills affermò che
era in grado di fare un’analisi della società e costruire una lettura analitica della società PRIMA di avere i dati dei
sondaggi, solo dopo avrebbe confrontato i dati con la propria analisi.
La prospettiva sociologica è la visione del mondo sociale dedicata a riconoscere e comprendere i collegamenti tra
individui e il più vasto contesto sociale nel quale vivono.
Mira a studiare ciò che non è immediatamente visibile nei rapporti sociali provando a spiegarne causa e effetto -> tutto
ciò considerando il fatto che: identità e ambiente sociale influenzano chi siamo e chi possiamo essere.
Tuttavia secondo Mills non sempre le persone sono soggetti passivi. -> esiste un’interazione tra condizioni sociali che
plasmano la nostra vita ( non abbiamo opportunità di scegliere le condizioni in cui viviamo, le opportunità che abbiamo) e
le azioni che compiamo in quanto individui ( possiamo decidere come rispondere a queste circostanze, sia come persone
che come collettività).
es. “studio scienze politiche perchè…”:
- teoria strumentale: “per trovare lavoro” -> scopo/obiettivo
- teoria vocazionale: “perchè segue i miei valori” -> valore personale
- azione tradizionale: “perchè lo ha fatto anche mio padre” -> tradizione

SOCIOLOGIA E SENSO COMUNE(es. il sentito dire)


Spesso ci affidiamo alla saggezza popolare per capire il mondo, per compiere delle scelte -> il buon senso è un prodotto
semplificato sulla base della propria esperienza/cultura (es. il buon senso della nonna: bere il brodo caldo per far
passare il raffreddore).
- Il senso è un modo di generalizzare una cosa ( su cui si ha avuto un esperienza) -> che di conseguenza
produce degli stereotipi (es. “le donne non sanno guidare”) ma allo stesso tempo produce risultati vaghi e
infondati. ↘ Synecdoche: prendere una parte e generalizzare il tutto
- Non ha riscontri empirici cioè frutto di un processo controllabile (non ci si interroga su quale sia il modo
migliore per conoscere), al contrario procede per spiegazioni “ad hoc”. (es. se una signora anziana dice “immigrati che ci
rubano al lavoro” e qualcuno le fa presente che anche il ragazzo che le porta a casa il pane è un immigrato, la risposta può essere “e ma no lui è bravo” ->
siccome ho sentito dire che gli immigrati rubano il lavoro quindi un’affermazione ormai data per vera, se c’è un’esperienza che contrasta l’affermazione si
In mancanza di un sistema per verificarne l’accuratezza come per esempio studi
costruisce una spiegazione adhocratica).
statistici, tali affermazioni non ci forniscono quindi un’indicazione utile.
- La sociologia ha a che fare spesso con fenomeni che possono essere oggetto del “senso comune” per
provare a “smontarle”.
Il senso comune influenza nel processo di costruzione di conoscenza degli interessi personali(opinione
personale= dati raccolti personalmente, dati empirici) del soggetto cosciente (se si sente dire spesso una
determinata cosa, logica comune -> non ci si interroga, non si controlla se è vera o no e la si dà per scontata -
si passa oltre- replicando quella logica di senso comune, aumentandola -> PROFEZIA CHE SI
AUTOADEMPIE).
E’ quindi di facile diffusione (si basa su un’esperienza comune) e poco controllabile (fuorviante), il che lo rende
uno strumento ottimo per la strumentalizzazione politica e sociale (per sostenere l’una o l’altra tesi, es.
giornali).

SENSO COMUNE DIVERSO DA SCIENZA.


Senso comune: struttura puntuale di impressioni fuorvianti e non fondate).
Scienza deve possedere contemporaneamente:
- rigore linguistico: linguaggio specifico
- rigore logico: bisogna tener conto della storia e del susseguirsi degli eventi. In questo modo si possono
esaminare gli eventi sociologici della storia. IL CONTRARIO E’ PROPRIO LA SINEDDOCHE.
- rigore nel controllo empirico: utilizzo di tecniche appropriate, ispezionabilità (tutti possono controllare i dati e il
percorso di elaborazione ) , ripetibilità ( ricerca riproducibile in altri momenti e in altri luoghi).

SE VIENE A MANCARE UNO DI QUESTI 3 RIGORI, NON SI PUO’ PARLARE DI SCIENZA.


Pseudoscienza: unione di senso comune ed ELEMENTI scientifici.

IL CONTESTO SOCIALE E STORICO DELLA SOCIOLOGIA


La dimensione storica è fondamentale per riuscire a capire l’evoluzione dei fenomeni sociali. Spesso questa scienza
utilizza una parte del ragionamento storico proprio per confrontare i modelli sociali diversi. Divisione diacronica (pag. 1)

SOCIETA’ MODERNA: è frutto di una serie di momenti storici specifici, da molti momenti di svolta (armi, processi
evolutivi,...). E’ una fase storica che ha inizio nel Settecento, caratterizzata dalla crescita della democrazia e dalla libertà
personale, da un'accresciuta fiducia nella ragione e nella scienza per spiegare il mondo naturale e quello sociale e dalla
diffusione di un’economia industriale urbana.
L’ascesa della modernità tra il XVIII e il XIX secolo, si contraddistinse per una serie di cambiamenti rivoluzionari in diversi
ambiti:

1. RIVOLUZIONE CULTURALE:
Lungo medioevo: dalla fine dell’epoca classica (impero romano alle origini), alla fine del medioevo (1789) la vita delle
persone non è mai cambiata.

La Chiesa e il clero dominavano la vita intellettuale -> dottrina religiosa rappresentava la base di un pensiero sociale
adeguato. Avevano il dominio di una grande parte conoscenza quindi della spiegazione dei fenomeni sociali/fisici
(temporale: dio è arrabbiato). -> tutto ciò che si opponeva al pensiero della Chiesa (eretici e scienza) veniva perseguitato.
A poco a poco, questo dominio della Chiesa declinò a causa della ricerca scientifica che rivelava i limiti delle spiegazioni
del mondo naturale fornite dalla religione (es. Galileo Galilei: la Terra ruota attorno al Sole e non il contrario come pensava
la Chiesa) e iniziò ad affermarsi in Europa un movimento intellettuale -> Illuminismo (Volterre, Montesquieu, Rousseau,..):
LUCE DELLA RAGIONE - Non bisognava accettare per fede nè il mondo fisico nè il mondo sociale - qualsiasi
affermazione raccolta sul mondo doveva essere soggetto a verifiche compiute raccogliendo prove concrete.

2. RIVOLUZIONE POLITICA
Potere politico (re e regine) prima del Medioevo era incoronato da un’autorità religiosa. Al contrario l’Illuminismo si fondava
sui valori che diventeranno poi quelli della Rivoluzione Francese: libertè, egalitè, fraternitè -> tutti uguali, cooperazione,
legge. -> sono dei principi importanti per la società moderna ma anche per quelle di oggi (società democratica nasce su
questi principi).
Iluministi ritenevano che applicando la ragione e la scienza ai problemi di rilevanza sociale, si sarebbe favorito il progresso
dei diritti individuali e della libertà. -> TENSIONE ALLA DEMOCRAZIA.
Infatti le idee illuministe furono supporto intellettuale, sfidando i governi tradizionali e promuovendo gli ideali democratici,
sia della Rivoluzione Americana (17775-1783) che di quella Francese (1789), ma anche dei moti che divamparono in
Europa nel 1848.
Durante queste rivoluzioni ci fu interesse per la creazione di una società più equa e per il miglioramento delle condizioni di
vita ma dall’altra parte chiunque si ribellava al sistema veniva considerato come una minaccia ai valori tradizionali e
all’ordine.

3.RIVOLUZIONE ECONOMICA E SOCIALE:


Un’altra rivoluzione molto importante fu quella Industriale (cioè una serie di sviluppi che trasformarono le società rurali e
agricole in società urbane industrializzate). Nato in Gran Bretagna del XIX secolo , diffuso poi in tutta Europa e negli Stati
Uniti.
Il processo scientifico portò all’industrializzazione (utilizzo di grandi macchinari per la produzione in serie di beni di
consumo - standardizzazione) e questo richiese importanti investimenti in fabbriche e stabilimenti con macchinari
complessi -> non alla portata di tutti.
L’industrializzazione favorì l’ascesa dei capitalisti.
Cambiò il rapporto tra lavoratore e proprietario: il lavoratore vendeva la propria manodopera in cambio di un salario -> con
cui comprava i beni di consumo (cibo, vestiti,..) -> Capitalismo:sistema economico in cui i macchinari per la produzione
sono di proprietà privata, il lavoratore riceve un salario e il commerciante media lo scambio di beni e servizi.
PRIMA NELLE SOCIETA’ RURALI IL CONTADINO COLTIVAVA LA TERRA PER SODDISFARE I PROPRI BISOGNI.
Nacque quindi il lavoro salariato e il consumismo ( sistema di vita che dipende dall’acquisto e dall’utilizzo di beni e servizi
messi in commercio).
Molte persone, con l’affermarsi della Rivoluzione industriale, si spostarono dalle campagne alle città in cerca di un lavoro
(migliori condizioni di vita) -> urbanizzazione (nascita/crescita delle città: in Europa tantissime città sono nate e cresciute
per necessità di polo industriale).
La vita nelle città cambiò notevolmente il modo di vivere delle persone: prima il lavoro veniva trasmesso da generazione a
generazione, l’economia industriale invece richiedeva che si lavorasse in fabbriche situate in grandi città in espansione, ,
diversificate e dove c’era un rapido cambiamento -> crescita dei problemi sociali.

Il capitalismo fu all’inizio produttivo, ma poi subentrarono grandi disuguaglianze: erano pochi quelli che diventavano
imprenditori, e chi lavorava in fabbrica veniva sfruttato.-> malattie (condizioni igieniche pessime, abitazioni sovraffollate,...).

Modernità: Mutamenti rapidi e visibili -> destino dell’uomo sempre più legato ai cambiamenti sociali e operato dell’uomo
poteva trasformare il mondo con le innovazioni tecnologiche, idee,... -> ragioni per cui i filosofi sociali dovettero applicare
SISTEMATICAMENTE la ragione e i metodi scientifici allo studio della vita sociale con il fine di capire come migliorarla. ->
ciò produsse LE BASI della sociologia.
La sociologia nacque quindi ai fini dell’ottocento in parte come risposta alle rivoluzioni.

DALLA SOCIETA’ MODERNA ALLA SOCIETA’ POST-MODERNA (CONTEMPORANEA)


La post- modernità è una fase storica che iniziò a metà del XX secolo, caratterizzata dall’ascesa di economie basate sulle
informazioni e dalla frammentazione delle ideologie politiche e dei metodi di conoscenza.

SOCIOLOGI CLASSICI SOCIOLOGI ODIERNI


1. ascesa economia industriale; 1.rapporto tra economie post-industriali ( basata su informazione
2. ascesa vita urbana orientata ai servizi) e quelle industriali in fase di sviluppo
3. governi democratici -> strada verso progresso uman 2. confronto nascita vita suburbana e economia avanzata con
4. ascesa ragione e scienza al posto di religione urbanizzazione mondo via di sviluppo e crescita megalopoli.
3. diffidenza nei governi -> perdita di fiducia nella politica ->
cinismo
4.studio di una cultura frammentata: multiculturalismo (rifiuto
verità universale) e religioni fondamentaliste (affermaz. realtà
universali)

Altri sviluppi stanno modificando la ns vita oggi:


1.espansione dei media (buono e cattivo) e della cultura del consumismo (in seguito a produzione industriale iper
standardizzata prima e alla customizzazione poi)
2. economia globalizzata: butterfly effect
3. invecchiamento della popolazione ( progresso medicina = vita + lunga e + sana)
4. cambiamento della famiglia ( famiglie liquide : divorzio, famiglie allargate, matrimonio gay,...)
5. istituzioni sociali in difficoltà + crisi rappresentanza democratica
6. crescente diversità e multiculturalismo ( ma anche omologazione)
7. violenza e guerra cambiano natura ( da guerra economica a guerra cibernetica)
8. ruolo mutevole della religione (nazioni ricche: secolarizzazione -> religione ha sempre un ruolo meno importante;
radicalismo; nuove religioni
9. piattaforme della network society ( =società che organizza sempre i più le sue relazioni a partire dalle reti dei media
destinate a integrare gradualmente le reti sociali della comunicazione faccia a faccia) che hanno cambiato di nuovo tutto:
- individualizzazione nella rete
- capitalismo della rete e delle informazioni
- produttori e consumatori di informazioni e intrattenimento ma anche di pezzi del percorso di servizio al
consumo (casse automatiche)

SFIDE E SPERANZE NELLA SOCIOLOGIA:


La sociologia promuove la comprensione del mondo sociale e ci suggerisce come migliorarlo, ma propone anche alcune
sfide -> può portarci a scoperte inquietanti sulla società e su noi stessi.
Essa ci rammenta che qualunque sia la ns posizione sociale, contribuiamo alla ns società.

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