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21/10/2021

Tecniche per l’osservazione dello sviluppo infantile tipico e


atipico
Docente: Prof.ssa Simona De Stasio,PhD
Email: s.destasio@lumsa.it

Studio dei modelli teorici di Psicologia dello Sviluppo e conoscenza dei metodi osservativi e della
deontologia legata all’ applicazione del metodo osservativo.
In particolare il corso approfondirà: i principali nodi teorici e metodologici più attuali dei modelli di
sviluppo;
i principali modelli teorici che utilizzano il metodo osservativo (l'osservazione etologica, ecologica,
piagetiana, psicoanalitica), e gli strumenti di osservazione (scala di valutazione, schema di codifica,
check-list).
L’attenzione sarà dedicata anche alle misure del comportamento osservato e ai criteri di validità e
attendibilità del metodo osservativo.
L'obiettivo è di fornire agli studenti le competenze teoriche e metodologiche per analizzare
l'osservazione del comportamento infantile come strumento di valutazione e di progettazione
dell'attività educativa e didattica. Si affronteranno le caratteristiche dell'osservazione nel contesto
educativo e scolastico.

Testi indicati per frequentanti e non frequentanti:


1) Camaioni L., Aureli T. e Perucchini P., Osservare e valutare il comportamento infantile, Il Mulino,
Bologna, 2004.
2) Cassibba R. e Salerni N., Osservare i bambini: Tecniche ed esercizi, Carocci, Roma, 2004.
3) Un articolo di ricerca che utilizza l’osservazione come metodo o come tecnica di rilevazione dei dati.

• in linea con quanto presente nell'ordine


degli studi, il programma prevede nella
seconda parte del corso che si svolgerà nel
secondo semestre un approfondimento sul
disegno curato dalla Prof.Fiorilli il cui testo
di riferimento è
Cannoni, E. Il disegno del bambino. Carocci.

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Gli studenti frequentanti hanno la possibilità di effettuare prove intermedie ed


esercitazioni scritte con voto. Il voto finale potrà essere la media delle diverse prove
in itinere.
Studenti che non hanno effettuato alcuna prova intermedia o esercitazione scritta
con voto o hanno ottenuto votazione insufficiente, sosterranno:
un esame scritto costituito da una prova costituita da N. 25 domande a scelta
multipla sulla parte del programma della prof. De Stasio e N. 5 domande a scelta
multipla sulla parte del programma della prof. C. Fiorilli (Libro di testo Il Disegno
infantile e slides disponibili sul sito) ed un esame orale.
Si accede all'esame orale avendo ottenuto un punteggio pari almeno a 18 nella
prova scritta. La prova orale prevede domande volte a testare la comprensione
teorica e pratica degli argomenti trattati. Sarà valutata anche la capacità di giudizio
critico nonché la capacità di utilizzo del linguaggio tecnico.
Il voto finale è la media delle diverse prove.

Le domande chiave per la psicologia dello


sviluppo
Qual è la natura del
cambiamento che caratterizza lo
sviluppo?

Quali processi causano questo cambiamento?

Si tratta di un cambiamento continuo e


graduale o viceversa discontinuo e
improvviso?

Processi di sviluppo
I meccanismi del cambiamento agiscono dal
concepimento e per tutta la durata della vita
Lo sviluppo è il risultato dell’interazione di
diversi processi – biologici, cognitivi e socio-
emotivi.

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Processi di sviluppo
Processi biologici, cognitivi e socio-emotivi
– Processi biologici: Cambiamenti nel corpo
dell’individuo.
– Processi cognitivi: Cambiamenti nel pensiero,
nell’intelligenza e nel linguaggio dell’individuo.
– Processi socio-emotivi: Cambiamenti nelle relazioni
dell’individuo con altre persone, nella sfera emotiva e
nella personalità.

Questioni relative allo sviluppo


Natura e Cultura (Nature/Nurture)

Implica il dibattito che cerca di stabilire se lo sviluppo è


influenzato prima di tutto dalla natura o dalla cultura
Nature: l’eredità biologica di un organismo
Nurture: le influenze ambientali a cui è esposto un
individuo
I sostenitori della “natura” ritengono che l’influenza più
significativa sullo sviluppo sia quella esercitata dall’eredità
biologica; i sostenitori della “cultura” ritengono che siano
le esperienze derivate dall’ambiente le più importanti.

Questioni relative allo sviluppo


• Continuità e Discontinuità
Questo dibattito è volto a determinare se lo
sviluppo è costituito da cambiamenti
graduali e cumulativi (continuità), o da fasi
distinte tra loro (discontinuità).

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Lo sviluppo umano è più simile


a quello di un germoglio che
cresce fino a diventare una
quercia

o a quello di un bruco che


improvvisamente diventa
farfalla?

Questioni relative allo sviluppo


• Prime esperienze-Esperienze successive
– Il dibattito si concentra sulla misura in cui le prime
esperienze (specialmente durante la prima infanzia) o
le esperienze successive sono fattori-chiave nello
sviluppo infantile.
– Le culture occidentali tendono a supportare l’idea che
le prime esperienze siano più importanti di quelle
successive
– La maggior parte delle altre culture, invece, crede che
siano più importanti per lo sviluppo le esperienze
successive alla prima infanzia

Questioni relative allo sviluppo


• Valutazioni sulle questioni legate allo sviluppo
– Molti studiosi dello sviluppo riconoscono che sarebbe
poco saggio mantenere una posizione estremista nei
confronti di questioni quali natura e cultura, continuità
e discontinuità e prime esperienze ed esperienze
successive.
– Lo sviluppo non può essere ricondotto unicamente alla
natura o alla cultura, alla continuità o alla
discontinuità, alle prime esperienze o alle esperienze
successive

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Qual è la natura del cambiamento che


caratterizza lo sviluppo?

CAMBIAMENTO CAMBIAMENTO
QUANTITATIVO QUALITATIVO

Comportamentismo Teorie organismiche


Skinner e Bandura Piaget e Vygotskij

Il bambino è Il bambino è un attivo


plasmato dalle esperienze costruttore delle proprie
e dall’apprendimento capacità

Quali processi causano questo cambiamento?

FATTORI AMBIENTALI FATTORI GENETICI

Teorie
Chomsky
Comportamentiste
entrambi (teorie sul linguaggio)
(Skinner,Bandura)

Teorie
Organismiche
(Piaget e Vygotskij )

Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o


viceversa discontinuo e improvviso?

PROCESSO PROCESSO
CONTINUO DISCONTINUO
Processi al
tempo stesso
continui e
Cambiamento discontinui Cambiamento
quantitativo qualitativo

Posizioni
intermedie

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Fasi di sviluppo
– Periodo prenatale: il lasso di tempo compreso tra il
concepimento e la nascita, della durata di circa 9 mesi.
– Prima infanzia (infancy): il periodo evolutivo che va dalla
nascita ai 18-24 mesi d’età circa.
– Seconda infanzia (early childhood): il periodo evolutivo
che va dalla fine della prima infanzia fino ai 5-6 anni
d’età circa; talvolta è chiamato periodo prescolare.
– Fanciullezza (middle and late childhood): il periodo
evolutivo che va dai 6 agli 11 anni d’età circa; talvolta è
chiamato periodo scolare.
– Adolescenza: il periodo evolutivo che segna la
transizione dall’infanzia all’inizio della vita adulta;
comincia intorno ai 10-12 anni e finisce tra i 18 e i 22
anni.

Approccio comportamentistico

• L’organismo è docile e plasmabile

• Possiede una capacità illimitata di apprendimento

• Il cambiamento è prodotto da cause ambientali

• Il metodo ottimale è la sperimentazione e


l’osservazione col massimo di controllo

Correnti dell’approccio comportamentistico


Comportamentismo Teoria dell’apprendimento
di Skinner sociale di Bandura

APPRENDIMENTO

Condizionamento classico Apprendimento per


e osservazione
Condizionamento operante

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Approccio organismico

• L’organismo è attivo e si autorganizza

• Il cambiamento è la caratteristica primaria del comportamento

• Il cambiamento è guidato da leggi regolative e risponde a


principi organizzativi intrinseci (vedi gli stadi)

• Il metodo ottimale è la sperimentazione e l’osservazione


con un grado moderato di controllo

Approccio ecologico di Broenfenbrenner (1979)


Macrosistema
politica sociale e dei servizi

Esosistema
Condizioni di vita e di lavoro

Mesosistema
relazioni tra microsistemi

Microsistema
Microsistema
Scuola
Coetanei
Microsistema
Famiglia

Teoria ecologica (1)

– La teoria sistemico-ambientale di Bronfenbrenner


(attualmente chiamata bioecologica in virtù del
recente inserimento delle influenze biologiche) si
focalizza su cinque sistemi ambientali:
• Microsistema: tutte le situazioni in cui l’individuo
vive
• Mesosistema: implica relazioni tra i microsistemi o
le connessioni tra contesti differenti

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Teoria ecologica (2)

• Esosistema: esperienze vissute in altri contesti


sociali che influenzano ciò che l’individuo vive nel
suo contesto più immediato

• Macrosistema: la cultura in cui gli individui vivono

– Contributi della teoria ecologica:


• Aver esaminato sistematicamente le dimensioni
macro e micro dei sistemi ambientali.
• Prestare attenzione alle connessioni tra situazioni
ambientali diverse (mesosistema).
• Prendere in considerazione le influenze storico-
sociali sullo sviluppo (cronosistema).

Nello studiare lo sviluppo dobbiamo


concentrare la nostra attenzione su:

SCHEMI EVOLUTIVI DIFFERENZE


COMUNI INDIVIDUALI

Concezioni Differenze interindividuali e


stadiali intraindividuali

Studi contemporanei
Teorie classiche es.: temperamento,
es.: Piaget, Freud “popolarità”, ritmo di
acquisizione della lingua
materna

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Come descrivere i cambiamenti in funzione dell’età

Disegni di ricerca

Disegno longitudinale Disegno trasversale

Lo stesso gruppo di individui Gruppi di individui di età


diversa

Osservazioni e valutazioni Confronti fatti nello stesso


per un periodo più o meno momento temporale
lungo di tempo

Breve Lungo
termine termine

Vantaggi dei disegni di ricerca longitudinali

• Consente di seguire lo sviluppo individuale nel tempo

• Consente di rispondere a domande circa la stabilità del


comportamento indagato

• Consente di determinare gli effetti di esperienze o


condizioni antecedenti sullo sviluppo successivo

Svantaggi dei disegni di ricerca longitudinali

• Modello molto costoso in termini di investimenti di


energie

• Possibilità di perdere soggetti nel corso della ricerca sia


per cause accidentali che per abbandono volontario

• Possibilità di confusione tra i cambiamenti legati all’età


e i cambiamenti di tipo sociale e storico che si
verificano nel corso della ricerca

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Vantaggi e svantaggi dei disegni di ricerca


traversali
Vantaggi

• Consente di identificare differenze tra le età

• Relativamente poco costoso, veloce nell’esecuzione e


facile da replicare

Svantaggi

• Non dice nulla sullo sviluppo all’interno degli individui

Metodi di ricerca
Metodi quasi
Esperimento sperimentali o Osservazione
correlazionali
MASSIMO MINIMO
Intervento del ricercatore sul fenomeno indagato
• Controllo sulla variabile • Nessun controllo sulla
indipendente per determinare il variabile indipendente,
comportamento osservato osservazione del
• Analisi della relazione che comportamento spontaneo
potrebbe esistere tra le variabili • Relazioni esistenti tra le
in risposta alla manipolazione variabili
• L’obiettivo è la verifica della • L’obiettivo è la descrizione
relazione causa-effetto

Un esempio di un esperimento

• Voglio vedere come incide la didattica on line sui risultati


ottenuti dagli studenti in psicologia dello sviluppo.

Considero due gruppi di studenti del 1° anno:


• ad un gruppo erogo l’offerta didattica frontale
• all’altro l’offerta didattica on line (condiz.sperimentale)

scelgo un metodo per valutare i risultati


e alla fine confronterò con opportune analisi
statistiche i risultati ottenuti dai due gruppi

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In questo esperimento …….

Qual’è la variabile indipendente?

Qual è il controllo che il ricercatore ha effettuato?

L’esperimento

VARIABILE VARIABILE
INDIPENDENTE DIPENDENTE

Manipolata dal ricercatore Subisce cambiamenti in


attraverso la predisposizione funzione della
di situazioni specifiche manipolazione della
variabile indipendente

I soggetti sono assegnati casualmente:

Gruppo sperimentale Gruppo di controllo


Sottoposto alla manipolazione Non riceve nessun trattamento
della variabile indipendente o un trattamento diverso

Vantaggi e svantaggi del disegno sperimentale


Vantaggi
• Capacità di stabilire relazioni di causa-effetto tra
variabile indipendente e variabile dipendente

• Facilità di essere replicato per ottenere ulteriori


conferme o disconferme delle ipotesi iniziali

Svantaggi
• I soggetti osservati in condizioni controllate e artificiali
potrebbero comportarsi diversamente nella vita reale

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Disegno quasi sperimentale

Si utilizza quando:
• Non è possibile manipolare le variabili indipendenti
• Non è possibile assegnare casualmente i soggetti ai
gruppi sperimentali e di controllo

PREVEDE UN
CONFRONTO
TRA:

Gruppo di soggetti Gruppo di soggetti


in cui la variabile da simile ma con assenza della
studiare è presente variabile da studiare
naturalmente
Esempio di un quasi esperimento……
Confronto del rendimento scolastico in maschi e femmine

Disegno correlazionale

• Si utilizza quando non è possibile individuare gruppi che


differiscono per l’aspetto che interessa il ricercatore
• Descrive il rapporto tra 2 variabili
• Non consente di ricavare conclusioni circa la relazione
• causa-effetto tra le variabili

GRADO DI
ASSOCIAZIONE
TRA:

1° VARIABILE 2° VARIABILE

Es. autostima e depressione oppure


quantità di esposizione di un bambino a programmi a contenuto
violento e aggressività del comportamento

L’osservazione
Osservare il comportamento quando si verifica
spontaneamente per cogliere le relazioni che esistono
tra due o più variabili senza tentativo di influenza su di esso

Ambiente naturale Ambiente artificiale


1 Studio sul campo
2 Studio in laboratorio
non strutturato
non strutturato
(vedi osservazioni libere
in classe)
3 Studio sul campo 4 Studio in laboratorio
Strutturato Strutturato
(vedi osservazioni (osservatore propone degli stim.
in classe durante Rispetto ai quali osserva comp)
le ore di matemat)

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Tipi di osservazione

Osservazione Osservazione
naturalistica controllata

Il ricercatore cerca di Il ricercatore cerca di


esercitare un minimo esercitare un grado
grado di controllo sul medio o massimo di
proprio oggetto di controllo sul proprio
studio oggetto di studio

Condotta Condotta
in ambiente naturale in ambiente naturale
e in laboratorio

L’osservazione come metodo di ricerca


Miti Realtà
Osservare non è registrare L’osservazione richiede:
fedelmente la realtà • Tempo e distensione
• Libertà intellettuale
Osservare non è guardare. • Assenza di pregiudizi
L’osservazione si fonda • Consapevolezza di sé
sempre su un’ipotesi o • Capacità di non coinvolgersi
quanto meno su una curiosità • Capacità di sospendere il giudizio

Osservare non è interpretare. L’osservazione è esposta al


L’osservazione rappresenta rischio della soggettività
un momento intermedio tra la E’ impossibile stabilire dei
percezione del fenomeno e la confini netti tra “chi osserva” e
sua interpretazione “chi viene osservato”

Fasi dell’osservazione

1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE

2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO

3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI

In tutte e tre le fasi sono individuabili delle fonti di errore


che è necessario conoscere e controllare per evitare
distorsioni sistematiche nella raccolta e analisi dei dati
osservati

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Fonti di errore nella 1° fase dell’osservazione

1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE

SOGGETTI

Fonte di errore
• Reattività
• Innaturalità

Controllo
• Familiarizzazione
• Tecniche non invasive
• Mascherare la presenza
dell’osservatore

Fonti di errore nella 2° fase dell’osservazione

2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO

OSSERVATORI
Fonte di errore
• Condizioni psicofisiche
• Capacità personali
• Sapere di essere valutati
per l’attendibilità
dell’osservazione
Controllo
• Utilizzo di osservatori
indipendenti
• Utilizzo di buoni osservatori
• Controlli casuali dell’attendibilità

Fonti di errore nella 3° fase dell’osservazione

3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI

RICERCATORI
Fonte di errore
• Aspettative e commenti
• Uso di schemi di
codifica complessi
Controllo
• Evitare commenti ed
interpretazioni
• Definizioni operative chiare
delle categorie di codifica
• Addestrare i codificatori

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Interviste e questionari

bambini sulle proprie idee, esperienze


Utilizzati per e motivazioni
interrogare
adulti sui comportamenti, capacità
e personalità dei bambini

Intervista o questionario

Strutturati Non strutturati


Domande chiuse Domande aperte
Risposta sì/no o vero/falso Risposta estesa e articolata
Es. Di solito con me ci si Es.Come ti senti quando ottieni il
diverte molto V/F massimo voto ad un esame?

Prerequisiti per la somministrazione di interviste e


questionari a bambini e adolescenti

• Che i bambini/adolescenti possiedano una buona


capacità di comprensione e produzione del linguaggio

• Che i bambini/adolescenti intervistati siano collaborativi


e siano disposti a comunicare i propri sentimenti,
atteggiamenti e opinioni

• Che i bambini/adolescenti intervistati possiedano un


livello cognitivo adeguato alla effettiva comprensione
delle domande poste dall’intervistatore

Item per un
TEST DI AUTOVALUTAZIONE
1 )La teoria organismica guarda ai processi di sviluppo
esclusivamente in un’ottica di processi discontinui
Vero / Falso
2) Il disegno di ricerca trasversale necessita di molti mesi per
la realizzazione
Vero / Falso
3 )Il disegno di ricerca longitudinale studia i cambiamenti nei
processi psicologici di nell’arco di vita
Vero / Falso
4) Osservare non è interpretare
Vero / Falso
5) L’osservazione va preceduta da una fase di
familiarizzazione con i soggetti
Vero / Falso

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Risposte al TEST DI AUTOVALUTAZIONE


1 )La teoria organismica guarda ai processi di sviluppo
esclusivamente in un’ottica di processi discontinui
Vero / Falso
2) Il disegno di ricerca trasversale necessita di molti mesi per la
realizzazione
Vero / Falso
3 )Il disegno di ricerca longitudinale studia i cambiamenti nei
processi psicologici di nell’arco di vita
Vero / Falso
4) Osservare non è interpretare
Vero / Falso
5) L’osservazione non va preceduta da una fase di
familiarizzazione con i soggetti
Vero / Falso

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

I contenuti delle slides sono tratti da Camaioni L., Di Blasio P.,


Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2007 . Capitolo I

• https://classroom.google.com/c/NDA3ODE
xMjQ5NzYw?cjc=4xeycmp

• 4xeycmp

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