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Analisi Mozart n.

16 C Major K 545
Wolfgang Amadeus Mozart è stato uno dei più grandi compositori e musicisti
di tutti i tempi, ha origine austriaca e la sua produzione rappresenta una
tappa fondamentale nella storia della musica. Dotato di incredibile e precoce
talento è definito “bambino prodigio” già in tenera età, capace di scrivere
geniali composizioni a soli 5 anni. Nell’arco della sua breve vita si occupò di
una vastità di generi, sempre pronto allo studio e scoperta di nuovi. La sonata
per pianoforte n.16 in Do maggiore fu composta da Mozart a Vienne nel 1788
e lo stesso compositore la definì “per principianti”, si presenta infatti come
una sonata (o sonatina) con diverse strutture didattiche quali scale e arpeggi
nel primo tempo; l’armonia è semplice e rappresenta a pieno la forma sonata:
composta dunque da 3 tempi ossia Allegro (che vedremo tra poco più in
dettaglio), Andante e Rondò.
La prima e la seconda semifrase, formate entrambe da due battute ciascuna,
forma una frase negativa, che presenta però comunque lo stesso schema
ritmico. La seconda frase invece è costituita da una progressione che ci porta
alla terza frase negativa. Abbiamo un totale di 17 frasi e 5 periodi. Il primo
periodo è costituito dalle prime 3 frasi, secondo periodo dalla quarta alla
settima frase, il terzo periodo dalle frasi 8 e 9, il quarto periodo dalla decima
alle tredicesima frase, e l’ultimo periodo dalle ultime 4 frasi (14 a 17).

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